BILANCIO CONSOLIDATO ED INDIVIDUALE AL 31 DICEMBRE 2013 XXXII ESERCIZIO
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1 BILANCIO CONSOLIDATO ED INDIVIDUALE AL 31 DICEMBRE 2013 XXXII ESERCIZIO
2 IL TUO PATRIMONIO È UNICO Lo hai costruito nel tempo con passione e determinazione. Ora vuoi che sia gestito in modo personalizzato, secondo le tue esigenze finanziarie. Banca Intermobiliare: 30 anni d esperienza, 30 sedi sul territorio e 200 Private Banker dedicati a te. BANCA INTERMOBILIARE, AL servizio del TuO patrimonio. Sede generale: via Gramsci, Torino
3 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013 XXXII ESERCIZIO Consiglio di Amministrazione 11 Marzo 2014 Sede Legale: Via Gramsci, Torino Capitale sociale e int. vers. Codice Azienda Bancaria n Albo Banche n Registro Imprese di Torino n C.C.I.A.A. di Torino n. REA Cod. Fisc./ Partita IVA ADERENTE AL FONDO NAZIONALE DI GARANZIA E AL FONDO TUTELA DEI DEPOSITI APPARTENENTE AL GRUPPO BANCARIO (Iscritto all Albo dei gruppi bancari in data cod n ) e soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Veneto Banca S.c.p.a.
4 INDICE CONSOLIDATO BANCA INTERMOBILIARE RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA 5 Dati generali 6 Scenario macroeconomico di riferimento 9 Principali dati consolidati di Banca Intermobiliare 12 Prospetti contabili riclassificato del bilancio consolidato 14 Risultati ed andamento della gestione in sintesi 19 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio 21 La prevedibile evoluzione della gestione 21 Le grandezze operative e i dati patrimoniali 22 Risultati economici consolidati 37 Risultati delle partecipazioni 44 Informativa al mercato 48 Attività di sviluppo e di organizzazione 52 Le attività di direzione e controllo 55 Altri aspetti 57 PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL Stato patrimoniale consolidato 60 Conto economico consolidato 62 Prospetto della redditività consolidata complessiva 63 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 64 Rendiconto finanziario consolidato 66 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA 69 Parte A - Politiche contabili 70 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 106 Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato 144 Parte D - Redditività consolidata complessiva 160 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 161 Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato 214 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda 218 Parte H - Operazioni con parti correlate 219 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 224 Parte L - Informativa di settore 226 ALLEGATI AL BILANCIO CONSOLIDATO 229 Allegato 1 - Onorari società di revisione bilancio consolidato 230 RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO 231 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell art. 81-ter del Regolamento Consob n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 232 Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio consolidato ed individuale 233 Relazione della Società di Revisione al Bilancio consolidato 251
5 INDICE INDIVIDUALE BANCA INTERMOBILIARE RELAZIONE SULLA GESTIONE INDIVIDUALE 257 Principali dati di Banca Intermobiliare 258 Prospetti contabili riclassificati del bilancio individuale 260 Le grandezze operative e i dati patrimoniali 262 Risultati economici 274 Altri aspetti 280 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio 281 Evoluzione prevedibile della gestione 281 Progetto di destinazione del risultato di esercizio 281 PROSPETTI CONTABILI INDIVIDUALE AL Stato patrimoniale individuale 284 Conto economico individuale 286 Prospetto della redditività complessiva individuale 287 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto individuale 288 Rendiconto finanziario individuale 290 NOTA INTEGRATIVA INDIVIDUALE 293 Parte A - Politiche contabili 294 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale 327 Parte C - Informazioni sul conto economico 362 Parte D - Redditività complessiva 378 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 379 Parte F - Informazioni sul patrimonio 416 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda 422 Parte H - Operazioni con parti correlate 423 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 428 Parte L - Informativa di settore 429 ALLEGATI AL BILANCIO INDIVIDUALE 433 Allegato 2 - Onorari società di revisione al bilancio individuale 434 RELAZIONI AL BILANCIO INDIVIDUALE 435 Attestazione del bilancio individuale ai sensi dell art. 81-ter del Regolamento Consob n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 436 Relazione della Società di Revisione al Bilancio d esercizio 437
6 IL TUO PATRIMONIO È UNICO Lo hai costruito nel tempo con passione e determinazione. Ora vuoi che sia gestito in modo personalizzato, secondo le tue esigenze finanziarie. Banca Intermobiliare: 30 anni d esperienza, 30 sedi sul territorio e 200 Private Banker dedicati a te. BANCA INTERMOBILIARE, AL servizio del TuO patrimonio. Sede generale: via Gramsci, Torino
7 BILANCIO CONSOLIDAT0 AL 31 DICEMBRE 2013 RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA
8 DATI GENERALI CARICHE SOCIALI DI BANCA INTERMOBILIARE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Flavio TRINCA RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Vicepresidente Amministratori COLLEGIO SINDACALE Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti DIRETTORE GENERALE DIRIGENTE PREPOSTO SOCIETÀ DI REVISIONE Pietro D AGUI Armando BRESSAN Stefano CAMPOCCIA Angelo CECCATO Mauro CORTESE Silvia MORETTO Cesare PONTI Giuseppina RODIGHIERO Marcello CONDEMI Paolo ANDOLFATO Elena NEMBRINI Alide LUPO Marco PEZZETTA Michele BARBISAN Mauro VALESANI PRICEWATERHOUSECOOPERS S.p.A. 6 Relazione sulla gestione consolidata
9 STRUTTURA DI BANCA INTERMOBILIARE Società controllante Veneto Banca S.c.p.a. controlla di diritto l emittente Banca Intermobiliare S.p.A. Banca Intermobiliare: Società controllate e collegate Banca Intermobiliare S.p.A. controlla di diritto (detenendone direttamente la totalità del capitale sociale) le seguenti società: Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (Suisse) S.A., Symphonia SGR S.p.A., Bim Fiduciaria S.p.A., Bim Immobiliare S.r.l., Immobiliare D S.r.l. e Paomar Terza S.r.l. Banca Ipibi Financial Advisory S.p.A., è controllata da Banca Intermobiliare S.p.A. (che detiene il 67,22% del capitale) ed è partecipata per il 32,78% del capitale da altri soggetti (tra cui Veneto Banca, che detiene il 20,23% del capitale). Bim Vita S.p.A. è partecipata pariteticamente al 50% da Banca Intermobiliare e al 50% da Fondiaria-Sai ora UnipolSai (Gruppo UGF) ed è soggetta al controllo di quest ultima in forza di vincoli contrattuali. Bim Insurance Brokers S.p.A. è controllata da Banca Intermobiliare S.p.A. che ne detiene il 51% del capitale. Patio Lugano S.A. (società immobiliare) è controllata al 100% da Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (Suisse) S.A. Il diagramma seguente rappresenta le società controllate / partecipate da Banca Intermobiliare suddivise per area di attività. Sono state escluse le partecipazioni totalitarie Immobiliare D S.r.l. e Paomar Terza S.r.l., acquisite con finalità di recupero crediti: BIM SUISSE SA 100% SYMPHONIA SGR SpA 100% BIM FIDUCIARIA SpA 100% BIM INSURANCE BROKER SpA 51% BIM IMMOBILIARE Srl 100% RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA IPIBI SpA 67,22% BIM VITA SpA 50% PATIO LUGANO SA 100% BANCHE ASSET MANAGEMENT SERVIZI FIDUCIARI ASSICURAZIONI SOCIETÀ IMMOBILIARI Relazione sulla gestione consolidata 7
10 APPARTENENZA AL GRUPPO BANCARIO VENETO BANCA (i) BIM e le società da essa controllate Symphonia SGR, Banca Ipibi, Bim Fiduciaria, Bim Suisse S.A. e Patio Lugano S.A. fanno parte del Gruppo Bancario Veneto Banca e sono sottoposte all attività di direzione e coordinamento di Veneto Banca S.c.p.a. in qualità di Capogruppo bancaria ai sensi del D.Lgs. 385/1993 (Testo Unico bancario); (ii) le altre società controllate da BIM - non appartenenti al gruppo bancario ad essa sin qui facente capo - sono state sottoposte all attività di direzione e coordinamento di Veneto Banca, ai sensi della normativa civilistica di cui agli articoli 2497 ss. Codice Civile. RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA AREA DI CONSOLIDAMENTO PARTECIPAZIONI APPARTENENTI AL GRUPPO BANCARIO VENETO BANCA Società consolidante: Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. Società controllate al 100%, consolidate integralmente: Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (Suisse) S.A. Symphonia SGR S.p.A. Bim Fiduciaria S.p.A. Patio Lugano S.A. Società controllate non al 100%, consolidate integralmente: Banca Ipibi Financial Advisory S.p.A. PARTECIPAZIONI NON APPARTENENTI AL GRUPPO BANCARIO VENETO BANCA Società controllate al 100%, consolidate integralmente: Bim Immobiliare S.r.l. Immobiliare D S.r.l. Paomar Terza S.r.l. Società controllate non al 100%, consolidate integralmente: Bim Insurance Brokers S.p.A. Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto: Bim Vita S.p.A. 8 Relazione sulla gestione consolidata
11 SCENARIO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO Il 2013 è stato un anno generalmente positivo per i mercati finanziari, anche se all interno delle singole asset class e aree geografiche si sono registrati risultati anche fortemente divergenti. L andamento dei mercati obbligazionari è stato influenzato principalmente dalla riduzione delle misure di quantitative easing della banca centrale americana (FED), il c.d. tapering, che ha determinato un rialzo significativo dei rendimenti obbligazionari, che avevano peraltro raggiunto, sulla parte lunga della curva, livelli storicamente molto bassi durante i primi mesi dell anno. Il rialzo dei tassi ha interessato selettivamente i Paesi industrializzati mentre nei Paesi emergenti l aumento è stato indiscriminato e accompagnato da significative svalutazioni delle rispettive valute. Un secondo fattore che ha, invece, controbilanciato il movimento al rialzo dei tassi è stato costituito dall andamento dell inflazione che, ad eccezione del Giappone, è risultata in significativa riduzione. Sui mercati azionari, invece, l andamento è stato estremamente positivo, in particolare sui Paesi sviluppati, dove si è assistito a un espansione dei multipli di mercato a fronte di una riduzione del profilo di crescita degli utili conseguenti a una decelerazione macroeconomica seppur di ridotta entità. Il rallentamento significativo del profilo di crescita nei Paesi emergenti ne ha invece penalizzato i risultati borsistici che, per la prima volta da diversi anni, si sono mossi in controtendenza rispetto ai mercati azionari primari. A livello globale, la crescita per il 2013, pur mantenendosi positiva, dovrebbe risultare in diminuzione rispetto al +3,2% del 2012 e in rallentamento rispetto alle previsioni d inizio anno (+3,5%), attestandosi a un livello attualmente stimato dall IMF al 3%. Il profilo di crescita nei Paesi industrializzati, pur risultando moderato in valore assoluto, ha subito modeste revisioni al ribasso in corso d anno, e dovrebbe risultare pari all 1,3% rispetto all 1,4% del 2012: il contributo maggiore è venuto dagli Stati Uniti (+1,9%), dal Giappone (+1,7%), dalla Gran Bretagna (+1,7%) e dal Canada (+1,7%) mentre l area Euro rimane in recessione con una contrazione dell attività pari allo 0,4%. Nei Paesi emergenti invece la crescita, pur mantenendosi superiore in valore assoluto, è stata soggetta a significative revisioni al ribasso: dal 5,5% stimato a inizio anno, il livello stimato attualmente dall IMF è pari al 4,7% rispetto al 4,9% del 2012, con la crescita maggiore che continua a manifestarsi in Cina (+7,7%). Il rallentamento dell attività economica mondiale, la presenza di un ampio sottoutilizzo della capacità produttiva, in particolare nei Paesi industrializzati, e il ribasso generalizzato nei prezzi delle materie prime ha determinato un generale ribasso dell inflazione nel 2013, sia nei Paesi industrializzati sia nei Paesi emergenti. In termini prospettici, le ultime previsioni dell IMF vedono l inflazione nel 2013 attestarsi all 1,4% nei Paesi industrializzati rispetto al 2% del 2012; il livello previsto per i Paesi emergenti è pari al 6,1% rispetto al 6% del Il ridimensionamento dell inflazione è stato particolarmente significativo nell area Euro, passando dal 2,2% di fine 2012 allo 0,8% di fine 2013 e contribuendo ad alimentare il timore di spirali deflazionistiche, fortemente temute e contrastate dal Governatore della BCE Draghi. In ogni caso, il target d inflazione della banca centrale europea (BCE) per il 2014 è stato ulteriormente rivisto al ribasso, dall 1,3% precedente all 1,1% attuale, sempre più lontano dal livello ideale del 2%. L inflazione nel 2013 si è invece mossa in controtendenza in Giappone, dove la lotta alla deflazione è diventata il target principale dell azione del Governo e della banca centrale: dal -0,2% di fine 2012 si è passati all 1,5% di fine Le politiche monetarie delle principali Banche Centrali, pur in un contesto di generalizzato rallentamento e di bassa inflazione sono state molto differenziate nel corso del Sul fronte americano, la FED, pur mantenendo invariati i tassi d interesse e allungando ulteriormente l orizzonte temporale di mantenimento di bassi tassi d interesse a tutto il 2015, ha iniziato a ridurre le misure di quantitative easing. Con il c.d. tapering, l acquisto sul mercato di titoli di stato da parte della banca centrale americana è stato per il momento ridotto di $/Mld. 10 al mese, passando a $/Mld. 75 al mese dai precedenti $/Mld. 85. Sul fronte europeo, la BCE ha ripetutamente abbassato i tassi d interesse, portandoli al minimo storico attuale dello 0,25% a fronte della forte flessione dell inflazione e di un contesto economico ancora fragile. Oltre a confermare l intenzione di mantenere i tassi bassi per un periodo prolungato, la RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Relazione sulla gestione consolidata 9
12 RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA BCE non ha escluso l introduzione di ulteriori misure straordinarie in caso di mancato miglioramento della situazione economica. Tra queste Draghi ha indicato un ulteriore taglio dei tassi, una riduzione in territorio negativo del tasso sui depositi delle banche presso la BCE e una nuova iniezione di liquidità a lungo termine (LTRO). Anche sul fronte giapponese, la banca centrale ha introdotto nel corso del 2013 politiche monetarie non convenzionali con l obiettivo dichiarato di produrre un innalzamento delle aspettative d inflazione, inizialmente negative, al 2% entro due anni. Il piano prevede un acquisto mensile sul mercato secondario di titoli obbligazionari pubblici, sia a breve sia a lunga scadenza, per un controvalore pari a MLD di yen, con la possibilità di estendere gli acquisti anche a titoli più rischiosi come ETF e fondi immobiliari. La base monetaria è diventata il nuovo parametro obiettivo della BOJ, sostituendo i tassi d interesse, con la finalità di aumentarla annualmente per un importo pari a 60/ MLD di yen, portandola dagli attuali MLD di yen ai MLD di yen di fine Nei Paesi emergenti, nonostante un diffuso rallentamento delle pressioni inflazionistiche, si è assistito a un rialzo generalizzato dei tassi d interesse da parte delle principali banche centrali per cercare di contrastare le forti oscillazioni valutarie determinate dalle decisioni della FED. Un rialzo dei tassi è stato implementato, tra gli altri, in Indonesia (dal 6% al 7%), in Brasile (dall8,5% al 9%), in Turchia (dal 7,25% al 7,75%) e in India (dal 7,5% al 7,75%). Sul fronte del debito sovrano europeo, segnaliamo il taglio del merito creditizio operato dall agenzia di rating Standard & Poor s sulla Francia, che passa da AA+ ad AA, e sull Olanda, da AAA ad AA+. Nel primo caso secondo S&P le riforme varate in campo fiscale, dei servizi e del mercato del lavoro non aumenteranno le stime di crescita e il rallentamento dell economia sta limitando il consolidamento dei conti pubblici. Nel secondo caso le motivazioni sono legate alla diminuzione dei consumi legata all elevato indebitamento delle famiglie e al crollo dei prezzi degli immobili. Sul versante positivo segnaliamo la revisione al rialzo da parte di S&P dell outlook sul debito sovrano spagnolo, passato da negativo a stabile. Per l Italia il rating è stato confermato a BBB/A-2 con l outlook che rimane negativo. Il mercato valutario nel 2013 ha visto un generalizzato rafforzamento dell euro nei confronti di tutte le principali valute, con il cambio verso dollaro americano che si è apprezzato del 4,4%. Una rivalutazione molto più marcata dell euro si è manifestata nei confronti dello yen giapponese (+27,4%), la cui svalutazione continua a essere uno degli strumenti principali del programma di ripresa economica voluto dal premier nipponico Abe. Il rallentamento della crescita nei Paesi emergenti e la significativa correzione nei prezzi di alcune materie prime sono invece le principali motivazioni che hanno determinato la forza dell euro verso il dollaro canadese (+11,7%) e il dollaro australiano (+21,5%). Come già accennato, i forti deflussi dai mercati obbligazionari dei Paesi emergenti, conseguenti all annuncio del tapering da parte della FED, hanno determinato una generalizzata svalutazione delle rispettive valute, sia verso dollaro sia verso euro, che ha colpito maggiormente i Paesi con una bilancia dei pagamenti in deficit, quali ad esempio la Turchia, l Indonesia e il Sud Africa. Per quanto riguarda le materie prime, l andamento del 2013 è stato negativo: sulle commodities hanno pesato principalmente considerazioni macro legate sia al rallentamento della crescita economica, soprattutto nei Paesi emergenti, che al rallentamento dell inflazione. A livello generale l indice CRB è sceso del 4,1%, con le correzioni più forti che hanno interessato l indice dei metalli preziosi, sceso del 28,8%, mentre il rialzo maggiore ha interessato l indice dei prodotti energetici, in rialzo del 6,2%. L oro ha chiuso il 2013 con un ribasso del 27,3% mentre il petrolio è salito del 9,4%. Il fronte aziendale ha continuato a fornire, soprattutto negli Stati Uniti, un supporto fondamentale al mercato azionario grazie ad un andamento degli utili societari che ha continuato a mantenersi positivo e in miglioramento rispetto al In proporzione al GDP, i margini delle aziende USA continuano a mantenersi su livelli storicamente elevati, grazie al contributo determinante del settore tecnologico, mentre negli altri settori i margini sono ancora lontani dai massimi storici. Gli ultimi dati riportati riguardanti il terzo trimestre 2013 hanno evidenziato, per le società appartenenti all indice S&P500 americano, un rialzo degli utili rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente pari al 5,7%, con una netta prevalenza delle sorprese positive rispetto a quelle negative in termini di utili (68% vs 20%). Per il 2013 nel suo complesso, le stime degli analisti prevedono a livello aggregato per l S&P500 statunitense un rialzo del 6,7%; lo stesso dato relativo all indice europeo Stoxx 600 evidenzia un rialzo pari al 4,1%. 10 Relazione sulla gestione consolidata
13 In questo contesto di riferimento, i principali indici azionari hanno realizzato nell anno risultati estremamente positivi ma abbastanza disomogenei a livello di area geografica. L indice MSCI World chiude, infatti, il 2013 con una performance positiva del 27% in valuta locale, miglior risultato dal 1999, e del +19,5% in euro, con l indice TOPIX giapponese che realizza il rialzo maggiore (+51,5%). L indice S&P 500 americano chiude con un rialzo del 31,3% mentre l indice Eurostoxx50 europeo chiude in rialzo del 18%. In ambito europeo, il miglior risultato è stato nuovamente messo a segno dal listino tedesco (indice DAX +25,5%), mentre il risultato meno brillante è stato realizzato dall indice inglese (indice FOOTSIE ,6%); il listino domestico (FTSE Italia All Share) è cresciuto del 17,6%. Come già ricordato, l andamento dei mercati azionari emergenti è risultato, per la prima volta da anni, divergente rispetto all andamento dei listini dei Paesi industrializzati con l indice MSCI Emerging Markets in valuta locale che ha chiuso l anno sostanzialmente invariato (+0,9%) ed è sceso in euro (-9,1%). Il mercato che ha ottenuto i risultati migliori è quello di Taiwan con l indice TAIEX in rialzo del 12% mentre l indice più debole è stato quello brasiliano BOVESPA in ribasso del 15,5%. A livello settoriale mondiale, le migliori performance sono state registrate nel settore dei consumi discrezionali (+42%) e della salute (+35,3%), mentre i risultati meno brillanti, seppur positivi, sono stati registrati nel settore delle pubbliche utilità (+10%) e nel settore delle materie prime (+4,8%). Come già ricordato, le politiche monetarie non convenzionali delle banche centrali e la riduzione dell inflazione hanno influenzato in modo determinante l andamento dei mercati obbligazionari che, nel corso del 2013, è risultato decisamente più contrastato rispetto all anno precedente. Nella prima parte dell anno l adozione da parte della banca centrale giapponese (BOJ) di aggressive politiche monetarie espansive ha portato i rendimenti dei principali titoli di stato su livelli minimi storici. Successivamente, l annuncio a sorpresa da parte della FED americana della riduzione delle misure straordinarie di quantitative easing, il c.d. tapering, ha determinato un repentino rialzo dei rendimenti, trainato dal decennale americano, che ha avuto un effetto dirompente in particolare sull andamento dei mercati obbligazionari e valutari dei Paesi emergenti. Da questo contesto hanno tratto beneficio i mercati obbligazionari dei Paesi periferici dell area euro che, visti i livelli assoluti ancora interessanti dei rendimenti offerti, hanno costituito la destinazione naturale dei flussi finanziari in uscita dai mercati obbligazionari dei Paesi emergenti, con la conseguente riduzione dei rispettivi differenziali di rendimento rispetto al Bund tedesco. Nel caso ad esempio del decennale italiano, lo spread del BTP rispetto al Bund è passato dai 316 punti base di fine 2012, ai 212 di fine dicembre 2013, con una situazione economica e finanziaria domestica peraltro in continuo peggioramento. In questa situazione l indice dei titoli governativi americani per la scadenza compresa tra 5 e 10 anni è sceso del 4,4% con il rendimento del decennale USA passato dall 1,7% di fine 2012 al 3% di fine In Europa, invece, l indice ML EMU per la scadenza compresa tra 5 e 10 anni è salito del 3% con il rendimento del decennale tedesco che è passato dall 1,3% di fine 2012 all 1,9% di fine 2013; il decennale italiano, visto le evoluzioni di cui sopra, si è portato da un rendimento del 4,5% d inizio anno al 4% di fine Nel settore obbligazionario societario, la continua percezione della solidità finanziaria delle aziende ha determinato un ulteriore miglioramento di questo segmento di mercato con l indice EMU corporate in rialzo del 2,4%. La continua ricerca da parte degli investitori di rendimenti assoluti interessanti ha continuato a esercitare un effetto positivo sul segmento dei titoli societari ad alto rendimento il cui indice ha registrato anche quest anno un notevole rialzo pari al 10,1%. Il minor flusso di liquidità prospettico da parte della FED americana ha, come già evidenziato, avuto un effetto negativo sulle emissioni governative dei Paesi emergenti, il cui indice globale, per la prima volta da anni, ha registrato un andamento negativo e pari al 4,4%. RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Relazione sulla gestione consolidata 11
14 PRINCIPALI DATI CONSOLIDATI DATI DI SINTESI RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA VALORI ECONOMICI RICLASSIFICATI (valori espressi in /Migl.) (1) Variazione Variazione assoluta % Margine di interesse ,5% Margine di intermediazione ,7% Risultato della gestione operativa ,4% Risultato ante componenti non ricorrenti (78.993) n.a. Risultato ante imposte (87.279) n.a. Risultato d'esercizio del Gruppo (64.639) n.a. VALORI PATRIMONIALI ED OPERATIVI (valori espressi in /Mln.) Raccolta complessiva ,3% Raccolta diretta (202) -7,8% Raccolta indiretta ,4% - di cui risparmio amministrato ,4% - di cui risparmio gestito ,8% - di cui patrimonio Bim Fiduciaria gestito fuori banca (158) -32,8% Impieghi vivi verso la clientela (153) -10,4% Totale Attivo ,8% PATRIMONIO (valori espressi in /mln.) E COEFFICIENTI PATRIMONIALI (2) Patrimonio netto del consolidato ,5% Patrimonio di vigilanza del Gruppo (25) -7,8% Capitale libero (15) -11,0% Attività di rischio ponderate ( /Mln) (114) -4,9% Tier 1 capital ratio 10,46% 9,67% 0,79 n.a. Total capital ratio 13,46% 13,87% -0,41 n.a. STRUTTURA OPERATIVA (valori espressi in unità) Numero dipendenti e collaboratori (totale) (8) -0,9% - di cui Private Banker Banca Intermobiliare (5) -2,5% - di cui Private Banker Banca Ipibi ,6% Numero filiali Banca Intermobiliare Numero filiali/uffici Banca Ipibi % Note: (1) I valori economici sono stati riclassificati rispetto allo schema di conto economico previsto dal provvedimento 262 del 2005 di Banca d Italia e successive modifiche al fine di ottenere una migliore rappresentazione gestionale dei risultati. Si rimanda alla riconciliazione presente in calce alla tabella del conto economico consolidato riclassificato. (2) I valori consolidati del patrimonio di vigilanza e dei coefficienti patrimoniali di vigilanza stimati al sono riportati a titolo informativo e sono predisposti su base volontaria, in quanto a seguito dell acquisizione da parte di Veneto Banca sono venuti a meno gli obblighi di redazione e comunicazione a Banca d Italia dei dati consolidati. 12 Relazione sulla gestione consolidata
15 INDICI DI REDDITIVITÀ Variazione punti % Margine di interesse/margine di intermediazione 22,4% 23,5% -1,1 Commissioni nette/margine di intermediazione 61,8% 58,9% 2,9 Risultato della gestione operativa/margine di intermediazione 26,7% 18,6% 8,2 Cost/income ratio (esclusi altri oneri/proventi di gestione) 73,2% 82,6% -9,4 Cost/income ratio (inclusi altri oneri/proventi di gestione) 73,3% 81,4% -8,2 R.O.E. 1,0% -17,0% 18,0 INDICI DI QUALITÀ DEL CREDITO Attività deteriorate nette/impieghi vivi 23,3% 20,9% 2,5 - di cui sofferenze nette/impieghi vivi 9,8% 6,1% 3,7 - di cui incagli netti/impieghi vivi 11,4% 12,2% -0,8 Attività deteriorate nette/crediti verso la clientela 18,2% 16,2% 2,0 - di cui sofferenze nette/crediti verso la clientela 7,7% 4,8% 2,9 - di cui incagli netti/crediti verso la clientela 8,9% 9,5% -0,6 Percentuale di copertura delle sofferenze 49,3% 46,6% 2,7 Percentuale di copertura degli incagli 14,4% 22,7% -8, Variazione Variazione assoluta % DATI PER DIPENDENTE (valori espressi in /Migl.) Margine di intermediazione/numero medio dipendenti ,0% Costo del personale/numero medio dipendenti ,3% Totale attivo/ Numero dipendenti ,7% INFORMAZIONI SU TITOLO AZIONARIO BANCA INTERMOBILIARE Numero azioni ordinarie in circolazione (al netto delle azioni proprie) ,0% Patrimonio netto unitario su azioni in circolazione in Euro 2,45 2,39 0,06 2,5% Quotazione per azione ordinaria nell'anno media 2,74 2,30 0,45 19,5% minima 1,78 1,46 0,32 21,8% massima 3,26 3,50 (0,24) -6,9% Utile base per azione (EPS basic) - Euro 0,025 (0,432) 0,457 n.a. Utile diluito per azione (EPS diluited) - Euro 0,022 (0,382) 0,404 n.a. RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA REDAZIONE DEGLI AGGREGATI RICLASSIFICATI Ai fini di consentire un immediata lettura dei risultati economici e patrimoniali rispetto agli schemi previsti dalla Circolare 262/05 della Banca d Italia, sono stati predisposti schemi riclassificati nei quali sono state effettuate alcune riappostazioni ed aggregazioni per le quali si è data informativa analitica in aderenza con quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n del 28 luglio Relazione sulla gestione consolidata 13
16 PROSPETTI CONTABILI RICLASSIFICATI DEL BILANCIO CONSOLIDATO CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (valori espressi in /Migl.) RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Variazione assoluta Variazione % Interessi attivi e proventi assimilati (13.966) -14,5% Interessi passivi e oneri assimilati (50.147) (65.783) ,8% Margine di interesse ,5% Commissioni attive ,4% Commissioni passive (57.755) (50.534) (7.221) 14,3% Commissioni nette ,2% Dividendi (1.727) -48,5% Risultato netto strumenti finanziari di negoziazione (6.363) -32,3% Operatività su titoli afs e passività finanziarie (414) n.a. Risultato netto strumenti di copertura 1 22 (21) n.a. Risultato operatività finanziaria (130) -0,6% Margine di intermediazione ,7% Spese per il personale (52.689) (56.423) ,6% Altre spese amministrative (44.329) (43.225) (1.104) 2,6% Ammortamenti operativi (8.248) (7.606) (642) 8,4% Altri oneri/proventi di gestione (98) (1.576) n.a. Costi operativi ( ) ( ) 412-0,4% Risultato della gestione operativa ,4% Cessione e rettifiche di valore nette sui crediti (19.397) ( ) ,7% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (5.142) (3.675) (1.467) 39,9% Risultato netto partecipate valutate al patrimonio netto (44) -5,5% Risultato ante componenti non ricorrenti (78.993) n.a. Rettifiche di valore su strumenti finanziari (299) (1.064) ,9% Rettifiche di valore su immobili a magazzino (253) (7.272) ,5% Risultato da cessione di investimenti (15) -30,0% Risultato ante imposte (87.279) n.a. Imposte sul reddito di periodo (10.847) (33.221) n.a. Utile (Perdita) d'esercizio (64.905) n.a. Perdita di pertinenza dei terzi ,2% Utile (Perdita) d'esercizio del gruppo (64.639) n.a. Nota: Al fine di una migliore rappresentazione gestionale dei risultati sono stati riclassificati (rispetto al conto economico riportato nella Sezione Prospetti Contabili) i costi relativi alla componente variabile della remunerazione dei private bankers dipendenti dalla voce Spese per il personale alla voce Commissioni passive per /Migl ( /Migl al ). 14 Relazione sulla gestione consolidata
17 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (valori espressi in /Migl) Variazione Variazione assoluta % Cassa (4.385) -68,9% Crediti: - Crediti verso clientela per impieghi vivi ( ) -10,4% - Crediti verso clientela altri (49.213) -11,7% - Crediti verso banche ,4% Attività finanziarie - Detenute per la negoziazione ,4% - Disponibili per la vendita ,1% - Derivati di copertura n.a. Immobilizzazioni: - Partecipazioni ,0% - Immateriali e materiali (2.317) -1,6% - Avviamenti Immobili destinati alla vendita (253) -0,4% Altre voci dell'attivo ,1% Totale attivo ,8% Debiti: - Debiti verso banche ,8% - Debiti verso la clientela ( ) -9,9% Titoli in circolazione (19.492) -2,7% Passività finanziarie: - Detenute per la negoziazione ,5% - Derivati di copertura n.a. Fondi a destinazione specifica ,6% Altre voci del passivo ,8% Patrimonio netto ,5% Totale passivo ,8% RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Nota: (1) Al fine di fornire una migliore rappresentazione gestionale, i dati patrimoniali riclassificati differiscono dagli schemi di Banca d Italia per la riclassifica dei cespiti rivenienti da operazioni di recupero crediti dalla voce 160 Altre attività alla voce Immobili destinati alla vendita (per /Migl al e per /Migl al ). Relazione sulla gestione consolidata 15
18 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO IV TRIMESTRE 2013 (valori espressi in /Migl.) RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA 4Q Q 2012 Variazione assoluta Variazione % Interessi attivi e proventi assimilati (3.839) -17% Interessi passivi e oneri assimilati (11.877) (15.785) % Margine di interesse % Commissioni attive % Commissioni passive (17.500) (15.162) (2.338) 15% Commissioni nette % Dividendi (1.162) -81% Risultato netto strumenti di negoziazione % Operatività su titoli afs e passività finanziarie % Risultato netto strumenti di copertura (117) 22 (139) n.a. Risultato operatività finanziaria % Margine di intermediazione % Spese per il personale (14.646) (14.325) (321) 2% Altre spese amministrative (11.541) (11.618) 77-1% Ammortamenti operativi (2.194) (2.043) (151) 7% Altri oneri/proventi di gestione (1.232) 145 (1.377) n.a. Costi operativi (29.613) (27.841) (1.772) 6% Risultato della gestione operativa % Rettifiche di valore nette sui crediti (4.407) (88.131) % Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.444) (2.889) (555) 19% Risultato netto delle partecipate valutate al patrimonio netto (110) -43% Risultato ante componenti non ricorrenti (79.582) n.a. Rettifiche di valore su strumenti finanziari 438 (995) n.a. Rettifiche di valore su immobili a magazzino - (7.272) % Risultato ante imposte (87.849) n.a. Imposte sul reddito di periodo (5.873) (28.317) n.a. Utile (Perdita) d'esercizio (65.405) n.a. Perdita di pertinenza dei terzi - 57 (57) -100% Utile (Perdita) d'esercizio del gruppo (65.348) n.a. 16 Relazione sulla gestione consolidata
19 DATI ECONOMICI CONSOLIDATI/RICLASSIFICATI PER TRIMESTRE (valori espressi in /Migl.) Esercizio Q13 3Q13 2Q13 1Q13 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati (11.877) (13.218) (11.809) (13.243) Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive (17.500) (13.457) (14.153) (12.645) Commissioni nette Dividendi Risultato netto strumenti finanziari di negoziazione Operatività su titoli afs e passività finanziarie Risultato netto strumenti di copertura (117) 151 (49) 16 Risultato operatività finanziaria Margine di intermediazione Spese per il personale (14.646) (11.918) (12.976) (13.149) Altre spese amministrative (11.541) (10.839) (11.916) (10.033) Ammortamenti operativi (2.194) (2.108) (1.992) (1.954) Altri oneri/proventi di gestione (1.232) Costi operativi (29.613) (24.533) (26.233) (24.985) Risultato della gestione operativa Cessione e rettifiche di valore nette sui crediti (4.407) (411) (14.597) 18 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.444) (1.439) (144) (115) Risultato netto partecipate valutate al patrimonio netto Risultato ante componenti non ricorrenti (5.307) Rettifiche di valore su strumenti finanziari (214) (590) Rettifiche di valore su immobili a magazzino (253) Risultato da cessione di investimenti Risultato ante imposte (5.490) Imposte sul reddito di periodo (5.873) (1.766) (451) (2.757) Utile (Perdita) d'esercizio (5.941) Perdita di pertinenza dei terzi Utile (Perdita) d'esercizio del gruppo (5.863) RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Relazione sulla gestione consolidata 17
20 DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI/RICLASSIFICATI PER TRIMESTRE (valori espressi in /Migl.) RELAZIONE SULLA GESTIONE CONSOLIDATA Anno Cassa Crediti: - Crediti verso clientela per impieghi vivi Crediti verso clientela altri Crediti verso banche Attività finanziarie: - Detenute per la negoziazione Disponibili per la vendita Derivati di copertura Immobilizzazioni: - Partecipazioni Immateriali e materiali Avviamenti Immobili destinati alla vendita Altre voci dell'attivo Totale attivo Debiti: - Debiti verso banche Debiti verso la clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie: - Detenute per la negoziazione Derivati di copertura Fondi a destinazione specifica Altre voci del passivo Patrimonio netto Totale passivo Relazione sulla gestione consolidata
il margine di interesse risulta stabile, attestandosi a 30,6 Milioni di Euro
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