ASSESSORATO ALLA CRESCITA CULTURALE Assessore: Luca Bergamo SOVRINTENDENZA Sovrintendente ad interim: dott. Claudio Parisi Presicce

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1 ASSESSORATO ALLA CRESCITA CULTURALE Assessore: Luca Bergamo SOVRINTENDENZA Sovrintendente ad interim: dott. Claudio Parisi Presicce DIREZIONE INTERVENTI SU EDILIZIA MONUMENTALE Direttore: ing. Antonello Fatello PARCO DI CENTOCELLE Valorizzazione delle Ville Romane (realizzazione di un centro informativo espositivo) - Affidamento di indagini conoscitive, scavi a macchina, scavi e sondaggi archeologici Il Responsabile Unico del Procedimento: arch. Benedetta Alberti Progettazione: arch. Stefano Giacchini Collaborazione alla progettazione: geom. Fabio Gerbasi Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione: geom. Francesco Zugaro Progettazioni grafiche e ricostruttive per allestimenti didattici: Curatore BB.CC. dott.ssa Paola Marzoli Indirizzo Storico - Scientifico: Direzione scientifica: dott. Claudio Parisi Presicce Direzione scientifica: dott.ssa Patrizia Gioia dott.ssa Rita Volpe Collaborazione alla Direzione scientifica: dott.ssa Ersilia Maria Loreti dott. Francesco Pacetti dott. Carlo Persiani dott. Gianluca Zanzi Supporto amministrativo al RUP: F.A. Marinella Casciola I.A. Paola Piciocchi I.A. Paola Tuccinardi PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE STORICA scala Agg.to ALL. 02

2 VILLA DELLA PISCINA: RELAZIONE storico archeologica SULLE INDAGINI PRELIMINARI Nel corso degli anni novanta, nell ambito di un grande progetto di indagini archeologiche preliminari alla realizzazione del cosiddetto Sistema Direzionale Orientale, venne indagata anche l area dell attuale Parco di Centocelle. I rinvenimenti furono numerosissimi e di varia entità e cronologia, non solo le grandi aree con strutture ben definite ma una miriade di ritrovamenti, che hanno permesso di formulare ipotesi di ricostruzione delle varie fasi di occupazione e frequentazione di questo territorio, in un periodo che va dal VI secolo a.c. al VI secolo d.c., tenendo presente quindi non solo i singoli siti, ma il complesso dei ritrovamenti inseriti nel paesaggio circostante. Due delle sette ville romane individuate all epoca, sono comprese nell attuale area destinata al parco urbano di Centocelle. Una terza è situata più a Sud e sarà compresa nel parco non appena anche quest area sarà acquisita. Esse rappresentano un esempio dei grandi complessi suburbani di cui i dintorni della città antica erano costellati; hanno una lunghissima storia, che parte dal VI sec. a.c ed arriva fino al VI sec. d.c e, sebbene fossero originariamente insediamenti di tipo rustico, sono stati trasformati, nel corso del tempo, in lussuosi luoghi di campagna, forniti di spazi e comodità che una dimora urbana non sempre poteva avere. Dall esame dei ritrovamenti, dalla tipologia degli ambienti e dall analisi dei materiali archeologici emerge chiaramente un assetto funzionale che ha unito, nel corso di più di un millennio di storia, vita domestica e produzione agricola. Attraverso la loro musealizzazione e valorizzazione sarà possibile rivivere i diversi paesaggi che si sono succeduti nel tempo: dalle piccole fattorie a pianta rettangolare del VI secolo a. C., alla coltivazione intensiva della vite a filari nel corso dell età repubblicana, fino alle colture di pregio dell età imperiale, quando, sia pur non rinunciando ad una redditività economica, le ville si dotano di grandi impianti termali, di ampi giardini decorati con statue, di teatri privati e grandi piscine, raggiungendo un estensione di circa mq di edificato. Pianoro di Centocelle in epoca repubblicana (ricostruzione di Livia Riga)

3 L attuale contesto ambientale del Parco di Centocelle ha già permesso la conservazione di quello antico, in cui le ville si svilupparono nell antichità, favorendo, nella percezione del visitatore, il richiamo al fascino della campagna romana che nel parco potrebbe ritornare prepotentemente alla mente. Per realizzare tale ambizioso progetto, la Sovrintendenza Capitolina ha approntato un progetto preliminare di musealizzazione di una delle Ville presenti nel Parco di Centocelle (la Villa della Piscina), che costituirà il fulcro di un incarico di progettazione esecutiva. La proposta di musealizzazione della villa della Piscina, contenuta interamente nell area dell attuale Parco, è quindi, in prospettiva la prima di una serie, che permetterà, nel corso degli anni di percepire la varietà e la peculiarità di ciascun insediamento antico. In tale progetto è prevista un area di servizi, tra cui uno spazio espositivo di supporto alla visita dell area archeologica. In base a quanto prescritto dalla legislazione corrente, soprattutto in aree vincolate si rende necessario programmare indagini preliminari che possano dare le garanzie dovute sulla localizzazione definitiva degli spazi concepiti come servizi. La scelta dell area in cui collocherebbero le nuove strutture è stata fatta in base alle numerose conoscenze acquisite durante le campagne di scavi e sondaggi svolte a più riprese sul pianoro di Centocelle. Alla fine degli anni 90, furono eseguite indagini di vario tipo, dalla ricognizione di superficie fino alla apertura di numerose aree di scavo. Indagini eseguite: in grigio chiaro le aree ricognite in superficie, in grigio scuro le aree di scavo, in nero le trincee e i carotaggi. Il complesso delle indagini eseguite ha portato a individuare l area sita a nord ovest della attuale recinzione come quella più adatta per la localizzazione di una eventuale struttura di supporto alla musealizzazione della villa.

4 Infatti in quell area non sono stati identificati reperti significativi, ed inoltre, in base agli scavi e studi pregressi sembra che l edificato della villa non coinvolga quell area. Localizzazione della Villa della Piscina. In evidenza i rinvenimenti identificati nelle varie indagini archeologiche Come si può notare dalla mappa, solo una struttura di poca importanza è stata identificata durante gli scavi di una trincea eseguita per la costruzione della recinzione dell area archeologica. Tale struttura individuata nella mappa sottostante con il numero 109 si riferisce a resti, molto mal conservat,i di due fondazioni in conglomerato cementizio forse relative ad opere di canalizzazione in muratura, sono stati rinvenuti in quell area. Rinvenimenti identificati nello scavo della recinzione dell area

5 archeologica della Villa della Piscina LA RECINZIONE DELLA VILLA DELLA PISCINA (TRINCEA 594) Il perimetro della recinzione della Villa della Piscina, lungo complessivamente m. 553, ha la forma di un pentagono, la cui base coincide con l attuale recinzione della proprietà militare e, di conseguenza, è stata esclusa dell intervento. Vari resti archeologici, costituiti in prevalenza da tagli nel banco di tufo, sono stati individuati in corrispondenza del braccio NordOvest-SudEst e nel tratto settentrionale di quello NordEst- SudOvest della trincea. Va specificato che nella maggioranza dei casi non è stato possibile procedere all asportazione dei riempimenti e verificarne di conseguenza la profondità. Nel braccio Nord-Sud, che corre all esterno dell angolo sudorientale della villa, è stato in parte raggiunto il livello dei depositi antichi, senza tuttavia riscontrare evidenze strutturali. La parte meridionale del braccio NordEst-SudOvest e l altro braccio Nord-Sud hanno interessato pressoché esclusivamente zone di riporti e non hanno dunque dato risultati Strutture (trincea 594, braccio NordEst-SudOvest) A partire da NordEst è stato possibile seguire il banco di tufo per una lunghezza di m 16 circa. In questo tratto non sono state riscontrate tracce di tagli. Nel punto in cui il banco di tufo si interrompe o scende di quota ha inizio un deposito di terra pozzolanica nel quale a m /60.70 e a m /65.80 di distanza dal vertice settentrionale del braccio sono stati rinvenuti resti molto mal conservati di due fondazioni in conglomerato cementizio forse relative ad opere di canalizzazione in muratura. Entrambe sono realizzate in malta grigia piuttosto friabile, mista a caementa di tufo giallo o arancio e a laterizi. La prima di esse sembra seguire un andamento Est-Ovest, mentre la seconda è disposta in direzione NordOvest- SudEst Trincea di coltivazione (trincea 594, braccio NordOvest-SudEst) A partire da SudEst un primo taglio nel tufo, della larghezza di m. 1 circa, forse pertinente a una trincea di coltivazione, ma non riconducibile ad uno degli impianti già identificati, è stato evidenziato in coincidenza dell angolo con il braccio Nord-Sud Canaletta (trincea 594, braccio NordOvest-SudEst) A distanza di circa m. 7 dal precedente è situato un secondo taglio, di m. 0,40 di larghezza orientato in direzione NordEst-SudOvest, forse pertinente ad una canaletta Fossa (trincea 594, braccio NordOvest-SudEst) A m. 5 circa verso Nord-Ovest dalla canaletta 109 si trova una fossa di incerto orientamento dalla forma apparentemente squadrata Tagli nel tufo (trincea 594, braccio NordOvest-SudEst) Un grande taglio di circa m.3 di ampiezza è stato riscontrato a m. 8 dalla precedente fossa. L andamento parallelo alle presenze precedenti può far sospettare la pertinenza ad un medesimo impianto e alla stesso periodo. A m.14 da quest ultimo è stato intercettato un taglio moderno riempito di detriti, probabilmente pertinente ad una trincea analoga a quelle che attraversano parte dell Area 1 e delle Aree 1000 e 4000 (cfr. p.000). Un altro taglio, sempre parallelo ai precedenti, di circa m.2 di ampiezza è situato a m.6 dall intervento moderno menzionato. 76. Impianto di coltivazione (trincea 594, braccio NordOvest-SudEst) Altri due tagli, di circa m di ampiezza e orientati in direzione NordEst-SudOvest, presumibilmente interpretabili come trincee di coltivazione, sono ubicati rispettivamente a m. 4 e m.

6 7 dal precedente, e sono probabilmente pertinenti alle stesse trincee dell impianto di vigneto identificato nelle trincee del gruppo 3 (cfr. p. 000); sono state inoltre identificate due ulteriori trincee attribuibili a questo stesso impianto: si otterrebbe quindi un totale di 6 trincee, poste ad una distanza tra loro che varia tra i 6 e i 10 metri. 79. Struttura (trincea 594, braccio NordOvest-SudEst; trincea 310) Superato lo sbancamento a suo tempo realizzato per la fondazione in cemento di una recinzione interna dell aeroporto, l intervento di scavo ha intercettato parte della zona già interessata dalle trincee del Gruppo 3 riportando in luce alcune delle evidenze già riscontrate in precedenza. In particolare si tratta di una struttura in muratura (cfr. p. 000) già individuata nella trincea 310. Ulteriori tracce che vengono ad integrare la documentazione di quest area esterna alla villa sono rappresentate da un taglio di m. 2 circa di ampiezza situato a m.15 dalla struttura in muratura 114. Impianto di coltivazione (trincea 594, braccio NordOvest-SudEst) Nella parte più a Nord della trincea sono stati identificati tre tagli paralleli, sempre con lo stesso andamento NordEst-SudOvest, distanti fra loro rispettivamente m. 17 e m 8, lasciando sospettare la presenza di un taglio intermedio che non è stato rinvenuto. L asportazione dei riempimenti ha permesso di constatare che i tagli, dell ampiezza di m. 0.60/0.70, presentano un profilo concavo ed una profondità di circa m.0.50; potrebbe trattarsi di tracce di coltivazioni di tipo differente dall adiacente vigneto. Tratto da GIOIA, VOLPE 2014 CENTOCELLE I Area di progetto con rinvenimenti archeologici e destinazione degli spazi

7 Parco di Centocelle: in verde chiaro l area attualmente a parco. L area oggetto delle indagini si colloca all interno del Parco di Centocelle. Per definire le aree senza rischio per la progettazione definitiva che consentirà la conseguente realizzazione del progetto di musealizzazione, si ritiene che debbano essere eseguite: nelle aree che saranno oggetto di riporto di terre per la realizzazione di un passaggio sopraelevato, una serie di trincee, scavate a macchina con piccola ruspa gommata, molto ravvicinate tra loro, diagonali all orientamento dei resti noti. Tale orientamento consente di avere la maggiore probabilità di rinvenire strutture, per quanto marginali, connesse alla Villa. La profondità media delle trincee prevista è di circa 40 cm di profondità in media. Tale previsione si basa sugli scavi pregressi effettuati nell area circostante. nell area dove è prevista l edificazione degli spazi espositivi, una indagine a macchina non campionata, ma estensiva. Si propone quindi di arrivare a mettere a giorno il banco tufaceo per tutta l estensione dell edificio di progetto. Tale indagine consentirà di avere certezza sulla dislocazione finale delle cubature previste. Sarà infine necessario prevedere anche una quota parte di interventi più puntuali di scavo stratigrafico, qualora ce ne fosse la necessità, rilievi topografici inseriti in una cartografia vettoriale (GIS), rilievi di dettaglio di eventuali resti, con relativa documentazione grafica e fotografica. Si ritiene indispensabile la presenza continuativa di un archeologo/a per tutta la durata delle indagini sul campo. Patrizia Gioia

8 Area di progetto: localizzazione delle trincee e degli scavi preliminari

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