COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA AREA GESTIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO COMUNALE

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1 SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO COMUNALE 2 DISCIPLINARE TECNICO Documento parte integrante del Contratto Il Responsabile Unico del Procedimento: Ing. Elisabetta Ferri Il Dirigente dell Area Gestione del Territorio: Arch. Anna Maria Tudisco Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 1 di 65

2 Gruppo di lavoro: Anna Maria Tudisco Michele Ansaloni Katia Arbizzani Mauro Astarita Marco D Alesio Elisabetta Ferri Giovanna Giuliano Alfeo Brognara Dirigente II Area Gestione del Territorio Settore Manutenzione Settore Manutenzione Settore Controllo di Gestione Settore Lavori Pubblici Settore Progetti Ambientali Settore Controllo di Gestione Consulente esterno Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 2 di 65

3 GLOSSARIO Aggiudicatario Amministrazione Appaltatore Aggiornamento del Censimento anagrafico Capitolato Speciale d Appalto (C.S.A.) Concorrente Commissione Contratto Disciplinare Tecnico Direttore dell Esecuzione Contratto Mandatario Piano della Qualità del Responsabile del Procedimento Stazione appaltante Ufficio (dell Amministrazione) Il Concorrente primo classificato nella graduatoria di valutazione delle offerte ricevute dal Comune di San Lazzaro di Savena. L Amministrazione comunale di San Lazzaro di Savena, nella titolarità dei rapporti con l Appaltatore in merito alle attività oggetto del Contratto. Il Concorrente con il quale il Comune stipula il Contratto. Operazione di aggiornamento su supporto informatico della consistenza, della contingenza e dello stato manutentivo del censimento anagrafico informatizzato delle aree verdi, già in possesso dell Amministrazione, mediante ricognizione del patrimonio di proprietà o nelle disponibilità del Comune di San Lazzaro di Savena. Capitolato contenente l insieme delle condizioni generali che regolano il Contratto stipulato tra il Comune e l Appaltatore. Ciascuno dei soggetti ammessi alla partecipazione alla gara e invitati a produrre offerta, siano essi singoli o raggruppati. Il gruppo di esperti nominato dal Comune per esprimere il giudizio sulle offerte presentate dai Concorrenti. La scrittura sottoscritta tra il Comune e l Appaltatore per regolare le prestazioni oggetto dell appalto. Capitolato contenente le prestazioni minime di carattere tecnico richieste all Appaltatore per l esecuzione di tutte le attività previste dal contratto. Il funzionario comunale a cui sono delegate le funzioni di gestione, controllo esecutivo ed amministrativo della realizzazione dei servizi e ei lavori. Nel caso di concorrenti raggruppati o raggruppandi, è il soggetto che assume il ruolo di capofila e le funzioni di rappresentanza nei confronti dei terzi. Il piano delle misure tecniche, organizzative e di controllo riferite all appalto di cui il concorrente predisporrà le linee guida in fase di offerta ed attiverà in fase di erogazione del servizio, al fine di garantire la qualità della prestazione in ogni momento dell appalto. Il funzionario comunale a cui sono delegate le funzioni di responsabile delle funzioni di affidamento e di esecuzione del contratto. L Amministrazione comunale di San Lazzaro di Savena, nella sua titolarità dei rapporti con l Appaltatore in merito alle attività oggetto del Contratto. Ufficio dell Amministrazione titolare dei rapporti con l Appaltatore, formato dal Responsabile del Procedimento, dal Direttore dell Esecuzione del Contratto e dai loro collaboratori.(riferimento Art.119 del D.Lgs 163/2006) Le attività manutentive oggetto dell appalto e le relative definizioni recepiscono le indicazioni della norma UNI di cui si riportano di seguito le terminologie principali: Manutenzione Strategia manutenzione di Insieme delle azioni tecniche, operative ed amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta. Quadro nel quale vengono prese le decisioni riguardanti la manutenzione e il controllo dei risultati non voluti derivanti dalla Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 3 di 65

4 Sistema manutenzione Controllo manutenzione Manutenzione "a guasto, manutenzione correttiva manutenzione. di Struttura organizzativa, responsabilità e risorse, processi e procedure, necessarie per attuare la strategia di manutenzione. della Tutte le tecniche operative e le attività che vengono messe in atto per verificare il soddisfacimento di determinati requisiti di manutenzione relativi a un entità. La manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un'avaria e volta a riportare un entità nello stato in cui essa possa eseguire una funzione richiesta. Intervento tampone Intervento provvisorio che può comportare la variazione temporanea delle condizioni stabilite. Manutenzione Manutenzione eseguita a intervalli predeterminati o in accordo a criteri preventiva prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto e la degradazione del funzionamento di un entità. Manutenzione ciclica Manutenzione preventiva periodica in base a cicli di utilizzo predeterminati Manutenzione predittiva Manutenzione secondo condizione Manutenzione migliorativa Manutenzione su richiesta Osservazione sistematica predittiva (Monitoraggio) Pronto Intervento Intervento urgente e Manutenzione preventiva effettuata a seguito dell'individuazione e della misurazione di uno o più parametri e dell'estrapolazione secondo i modelli appropriati del tempo residuo prima del guasto. Manutenzione preventiva subordinata al raggiungimento di un valore limite predeterminato. Insieme delle azioni di miglioramento o piccola modifica che non incrementano il valore patrimoniale dell entità. Interventi manutentivi da effettuare esclusivamente in seguito a una specifica richiesta dell Amministrazione (Responsabile del Procedimento, Direttore dell Esecuzione del Contratto e loro collaboratori), da remunerare a misura/economia sulla base dell elenco prezzi contrattuale. Osservazione, effettuata con le diverse frequenze rese necessarie dalle distinte tipologie dei beni da mantenere, allo scopo di individuare situazioni di pericolo, anche solo potenziale, e conseguentemente definire la tempistica per la determinazione e ottimizzare degli interventi manutentivi da effettuare. Serie di azioni, attivate da una segnalazione, che hanno lo scopo di fare fronte a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la pubblica incolumità e la sicurezza stradale, danni di tipo patrimoniale o a terzi e situazioni di grave disagio per l utenza, mediante l intervento entro un tempo predeterminato dalla richiesta per la messa in sicurezza. Intervento, nell ambito del normale svolgimento delle attività di gestione e manutenzione, da effettuare entro un tempo predeterminato rispetto alla richiesta, al fine di fare fronte a particolari situazioni che non possono attendere l intervento secondo i tempi normalmente programmati. Intervento normale Intervento programmato o programmabile, non urgente. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 4 di 65

5 INDICE Cap.1 Premessa Generalità pag. 7 Cap.2 Obiettivi dell appalto 9 Cap.3 Oggetto del servizio Presa d atto dei luoghi e delle circostanze Classificazione tipologica indicativa del verde pubblico Classificazione tipologica alberate stradali Servizi richiesti remunerati con il pagamento di un canone periodico Interventi di manutenzione da eseguire su richiesta dell Amministrazione 15 Cap.4 Monitoraggio e strutturazione delle esigenze di intervento sul patrimonio oggetto dell appalto (a canone) Criteri di comunicazione e rendicontazione dei risultati del monitoraggio e delle esigenze di intervento Criteri e tempistiche di esecuzione del monitoraggio delle condizioni statiche e fitosanitarie della vegetazione oggetto di appalto Verifica statica e fitosanitaria visiva di alberature ed elementi vegetali Verifica statica strumentale di esemplari arborei (metodo VTA) Abbattimento alberi in seguito a verifica visiva o strumentale Criteri e tempistiche di esecuzione del monitoraggio delle condizioni e della funzionalità dell impiantistica irrigua 23 Cap.5 Piano di manutenzione complessivo (pianificazione) e programmi operativi di intervento (programmazione) (a canone) 23 Cap.6 Attività di manutenzione ordinaria (a canone) Tabella riepilogativa lavorazioni compensate a canone caratteristiche minime lavorazioni compensate a canone Manutenzione prati Manutenzione cespugli e siepi Manutenzione alberi Tutela igienica Sfalcio banchine e fossi stradali Controllo e pulizia giochi dell infanzia e arredi Cura e controllo fasce boscate Manutenzione impianti di irrigazione 41 Cap.7 Servizio di reperibilità e Pronto intervento (a canone) Reperibilità e Pronto intervento Interventi urgenti 43 Cap.8 Sistema informativo di gestione patrimonio (a canone) Caratteristiche del sistema Web Services 47 Cap.9 Servizio di Call Center informatizzato (a canone) Oggetto del servizio 48 Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 5 di 65

6 9.2 Prestazioni richieste pag Gestione delle chiamate Tracking delle richieste 50 Cap.10 Aggiornamento del censimento anagrafico e rilievo del patrimonio (a canone) Struttura dei dati relativi all anagrafica Rilievo e censimento 52 Cap.11 Esecuzione di sopralluoghi Predisposizione di preventivi (a canone) Sopralluoghi Preventivi 53 Cap.12 Verifica dei dati delle nuove aree verdi e di quelle concesse in convenzione e sponsorizzazione (a canone) 53 Cap.13 Gestione delle informazioni Redazione di report periodici (a canone) 54 Cap.14 Attività di manutenzione ordinaria extracanone e straordinaria su richiesta (a misura/economia) 55 Cap.15 Controlli dell Amministrazione comunale 57 Cap.16 Piano della Qualità 58 Cap.17 Penali Attività comuni a tutti i servizi manutentivi comunali Attività specifiche dell appalto manutenzione verde pubblico 61 Cap.18 Corrispettivo per l appalto Corrispettivo per l attività manutentiva a canone Corrispettivo per gli interventi di manutenzione ordinaria extracanone su richiesta (a misura/economia) Corrispettivo per gli interventi di manutenzione straordinaria su richiesta (a misura / economia) Immissioni / Dismissioni (variazioni delle aree verdi oggetto di appalto) Presa in carico / Dismissioni di aree verdi, alberate stradali, banchine Convenzioni e sponsorizzazioni parziali o totali con soggetti terzi su aree verdi / Variazioni tipologia e frequenza delle lavorazioni su aree verdi 63 Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 6 di 65

7 Cap.1 PREMESSA GENERALITA Il presente Disciplinare Tecnico, parte integrante del contratto, disciplina i rapporti tra l Amministrazione Comunale e l Appaltatore ai fini dell affidamento a questi della gestione del servizio manutentivo poliennale del verde pubblico comunale, individuando, per ogni attività, le prestazioni minime richieste per mantenere, ripristinare, garantire e migliorare la sicurezza, la fruibilità e l efficienza del verde pubblico del Comune di San Lazzaro di Savena, con particolare riferimento agli specifici componenti di parchi, giardini, aree verdi ed alberate stradali, quali: prati, alberi, cespugli, siepi, percorsi di vario tipo, giochi, arredi di vario tipo, banchine stradali, ecc E da intendersi che è possibile che su tali componenti intervengano tecnicamente, per specifiche tipologie di intervento (p. es. pulizia), e per tempi definiti, anche altri soggetti, in virtù di altri contratti stipulati dall Amministrazione. La consistenza del patrimonio oggetto di appalto è comunque meglio specificata negli Allegati A.1.1, A.1.2, A2, A3, A4 al presente Disciplinare Tecnico, anch essi parte integrante del contratto. Come più dettagliatamente riportato nel Capitolato Speciale d Appalto C.S.A. (parte integrante del contratto), il presente appalto ha natura mista, avendo ad oggetto un complesso di attività riconducibili sia a prestazioni di servizi sia di lavori, con prevalenza di servizi, così come individuato dall Art.14 del D.Lgs. 163/2006. L Appalto avrà una durata complessiva di 5 (cinque) anni, a partire dalla sottoscrizione del contratto. L Amministrazione si riserva la facoltà, sotto le condizioni di legge, di prorogare il contratto fino ad un massimo di ulteriori 2 (due) anni, alle medesime condizioni e prezzi del contratto originario. L inizio delle attività avverrà con la sottoscrizione tra le parti dello specifico Verbale di Consegna attraverso il quale l Appaltatore prende in carico i beni oggetto di appalto (specificati negli Allegati al Disciplinare Tecnico), assumendo tutte le obbligazioni derivanti dal contratto. Nel caso l Amministrazione, per motivi di urgenza, reputi necessario procedere alla consegna del servizio prima della stipula del contratto, si provvederà alla stesura di un Verbale di Consegna Anticipata sotto le riserve di legge, senza che per questo l Appaltatore possa richiedere riconoscimenti aggiuntivi di alcun genere. Entro il sesto mese dalla data di consegna dell appalto, sarà effettuata una prima verifica del funzionamento di tutte le procedure relative ai servizi ed ai lavori, con l obiettivo di perfezionare, di comune accordo tra le parti, quanto previsto dai documenti contrattuali (compresa l Offerta dell Appaltatore). Tali verifiche, tese ad ottimizzare la gestione, saranno in seguito ripetute con la frequenza che le parti riterranno necessarie in funzione dello svolgersi degli eventi. L importo presunto annuale dell appalto è di complessivi euro ,95/anno, oltre IVA, così suddiviso: Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 7 di 65

8 ATTIVITA IMPORTO/Annuale A. Servizio manutentivo del patrimonio verde A1. Attività ordinaria (a canone ) /anno ,44 A2. Oneri sicurezza non soggetti a ribasso (su A1) /anno 3.612,03 A3. Manutenzione ordinaria (a mis./econ. extra canone) /anno ,49 A4. Oneri sicurezza non soggetti a ribasso (su A3 ) /anno 756,99 A5. Manutenzione straordinaria verde (a misura/economia) /anno ,00 A6. Oneri sicurezza non soggetti a ribasso (su A5 ) /anno 354,00 TOTALE annuale attività A ,95 ATTIVITA IMPORTO 5 anni A. Servizio manutentivo del patrimonio verde A1. Attività ordinaria (a canone ) ,20 A2. Oneri sicurezza non soggetti a ribasso (su A1) ,15 A3. Manutenzione ordinaria (a mis./econ. extra canone) ,45 A4. Oneri sicurezza non soggetti a ribasso (su A3 ) 3.784,95 A5. Manutenzione straordinaria verde (a misura/economia) ,00 A6. Oneri sicurezza non soggetti a ribasso (su A5 ) 1.770,00 TOTALE annuale attività A ,75 L attività A1, qualificata come attività ordinaria, verrà remunerata mediante corresponsione di un canone, liquidato periodicamente alle condizioni di cui al Cap. 34 del C.S.A. L effettivo valore annuale (canone) del corrispettivo contrattuale riferito all attività A1, sarà in ogni caso quello risultante dall applicazione del ribasso offerto dall Appaltatore all importo individuato dall Amministrazione a base di gara per il canone. Le attività A3 e A5, qualificate come interventi di manutenzione su richiesta, sono costituite da prestazioni da eseguire su richiesta specifica della stazione appaltante, che verranno remunerate, a fronte della loro effettiva erogazione, a misura/economia con riferimento ai valori dell elenco prezzi contrattuale scontati della percentuale di ribasso offerta dall Appaltatore in sede di gara, ed alle condizioni previste nel successivo Cap. 34. L effettivo valore annuale del corrispettivo contrattuale riferito alla manutenzione ordinaria extra canone (attività A3) non potrà essere predeterminato in quanto non è possibile stabilire a priori il numero e l entità degli interventi che si renderanno necessari; tale valore, a insindacabile giudizio dell Amministrazione, potrà risultare come massimo pari all importo annuo indicato a base di gara, affidando quindi all Appaltatore anche l importo corrispondente al ribasso offerto. Stesso discorso vale anche per gli interventi di manutenzione straordinaria (attività A5) in quanto non predeterminabili nel numero e nell entità; il valore del corrispettivo per tali attività, ad insindacabile giudizio dell Amministrazione, potrà risultare come massimo pari all importo riferito all intero quinquennio contrattuale indicato a base di gara (Euro ,00), affidando anche in questo caso all Appaltatore l importo corrispondente al ribasso offerto. Sarà facoltà esclusiva e insindacabile dell Amministrazione poter investire l intero valore contrattuale quinquennale previsto per la manutenzione straordinaria su di un unico o più interventi, in un solo anno o su tutti e 5 gli anni di contratto. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 8 di 65

9 In ogni caso l Amministrazione si riserva la facoltà di estendere l importo degli interventi in oggetto sino alla somma di ,00 con l obbligo dell Appaltatore di accettare senza eccezione alcuna e senza modifica delle condizioni pattuite. Gli oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso, relativi all attività ordinaria, sono indicati al punto A2, gli oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso, relativi agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, sono indicati ai punti A4 e A6; tali costi devono essere sostenuti per gli adempimenti di cui al Cap. 23 del C.S.A. La quota degli oneri per la sicurezza per gli interventi di manutenzione straordinaria di cui alla lettera A6 è un valore medio stimato, poiché tali oneri verranno definiti in modo puntuale per singolo progetto/ordine di lavoro che accompagna l intervento da realizzare. Gli importi così definiti sono da intendersi come presuntivi poiché: L Amministrazione Committente si riserva la più ampia facoltà di variarli in corso d'appalto, come conseguenza della facoltà di variazione nell erogazione delle prestazioni previste al successivo Cap. 9 e alle condizioni ivi indicate; L Amministrazione Committente si riserva ampia facoltà di procedere in merito alla quantità di manutenzioni a richiesta da commettere all Appaltatore, pur nell importo massimo indicato in elenco. L Amministrazione si riserva la facoltà di procedere all affidamento di ulteriori prestazioni al medesimo aggiudicatario, mediante procedura negoziata, ai sensi del comma 5 dell Art.57 del D.Lgs. 163/2006. La forma di gestione dell appalto e le finalità che si pone il Comune di San Lazzaro di Savena hanno portato alla definizione di un elenco di prestazioni, contenute nel presente Disciplinare Tecnico, che debbono obbligatoriamente essere erogate. Il Concorrente potrà presentare un Offerta mirata al miglioramento di quanto richiesto, con riferimento alle modalità organizzative, esecutive e di controllo dei servizi e dei lavori richiesti. L Amministrazione comunale intende pertanto avvalersi anche della capacità organizzativa, professionale, imprenditoriale e propositiva dell Appaltatore per raggiungere l obiettivo di una efficiente ed efficace gestione del proprio patrimonio verde oggetto di appalto. Fermo restando l importo massimo dei servizi e dei lavori oggetto di gara, sarà quindi facoltà dei Concorrenti partecipanti integrare i contenuti e definirne le forme dei servizi richiesti, partendo dalle prestazioni richieste definite dall Amministrazione nel presente Disciplinare Tecnico. Cap.2 OBIETTIVI DELL APPALTO Obiettivo generale dei diversi appalti manutentivi messi a bando dal Comune di San Lazzaro di Savena è l'ottimizzazione di un sistema di gestione che consenta una più pronta e adeguata risposta, sia alle proprie esigenze dirette che a quelle degli utenti, migliorando l efficienza generale della propria struttura e l efficacia delle proprie attività, concentrando la propria azione e le proprie risorse sull attività di indirizzo e controllo. La natura mista di questo appalto trova un fondamentale riflesso nella sua funzione di strumento di governo complessivo del patrimonio verde comunale. Infatti, la parte di tale appalto che è riferibile alla natura di servizio comprende prestazioni di concreta operatività ma anche di presidio tecnico del patrimonio. Ed è con questa funzione di presidio che l Appaltatore è chiamato, tramite l organicità, la completezza e la comprensibilità della sua attività di informazione e comunicazione verso l Amministrazione, a mettere quest ultima in Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 9 di 65

10 una posizione di conoscenza chiara, esauriente, continua e complessiva della consistenza e delle condizioni contingenti del patrimonio stesso. Ed è grazie a questa conoscenza che l Amministrazione potrà così assumere, per tale patrimonio, le scelte di indirizzo e controllo che riterrà più idonee e confacenti agli obiettivi propri e dell utenza che nell Amministrazione comunale trova espressione, fatte comunque salve sia l osservanza di ogni normativa che il rispetto dei criteri di razionalità di gestione e di buona tecnica in materia. Tali scelte di indirizzo e controllo potranno trovare implementazione nell operatività delle attività di manutenzione su richiesta, da remunerarsi a misura/economia. Con queste premesse, i principali obiettivi specifici che l Amministrazione si pone con il presente appalto, relativo al verde pubblico comunale, sono i seguenti: mantenere in condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro parchi, giardini, aree verdi, aiuole, alberate stradali e componenti accessori attraverso il monitoraggio e adeguati interventi manutentivi che migliorino lo standard qualitativo e garantiscano adeguate condizioni di sicurezza per gli utenti; mantenere ed implementare la conoscenza anagrafica e dello stato contingente e manutentivo dei beni oggetto di appalto, attraverso l aggiornamento costante, durante il corso di tutto il periodo contrattuale, dell attuale censimento anagrafico informatizzato, già in possesso dell Amministrazione e che verrà fornito all Appaltatore per la gestione dell appalto; disporre, per tutto il periodo contrattuale, di un adeguato Sistema Informativo di Gestione delle attività e dei servizi. Ciò dovrà essere realizzato attraverso la progettazione, realizzazione e gestione (a cura e spese dell Appaltatore) di adeguati servizi web service che permettano l attuazione di flussi informativi; disporre di uno strumento che funzioni da interfaccia tra la struttura di manutenzione e l utenza nel suo complesso, attraverso l istituzione di un Call Center informatizzato e gestito dall Appaltatore, funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni all anno, che permetta la raccolta di tutte le segnalazioni, comunque pervenute, relative a disfunzioni, guasti ed esigenze di intervento tecnico del patrimonio oggetto d appalto e non, dando inoltre l opportuna visibilità alle attività effettuate; fare fronte, in tempi molto rapidi, a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la pubblica incolumità, danni patrimoniali o gravi disagi, attraverso un servizio continuo di Reperibilità e Pronto Intervento, collegato al Call Center di cui sopra, funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni all anno. Il raggiungimento degli obiettivi sopra riportati e l attuazione dei contenuti del Disciplinare Tecnico porteranno a migliorare l efficienza della gestione attraverso un integrazione dei servizi e dei lavori volti alla manutenzione dei beni oggetto di appalto, aumentando gradualmente l incidenza degli interventi programmati rispetto alla loro totalità, concentrando l operato dell Amministrazione sulle funzioni di indirizzo e controllo delle attività previste nell appalto, lasciando all Appaltatore l organizzazione e l esecuzione delle azioni tecniche, amministrative e di gestione dell operatività necessarie per ottenere i risultati richiesti. L Appaltatore dovrà progettare ed attuare opportune procedure e modalità per l organizzazione e la gestione delle attività richieste, al fine del raggiungimento degli obiettivi sopra richiamati e in modo da consentire l'immediato avvio delle attività previste dall appalto fin dalla presa in consegna, garantendo la pronta esecuzione di tutti gli interventi necessari. L Appaltatore dovrà farsi carico e portare a soluzione tutti i problemi connessi alle esigenze manutentive del verde pubblico e dei relativi componenti accessori oggetto di appalto. L Appaltatore dovrà adottare tutti i provvedimenti per l organizzazione e la gestione del servizio in modo da garantire a tutti gli utenti la sicurezza e la fruibilità delle aree verdi. A tal fine potrà disporre delle chiavi degli immobili (intesi come aree verdi), dei manufatti e dell impiantistica Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 10 di 65

11 facenti parte del patrimonio oggetto di appalto o funzionali alla sua manutenzione e conduzione. L Appaltatore dovrà comunque gestire a proprio carico tali chiavi, assicurando in ogni modo il rispetto degli eventuali orari di apertura dei giardini e dei parchi a pubblico accesso e/o rendendole disponibili in ogni momento al personale comunale di eventuale presidio dell immobile in cui rientra la porzione di verde oggetto di appalto, e dovrà integralmente restituirle a fine contratto, con chiara ed esaustiva indicazione, su ciascun mazzo, delle serrature a cui fanno riferimento e delle rispettive localizzazioni. L Appaltatore dovrà tenere nel debito conto il fatto che la propria operatività si svolge spesso in aree di circolazione con presenza di traffico veicolare, con la necessità quindi di arrecare il minor disagio possibile alla cittadinanza ed alla viabilità (il cui flusso non dovrà essere interrotto se non in casi eccezionali), pur garantendo la sicurezza sia degli operatori sia dei terzi. L Appaltatore dovrà, in questi casi, informare i competenti Uffici comunali ed esporre sui luoghi di intervento la segnaletica stradale necessaria e gli atti comunali inerenti l occupazione del suolo pubblico con l anticipo di tempo previsto dalla normativa vigente in merito. Inoltre la manutenzione di aree verdi potrà avvenire in presenza di utenti (verde scolastico, parchi, giardini, vicinanza di abitazioni, ecc.), con la conseguente necessità di arrecare il minimo disturbo possibile, garantendo al contempo adeguata sicurezza a tutti i soggetti coinvolti o anche solo presenti. Il Comune di San Lazzaro di Savena delega all Appaltatore l operatività delle azioni gestionali, di monitoraggio e manutentive sul patrimonio oggetto di appalto, attività che lo stesso Appaltatore progetta ed eroga, oltre al controllo sulla qualità degli interventi effettuati, tenuto conto delle prescrizioni del Capitolato Speciale di Appalto (C.S.A.) e del Disciplinare Tecnico, da intendersi come prestazioni inderogabili richieste. Ogni attività effettuata dall Appaltatore dovrà risultare comprensiva dell acquisizione delle eventuali autorizzazioni necessarie all operatività, degli oneri derivanti dalle particolari cautele, contromisure o misure preventive da adottarsi nei singoli casi, anche se da richiedersi a terzi, della mano d opera, dei materiali, del macchinario ed attrezzatura, dei carburanti, di ogni materiale di consumo e di quanto necessario a garantire la sicurezza degli operatori e dei terzi, al fine di fornire ogni prestazione correttamente eseguita nei tempi previsti e con la qualità richiesta. L Appaltatore sarà responsabile dell intero ciclo delle attività previste dall appalto, e troverà efficace supporto nel sistema informativo e nel sistema di reporting progettato, fornendo altresì alla funzione di controllo dell Ente gli strumenti attraverso i quali valutare i servizi erogati ed i lavori eseguiti; tali strumenti, proposti dall Appaltatore, dovranno essere concordati ed accettati dall Amministrazione, e si affiancano agli strumenti e alle risorse che l Amministrazione riterrà opportuno attivare, anche in corso di appalto, ai fini del controllo stesso. Le funzioni di controllo sull operato dell Appaltatore restano in capo all Amministrazione comunale, come meglio specificato al successivo Cap. 15. Cap.3 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio dovrà essere svolto dall Appaltatore in qualsiasi zona del Comune di San Lazzaro di Savena compresa negli elenchi dell anagrafe. A richiesta dell Amministrazione all Appaltatore potranno essere richiesti interventi anche al di fuori delle aree di competenza; tali interventi verranno remunerati a misura, a seconda della natura della prestazione, di manutenzione ordinaria o straordinaria, con i fondi disponibili per le prestazioni extracanone. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 11 di 65

12 Le prestazioni descritte nel presente Disciplinare Tecnico riguardano l esecuzione di tutte le azioni tecniche, gestionali ed amministrative volte a mantenere, ripristinare, garantire e migliorare la sicurezza, l efficienza e la fruibilità del verde pubblico del Comune di San Lazzaro di Savena e dei relativi componenti, con particolare riferimento ai beni oggetto di appalto (parchi, giardini, aree verdi, alberate stradali ed elementi costitutivi di essi, quali: prati, alberi, cespugli, siepi, fontanelle, giochi, panchine, cestini, arredi di vario tipo, ecc.). Di tali componenti viene data individuazione negli Allegati A.1.1, A.1.2, A2, A3, A4 al presente Disciplinare Tecnico, e viene di seguito riportata la classificazione tipologica e la relativa consistenza presunta, desunta dal censimento anagrafico attualmente in possesso dell Amministrazione. 3.0 Presa d atto dei luoghi e delle circostanze. L Appaltatore contestualmente alla presentazione dell offerta espressamente riconosce che i corrispettivi, a canone ed a misura, determinati dal Capitolato d Appalto sono remunerativi di tutti gli oneri diretti ed indiretti che lo stesso sosterrà per realizzare, nei tempi prescritti e a perfetta regola d arte, tutti i servizi, le prestazioni e i lavori in Appalto ed inoltre tutte le incombenze e gli interventi necessari a garantire l incolumità pubblica. Tale assunzione di responsabilità è conseguente all aver preso atto sui luoghi in cui devono essere eseguite le prestazioni delle problematiche e delle circostanze connesse, con l espletamento del servizio integrato nella sua complessa articolazione. Tutto ciò anche in assenza di una puntuale conoscenza dello stato fisico e conservativo, in grado di consentire una valutazione analitica per la gestione e l esecuzione della manutenzione riparativa e programmata. Con l offerta formulata l Appaltatore assume inoltre interamente su di sé, esentandone l Amministrazione, tutte le responsabilità di analisi economica nonché quelle organizzative, progettuali e civili connesse con l espletamento dei servizi conferiti ed in particolare con il servizio tecnico manutentivo che prevede l esecuzione di lavori ed interventi in locali con presenza di persone e di servizi pubblici che non possono essere interrotti. L Appaltatore non potrà quindi eccepire durante l espletamento dei servizi la mancata conoscenza di condizioni o la sopravvenienza di elementi non valutati o non considerati, tranne che tali nuovi elementi si configurino come cause di forza maggiore contemplate dal Codice Civile. La consistenza patrimoniale, ed i relativi dati e parametri contenuti negli allegati di riferimento, fornita dal Committente deve intendersi puramente indicativa e suscettibile di variazioni, anche rilevanti, in sede di censimento e rilievo anagrafico. Pertanto le imprese concorrenti alla gara non potranno prendere a pretesto eventuali variazioni delle consistenze fornite per richiedere maggiorazioni dell offerta economica né per impugnare l aggiudicazione dell appalto. Per tutte le ragioni espresse l Appaltatore è tenuto a svolgere tutte le indagini, del tipo e con le modalità che riterrà più opportune, allo scopo di formulare l offerta economica con piena ed esclusiva responsabilità. L attività avrà inizio con la sottoscrizione tra le parti del Verbale di Consegna. L appalto di gestione e manutenzione prevede sia l esecuzione di prestazioni ordinarie di servizio remunerate attraverso il pagamento di un canone periodico, sia l esecuzione di interventi ordinari extra canone e/o straordinari, da effettuare esclusivamente su richiesta specifica dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. (formato dal Responsabile del Procedimento, dal Direttore dell Esecuzione del Contratto e dai loro collaboratori), remunerati a misura/economia sulla base dell elenco prezzi contrattuale, scontato della percentuale di ribasso offerta dall Appaltatore in sede di gara, fino al concorrere massimo dell importo specifico a disposizione per ogni anno. Ogni attività effettuata dall Appaltatore dovrà risultare comprensiva dell acquisizione delle eventuali autorizzazioni necessarie all operatività, degli oneri derivanti dalle particolari cautele e misure preventive da adottarsi nei singoli casi, anche se da richiedersi a terzi, della mano d opera, dei Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 12 di 65

13 materiali, del macchinario ed attrezzatura, dei carburanti, di ogni materiale di consumo e di quanto necessario a garantire la sicurezza degli operatori e dei terzi, al fine di fornire ogni prestazione correttamente eseguita nei tempi previsti e con la qualità richiesta. Per determinate aree in cui si svolgono servizi particolarmente impegnativi e delicati, sia sotto il profilo della riservatezza che per le loro finalità (es. giardini scolastici), ad esclusiva discrezione del Responsabile del Procedimento, potrà essere richiesta l esecuzione di intereventi manutentivi anche in tempi frazionati, in orari notturni e in giorni festivi ed in presenza di personale di controllo dell Amministrazione Comunale. Per quanto attiene alla manutenzione, il riferimento diretto è alla NORMA UNI Manutenzione. Terminologia, che definisce la terminologia in uso nella manutenzione, al fine di uniformare i comportamenti degli operatori e degli utenti. 3.1 CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA INDICATIVA DEL VERDE PUBBLICO Si riporta di seguito la classificazione tipologica del verde pubblico del Comune di San Lazzaro di Savena, quale riferimento per le prestazioni richieste per l attività di manutenzione. categoria 1 Piccole aiuole, giardinetti pubblici intensivi e ad elevata utenza, verde monumentale e verde cimiteriale a valenza monumentale categoria 2 Giardini urbani di media ampiezza, pubblici e scolastici meno intensivi, aiuole ampie e arrredo stradale di pertinenza alla grande viabilità categoria 3 Parchi urbani pubblici, scolastici e di edifici pubblici categoria 4 Parchi urbani pubblici e scolastici estensivi, boschi categoria 5 Alberate stradali categoria 6 Fasce boscate e aree a libera evoluzione La consistenza patrimoniale presunta risulta quindi dalla Tabella di seguito riportata: Tipologia Area Verde Quantità (mq) Quantità % categoria ,82 categoria ,36 categoria ,73 categoria ,09 categoria 5 Numero=11 ALBERATE categoria 6 78 TOTALE , CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA ALBERATE STRADALI Si riporta di seguito la classificazione tipologica delle alberate stradali del Comune di San Lazzaro di Savena, quale riferimento per le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tipologia 1: alberi bassi < 15m Tipologia 2: alberi alti > 15m Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 13 di 65

14 La consistenza patrimoniale presunta delle alberate stradali risulta quindi dalla tabella di seguito riportata. Tipologia Alberata Stradale Quantità (n. di alberi) Quantità % Alberate stradali tipologia Alberate stradali tipologia TOTALE % Le quantità presunte sopra riportate sono da intendersi indicative e comunque corrispondenti ai dati ad oggi rilevati ed in possesso dell Amministrazione. È obbligo dell Appaltatore accettare la consegna delle aree verdi, dei relativi componenti e delle alberature stradali oggetto di appalto in qualsiasi condizione si trovino all'atto dell affidamento, essendo previsto che le abbia, d'obbligo, visitate e valutate prima della formulazione dell'offerta. L attività avrà inizio con la sottoscrizione tra le parti del Verbale di Consegna. Come già anticipato, il servizio di gestione e manutenzione richiesto prevede 1. l esecuzione di prestazioni ordinarie remunerate attraverso il pagamento di un canone periodico 2. l esecuzione di prestazioni ordinarie da effettuare su richiesta specifica dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. (formato dal Responsabile del Procedimento, dal Direttore dell Esecuzione del Contratto e dai loro collaboratori), indirizzati all effettuazione di lavorazioni di tipo ordinario su aree verdi non facenti parte del patrimonio compreso nell anagrafe di riferimento dell appalto, remunerati a misura/economia sulla base dell elenco prezzi contrattuale, scontato della percentuale di ribasso offerta dall Appaltatore in sede di gara, fino al concorrere massimo, per ogni anno, dello specifico importo indicato a disposizione. 3. l esecuzione di interventi straordinari, da effettuare (eccetto i casi particolari che richiedono l immediata messa in sicurezza) su richiesta specifica dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. (formato dal Responsabile del Procedimento, dal Direttore dell Esecuzione del Contratto e dai loro collaboratori), indirizzati al risanamento, alla valorizzazione ed al miglioramento del patrimonio oggetto di appalto, remunerati a misura/economia sulla base dell elenco prezzi contrattuale, scontato della percentuale di ribasso offerta dall Appaltatore in sede di gara, fino al concorrere massimo, per ogni anno, dello specifico importo indicato a disposizione. Gli interventi di cui ai precedenti p.ti 2. e 3. potranno eventualmente essere richiesti anche in aree non comprese negli Allegati A.1.1, A.1.2, A2, A3, A SERVIZI RICHIESTI REMUNERATI CON IL PAGAMENTO DI UN CANONE PERIODICO Vengono di seguito sinteticamente elencati i servizi richiesti all Appaltatore (più dettagliatamente specificati a partire dal Cap. 4 al Cap. 13 compresi), remunerati con il pagamento di un canone periodico il cui ammontare è indicato al precedente Cap. 1 (attività A1), servizi che sono da intendersi come prestazioni minimali ed obbligatorie, e che sull Offerta dei concorrenti potranno trovare miglioramento e/o integrazione. Monitoraggio costante di tutte le aree verdi ed alberate stradali oggetto di appalto e di tutti i loro componenti, attraverso un attività di Osservazione Sistematica Predittiva, con lo scopo principale di individuare situazioni di pericolo, anche solo potenziale, per gli Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 14 di 65

15 utenti e di individuare, programmare e/o stimare economicamente tutti gli interventi manutentivi ordinari e straordinari che si renderanno necessari od opportuni. I criteri e le modalità di effettuazione e comunicazione di tale attività di monitoraggio dovranno attenersi rigorosamente a quanto prescritto nel Cap. 4 del presente Disciplinare Tecnico. Formulazione e gestione, con riferimento alle lavorazioni previste dal Cap. 5 del Disciplinare Tecnico, del piano di manutenzione complessivo di ogni area ed alberata stradale in carico manutentivo (pianificazione) e dei programmi operativi di intervento (programmazione). Attività di manutenzione ordinaria a canone del patrimonio oggetto di appalto, dei relativi componenti e delle alberate stradali, conseguente all attività di Osservazione Sistematica Predittiva, attraverso l esecuzione delle lavorazioni previste agli appositi paragrafi (riuniti nel Cap. 6) del presente Disciplinare Tecnico e sinteticamente riassunte nell Allegato E. Servizio di Reperibilità e Pronto Intervento per la messa in sicurezza, 24 ore su 24 per 365 giorni all anno, per fare fronte a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la pubblica incolumità, danni di tipo patrimoniale o a terzi e situazioni di grave disagio per l utenza (Cap. 7). Attività di progettazione, realizzazione e gestione (su specifiche dell Amministrazione), per tutto il periodo contrattuale, di servizi web service relativi ai flussi informativi conseguenti alle attività oggetto di appalto, tra il Sistema Informativo in uso presso l Amministrazione comunale per la gestione delle attività manutentive e dei servizi collegati (Gestione Interventi, meglio specificato al Cap. 8) e il Sistema Informativo dell Appaltatore, al fine di permettere lo scambio informativo necessario alla gestione dell appalto. Servizio di Call Center, tecnologicamente avanzato ed integrato con tutte le componenti de sistema informativo (anagrafe, archivio di gestione), funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni all anno, che costituisca l interfaccia verso tutti gli utenti delle attività connesse al servizio per la raccolta di tutte le segnalazioni, comunque pervenute, relative alle disfunzioni e guasti del patrimonio oggetto di appalto, permettendo inoltre la rapida attivazione del servizio di Reperibilità e Pronto Intervento in caso di necessità, oltre che la visibilità dei servizi effettuati (Cap. 9). Attività di gestione delle anagrafi di tutti i beni oggetto di appalto, attraverso l aggiornamento continuo, durante tutto il periodo contrattuale, delle schede tecniche rappresentanti lo stato di fatto, la loro rappresentazione sulla cartografia comunale e le modifiche, anche in conseguenza degli interventi effettuati dall Appaltatore e/o direttamente dall Amministrazione o da altre imprese (Cap. 10). Esecuzione di sopralluoghi, anche al di là della corrente e costante attività di monitoraggio, su richiesta dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. (secondo quanto prescritto nel Cap. 11 del presente Disciplinare Tecnico), al fine di risolvere particolari problemi manutentivi e predisposizione di preventivi sulla base dell Elenco Prezzi contrattuale. Verifica sul campo (secondo quanto prescritto nel Cap. 12 del presente Disciplinare Tecnico), per le nuove aree verdi ed alberate stradali eventualmente prese in carico e per le aree verdi date in gestione ad enti, associazioni, società e privati attraverso apposite convenzioni o sponsorizzazioni, dei principali dati costituenti la scheda tecnica dell area. Gestione delle Informazioni e redazione di Report periodici, da concordare con l Amministrazione, con riferimento a tutte le attività richieste ed erogate per il patrimonio oggetto di appalto (Cap. 13). 3.4 INTERVENTI DI MANUTENZIONE DA ESEGUIRE SU RICHIESTA DELL AMMINISTRAZIONE (A MISURA/ECONOMIA) Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 15 di 65

16 Tutti gli interventi manutentivi che non rientrano tra le attività cosiddette a canone come sommariamente descritte al precedente punto 3.3 e meglio esplicitate ai successivi capitoli, si definiranno extra canone e verranno remunerati a misura/economia sulla base dell elenco prezzi contrattuale scontato della percentuale di ribasso offerta dall Appaltatore in sede di gara, fino al concorrere massimo, per ogni anno, dell importo indicato per la specifica attività, a fronte delle effettive prestazioni erogate, ed il cui ammontare annuo massimo è indicato al precedente Cap. A1 (attività A3, A5 e oneri sicurezza A4 e A6. A seconda della loro natura, tutti gli interventi extra canone potranno ulteriormente essere suddivisi in interventi di manutenzione ordinaria e interventi di manutenzione straordinaria MANUTENZIONE ORDINARIA EXTRACANONE Per interventi di manutenzione ordinaria extra canone si intendono le prestazioni volte a mantenere in condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro di aree verdi e/o alberate stradali non comprese all interno degli elenchi allegati al presente disciplinare e quindi non trattati a canone. Tali interventi saranno contabilizzati per l ammontare massimo previsto al precedente Cap. A1 attività A3 e A4 e potranno essere richiesti anche in arre verdi non ricomprese all interno dell anagrafe di riferimento MANUTENZIONE STRAORDINARIA L attività di manutenzione straordinaria su richiesta (più dettagliatamente specificata al successivo Cap. 14), è principalmente indirizzata al risanamento, alla valorizzazione e al miglioramento delle aree verdi e del patrimonio arboreo comunale. In essa trovano realizzazione gli intenti e le scelte di indirizzo e controllo che l Amministrazione comunale riterrà più idonee e confacenti agli obiettivi propri e dell utenza che in essa trova espressione. L ammontare annuo massimo di tale attività è indicato al precedente Cap. 1 (attività A2) e la sua remunerazione avverrà a misura/economia a fronte delle effettive prestazioni erogate, sulla base dell elenco prezzi contrattuale scontato della percentuale di ribasso offerta dall Appaltatore in sede di gara. Tale attività verrà disposta, dall Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A., eventualmente anche in aree non comprese negli Allegati A.1.1, A.1.2, A2, A3, A4 e sui relativi componenti accessori, esclusivamente dietro richiesta specifica, eccetto i casi particolari che richiedono l immediata messa in sicurezza LAVORI IN ECONOMIA Tutte le prestazioni non misurabili e/o non riconducibili all elenco dei prezzi contrattuale (Allegato B), e per i quali non è possibile la formazione di nuovi prezzi, potranno essere contabilizzate in economia, a insindacabile giudizio del Responsabile del Procedimento e/o del Direttore dell Esecuzione del Contratto. In tal caso saranno contabilizzate le ore di mano d opera effettivamente impiegate sul luogo di esecuzione solo se inequivocabilmente documentate, unitamente alle ore di utilizzo delle attrezzature e alla fornitura dei materiali posti in opera. La richiesta di contabilizzazione in economia dovrà di norma essere avanzata dall Appaltatore prima dell esecuzione degli interventi e, nel solo caso di interventi per la messa in sicurezza non rientranti nelle attività remunerate a canone, entro e non oltre la giornata lavorativa successiva a quella di effettuazione della prestazione. In ogni caso non saranno comunque contabilizzati interventi e prestazioni in economia se non espressamente riconosciute dal Responsabile del Procedimento e/o dal Direttore dell Esecuzione del Contratto entro il tempo strettamente necessario alla verifica dell avvenuta esecuzione delle stesse. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 16 di 65

17 La mano d opera sarà contabilizzata secondo i prezzi della mano d opera indicati nelle tabelle del listino prezzi Assoverde in vigore nel periodo in cui l intervento è stato effettuato. Il ribasso offerto sarà applicato solamente sulla quota di spese generali (15%) ed utile di impresa (10%). Cap.4 MONITORAGGIO E STRUTTURAZIONE DELLE ESIGENZE DI INTERVENTO SUL PATRIMONIO OGGETTO DELL APPALTO (a canone) Si richiede all Appaltatore di eseguire con costanza e continuità il monitoraggio delle condizioni di fatto e delle dinamiche evolutive del patrimonio verde oggetto di appalto, nonché la raccolta e strutturazione delle esigenze di intervento, anche espresse da soggetti diversi da esso, con le seguenti finalità: mantenimento delle condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro del patrimonio stesso; verifica del risultato delle attività operative a canone svolte e previste sul patrimonio, al fine dell adozione degli interventi supplementari e/o di correzione migliorativa, eventualmente necessari all efficacia di tali attività operative; rilevamento, determinazione e proposta alla Stazione Appaltante degli interventi straordinari, non compresi nell attività a canone, che appaiono necessari o opportuni al fine del raggiungimento di un livello qualitativo ottimale del patrimonio; programmazione degli interventi manutentivi ordinari e straordinari da eseguire su tutti i componenti oggetto di appalto, tenuto conto delle loro diverse caratteristiche ed importanza; segnalazione di stati di fatto, eventi o dinamiche che possano alterare la fisionomia del patrimonio o avere significativo riflesso sulle sue condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro; raccolta, verifica ed aggiornamento dei dati anagrafici o che comunque abbiano rilevanza sotto il profilo della manutenzione e della fruizione del patrimonio stesso. Le attività di monitoraggio, di raccolta e strutturazione delle esigenze di intervento sono da intendersi continuative, per tutto il periodo contrattuale, e si realizzano anche, ma non soltanto, grazie al presidio costante degli operatori dell Appaltatore, presenti sul patrimonio oggetto di appalto anche per la semplice operatività a canone. L Appaltatore dovrà farsi carico di adottare, in determinati periodi, una maggiore attenzione a specifici problemi in considerazione della rispettiva criticità e della stagionalità con cui si presentano (p. es. nel caso della ciclicità di attacchi parassitari, o di maggior probabilità del verificarsi di seccumi nel periodo estivo), tenendo conto nel contempo della periodicità delle specifiche attività che interessano il patrimonio oggetto di appalto (p. es. periodi di apertura delle scuole) Le comunicazioni conseguenti alle risultanze di quanto rilevato in tale attività di presidio devono essere rendicontate, mano a mano che si realizzano, aggiornando ed implementando le apposite schede anagrafico manutentive sul Sistema Informativo Gestione Patrimonio durante tutto il corso del periodo contrattuale Relativamente al patrimonio arboreo e all impiantistica irrigua, vista la specifica criticità di tali tipologie di oggetti di manutenzione, il patrimonio oggetto di appalto dovrà comunque essere oggetto anche di supplementare attività di monitoraggio secondo cadenze periodiche più avanti dettagliate, e a cura di personale specificamente preparato. Per tutte le situazioni per le quali l Appaltatore riterrà opportuno, in quanto non rispondenti ai criteri di sicurezza, funzionalità e decoro, viene inoltre richiesta la redazione di preventivi di spesa per l esecuzione degli interventi necessari per il ripristino delle normali condizioni. L Appaltatore dovrà redigere e consegnare al Responsabile del Procedimento e/o al Direttore dell Esecuzione del Contratto, con periodicità semestrale, apposita relazione riguardante le attività di monitoraggio. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 17 di 65

18 E fatto obbligo all Appaltatore di segnalare immediatamente all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. le cause di possibile pericolo, assieme all indicazione dei provvedimenti urgenti o a breve medio termine da adottare per portare a soluzione il problema, al fine di evitare danni a terzi o danni di tipo patrimoniale. Ogni qual volta si individui, attraverso il monitoraggio, una situazione di potenziale pericolo imminente, l Appaltatore dovrà provvedere autonomamente alla messa in sicurezza, segnalando contemporaneamente la situazione all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A.. E comunque fatta salva la necessità di intervenire in regime di Pronto Intervento, così come descritto al successivo Cap. 7, laddove la situazione lo richieda o lo lasci ipotizzare. Gli importi corrispondenti al ripristino delle condizioni normali, qualora non rientrino per tipologia o natura nei canoni previsti (nel qual caso gli interventi dovranno essere eseguiti in autonomia), saranno pagati a misura/economia, all interno della cifra prevista per tali interventi, dietro una specifica richiesta dell Ufficio di cui sopra. 4.1 CRITERI DI COMUNICAZIONE E RENDICONTAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO E DELLE ESIGENZE DI INTERVENTO INTERVENTI A CANONE derivanti da esigenze di intervento rilevate direttamente dall Appaltatore o in seguito a sopralluogo di verifica a seguito di segnalazione esterna Le singole comunicazioni, espresse internamente dall Appaltatore, derivanti dall attività di monitoraggio o di verifica di quanto ad esso richiesto da terzi, e destinate a tradursi direttamente in operatività a canone, dovranno essere disponibili e consultabili in qualsiasi momento alla Stazione Appaltante tramite il servizio di web service di gestione dei flussi informativi, come meglio descritto al successivo cap. 8 INTERVENTI EXTRACANONE derivanti da esigenze di intervento rilevate direttamente dall Appaltatore o in seguito a sopralluogo di verifica a seguito di segnalazione esterna Le singole comunicazioni dell Appaltatore, derivanti dall attività di monitoraggio o di verifica di quanto ad esso richiesto da terzi, in cui si ravvisa un esigenza di presa d atto o di operatività che esula dall attività contrattualmente prevista a canone, dovranno essere trasmesse alla Stazione Appaltante tramite il servizio di web service di gestione dei flussi informativi accompagnate dalla valutazione economica e tecnica formulata dall Appaltatore, come meglio descritto al successivo cap CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI STATICHE E FITOSANITARIE DELLA VEGETAZIONE OGGETTO DI APPALTO L'Appaltatore deve provvedere ad una verifica costante e continuativa dello stato vegetativo e fitosanitario dell intero patrimonio vegetale oggetto di appalto. L Appaltatore assume la responsabilità civile e penale per quanto attiene la statica arborea e i conseguenti, eventuali danni a terzi, nessuno escluso, a partire dal primo giorno del secondo trimestre del primo esercizio. Qualora si presentassero situazioni di pericolosità statica di esemplari arborei, o anche solo di parti significative della loro chioma, tali da prevedere la necessità di interventi immediati atti alla salvaguardia della pubblica incolumità, l Appaltatore dovrà provvedere: all immediata messa in sicurezza dell area circostante, in regime di Pronto Intervento, comunicando in tempo reale la situazione all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. ed alla Polizia Municipale; Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 18 di 65

19 alla tempestiva adozione dei necessari interventi, compreso l abbattimento della pianta instabile se immediatamente necessario, anche in assenza di specifico riscontro dell Amministrazione comunale. In quest ultimo caso, ad abbattimento avvenuto, l Appaltatore avrà cura di documentare all Ufficio di cui sopra lo stato fitosanitario dell'albero con particolare riferimento ai sintomi e danni aventi conseguenze sulla sua stabilità, attraverso la compilazione di un modulo specifico accompagnato da adeguata documentazione fotografica. L Appaltatore dovrà inoltre contestualmente provvedere all annotazione dell avvenuta rimozione dell albero sui supporti documentali dell Amministrazione comunale nei quali è registrata la consistenza del patrimonio arboreo oggetto di appalto. Nel caso in cui l Appaltatore ritenga invece che l intervento, di abbattimento o meno, non rivesta carattere di urgenza immediata, potrà proporlo come programmabile, dandone comunicazione all Ufficio di cui sopra secondo i normali criteri e modalità di comunicazione e rendicontazione dei risultati del monitoraggio e delle esigenze di intervento, di cui al punto 4.1. Al fine di dare all Ufficio comunale un entità del grado di potenziale pericolo derivante dalla permanenza, nella sua specifica collocazione, dell albero (o di parti della sua chioma, nel caso della necessità di semplice potatura), l Appaltatore potrà proporre l intervento indicando la scadenza stimata secondo la gravità della stato fitosanitario dell albero. Tale scadenze sono da intendersi a decorrere dalla data di ricezione, da parte dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A., della richiesta, inoltrata dall Appaltatore, finalizzata all emissione del relativo ordine a misura/economia. In caso di abbattimento tali tempi sono da ritenersi al netto di quelli necessari alla successiva rimozione del ceppo eventualmente residuo. Sono da ritenersi da rimuovere in regime di Pronto Intervento (vale a dire con l immediatezza ad esso specificamente riferita) quegli alberi (o quelle parti della loro chioma) per i quali l Appaltatore, viste le condizioni di fatto, non ritiene opportuna una permanenza in loco superiore ai 5 giorni naturali e consecutivi. In caso di richiesta di emissione di ordine a misura/economia per abbattimento, nelle more delle scadenze sopra citate, il Direttore per l Esecuzione del Contratto potrà convocare, se lo ritiene opportuno, un sopralluogo congiunto con personale tecnico dell Appaltatore, allo scopo di una più approfondita valutazione della situazione complessiva dell albero. Qualora non ritenga di convocare il sopralluogo congiunto emetterà direttamente l ordine, che sarà eseguito con compensi desunti dall elenco prezzi contrattuale. Resta inteso che, per interventi di abbattimento, qualora per qualsiasi motivo l ordine di esecuzione non risulti pervenuto all Appaltatore al quinto giorno naturale e consecutivo antecedente la scadenza proposta dall Appaltatore stesso nella richiesta di emissione di ordine a misura, questi può procedere all abbattimento, con successiva rimozione del ceppo residuo, anche in assenza di emissione di ordine da parte del Direttore per l Esecuzione del Contratto. E comunque fatta salva la successiva copertura degli oneri sostenuti dall Appaltatore stesso per l intervento così effettuato, secondo l elenco prezzi contrattuale o il preventivo di spesa eventualmente espresso in sede di richiesta di emissione di ordine. Nelle attività di verifica delle condizioni statiche e fitosanitarie del patrimonio vegetale, l'appaltatore deve impiegare, anche direttamente sul territorio, personale che risulti dotato di adeguata qualificazione (abilitazione professionale all esercizio della professione di Dottore Agronomo o Forestale, con preferenziale attestazione di frequenza a corsi di formazione specifici) e di specifica esperienza in attività di verifica statica e fitosanitaria sul verde urbano. Nel caso in cui, durante l attività di monitoraggio delle condizioni del patrimonio arboreo, o anche durante l esecuzione dell operatività manutentiva, a canone o a misura/economia, si rilevassero fondati sospetti della presenza di patologie per le quali è prescritta, dall apposita Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 19 di 65

20 normativa legislativa, la lotta obbligatoria, o comunque patologie particolarmente significative a carico della vegetazione oggetto di appalto, l Appaltatore dovrà avere cura di effettuare i rilievi ed i prelievi di tessuto necessari ad una corretta diagnosi, se del caso trasmettendoli agli organi o agli uffici a ciò competenti (p.es. Servizio Fitosanitario Regionale), dandone nel contempo tempestiva notizia all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A.. Resta inteso e presupposto che l Amministrazione non è titolata a effettuare trattamenti fitoiatrici non consentiti dalle normative e dalle disposizioni di carattere sanitario, ambientale e fitosanitario. L'attività complessiva di verifica dello stato vegetativo e fitosanitario del patrimonio vegetale oggetto dell appalto dovrà essere documentata dalla presentazione, al Direttore per l Esecuzione del Contratto e con cadenza semestrale, di una relazione riepilogativa riguardante sia la situazione generale, con riferimento alla criticità di singole specie arboree, sia, attraverso specifiche schede, la situazione di singoli esemplari esaminati con l aiuto di strumentazione. L Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. potrà richiedere all Appaltatore, in qualsiasi momento, di conoscere, relativamente ad uno o più esemplari arborei specificamente individuati, le risultanze dell attività di monitoraggio statico e fitosanitario Ad abbattimento materialmente avvenuto, entro il successivo giorno lavorativo, l Appaltatore dovrà assicurarsi che sia stata correttamente eseguita la procedura con cui viene dato riscontro, sui documenti di censimento del verde comunale, dell avvenuta, effettiva rimozione di quel preciso esemplare arboreo, contraddistinto dal suo specifico numero progressivo di codice. Il monitoraggio del patrimonio vegetale oggetto di appalto si articola essenzialmente nelle seguenti attività: 1. Verifica statica e verifica fitosanitaria visiva 2. Verifica statica strumentale Verifica statica e fitosanitaria visiva di alberature ed elementi vegetali (a canone) In merito all attività di controllo statico degli alberi, l Appaltatore dovrà provvedere, a partire dalla consegna del servizio, ad attenta verifica visiva esterna relativa alla presenza di sintomi che appaiono significativi sotto tale profilo, quali ad esempio: irregolarità nel profilo del tronco, cavità su di esso o sulle branche primarie (anche attribuibili all attività di parassiti), seccumi, rotture, significativi squilibri, nonché evidenza di carpofori fungini nel terreno circostante ogni esemplare arboreo, al colletto, sul tronco, sulle branche primarie, all interno delle cavità eventualmente esistenti. L attività di verifica statica e fitosanitaria visiva sarà da intendersi costante e continuativa, e tale da coprire l intero patrimonio di aree verdi ed alberate oggetto di appalto nell arco di un periodo massimo di sei mesi, di norma durante il mese di aprile e quello di ottobre. L attività di verifica statica e fitosanitaria visiva ha lo scopo di individuare con la dovuta tempestività tutte le alterazioni rilevanti sotto il profilo statico e/o fitosanitario, intese come sintomi e/o danni, anche provocati da imperizia di chiunque, a carico di qualsiasi organo o tessuto (epigeo o ipogeo) degli individui costituenti la vegetazione oggetto di appalto. In ciò è fatto particolare riferimento agli esemplari arborei, in ragione del loro maggior valore dal punto di vista economico, ecologico e paesaggistico, e del particolare significato che essi rivestono sotto il profilo della pubblica incolumità. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 20 di 65

21 Nel caso in cui tali alterazioni siano tali da presupporre l adozione di specifici interventi, andranno annotate, descritte, anche con l ausilio di documentazione fotografica, trasmesse e rese disponibili complete dell indicazione della probabile causa avversa (parassita vegetale o animale, patogeno fungino, avversità di altro genere) e della loro potenziale pericolosità, il tutto con esplicito e fondamentale riferimento agli interventi proposti, avuto riguardo della specifica normativa fitosanitaria vigente. Ciò vale nel caso in cui gli interventi ritenuti idonei a fronteggiare la situazione fitosanitaria siano o meno compresi nell operatività a canone. Le osservazioni relative a sintomi e danni presenti a carico degli alberi e, nei soli casi significativi, su altre tipologie di vegetazione (piante arbustive, rampicanti e tappezzanti), sulle aree boschive e caratterizzate da vegetazione spontanea nei parchi collinari e fluviali, dovranno essere condotte in modo tale da: rilevare ogni elemento o fattore avente attinenza con la pubblica incolumità; rilevare ogni elemento o fattore che indichi presenza di avversità fitopatologiche; rilevare l esigenza di procedere a interventi cesori di risanamento; rilevare la presenza di seccumi significativi o che comunque richiedano un intervento complessivo di rimonda della chioma o di abbattimento di interi esemplari disseccati; essere condotte su ciascuna area verde nella rispettiva totalità; tenere nel dovuto conto la dinamica delle condizioni rilevate, anche alla luce di precedenti rilevazioni. In riferimento alle situazioni che più comunemente possono presentarsi, si indicano nella schematizzazione seguente il criterio degli interventi che l Appaltatore dovrà adottare (se a canone) o proporre all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A (se non previsti a canone). Sintomo o danno osservato Piante morte e con stato vegetativo e fitosanitario irrecuperabile Misura da adottarsi Abbattimento Esemplari di platano con sintomi di cancro colorato (Ceratocystis fimbriata); rosacee colpite da colpo di fuoco batterico (Erwinia amlyovora) Conifere interessate da attacchi di processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa) Sintomi o danni che hanno conseguenze sulla stabilità dell'albero o di parti significative della chioma Sintomi o danni che possono avere in futuro conseguenze sulla stabilità dell'albero (es. zone prive di corteccia, piccole ferite, ecc.) Prelievo del campione e consegna direttamente al Servizio Fitosanitario Regionale e conseguente adozione delle misure da quest ultimo disposte Eliminazione dei nidi o eventuale adozione di strategie di lotta biologica Verifica statica strumentale, eventualmente anche in quota, con indicazione di un ordine di priorità. Inserimento automatico della pianta nei programmi ordinari di controllo, ed individuazione della più idonea periodicità di reiterazione delle verifiche. Controllare in seguito l'evoluzione della gravità del sintomo o danno e valutare quale intervento eseguire (es. verifica statica strumentale, eliminazione branche lesionate, ecc.). Inserimento automatico della pianta nei programmi ordinari di controllo, con individuazione della più idonea periodicità di reiterazione delle verifiche. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 21 di 65

22 Presenza di parti di chioma completamente prive di vegetazione o con poca vegetazione Presenza di branca primaria o secondaria morta (secca) o con pochissima vegetazione (albero adulto) Presenza di branca primaria o secondaria morta (secca) o con pochissima vegetazione (su albero giovane o di nuovo impianto) Presenza di un grosso ramo (diametro > 5 cm) su pianta adulta morto (secco) o con pochissima vegetazione Potatura di risanamento o di rimonda. Qualora si ipotizzi l'influenza di condizioni pedoclimatiche sfavorevoli, può essere necessario un controllo nella successiva stagione vegetativa, con l inserimento automatico della pianta nei programmi ordinari di controllo, ed individuazione della più idonea periodicità di reiterazione delle verifiche. Eliminazione della branca e dei rimanenti, piccoli seccumi eventualmente presenti sull esemplare. Eliminazione della branca e dei rimanenti, piccoli seccumi eventualmente presenti sull esemplare. Eliminazione del grosso ramo e dei rimanenti, piccoli seccumi eventualmente presenti sull esemplare. Oltre alle situazioni in cui l esemplare arboreo si presenti in condizioni di stabilità compromessa, l Appaltatore potrà richiedere all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A l emissione di un ordine a misura/economia finalizzato all abbattimento anche per quegli alberi: che risulteranno deperienti, vale a dire in condizioni vegetative e fitosanitarie irrecuperabili, pur se ancora non completamente disseccati; le cui condizioni, dopo l ipotetico intervento manutentivo conservativo, risultino inaccettabili dai punti di vista vegetativo e/o ornamentale; per i quali l ipotetico intervento manutentivo conservativo appaia con rapporto costi/benefici sfavorevole Verifica statica strumentale di esemplari arborei (metodo VTA) (a canone) L Appaltatore deve realizzare un servizio costante e continuativo di verifica strumentale della stabilità complessiva degli individui e delle branche primarie delle piante arboree nelle aree verdi e nelle alberate oggetto del servizio, secondo una programmazione autonomamente formulata, tenuto debito conto delle risultanze dell attività di verifica statica e fitosanitaria visiva, o di precedenti verifiche strumentali eventualmente già effettuate su singoli esemplari. In ogni modo il servizio dovrà essere tale da sottoporre annualmente a verifica strumentale il numero minimo di 50 esemplari arborei (quantità eventualmente aumentata in fase di offerta come proposta migliorativa), con maggior riguardo a quelli per i quali, per collocazione o dimensioni, la stabilità appare fattore più rilevante, anche in relazione al cosiddetto effetto bersaglio. Ad ogni singolo esemplare arboreo verificato strumentalmente dovrà corrispondere la redazione e la trasmissione, in sede di relazione semestrale, di una scheda descrittiva delle caratteristiche dell albero stesso e degli esiti delle prove, completa di ogni elemento necessario all individuazione ed al reperimento di esso sul territorio. Per esemplari arborei di dimensioni e/o valore paesaggistico di particolare rilevanza, ritenuti da abbattere in seguito a rilievi strumentali, in sede di trasmissione della relazione semestrale dovranno essere prodotti, su richiesta dell Amministrazioe, e comunque sempre per esemplari il cui diametro a m 1,30 dal colletto superi i 60 cm, anche gli elaborati grafici, risultanti dai rilievi stessi, che ne attestano l instabilità. Ogni singolo esemplare arboreo per il quale sia stata ritenuta opportuna l esecuzione di una verifica strumentale dovrà altresì essere censito singolarmente, con correlata attribuzione di un Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 22 di 65

23 numero di codice, al fine del suo inserimento negli archivi anagrafici, anche nel caso in cui rientrasse in un popolamento arboreo a fisionomia boschiva. L attività di verifica strumentale deve essere effettuata mediante le più recenti metodologie proposte dagli esperti a livello internazionale. Risulta ottimale l applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment) messo a punto dal professor Mattheck del Centro di Ricerche Nucleari di Karlsruhe (D). L'Appaltatore deve inoltre dimostrare il possesso dell'attrezzatura minima necessaria per l'applicazione del metodo VTA: "martello Metriguard, frattometro, Resistograph, attrezzatura di ispezione ed eventuale altra strumentazione di nuova concezione che possa migliorare il rilievo Abbattimento alberi in seguito a verifica visiva o strumentale (a canone) Sono compresi nel canone annuo n. 10 abbattimenti di alberi fra quelli segnalati pericolosi. Gli abbattimenti che risultassero necessari oltre tale numero verranno remunerati a misura/economia, salvo che nell offerta l appaltatore proponga un innalzamento di tale quantità ai fini del miglioramento dell offerta. 4.3 CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI E DELLA FUNZIONALITA DELL IMPIANTISTICA IRRIGUA (A CANONE) Per ogni impianto irriguo soggetto al servizio, l attività di monitoraggio è da svolgersi secondo la periodicità che si esplica con le frequenze minimali sotto indicate, fatte salve le verifiche la cui esecuzione risulti necessaria in corso di esercizio: entro la fine del mese di marzo di ogni anno, esecuzione di un controllo generale delle componenti dell impianto, finalizzato alla sua riattivazione (compresa la riattivazione stessa),e all esecuzione di tutte le manovre e regolazioni, di automatismi o meno, necessarie ad un ottimale funzionamento a regime; ripetizione del complesso di verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra per ciascuno dei mesi di aprile, maggio, giugno, agosto, ottobre di ogni anno; esecuzione di n.2 (due) passaggi in ciascuno dei mesi di luglio e settembre di ogni anno, rispettivamente entro le date del 5 e del 20 di ciascuno di essi, per la ripetizione del complesso di verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra; esecuzione di n.1 (uno) passaggio nel mese di novembre di ogni anno, per le verifiche, controlli, manovre e regolazioni finalizzate alla disattivazione invernale dell impianto (compresa la disattivazione stessa), tali da prevenire, per quanto possibile, ogni eventuale, prevedibile problema che dovesse presentarsi alla successiva riattivazione primaverile E richiesto che nei passaggi finalizzati al monitoraggio dell impiantistica venga contestualmente realizzata, laddove possibile, l attività di conduzione di essa, consistente in tutti quegli interventi operativi necessari ad assicurarne la funzionalità. Cap.5 PIANO DI MANUTENZIONE COMPLESSIVO (PIANIFICAZIONE) E PROGRAMMI OPERATIVI DI INTERVENTO (PROGRAMMAZIONE) (a canone) L Appaltatore dovrà formulare e gestire con riferimento alle lavorazioni a canone previste dal Disciplinare Tecnico, alla consistenza, alle condizioni di fatto scaturite dal monitoraggio e dall attività di raccolta e strutturazione delle esigenze di intervento, alla dinamica del Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 23 di 65

24 patrimonio oggetto di appalto e alla stagionalità dei fenomeni vegetativi il piano di manutenzione complessivo per ogni area e alberata stradale di tale patrimonio (pianificazione), con le opportune articolazioni temporali, tenuto conto delle diverse tipologie d intervento. In base alla pianificazione che dovrà essere riferita all anno solare e rivista con cadenza trimestrale dovranno essere formulati programmi operativi d intervento (programmazione), riferiti ai singoli mesi dell anno. L obiettivo della revisione trimestrale del piano annuale consiste nel poter sempre disporre di un quadro che permetta la verifica di compatibilità degli interventi pianificati con le risorse disponibili, con riferimento al periodo di validità del piano ed ai risultati dell attività di monitoraggio. L Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. ha la facoltà di richiedere modifiche alla pianificazione formulata dall Appaltatore e, sulla base di tali modifiche, l Appaltatore sarà tenuto a riformulare la pianificazione, fatta salva la compatibilità con le risorse complessive a disposizione. La pianificazione annuale dovrà essere sottoposta all Amministrazione, per l approvazione, entro la metà del mese precedente all anno di competenza. Anche le revisioni trimestrali a tale pianificazione dovranno essere trasmesse all Ufficio di cui sopra entro la metà del mese precedente l inizio del trimestre cui fanno riferimento. I contenuti di tali documenti dovranno avere riferimento puntuale alle aree verdi ed alle alberate stradali singolarmente codificate ( dove ). Per ogni area o alberata dovranno essere indicate le singole lavorazioni previste ( cosa ), il mese in cui se ne prevede l esecuzione, e le quantità previste ( quanto ), sempre riferite al singolo mese. A corredo dei documenti di pianificazione è richiesta una breve relazione che sintetizzi i risultati attesi dalla realizzazione di quanto previsto. Sulla base della pianificazione annuale (intesa come comprensiva delle revisioni trimestrali) e dei risultati delle attività di monitoraggio così come descritte nel presente disciplinare, è richiesto che l Appaltatore formuli programmi di intervento articolati su due livelli: Programma mensile Programma settimanale Nella programmazione devono essere descritte in dettaglio, per ogni area e alberata singolarmente codificata oggetto delle attività, sia le lavorazioni a canone programmate, che quelle nel frattempo ordinate a misura/economia, corredate della data prevista di esecuzione, fatta salva la facoltà da parte dell Ufficio di cui sopra di emettere nuovi ordini per interventi a misura/economia nel corso del mese. Il programma mensile dovrà essere presentato entro la data del 20 precedente al mese di validità, al fine di permettere al Ufficio l eventuale richiesta di modifiche. Queste ultime verranno trasmesse entro la data del 25 all Appaltatore, che a sua volta dovrà registrarle, ritrasmettendo il programma definitivo entro l inizio del mese di riferimento. In ogni caso rimane responsabilità dell Appaltatore l aggiornamento di tale programma e la sua compatibilità con la pianificazione a più lungo termine. Il programma settimanale dovrà essere reso disponibile all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. entro le ore 10 del venerdì precedente la settimana di riferimento, al fine di favorire il controllo operativo da parte dell Amministrazione. Entro le 12 del lunedì successivo alla settimana di riferimento l Appaltatore dovrà evidenziare adeguatamente, di ogni intervento, se è stato materialmente compiuto, se è stato iniziato ma non è ancora compiuto, o se è stato differito. E facoltà dell Ufficio di cui sopra chiedere le motivazioni degli eventuali differimenti di esecuzione e, qualora le condizioni meteorologiche lo consentano, decidere delle priorità tra i vari interventi programmati. Resta comunque inteso Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 24 di 65

25 che eventuali differimenti di esecuzione non dovranno in alcun modo comportare una diminuzione del complesso delle attività previste in sede di programmazione mensile. E comunque facoltà del Direttore per l Esecuzione del Contratto incidere sull articolazione temporale delle lavorazioni programmate qualora emergesse l esigenza di anteporre determinati interventi sulla base di specifiche, particolari esigenze manifestate dall utenza (p.es. esecuzione di tutela igienica e/o sfalcio in giorni festivi, prefestivi o immediatamente prima di particolari eventi), senza che ciò comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto. Cap.6 ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ORDINARIA (a canone) L Appaltatore dovrà tenere nel debito conto il fatto che la propria operatività si svolge spesso in aree di circolazione in presenza di traffico veicolare, con la necessità quindi di arrecare il minor disagio possibile alla cittadinanza ed alla viabilità (il cui flusso non dovrà essere interrotto se non in casi eccezionali), pur garantendo la sicurezza sia degli operatori sia dei terzi. L Appaltatore dovrà in questi casi informare i competenti Uffici comunali ed esporre sui luoghi di intervento la necessaria segnaletica stradale e gli specifici atti comunali inerenti l occupazione del suolo pubblico con l anticipo di tempo previsto dalla normativa vigente in merito. Inoltre la manutenzione di diverse aree verdi potrà avvenire in presenza di utenti (verde scolastico, parchi, giardini, vicinanza di abitazioni, ecc.), con la conseguente necessità di arrecare il minimo disturbo possibile, garantendo al contempo adeguata sicurezza a tutti i soggetti coinvolti o anche solo presenti. Rimane a carico dell Appaltatore il mantenimento della continuità del transito di pedoni ed altri utenti, mediante la predisposizione di percorsi segnalati e/o protetti, affinché l utenza possa transitare in condizioni di sicurezza. Quando ritenuto necessario dall Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A., potrà essere richiesto di informare i cittadini attraverso altre forme presumibilmente più efficaci, quali ad esempio cartelli, volantinaggio, comunicati stampa, etc., senza che ciò comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto. Orari, periodi e successione della disponibilità delle aree per l esecuzione degli interventi, potranno essere imposti, oltre che dall Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A., dai competenti uffici preposti alla regolamentazione e controllo della viabilità (Mobilità Urbana e Polizia Municipale), senza che l Appaltatore possa pretendere il riconoscimento di maggiori oneri. L Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere, oltre alla normale operatività già prevista, interventi in giornate prefestive e festive per alcune fasi lavorative inerenti la pubblica incolumità o altre particolari esigenze, senza che ciò comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto. L Appaltatore dovrà farsi carico di ottenere tutte le autorizzazioni eventualmente necessarie per l esecuzione dei lavori, oltre che dei relativi costi, con esclusione della sola tassa di occupazione del suolo pubblico. Si riportano qui di seguito le tipologie richieste di lavorazione a canone, da eseguire a cura dell Appaltatore sulla base della programmazione e della classificazione tipologica del patrimonio verde oggetto di appalto di cui ai paragrafi precedenti, oltre che a seguito delle richieste dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A.. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 25 di 65

26 Le lavorazioni ed i controlli sono comunque da intendersi al complesso dell intero patrimonio conferito, specificando che le quantità via a via individuate sono da intendersi come indicative dell entità delle singole tipologie di lavorazione e da verificare. 6.1 TABELLA RIEPILOGATIVA LAVORAZIONI COMPENSATE A CANONE 1 MANUTENZIONE DEI PRATI a) SP15 sfalcio b) RFC rifacimento c) RF raccolta foglie d) DIS diserbo infestanti aree pavimentate 2 MANUTENZIONE DEI CESPUGLI E DELLE SIEPI a) CP/CV/IC manutenzione dei cespugli b) SP/SV/IS manutenzione delle siepi 3 MANUTENZIONE DEGLI ALBERI a) AS spollonatura e tagliodei rampicanti b) IA annaffiatura c) APC/APR potatura di contenimento e rimonda d) AD diserbo formelle e) CRT controllo e reintegro tutori f) ACS/ACST controlli statici 4 TUTELA IGIENICA AREE VERDI TI 5 SFALCIO DELLE BANCHINE STRADALI SBF 6 CONTROLLO E PULIZIA GIOCHI BAMBINI E ARREDI CGA/PGA 7 CURA E CONTROLLO FASCE BOSCATE CFB 8 MANUTENZIONE IMPIANTI DI IRRIGAZIONE 6.2 CARATTERISTICHE MINIME LAVORAZIONI COMPENSATE A CANONE MANUTENZIONE DEI PRATI a) Lavorazione SP15 SFALCIO Descrizione La vegetazione erbacea deve essere mantenuta entro lo sviluppo compreso tra cm.5 e cm.15 in tutte le aree verdi ad eccezione della aree considerate fasce boscate e/o a libera evoluzione, compresa la rifilatura di qualsiasi ciglio di delimitazione delle superfici erbose. Periodo di esercizio Costante Periodicità Secondo necessità e sviluppo Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 26 di 65

27 Modalità operative L intervento comporta la tradizionale operazione di taglio dell erba della vegetazione erbacea che deve porsi come obiettivo la conservazione e l infittimento della copertura da essa realizzata in modo tale da garantire sia la preservazione del suolo che l agevole fruizione delle aree verdi, nonché le funzioni estetiche e di decoro delle medesime. Tale operazione deve perciò essere eseguita con le modalità dettate dalla buona tecnica agraria, in modo tale da favorire l accestimento delle erbe ed il giusto equilibrio fra le specie che costituiscono il consorzio erbaceo. Tempi e periodicità delle operazioni di sfalcio verranno definiti dall Appaltatore, che avrà cura di provvedere all intervento in modo tale da mantenere costantemente le erbe che costituiscono i prati entro lo sviluppo definitivo. Qualora il ripullulo delle erbe avvenga in modo difforme e specificatamente limitato a piante erbacee non appartenenti alla flora tipica dei manti erbosi ornamentali e quindi il prato si presenti disomogeneo per sviluppo, l appaltatore dovrà intervenire anche localmente ove presenti tali erbacce a maggior sviluppo, che comunque costituiscono test qualitativo di intervento necessario. Il taglio non dovrà mai essere praticato in modo tale che le specie erbacee abbiano altezza media inferiore a centimetri cinque (5). L altezza del manto erboso non dovrà mai superare i 15 cm. per tutte le aree verdi, ad eccezione della aree considerate fasce boscate e/o a libera evoluzione, per le quali sono previsti n. 3 interventi di sfalcio / anno, senza prescrizioni riguardo all altezza massima dell erba. I tre interventi dovranno essere previsti secondo le seguenti scadenze: 1 intervento dal al di ogni anno 2 intervento dal al di ogni anno 3 intervento dal al di ogni anno Le scadenze sopra indicate per ogni intervento potranno essere modificate su proposta dell impresa, concordata con il Direttore per l esecuzione del contratto L Appaltatore asporterà entro 24 (ventiquattro) ore i materiali di risulta dello sfalcio e quanto recuperato dalla accurata rastrellatura dell intera superficie. Ciò fatte salve specifiche ed esplicite autorizzazioni in deroga da parte del Direttore per l Esecuzione del Contratto. Ogni intervento di sfalcio dovrà essere sempre integrato con la preventiva pulizia generale dell area oggetto di appalto, e completato con la rimozione del materiale di risulta dello sfalcio medesimo, in ottemperanza a quanto prescritto dalle prescrizioni relative. Ogni intervento è da intendersi comprensivo di raccolta e conferimento di ogni materiale di risulta anche a rischio igienico in impianto autorizzato e secondo le leggi sanitarie vigenti in materia, e con conferimento del materiale organico vegetale in impianto di compostaggio. L intervento è altresì da intendersi comprensivo della ridistribuzione, con strumenti manuali, del terreno superficiale al fine di livellarlo in caso di presenza di buche e/o avvallamenti la cui profondità non superi i10 cm., misurati in riferimento al piano di campagna circostante. L'Appaltatore, solo se autorizzato dal Direttore per l Esecuzione del Contratto, potrà non effettuare la raccolta del materiale di risulta degli sfalci successivi al secondo (2 ) intervento, e solamente a condizione che le erbe sfalciate risultino finemente sminuzzate (steli inferiori a centimetri cinque) e che ad operazione ultimata tale materiale sia uniformemente distribuito su tutta la superficie di intervento. Non dovranno perciò ritrovarsi, al termine di ogni intervento di sfalcio, andane, cumuli, depositi di materiale vegetale né sui prati né nelle zone a copertura inerte. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 27 di 65

28 Per sfalcio completo deve intendersi quindi un complesso di operazioni sintetizzabili in: pulizia preventiva dell intera area oggetto di appalto; taglio delle erbe, come precisato; pulizia completa dell area, come previsto; rifilatura dei bordi, scoline, scarpate; rifilatura degli spazi circostanti e compresi in attrezzature di gioco e arredi della più varia natura o ad essi adiacenti; asportazione e prevenzione del successivo riformarsi di tutte le erbe infestanti in viali, piazzali, percorsi e superfici a copertura inerte (escluse le pavimentazioni ad opus incerta e/o grigliati permeabili), nei marciapiedi compresi nelle aree verdi appaltate e nei parcheggi a servizio esclusivo della fruizione di esse; rimozione di tutta la vegetazione legnosa spontanea sviluppatasi, anche ai bordi delle aiuole, per pregressi imperfetti interventi di sfalcio e/o rifilatura. Particolare attenzione dovrà essere prestata per non arrecare danni alle strutture corticali della vegetazione legnosa e alle componenti dell impiantistica irrigua, adottando opportune modalità operative ed adeguati attrezzi e macchine operatrici, con particolare cautela nell uso del decespugliatore. Eventuali lesioni provocate dall intervento di sfalcio dovranno essere segnalate alla Stazione appaltante per la valutazione economica del danno e per le applicazioni delle relative penali. Attrezzatura impiegata L intervento dovrà effettuarsi esclusivamente con macchine operatrici ad asse rotante (verticale o orizzontale). Le macchine operatrici a barra falciante potranno essere utilizzate per l esecuzione dei soli lavori di fienagione (tre sfalci annui). Smaltimento operazione Il materiale di risulta dovrà essere asportato entro 24 ore e correttamente conferito in impianto autorizzato, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti. Dimensionamento indicativo della lavorazione per ogni esercizio Tipologia Area Verde Quantità (mq) categoria categoria categoria categoria categoria 5 Numero=11 ALBERATE categoria 6 78 TOTALE Da tali superfici dovranno essere detratte quelle delle aree in convenzione a terzi gestori, quelle delle aree soggette a contratti di sponsorizzazione, e quelle temporaneamente interessate da cantieri. b) Lavorazione RFC RIFACIMENTO La ricostituzione dei cotici erbosi sarà operata a richiesta del Committente ed andrà realizzata con la previsione di uno standard d impiego di 40 g/m 2 di seme scelto tenendo conto sia dell idoneità del miscuglio al maggiore o minore soleggiamento della specifica area, sia dell uso prevalente cui essa risulta destinata. L intervento eseguito dall Appaltatore è da considerarsi comprensivo di ogni onere connesso alle operazioni necessarie ad un buon attecchimento dell impianto, quali lavorazione del terreno, concimazioni, semina, copertura del seme, rullatura, irrigazioni. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 28 di 65

29 c) Lavorazione RF RACCOLTA FOGLIE L'Appaltatore dovrà garantire la completa e sollecita raccolta del fogliame caduto dalle chiome nel periodo autunnale; tale raccolta dovrà essere completata in tutte le aree entro il 31 gennaio dovrà riguardare tutti i materiali vegetali (fiori, frutti, semi, ramaglia, ecc.) caduti con le foglie, e dovrà effettuarsi anche in più interventi a seconda dell'andamento stagionale, delle caratteristiche delle specie presenti e dell'esigenza espressa dal Committente; il materiale di risulta dovrà essere conferito in impianto autorizzato, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti. Si intende che tali interventi vanno eseguiti sia sui manti erbosi, che sul terreno, che sulle superfici a copertura inerte (percorsi, piazzali, marciapiedi) compresi nelle aree verdi e ad esse prospicienti sulle pubbliche vie. Particolare cura sarà posta alle aree verdi ad intensa utenza, ai giardini scolastici, alle superfici di gioco e sosta e nel prevenire l intasamento di caditoie stradali e non, adiacenti alle aree oggetto dell intervento. d) Lavorazione DIS DISERBO INFESTANTI AREE PAVIMENTATE (interno aree verdi) L Appaltatore dovrà garantire il servizio di diserbo di tutte le aree pavimentate (marciapiedi, percorsi pedonali e ciclabili, piazzette, in betonella asfalto, etc), mediante 2 (due) successivi interventi annuali, nel periodo compreso tra i mesi di aprile ed ottobre di ogni anno Il trattamento erbicida dovrà essere eseguito con erbicida registrato e autorizzato dal Ministero della Sanità, il cui uso sia consentito in ambito urbano. L azione dell erbicida deve svolgersi nel seguente modo: viene assorbito dalle parti verdi dell infestante; trasportato dalla linfa arriva fino agli apparati radicali di qualsiasi tipo essi siano; esplica la sua efficace azione erbicida distruggendo totalmente l infestante perché impedisce la sintesi degli amminoacidi. Il prodotto utilizzato non dovrà provocare alcun danno negli animali domestici, selvatici e nell uomo, non dovrà interferire con la catena alimentare e dovrà agire solo sulle piante sulle quali è stato distribuito. Si richiede all Appaltatore di strutturare il servizio secondo il seguente dettaglio di massima: entro il mese di aprile di ogni anno, prima dell inizio del servizio, l Appaltatore, previo accordo con l Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A., effettuerà un primo sopralluogo per l individuazione dei tratti sui quali intervenire; trascorso un periodo di giorni dal trattamento, l Appaltatore procederà con lo sfalcio previo accordo con l Ufficio di cui sopra; i percorsi dovranno essere completati entro il mese di luglio di ogni anno, in modo da poter eseguire il ripasso entro il termine stabilito (ottobre). Successivamente all azione del prodotto l Appaltatore provvederà alla successiva fase di diserbo mediante taglio a raso con appositi attrezzi della vegetazione infestante, incluso inoltre il taglio e l asportazione dell erba e della sporcizia accumulatasi a causa della stessa, l accumulo, il carico e il trasporto e scarico a rifiuto del materiale di risulta. L Appaltatore dovrà sospendere i lavori nei seguenti casi: per il giorno successivo, qualora le previsioni del Servizio Meteorologico Regionale dell A.R.P.A. (dal quale l Impresa avrà cura di farsi inviare via fax quotidianamente le previsioni meteorologiche) indichino possibilità di pioggia o di vento da moderato a forte; per il giorno stesso, qualora, indipendentemente dalle previsioni, si verifichi la presenza di pioggia o vento in loco MANUTENZIONE DEI CESPUGLI E DELLE SIEPI a) Lavorazione CP/CV/IC Manutenzione dei cespugli Descrizione La lavorazione consiste nel contenimento a mezzo potatura della vegetazione arbustiva non in siepe, ed è comprensiva delle relative opere colturali complementari. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 29 di 65

30 Periodo di esercizio Costante. Periodicità Minimo 2 interventi annui: 1 intervento potatura entro il 30/6 di ogni anno 2 intervento potatura entro il 30/9 di ogni anno Modalità operative Le potature di contenimento dei cespugli da fiore dovranno effettuarsi tenendo conto dell epoca di fioritura di ogni specie; a tal fine si pone in evidenza che gli arbusti a fioritura invernale o primaverile dovranno essere potati al termine della fioritura con le piante già in vegetazione, mentre gli arbusti con fioritura estiva dovranno invece essere potati sul legno a fine inverno. Tale condizione è dettata dal fatto che alcune specie emettono le gemme da fiore su rami dell anno precedente (fioritura invernale o primaverile)e altre su rami sviluppatisi nello stesso anno (fioriture estive). Al termine di ogni intervento, l Appaltatore avrà cura di asportare, anche a mano, tutte le specie erbacee o sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all interno dei macchioni di arbusti. Nulla è dovuto all Appaltatore per la rimozione di vegetazione legnosa spontanea di specie a portamento arboreo sviluppatasi entro la vegetazione arbustiva a causa di pregressi imperfetti interventi di potatura. Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo. E vietato all Appaltatore effettuare interventi cesori atti a trasformare stabilmente cespugli e macchioni di specie decidue in elementi vegetali a forma geometrica definita, se non previa approvazione della stazione appaltante. E similmente vietato all Appaltatore effettuare drastiche riduzioni praticando tagli sul vecchio, di cespugli e macchioni, se non previa approvazione del Direttore dell esecuzione dell appalto. Si provvederà all asportazione di tutte le specie infestanti (previa eradicazione delle medesime) sia erbacee, sia arbustive, che arboree, anche se sviluppatesi ad altezze nettamente superiori a quella complessiva del cespuglio. Durante le operazioni di potatura l Appaltatore dovrà provvedere alla rimonda, ossia all asportazione totale di quei rami, anche se principali, morti o irrimediabilmente ammalati, e all eliminazione (previa eradicazione) di piante interamente morte. Opere colturali complementari a) Lavorazioni del terreno Verranno effettuate a mano o meccanicamente, nel terreno interessato dagli apparati radicali (indicativamente: la proiezione della chioma), in autunno (settembre/dicembre). Si provvederà contemporaneamente alla concimazione minerale e alla eradicazione di tutte le erbe infestanti. b) Innaffiamento L'innaffiamento dovrà effettuarsi per non meno di sei interventi annui concentrati nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre per tutti gli esemplari di recente messa a dimora (fino a 3 anni dal trapianto) in ore compatibili con quanto prescritto dalle specifiche ordinanze in materia di consumi idrici, provvedendo a distribuire l'acqua in modo tale da interessare per intero il volume di terreno occupato dagli apparati radicali. Lo spessore di terreno che si dovrà inumidire ad ogni innaffiamento non dovrà essere comunque inferiore a cm 20. L'intervento comporterà l'utilizzo di autobotti e/o idonee macchine operatrici e attrezzature in dotazione dell'appaltatore. L'Amministrazione Comunale si assume l'onere dei relativi consumi idrici. c) Asportazione delle infestanti In occasione di ogni intervento di lavorazione del terreno l'appaltatore avrà cura di asportare anche a mano tutte le specie erbacee o sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all'interno delle siepi o dei macchioni di arbusti. Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo. Il materiale di risulta dovrà essere asportato in giornata e conferito Attrezzature impiegate Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 30 di 65

31 L Appaltatore potrà, a sua cura e spese, usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi, ecc.), purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione dei lavori, provocando il minimo necessario di lesioni e ferite alle piante. Ciò significa che per specie ad ampio lembo fogliare (es. Prunus laurocerasus), l uso di tosasiepi a pettine non è ammesso per i danni che esso provoca ai lembi fogliari. E assolutamente vietato l impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti ruotanti e similari, onde evitare gravi danni alle piantagioni, sfilacciamento dei tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla corteccia ed eventuali gravi lacerazioni alle parti colpite. Smaltimento Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti. Dimensionamento indicativo dell intervento Circa N da contenere a mezzo potatura per ogni intervento previsto, b) Lavorazione SP/SV/IS Manutenzione delle siepi Descrizione La lavorazione consiste nel contenimento a mezzo potatura delle siepi, ed è comunque da intendersi comprensiva delle relative opere colturali complementari. Periodo di esercizio Costante. Periodicità Minimo 3 interventi annui: 1 intervento entro il 15/05 2 intervento entro il 15/07 3 intervento entro il 15/10 Modalità operative L intervento, pur effettuato mantenendo forma propria alla siepe, dovrà tendere a far assumere alla stessa sezione trapezoidale (ovviamente la sommità della siepe corrisponde alla base minore del trapezio, i cui lati maggiori dovranno risultare inclinati di almeno 10/15 gradi sulla verticale). Si provvederà, contemporaneamente alla potatura, all asportazione di tutte le specie infestanti (previa eradicazione delle medesime) sia erbacee, sia arbustive che arboree, anche se sviluppatesi ad altezze nettamente superiori a quella complessiva della siepe. Nulla è dovuto all Appaltatore per la rimozione di vegetazione legnosa spontanea di specie a portamento arboreo sviluppatasi per pregressi imperfetti interventi di potatura delle siepi entro le quali tale stessa vegetazione si sia sviluppata. Il taglio va effettuato comunque in modo tale che al termine delle operazioni le siepi già adulte abbiano assunto nuovamente forma e volume originario, mentre per quelle in fase di accrescimento si abbia un incremento di sviluppo sufficiente a raggiungere la forma voluta, ed il massimo vigore, nel più breve tempo possibile. Può peraltro sussistere la necessità (senza che ciò dia diritto a maggiori compensi per l Appaltatore), di provvedere al rinnovo di siepi annose, degradate, defogliate, non mantenute e comunque da ridurre eccezionalmente, per necessità tecniche od estetiche (viabilità, visibilità, apertura di scorci prospettici, sicurezza) praticando tagli anche su vegetazioni di più anni ( tagli sul vecchio ), in modo tale comunque da consentire una efficace ripresa vegetativa. Al termine di ogni singolo intervento di potatura, l Appaltatore avrà cura di asportare, anche a mano, tutte le specie erbacee o sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all interno delle siepi. Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo. Opere colturali complementari a) Lavorazioni del terreno Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 31 di 65

32 Verranno effettuate a mano o meccanicamente, nel terreno interessato dagli apparati radicali (indicativamente: la proiezione della chioma), in autunno (settembre/dicembre). Si provvederà contemporaneamente alla concimazione minerale e alla eradicazione di tutte le erbe infestanti. b) Innaffiamento L'innaffiamento dovrà effettuarsi per non meno di sei interventi annui concentrati nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre per tutti gli esemplari di recente messa a dimora (fino a 3 anni dal trapianto) in ore compatibili con quanto prescritto dalle specifiche ordinanze in materia di consumi idrici, provvedendo a distribuire l'acqua in modo tale da interessare per intero il volume di terreno occupato dagli apparati radicali. Lo spessore di terreno che si dovrà inumidire ad ogni innaffiamento non dovrà essere comunque inferiore a cm 20. L'intervento comporterà l'utilizzo di autobotti e/o idonee macchine operatrici e attrezzature in dotazione dell'appaltatore. L'Amministrazione Comunale si assume l'onere dei relativi consumi idrici. c) Asportazione delle infestanti In occasione di ogni intervento di lavorazione del terreno l'appaltatore avrà cura di asportare anche a mano tutte le specie erbacee o sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all'interno delle siepi o dei macchioni di arbusti. Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo. Il materiale di risulta dovrà essere asportato in giornata e conferito Attrezzature impiegata L'Appaltatore potrà, a sua cura e spese, usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi, ecc.) purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione del lavoro, provocando il minimo necessario di lesioni e ferite alle piante. Ciò significa che per specie ad ampio lembo fogliare (es. Prunus laurocerasus), l uso di tosasiepi a pettine non è ammesso per i danni che esso provoca ai lembi fogliari. E assolutamente vietato l impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti ruotanti e similari, onde evitare gravi danni alle piante, sfilacciamento di tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla corteccia ed eventuali gravi lacerazioni alle parti colpite. Durante le operazioni di potatura l'appaltatore dovrà provvedere alla rimonda, ossia all asportazione totale di quei rami, anche se principali, morti o irrimediabilmente ammalati e all eliminazione (previa eradicazione) di piante interamente morte. Le siepi dovranno (all occorrenza e su richiesta specifica della struttura tecnica comunale) essere potate manualmente, nelle stagioni e con le tecniche idonee a rispettare le esigenze colturali specifiche, affinché possano estrinsecare al meglio le loro caratteristiche ornamentali (fioritura, produzione di bacche ecc ). Smaltimento Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti. Dimensionamento indicativo dell intervento Tre interventi / anno, ciascuno per uno sviluppo di siepe pari a circa m MANUTENZIONE DEGLI ALBERI a) Lavorazione AS Spollonatura e taglio dei rampicanti Periodo di esercizio Costante Periodicità 1 intervento entro il 31 maggio di ogni anno 2 intervento entro il 31 luglio di ogni anno 3 intervento entro il 31 ottobre di ogni anno Modalità operative La lavorazione consiste nella spollonatura di esemplari arborei, sia adulti che di recente impianto,ovunque collocati (ad esclusione dei gruppi arborei a fisionomia boschiva), intesa Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 32 di 65

33 come taglio e rimozione dei polloni e ricacci eventualmente presenti, dal colletto compreso e fino all apertura delle branche primarie, per un altezza massima di intervento lungo il tronco pari a 3,5 m e per uno sviluppo massimo del ricaccio di 40 cm. Qualora durante i periodi sopra indicati i ricacci superino i 40 cm. di sviluppo l Appaltatore è tenuto a mantenerli al di sotto di tale limite senza oneri aggiuntivi. La lavorazione comprende anche il taglio, all altezza del colletto degli stessi esemplari arborei di cui al capoverso precedente, della vegetazione rampicante eventualmente presente (con conseguente rimozione di quest ultima laddove espressamente richiesto dalla Stazione Appaltante). Attrezzature impiegata Gli interventi dovranno essere effettuati con l impiego di strumenti adeguatamente taglienti (forbici o seghetti), escludendo quindi l impiego del decespugliatore e l asportazione a strappo dei polloni, e comunque adottando ogni precauzione al fine di evitare lesioni alle strutture corticali degli esemplari arborei. Smaltimento Il materiale di risulta dovrà essere oggetto di conferimento in impianto autorizzato di compostaggio, secondo la normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti. Dimensionamento indicativo dell intervento La portata della lavorazione è difficilmente quantificabile, dipendendo dalla contingenza dello sviluppo di polloni e di rampicanti. E comunque da intendersi riferita a tutti gli esemplari arborei compresi nel patrimonio oggetto del contratto, pari a circa 5300 (ad esclusione di quelli interni a gruppi arborei a fisionomia boschiva). E facoltà dell Appaltatore limitare al colletto gli interventi di spollonatura in presenza di esemplari arborei non collocati in alberata stradale, non collocati lungo percorsi ciclabili e/o pedonali, e non compresi in aree di verde scolastico. c) Lavorazione IA Annaffiatura Periodo di esercizio Costante Periodicità Almeno 6 interventi da concentrare nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre Modalità operative L'intervento comporta: apertura primaverile di formelle circolari a forma concava, tali da consentire la raccolta delle acque meteoriche o di innaffiamento, di profondità comunque contenuta, al fine di non scoprire o ledere gli apparati radicali; manutenzione delle medesime durante tutto il periodo primaverile e cioè: eliminazione delle erbe infestanti, lavorazioni tali da garantire condizioni fisico meccaniche del terreno idonee alla rapida penetrazione delle acque o al relativo deflusso delle stesse; annaffiamento degli esemplari arborei, in modo tale da inumidire il terreno fino a cm 30 di profondità; eliminazione delle cavità di invaso al termine del periodo di annaffiamento e loro colmatura a forma convessa tale da garantire nel periodo invernale eliminazione dei ristagni e protezione dal gelo degli apparati radicali. Resta inteso comunque che gli interventi di materiale innaffiatura da effettuarsi non potranno essere meno di 6, concentrati preferibilmente nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, e dovranno necessariamente interessare tutti gli alberi di recente impianto (fino a 3 anni dal trapianto). In caso di stagioni eccezionalmente calde l Appaltatore dovrà provvedere spontaneamente o su richiesta del Direttore dell esecuzione del contratto a due innaffiature aggiuntive senza nessun compenso aggiuntivo. Dimensionamento indicativo dell intervento Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 33 di 65

34 La portata della lavorazione è difficilmente quantificabile, dipendendo dalle nuove piantumazioni all interno dei nuovi azzonamenti. c) Lavorazione APC/ APR Potatura di contenimento e rimonda Periodo di esercizio Costante secondo necessità. Periodicità Secondo previsto dal Regolamento Comunale del Verde Modalità operative c1) POTATURA DI CONTENIMENTO (APC) Gli interventi di potatura dovranno essere effettuati secondo le più aggiornate tecniche operative e sulla base di approfondite conoscenze tecnico scientifiche sulla morfologia e la fisiologia delle piante arboree. Tali interventi di potatura dovranno perciò tenere conto delle caratteristiche fisiologiche degli alberi, in particolare per quanto riguarda i modelli di crescita delle diverse specie e le strutture di protezione del collare dei rami, sulla base degli studi del prof. Shigo. I tagli dovranno rispettare in ogni caso tale struttura di protezione che difende i tessuti dall'attacco dei patogeni fungini, allo scopo di evitare l'insorgere della carie del legno. criterio tecnico di potatura da adottare: la potatura a tutta cima con taglio di ritorno Al fine di ottenere il miglior ripristino della funzionalità fisiologica degli organi vegetali interessati dagli interventi di taglio, e al fine di garantire il mantenimento della forma naturale della chioma dell'albero, il criterio da impiegare di regola é quello detto della "potatura a tutta cima con taglio di ritorno". Il singolo taglio di potatura deve cioè essere effettuato su un ramo o una branca immediatamente sopra l'inserzione di un ramo (detto anche tiralinfa) di sezione inferiore. Questo ramo assolverà la funzione di nuova cima, garantendo così la dominanza apicale. Se la nuova cima dovesse risultare troppo lunga, essa dovrà essere ridotta con un taglio analogo per evitare snervature o rotture. Nell'esecuzione del taglio di ritorno dovranno essere rispettate le seguenti norme: l'inclinazione della superficie di taglio deve allinearsi con l'orientamento del tiralinfa; il diametro del tiralinfa, nella sezione immediatamente distale rispetto alla sua inserzione, deve essere di almeno 1/3 rispetto a quello del ramo tagliato; il tiralinfa, se troppo lungo, deve essere accorciato, in corrispondenza dell'inserzione di un rametto secondario, con un ulteriore taglio di ritorno; il taglio di potatura deve essere condotto 1 3 cm sopra l'inserzione del tiralinfa, nel rispetto del collare. Per quanto riguarda i cipressi, le tuie e le specie a portamento fastigiato, la potatura dovrà essere effettuata mantenendo forma propria (tronco conica) per ogni singola pianta, effettuando i tagli su tutta la superficie, in modo tale che al termine delle operazioni le medesime, già adulte, abbiano assunto nuovamente forma e volume originario, mentre per quelle ancora in fase di accrescimento si abbia un incremento di sviluppo sufficiente a raggiungere la forma voluta, ed il massimo vigore, nel più breve tempo possibile. L'Appaltatore provvederà a fornire al Committente documentazione fotografica di un esemplare campione già potato. Solo dopo che quest'ultima avrà formalmente approvato il tipo di intervento proposto, l'impresa potrà dar compimento ai lavori. Per tutto quanto non specificato nel presente articolo, si fa riferimento al vigente "Regolamento Comunale per la Tutela del Verde". Sono a carico dell'appaltatore tutte le opere provvisorie (segnaletica, transennamenti, cartelli, da collocarsi con un anticipo minimo di 48 ore), nonché gli obblighi derivanti dalla normativa vigente in materia fitosanitaria. Resta inteso che l'appaltatore dovrà provvedere alla organizzazione del cantiere in modo tale da minimizzare l'impatto dei lavori sulla mobilità urbana, veicolare e pedonale. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 34 di 65

35 c2)rimonda DAL SECCO (APR) La lavorazione consiste nel taglio e nell immediata rimozione, con corretto conferimento in impianto autorizzato di compostaggio del materiale di risulta (nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti), di branche e rami (o di loro monconi, anche eventualmente residui da precedenti potature) disseccati, spezzati, danneggiati, cariati, cancerosi, pericolanti, presenti su tutti gli esemplari arborei facenti parte del patrimonio oggetto di appalto, ad esclusione di quelli rientranti in popolamenti arborei a fisionomia boschiva. L Appaltatore è esentato dall onere di procedere con la presente lavorazione per quegli esemplari arborei sui quali i rami che si presentano nelle condizioni di cui sopra abbiano diametri, misurati all inserzione, esclusivamente al di sotto dei 5 cm. E comunque fatta salva la necessità di intervenire in regime di pronto intervento per la messa in sicurezza laddove la situazione lo richieda o lo lasci ipotizzare. Smaltimento Il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto e smaltito (anche progressivamente, ma in modo che l'area d'intervento risulti sgombra entro 2 giorni dall'inizio dei lavori) e conferito e correttamente conferito in impianto autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti. Dimensionamento indicativo della lavorazione Non è possibile quantificare in quanto dipendente dalla necessità.. d) Lavorazione AD Diserbo formelle Alberature in formella singola: diserbo meccanico e manuale di formelle singole, ovunque presenti, con conferimento della risulta in impianto autorizzato per la gestione dei rifiuti. Periodo di esercizio Da marzo ad ottobre di ogni anno. Periodicità Secondo necessità e sviluppo. Modalità operative L intervento consiste nell eliminazione della vegetazione infestante, erbacea o meno, sviluppatasi nella formella a terreno, all interno della quale risulta collocato l esemplare arboreo, in modo tale che l altezza della vegetazione infestante stessa non risulti superiore ai 20 cm. Attrezzature impiegate L intervento può essere effettuato con decespugliatore a filo, avendo precauzione di non ledere i tessuti corticali arborei prossimi, tramite installazione temporanea di opportune protezioni. E rigorosamente vietato l uso di diserbanti, disseccanti, prodotti chimici in genere o di inceneritori termici portati. L Appaltatore ha l obbligo di presentare un piano complessivo di riassetto delle formelle, previa rimozione di un minimo (cm. 5 7) strato superficiale di terreno e riempimento della cavità con idoneo materiale inerte drenante (pietra lavica, pietrischetto mezzano) che dovrà preventivamente essere approvato dal Responsabile dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A.. Smaltimento Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti. Dimensionamento indicativo dell intervento Su tutti gli alberi delle alberate stradali, n. 327 e) Lavorazione CRT Controllo e reintegro tutori La lavorazione consiste nel controllo e nel reintegro di tutori ed ancoraggi di qualsiasi natura e conformazione, ovunque presenti, compresa fornitura materiali ed immediata asportazione del conferimento della risulta in impianto autorizzato per la gestione dei rifiuti organici. Periodo di esercizio Costante. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 35 di 65

36 Periodicità 1 intervento entro 31/3 di ogni anno. 2 intervento entro 30/9 di ogni anno. Modalità operative Pali tutori (in castagno od altra essenza forte, decorticati), ancoraggi in forma semplice e complessa (fili, incastellature e protezioni tubolari specifiche) dovranno costantemente essere mantenuti in condizioni tali da svolgere la loro funzione a cura dell Appaltatore, che dovrà provvedere anche ai rinnovi che alla eliminazione degli elementi non più funzionali. Gli esemplari arborei dovranno essere assicurati al palo tutore, saldamente infisso nel terreno, tramite tre legature effettuate con idoneo materiale (es. fettucce di materiale plastico), in modo da tentare la correzione di eventuali deformazioni del tronco (curvature, ginocchiature, ecc). Le legature andranno rinnovate quando, per danni comunque arrecati, l intervento si renda necessario, spostando di volta in volta verticalmente i punti di ancoraggio in modo tale da non causare all esemplare deformazioni del tronco in fase di accrescimento. Ove, a giudizio empirico dell Appaltatore, si ravveda la presenza di tutori non più necessari, si dovrà provvedere alla rimozione degli stessi. Dimensionamento indicativo dell intervento n 200 controlli annui compresi i necessari reintegri. Il controllo va comunque esteso all intero patrimonio conferito, specificando che i valori sopra indicati sono puramente statistici e previsionali. Ogni intervento di reintegro della funzionalità di tutori o ancoraggi risulta quindi compreso nell importo a canone. F) Lavorazione ACS/ACST controllo statico e fitosanitario, controllo statico strumentale Si riassumono di seguito le caratteristiche del servizio remunerato a canone rimandando alla più completa trattazione dell argomento al precedente capitolo 4 avente ad oggetto i monitoraggi compensati a canone. Controllo statico e fitosanitario Periodo di esercizio Costante. Periodicità Almeno dal al e dal al L'Appaltatore assume la responsabilità civile e penale per quanto riguarda i problemi connessi agli squilibri strutturali ed alla precarietà dello stato fitosanitario delle alberature, ai conseguenti cedimenti e diffusioni di fitopatie ed eventuali, relativi danni a terzi, nessuno escluso. Dovrà quindi provvedere, nelle aree oggetto del servizio, ed almeno durante i mesi di aprile ed ottobre, ad attenta verifica relativa alla presenza di carpofori fungini, o di qualsiasi altro sintomo visibile che possa far ipotizzare problemi di natura strutturale e/o fitosanitaria, nel terreno circostante ogni esemplare arboreo, sul colletto, sul tronco, sulle ramificazioni, sulla chioma o all'interno delle cavità eventualmente esistenti sul tronco. In tali casi, e comunque nei casi in cui per particolari condizioni fisiologiche e statiche, gli esemplari arborei siano ritenuti affetti da fitopatie e/o potenzialmente instabili, l'appaltatore è tenuto a darne immediata comunicazione all Ufficio di cui al Cap. 38.del C.S.A. L'Appaltatore dovrà provvedere, alla presenza del Direttore per l Esecuzione del Contratto.o dei suoi collaboratori, ad accertare immediatamente, tramite impiego di idonea strumentazione, le condizioni qualitative interne del legno al colletto e al di sotto del piano di campagna in corrispondenza delle diramazioni delle radici maggiori e/o in corrispondenza di branche primarie ritenute instabili. Controllo statico strumentale Periodo di esercizio Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 36 di 65

37 Costante. Periodicità annuale L'Appaltatore provvederà altresì, nell'arco del bimestre agosto settembre, al controllo statico strumentale da effettuarsi su un numero minimo di 50 alberi di alto fusto, preventivamente individuati e comunicati dal Committente. Detto controllo dovrà consistere nelle seguenti procedure: indagine morfo sintomatica; indagine con rilevatore di vibrazioni ad impulsi meccanici; indagine con penetrometro; indagine con succhiello di Pressler; indagine con misuratore della conducibilità elettrica. Gli esiti delle indagini, di cui sopra dovranno essere sottoscritti da tecnico appositamente abilitato, e allegati alla loro comunicazione al Committente, comunicazione da effettuarsi, entro il termine massimo del 10 ottobre successivo, in forma scritta e firmata dall Appaltatore. Rientra nell'insindacabile discrezionalità del Committente, in base alle risultanze delle indagini di cui sopra, e/o ai rilievi visivi dell'eventuale presenza di sintomi di cattive condizioni statiche e/o fitosanitarie, ordinare la necessità di interventi di abbattimento. In caso di abbattimento l'appaltatore avrà cura di documentare fotograficamente l'intervento effettuato. Tale documentazione fotografica, accertante per quanto possibile le condizioni fitosanitarie dell'esemplare abbattuto, verrà trasmessa al Servizio comunale incaricato dell'alta sorveglianza. Sono compresi nel canone annuo i primi 10 abbattimenti effettuati in seguito alle risultante delle predette indagini. Dimensionamento indicativo dell intervento I controlli statici e fitosanitari sono estesi a tutto il patrimonio, quelli statici strumentali su almeno 50 esemplari individuati assieme all Ufficio di cui al Cap. 38 del CSA LAVORAZIONE TI TUTELA IGIENICA AREE VERDI (A CANONE) Periodo di esercizio Costante Periodicità Secondo necessità tale da garantire la pulizia delle aree verdi compreso lo svuotamento dei cestini Modalità operative L intervento comporta: Spazzatura delle superfici pavimentate (percorsi, piazzali), con rimozione della vegetazione avventizia che colonizza tali superfici e del suolo che intorno ad essa tende a formarsi. Raccolta, asportazione e conferimento, compreso l onere di smaltimento, in impianto autorizzato,secondo la normativa vigente in merito, di ogni materiale di qualsiasi natura, dimensione o provenienza presente (comprese foglie e materiali di origine vegetale, e compresi i rifiuti definibili come ingombranti), ordinariamente e straordinariamente anche a seguito di afflussi eccezionali, all interno degli spazi definiti cartograficamente dai poligoni che identificano le superfici appaltate, ivi compreso ogni recesso a cielo aperto connesso e integrato all area verde (scale, rampe, margini di recinzioni, ecc.). Tali spazi sono costituiti da prati, superfici di terreno permeabile anche se non rivestite da vegetazione erbacea o arbustiva, percorsi pedonali, piazzole di sosta, piazzali, viabilità interne Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 37 di 65

38 (compresa la viabilità ciclabile che per altre tipologie di attività manutentiva non è oggetto di affidamento del presente appalto), superfici sottostanti l arredo urbano e le zone di gioco, parcheggi a servizio diretto della fruizione del verde oggetto di appalto, esclusi quindi quelli a servizio della viabilità stradale esterna. Le coperture possono risultare le più varie: coperture vegetali (prati, superfici cespugliate, superfici coperte da tappezzanti); coperture semi inerti permeabili (ghiaie, pacciamature, terra battuta); coperture inerti non permeabili (lastre cementizie, mattonelle autobloccanti, superfici cementizie e bitumate, lastre elastiche in gomma). In merito alla qualità dei materiali si esemplifica, non escludendo altre tipologie non menzionate, il termine generico di rifiuto in: carte, cartoni, contenitori per alimenti anche estremamente minuti; lattine, bottiglie, contenitori e parti di essi in vetro e plastica o della più varia natura, anche classificabili come rifiuti ingombranti; sassi, vetri, pietrisco, detriti lapidei e di demolizioni edilizie; residui di estemporanei giacigli: lettiere, materassi, teli ecc.; foglie e detriti vegetali di qualsiasi natura (rami, parti di pianta, eventuali residui); parti di veicoli, suppellettili, elettrodomestici, manufatti in genere anche classificabili come rifiuti ingombranti; deiezioni canine ed escrementi di qualsiasi natura; siringhe e profilattici ed ogni materiale a rischio igienico, ascrivibili alla categoria di rifiuti speciali; cestini, segmenti di staccionata, segnaletica non toponomastica e non stradale, panchine e qualsiasi altro arredo o manufatto pertinenziale o a servizio del verde oggetto di appalto, o parti di esso che risultino divelte. Ogni intervento è da intendersi comprensivo di svuotamento dei cestini portarifiuti e contenitori diversi, anche collocati straordinariamente e temporaneamente, raccolta e conferimento di ogni materiale di risulta anche a rischio igienico in impianto autorizzato e secondo le leggi sanitarie vigenti in materia, e con conferimento del materiale organico vegetale in impianto di compostaggio. Relativamente alle porzioni di area verde comprese nel perimetro dei popolamenti arborei a fisionomia boschiva l Appaltatore è esentato dall obbligo di procedere alla raccolta di foglie. Raccolta, gestione, eventuale stoccaggio e conferimento dei materiali di rifiuto a rischio igienico (p.es.:siringhe, profilattici, etc.) dovranno avvenire nel rispetto delle norme sanitarie vigenti in merito, e con l attivazione di un servizio specifico a percorsi programmati, oltre che su eventuale chiamata (pronto intervento). Al fine di monitorare i problemi che ne sono all origine, tale specifica operatività dovrà essere oggetto di appositi report, redatti su scala mensile, in cui siano evidenziate le quantità di materiali raccolte nelle singole aree e nei singoli giorni, da trasmettersi all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. entro il termine del mese successivo a quello di riferimento. L intervento può comportare, su specifica e contingente richiesta dell Ufficio di cui sopra, anche l accurato lavaggio delle superfici artificiali comprese nel patrimonio oggetto di appalto, a mezzo lancia idrica, additivato da specifico prodotto atto alla disinfezione e non inquinante le coperture vegetali, senza che ciò comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto. Dimensionamento indicativo della lavorazione Il totale delle aree su cui operare è approssimativamente di mq e de è desumibile dalle planimetrie allegate LAVORAZIONE SBF SFALCIO BANCHINE E FOSSI STRADALI Periodo di esercizio Da maggio a ottobre di ogni anno. Periodicità Non meno di due sfalci l anno programmati come segue: 1 intervento dal al di ogni anno 2 intervento dal al di ogni anno Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 38 di 65

39 E comunque da intendersi compreso qualunque altro intervento per garantire la sicurezza stradale e scongiurare il diffondersi di incendi di sterpaglie nella stagione estiva, nonché permettere il regolare deflusso delle acque meteoriche. Modalità operativa Lo sfalcio delle banchine stradali e dei fossi (erba ed arbusti) deve essere eseguito sino al confine limite di competenza comunale centro del fosso, e dovrà comprendere tutto quanto può rendere pericolosa la circolazione stradale, con particolare riferimento agli incroci stradali. Le procedure e le modalità tecniche cui attenersi negli interventi di sfalcio delle banchine stradali sono dettagliate come segue: apposizione di adeguata segnaletica di cantiere stradale mobile e per disposizione di idonee transenna ture, in conformità alle prescrizioni previste dalla vigente normativa in merito preventivo decespugliamento delle aree immediatamente adiacenti ai manufatti, agli accessori ed alla segnaletica insistenti sulle banchine stesse sfalcio della vegetazione erbacea tramite l impiego di adeguati attrezzature e macchinari pulizia della sede stradale dai materiali di risulta e da tutto quanto su di essa si venga depositare in conseguenza delle lavorazioni Lo sfalcio può avvenire lasciando l erba sul posto, purché questo non comprometta la raccolta delle acque meteoriche e non costituisca pericolo per la circolazione; dovranno comunque essere immediatamente asportati i residui ingombranti e pulita la sede stradale viaria dai residui di lavorazione,dall erba tagliata e da eventuali rifiuti abbandonati. Particolare cura si dovrà prestare per eliminare la vegetazione che, invadendo l area stradale, crea pericolo alla circolazione, come ad esempio fronde che coprono la segnaletica stradale o invadono pericolosamente la carreggiata riservata al transito di pedoni e/o ciclisti, o vegetazione che impedisce o limita la visuale alla circolazione. Premesso che dovranno comunque essere garantite situazioni di sicurezza e funzionalità, lo sfalcio dovrà essere eseguito a regola d arte facendo uso di appropriate attrezzature almeno due volte l anno, nei periodi compresi rispettivamente tra Maggio e Giugno e tra Settembre e Ottobre. Qualora durante le lavorazioni vengano danneggiati manufatti di proprietà comunale, quali ad es. guard rail, fittoni, segnaletica verticale, etc, l Appaltatore ha l obbligo di ripristino senza maggiori oneri. Ogni intervento di sfalcio dovrà essere sempre integrato con la preventiva pulizia generale dell area oggetto di appalto, e completato con la rimozione del materiale di risulta dello sfalcio medesimo, in ottemperanza a quanto prescritto dalle prescrizioni relative. Ogni intervento è da intendersi comprensivo di raccolta e conferimento di ogni materiale di risulta anche a rischio igienico in impianto autorizzato e secondo le leggi sanitarie vigenti in materia, e con conferimento del materiale organico vegetale in impianto di compostaggio. Il programma degli interventi, prima dell avvio del servizio, dovrà essere sottoposto all Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A.; eventuali ulteriori interventi puntuali, strettamente connessi con la sicurezza, dovranno comunque essere eseguiti ogni qualvolta si renda necessario, senza ulteriori costi. Le eventuali segnalazioni di mancati sfalci che perverranno all Amministrazione, saranno oggetto di apposito ordine con le caratteristiche di urgenza o di pronto intervento, a discrezione dell Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. Qualora si verifichi un sinistro, causato dalla presenza anomala e pericolosa di vegetazione spontanea proveniente dalla banchina stradale di proprietà comunale, le responsabilità e gli eventuali danni e sanzioni saranno da ritenersi a carico dell Appaltatore. Dimensionamento indicativo dell intervento Il servizio di sfalcio delle banchine stradali e dei fossi riguarda un totale di circa Km. 70 di banchine/fossi Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 39 di 65

40 6.2.6 Lavorazione CGA/PGA Controllo e pulizia giochi dell infanzia e arredi Periodo di esercizio costante Periodicità CONTROLLO: Parchi e aree pubbliche Settimanale dal al Quindicinale nei mesi di aprile maggio, ottobre e novembre Mensile nei mesi di gennaio febbraio, marzo e dicembre Aree scolastiche esterne: Quindicinale escluso il mese di agosto PULIZIA: mensile Modalità operativa L appaltatore è tenuto al controllo dei giochi per l infanzia e degli arredi in riferimento alle seguenti caratteristiche: integrità funzionalità sicurezza decoro e a segnalare alla Stazione Appaltante ogni elemento rilevante presentando un report dei controlli effettuati con la seguente periodicità: 1. per i periodi a cadenza settimanale entro la settimana successiva 2. per i periodi a cadenza quindicinale entro la settimana successiva 3. per i periodi a cadenza mensile entro la settimana successiva fermo restando che qualunque situazione particolarmente anomala andrà immediatamente comunicata. In particolare è tenuto a provvedere senza alcun onere aggiuntivo a interdire l accesso all utenza per quelle situazioni in cui giochi e/o arredi fossero stati dallo stesso ritenuti un potenziale pericolo per la pubblica incolumità. PULIZIA L intervento comporta il lavaggio, compatibile con la fruizione immediata, con cadenza mensile, di tutti i giochi ed arredi presenti nelle aree oggetto di appalto. Caratteristiche ambientali dei prodotti per la pulizia I prodotti di pulizia per il lavaggio utilizzati dovranno essere conformi alle seguenti caratteristiche: non essere classificati: Molto Tossici (T+); Tossici (T); con le frasi di rischio R42 ( può provocare sensibilizzazione per inalazione ) e/o R43 ( può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle ); Pericolosi per l ambiente (N) secondo la Direttiva 67/548/CEE (compresi modifiche e adeguamenti) e Direttiva 1999/45/CE, recepite in Italia con D.lgs. n. 52 del 3 febbraio 1997, D.Lgs. 65 del 14 marzo 2003 e Decreto del Ministero della Salute del 28 febbraio 2006; non devono contenere tensioattivi non rapidamente biodegradabili (test OECD 301 A F); i tensioattivi devono essere conformi al regolamento 648/2004/CE relativo ai detergenti, senza applicazione degli articoli 5 e 6 (deroghe); non devono contenere i seguenti ingredienti: quelli classificati come cancerogeni di categoria 1 o 2 (R45, R49), mutageni di categoria 1 o 2 (R46) o tossici per la riproduzione di categoria 1 o 2 (R60, R61), ingredienti pericolosi per l ambiente (simbolo N): altamente tossico per gli organismi acquatici (R50), tossico per gli organismi acquatici (R51), può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico (R53) ; acido etilendiamminotetracetico (EDTA); Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 40 di 65

41 alchilfenoletossilati (APEO); sbiancanti a base di cloro (composti di cloro attivo); composti di muschi azotati e muschi policiclici. Le imprese dovranno allegare, per ogni prodotto che intendono utilizzare nell espletamento della lavorazione, le schede dei dati di sicurezza, conformi a quanto previsto dal D.M. 7 settembre 2002 (pubblicato nella G.U. n. 252 del 26 ottobre 2002). Si presumono conformi alle caratteristiche su indicate i prodotti che hanno ottenuto: il marchio comunitario di qualità ecologica Ecolabel (Regolamento 1980/2000/CE) che rispettano i criteri ecologici stabiliti con la Decisione della Commissione del per l assegnazione del marchio ai Detergenti multiuso e ai detergenti per servizi sanitari e successivi eventuali aggiornamenti. il marchio Nordic Swan che rispettano i criteri stabiliti dal Nordic Ecolabelling per i Cleaning products, versione 3.3 ( ), e successivi eventuali aggiornamenti Dimensionamento indicativo della lavorazione Aree scolastiche esterne: 98 giochi 30 attrezzature (casette, tavolini, etc) Parchi 65 giochi LAVORAZIONE CFB CURA E CONTROLLO FASCE BOSCATE Periodo di esercizio Da aprile a novembre Periodicità 1 intervento dal al di ogni anno 2 intervento dal al di ogni anno 3 intervento dal al di ogni anno Modalità operativa Consiste nella ripulitura del sottobosco, nel controllo morfo sintomatico della stabilità e delle buone condizioni fitosanitarie della vegetazione delle fasce boscate, nonché al controllo dell'integrità delle strutture e dei manufatti di pertinenza di esse; l'appaltatore è altresì tenuto alla segnalazione di qualsivoglia elemento che possa far supporre la sussistenza di pericoli per la pubblica incolumità, o la presenza di focolai di diffusione di fitopatie. Smaltimento Il materiale di risulta dovrà essere oggetto di conferimento in impianto autorizzato di compostaggio, secondo la normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti, entro i due giorni successivi l intervento. Dimensionamento indicativo dell intervento Il totale delle aree su cui operare è approssimativamente di mq ed è desumibile dalle planimetrie allegate LAVORAZIONE II MANUTENZIONE IMPIANTI DI IRRIGAZIONE (A CANONE) Periodo di esercizio Dal al 30.11, fatte salve situazioni meteorologiche particolari Periodicità Per ogni impianto di irrgazione dovrà essere garantita la seguente periodicità: entro la fine del mese di marzo di ogni anno, esecuzione di un controllo generale delle componenti dell impianto, finalizzato alla sua riattivazione (compresa la riattivazione stessa),e all esecuzione di tutte le manovre e regolazioni, di automatismi o meno, necessarie ad un ottimale funzionamento a regime; esecuzione di n.2 (due) passaggi in ciascuno dei mesi di luglio e settembre di ogni anno, rispettivamente entro le date del 5 e del 20 di ciascuno di essi, per la ripetizione del complesso di verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra, compreso il ripristino di qualunque malfunzionamento; esecuzione di n.1 (uno) passaggio per la ripetizione del complesso di verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra per ciascuno dei mesi di aprile, maggio, giugno, agosto, ottobre di ogni anno,, compreso il ripristino di qualunque malfunzionamento;; Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 41 di 65

42 esecuzione di n.1 (uno) passaggio nel mese di novembre di ogni anno, per le verifiche, controlli, manovre e regolazioni finalizzate alla disattivazione invernale dell impianto (compresa la disattivazione stessa), tali da prevenire, per quanto possibile, ogni eventuale, prevedibile problema che dovesse presentarsi alla successiva riattivazione primaverile Sono comunque fatte salve e comprese nel canone contingenti opportunità di intervento eventualmente emerse nel frattempo. Modalità operative L impiantistica irrigua è da considerarsi a tutti gli effetti oggetto di attività di manutenzione ordinaria a canone e, laddove previsto, a misura/economia. L Appaltatore è quindi tenuto a mantenere e conservare l integrità e la funzionalità dell impiantistica irrigua a servizio del patrimonio oggetto di appalto, in quanto facente parte integrale di esso, contestualmente all attività di monitoraggio come sopra descritta, ma anche in seguito all occasionale evidenziarsi di specifici problemi e/o esigenze di intervento. La lavorazione è da intendersi a canone per l esecuzione di ogni verifica, controllo, manovra, ripristino e regolazione di automatismi o meno, e deve intendersi comprensiva di ogni riparazione, fornitura e sostituzione (per deterioramento, obsolescenza, perdita di funzionalità, rottura, atti vandalici) di materiali e di componentistica, il tutto finalizzato all integrità e ad una perfetta ed ottimale funzionalità dell impiantistica. Vanno considerate rientranti nel canone le seguenti attività: la chiusura provvisoria degli impianti idrici in casi di guasti e/o perdite; la rimozione definitiva di impiantistica (o di parti di essa) non più in uso, previa consultazione con i tecnici comunali, comprensiva di conferimento del materiale di risulta in impianto autorizzato, secondo la normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti; esecuzione di scavi e successiva chiusura, con escavatore meccanico e successivo ripristino di pavimentazioni artificiali, finalizzate a riparazione delle rotture di tubazioni; interventi di riparazione conseguenti a danni provocati dalle operazioni di manutenzione del verde pubblico (sfalcio prati, etc) funzionalità contatore acqua di competenza dell impianto, con conseguente segnalazione al gestore (hera) di eventuali guasti, svuotamento nei periodi invernali al fine di ridurre le rotture per gelate.. Sono invece da considerare esclusi dal canone, e quindi da remunerare a misura / economia, le seguenti attività: ampliamenti di impianti irrigui esistenti, con spostamento (o fornitura e installazione) di componentistica non in sostituzione o in riparazione di parti preesistenti; spostamenti di prese a idrantino. Dimensionamento indicativo della lavorazione 11 interventi anno per ciascuno dei 55 impianti presenti sul patrimonio oggetto di appalto Cap.7 SERVIZIO DI REPERIBILTA E PRONTO INTERVENTO (a canone) 7.1 REPERIBILITA E PRONTO INTERVENTO L Appaltatore, ha l obbligo di garantire, 24 ore su 24 per 365 giorni all anno, un servizio continuo di Reperibilità e Pronto Intervento a seguito sia dell attività autonoma di monitoraggio, sia di segnalazioni pervenute al Call Center per fare fronte a situazioni di emergenza che possano creare pericolo per la pubblica incolumità, danni di tipo patrimoniale o a terzi, e situazioni di grave disagio per l utenza, interessanti le aree verdi oggetto di appalto e le alberature stradali. Il pronto intervento è attivabile dal Responsabile del Procedimento, dal Direttore dell Esecuzione del Contratto e dai loro collaboratori, oltre che dal personale tecnico Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 42 di 65

43 dell Appaltatore, da dirigenti dell Amministrazione, dalla Polizia Municipale, dalle Forze dell Ordine e dai Vigili del Fuoco. Il personale addetto dovrà arrivare sul posto entro il termine di 1 ora dal ricevimento della segnalazione ricevuta, adottando tutte le misure atte a eliminare immediatamente la situazione di pericolo o grave disagio (incluso l abbattimento delle piante arboree, se immediatamente necessario), collaborando fattivamente con altre forze esterne (CC, Polizia, VVFF, VVUU, Uffici e Servizi comunali) eventualmente presenti sul posto, con l intento di ripristinare nel più breve tempo possibile le condizioni di sicurezza. Tutti gli interventi che si renderà necessario effettuare immediatamente sono da ritenersi compresi nella quota a canone. L eventuale successivo intervento resosi necessario e richiesto dall Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A., verrà compensato a misura/economia (contabilizzando il tempo impiegato per la sola esecuzione dei lavori) in base all elenco prezzi contrattuale, con esclusione di quanto previsto nell elenco degli interventi da compensare a canone, in precedenza indicati. L Appaltatore dovrà garantire che il pronto intervento venga effettuato da personale qualificato e dotato dei necessari mezzi ed attrezzatura, guidato da un tecnico in grado di assumere sul posto le decisioni più appropriate e tempestive, per fare fronte ad ogni possibile situazione. L Appaltatore dovrà inoltre curare che gli abbattimenti di alberature effettuate in regime di Pronto Intervento risultino registrati nel Sistema informativo dell Amministrazione. Non viene fissato un numero massimo di richieste di Pronto Intervento, in quanto, proprio per la particolare tipologia del problema, si richiede l impegno dell Impresa a fare fronte a tutte le richieste pervenute aventi queste caratteristiche. Qualsiasi disfunzione di questo servizio, in quanto finalizzata a garantire la pubblica incolumità, comporterà responsabilità civili e penali che l Appaltatore si assume integralmente. L appaltatore è tenuto ad intervenire per la messa in sicurezza anche in quelle situazioni potenzialmente pericolose, riconducibili a proprietà private, segnalate dall Amministrazione comunale, per le quali il proprietario non sia intervenuto. Tali prestazioni verranno compensate a misura/economia (contabilizzando il tempo impiegato per la sola esecuzione dei lavori) in base all elenco prezzi contrattuale. L Appaltatore dovrà assicurare la contemporanea e comunque tempestiva segnalazione all Amministrazione della richiesta di Pronto Intervento, tramite il sistema informativo, in modo da informare l Ufficio di cui al Cap. 38 del C.S.A. e garantire il rispetto e la verifica delle modalità e dei previsti tempi di intervento. 7.2 INTERVENTI URGENTI L Appaltatore ha inoltre l obbligo di garantire l esecuzione di interventi urgenti, nell ambito del normale svolgimento della programmata attività di manutenzione, che il Responsabile del Procedimento e/o il Direttore dell Esecuzione del Contratto riterrà necessario effettuare entro 2 giorni (compresi i festivi) dalla richiesta, al fine di fare fronte a particolari situazioni che potrebbero pregiudicare il funzionamento delle normali attività, provocando grave disagio e situazioni particolari, che perciò non possono attendere i tempi normalmente programmati. Cap.8 SISTEMA INFORMATIVO GESTIONE PATRIMONIO SIGEP (a canone) 8.1 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 43 di 65

44 Le caratteristiche tecniche del Sistema Informativo Gestione Patrimonio (S.I.GE.P.) dell Amministrazione permettono la completa gestione di tutti i processi attraverso un interfaccia Web Based. Il Sistema Informativo Gestione Patrimonio risiede su un Server di opportune caratteristiche tecniche, raggiungibile da tutti gli utenti attraverso un indirizzo internet fornito al momento dell avvio della commessa. Il database sul quale risiedono i dati ha caratteristiche tecniche tali da permettere la gestione della notevole mole di dati da gestire, compresi quelli derivanti dal censimento del patrimonio dell amministrazione presente e dei futuri aggiornamenti previsti nel corso dell appalto. La tecnologia utilizzata per la realizzazione delle pagine di consultazione e utilizzo è orientata al cosiddetto Web 2.0. Gli strumenti utilizzati per la realizzazione di tali pagine permettono una fruizione dei contenuti ed una interazione con le funzionalità prive di complessità e di articolazioni non giustificate dai flussi. Le pagine del portale sono state sviluppate con i principali linguaggi di programmazione utilizzabili tramite Web Browser Internet Explorer 8.0 o superiori (FireFox, Chrome ecc.). Tramite l utilizzo di apposite tecnologie di programmazione (Ajax, Java script, ecc), il portale è utilizzabile secondo gli attuali standard di navigazione che superano i limiti e le lentezze nel caricamento delle pagine tipiche dei portali di vecchia generazione. Il Sistema permette in modo totalmente integrato alla navigazione web based, l accesso alle planimetrie delle aree verdi in formato Shape file oltre che al loro posizionamento sul S.I.T. dell Amministrazione che ne individua la collocazione cartografica. Tale navigazione non richiede l installazione di alcun componente aggiuntivo sui PC utilizzati per la consultazione delle planimetrie delle aree verdi e del territorio. La navigazione attraverso le planimetrie è interattiva e permette di passare dalle funzioni localizzative a quelle di consultazione alfanumerica senza soluzione di continuità. Il motore di rappresentazione delle planimetrie consente funzioni di tematizzatone grafica run time dei risultati delle ricerche L accesso al portale permette a tutte le figure coinvolte nel processo gestionale una modalità di accesso immediata ed intuitiva in modo da rendere la curva di apprendimento veloce ed efficace. Attraverso un apposito modulo di configurazione degli account il sistema gestisce la profilazione degli utenti e le opzioni disponibili per ogni gruppo di appartenenza. Le principali funzionalità che il sistema permetterà di gestire sono le seguenti: A) Flusso di Gestione Richieste Ordini di lavoro Chiusura delle attività L inserimento di un richiesta di intervento è imputabile da ogni utente autorizzato (Tecnici dell amministrazione, Operatori di Call Center, Tecnici dell Appaltatore), mediante una apposita pagina web, realizzata in modo da rendere obbligatorie le informazioni chiave per la gestione dell intervento. Inoltre è presente una funzione che attraverso l inserimento di un codice (codice area / codice elemento, pianta o arredo), compila immediatamente la localizzazione dell intervento in caso di richiamo ad un componente censito (area verde, specie arborea). Se necessario l interfaccia consente l apertura della scheda tecnica e clinica (Storico degli interventi) del componente e/o la visualizzazione della posizione su mappa interattiva. Le richieste a canone potranno essere immediatamente assegnate dal sistema alla struttura operativa di competenza. Nel caso la richiesta inserita abbia caratteristiche di intervento extra canone seguirà un apposito flusso di autorizzazione / preventivazione. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 44 di 65

45 Il Sistema Informativo Gestione Patrimonio gestisce l intero iter delle richieste. In particolare sarà possibile tracciare l avanzamento dei lavori. Per questo motivo anche i tecnici dell Appaltatore e le squadre di intervento disporranno di uno specifico accesso al portale che consenta di aggiornare costantemente lo stato dell ordine di lavoro. Per ogni attività eseguita il sistema presenta una sezione che permette di imputare e/o allegare tutte le informazioni a completamento delle fasi di lavoro. Ove opportuno saranno da inserire: o I nominativi degli esecutori e/ delle definizione delle squadre in fase di pianificazione o Segnalazioni sulle esecuzioni o Dati e tempistiche degli interventi o Le documentazioni a conclusione degli interventi o Analisi Fito Sanitarie o Fotografie e contributi multimediali B) Flusso di Preventivazione / Consuntivazione degli interventi extra canone Per gli interventi extra canone, è stata predisposta una interfaccia web di preventivazione e/o di consuntivazione. Lo strumento di inserimento dei preventivi e delle contabilità è parte integrante del portale e correlato alle richieste di intervento extra canone. Mediante l accesso agli elenchi prezzi previsti dal capitolato, gli utenti potranno generare i preventivi e i consuntivi. Tutto il flusso di presentazione dei preventivi, la loro approvazione, sarà tracciata attraverso le funzioni di consultazione e modifica del web portal. L amministrazione procederà alla fase di gestione delle autorizzazioni e delle emissioni degli ordini di pagamento sulla base dei dati interamente gestiti all interno del Sistema Informativo Gestione Patrimonio. C) Flusso di Pianificazione delle attività Programmate Generazione del Piano di Manutenzione Chiusura attività programmate Gestione Anomalie Il sistema consente di disporre di strumenti orientati alla Pianificazione delle attività programmate previste dal presente Disciplinare Tecnico. La pianificazione di queste attività avverrà attraverso i seguenti Step Funzionali: verifica della consistenza delle Aree Verdi in relazione alle attività previste dal capitolato. Tale consistenza sarà correlata ai dati provenienti dal Censimento e/o dal suo progressivo aggiornamento generazione di una Proposta di Pianificazione (Pre Planning) da sottoporre alla valutazione della struttura tecnica dell amministrazione generazione del Planning definitivo e dei moduli di Manutenzione programmata in forma di Ceck List. Tutte queste fasi sono totalmente gestite all interno del Web Portal, in modo che ne siano tracciate tempistiche e validazioni. La modulistica generata verrà inviata o sarà scaricabile direttamente dal Web Portal dalle squadre manutentive o dai fornitori di servizi tecnologici. Tali moduli conterranno oltre alla check list degli interventi programmati anche l elenco dei componenti censiti ed etichettati correlati alle attività da eseguire. In questo modo in caso di anomalia, l Appaltatore potrà indicare la codifica del componente individuato. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 45 di 65

46 Il sistema attraverso una specifica Web Form permette la chiusura delle attività programmate e l inserimento della anomalie riscontrate. Oltre che in modalità di Back Office (ovvero al ritorno in sede delle squadre), il sistema permette l utilizzo in mobilità, attraverso l uso dei più diffusi strumenti di connettività mobile. La struttura tecnica di governo, attraverso l uso di un Gantt di controllo presente nell elenco delle opzioni a diposizione dei tecnici dell amministrazione potrà monitorare l avanzamento del piano di manutenzione e/o seguire le anomalie segnalate sulle Aree Verdi o in relazione alle fasi manutentive previste. D) Consultazione Anagrafe e Censimento Uno degli aspetti chiave della gestione è la costante correlazione ed integrazione dei flussi operativi con il patrimonio informatizzato proveniente dal censimento. Tutte le web form permettono di accedere al SIT e da questo al dettaglio delle Aree Censite. In presenza di un censimento di dettaglio le interrogazioni anagrafiche si spingono sino al singolo elemento arboreo e alla relativa storia manutentiva (scheda degli interventi eseguiti, documentazione tecnica e normativa, foto e ogni altra informazione correlata al componente nel corso della sua storia gestionale). In assenza di un censimento di dettaglio le informazioni saranno tutte riferite all area verde che contiene l oggetto di intervento o in alternativa all indicazione delle coordinate cartografiche dell oggetto stesso, recuperate sul campo o attraverso l indicazione su mappa. Oltre che nel dettaglio del singolo componente il sistema comprende interrogazioni estese per classe, tipologia o singola proprietà del componente (specie, estensione, ecc) I risultati delle interrogazioni producono ad esempio: tabelle di dettaglio dei risultati ottenuti tematizzazioni grafiche su mappa delle aree in cui il risultato alfanumerico abbia prodotto un esito. (per esempio evidenziazione di tutti gli spazi contenenti il tipo di componente impostato in fase di ricerca). Il risultato ottenuto è navigabile, ossia cliccando sull area verde o sul componente evidenziato in fase di ricerca, sarà immediatamente consultabile la scheda tecnica e/o lo storico degli interventi. Le interrogazioni al Sistema Informativo Gestione Patrimonio permettono l elaborazione numerica dei dati. Questa opzione sarà utilizzabile se i dati del censimento saranno stati raccolti in modo da fornire quantità numeriche finalizzate alla computazione. Ad esempio l estrazione di un elenco di essenze rispondenti a specifici parametri (caratteristiche della specie, presenza di scheda fito sanitaria ecc) permettono il calcolo automatico di superfici delle aree coinvolte o dati quantitativi coinvolti. E) Flusso di Aggiornamento Anagrafe e Censimento Il Sistema Informativo Gestione Patrimonio permette in modo interattivo ed integrato al portale Web, il costante aggiornamento di tutte le informazioni derivanti dal censimento. Ove avvengano modifiche strutturali delle aree verdi, abbattimenti, nuove piantumazioni, installazione o demolizione arredo etc, dovranno essere modificati anche i file Shape, che descrivono i dati geometrici e alfanumerici dell area e dei componenti in essa contenuti. Questi Shape file, andranno a sostituire quelli esistenti, o ad integrare l elenco degli shape già parte del SIT dell amministrazione. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 46 di 65

47 Oltre alle informazioni localizzative, descritte in precedenza, dovranno essere fornite schede alfanumeriche correlate agli oggetti censiti e posizionati nelle aree, il contenuto delle quali sarà oggetto dello specifico capitolo relativo al Rilievo e Censimento F) Flusso di Monitoraggio periodico delle aree verdi Il sistema consente un processo di monitoraggio on site degli spazi e dei componenti presenti nelle aree verdi censite. Gli operatori addetti a tale attività, con riferimento alla pianificazione periodica, potranno utilizzare Tablet PC o UMPC, che permettono di inserire valutazioni sullo stato manutentivo dei componenti da tenere sotto verifica. I dati raccolti dalle squadre di monitoraggio saranno disponibili direttamente sul sistema centrale, dove sarà possibile consultare schede complessive e di dettaglio sullo stato dei componenti e degli spazi monitorati. La scheda di controllo dei monitoraggi è corredata di grafici e mappe tematizzate con evidenziazione delle zone che presentano le criticità rinvenute. G) Gestione Documentale Il sistema informativo, in modo integrato permette la gestione documentale delle aree verdi. Tutti i documenti, classificabili attraverso impostazioni personalizzabili, potranno essere collegabili alle aree verdi e ai singoli elementi censiti. Le schede dei componenti e dei relativi documenti saranno raggiungibili attraverso navigazione grafica (interazione con le mappe del territorio) e alfanumerica. La consultazione dei documenti potrà avvenire attraverso accessi al dato diversificati: Per tipologia del documento Per tipologia dell elemento Per Area Verde. Il risultato sarà navigabile e ricollocabile anche in riferimento agli spazi e ai componenti censiti. H) Scadenza documentazione normativa e messaggistica A tutti i documenti normativi con scadenze di legge (ma anche qualsiasi documento che l amministrazione ritenga di classificare come strategico), dovrà essere arricchito di tutti gli attributi temporali ( data redazione, periodo di validità ecc), che permettano al sistema di generare degli avvisi di prossimità di scadenza, inviabile attraverso un apposito modulo di messaggistica a tutti gli utenti interessati. La configurazione del livello di allarme e degli utenti da allertare sarà possibile attraverso apposite funzionalità del sistema informativo. I) Business Intelligence Il sistema integra un apposito modulo di Business Intelligence, che consente di analizzare direttamente dal portale i dati di gestione, secondo un apposito modello di rappresentazione, da configurare in fase di Start Up della commessa. Tale modulo è integrato all interno del portale di gestione. Le pagine di analisi e consultazione interattiva di grafici e indicatori chiave del processo, saranno disponibili solo ad appositi profili di gestione e controllo. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 47 di 65

48 L) Messaggistica E disponibile un apposito modulo di gestione della messaggistica su evento. Tale modulo consentirà l invio di o sms su appositi eventi gestionali. Questi messaggi saranno configurati in fase di start up a livello amministrativo e anche le regole di dispaccio saranno parametriche e configurabili. Ogni evento previsto dal flusso gestionale del sistema informativo (emissione di una richiesta, approvazione di un ordine, presentazione della contabilità) potrà essere accompagnato, se richiesto, da uno o più messaggi da inviare a liste di utenti legate al processo in atto. 8.2 WEB SERVICES Come evidenziato nelle caratteristiche generali, il sistema informativo permette di eseguire direttamente, attraverso le interfacce del Web Portal, tutte le azioni richieste al corretto aggiornamento dei flussi informativi. Per permettere all assuntore di aggiornare i propri sistemi informativi, il Sistema Informativo della Stazione Appaltante permette lo scarico monodirezionale sotto forma di Servizi Web di tutte le informazioni immesse direttamente nel Portale dell Amministrazione. Ad esempio, i web service esposti, permetteranno di ricevere l elenco di tutte le richieste e degli ordini gestiti, comprensivi delle date di inizio e fine degli interventi e delle eventuali note ed attività imputate direttamente nel Web Portal. Lo scarico dei dati sarà monodirezionale, nel senso che i servizi web non accetteranno dati in aggiornamento o inserimento verso il sistema dell amministrazione, ma permetteranno viceversa lo scarico completo di tutti i dati di competenza dell assuntore, utili all aggiornamento di eventuali sistemi proprietari di gestione, interni all assuntore stesso. Questa opzione sarà attivata su richiesta dell assuntore, in alternativa l intero processo sarà governato completamente attraverso l accesso e l uso del portale dell amministrazione, Cap.9 SERVIZIO DI CALL CENTER INFORMATIZZATO (a canone) La Stazione Appaltante attiverà per tutti i servizi di manutenzione del proprio patrimonio un unico numero verde con costi telefonici in entrata a proprio carico. Il costo delle chiamate dirottate allo specifico Servizio sarà a carico dall Appaltatore. All assuntore è fatto carico di predisporre con gli operatori telefonici di pertinenza, le opportune pratiche burocratiche e tecniche per permettere la deviazione delle chiamate verso il proprio call center. L'Appaltatore dovrà mettere a disposizione dell'amministrazione un Call Center, opportunamente dimensionato per garantire la massima accessibilità ai servizi richiesti. Il Call Center sarà il centro di ricezione e gestione delle chiamate di qualsiasi tipo (segnalazioni di guasti o malfunzionamenti delle strutture oggetto del servizio, richieste di pronto intervento, ecc.). Tenuto conto dell importanza del sistema di Call Center quale interfaccia della struttura di manutenzione e dell utenza nel suo complesso, oltre che della necessaria visibilità da dare alle attività eseguite, l Appaltatore dovrà predisporre la strumentazione e l organizzazione necessaria per consentire l'immediato avvio del servizio, fin dalla presa in consegna dello stesso. Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 48 di 65

49 In caso di mancata attivazione nei tempi e nei modi previsti si applicherà penale come indicato al Cap. 17. Il corrispettivo per il servizio di Call Center è compreso all interno dell importo del canone annuale previsto, in quanto ritenuto elemento essenziale per la corretta esecuzione delle attività manutenive richieste. 9.1 OGGETTO DEL SERVIZIO L oggetto del servizio consiste nel fornire idonei strumenti per la raccolta di tutte le comunicazioni, comunque pervenute all Appaltatore, relative a esigenze di intervento tecnico sul patrimonio oggetto di appalto, tramite un sistema di Call Center. Qualora la segnalazione pervenuta al Call Center riguardi aree verdi non comprese all interno dell appalto sarà comunque onere dell Appaltatore farsi carico di smistare la segnalazione all Ufficio di cui all art. 38 del CSA, in tempo reale e alla stregua di una segnalazione di competenza, senza che da ciò possa esservi una rivalsa economica in quanto prestazione compensata a canone all interno del presente appalto. Il sistema di Call Center dovrà inoltre consentire il flusso delle informazioni di ritorno verso gli utenti, permettere la rapida attivazione dei servizi di Reperibilità e Pronto Intervento e dare la massima visibilità alle attività manutentive svolte. L attività del Call Center, integrato con tutte le componenti del sistema informativo (anagrafe, archivi di gestione, ecc), dovrà fornire adeguate risposte agli utenti delle attività connesse al servizio. Le richieste di intervento, i solleciti ed in generale tutte le informazioni raccolte dagli operatori del call center dovranno essere inserite direttamente e tempestivamente nelle apposite interfacce web messe a disposizione dall amministrazione attraverso l uso del Sistema Informativo/Informatico di gestione dell appalto. Grazie all infrastruttura dei servizi web, esposta in dettaglio nel capitolo ad esso dedicato, sarà possibile per l assuntore ottenere in tempo reale la singola richiesta o l elenco completo delle richieste inserite nel web portal dell amministrazione, per utilizzarle all interno dei propri sistemi aziendali. Gli Utenti, abilitati sulla base di modalità concordate con il l Ufficio di cui al Cap.38 del C.S.A., potranno accedere al servizio mediante i seguenti strumenti: numero telefonico verde; numero fax dedicato; Portale Web dell amministrazione dedicato al servizio La comunicazione tra l Ufficio di cui al Cap.38 del C.S.A, gli Utenti privilegiati e i tecnici dell Appaltatore potranno avvenire anche tramite l uso della telefonia mobile. Il corrispettivo per il servizio di Call Center è compreso all interno dell importo del canone annuale previsto. Il Call Center dovrà inoltre permettere la rapida attivazione dei servizi di Reperibilità e Pronto Intervento. I servizi erogati tramite Call Center dovranno comprendere almeno le seguenti attività: gestione delle chiamate; tracking delle richieste; Le informazioni gestite attraverso il sistema di Call Center dovranno alimentare in tempo reale il sistema informativo dell Appaltatore in particolare per quanto riguarda le richieste di Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 49 di 65

50 intervento, consentendo all Amministrazione di ricavare le informazioni utili per fornire risposte adeguate agli utenti. Tutte le informazioni gestite dal call center saranno immediatamente presenti nel sistema informativo dell amministrazione, infatti gli operatori del call center, si potranno autenticare nello stesso e attraverso l utilizzo di normali pagine Web, potranno procedere all inserimento e alla gestione di tutti i dati relativi a Richieste, Solleciti, Reclami, ecc. Il personale dedicato al Call Center dovrà risultare professionalmente preparato per gestire al meglio le chiamate. 9.2 PRESTAZIONI RICHIESTE Di seguito vengono elencate le principali prestazioni richieste al sistema di Call Center: Gestione delle chiamate La gestione delle chiamate dovrà comprendere come minimo i seguenti servizi: registrazione di tutte le chiamate; loro classificazione e distribuzione in relazione al tipo di chiamata ed al livello di urgenza; fornitura di statistiche e report sulle chiamate gestite in base alle modalità concordate con il Supervisore del servizio. La gestione delle chiamate verrà effettuata direttamente nel sistema informativo dell Amministrazione. La gestione delle chiamate dovrà riguardare almeno le seguenti tipologie di chiamata opportunamente codificate: richieste/ segnalazioni di intervento; richieste di chiarimenti e informazioni; solleciti; reclami. Il Call Center dovrà funzionare, mediante interfaccia operatore fisico, ogni giorno dalle ore 07,30 alle ore 17,30 dal lunedì al venerdì e dalle 7,30 alle 13,30 il sabato e mediante interfaccia virtuale negli altri orari e nei giorni festivi. Le fasce orarie descritte potranno subire variazioni durante il corso dell appalto in funzione di nuove esigenze dell Amministrazione o diversa organizzazione del lavoro, da concordare comunque tra le parti. Le chiamate dovranno essere gestite tramite l utilizzo di sistemi automatici di risposta (IVR), con instradamento automatico in relazione alla tipologia di chiamata: direttamente verso l operatore telefonico, negli orari di presenza; verso la segreteria telefonica, negli orari non coperti dall operatore telefonico, assicurando un sistema automatico per la registrazione delle richieste; direttamente verso il servizio di Reperibilità e Pronto Intervento in caso di emergenza/ urgenza negli orari non coperti dall operatore telefonico (quindi al di fuori delle ore di presidio da parte di operatori telefonici), al fine di assicurare una copertura complessiva di 24 ore su 24 per 365 giorni all anno. In casi di urgenza, anche quando la richiesta non è di competenza del fornitore, la segnalazione dovrà essere inoltrata alla struttura (Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Polizia, ecc.) più idonea ad accoglierla o a dare risposta avendo cura del recepimento della segnalazione da parte di quest ultima. Le informazioni di carattere personale e le relative elaborazioni dovranno essere gestite nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy Tracking delle richieste Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 50 di 65

51 Tutte le segnalazioni verso il Call Center, attraverso un qualunque canale di accesso, devono essere registrate sul Sistema Informativo/Informatico della Stazione Appaltante in modo di avere traccia di tutte le comunicazioni pervenute. La registrazione dovrà essere automatica, o comunque contestuale alla chiamata se il servizio è presidiato dagli operatori telefonici. La registrazione di tutte le chiamate pervenute al di fuori dall orario di servizio degli operatori telefonici dovrà essere effettuata entro il giorno lavorativo successivo alla ricezione della chiamata. Sul Sistema Informativo dell Amministrazione dovranno essere registrate almeno le seguenti informazioni : tutte le informazioni inerenti la richiesta di intervento, al fine dell ottimale programmazione dello stesso e del suo tracciamento; gli orari di contatto con il Call Center, al fine di consentire all Amministrazione di controllare gli effettivi tempi di intervento; i dati statistici relativi alla chiamata atti alla verifica dei livelli del servizio. Nel caso di richieste pervenute via fax o e mail, il Sistema Informatico dell Amministrazione, permette di allegare documentazione scansionata o di ricevere e gestire documenti da sistemi terzi. Il Sistema Informativo Gestione Patrimonio dell Amministrazione permette di estrarre periodicamente o per intervalli definiti dall utente le seguenti tipologie di informazione. L Appaltatore dovrà aggiornare i dati relativi alle funzionalità specifiche del Call Center (numero di abbandoni delle chiamate, chiamate non risposte, ovviamente non presenti nel Sistema Informativo Gestione Patrimonio) nello specifico: traffico in entrata ed in uscita dal Call Center, con suddivisione delle chiamate per tipologia; percentuale di richieste di intervento evase; numero di chiamate abbandonate; numero di reclami, suddivisi per motivazione; numero di solleciti per ciascuna richiesta di intervento pervenuta. La consegna di tale documentazione dovrà avvenire entro e non oltre il 15 del mese successivo al periodo oggetto di reportistica. In caso di mancata consegna della documentazione in oggetto secondo la tempistica indicata verranno applicate le penali di cui cap. 17 Cap.10 AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO ANAGRAFICO E RILIEVO DEL PATRIMONIO (a canone) 10.1 STRUTTURA DEI DATI RELATIVI ALL ANAGRAFICA Costituiscono oggetto di censimento tutte le aree di verde pubblico di proprietà comunale e/o di uso pubblico, comprese le alberate stradali, le aiuole spartitraffico, le banchine stradali, gli impianti di irrigazione, gli arredi, presenti nel territorio comunale,, esplicitati negli Allegati A1.1, A1.2, A2, A3, A4 al Disciplinare Tecnico. La struttura dell anagrafe delle aree verdi è schematizzata in figura. L anagrafe contrattuale è costituita dall elenco delle Aree Verdi e/o Aree Attrezzate (Aree Giochi, ecc). Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 51 di 65

52 Le aree censite nel Sistema Informativo messo a disposizione dall amministrazione potranno contenere al loro interno componenti alberi, siepi, ecc per le specie vegetali,giochi, panchine, ecc per le aree attrezzate, al momento risultanti dagli elenchi contenuti negli Allegati A1.1, A1,2, A2, A3, A4. Per ogni componente il sistema permette di inserire le informazioni,sulla base del piano di classificazione che individua le caratteristiche ritenute essenziali per la costituzione della scheda tecnica del componente stesso. Come di seguito indicato queste schede tecniche saranno da compilare, solo per specifiche fasi gestionali, e non in seguito ad una campagna di rilievo e censimento dell intero patrimonio relativo alle aree verdi. Il sistema permette di modificare (accrescere le proprietà della scheda) nel tempo. Ogni componente può essere messo in relazione con le informazioni derivanti dalle attività Manutentive. Interrogando le aree verdi o i componenti in essa contenuti è possibile risalire allo storico delle richieste e degli ordini di intervento (programmati o su richiesta) che ne costituiscono la scheda clinica. Per le arre verdi, sarà possibile, in assenza di uno specifico componente censito, individuare le coordinate di un intervento puntuale, o lineare, attraverso l uso delle coordinate nel sistema di riferimento in uso. Inoltre ogni componente o area verde, mantiene la profondità storica, e soprattutto per le alberature è possibile consultare l archivio degli abbattimenti. Tutti i componenti per i quali verrà tracciata la pratica di abbattimento, saranno individuabili attraverso apposite interrogazioni grafiche e/o localizzative. L amministrazione dispone di un SIT (Sistema Informativo Territoriale). La controparte localizzativa (vettoriale) degli oggetti anagrafici (Area Verdi, Componenti), è costituita da Layer cartografici, che descrivono le posizioni delle aree verdi e degli oggetti in esse contenuti (Punti per gli alberi, linee per le siepi, ecc) Il sistema cartografico in uso è quello espresso in coordinate UTM32 I formati attesi per la consegna degli aggiornamenti dell anagrafe del Verde, dovranno essere conformi alle specifiche del SIT, in modo da essere perfettamente sovrapponibili all attuale sistema Cartografico. Il sistema informativo per la gestione dell appalto permette di incorporare la cartografia del SIT e tutti gli strati in essa rappresentati in formato (Shape File),gli aggiornamenti del censimento esistente e/o la definizione di nuove aree e relativi componenti RILIEVO E CENSIMENTO Obiettivo principale del Servizio è la manutenzione e l adeguamento costante per tutto il periodo contrattuale, su supporto informatico, delle anagrafi esistenti dei beni oggetto di appalto. Viene richiesto (compreso nel canone) all Appaltatore che durante il corso del primo anno dell espletamento del servizio, in occasione degli interventi programmati, provveda all inserimento di tutti gli elementi non presenti attualmente nel censimento, tramite riferimento alle coordinate recuperate attraverso l uso della cartografia o direttamente sul campo attraverso l utilizzo di sistemi di posizionamento GPS Nell eventualità che vengano inseriti nuovi oggetti nell appalto si richiede all Appaltatore di procedere all inserimento del bene secondo quanto rappresentato nella struttura dell anagrafe sopra riportata; in particolare per le essenze arboree specificando la specie e l altezza, per le siepi il tipo e la lunghezza e per i giochi il tipo, la marca e il modello Verde Pubblico 2 DISCIPLINARE TECNICO Agosto 2011 Pagina 52 di 65

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