L attività fisica e sportiva riveste un un ruolo fondamentale quando diventa abitudine permanente di di vita

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2 La La salute va va affrontata in in termini prevalentemente educativi perché è dimostrato che che occorre suscitare comportamenti attivi piuttosto che che limitarsi alla alla sola sola informazione. DALLE DALLE CONOSCENZE DA DA TRASMETTERE A ATTEGGIAMENTI DI DI AUTOCONOSCENZA E VALORIZZAZIONE DI DI SE SE (AUTOSTIMA) L attività fisica e sportiva riveste un un ruolo fondamentale quando diventa abitudine permanente di di vita

3 I BENEFICI DI UNA REGOLARE ATTIVITA' FISICA Un'attività fisica regolare svolta in più giorni della settimana riduce il rischio di: morte per malattie cardiovascolari sviluppare diabete sviluppare ipertensione arteriosa sviluppare il cancro del colon Aiuta a ridurre la pressione arteriosa in chi soffre di ipertensione controllare il peso corporeo prevenendo sovrappeso ed obesità mantenere ossa, muscoli ed articolazioni in buone condizioni combattere e ridurre la depressione e l'ansietà, lo stress Promuove il benessere globale dell'individuo, perché lo aiuta a divertirsi, a socializzare e ne accresce l'autostima.

4 SPORT A SCUOLA : criteri perché sia salutare ed educativo Consapevolezza Varietà di offerte Valorizzazione fasi di istituto Dialogo con il territorio Interdisciplinarietà Riflessione e approfondimenti sulle esperienze motorie vissute Conoscenza di di quanto vissuto e sperimentato col col proprio corpo Sport agonistico: strumentale ad ad uno uno scopo, risultato, prestazione Richiesta Sport e/o e/o di di attività partecipazione motorie espressive: attiva piacere che favorisca del del movimento l autonomia fine fine a se se e orienti stesso, a Favorire gusto stili di di estetico vita la la partecipazione salutari di di tutti Sport in in ambiente naturale: piacere di di muoversi nella nella natura Conoscenza Ideare dei dei nuove benefici formule delle agonistiche attività motorie e non Attività polisportive: prevenzione alla alla monotonia monosportiva Riformulare Famiglia, Ente le le regole Locale, adattandole Società sportiva, alla propria oratorio realtà Giornate multisportive: provare per conoscere, muoversi senza gareggiare Coinvolgimento altre discipline curricilum scolastico Giornate multisportive: provare per conoscere, muoversi senza gareggiare

5 BENESSERE, MOVIMENTO E SPORT Inserimento dell'attività fisica nel curriculum scolastico, come fattore promuovente la salute OBIETTIVI Sviluppare con coerenza e continuità (scuola infanzia superiori) temi di ed. sanitaria nel curric. E.F e altre discipline Inserire moduli ed.motoria fisica sportiva nei progetti di ed.salute Potenziare attività motoria coinvolgendo famiglie e realtà locali Creare consuetudine al movimento

6 Sono stati predisposti 4 percorsi operativi con sviluppo in verticale, dettagliati in pacchetti didattici nei quali gli obiettivi di salute individuati vengono coniugati con gli obiettivi specifici disciplinari del curriculum, dalla scuola dell infanzia alla scuola superiore. Per ogni obiettivo operativo si sono individuate delle attività contenute in schede e dettagliate in durata, attrezzature, descrizione, varianti, verifiche. In ogni scheda sono indicati i collegamenti interdisciplinari, che fanno riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento (O.S.A.) contenuti nelle Indicazioni nazionali per i Piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell infanzia e per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria e secondaria di primo grado, pubblicate dal MIUR in vista dell applicazione della Riforma scolastica (legge 53 del 18/3/2003).

7 1 TEMI DI PREVENZIONE SANITARIA (ASL) La corretta postura Difetti del portamento Il mal di schiena TEMI DI EDUCAZIONE MOTORIA FISICA E SPORTIVA (CSA) LA POSTURA Educazione posturale e al movimento Prevenire il mal di schiena: principi per eseguire correttamente i gesti quotidiani e professionali 2 Stili di vita Malattie da sedentarietà (cardio-circolatorie) L ABITUDINE AL MOVIMENTO Il piacere di muoversi Muoversi per stare in forma 3 Disagio Problematiche giovanili IL DISAGIO E LA RELAZIONE Relazione con se stessi (immagine) e con gli altri Capacità di esprimere le emozioni 4 La disabilità e il limite La qualità della vita LA DISABILITA E POTENZIALITA Conoscenza e sperimentazione di alcune condizioni di disabilità Diversamente abili

8 Un progetto in rete SCUOLA FAMIGLIA SOCIETA SPORTIVE ALTRE AGENZIE- Enti locali (Comuni, Com Montane, ASL...) Gruppi culturali, musicali, di volontariato, ricreativi Oratorio (Mass Media)

9 RIFERIMENTI TEORICI LINEE GUIDA CDC ATLANTA (Centers for disease control and prevention) Per programmi volti alla scuola e alla collettività per la promozione attività fisica fra i giovani (1997) POLITICA che favorisca ed.fisica quotidiana durante la carriera scolastica, assicurando adeguate risorse AMBIENTE offrire spazi attrezzati, sicuri e divertenti Dedicare parte della giornata scol. ad attività fisica destrutturata Non usare att.fisica come strumento premiante o punitivo EDUCAZIONE FISICA che include e promuove la partecipazione Promuovere la collaborazione fra insegnanti E.F., docenti, operatori sanitari ATTIVITA EXTRACURRICOLARI Partecipazione studentesca, varietà offerte GENITORI coinvolgimento, spronarli a sostenere la partecipazione dei figli alle att. Fisiche appropriate e divertenti FORMAZIONE DEL PERSONALE PROGRAMMI SPORTIVI E RICREATIVI ATTRAENTI

10 SALUTE TEMI COMUNI EDUCAZIONE LA POSTURA Difetti del portamento Il mal di schiena L ABITUDINE AL MOVIMENTO Stili di vita Malattie da sedentarietà IL DISAGIO E LA RELAZIONE Disagio giovanile LA POSTURA Scuola infanzia: gioco con le posture Scuola elementare: conosco e scopro tante posture Scuola media: alla ricerca delle posture corrette Scuola superiore: le buone posture L ABITUDINE AL MOVIMENTO Scuola infanzia: mi muovo mi piace Scuola elementare: mi muovo mi conosco Scuola media: mi muovo mi alleno Scuola superiore: mi muovo sono in forma IL DISAGIO E LA RELAZIONE Scuola infanzia: il corpo si diverte Scuola elementare: il corpo si rilassa Scuola media: il corpo comunica Scuola superiore: il corpo racconta LA DISABILITA E IL LIMITE La qualità della vita LA DISABILITA E IL LIMITE Scuola infanzia: gli oggetti di uso quotidiano Scuola elementare: gli attrezzi e i suoni della palestra Scuola media: verso il gesto sportivo Scuola superiore: il gioco del torball

11 INFANZIA 3 6 anni L ABITUDINE AL MOVIMENTO ELEMENTARE 6 12 ANNI MEDIA INFERIORE ANNI MEDIA SUPERIORE ANNI MI MUOVO MI PIACE 2.1 MI MUOVO MI CONOSCO 2.2 MI MUOVO MI ALLENO 2.3 MI MUOVO SONO IN FORMA 2.4 Ob. Gen. Ob. operativi Obiettivi operativi Obiettivi operativi Obiettivi operativi CONOSCENZ A E COSCIENZA DEL PROPRIO CORPO Sa osservare e distinguere le caratteristiche del proprio corpo quando è a riposo e quando è in movimento. Sa rilevare il proprio battito cardiaco Sa correre in equilibrio di ossigeno Sa adattare l intensità della corsa al ritmo cardiaco che gli consente di prolungare lo sforzo CONOSCENZ A E COSCIENZA DEGLI ALTRI Sa riconoscere il battito cardiaco del compagno Sa correre in coppia Sa correre in un piccolo gruppo ricercando il ritmo conveniente Sa creare squadre eterogenee per raggiungere prestazioni collettive CON. E COSC. OGGETTI / AMBIENTE Sa giocare piacevolmente simulando i ruoli del malato e del medico Sa correre su superfici diverse indoor e outdoor 1. Sa adattare la corsa al tipo di terreno 1. Sa organizzare la corsa campestre d Istituto 2. Partecipa alla corsa campestre d Istituto

12 OBIETTIVO GENERALE SCUOLA MEDIA 2.3 MI MUOVO MI ALLENO OBIETTIVO OPERATIVO ATTIVITA VERIFICA TEMPI CONOSCENZA e RELAZIONE COL PROPRIO CORPO 1. Sa quanto è lungo un chilometro 2. Sa correre in equilibrio di ossigeno 3. Sa controllare e mantenere la propria andatura di corsa per rispettare il tempo dichiarato IL CHILOMETRO A CONTRATTO ( scheda n. 1 ) Osservazione diretta ( cfr scheda di verifica) 1 ora RELAZIONE CON GLI ALTRI 1. Sa correre in un piccolo gruppo ricercando il ritmo conveniente al tempo dato PERCORSO DI REGOLARITA (SCHEDA 3) Osservazione diretta ( cfr scheda di verifica) 1 ora RELAZIONE CON L AMBIENTE ( GLI OGGETTI) 1. Sa adattare la corsa al tipo di terreno (pendenza e caratteristiche del suolo) CORSA IN AMBIENTE NATURALE (Scheda 4) Osservazione diretta ( cfr scheda di verifica) 1ora

13 Titolo: Il corpo si diverte, si rilassa, si esprime e racconta Al centro del disagio c è spesso un rapporto conflittuale col proprio corpo, ritenuto brutto, non conforme ai modelli in voga, incapace di relazioni positive. Se nell'adolescenza il disagio assume per lo più le forme dell'incapacità di accettare la propria immagine, del timore del confronto coi coetanei o del senso di inadeguatezza,nell'infanzia si può manifestare come difficoltà alla concentrazione, ipercinesia, mal di testa, difficoltà a gestire la propria aggressività. Obiettivo generale: migliorare la consapevolezza del proprio corpo e, di conseguenza, la relazione con gli altri e con il mondo circostante attraverso l'esercizio fisico.. Obiettivi specifici: - Sviluppare il concetto di relazione come legame col proprio corpo, gli altri e l ambiente - acquisire la consapevolezza del proprio stato di tensione e di rilassamento - percepire la respirazione e la sua funzione nel ridurre gli stati di tensione - sperimentare f orme espressive attraverso il legame corporeo e la postura - creare in gruppo - mettere in comune le personali difficoltà e osservazioni Metodo: è quello dell esperienza, affinché le informazioni si trasformino in abitudini permanenti e gli alunni possano vivere situazioni significative sul piano dei valori proposti. Strategia metodologica: - utilizzare il contatto corporeo come forma concreta di relazione - utilizzare il vissuto per stimolare la conoscenza e la consapevolezza di sé, dell altro, delle proprie paure, emozioni, difficoltà - ricercare forme visibili per tradurre all esterno le proprie emozioni

14 L ABITUDINE AL MOVIMENTO OBIETTIVO GENERALE Incentivare l abitudine al movimento nei bambini e nei ragazzi. Obiettivi specifici: - formare gli adulti che educano con lo sport, per garantire una coerenza educativa; - intervenire sui giovani tramite un percorso operativo che abbia come filo conduttore il movimento e la corsa (semplice da proporre, alla portata di tutti, dove non occorrono particolari impianti o costose attrezzature), conferendo una continuità didattica al modo di operare degli insegnanti. Il percorso: Per suscitare il gusto del movimento nei giovani è opportuno far leva sul piacere che provoca il movimento, sulla possibilità che offre di accrescere la conoscenza di sé, sul miglioramento dello stato di salute e di benessere e sul raggiungimento di sempre migliori prestazioni personali. Per la scuola dell'infanzia i bambini potranno sperimentare che la corsa e il movimento provocano piacere: mi muovo mi piace Per la scuola Primaria gli alunni impareranno a conoscersi :mi muovo mi conosco Per la scuola Secondaria di primo grado i ragazzi comprenderanno il valore costruttivo dell allenamento:mi muovo mi alleno. Per la scuola Media Superiore gli studenti consolideranno l abitudine al movimento quale pratica di benessere e salute :mi muovo sono in forma.