Tecniche di redazione del piano di risanamento: esempi pratici

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1 Tecniche di redazione del piano di risanamento: esempi pratici Le procedure di ristrutturazione del debito ed il concordato in continuità Commissione Finanza ed impresa Roma, 19 novembre 2014 Mario Di Micco

2 Un caso di concordato in continuità. Ragioni della Proposta di concordato La Società, considerati i valori patrimoniali di cui è titolare, ha ritenuto di non perseguire accordi con singoli creditori (fra i quali i creditori istanti per la dichiarazione di fallimento.), preferendo, invece, a tutela di tutti e della par condicio creditorum presentare una proposta di concordato preventivo, volta a prevedere il miglior soddisfacimento delle ragioni dei creditori. Pertanto, la proposta di concordato ha come causa la scelta di regolare la crisi (cfr., Cass. 23 gennaio 2013, n. 1521) secondo le regole del concorso concordatario

3 Piano di concordato preventivo Costi e ricavi della continuità PIANO DI CONTINUITA Coperture finanziarie Vantaggio per i creditori sociali + PIANO DI LIQUIDAZIONE Liquidazione delle attività non strategiche Valore di estinzione delle passività Criticità inerenti le valutazioni

4 Piano di concordato preventivo PIANO DI CONTINUITA

5 Concordato con continuità aziendale Art. 186 bis, comma 2 lett. a, l.f. il piano di cui all'articolo 161 [ ], deve contenere anche un'analitica indicazione dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell'attività d'impresa prevista dal piano di concordato, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di copertura Art. 186 bis, comma 2 lett. b, l.f. La relazione del professionista di cui all'articolo 161, terzo comma, deve attestare che la prosecuzione dell'attività d'impresa prevista dal piano di concordato è funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori

6 Concordato con continuità aziendale INDIVIDUAZIONE DEI COSTI E DEI RICAVI Aspetto economico ESPLICITAZIONE DELLE RISORSE E DELLE COPERTURE Aspetto finanziario EVIDENZIAZIONE DELLA CONVENIENZA FINANZIARIA CF positivi a servizio dei creditori concordatari

7 Un caso di concordato in continuità. Costruzioni S.p.A. Società di costruzioni 1. Attiva nel settore pubblico 2. Crisi imputabile a ritardati pagamenti e contrazione dell attività 3. Commesse in portafoglio da completare

8 Lo sviluppo delle commesse in continuità In relazione a ciascuna commessa è necessario stimare puntualmente COSTI e RICAVI e, dunque, i MARGINI generabili dalla continuità Ricavi Costi Risultato Commessa A Commessa B (22.260) Commessa C Commessa D Totale È consigliabile il supporto di un tecnico terzo per la valutazione degli aspetti più strettamente tecnici: tempi di produzione; emissioni SAL; maturazione dei costi

9 Piano economico mensilizzato luglio-13 agosto-13 settembre-13 ottobre-13 Totale Ricavi Opere di completamento Completamento della strada Opere di variante tangenziale Opere integrative tangenziale M aterie prime Opere di completamento Completamento della strada Opere di variante tangenziale Opere integrative tangenziale Subappalti M anodopera Indiretti (esclusi stipendi personale indiret Stipendi personale indiretto di cantiere e d Totale costi M argine operativo netto

10 L aspetto finanziario Assunti i valori dei ricavi e dei relativi costi, nonché i valori riportati nel cronoprogramma delle lavorazioni e dei tempi previsti per l emissione dei SAL, il piano dei flussi finanziari è stato sviluppato sulla base di una serie di ipotesi: incasso dei Sal emessi entro 90 giorni dalla loro emissione, al netto della ritenuta a garanzia trattenuta dalla stazione appaltante del 5/1000, nell ipotesi di svincolo della quota del 10% del recupero anticipazione; pagamento a 90 giorni dei costi per materie prime e altri costi indiretti (esclusa la manodopera); pagamento nel mese successivo a quello di maturazione del costo del personale dipendente diretto ed indiretto; pagamento dei costi di subappalto all epoca di incasso dei Sal;

11 L aspetto finanziario computo dell Iva sulle vendite e dell Iva sugli acquisti di materie e subappalti; finanziamento dei costi di avvio della continuità attraverso le somme rivenienti dall accordo transattivo sottoscritto, autorizzato dal Tribunale; estinzione di debiti verso fornitori pregressi per i quali è stata convenuta, anteriormente alla presentazione della domanda, la cessione di crediti futuri (rappresentati dai flussi delle lavorazioni della continuità), secondo modalità opponibili alla massa dei creditori concordatari.

12 ENTRATE Il Piano finanziario lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 Totale Entrate da lavori Ricavi Iva su vendite Totale Entrate Uscite da lavori Materie prime Subappalti Manodopera Indiretti (esclusi stipendi personale indiretto di cantiere) Stipendi personale indiretto di cantiere e di sede Iva su acqusti Totale Uscite Cash flow mensile lavori Altre entrate/uscite Cash in da accordo transattivo Iva su acquisti Iva su vendite Saldo Iva Versamento Iva ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) Effetto cessioni Individuazione destinatario di pagamento - X Individuazione destinatario pagamento - Y Cessione pro solvendo - Z ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) Cash flow mensili totali Cash flow mensili cumulati ( ) ( ) ( )

13 I vantaggi della continuità Grazie alla prosecuzione dell attività d impresa la Società potrà: fronteggiare in equilibrio finanziario i costi di ripresa dell attività aziendale; conseguire, al termine del periodo previsionale, risorse, di poco, superiori rispetto a quelle ottenute in prestito dalla massa a seguito della stipula dell accordo transattivo (Euro rispetto a Euro ). Somme che saranno poste nella disponibilità dei creditori concordatari al fine di estinguere i propri crediti; effettuare il pagamento di creditori anteriori, che diversamente sarebbero stati soddisfatti al chirografo con le risorse della liquidazione (sottraendo quindi attivo disponibile ai restanti creditori); evitare ulteriori aggravi al passivo con il computo di indennizzi derivanti dalla risoluzione dei contratti, che sarebbero diversamente dovuti in caso di mancata continuità

14 Eventuali nuove commesse Per le commesse che dovessero essere acquisite durante la procedura di concordato e in fase di esecuzione: le risorse finanziarie dovranno provenire dall esterno (tramite finanziamento soci o finanziamenti bancari prededucibili sugli utili derivanti dalle nuove commesse ai sensi dell art. 182 quater e 182 quinquies l.fall.). Tale assunto è coerente con la volontà della Società proponente di vincolare il patrimonio oggetto della presente proposta alla soddisfazione di tutti (e solo) i creditori anteriori e di quelli prededucibili nei limiti di cui alla proposta stessa. gli utili futuri derivanti dalla gestione di nuove commesse saranno destinate soltanto in parte (30%) al pagamento dei creditori postergati, inclusi in una specifica classe.

15 Piano di concordato preventivo PIANO DI LIQUIDAZIONE

16 La fase liquidatoria Il Piano Liquidatorio Maggiori criticità: STIMA DEI VALORI DI REALIZZO DI ALCUNE POSTE DELL ATTIVO QUANTIFICAZIONE DEL VALORE DI ESTINZIONE DI ALCUNE POSTE DEL PASSIVO

17 La fase liquidatoria La valutazione dell attivo Riserve Problematiche strettamente tecniche Valutazione di un perito Crediti v/clienti Valutazione puntuale / ageing Immobilizzazioni Perizie giurate di stima

18 La fase liquidatoria Valutazione dell attivo. Esistenza di diritti reali o personali Al fine di individuare l entità dell attivo disponibile e distribuibile ai creditori concordatari, è necessario verificare che non esistano diritti reali (pegno, ipoteca) o accordi opponibili alla massa (cessione crediti) su beni di proprietà che diano luogo a esclusione del cespite dall attivo concordatario. Nel caso di specie la Società aveva stipulato diversi contratti aventi ad oggetto il trasferimento di unità abitative ed alcuni di questi contrati non avevano visto esauriti i reciproci diritti prima della presentazione della domanda. I CONTRATTI NON ERANO STATI REGISTRATI E TRASCRITTI ATTIVO DISPONIBILE PER LA PROCEDURA E DEBITO PER CAPARRE DA CONSIDERARSI AL CHIROGRAFO Art. 169 l.f. e art. 45 l.f.

19 La fase liquidatoria Valutazione dell attivo. Esistenza di diritti reali o personali Esistenza di garanzie reali su propri beni, sia per debiti propri sia per debiti di terzi. Sui beni sociali erano state iscritte ipoteche giudiziali da parte di creditori sociali e alcuni crediti erano stati ceduti (con cessione notarile notificata al debitore). Necessità di una ricognizione puntuale dei beni e del debito ATTIVO INDISPONIBILE PER I CREDITORI CONCORDATARI

20 La fase liquidatoria La valutazione del passivo Debiti v/banche Centrale Rischi BdI Debiti v/fornitori Debiti Tributari e previdenziali Ricognizione puntuale, scadenzario, individuazione di privilegio generale. Analisi dei decreti ingiuntivi Estratto ruoli e certificato carichi pendenti. Certificato di regolarità contributiva

21 La fase liquidatoria Valutazione del passivo. Il debito tributario Il debito IVA della Società è transabile? Nel caso di attivo incapiente, la falcidia segue le norme del Codice civile o dell art. 182 ter l.f.?

22 La fase liquidatoria Il debito IVA della Società è falcidiabile? Corte Costituzionale 15 luglio 2014 n. 225 Il debito IVA deve essere pagato per intero Per il credito Iva non è alterabile lo statuto di integrale pagamento se non dalla più limitata opzione dilatoria. Il tributo configura una delle risorse proprie dell Unione, la cui gestione è di interesse comunitario. Il trattamento del credito in procedura concorsuale, a prescindere dalla transazione con il fisco va assicurato secondo un precetto sostanziale, prevalente sulla autonomia regolativa della crisi da parte del debitore. Solo per tutti gli altri creditori continua a valere il divieto di alterare l ordine delle cause legittime di prelazione, e quindi anche di graduazione legale dei privilegi (Cass., Sez. I, 25 giugno 2014, n ).

23 La fase liquidatoria Il debito IVA nei confronti dei fornitori (debito di rivalsa) Art c.c. I crediti di rivalsa verso il cessionario ed il committente previsti dalle norme relative all IVA, hanno privilegio sui beni che hanno formato oggetto della cessione o ai quali si riferisce il servizio. Se il bene relativo alla fornitura è ancora presente nell attivo concordatario, il debito per IVA è assistito da privilegio speciale, anche nell ipotesi di fornitore chirografario. Se il bene relativo alla fornitura NON è più presente nell attivo concordatario, o si è in presenza di debiti per forniture di servizi, il debito per IVA è da soddisfarsi al chirografo Relazione ex art. 160, comma 2, L.F,

24 Il passivo Oneri successivi alla presentazione della domanda di concordato Professionisti in corso di procedura Fondo spese di procedura Fondo spese legali e assistenza del concordato Fondo spese gestione Fondo spese gestione fino alla presumibile data di omologazione Fondo spese gestione dall omologazione all esecuzione Fondo spese dismissione del personale dipendente

25 Il Piano Definizione delle attività ai fini del Piano Definizione del passivo Valore attivo realizzabile Attivo non disponibile Attivo distribuibile Flussi del piano di continuità Prededucibili Privilegiati Chirografari Postergati Integrazioni Oneri successivi alla presentazione Fondo rischi per contenzioso Fondi rischi ed altri acc.ti

26 Proposta di concordato Sulla base del piano sopra illustrato e dei valori attivi e passivi individuati, la Società formula la seguente proposta di soddisfacimento dei creditori: cessione dell intero proprio patrimonio mediante affidamento di mandato ad un liquidatore giudiziale; destinazione del ricavato per il soddisfacimento dei creditori in base alle seguenti modalità: pagamento integrale delle spese di giustizia e dei creditori con rango prededucibile; pagamento integrale degli oneri di mantenimento dell impresa; pagamento integrale dei creditori privilegiati e dei relativi interessi legali sino alla prevedibile data di soddisfo, oltre fondi rischi contenzioso al privilegio; pagamento in chirografo del credito IVA da rivalsa (art c.c.) per incapienza del bene.

27 Proposta di concordato ATTIVO REALIZZABILE ATTIVO CEDUTO ( ) FLUSSI CONTINUITA' ATTIVO CONCORDATARIO DISPONIBILE SPESE DI PROCEDURA ( ) ALTRI ONERI SUCCESSIVI ALLA DOMANDA ( ) RESIDUO PER I PRIVILEGIATI DEBITI IPOTECARI E ASSISTITI DA PRIVILEGIO SPECIALE ( ) FONDI RISCHI IPOTECARI ( ) DEBITI PRIVILEGIATI ( ) FONDI RISCHI PRIVILEGIATI ( ) INTERESSI SU DEBITI PREV. E IPOTECARI ( ) RESIDUO PER IL CHIROGRAFO

28 Proposta di concordato In relazione al soddisfacimento dei creditori chirografari la massa attiva disponibile ammonta, presumibilmente, ad oggi ad Euro Classe 1: creditori chirografari standard, comprensivi degli appostamenti per fondi rischi ed indennizzi. Classe 2: creditori postergati. In particolare vengono collocati nella medesima classe, in ragione dell identità del trattamento offerto e in ragione dell omogeneità dell interesse economico, i crediti finanziari dei Soci e dei Soggetti riferibili al Gruppo Classe 3: creditori che partecipano, assieme alla Società, ad A.T.I., in qualità di mandanti Ipotesi di soddisfo dei chirografari Attivo disponibile per i chirografari Classe Valore debito % Importo Classe ,19% Classe Surplus da concordato - Classe ,00% Totale

29 Tempi di adempimento La tempistica di adempimento della proposta di concordato non ha valore vincolante ma di orientamento ai fini della valutazione della fattibilità economica da parte dei creditori 12M 24M 36M 48M ATTIVO REALIZZABILE ATTIVO CEDUTO ( ) ( ) FLUSSI CONTINUITA' ATTIVO CONCORDATARIO DISPONIBILE SPESE DI PROCEDURA ( ) ALTRI ONERI SUCCESSIVI ALLA DOMANDA ( ) RESIDUO PER I PRIVILEGIATI DEBITI IPOTECARI E ASSISTITI DA PRIVILEGIO SPECIALE ( ) FONDI RISCHI IPOTECARI ( ) DEBITI PRIVILEGIATI ( ) ( ) ( ) FONDI RISCHI PRIVILEGIATI ( ) INTERESSI SU DEBITI PREV. E IPOTECARI ( ) ( ) RESIDUO PER IL CHIROGRAFO DEBITI VERSO MANDANTI ATI ( ) ( ) % SODDISFAZIONE CHIROGRAFO 42,64% 17,36% RESIDUO ALTRI CHIROGRAFARI DEBITI CHIROGRAFARI ( ) ( ) FONDI RISCHI E INDENNIZZI AL CHIROGRAFO ( ) ( ) % SODDISFAZIONE CHIROGRAFO 17,90% 7,29%

30 Costruzioni S.p.A. Ricorso ai sensi dell art. 161 l.f. 1 Cenni storici 2 Attività svolta 3 Cause e circostanze dello stato di crisi 4 Ragioni della proposta di concordato 5 Relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria alla data di riferimento 5.1 Attività 5.2 Passività 6 Elenco dei titolari di diritti reali o personali 6.1 Elenco dei titolari di diritti che attengono a contratti pendenti 6.2 Elenco dei titolari di diritti reali 7 La continuità aziendale 8 Lo stato analitico ed estimativo delle attività 9 Piano di concordato 10 Proposta di concordato 11 Tempi di adempimento della proposta di concordato 12 Convenienza della procedura di concordato preventivo 13 Conclusioni

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