RELAZIONE SULLE ATTIVITA SVOLTE. NEGLI ANNI 2011 e

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1 RELAZIONE SULLE ATTIVITA SVOLTE NEGLI ANNI 2011 e

2 INDICE PREMESSA...6 INTRODUZIONE SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL ATTIVITA DELL AIF Le segnalazioni di operazioni sospette L inoltro di casi sospetti all Autorità Giudiziaria I provvedimenti di natura cautelare amministrativa di competenza dell AIF Le attività di vigilanza La collaborazione nazionale La collaborazione internazionale IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Cenni sui recenti sviluppi internazionali La normativa nazionale Le Istruzioni dell Agenzia di Informazione Finanziaria IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO: LISTE E MISURE DI CONGELAMENTO LE RELAZIONI INTERNAZIONALI Gruppo d azione finanziaria internazionale (GAFI) Il Comitato MONEYVAL del Consiglio d Europa La Conferenza delle Parti alla Convenzione del Consiglio d Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo Il Comitato GRECO del Consiglio d Europa Il Gruppo Egmont

3 5. L AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA La posizione istituzionale dell AIF Le funzioni e i poteri dell AIF La struttura organizzativa dell AIF Evoluzione della struttura tecnologica Evoluzione delle applicazioni LE SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE Le modalità di approfondimento delle segnalazioni I casi trasmessi all Autorità Giudiziaria I provvedimenti cautelari amministrativi di competenza AIF LA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE LA COLLABORAZIONE CON ALTRE AUTORITÁ NAZIONALI E CON L AUTORITÁ GIUDIZIARIA I PROVVEDIMENTI SANZIONATORI LA FORMAZIONE LE FUNZIONI DI VIGILANZA TIPOLOGIE, METODI E TREND Caso n Caso n Caso n Altre fattispecie osservate Riciclaggio mediante occultamento di somme provento di bancarotta fraudolenta

4 Riciclaggio mediante occultamento di somme provento di frode fiscale mediante falsa fatturazione Utilizzo di documenti falsi per operazioni inesistenti al fine di consentire ingenti trasferimenti di fondi tra società cartiere Riciclaggio mediante occultamento di somme provento di associazione a delinquere di stampo mafioso Riciclaggio mediante occultamento di somme provento di ricettazione o furto 67 3

5 INDICE delle FIGURE Figura 1- Working Group del GAFI...23 Figura 2 Struttura organizzativa del Gruppo Egmont...31 Figura 3 - Plenaria Egmont 2011 svolta a Erevan (Armenia)...32 Figura 4 - Plenaria Egmont 2012 svolta a San Pietroburgo (Federazione Russa)...32 Figura 5 Organigramma Agenzia di Informazione Finanziaria...35 Figura 6 - Segnalazioni di operazioni sospette (STR) ricevute dall'avvio dell'operatività per tipologia di soggetto segnalante...41 Figura 7 Casi trasmessi all'autorità Giudiziaria

6 INDICE delle TABELLE Tabella 1 Inquadramento del personale AIF...36 Tabella 2 - Segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio e finanziamento del terrorismo per anno...1 Tabella 3 Trend delle segnalazioni di operazioni sospette (STR) ricevute dall avvio dell operatività...40 Tabella 4 - Segnalazioni di operazioni sospette per tipologia di segnalante...41 Tabella 5 - Segnalazioni di operazioni sospette trasmesse all Autorità Giudiziaria...43 Tabella 6 - Provvedimenti di blocco disposti dall AIF...44 Tabella 7 - Collaborazione internazionale con le omologhe Financial Intelligence Units...45 Tabella 8 - Collaborazione con altre Autorità Nazionali...47 Tabella 9 - Richieste di collaborazione nazionale ricevute per tipo di Autorità...48 Tabella 10 - Richieste di collaborazione nazionale inviate per tipo di Autorità...49 Tabella 11 - Cooperazione con l Autorità giudiziaria per tipo di procedimento...49 Tabella 12 - Sanzioni pecuniarie amministrative per accertate inosservanze degli obblighi di canalizzazione bancaria...50 Tabella 13 Sanzioni pecuniarie amministrative per accertate violazioni del trasporto transfrontaliero di denaro contante e strumenti analoghi Fonte Guardia di Rocca...50 Tabella 14 - Eventi di formazione...51 Tabella 15 - Accertamenti ispettivi a carattere generale, settoriale e finalizzato...54 Tabella 16 - Sanzioni pecuniarie amministrative per violazioni e/o inosservanze rilevate in sede di accertamento ispettivo Anno Tabella 17 - Sanzioni pecuniarie amministrative per violazioni e/o inosservanze rilevate in sede di accertamento ispettivo Anno

7 INDICE dei BOX Box 1 - L attività del GAFI per il contrasto alla corruzione...26 Box 2 - Le Raccomandazioni avanzate dal GRECO nel rapporto di valutazione su San Marino

8 PREMESSA L art. 10, comma 2, della Legge 17 giugno 2008 n. 92 prevede che l Agenzia di Informazione Finanziaria presenti al Consiglio Grande e Generale, per il tramite della Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio, una relazione concernente l attività svolta in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. La presente Relazione illustra l attività svolta nel biennio dall Agenzia di Informazione Finanziaria (AIF) nell ambito dell attività di prevenzione e al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Si precisa inoltre che, secondo quanto stabilito dall art. 13 del decreto delegato 28 Novembre 2008 n.146, l AIF ha annualmente trasmesso al Comitato per il Credito e il Risparmio i rendiconti contenenti il quadro complessivo delle risorse finanziarie e strumentali utilizzate dalla medesima. 7

9 INTRODUZIONE Il 29 settembre 2011, il Comitato Moneyval del Consiglio d Europa, nel corso della 36 sessione Plenaria tenutasi a Strasburgo, ha approvato il Rapporto del quarto ciclo di valutazione sulla Repubblica di San Marino basato sulle Raccomandazioni del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) scaturito dalla visita svolta dal team di esperti nel mese di settembre Il Rapporto disponibile sul sito internet del predetto Comitato ( ) - ha dato atto degli enormi progressi fatti dalla Repubblica di San Marino nel settore della prevenzione e del contrasto al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo, riconoscendo a tutte le Autorità coinvolte i significativi sforzi profusi per allineare il sistema sammarinese a quelli internazionalmente più evoluti nella materia. Come noto, il terzo ciclo di valutazione svoltosi nel 2007 il cui Rapporto è stato approvato nell aprile 2008 aveva evidenziato significative carenze e criticità, sia sotto il profilo normativo che dell effettività. Tali circostanze avevano pertanto generato l attribuzione dei seguenti ratings : RAPPORTO MONEYVAL 3 CICLO DI VALUTAZIONE (2008) RATINGS N RACCOMANDAZIONI Non compliant (NC) 18 Partially compliant (PC) 23 Largerly compliant (LC) 7 Compliant (C) 0 Not Applicable (N/A) 1 che avevano imposto all Organismo del Consiglio d Europa la sottoposizione di San Marino alle c.d. procedure rafforzate di conformità (Compliance Enhancing Procedures), dalle quali la 8

10 Repubblica è uscita nel mese di settembre 2009, dopo aver dato ampia prova di attivismo istituzionale, normativo ed operativo nel percorrere la strada della trasparenza e dell allineamento costante agli standards internazionali. Radicalmente difforme, invece, è stato il risultato ufficializzato nel più recente Rapporto del 2011, che ha invece visto l attribuzione dei seguenti ratings: RAPPORTO MONEYVAL 4 CICLO DI VALUTAZIONE (2011) RATINGS N RACCOMANDAZIONI Non compliant (NC) 0 Partially compliant (PC) 15 Largerly compliant (LC) 30 Compliant (C) 4 Tale positivo risultato, se da un lato dimostra inequivocabilmente la volontà di San Marino di voler far parte a pieno titolo della comunità internazionale più virtuosa, d altro lato impone una costante attenzione alle continue evoluzioni dei principi, delle norme e delle prassi individuate dalla medesima comunità a tutela del corretto andamento dell economia. In tal senso, la Repubblica si sta adoperando per trovare le più opportune soluzioni alle residue criticità/carenze individuate e meglio dettagliate nel Rapporto, rispetto alle quali sono già in corso attività di analisi e proposte di soluzione da parte delle diverse Autorità preposte. 9

11 1. SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL ATTIVITA DELL AIF I decorsi 2011 e 2012 hanno rappresentato per l Agenzia di Informazione Finanziaria due anni di eccezionale rilevanza, sia per quanto attiene gli sforzi profusi che ai risultati ottenuti. Allo svolgimento delle molteplici funzioni attribuite all Agenzia si sono difatti aggiunte numerose occasioni di approfondimento interno e confronto con gli esperti del Moneyval relativamente al Rapporto approvato poi nel settembre del L approvazione finale di un Rapporto, difatti, è preceduto da alcune fasi procedurali di natura preliminare che prevedono l inoltro di una prima bozza alle Autorità del Paese valutato; queste ultime svolgono una prima approfondita disamina e conseguentemente inviano ai valutatori le proprie osservazioni e/o proposte di modifica, laddove alcuni aspetti normativi o applicativi non siano stati correttamente o chiaramente esposti. Dopodiché, i rappresentanti del Paese valutato incontrano i valutatori nell ambito di uno o più premeeting (nel caso di San Marino vi sono stati tre pre-meeting nel corso del 2011), della durata di alcuni giorni, nel corso dei quali vengono prese in considerazione le osservazioni/proposte avanzate dal Paese valutato. Ai predetti impegni di carattere internazionale si deve poi aggiungere il crescente coinvolgimento dell Agenzia da parte del Tribunale Unico, Sezione Penale, che nel decorso biennio ha con sempre maggiore frequenza delegato attività di varia natura all AIF, investendola di poteri di Polizia Giudiziaria nell ambito di numerosi procedimenti penali interni o rogatorie internazionali. Dette attività, così come quelle di seguito sinteticamente rappresentate, verranno comunque meglio descritte nei successivi e specifici paragrafi Le segnalazioni di operazioni sospette Nel 2011 l AIF ha ricevuto dai soggetti designati dai soggetti cioè tenuti al rispetto della normativa antiriciclaggio (distinti in Soggetti Finanziari, Professionisti e Soggetti Non Finanziari) - n. 261 segnalazioni di operazioni sospette, di cui n. 260 operazioni sospette di riciclaggio e, per la prima volta, n. 1 operazione sospetta riguardante il finanziamento del terrorismo, rivelatasi comunque in seguito infondata. 10

12 Le 261 segnalazioni hanno comportato l apertura di n. 196 casi 1 di sospetto riciclaggio Rispetto al 2010 (n. 296 segnalazioni ricevute) si è registrata una flessione di n. 35 segnalazioni, pari al 11,82%. Sono state invece n. 221 le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio inoltrate all AIF dai soggetti designati nel corso del 2012, che hanno comportato l apertura di n. 140 casi. Rispetto al 2011, pertanto, si è registrata un ulteriore flessione (- 40 segnalazioni, pari a 15,32%). Le valutazioni sui trend delle segnalazioni verranno svolte nel pertinente paragrafo L inoltro di casi sospetti all Autorità Giudiziaria L approfondimento sotto il profilo finanziario svolto dall AIF sulle segnalazioni di operazioni sospette ad essa pervenute, ha consentito nel 2011 l inoltro al Tribunale Unico, Sezione Penale, di n. 19 casi di presunto riciclaggio (relativi a n. 33 segnalazioni, pari al 12,64% delle segnalazioni ricevute). Sempre nel 2011, inoltre, l AIF ha inviato al Tribunale Unico, Sezione Penale, anche n. 2 esposti riguardanti fattispecie aventi possibile rilevanza penale. Complessivamente, quindi, i casi trasmessi all Autorità Giudiziaria nel predetto anno 2011 sono stati n. 21. Sono stati invece n. 15 i casi di sospetto riciclaggio trasmessi dall AIF al Tribunale Unico nel corso del 2012 (relativi a n. 30 segnalazioni, pari al 13,57 % delle segnalazioni ricevute). A ciò si aggiunga n. 1 esposto alla Magistratura riguardante fattispecie avente possibile rilevanza penale. A fine 2012, pertanto, ammontano a complessivi n. 62 i casi trasmessi all Autorità Giudiziaria dall avvio dell operatività dell AIF (quadriennio ). 1 La difformità tra il numero delle segnalazioni e il numero di casi aperti è dovuta al fatto che più segnalazioni (provenienti anche da soggetti designati diversi) possono essere riferibili ai medesimi soggetti o alle medesime fattispecie segnalate, ovvero possono riguardare integrazioni di precedenti segnalazioni che pertanto vengono raggruppate, a fine di analisi, in casi. 11

13 1.3. I provvedimenti di natura cautelare amministrativa di competenza dell AIF A differenza del biennio precedente, il biennio ha visto l Agenzia disporre numerosi ed importanti provvedimenti di natura cautelare riguardanti beni o fondi rispetto ai quali sussistevano fondati sospetti di riciclaggio. Detti provvedimenti sono stati emanati ai sensi dell art. 5 della legge 17 giugno 2008 n. 92 e successive modifiche, il quale prevede espressamente la possibilità, per l Agenzia, di disporre il blocco di fondi ovvero la sospensione di operazioni, ove ne sussistano i presupposti ivi richiamati. In particolare, nel predetto biennio , l AIF ha emanato n. 19 provvedimenti di blocco fondi depositati o detenuti da intermediari finanziari, riguardanti n. 60 rapporti continuativi, i cui saldi complessivi ammontavano a circa 38,5 milioni di euro. Nel medesimo periodo di riferimento, l Agenzia ha inoltre disposto n. 2 provvedimenti di sospensione di due operazioni dell importo complessivo di circa 1 milione di euro. Secondo quanto previsto dall art. 6 della medesima legge, detti provvedimenti sono stati tempestivamente trasmessi all Autorità Giudiziaria per le determinazioni di propria competenza. La predetta Autorità Giudiziaria chiamata a valutare la fondatezza dei presupposti previsti dalla legge ha successivamente convalidato nella quasi totalità dei casi i provvedimenti dell AIF ed ha trasformato i provvedimenti cautelari amministrativi dell Agenzia in sequestri penali Le attività di vigilanza Contrariamente ai trend positivi evidenziati nei precedenti punti, il decorso biennio ha registrato invece una tendenza decrescente per quanto riguarda l attività di vigilanza ispettiva (on-site) sui soggetti designati. Difatti, mentre nel 2009 gli accessi ispettivi di varia natura e portata (generali, settoriali e finalizzati) erano stati complessivamente n. 45, e nel 2010 complessivamente n. 49, nel 2011 gli accessi ispettivi sono stati complessivamente n. 24, mentre nel 2012 sono stati n. 30 La riduzione degli interventi di vigilanza è dovuta essenzialmente a due ordini di motivi; il primo si riconduce a fattori di tipo qualitativo; alcune ispezioni difatti per dimensione del soggetto vigilato 12

14 e profondità delle verifiche hanno reso necessari tempi di esecuzione, sia on site che off site, particolarmente lunghi. Il secondo è dovuto al fatto che il personale ispettivo dell Agenzia, è stato coinvolto nel decorso biennio in numerose ed importanti attività di Polizia Giudiziaria, delegate dall Autorità Giudiziaria. Per quanto attiene al quadro sanzionatorio post ispettivo, si evidenzia che nel corso del 2011 e del 2012 l AIF ha comminato sanzioni pecuniarie amministrative derivanti da irregolarità di natura amministrativa rilevate nel corso di accessi ispettivi - per un complessivo importo di circa La collaborazione nazionale Il decorso biennio ha visto frequenti e importanti occasioni di cooperazione nazionale tra le varie Autorità sammarinesi (in primis Banca Centrale, Forze di Polizia, Interpol, Ufficio di Controllo e Vigilanza sulle Attività Economiche e CLO), finalizzate a contrastare fenomeni di riciclaggio e, più in generale, reati finanziari e fenomeni di origine criminosa nei vari settori economici. In merito, è peraltro degno di rilievo il fatto che nel maggio 2011 l Agenzia ha stipulato un Protocollo di Intesa con l UCVAE e il CLO, finalizzato a stabilire i principi e le procedure circa la collaborazione e lo scambio di informazioni con le predette Autorità. Nel 2012, invece, un analogo Protocollo è stato stipulato anche con il Coordinamento della Vigilanza della Banca Centrale, che ha aggiornato ed integrato le previsioni già previste nel precedente Memorandum d Intesa stipulato con la Banca Centrale nel novembre Sono invece tuttora in fase di approfondimento analoghi Protocolli da stipulare con le Forze di Polizia. Più in dettaglio, l AIF ha registrato nel 2011 n. 30 occasioni in cui ha attivato richieste di collaborazione, mentre sono state n. 78 le informative ovvero le richieste di collaborazione ricevute da parte delle predette Autorità. Nel 2012 assommano invece a n. 44 le richieste di collaborazione formulate dall AIF alle altre Autorità sammarinesi, mentre sono state n. 110 le analoghe attività provenienti dalle medesime Autorità. 13

15 Alle predette attività debbono poi aggiungersi quelle delegate all AIF dal Tribunale Unico Sezione Penale che, come già accennato in precedenza, hanno avuto una rilevante crescita quantitativa e qualitativa nel decorso biennio Più in particolare, si evidenzia che nel 2011 assommano a n. 99 le attività notificate dalla Magistratura (n. 34 nel 2009 e n. 36 nel 2010); sono invece state n. 122 le analoghe attività nel La collaborazione internazionale Anche nel decorso biennio l AIF ha proseguito nel cammino di una sempre maggiore integrazione con la comunità internazionale impegnata nel settore della prevenzione e del contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Oltre alla incessante e fattiva partecipazione di propri rappresentanti nei vari organismi deputati in materia in particolare il Moneyval, il GAFI e il Gruppo Egmont anche nel periodo di riferimento l Agenzia ha stipulato nuovi Protocolli d Intesa (Memorandum of Understanding brevemente MOU) con omologhe Financial Intelligence Units (FIU) estere. Più in particolare, nel 2011 l AIF ha stipulato n. 8 MOU con le FIU di Canada, Honduras, Stati Uniti d America, Finlandia, Arabia Saudita, Romania, Giappone e Costa Rica. Sono stati invece n. 2 i Memorandum sottoscritti nel 2012, con le FIU della Danimarca e del Guernsey. Complessivamente, pertanto, alla fine del 2012 assommano a n. 48 i MOU sottoscritti con FIU estere, di cui n. 39 stipulati direttamente dall AIF e n. 9 stipulati dalla FIU sammarinese nella sua veste istituzionale precedente (Ispettorato per il Credito e le Valute e Banca Centrale della Repubblica di San Marino). Per quanto attiene all effettività della cooperazione internazionale, i dati del biennio mostrano un ulteriore incremento delle occasioni di scambio di informazioni con le omologhe Autorità estere. 14

16 Nel biennio di riferimento difatti sono state complessivamente n. 146 le occasioni in cui l AIF ha avanzato richieste di informazioni o ha segnalato spontaneamente fatti di possibile interesse alle omologhe FIU estere. Di queste, n. 64 sono riferibili a richieste formulate all omologa Unità di Informazione Finanziaria italiana. Sono state invece complessivamente n. 68 le richieste di informazioni provenienti dalle predette FIU estere, n. 16 delle quali sono state trasmesse dalla predetta UIF italiana. 15

17 2. IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 2.1 Cenni sui recenti sviluppi internazionali Nel corso del 2011 e 2012 si è intensificato nelle competenti sedi internazionali l impegno volto a rafforzare l apparato di principi e regole per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, nonché dei programmi di proliferazione delle armi di distruzione di massa. Il Gruppo d Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) ha completato il rilevante lavoro di revisione delle proprie Raccomandazioni adottando, il 15 febbraio 2012, nuovi International Standards on Combating Money Laundering and the Financing of Terrorism & Proliferation 2, compendiati in 40 Raccomandazioni 3. I nuovi standard realizzano un sistema più completo ed efficace per il contrasto della criminalità economica. I singoli Paesi dovranno pertanto trasporre nelle proprie normative nazionali tali standard. Questi ultimi tengono conto dell esperienza maturata nell applicazione degli standard introdotti nel 2003, delle criticità riscontrate nel terzo ciclo di valutazione dei sistemi antiriciclaggio nazionali e dell evoluzione dei rischi. Essi costituiscono il risultato degli input ricevuti da più di 180 governi, dal settore privato e dalla società civile, nell arco degli oltre due anni e mezzo di sforzi congiunti da parte dei Paesi membri. Gli aggiornamenti contenuti nelle nuove Raccomandazioni si pongono come obiettivo quello di consentire alle autorità nazionali di intraprendere azioni più efficaci, a tutti i livelli, per contrastare il riciclaggio di denaro ed il finanziamento del terrorismo, dotandole di una struttura più adeguata per combattere la criminalità ed affrontare le nuove minacce a cui è oggi esposto il sistema finanziario internazionale. 2 Le Raccomandazioni sono disponibili sul sito internet del GAFI al seguente link: ngofterrorismproliferation thefatfrecommendations.html 3 Le Raccomandazioni sono accompagnate da dettagliate Note Interpretative che formano parte integrante dei nuovi standard. Su questa base, nei primi mesi del 2012, verrà aggiornata anche la Metodologia, contenente i criteri da utilizzare per la valutazione della conformità agli standard. Indicazioni specifiche verranno dedicate alla valutazione della efficacia delle misure adottate ai sensi delle Raccomandazioni. 16

18 Le nuove Raccomandazioni, tra l altro, introducono nuove misure per combattere il finanziamento di programmi di proliferazione delle armi di distruzione di massa, ed assicurano un miglior contrasto al riciclaggio dei proventi di reati. Gli aggiornamenti introdotti inoltre rafforzano gli adempimenti imposti in situazioni di maggior rischio e consentono ai paesi di perfezionare l analisi del rischio ed applicare, in maniera più mirata, il cosiddetto approccio basato sul rischio (risk-based approach). 2.2 La normativa nazionale A livello nazionale, sul versante della normativa di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, il recente biennio ha visto le Autorità sammarinesi seguire con vivo interesse le attività poste in essere dai gruppi di lavoro internazionali, occupati nell attività di revisione normativa di cui sopra, al fine di mettere a punto i nuovi parametri di riferimento che ogni Paese, incluso San Marino, dovrà poi recepire ed attuare. È auspicabile, oltreché verosimile, ritenere pertanto che nel corso del 2013 il legislatore venga chiamato ad approvare uno o più progetti di legge che tengano conto di quanto innanzi esposto. 2.3 Le Istruzioni dell Agenzia di Informazione Finanziaria L articolo 4, comma 1, lettera d) della Legge 17 giugno 2008 n.92 dispone che l Agenzia possa emanare Istruzioni 4 relative alla prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Dopo un importante attività regolamentare svolta dall Agenzia subito dopo la sua costituzione e più in generale nel primo biennio di attività, è possibile affermare che San Marino disponga ormai di un impianto sufficientemente esaustivo anche a livello di normativa secondaria. 4 Tutte le Istruzioni dell AIF sono reperibili sul sito internet al link vigente/regolamentazione.html 17

19 Ciononostante, e seppur in misura minore, l AIF ha emanato anche nel periodo in esame alcune Istruzioni, allo scopo di migliorare o aggiornare disposizioni preesistenti, ovvero di normare situazioni che necessitavano di maggior chiarezza. Così l Istruzione del 25 Maggio 2011 Tipologie di operazioni sospette e procedure di esame delle operazioni di cui all articolo 36 della Legge 17 giugno 2008 n.92 e successive modifiche ha integrato quanto in precedenza previsto dall Istruzione , introducendo un nuovo schema segnaletico, interamente basato sull utilizzo del canale telematico sicuro (secure web), grazie al quale è stata aumentata la quantità e qualità di informazioni disponibili in forma strutturata. L Istruzione del 4 Luglio 2012 Dati e informazioni che devono essere registrati e conservati ai sensi degli articoli 34 e 35 della Legge 17 giugno 2008 n. 92, ha sostituito l Istruzione , ai fini della registrazione dei dati e delle informazioni obbligatorie ai sensi dell articolo 34 della Legge, nonché delle nuove ed ulteriori disposizioni relative agli articoli 34 bis e 35 (introdotti con la modifica di Legge avvenuta nel Novembre 2010). Citando solo alcune delle novità normative introdotte, esse spaziano dall aggiornamento delle causali analitiche, all obbligo di registrazione nell Archivio del titolare effettivo; all introduzione di un Bollettino Informativo Antiriciclaggio in formato elettronico, ove annotare le informazioni sulla clientela, tempo per tempo acquisite, fino alla regolamentazione delle modalità operative da seguire nei trasferimenti di denaro contante e titoli al portatore fra soggetti diversi. Un'altra importante disciplina adottata dall AIF è costituita dall Istruzione , emanata in data 23 Novembre 2012 e titolata Nomina, requisiti e funzioni del Responsabile Incaricato e di chi lo sostituisce. Con tale provvedimento si è inteso delineare con maggior puntualità la figura del Responsabile Incaricato di cui all articolo 42 della Legge 17 giugno 2008 n. 92, riconoscendo di fatto l importanza che tale figura riveste ai fini della collaborazione attiva con l Agenzia nonché, più in generale, a difesa dell integrità del sistema bancario e finanziario. Un approfondita analisi delle Istruzioni dell Agenzia di Informazione Finanziaria è stata effettuata da parte dei valutatori del Comitato Moneyval, nell ambito del quarto ciclo di valutazione, conclusosi con l adozione del rapporto sammarinese a Settembre Al riguardo si dà atto che 18

20 tale attività è terminata con un giudizio di merito favorevole; tuttavia a fronte di un numero considerevole di Istruzioni rivolte a più tipologie di soggetti, gli esperti del Moneyval hanno consigliato di prendere in considerazione un attività finalizzata al consolidamento delle varie Istruzioni all interno di un testo unico. L Agenzia, accogliendo con favore il suggerimento proposto, peraltro suggerito anche dagli stessi soggetti designati, si prefigge di dar corso, prossimamente, a quanto indicato. 19

21 3. IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO: LISTE E MISURE DI CONGELAMENTO In ottemperanza agli obblighi internazionali assunti dalla Repubblica di San Marino per contrastare il terrorismo, il finanziamento del terrorismo e l attività di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, il Congresso di Stato adotta con propria delibera le misure restrittive, conformemente alle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (ONU) o di un suo Comitato. Le misure restrittive comprendono: il congelamento dei fondi e delle risorse economiche detenute o controllate, direttamente o indirettamente, da persone, enti o gruppi inclusi nelle liste predisposte dagli appositi Comitati delle Nazioni Unite; le restrizioni di natura commerciale, incluse le restrizioni commerciali all importazione o all esportazione e gli embarghi sulle armi; le restrizioni di natura finanziaria, incluse le restrizioni finanziarie o all assistenza finanziaria ed il divieto alla prestazione di servizi finanziari; le restrizioni di altra natura, incluse le restrizioni all assistenza tecnica, il divieto di volo, il divieto di ingresso o di transito, le sanzioni diplomatiche, la sospensione della cooperazione e il boicottaggio di manifestazioni sportive. La delibera del Congresso di Stato può introdurre anche ulteriori misure restrittive oppure specifiche disposizioni in relazione al contenuto delle risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o da un suo Comitato. Inoltre la stessa delibera che dispone l attuazione delle misure restrittive può prevedere deroghe nel rispetto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite oppure limitazioni per motivi di ordine o di interesse pubblico Sin dall entrata in vigore della Legge 17 giugno 2008 n.92, San Marino ha recepito le misure contenute nelle Risoluzioni ONU. Nel corso degli ultimi due anni, il Congresso di Stato ha altresì adottato delibere contenenti misure restrittive nei confronti di Paesi quali la Repubblica Islamica dell Iran, la Repubblica Popolare Democratica di Corea, la Giamahiria Araba Libica (Libia), nonché in relazione a quanto disposto dal Comitato Sanzioni nei confronti di Al-Qaida e i Talebani, conformemente alle relative Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L attenzione del Paese ai fenomeni del terrorismo e del suo finanziamento continua ad essere massima. Nonostante ciò, si conferma anche per il periodo oggetto d analisi l assenza, in territorio sammarinese, di fenomeni legati al finanziamento del terrorismo sia per la irrilevanza di 20

22 segnalazioni di operazioni sospette ad esso riferite, sia per l assenza di riscontri positivi alle misure di congelamento poste in essere. Lo conferma, a titolo meramente esemplificativo, il fatto che, seppur in assenza di un obbligo di legge in tal senso, la Repubblica di San Marino ha risposto all invito dell Unione Europea che incoraggiava i Paesi terzi ad adottare misure restrittive analoghe a quelle indicate nella Decisione 2011/137PESC del Consiglio dell Unione Europea nei confronti della Giamahiria Araba Libica (Libia), del 28 Febbraio Ciò in considerazione del fatto che le liste dell Unione Europea contenevano nominativi ulteriori, rispetto a quelli contenuti nelle omologhe Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L Agenzia comunque, nell esercizio delle proprie competenze, effettua regolarmente accertamenti specifici nell ambito degli accessi ispettivi presso i soggetti designati, focalizzati sulla corretta attuazione delle misure di congelamento di beni. 21

23 4. LE RELAZIONI INTERNAZIONALI Numerose sono state anche nel corso del biennio in esame le occasioni di confronto e scambio di esperienze nell ambito della partecipazione della Repubblica di San Marino, e più nello specifico dell Agenzia di Informazione Finanziaria, ad organismi internazionali. 4.1 Gruppo d azione finanziaria internazionale (GAFI) Il GAFI 5 (Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale) o, secondo la terminologia anglosassone, FATF (Financial Action Task Force) è l organismo internazionale che definisce gli standard internazionali per la lotta al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo e (più recentemente) al finanziamento dei programmi di proliferazione delle armi di distruzione di massa. Esso è un organismo intergovernativo composto da 36 membri, che si avvale della partecipazione di oltre 180 Paesi tramite una rete globale di Gruppi Regionali (costituiti sul modello GAFI), c.d. FSRB (FATF Style Regional Body). Come già anticipato, il GAFI ha profuso negli ultimi anni il massimo impegno nell attività di revisione degli standard, adottando nuovi International Standards on Combating Money Laundering and the Financing of Terrorism & Proliferation, compendiati in 40 Raccomandazioni. Sono stati recentemente definiti, inoltre, gli aggiornamenti della Metodologia, contenente i criteri da utilizzare per la valutazione della conformità agli standard. L Agenzia di Informazione Finanziaria partecipa regolarmente con propri rappresentanti ai lavori dei Working Groups del GAFI. 5 Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito GAFI FATF: gafi.org 22

24 Figura 1- Working Group del GAFI In particolare, per quanto concerne il lavoro dell International Cooperation Review Group (ICRG), Gruppo di Lavoro sulla cooperazione internazionale, vale la pena notare il costante impegno per l individuazione di paesi che presentano carenze nei propri sistemi antiriciclaggio. Gli obiettivi perseguiti sono quelli di evidenziare fattori di rischio nel sistema internazionale e favorire l allineamento agli standard comuni da parte di tutti i paesi, anche mediante l uso di public statements. In relazione a tali public statements, l AIF ha emanato, nel tempo, apposite Istruzioni con l intento di sensibilizzare i soggetti designati sui rischi diretti e indiretti che possono verificarsi attivando rapporti continuativi o eseguendo operazioni occasionali con controparti residenti o ubicate in Paesi, giurisdizioni o territori che risultano sotto stretto monitoraggio da parte del GAFI e del Moneyval o di altro organismo internazionale, in quanto le normative e le procedure da essi adottate per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo internazionale risultano marcatamente non conformi con gli standard internazionali. Giova inoltre rilevare che il Working Group on Typologies (WGTY) ha proseguito, anche nel corso del 2011 e del 2012, l attività di ricognizione delle nuove tipologie di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. In tale ambito sono stati pubblicati rapporti relativi alla corruzione, alla pirateria marittima collegata a rapimenti e alla richiesta di riscatti, all immigrazione clandestina e allo sfruttamento dell immigrazione e del traffico di esseri umani, al commercio illecito di tabacco, al finanziamento di programmi di proliferazione delle armi di distruzione di massa (c.d. proliferation financing). 23

25 Al fine di agevolare la conoscenza dei soggetti designati su possibili tipologie, metodi e trend di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, l AIF raccoglie in una apposita sezione del proprio sito internet i documenti emanati da varie organizzazioni internazionali, tra cui il GAFI, ma anche il Moneyval e il Gruppo Egmont. Particolare attenzione è stata rivolta all approfondimento del fenomeno della corruzione e ai relativi collegamenti con il riciclaggio, anche nella prospettiva di individuare specifici fattori di rischio e idonee contromisure. L attività del GAFI per il contrasto alla corruzione Il G20 riunitosi a Pittsburgh nel settembre 2009, ha rivolto un invito al GAFI affinché approfondisse la tematica dei proventi della corruzione in un ottica di rafforzamento degli standard internazionali (in materia di adeguata verifica della clientela e titolarità effettiva) e nel perseguimento di una maggior trasparenza a livello globale. Nella consapevolezza dei collegamenti tra la corruzione e il riciclaggio, il GAFI ha elaborato specifiche linee guida per ampliare l efficacia anticorruzione dei presidi antiriciclaggio. Proprio in tale ottica ed alla luce dei rischi connessi alla corruzione, nelle nuove Raccomandazioni adottate a Febbraio 2012, sono stati rafforzati i presidi relativi alle Persone Politicamente Esposte (c.d. PEP), in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione del 31 ottobre Si ricorda infatti che l'indagine condotta dal GAFI nel 2009 (FATF Strategic Surveillance Survey) già aveva messo in evidenza come le PEP dovessero essere considerate una delle categorie di clienti a più alto rischio per le finalità che la Legge 17 giugno 2008 n.92 persegue. Nel 2011 il GAFI ha altresì completato uno studio specificamente rivolto all analisi del riciclaggio dei proventi della corruzione. In tale contesto viene evidenziata la notevole varietà 24

26 di tipologie di corruzione, cui corrispondono non solo diverse fattispecie penali in differenti ordinamenti, ma anche diverse modalità per il successivo reimpiego dei proventi illecitamente ottenuti. Nel 2012, con il documento Specific Risk Factors in the Laundering of Proceeds of Corruption - Assistance to reporting institutions, il GAFI ha voluto fornire a varie categorie di soggetti un utile strumento atto a meglio analizzare e comprendere i fattori di rischio specifici, che potrebbero contribuire a individuare le situazioni che presentano un elevato rischio di corruzione legato rischio di riciclaggio. In generale, entrambi questi studi confermano la presenza negli schemi di corruzione di alcuni metodi e strumenti ricorrenti di riciclaggio: impiego di veicoli societari e schermi fiduciari, ricorso a professionisti specializzati (gatekeepers), trasferimenti verso giurisdizioni estere con regimi societari e fiscali privilegiati, utilizzo di prestanome, impiego di contante. In relazione a tale particolare tematica si evidenzia l importanza degli standard che richiedono che le autorità antiriciclaggio siano dotate di risorse adeguate in numero e qualità, possiedano sufficiente indipendenza operativa e che siano libere da influenze o interferenze indebite. D altro lato, per quanto attiene il settore privato, di cruciale importanza sono le Raccomandazioni che impegnano i soggetti designati a possedere requisiti di idoneità professionale e di onorabilità e a dotarsi di adeguati sistemi organizzativi, di funzioni di controllo interno e di presidi di audit. La futura attività del GAFI sarà indirizzata all elaborazione di indicatori di anomalia idonei a rilevare transazioni collegate a ipotesi di corruzione. L impegno verrà anche rivolto alla predisposizione di apposite linee guida e best practices e all individuazione di apposite 25

27 contromisure nei confronti di controparti di paesi privi dei necessari presidi contro la corruzione. Box 1 - L attività del GAFI per il contrasto alla corruzione 4.2 Il Comitato MONEYVAL del Consiglio d Europa Il Comitato di esperti sulla valutazione delle misure antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo - Moneyval 6 (ex PC-R-EV) è un Gruppo Regionale costituito sul modello GAFI. Esso è stato istituito nel 1997 con lo scopo di garantire che gli Stati membri disponessero di sistemi efficaci per contrastare il riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo e fossero conformi alle norme internazionali in questi settori. In forza del nuovo statuto adottato nella riunione del 13 ottobre 2010 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d Europa con Risoluzione CM/Res (2010)12 il Comitato Moneyval a decorrere dal 1 gennaio 2011 è stato elevato a meccanismo di monitoraggio indipendente all'interno del Consiglio d'europa, rispondente direttamente al Comitato dei Ministri. Il Comitato Moneyval valuta la conformità dei propri Stati membri a tutti i summenzionati standard internazionali nei settori di applicazione legale, finanziario e di law enforcement, attraverso un processo di revisione tra pari di valutazioni reciproche. I rapporti che ne conseguono forniscono raccomandazioni molto dettagliate su come migliorare l'efficacia dei regimi nazionali di lotta al riciclaggio e finanziamento del terrorismo e della capacità dei singoli Stati di cooperare a livello internazionale in questi settori. Come già anticipato, particolare importanza per la Repubblica ha assunto la 36 Assemblea Plenaria, svoltasi a Strasburgo a Settembre 2011, nel corso della quale si è esaminato il rapporto (scaturito in seguito alla visita svoltasi a San Marino nel Settembre 2010), secondo i criteri avanzati del quarto ciclo di valutazione, che tengono conto anche l effettività delle misure messe in opera. In tale occasione, l Assemblea ha formalmente approvato il Rapporto sammarinese, dal quale emergono i notevoli progressi compiuti dalla Repubblica, la cui situazione nel corso degli anni risulta chiaramente migliorata. 6 Ulteriori informazioni sul sito 26

28 Occorre altresì rilevare che le autorità sammarinesi partecipano regolarmente ed in maniera molto attiva ai lavori del Comitato Moneyval del Consiglio d Europa, che si articolano in tre riunioni Plenarie ogni anno. Più in particolare, l AIF contribuisce da anni anche al processo di mutua valutazione dei sistemi di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo dei singoli paesi, mettendo a disposizione del Moneyval proprio personale che agisce in veste di valutatore. Nell ambito di tali attività, si da atto che si è conclusa ad Aprile 2011 la valutazione della Repubblica Ceca per la quale l AIF aveva fornito un esperto in materia di law enforcement, e che a Novembre 2012 si è svolta la visita on-site nel Principato di Monaco per la quale l AIF ha fornito la figura di esperto legale. Degno di menzione è inoltre il Joint Workshop sulla revisione delle nuove Raccomandazioni GAFI che il Comitato MONEYVAL, in collaborazione con l EAG (EurAsian Group on combating money laundering and financing of terrorism) ha organizzato nel Settembre 2012 a Strasburgo e al quale, stante l importanza dell argomento trattato hanno preso parte rappresentanti dell Agenzia e del Tribunale Unico. Si vuole infine rammentare che a Dicembre 2011, il Vice Direttore dell Agenzia di Informazione Finanziaria, è stato eletto quale membro del Bureau (Ufficio di Presidenza) del Moneyval per il periodo Marzo 2012-Marzo La Conferenza delle Parti alla Convenzione del Consiglio d Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo Con Decreto Consiliare n.137 del 26 Luglio 2010, San Marino ha ratificato la Convenzione del Consiglio d Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo (CETS N.198), meglio conosciuta come Convenzione di Varsavia. La predetta Convenzione di Varsavia rappresenta il primo strumento convenzionale che contempla, oltre al fenomeno criminale del riciclaggio di proventi illeciti già tema centrale della Convezione di Strasburgo del 1990, della quale San Marino già era Parte anche il fenomeno criminale del finanziamento del terrorismo. 27

29 La Convenzione difatti nasce dall esigenza di ampliare la Convenzione di Strasburgo del 1990, aggiornandola in aspetti in parte già disciplinati - quali ad esempio il reato di riciclaggio e la confisca - ed in parte in ambiti completamente nuovi, con particolare riguardo a tutti gli strumenti di prevenzione, e di disciplina di quelle che vengono genericamente definite Unità di Informazione Finanziaria (Financial Intelligence Units o FIU); queste ultime, per la prima volta, trovano pertanto organica disciplina in una convenzione internazionale. Tra le altre cose, con la Convenzione di Varsavia sono stati aggiornati i passaggi della Convenzione del 1990 relativi alla cooperazione internazionale al fine di promuoverla in maniera regolare ed esauriente, tenendo conto in particolare delle nuove tecniche investigative che sono state adottate in altre sedi internazionali, come quelle previste dal Protocollo dell Unione Europea del 16 ottobre 2001 alla Convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale. Giova ricordare che la Convenzione di Varsavia prevede al Capo VI della medesima (Meccanismo di Monitoring e composizione controversie) anche un meccanismo di monitoraggio per garantire la corretta applicazione delle sue disposizioni da parte degli Stati Parte: la Conferenza delle Parti 7 (COP) con il compito di: a) monitorare la corretta attuazione della Convenzione tra le Parti; b) a richiesta di una Parte esprimere un opinione su ogni questione che riguardi l interpretazione o l attuazione della Convenzione. La Repubblica di San Marino tramite rappresentanti dell AIF e del Tribunale Unico - partecipa regolarmente alle riunioni di tale organismo. Peraltro, prossimamente, la Repubblica di San Marino sarà oggetto di una apposita valutazione sull attuazione di tale strumento. 7 Ulteriori informazioni al sito internet 28

30 4.4 Il Comitato GRECO del Consiglio d Europa San Marino ha aderito all Accordo parziale che istituisce il GRECO 8 (Gruppo di Stati in seno al Consiglio d Europa per il contrasto alla corruzione) il 13 agosto In seguito, il Paese è stato sottoposto ad una procedura di valutazione congiunta che raggruppa i temi della prima e della seconda tornata. Il Rapporto 9 è stato adottato dal GRECO durante la sua 53 Assemblea Plenaria tenutasi a Strasburgo a dicembre In tale documento si può leggere che Relativamente al quadro istituzionale volto a contrastare il riciclaggio, il Gruppo di Valutatori ritiene che: i rappresentanti dell AIF incontrati durante la visita in loco si stiano impegnando concretamente a migliorare la comprensione dei rischi legati al riciclaggio e a combattere le minacce di riciclaggio. Il rapporto conclude mettendo in evidenza che San Marino ha compiuto importanti sforzi per quanto riguarda la creazione di un quadro per la lotta al riciclaggio; l impegno profuso dalle autorità sammarinesi e le misure adottate in maniera determinata verso la trasparenza sono lodevoli. Tuttavia, se da un lato grande attenzione è stata prestata al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, il paese si trova ancora in una fase iniziale per quanto concerne la lotta alla corruzione. Numerose sono pertanto le sfide che la Repubblica dovrà affrontare in relazione a tale rilevante argomento; e se da un lato sul fronte nazionale il Paese ha da poco intrapreso il proprio percorso di adeguamento, sul versante internazionale si registra un forte incremento delle azioni afferenti tale materia. L Agenzia, nel corso degli ultimi anni - nella piena consapevolezza dei collegamenti esistenti tra la corruzione e il riciclaggio - ha avuto cura di partecipare ampiamente, sia ai soggetti designati che alle altre autorità sammarinesi, i lavori che il GAFI ha elaborato su puntuale invito da parte del G20, per ampliare l efficacia anticorruzione dei presidi antiriciclaggio. 8 Ulteriori informazioni al sito internet 9 Ulteriori informazioni al sito internet 2(2011)2_SanMarino_EN.pdf 29

31 Le Raccomandazioni avanzate dal GRECO nel rapporto di valutazione su San Marino (Prima e Seconda Tornata di Valutazioni Congiunte) Nel Rapporto di valutazione su San Marino, il GRECO ha indirizzato al Paese la seguente raccomandazione relativa al regime di prevenzione e contrasto del riciclaggio: al fine di rafforzare il contributo offerto dal regime antiriciclaggio al contrasto della corruzione, (i) di stabilire un programma di impegno pubblico per una maggiore sensibilizzazione generale e diffusione delle migliori pratiche, nonché consigli in materia di lotta al riciclaggio e alla corruzione; (ii) alle autorità di esplorare, consultandosi con gli ordini dei commercialisti/ragionieri, revisori contabili, professionisti legali e consulenti, le ulteriori misure da attuare per migliorare la situazione relativamente alle segnalazioni dei casi sospetti di corruzione e riciclaggio agli organismi competenti. (paragrafo 105); Box 2 - Le Raccomandazioni avanzate dal GRECO nel rapporto di valutazione su San Marino 4.5 Il Gruppo Egmont Il Gruppo Egmont 10 è l organismo internazionale che riunisce le autorità specializzate nella lotta al riciclaggio, omologhe dell Agenzia di Informazione Finanziaria, meglio note nella terminologia anglosassone come Financial Intelligence Unit (FIU). Esso è nato come organismo a carattere informale, costituito nel 1995 da un ristretto gruppo di FIU, per sviluppare la cooperazione internazionale e accrescerne i benefici. Il numero delle FIU aderenti è progressivamente aumentato nel tempo 11. Nel 2010 il Gruppo Egmont si è trasformato in una organizzazione internazionale, con Segretariato a Toronto (Canada) ed è strutturato come segue: Le FIU erano 131 alla data del 31 dicembre

32 Figura 2 Struttura organizzativa del Gruppo Egmont La FIU sammarinese è membro di tale organismo dall anno La rete Egmont si caratterizza per la sua ampiezza, collegando le FIU che aderiscono all Organizzazione, e per la capacità di realizzare, in piena sicurezza, scambi di informazioni efficaci e particolarmente rapidi. L Agenzia di Informazione Finanziaria partecipa regolarmente sia alle sessioni plenarie del Gruppo Egmont sia alle riunioni dei Gruppi di lavoro 12 istituiti al fine di soddisfare la mission di sviluppo, cooperazione e condivisione di competenze. Va detto che il Gruppo Egmont ha partecipato attivamente al processo di revisione delle Raccomandazioni del GAFI relative alle FIU e che molte delle innovazioni introdotte nelle Raccomandazioni stesse discendono proprio dagli standard Egmont o dagli approfondimenti condotti dal Gruppo sulle caratteristiche e le prassi operative delle FIU. Il Gruppo Egmont è inoltre particolarmente impegnato anche nell elaborazione di propri standard aggiornati per le FIU. Le Plenarie Egmont - che nel mese di Luglio del 2011 si è svolta a Erevan (Armenia) e nel 2012 si è tenuta a San Pietroburgo (Federazione Russa) - hanno consentito ai rappresentanti dell AIF di 12 Sono 5 i Working Groups nell ambito Egmont: The Legal Working Group (LWG), Outreach Working Group (OWG), Training Working Group (TWG), Operational Working Group (OpWG) e IT Working Group (ITWG). 31

33 avere contezza dei più recenti indirizzi, sviluppi legislativi e operativi a livello internazionale in tale materia, agevolando anche l avvio di nuove relazioni con FIU dell area extraeuropea. Figura 3 - Plenaria Egmont 2011 svolta a Erevan (Armenia) Figura 4 - Plenaria Egmont 2012 svolta a San Pietroburgo (Federazione Russa) 32

34 5. L AGENZIA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA 5.1 La posizione istituzionale dell AIF L Agenzia di Informazione Finanziaria è stata istituita con la Legge 17 giugno 2008 n. 92 ed è disciplinata dal Decreto Delegato n. 146 del L Agenzia è istituzionalmente ed amministrativamente allocata presso la Banca Centrale della Repubblica di San Marino anche se, rispetto a quest ultima, gode della più ampia indipendenza e autonomia operativa nello svolgimento delle funzioni, e nell utilizzo dei poteri, ad essa assegnati. Tale modello istituzionale è conforme agli standard internazionali che prevedono, quali caratteristiche essenziali di una Financial Intelligence Unit, l autonomia operativa e gestionale, l unicità a livello nazionale relativa all accentramento presso un unica Autorità delle segnalazioni di operazioni sospette, la specializzazione nelle funzioni di analisi finanziaria e la possibilità di scambiare, con modalità dirette e autonome, informazioni sia con le Autorità Nazionali che con le omologhe FIU estere. 5.2 Le funzioni e i poteri dell AIF La vigente Legge 17 giugno 2008 n. 92 attribuisce all Agenzia le seguenti funzioni : ricevere le segnalazioni provenienti dai soggetti designati; svolgere l analisi e le indagini finanziarie sulle segnalazioni ricevute, o anche di propria iniziativa, sul complesso di dati e informazioni di cui dispone; segnalare all Autorità Giudiziaria penale i fatti che potrebbero costituire riciclaggio o finanziamento del terrorismo; emanare Istruzione relative alla prevenzione e al contrasto del riciclaggio o finanziamento del terrorismo; vigilare sul rispetto degli obblighi imposti dalla legge o dalle proprie Istruzioni; partecipare agli organismi internazionali impegnati nella prevenzione e nel contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; promuovere e partecipare alla formazione professionale sia del personale di polizia che, più in generale, dei soggetti designati. 33

35 All AIF è inoltre attribuita la funzione di analisi e studio dei fenomeni di riciclaggio o finanziamento del terrorismo e di proporre al legislatore interventi normativi finalizzati a prevenire e contrastare tali fenomeni. Un ulteriore funzione, attribuita ad AIF dall articolo 15 del Decreto delegato 28 Novembre 2008 n.146, è rappresentata dal fatto che su delega dell Autorità giudiziaria, l Agenzia svolge la funzione di Polizia Giudiziaria, assumendo anche interrogatori e testimonianze. Per l assolvimento delle predette funzioni l Agenzia, tra l altro, può avvalersi dei seguenti poteri : ordinare ai soggetti designati l esibizione o la consegna di documenti, anche in originale, o la comunicazione di dati e informazioni, secondo le modalità e nei termini da essa stabiliti; chiedere alla Banca Centrale e alle Amministrazioni Pubbliche la comunicazione di dati o informazioni o la consegna di atti e documenti, secondo le modalità e nei termini da essa stabiliti; eseguire ispezioni presso i soggetti designati; disporre il blocco di beni, fondi o risorse che provengano dal misfatto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che possano essere impiegati per commettere tali misfatti; sospendere, anche su richiesta dell Autorità Giudiziaria penale, per un massimo di cinque giorni lavorativi, sempre che ciò non pregiudichi il corso delle indagini, operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo; assumere sommarie informazioni dalle persone che possono riferire circostanze utili ai fini delle indagini relative ai misfatti di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, nonché ai reati e alle violazioni amministrative previste dalla legge. L AIF è inoltre istituzionalmente deputata a comminare sanzioni di natura amministrativa per accertate inosservanze della Legge, delle proprie Istruzioni, ovvero per altre materie ad essa demandate. 34

36 5.3 La struttura organizzativa dell AIF L Agenzia di Informazione Finanziaria ha completato, nel decorso biennio, la propria struttura organizzativa e la propria pianta organica, mediante l inserimento di nuove risorse umane, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa. A fine 2012, pertanto, l AIF è composta da n. 14 risorse umane (ivi compresa la Direzione) allocate in n. 4 aree operative, meglio rappresentate nello schema che segue : Figura 5 Organigramma Agenzia di Informazione Finanziaria Nella tabella che segue, viene evidenziata con maggiore dettaglio la tipologia di risorse umane in staff all AIF e la sua evoluzione quantitativa. 35

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