WWF LOMBARDIA. Fabrizio Merati
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1 WWF LOMBARDIA Fabrizio Merati
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3 Le giustificazioni presentate a sostegno della pratica delle asciutte sono: Manutenzione argini Controllo della dll vegetazione Pulizia alveo Assenza di richieste idriche
4 Nel caso del Naviglio Grande le asciutte si realizzano 2 volte all anno con la denominazione di: Asciutta primaverile (da febbraio ad aprile) Asciutta autunnale (da settembre a Asciutta autunnale (da settembre a dicembre)
5 Estensione temporale e spaziale Da settembre a dicembre Asciutta parziale totale Naviglio Grande Asciutta totale Naviglio Bereguardo, rete minore
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7 Estensione temporale e spaziale Da febbraio ad aprile Asciutta totale su alte percentuali del Naviglio Grande Asciutta totale Naviglio Bereguardo, rete minore
8 Perdita novellame e specie di piccole dimensioni in sistema principale Impedimento della riproduzione delle specie a deposizione tardo invernale (luccio) in alveo principale e nei laterali
9 Barbo comune: aprile maggio Cavedano: maggio giugno Alborella: giugno Pigo: aprile maggio Savetta: aprile maggio Lasca: aprile maggio Luccio: gennaio marzo Persico: maggio giugno
10 Luccio: NO Ciprinidi reofili: SI Persico: SI
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14 Nel corso degli ultimi 20 anni il numero delle specie ittiche esotiche ih è aumentato in modo esponenziale il Le cause vanno individuate nella maggior estensione dell area interessata dal trasporto di pesce vivo utilizzato per immissioni in corpi idrici (ripopolamenti) come pesce esca (abitudine a rilasciare il pesce esca avanzato dopo l uscita luscita di pesca) a scopo ornamentale (rilascio in corpi idrici dei soggetti indesiderati)
15 Utilizzo dei sistemi posti in asciutta periodica per la produzione estensiva di specie autoctone Controllo e contrasto alla diffusione delle specie esotiche
16 Questo progetto, pur rappresentando un modo di sfruttamento intelligente a fini conservazionistici della pratica delle asciutte, non deve essere interpretata come soluzione unica e di per sé sufficiente rispetto al problema dll delle asciutte. Altre iniziative dovranno essere necessariamente poste in campo per ridurre, entro limiti tollerabili, l impatto dell attuale gestione idraulica della rete irrigua.
17 Naviglio Grande Naviglio di Bereguardo Rete minore soggetta ad asciutta totale Rete minore non soggetta ad asciutta
18 Asciutta invernaleprimaverile: Cattura riproduttori Asciutta invernale primaverile: Stabulazione riproduttori in rogge non soggette ad asciutta Asciutta autunnale: Semina novellame e riproduttori Adacquamento primaverrile Reimmissione riproduttori in sistema laterale Asciutta autunnale Asciutta autunnale Recupero novellame e riproduttori
19 Sistemi di recupero riproduttori (Naviglio Grande) Sistemi di stabulazione riproduttori (rogge alimentate da risorgive non soggette ad asciutte totali) Sistemi per riproduzione e allevamento estensivo (Rogge soggette ad asciutte totali) l)
20 Sistemi di cattura pesci (reti elettrostorditori) Sistemi di trasporto (mezzi con vasche trasporto pesci) Sistemi di stabulazione temporanea riproduttori Sistemi di stabulazione temporanea novellame Strumentazione per analisi idroqualitative di base
21 Coordinatore Squadre di recupero e trasporto pesci composte da: operatori abilitati e personale volontario Monitoraggio (operatori specializzati, personale volontario) Personale di vigilanza (addetti provinciali e comunali, volontari)
22 Studio Idrobiologico(ideatore e responsabile progetto) WWF Lombardia (titolare e promotore dell iniziativa) Consorzio Villoresi (operazioni di campo, collegamento con operatori agricoli) Provincia di Milano (pratiche autortizzative, istituzione misure a tutela della fauna ittica negli ambienti sperimentali) Regione Lombardia (promotrice dell iniziativa) i i
23 Individuazione ambienti (entro fine gennaio) prove preliminari di recupero selezione e stabulazione riproduttori (da febbraio a fine marzo) Prove preliminari di riproduzione naturale con 1/2 specie (da aprile a fine settembre) Recupero e selezione novellame (entro settembre) Semina novellame (in concomitanza con il recupero)
24 Uso elettrostorditore Trasporto pesci Disponibilità ambiente stabulazione riproduttori/novellame Disponibilità ambiente laterale Autorizzazione per semine novellame
25 Prima di passare all attuazione del progetto vero e proprio è stata formulata da parte di Regione Lombardia la necessità di passare attraverso una fase pilota, svolta dai diversi operatori e ENTI a titolo non oneroso, per valutarne la fattibilità. ENTI e operatori coinvolti hanno aderito alla proposta.
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27 Cavedano Il cavedano è stato individuato come specie bersaglio nella prova pilota condotta nel 2013
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29 Subendemismo padano Categoria e criteri della Lista Rossa: In Pericolo (EN) A2ce
30 Subendemismo del distretto padano. Categoria e criteri della Lista Rossa In Pericolo (EN) A2ce
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34 La fase 3 occupa il periodo compreso tra l immissione dei riproduttori ed il recupero del materiale ittico (riproduttori e novellame), prima dell inizio dell asciutta autunnale. In questa fase sono stati effettuati controlli periodici (visivi e idroqualitativi) delle rogge nursery da parte di personale specielizzato (idrobiologi) e volontario.
35 Visual census: prima decade di Giugno Uscita dimostrativa con volontari WWF.
36 PROGETTO NAVIGLIO 2013 Data: Operatore: FM Note Meteo: sereno Roggia Cazzana Riproduzione Adulti Giovani Avannotti Descrizione tratti Tratto torbidità Roggione Bonirola Tratto torbidità 1Da presa Naviglio a terzo ponte Tratto torbidità 2Da terzo a quarto ponte Roggione di Bonirola 3 Da quarto a sesto ponte Tratto torbidità 4 Da seto a settimo ponte Tratto torbidità 5Da settimo ponte a Cascina Mirabello Tratto torbidità Roggia Cazzana Tratto torbidità 1Da presa Naviglio a mulino Tratto torbidità 2Da mulino a strada interpoderale Adulti (>15 cm): 0= assenti; 1 < a 5; 2 < 10; 3 < 20; 4> 20 Giovani (tra 2 e 15 cm): 0 = assenti; 1<20; 2< 40; 3 < 100; 4 > 100 Avannotti (< 2 cm): 0= assenti; 1 < 100; 2 < 500; 3 < 1000; 4 > 1000 Riproduzione: 0 = assente; 1 = in atto 3Da strada interpoderale a ponte
37 Visual census: prima decade di Giugno Cavedani in riproduzione
38 Visual census: seconda decade di Giugno Avannotti di cavedano
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40 La fase 4 della prova pilota ha previsto: fase di campo: recupero materiali ittico dalle rogge nursery, selezione e semina. Raccolta ed elaborazione dati.
41 Volontari provvedono alla misura e alla delimitazione di un tratto di roggia nursery per l analisi quantitativa dell ittiofauna presente.
42 All interno del tratto di roggia delimitata si provvede al campionamento di ittiofauna mediante elettro pesca e alla determinazione nel numero dei soggetti presenti impiegando il metodo passaggi ripetuti Ntot= (N1)^2/(N1 N2)
43 Fase di raccolta dati Identificazione specifica e conteggio dei soggetti catturati. Determinazione di peso e lunghezza di quelli appartenenti alla specie bersaglio (cavedano)
44 Il materiale ittico catturato viene trasferito in vasca di trasporto per la successiva immissione in ambiente non soggetto ad asciutta
45 CAVEDANI
46 L analisi della struttura di popolazione del cavedano nelle rogge nursery ha evidenziato come il novellame, nato nel corso dell estate 2013, rappresenti oltre il 90% dei soggetti recuperati a dimostrazione delle riuscita della prova di riproduzione e primo accrescimento con metodo estensivo.
47 Verifica della possibilità di collaborazione tra i diversi enti coinvolti Definizione dello schema generale di coordinamento delle attività Individuazione delle figure di riferimento all interno delle diverse strutture coinvolte nelle attività di campo, di vigilanza e di adempimento amministrativo Verifica positiva della validità delle procedure adottate Non interferenza della metodica con le pratiche agricole ordinarie Partecipazione personale volontario
48 Le criticità evidenziate nel corso della prova pilota sono principalmente collegate allo stato di avanzamento delle conoscenze sulla metodica. Nel corso dell attività di campo è emersa la progressiva espansione delle specie alloctone anche all interno del sistema dei Navigli che rende ancora più urgente l attivazione lattivazione di analoghe iniziative a tutela della fauna autoctona.
49 Una volta verificata la validità della metodica sotto il profilo tecnicoscientifico e procedurale le fasi successive di lavoro sono da indirizzarsi alla definizione fiii della metodica di dettaglio attraverso i seguenti punti.
50 Identificazione delle altre specie ittiche autoctone producibili attraverso questa metodica. Sinergie possibili con altre linee produttive per l incremento di altre specie di elevato pregio naturalistico. Identificazione di un adeguato numero di rogge nursery e di stabulazione dei riproduttori. Affinamento ed ottimizzazione delle procedure di recupero e selezione dell ittiofauna ittiofauna. Ottimizzazione delle procedure di contrasto nei confronti delle p specie alloctone.
51 Programma di ripopolamento mediante il novellame prodotto. Incremento numerico e formativo della componente volontaria. Creazione di adeguate squadre operative per unità territoriale. Adeguamento dei mezzi e delle attrezzature alle specifiche esigenze di lavoro. Definizione delle possibili fonti di finanziamento
52 EXPO 2015 SI RIFERISCE MOLTO SPESSO AD INTERVENTI DA OPERARE SUI NAVIGLI QUESTA INIZIATIVA AVREBBE TUTTE LE CARTE IN REGOLA PER RIENTRARE TRA GLI OBIETTIVI PROPOSTI QUINDI..
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