IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
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- Dionisia Genovese
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1 IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
2 INCONTRO DI VENERDI 05 SETTEMBRE 2008 Programma di lavoro : Ore Presentazione della proposta di RICERCA-AZIONE con eventuali suggerimenti da parte dei partecipanti Ore 14, Breve relazione del formatore Tematica affrontata: LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: L IMPIANTO CULTURALE PEDAGOGICO E ORGANIZZATIVO DEL CURRICOLO. Ore Pausa caffè Ore Lavoro a gruppi su traccia definita Ore Condivisione del materiale
3 CHE COSA SONO LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO SISTEMA CENTRALISTICO E PIRAMIDALE ORIENTAMENTI 1991 SISTEMA DELL AUTONOMIA ( D.P.R. 275/ 99) P.O.F. ( ART. 3) + DEFINIZIONE DEL CURRICOLO (ART. ART. 8) Quindi attraverso il P.O.F. ogni scuola può proporre il proprio curricolo cercando di leggere e interpretare in chiave pedagogica e didattica ica l ambiente nel quale la scuola opera, Offerta è centrata sui BISOGNI e sulle CARATTERISTICHE della realtà locale
4 COSA È IL CURRICOLO? Complesso organizzato delle esperienze di apprendimento che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per gli alunni al fine di conseguire le mete formative desiderate CHE COSA VUOL DIRE ELABORARE UN CURRICOLO? Elaborare un curricolo vuol dire definire un progetto su misura della propria realtà,, nel quale, però sono recepite le Indicazioni che il centro fornisce a garanzia dell unitariet unitarietà del sistema.
5 DOVE E E IL CAMBIAMENTO? Il cambiamento è notevole in quanto rispetto ai programmi nazionali nei quali gli insegnanti applicavano prescrittivamente quanto previsto, in base alle proprie necessità ed esigenze, ora invece agli insegnanti spetta l elaborazione del curricolo, che tenga conto delle Indicazioni. Tra l applicare l e l elaborare l la differenza è notevole.
6 LA STRUTTURA DELLE ATTUALI INDICAZIONI CULTURA SCUOLA PERSONA a) La scuola nel nuovo scenario b) Centralità della persona- c) Per una nuova cittadinanza d) Per un nuovo umanesimo L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO a) Campi di esperienza b) Discipline e aree disciplinari c) Traguardi per lo sviluppo delle competenze d) Obiettivi di apprendimento e) Valutazione LA SCUOLA DELL INFANZIA a) I bambini, le famiglie, l ambiente l di appendimento b) I campi di esperienza LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO. a) Il senso dell esperienza esperienza b) La cittadinanza c) L alfabetizzazione culturale di base d) L ambiente di apprendimento e) Discipline e arre disciplinari
7 LA SCUOLA. Per porci adeguatamente di fronte al tema del curricolo della scuola dell infanzia è importante prendere in considerazione la modalità nella quale è andata evolvendosi l attenzione l e la cura dei bambini piccoli. Si è passati da un : 1. SERVIZIO DI ASSISTENZA dei bambini piccoli, 2. SISTEMA ORIENTATO a migliorare la sua preparazione (readiness( readiness) ) per la scuola 3. Obiettivo di fondo - FAVORIRE LO SVILUPPO DEI BAMBINI e mettere a loro disposizione un ambiente ricco che renda possibile una sua espansione esperienziale equilibrata
8 GLI INSEGNANTI Dalla scuola dell adulto che ha cura si è passati ad una scuola condotta da professionisti dell educazione. educazione. Diverse modalità del profilo di insegnante : RAFFORZATO IL RUOLO DI INSEGNANTE (fornendo una formazione molto simile a quella degli insegnanti degli altri livelli della scuola di base), GESTIONE DEI CONTESTI DI APPRENDIMENTO (le( cui competenze sono maggiormente rivolte all organizzazione degli spazi e delle risorse disponibili), DINAMICHE RELAZIONALI (lo stesso educatore si trasforma in elemento chiave del tipo di relazioni ed interazioni che è capace di promuovere fra i bambini, con gli adulti, con l ambiente l circostante, con la cultura, coi materiali, ecc.).
9 I BAMBINI Concezione dello sviluppo dei bambini e cioè come crescono e come imparano e cosa è necessario ed è conveniente fare per favorire tale sviluppo. I modelli sono stati vari : 1. Dall idea degli INNATISMI, secondo i quali secondo i quali è opportuno lasciare che il bambino vada via via evolvendosi seguendo la propria linea di sviluppo naturale ed evitando i rischi esterni che potessero alterarne il processo (la metafora del giardino) 2. all idea PIAGETIANA che congiunge tale sviluppo naturale (gli stadi) alla stimolazione ambientale in modo tale che l accrescimento l corporeo, e soprattutto quello intellettuale, si attua seguendo un processo predeterminato per quanto riguarda la sequenza delle fasi attraverso le quali passa p in dipendenza dal contesto, in relazione alla validità e la ricchezza dei contenuti e delle esperienze somministrate. Alla prospettiva sociale di Vigotskij secondo il quale lo sviluppo è il frutto dell interazione sociale con i pari e con gli adulti: è la condivisione di esperienze e gli scambi comunicativi che fanno sìs che alla fine diveniamo in grado di farli nostri ed impiegarli a vantaggio del nostro sviluppo. 3. Alla prospettiva sociale di
10 IDEA DI SCUOLA INFANZIA La mia idea di scuola dell infanzia. Si tratta di una tappa educativa il cui obiettivo principale è di favorire l arricchimento l esperienziale dei bambini e delle bambine allo scopo di ottimizzare lo sviluppo di tutte le loro capacità. E necessario, per quanto possibile, confidare in professionisti competenti e ben preparati così come in ambienti istituzionali ricchi di stimoli.
11 DEFINIZIONE DI CURRICOLO Quando parliamo di curricolo ci stiamo riferendo al PROGETTO FORMATIVO che desideriamo portare avanti. Un buon curricolo è soprattutto un PROGETTO FORMATIVO INTEGRATO.
12 PROGETTO.. 1 Qualcosa di PENSATO E PIANIFICATO anticipatamente come un tutto. Questa prospettiva d insieme d ci permettere di tracciare un disegno ben organizzato, con senso, sistematico e graduale. 2 Qualcosa di FORMALIZZATO: almeno posto per iscritto, in uno schema o in un grafico dal quale risulti visibile l idea che guida il progetto. 3 Qualcosa di VISIBILE e, pertanto, PUBBLICO. I progetti educativi hanno la necessità, per legittimarsi, di essere resi pubblici. 4 Essendo il curricolo qualcosa di pubblico e ben conosciuto ai destinatari si trasforma, a sua volta, in un IMPEGNO
13 FORMATIVO.. E il contenuto di tale progetto, ma anche il processo attraverso il quale si definisce (garantendo sempre la partecipazione dei vari attori sociali interni ed esterni, degli insegnanti, degli ausiliari) e la forma nella quale si presenta (come una struttura flessibile in grado di adattarsi ai diversi contesti istituzionali e personali) ciò che determina un buon curricolo. INTEGRATO Integrato in quanto l impianto l curricolare offre (esige) la necessità di un idea di unitarietà e di integrazione della proposta formativa
14 IL CURRICOLO È il documento che contiene L'insieme fondato e organizzato delle esperienze di apprendimento Tende al raggiungimento di finalità istituzionali e dei traguardi di competenza Espressione di un contesto professionale e collegiale Espressione di una specifica scuola di un territorio
15 STRUTTURA DEL CURRICOLO CENTRO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Idea di scuola I bambini, le famiglie, l ambiente di apprendimento I campi di esperienza e i traguardi per lo sviluppo delle competenze SCUOLA - CURRICOLO FINALITA Sviluppare l identità Sviluppare l autonomia Sviluppare la competenza Sviluppare il senso della cittadinanza ORGANIZZAZIONE DELL ESPERIENZA ACQUISITA
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