Roma 10 maggio 2010 Il Fallimento: l accertamento dello stato passivo ed i procedimenti contenziosi inerenti Dott. Carmine Damis

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1 Scuola di formazione professionale per praticanti Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma Aldo Sanchini Roma 10 maggio 2010 Il Fallimento: l accertamento dello stato passivo ed i procedimenti contenziosi inerenti Dott. Carmine Damis

2 Art. 16 -Sentenza dichiarativa di fallimento Il tribunale dichiara il fallimento con sentenza, con la quale: 1) nomina il giudice delegato per la procedura; 2) nomina il curatore; 3) ordina al fallito il deposito dei bilanci e delle scritture contabili e fiscali obbligatorie, nonché dell elenco dei creditori, entro tre giorni, se non è stato ancora eseguito a norma dell'articolo 14; 4) stabilisce il luogo, il giorno e l ora dell adunanza in cui si procederà all esame dello stato passivo, entro il termine perentorio di non oltre centoventi giorni dal deposito della sentenza, ovvero centottanta giorni in caso di particolare complessità della procedura; 5) assegna ai creditori e ai terzi, che vantano diritti reali o personali su cose in possesso del fallito, il termine perentorio di trenta giorni prima dell adunanza di cui al numero 4 per la presentazione in cancelleria delle domande di insinuazione. La sentenza produce i suoi effetti dalla data della pubblicazione ai sensi dell articolo 133, primo comma, del codice di procedura civile. Gli effetti nei riguardi dei terzi si producono dalla data di iscrizione della sentenza nel registro delle imprese ai sensi dell articolo 17, secondo comma.

3 Art. 52 -Concorso dei creditori Il fallimento apre il concorso dei creditori sul patrimonio del fallito. Ogni credito, anche se munito di diritto di prelazione o trattato ai sensi dell articolo 111, primo comma, n. 1), nonché ogni diritto reale o personale, mobiliare o immobiliare, deve essere accertato secondo le norme stabilite dal Capo V, salvo diverse disposizioni della legge. Le disposizioni del secondo comma si applicano anche ai crediti esentati dal divieto di cui all articolo 51.

4 Art. 51 -Divieto di azioni esecutive e cautelari individuali Salvo diversa disposizione della legge, dal giorno della dichiarazione di fallimento nessuna azione individuale esecutiva o cautelare, anche per crediti maturati durante il fallimento, può essere iniziata o proseguita sui beni compresi nel fallimento.

5 L accertamento del passivo R.D. 16 marzo 1942 n. 267 Legge Fallimentare Titolo II Del fallimento Capo V Dell accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi(art. da 92 a 103)

6 Art. 92 -Avviso ai creditori e agli altri interessati Il curatore, esaminate le scritture dell imprenditore ed altre fonti di informazione, comunica senza indugio ai creditori e ai titolari di diritti reali o personali su beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del fallito, a mezzo posta presso la sede dell impresa o la residenza del creditore, ovvero a mezzo telefax o posta elettronica: 1) che possono partecipare al concorso depositando nella cancelleria del tribunale, domanda ai sensi dell articolo seguente; 2) la data fissata per l esame dello stato passivo e quella entro cui vanno presentate le domande; 3) ogni utile informazione per agevolare la presentazione della domanda. Se il creditore ha sede o risiede all estero, la comunicazione può essere effettuata al suo rappresentante in Italia, se esistente.

7 Art. 92 -Avviso ai creditori e agli altri interessati Esenoncisonolescritturecontabili? Altre possibili fonti di informazioni: Interrogatorio legale rappresentante; Bilanci dal registro delle imprese; Visure Conservatoria registri immobiliari; Cause in corso; Corrispondenza; La sentenza è comunque annotata presso il registro delle imprese(art. 17, c. 2), L.F.)..

8 La comunicazione ex art. 92 L.F. Funzione informativa Il curatore, in questa fase, non è tenuto a valutare la fondatezza dei crediti ma solo a favorire la tempestiva presentazione della domanda di insinuazione da parte dei potenziali creditori. Segue

9 La comunicazione ex art. 92 L.F. Esenzione Il curatore può omettere tale adempimento? Art Previsione di insufficiente realizzo. L obbligo previsto dall art. 92 L.F. (il curatore comunica senza indugio ai creditori) prescinde dal successivo accertamento dei crediti per previsione di insufficiente realizzo. La comunicazione deve essere invita in ogni caso.

10 La comunicazione ex art. 92 L.F. Contenuto Estremi della procedura (data, numero, G.D., Curatore, recapiti curatore); Data udienza e termine per la presentazione delle domande; Invito a presentare le domande di cui all art. 93 L.F. Ogni utile informazione per agevolare la presentazione delle domande.

11 La comunicazione ex art. 92 L.F. Esempio Vi comunico che il Tribunale di Roma, con sentenza n. 1/2010 del 11/01/2010, ha dichiarato il fallimento della XXX Srl (C.F ) con sede legale in Roma, via Garibaldi n ed ha nominato Giudice Delegato il Dott. YYYYYYY e curatore lo scrivente. L adunanza dei creditori per l esame dello stato passivo è fissataperilgiorno10maggio2010,ore10:30. Le domande di ammissione al passivo, anche relative alla titolarità di diritti reali o personali su beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del fallimento, possono essere presentate entro il termine perentorio di trenta giorni prima dell adunanza di cui sopra e, pertanto, entroil20aprile2010.

12 La comunicazione ex art. 92 L.F. Altre informazioni da comunicare Documentazione da allegare alla domanda (fatture, ddt, estratti autentici registri Iva, buste paga, contratti con data certa, titoli in originale, certificati di non opposizione a decreti ingiuntivi, ecc.ecc.). Richiedere di indicare nella domanda la disponibilità ad assumere l incarico di membro del Comitato dei Creditori(art. 40 L.F.); Richiedere di indicare nella domanda le modalità per le successive notificazioni e comunicazioni (posta elettronica o fax).

13 Art. 93 -Domanda di ammissione al passivo (forma e modalità di presentazione) La domanda di ammissione al passivo di un credito, di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, si propone con ricorso da depositare presso la cancelleria del tribunale almeno trenta giorni prima dell udienza fissata per l esame dello stato passivo. Il ricorso può essere sottoscritto anche personalmente dalla parte e può essere spedito, anche in forma telematica o con altri mezzi di trasmissione purché sia possibile fornire la prova della ricezione.

14 Art. 93 -Domanda di ammissione al passivo (contenuto) Il ricorso contiene: 1) l indicazione della procedura cui si intende partecipare e le generalità del creditore; 2) la determinazione della somma che si intende insinuare al passivo, ovvero la descrizione del bene di cui si chiede la restituzione o la rivendicazione; 3) la succinta esposizione dei fatti e degli elementi di diritto che costituiscono la ragione della domanda; 4) l eventuale indicazione di un titolo di prelazione,[...] nonché la descrizione del bene sul quale la prelazione si esercita, se questa ha carattere speciale; 5) l indicazione del numero di telefax, l indirizzo di posta elettronica o l elezione di domicilio in un comune nel circondario ove ha sede il tribunale, ai fini delle successive comunicazioni. È facoltà del creditore indicare, quale modalità di notificazione e di comunicazione, la trasmissione per posta elettronica o per telefax ed è onere dello stesso comunicare al curatore ogni variazione del domicilio o delle predette modalità.

15 Art. 93 -Domanda di ammissione al passivo (cause di inammissibilità) Il ricorso è inammissibile se è omesso o assolutamente incerto uno dei requisiti di cui ai nn. 1), 2) o 3) del precedente comma. Seèomessooassolutamenteincertoilrequisitodicuialn.4),il credito è considerato chirografario. Se è omessa l indicazione di cui al n. 5), tutte le comunicazioni successive a quella con la quale il curatore dà notizia della esecutività dello stato passivo, si effettuano presso la cancelleria. Al ricorso sono allegati i documenti dimostrativi del diritto del creditore ovvero del diritto del terzo che chiede la restituzione o rivendica il bene.

16 Art. 93 -Domanda di ammissione al passivo (crediti chirografari e privilegiati) R.D. 16/03/1942 n. 262 Codice Civile Libro Sesto - Della tutela dei diritti Titolo III -Della responsabilità patrimoniale, delle cause di prelazione e della conservazione della garanzia patrimoniale Capo I- Disposizioni generali (da art a 2744); Capo II -Dei privilegi (da art a 2783-bis); Capo III -Del pegno (da art a 2807); Capo IV -Delle ipoteche (da art a 2889); Capo V -Dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale (da art a 2906).

17 Art. 93 -Domanda di ammissione al passivo (crediti chirografari e privilegiati) R.D. 16/03/1942 n. 262 Codice Civile Art Concorso dei creditori e cause di prelazione 1) I creditori hanno eguale diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore, salve le cause legittime di prelazione. 2) Sono cause legittime di prelazione i privilegi, il pegno e le ipoteche. I creditori se non sono privilegiati sono chirografari.

18 Art. 93 -Domanda di ammissione al passivo E se non vengono presentate domande di ammissione? Art 118 L.F. -Casi di chiusura la procedura di fallimento si chiude: 1) se nel termine stabilito nella sentenza dichiarativa di fallimento non sono state proposte domande di ammissione al passivo.

19 Art. 95 -Progetto di stato passivo e udienza di discussione 1) Il curatore esamina le domande di cui all articolo 93 e predispone elenchi separati dei creditori e dei titolari di diritti su beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del fallito, rassegnando per ciascuno le sue motivate conclusioni. Il curatore può eccepire i fatti estintivi, modificativi o impeditivi del diritto fatto valere, nonché l inefficacia del titolo su cui sono fondati il credito o la prelazione, anche se è prescritta la relativa azione.

20 Art. 95 -Progetto di stato passivo e udienza di discussione 2) Il curatore deposita il progetto di stato passivo nella cancelleria del tribunale almeno quindici giorni prima dell udienza fissata per l esame dello stato passivo. I creditori, i titolari di diritti sui beni ed il fallito possono esaminare il progetto e presentare osservazioni scritte e documenti integrativi fino all udienza.

21 Art. 95 -Progetto di stato passivo e udienza di discussione 3) All udienza fissata per l esame dello stato passivo, il giudice delegato, anche in assenza delle parti, decide su ciascuna domanda, nei limiti delle conclusioni formulate ed avuto riguardo alle eccezioni del curatore, a quelle rilevabili d ufficio ed a quelle formulate dagli altri interessati. Il giudice delegato può procedere ad atti di istruzione su richiesta delle parti, compatibilmente con le esigenze di speditezza del procedimento. 4) Il fallito può chiedere di essere sentito. 5) Delle operazioni si redige processo verbale.

22 Il curatore Il progetto di stato passivo 1) esamina le domande pervenute presso la cancelleria del Tribunale entro 30 gg prima dell udienza di verifica; 2) predispone elenchi separati dei creditori e dei titolari di diritti sui beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del fallito; 3) Può eccepire fatti estintivi, modificativi o impeditivi del diritto fatto valere, nonché l inefficacia del titolo su cui sono fondati il credito o la prelazione; 4) Deposita il progetto di stato passivo almeno 15 gg prima dell udienza fissata.

23 Qualche esempio Il progetto di stato passivo n. 1 -C.C.I.A.A. di Roma Chiede di essere ammesso: a) in privilegio per 200,00 b) in chirografo per 0,00 IL CURATORE In assenza delle scritture contabili, rilevato che non è specificata la causa del privilegio invocato, propone l ammissione in chirografo di 200,00.

24 Qualche esempio Il progetto di stato passivo n. 2 Rossi Giuseppe Chiede di essere ammesso: a) in privilegio per ,26 b) in chirografo per 0,00 IL CURATORE Esaminata la domanda del creditore, verificata la certificazione rilasciata dalla Cancelleria della Sezione Lavoro del Tribunale di Prato in data 15/09/2009 relativa alla mancata opposizione al D.I. n 264/08 - R.G. 523/08 emesso in data 06/06/2008 ad istanza del creditore Rossi Giuseppe c/xxxxxxx Srl, verificato il corretto calcolo della rivalutazione monetaria e degli interessi legali dal novembre 2003 alla data della dichiarazione di fallimento, propone l ammissione in via privilegiata di ,19 e in via chirografaria delle spese legali del decreto ingiuntivo, per come liquidate nello stesso, di 760,91. Propone la non ammissione della differenza.

25 Qualche esempio Il progetto di stato passivo n. 2 Rossi Giuseppe Chiede di essere ammesso: a) in privilegio per ,26 b) in chirografo per 0,00 IL CURATORE Esaminata la domanda del creditore, verificata la certificazione rilasciata dalla Cancelleria della Sezione Lavoro del Tribunale di Prato in data 15/09/2009 relativa alla mancata opposizione al D.I. n 264/08 - R.G. 523/08 emesso in data 06/06/2008 ad istanza del creditore Rossi Giuseppe c/xxxxxxx Srl, verificato il corretto calcolo della rivalutazione monetaria e degli interessi legali dal novembre 2003 alla data della dichiarazione di fallimento, propone l ammissione in via privilegiata di ,19 e in via chirografaria delle spese legali del decreto ingiuntivo, per come liquidate nello stesso, di 760,91. Propone la non ammissione della differenza.

26 Qualche esempio Il progetto di stato passivo n. 3 -Banca XXXX Spa Chiede di essere ammesso: a) in privilegio per ,00 b) in chirografo per 0,00 IL CURATORE Premesso che il ricorrente non è creditore del fallimento e che non appare applicabile il novellato dell art. 52 L.F. in quanto il diritto reale di garanzia grava su un immobile attualmente non compreso nell attivo fallimentare propone di non ammettere il credito.

27 Qualche esempio Il progetto di stato passivo n. 4 -EquitaliaGeritSpa Chiede di essere ammesso: a) in privilegio per ,19 b) in chirografo per ,88 IL CURATORE rilevato che la notifica della cartella è stata effettuata in luogo diverso dalla residenza anagrafica del fallito propone di non ammettere il credito.

28 Art Domande tardive dei crediti (termini e procedimento) Le domande di ammissione al passivo di un credito, di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, depositate in cancelleria oltre il termine di trenta giorni prima dell udienza fissata per la verifica del passivo e non oltre quello di dodici mesi dal deposito del decreto di esecutività dello stato passivo sono considerate tardive; Il procedimento di accertamento delle domande tardive si svolge nelle stesse forme di cui all articolo 95. Il giudice delegato fissa per l esame delle domande tardive un udienza ogni quattro mesi. Il curatore dà avviso a coloro che hanno presentato la domanda, della data dell udienza. Fine

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