La trasformazione globale DALLA CRISI DEGLI ANNI SETTANTA AL MONDO ATTUALE

Transcript

1 La trasformazione globale DALLA CRISI DEGLI ANNI SETTANTA AL MONDO ATTUALE

2 Un sistema economico e produttivo in crisi Costi della guerra del Vietnam 1973 Guerra arabo israeliana dello Yom Kippur, Egitto penetra nel Sinai 1971 USA, sospesa la convertibilità del dollaro in oro Paesi arabi quadruplicano il prezzo del petrolio: shock petrolifero Entra in crisi il mito della crescita illimitata

3 Il prezzo del petrolio si decuplica in un decennio Contrazione produttiva in Occidente fino al 1976 Stagflazione: inflazione a doppia cifra e stagnazione produttiva Aumenta la disoccupazione Cresce la spesa pubblica e arretra la produzione Aumenta la pressione fiscale Crisi di un modello socio-economico fondato sul welfare Austerity e critica del paradigma dell illimitata espansione produttiva e industriale

4 Necessità di una ristrutturazione produttiva all insegna del risparmio energetico: fonti alternative Nuove sensibilità ambientali, l ecologia e i movimenti ambientalisti: Secondo Mc Neill nel XX secolo consumo di energia 10 volte superiore a quello dei mille anni precedenti Chernobil, 1986 Il disastro di Chernobyl del 1986 e la paura del nucleare Il concetto di sviluppo sostenibile: crescita in relazione ai costi ambientali

5 La rivoluzione tecnologica Rivoluzione elettronica e informatica: il personal computer La robotica e la telematica (applicazione dell informatica alle telecomunicazioni) Digitalizzazione, il linguaggio dei computer diventa unificante La fabbrica perde la sua centralità Toyotismo La produzione di servizi supera quella di manufatti Rivoluzione dell informazione Espansione e centralità dei mass media Il primo pc, la olivetti 101

6 Toyotismo produzione just in time, flessibile, in grado di rispondere alle sollecitazioni del mercato (niente stock, niente magazzino), alle innovazioni. Alla catena di montaggio si sostituisce il lavoro di equipe, con operai addetti a più mansioni. Ai prodotti standardizzati una maggiore diversificazione produttiva (es: automobili e optional..). Agli agglomerati operai, piante organiche più snelle e flessibili

7 La società post-industriale al tempo della globalizzazione Mondializzazione culturale e globalizzazione economica l informazione, il suo controllo, la sua circolazione assumono un ruolo centrale Stati nazionali incapaci di governare i processi politici ed economici Nuove conflittualità: dai conflitti di classe a quelli generazionali (giovani vs anziani), occupazionali e di welfare (garantiti vs precari) Immigrazione e multietnicità delle comunità nazionali: reazioni difensive «Lo spazio dell identità (Lo Stato, la comunità) non corrisponde più a quello della decisione (organismi sovranazionali, grandi compagnie etc..)»

8 La Transizione in Occidente Riflusso in Occidente dei movimenti di contestazione degli anni sessanta Crisi della socialdemocrazia Crisi del fordismo Riconversione industriale Neo-liberismo e governi conservatori: la Thatcher in Gran Bretagna e Reagan negli USA Nuove democrazie emergono: Spagna e Portogallo

9 URSS, un gigante malato L'economista Aganbeijan indicava già nel 1965 i punti deboli dell'economia: spese militari, eccessivo centralismo Economia delle quantità. Il lavoratore, l azienda che impiegava più manodopera veniva considerata migliore Per materie prime, energia ed altri risorse si spendeva di più per unità di prodotto degli altri paesi Il petrolio e le risorse naturali erano il cuore economico del regime.

10 Nuovi giacimenti tra il 1961 ed 1969 vennero scoperti in Siberia. Lo shock petrolifero degli anni 70 aumentò il valore del greggio. Le esportazioni di greggio contribuirono all 80% delle crescenti entrate in valuta pregiata Vendita di armamenti Il petrolio ed il gas salvarono l'economia sovietica (anche se l'urss soffriva di cronica carenza di energia) enormi sprechi

11 Dal 1986 i prezzi del petrolio calarono Preponderanza industria pesante ed obsoleta per tecnologia, macchinari. Fabbriche con organizzazione produttiva da anni trenta. Il petrolio aveva scongiurato fino ad allora la necessità della ristrutturazione Negli anni '80 vi erano solo 200 mila computer mentre negli USA erano 25 milioni

12 La fine del comunismo (si conclude il «Secolo breve» Guerra in Afghanistan 1979 Rigidità del sistema produttivo sovietico, crisi economica dalle conseguenze irreversibili La segreteria del PCUS di Gorbacev: a) perestrojka: la liberalizzazione di alcuni pezzi della società e dell economia b) La glasnost: la ristrutturazione politica all insegna della trasparenza c) Una nuova costituzione che ammetteva un limitato pluralismo d) La distensione con gli USA

13 Difficile applicazione della Glasnost L apertura dei media rivelò la disillusione tra aspettative e realizzazioni. Si affermò un radicalismo riformista che spingeva in direzione opposta alla politica di Gorbacev Si manifestava un opposizione conservatrice alle riforme Sorgono movimenti indipendentisti e autonomisti: repubbliche baltiche, Armenia, Georgia, Ucraina etc..

14 Gli esiti delle riforme economiche del furono deludenti: opposizione della burocrazia centralizzata, scarso coraggio Investimento imponente in progettazione e costruzione di macchinari per l industria Il prezzo del petrolio diminuisce: calano i consumi Tagli al settore militare depressero le esportazioni Il guado tra economia pianificata ed economia di mercato. Non si ebbe il coraggio di aprire alla proprietà privata: mantenere l identità

15 La stessa Russia con il suo presidente Boris Eltsin rivendica autonomia dall URSS Il PCUS non è più in grado di assorbire le agitazioni in corso 1991, agosto, golpe, Gorbaciov esautorato Eltsin, Presidente russo, emerge come leader Indipendenza di Georgia, Armenia etc. Dissoluzione dell URSS

16 Tensioni in Europa orientale: 1989, Solidarnosc (sindacato cattolico) in Polonia, elezioni in Ungheria e apertura della frontiera con l Austria, caduta del muro di Berlino, rivoluzione in Romania etc Dopo la morte di Tito in Jugoslavia, conflitti tra le nazionalità: dissoluzione, guerra tra serbi e croati, conflitto in Bosnia La Cina di Deng Xiaoping: mercato e partito unico; differenze salariali ed efficienza; importazione di tecnologia e nuova stratificazione sociale. Apertura economica ma non politica: rivolte degli studenti, giugno 1989, massacro di Piazza Tienanmen (migliaia di morti secondo alcune fonti) Sarajevo,

17

18

19