Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio

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1 Strettamente riservato al Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio Piano di Sviluppo Strategico Settembre 2012

2 1. Sommario per i portatori di interesse Il Mercato di riferimento - Opportunità e sfide Mercato globale Mercato Italia Trend ed opportunità Quadro di riferimento Ricerca e Sviluppo Tecnologico europeo e nazionale Horizon Aeronautica (ACARE, SRIA) Europa Italia Spazio (ESA, ASI) Europa Italia Aerospazio Italia - Situazione attuale Il contesto italiano I distretti ed i cluster regionali Campania Lazio Lombardia Piemonte Puglia Altri I grandi gruppi Università e centri di ricerca Sistema Aerospazio Italia Agenda Strategica R&ST Vision ed obiettivi strategici Aree e tecnologie strategiche di sviluppo Temi di ricerca e proposte progettuali Roadmap tecnologica Strategia e modello di sviluppo del CTNA I bisogni e le priorità dei portatori di interesse Obiettivi strategici Iniziative strategiche Sviluppo della filiera Valorizzazione della proprietà intellettuale Internazionalizzazione Sviluppo competenze Brand, Internazionalizzazione e marketing tecnologico Modello operativo Funzioni Infrastrutture di conoscenza - Reti di centri R&ST Infrastrutture di servizi - Piattaforma operativa abilitante Modello finanziario

3 6.6. Governance Impatto economico-sociale sul territorio Progetti del bando Progetto 1 TiltrotorFX Tiltrotor Flight Control System Enhancement x Pilot Workload Reduction and Flight Envelope Protection Progetto 2 TIVANO - Tecnologie Innovative per Velivoli di Aviazione generale di Nuova generazione Progetto 3 - Greening the Propulsion Progetto 4 SAPERE Space Advanced Project Excellence in Research and Enterprise Requisiti finanziari Requisiti di finanziamento Dimensionamento delle risorse finanziarie Coerenza strategica

4 1. Sommario per i portatori di interesse Il presente documento descrive il Piano di Sviluppo Strategico del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio ed è funzionale alla presentazione della domanda di partecipazione al Bando MIUR denominato Avviso per lo sviluppo e potenziamento di Cluster Tecnologici Nazionali (di cui al D.D. 257/Ric del 30 maggio 2012) da parte dell associazione denominata Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio. Il Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (di seguito CTNA) si costituisce sotto forma di associazione, su iniziativa dei seguenti Soci Fondatori: Finmeccanica Spa, Avio Spa, Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania - DAC S.c.a.r.l., FI.LA.S. SpA, Società Finanziaria Laziale di Sviluppo, Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo, Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte, Distretto Tecnologico Aerospaziale S.c.a.r.l., Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e a questi si aggiungeranno AIAD, Federazione Aziende Italiane per l Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l Ambiente. La costituzione del CTNA è il punto di sintesi e convergenza di bisogni e priorità che i diversi portatori di interesse del sistema aerospaziale nazionale hanno maturato negli ultimi anni alla luce dell andamento del mercato globale e delle politiche settoriali a livello europeo ed internazionale: il CTNA, infatti, quale interlocutore nazionale unico aggrega tutti gli attori principali del sistema aerospaziale nazionale: Grandi, medie e piccole aziende, Centri di Ricerca, mondo Accademico, Istituzioni Governative, Agenzie e Piattaforme nazionali, Federazioni di Categoria e Distretti industriali e tecnologici aerospaziali regionali. Il Piano Strategico del CTNA è stato sviluppato da un team di esperti industriali e di ricerca e sviluppo altamente qualificati, sia in ambito aeronautico che spaziale, facenti parte di grandi gruppi, università, centri di ricerca e servizi innovativi, in collaborazione con Agusta Westland Spa, AIAD (Federazione Aziende Italiane per l Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza), Alenia Aermacchi Spa, Avio Spa, Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte, Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania - DAC S.c.a.r.l., Distretto Tecnologico Aerospaziale S.c.a.r.l., Elettronica Spa, FI.LA.S. SpA, Società Finanziaria Laziale di Sviluppo, Finmeccanica Spa, MBDA, Selex Galileo Spa, Selex Sistemi Integrati Spa, Selex Elsag Spa, Telespazio Spa, Thales Alenia Space e ICM Industrial a supporto di Finmeccanica Spa. Il Piano Strategico del CTNA sviluppa visione, strategia, percorsi di sviluppo della R&ST e portafoglio delle proposte progettuali del periodo nel settore Aeronautica e Spazio. Il punto di partenza è stata l analisi della situazione attuale (in termini di mercato competenze, capacità e risultati) costruita grazie al contributo di tutti i soci fondatori. Il Piano Strategico è in linea con: le opportunità di mercato, le priorità dei programmi e delle politiche Europee e Nazionali, sia generali che di settore (H2020, ACARE, ESA/ASI, ACARE Italia, Spin-IT), i piani strategici dei grandi gruppi nazionali, le attività dei Distretti Regionali e di Università, Istituti Tecnici Superiori e Centri di ricerca pubblici e privati. Il presente documento si sviluppa partendo da un analisi del mercato aerospaziale globale e italiano e dei principali trend: il comparto dell aerospazio e della difesa rappresenta, infatti, un settore strategico per la competitività dei Paesi, espressione di competenze tecnologiche e professionalità di altissimo livello. La capacità di impatto e ricaduta del settore sull economia delle nazioni, su mercati adiacenti e sulla società nel suo complesso è molto rilevante. In Italia l anno 2011 è stato caratterizzato da un volume di ricavi pari a 13,6 miliardi (di cui oltre il 60% militare) e un livello di esportazioni di oltre 8 miliardi. L industria coinvolge addetti diretti (AIAD, ANIE). Al di là di eventi puntuali, dal 1980 ad oggi, il traffico aereo è cresciuto negli ultimi trent anni in media del 5% annuo. Questi dati storici, associati ad una crescita media nei prossimi vent anni del PIL mondiale del 3,3%, fanno prevedere, per il solo segmento dell ala fissa, una crescita media annua, tra il 2011 ed il 2030, del 5,4% circa. Al contempo invece, in particolare per il settore della Difesa, l elevato deficit pubblico di molti Paesi occidentali ha comportato una crescente pressione sui budget di spesa pubblica ed una riduzione degli investimenti. Considerando il quadro di riferimento europeo e nazionale della Ricerca e dello Sviluppo Tecnologico, il piano illustra i riferimenti chiave delle politiche europee sull aerospazio, che inquadrano l attività del CTNA in un contesto internazionale strutturato: la tecnologia ha rivestito da sempre un ruolo fondamentale e continuerà ad averlo sia in termini di miglioramento del trasporto sia di competizione industriale. Nel settore la spesa per Ricerca e Sviluppo arriva a livelli significativi con ricadute importanti anche sugli altri settori industriali. In particolare, Horizon 2020 pone l aeronautica di fronte alla sfida di realizzare un sistema di trasporto smart, eco-sostenibile ed integrato, mentre alla ricerca spaziale si 4

5 richiede di salvaguardare e sviluppare una industria spaziale competitiva e favorire una innovazione basata sulla ricerca tecnologica fondamentale in ambito di KET (key enabling technologies), in settori ad alto potenziale di innovazione e applicazioni spaziali/terrestri. Le visioni strategiche del settore aerospaziale sono dettate anche, a livello europeo, dalla piattaforma ACARE (Advisory Council for Aviation Research and Innovation in Europe) e dall ESA (European Space Agency). Lo sviluppo della strategia del CTNA si basa ed è in linea con tali indirizzi. La baseline del settore aerospaziale a livello nazionale parte dall analisi dei cinque distretti regionali fondatori del CTNA (quasi membri di cui circa 800 PMI e 150 tra Università e Centri di ricerca), degli altri distretti e cluster presenti sul territorio nazionale, mappandone le competenze tecnologiche, i progetti, le eccellenze e le iniziative (con particolare attenzione a quelle sviluppate in ambito di internazionalizzazione e smart specialization). Lo scopo di questa mappatura è l efficiente integrazione delle competenze e lo sfruttamento delle possibili sinergie a livello nazionale. Inoltre, il piano illustra le principali attività dei grandi gruppi in tema di ricerca, sviluppo ed attività innovativa, la partecipazione ai programmi ed ai progetti internazionali ed i principali risultati conseguiti. L analisi si chiude con la mappatura delle competenze tecnologiche d eccellenza dei principali 50 attori attivi nella ricerca aerospaziale in Italia (Università e Centri di Ricerca). Questi infatti, sono fortemente presenti in tutte le componenti del mondo aerospaziale, dalle Piattaforme, alle associazioni di categoria e nei distretti regionali. In particolare, sono stati descritti il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Il piano sviluppa l agenda strategica di programmazione di ricerca e sviluppo tecnologico (R&ST) del CTNA delineando le aree tecnologiche e i progetti di R&ST sui quali allocare le risorse e dirigere gli investimenti. Si parte dalla vision e dagli obiettivi strategici dell aerospazio italiano: l obiettivo primario del CTNA è assicurare che l industria aerospaziale italiana rimanga una delle più grandi ed importanti in Europa. Inoltre il CTNA fa propri gli obiettivi strategici definiti da ACARE Italia e ASI, al fine di essere coerente ed allineato alle aspettative degli stakeholder nazionali. Secondariamente, al fine di mantenere strettamente la coerenza con le esigenze del mercato, sono stati mappati i principali prodotti aeronautici su una linea cronologica di lungo periodo e individuate le aree tecnologiche strategiche per segmento (ala fissa, ala rotante, propulsione e spazio). Il terzo passo è stata la costruzione del portafoglio di proposte progettuali a partire dalle indicazioni di ACARE Italia e ASI (Agenzia Spaziale Italiana). I diversi attori coinvolti nello sviluppo del CTNA contribuiscono a validare, aggiornare e integrare questo portafoglio di proposte progettuali: i portafogli progetti considerati comprendono 100 proposte progettuali suddivise in nove domini tecnologici per l aeronautica ed otto per lo spazio. Il coordinamento e sintesi di questi contributi così eterogenei è stato fondamentale per mantenere stretta la coerenza del Piano Strategico con le linee guida strategiche del settore. Infine, è stata costruita collaborativamente la roadmap tecnologica per gli anni I progetti sono stati inquadrati nei framework di riferimento (ACARE Italia per l aeronautica e ASI per lo spazio). Il piano definisce la strategia di sviluppo del CTNA a partire dalle l analisi dei bisogni e delle priorità dei principali stakeholder del sistema (distretti, grandi aziende, università e centri di ricerca, PMI, istituzioni e piattaforme ed agenzie): emerge chiaramente come forte necessità quella di avviare azioni di coordinamento e sinergia tra i Distretti regionali. In particolare, emerge l esigenza di un unico punto di riferimento e di aggregazione che renda complementari e non in competizione tra di loro i Distretti esistenti, in una logica sistemica di specializzazione che valorizzi le eccellenze tecnologiche territoriali. L attività del CTNA è guidata da una serie di obiettivi strategici di alto livello per il sistema aerospaziale nazionale che riguardano la valorizzazione delle eccellenze tecnologiche nazionali, il potenziamento del sistema di ricerca ed innovazione, lo sviluppo di tutti gli attori industriali lungo la filiera di settore, il rafforzamento della competitività a livello nazionale ed internazionale e la crescita qualitativa e quantitativa dell occupazione del comparto. Il modello di gestione strategica del CTNA è sviluppato a partire dai modelli e requisiti di gestione World Class Cluster ed è articolato su quattro aree: ecosistema, modello strategico, modello operativo e modello finanziario. Parlando di strategia, il CTNA mira a posizionarsi a livello europeo come interlocutore nazionale leader per l aerospazio e ad aggregare in un unico soggetto tutti gli attori principali del sistema aerospaziale nazionale. Per raggiungere tali obiettivi, il CTNA ha definito una serie di programmi strategici che dovrà attuare nel periodo Essi riguardano: lo sviluppo della filiera, la valorizzazione della proprietà intellettuale, l internazionalizzazione, lo sviluppo delle competenze e l area brand, internazionalizzazione e marketing tecnologico. Per ciascuno di questi ambiti sono stati individuati gli obiettivi, le aree di intervento e l impatto stimato. Il modello operativo del CTNA prevede tre componenti fondamentali. In primo luogo sono definite una serie di funzioni manageriali organizzate come gruppi di lavoro permanenti in modo trasversale sui Distretti esistenti con il compito di definire piani di azione specifici per ogni iniziativa e definire gli strumenti operativi idonei per l implementazione delle attività. Secondariamente si è programmata la costituzione di quattro centri di 5

6 ricerca focalizzati su aree tecnologiche specifiche e prioritarie, localizzati in regioni chiave. La terza componente è infine un infrastruttura di servizio costituita da una piattaforma operativa abilitante (IRM Aerospace) che consente di coordinare i processi di gestione del cluster e di interconnette tutti gli attori coinvolti nelle diverse funzioni, nei progetti di ricerca ed in tutte le aree di azione del cluster. Il modello di governance del CTNA è basato sui seguenti organi: l Assemblea, l Organo di Governo, il Comitato tecnico, il Comitato dei distretti, il Presidente, il Vice Presidente. L impatto delle iniziative del CTNA sulla ricerca e sulla ricaduta industriale, con particolare attenzione per i mercati adiacenti (dual applications) e alla smart specialization, è stato stimato in posti lavoro per ricercatori ed incremento della forza lavoro nelle supply chain, basato su un ipotesi di potenziale aumento dei volumi produttivi da maggiori contratti nazionali e internazionali. Si sono, inoltre, individuati i fabbisogni di massima di figure professionali chiave (Phd Industriali, tecnici ed ingegneri) necessari per sviluppare le capacità delle PMI e lo staffing di ricerca per raggiungere la massa critica sulle aree tecnologiche chiave. Il piano delinea la selezione dei quattro Progetti per la partecipazione al bando che è stata condotta in modo strutturato al fine di garantire l allineamento con le politiche sull innovazione a livello nazionale ed europeo, le necessità tecnologiche delle imprese e la rilevanza scientifica e tecnologica del contenuto dei progetti stessi per lo sviluppo e la competitività dell industria italiana. I quattro progetti selezionati sono: TiltrotorFX (Miglioramento del Sistema di Controllo del Convertiplano per la Riduzione del Carico di Lavoro e del Pilota e la Protezione dell Inviluppo di Volo), per l ambito ala rotante; TIVANO (Tecnologie innovative Velivoli Aviazione generale Nuova generazione), per il dominio ala fissa; Greening the Propulsion, per l area motoristica; SAPERE Space Advanced Project Excellence in Research and Enterprise per l ambito spaziale. L esecuzione del Piano Strategico e la messa in opera del Cluster Nazionale Tecnologico, secondo i modelli World Class Cluster, richiedono risorse finanziarie adeguate e sostenibili nel tempo. È necessario abilitare i membri del Cluster a competere efficacemente a livello internazionale, e sviluppare collaborazioni internazionali importanti affinché il CTNA sia attraente nelle attività di fund raising. Il piano fornisce un indicazione delle risorse finanziarie necessarie per i progetti di ricerca identificati nelle technology roadmap e per le iniziative prioritarie di realizzazione del cluster. La sostenibilità del cluster rappresenta un punto essenziale per garantire uno sviluppo equilibrato, ma soprattutto per uscire da un ruolo classico dei distretti di puro facilitatore/promotore, per passare ad una logica proattiva che si misuri con i membri sulle opportunità di mercato e sulla costruzione di filiere robuste sia della ricerca che industriali. Per raggiungere questo obiettivo, il CTNA offrirà servizi innovativi attraverso la piattaforma IRM Aerospace e promuoverà l acquisizione di contratti di ricerca dalla committenza da grandi imprese nazionali e internazionali e PMI. A conclusione del documento si illustra la coerenza strategica del Piano con i requisiti e i criteri di valutazione definiti dal Bando che vengono ripresi in maniera puntuale ed il documento rispetta e segue le indicazioni ricevute. L impatto complessivo del progetto CTNA è condizionato: dalle risorse finanziare stabili, dallo scenario internazionale del settore (fusioni di grandi gruppi), dal sistema finanziario (accesso al credito delle PMI) nonché dalla forza politica di focalizzare gli investimenti in poche aree strategiche e con modelli operativi che realizzino importanti sinergie. 6

7 2. Il Mercato di riferimento - Opportunità e sfide 2.1. Mercato globale Il settore dell aerospazio e della difesa rappresenta a livello globale un settore strategico per la competitività dei Paesi, espressione di competenze tecnologiche e professionalità di altissimo livello: la capacità di impatto e ricaduta del settore sull economia delle nazioni, su mercati adiacenti e sulla società nel suo complesso è molto rilevante. Il settore è caratterizzato da elementi che ne influenzano fortemente la struttura ed il grado di competitività. Innanzitutto, l elevato livello tecnologico delle attuali configurazioni di aeromobili e la tecnologia di base associata implicano che un leggero miglioramento delle prestazioni tecnologiche sia ottenuto attraverso grandi sforzi e ingenti crescite nei costi finali associabili al veicolo. Dunque, vi è un elevato rischio di posizionamento errato nella matrice tecnologica per cui spesso si propongono sul mercato accordi collaborativi e piattaforme di sviluppo come strumenti di mitigazione. La complessità tecnologica di un velivolo implica una limitata possibilità di controllare tutte le soluzioni tecnologiche proposte sul mercato e determina costi di sviluppo molto elevati con un notevole impatto del rischio finanziario associato. Inoltre, lo sviluppo del settore è caratterizzato da lunghi cicli di break even e mercati limitati dato che l ottica globale deve supplire alle ridotte dimensioni dei singoli mercati nazionali. Tutti questi fattori si traducono in tensioni sul ciclo finanziario: l industria è caratterizzata, infatti, da investimenti up-front molto consistenti ed il finanziamento dei processi di sviluppo è, di conseguenza, un fattore di successo critico per le grandi imprese, così come per le aziende più piccole. Il settore dell aerospazio e della difesa può essere segmentato nei seguenti macro-settori civile (civil aerospace sector - CAS ) e militare (military aerospace sector MAS ). Il primo è definito da quelle attività e servizi direttamente collegabili al settore dell aeronautica e riconducibili alla domanda di compagnie aeree, aziende di trasporto e di spedizione, privati e imprese, clienti del settore pubblico: velivoli commerciali (Commercial aircraft: Wide-body aircraft e Narrow-body aircraft ), velivoli regionali (Regional aircraft), business jet e velivoli ad ala rotante (Rotorcraft). Il secondo gruppo include quelle attività o servizi direttamente riferibili al settore dell aeronautica ad uso militare e delle tecnologie per lo spazio. Il sotto-settore spazio include anche la produzione di missili, satelliti, veicoli di lancio, sistemi per la difesa, veicoli di navigazione per l esplorazione dello spazio e intercettori eso-atmosferici per la difesa. La stretta interdipendenza tra mercato civile e mercato della difesa apre, inoltre, possibilità per lo sviluppo di applicazioni duali: il mercato della difesa segue le proprie logiche anche se le imprese indirettamente coinvolte nel mercato civile spesso riescono a beneficiare di alcuni nuovi sviluppi tecnologici. A livello mondiale, considerando i dati di bilancio riferiti alle prime 100 aziende globali operanti in ambito aerospaziale e difesa, il settore ha riportato nel 2011 ricavi annuali pari a $677 miliardi e profitti operativi pari a $60 miliardi. Confrontando con l anno 2010, ciò equivale ad una crescita annua del 5% sui ricavi e del 2% sui profitti (Figura 2.1). D altra parte, l industria aeronautica ha osservato nel 2011 il suo anno migliore per quanto riguarda il valore della produzione e il secondo anno migliore per numero di ordini processati. Al contrario, il settore della difesa è stato caratterizzato da investimenti ridotti in particolare negli USA e in Europa, anche se la crescita attesa risulta costante grazie ad investimenti crescenti dei Paesi come il Giappone, il Brasile, gli Emirati Arabi, la Cina e l India. Globalmente, con riferimento al 2012, i risultati finanziari delle top global companies si attestano in linea con l anno precedente e denotano un declino dei ricavi nel settore della difesa che viene però compensato da azioni di taglio nei costi, per mantenere invariati i margini operativi. È probabile, infatti, che il settore possa continuare ad essere caratterizzato da azioni di razionalizzazione dei costi, di disinvestimento dei noncore assets e da una dinamica differente dei meccanismi di acquisizione. Ci si aspetta, dunque, una concorrenza interna al settore più aggressiva e una pressione aggiuntiva a cui i fornitori devono sottoporsi nell ottica di soddisfare le crescenti esigenze dei produttori locali. 7

8 Figura 2.1 Queste tendenze sono anche imputabili ad una globalizzazione crescente, che si traduce in una domanda maggiore di spostamenti e di requisiti di sicurezza più stringenti da introdurre nei Paesi emergenti. A livello di sotto-settori si osservano le seguenti prospettive: Aircraft & aircraft part manufacturers (A&AP) - (incluse avionica ed elettronica): questo sottosettore in termini di ricavi è uno dei più rilevanti ed è caratterizzato da domanda in crescita con particolare riferimento agli UAV- unmanned aerial vehicles. L industria è dominata da grandi players, come USA, Francia e UK, e si delinea un ulteriore riduzione sui margini derivante dalla crescente competizione dei Paesi emergenti. Engine & engine part manufacturers ( E&EP ): la maggior parte dei ricavi e dei margini di profitto per i costruttori di motori deriva dalla vendita di componenti di ricambio, dall'affitto dei motori e dalle attività di manutenzione. Questo settore di mercato è oligopolistico per natura e dominato da tre grandi gruppi: GE Aviation (USA), Pratt&Whitney (USA) e Rolls Royce (UK) Maintenance, repair, and overhaul ( MRO ): dopo due anni di decrescita, è previsto che il settore MRO recuperi entro la fine del Alimentato dai sotto-settori della componentistica per il motore e delle modifiche di riparazione, si attende che la crescita MRO possa essere trainata dalla domanda nei Paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti; in USA e in Europa, è attesa invece una crescita più moderata. Training & Simulation ( T&S ): questo segmento tradizionalmente include i seguenti prodotti e servizi relativi ai simulatori completi di volo ("FFS"), dispositivi di addestramento al volo ("FTD"), componenti e servizi di manutenzione, servizi di formazione, formazione iniziale e ricorrente, formazione pilota Ab-initio. Le vendite dei prodotti di simulazione sono strettamente correlate alle consegne di aeromobili e tendono ad essere ciclici Mercato Italia Il settore dell Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza risulta essere fortemente strategico per l economia del Paese e viene supportato con numerosi programmi regionali e nazionali, nonché con collaborazioni internazionali. L industria dell AD&S, oltre a garantire le esigenze di sicurezza nazionale, consente il presidio di tecnologie avanzate favorendo lo sviluppo economico e competitivo. In valori assoluti, l anno 2011 è stato caratterizzato da un volume di ricavi pari a 13,6 miliardi (di cui oltre il 60% militare) e un livello di esportazioni di oltre 8 miliardi. L industria coinvolge addetti diretti (dati AIAD, Studio ANIE). Il comparto si classifica settimo a livello mondiale e quarto in Europa e rappresenta il maggiore comparto manifatturiero in Italia nel segmento dei sistemi integrati ad alta tecnologia. 8

9 Il settore costituisce un forte bacino industriale Hi-Tech in Italia, capace di produrre innovazione e generare effetti di fertilizzazione su mercati adiacenti. Lo sviluppo del settore si è sempre fondato sull utilizzo di tecnologie avanzate e l attività innovativa del settore rappresenta un modello di ciclo virtuoso, costituito da attività di ricerca, innovazione tecnologica e sviluppo in prodotti industriali, con il quale si favorisce anche il travaso di tecnologia verso aree più tradizionali. L Italia investe significativamente nello sviluppo di nuove tecnologie in questo settore, sia di prodotto che di processo (circa il 12% della spesa complessiva in R&S del Paese); un euro investito nella R&S genera infatti circa sei/sette euro di PIL e 10 milioni creano circa 300 nuovi posti di lavoro (dati AIAD). Complessivamente le aziende nazionali occupano importanti posizioni sul mercato, sia autonomamente sia nel quadro delle principali cooperazioni europee ed internazionali, e controllano tecnologie critiche, funzionali anche alle esigenze della sicurezza nazionale. Considerando l industria Aerospaziale i principali players nel mercato sono il Gruppo Finmeccanica, primo gruppo industriale italiano e tra i primi dieci player mondiali, ed il Gruppo Avio, leader nella progettazione e produzione di componenti e sistemi per la propulsione aerospaziale, oltre ad una vasta rete di piccole e medie imprese, i centri di ricerca ed università. Le PMI, invece, impiegano complessivamente circa il 10% del totale della forza lavoro nel settore e, oltre a queste, una serie di aziende sub-fornitrici specializzate (es. meccanica di precisione, ottica, materiali avanzati ecc.) contribuiscono all indotto nazionale. La maggior parte dei produttori fanno uso di una consolidata rete di distribuzione che integra tutti i servizi correlati come l'installazione, la manutenzione ordinaria e l assistenza post-vendita. A livello nazionale il settore è caratterizzato dalla presenza di diversi cluster e distretti regionali; il knowhow industriale e tecnologico di questi aggregati è molto ampio e fa leva su eccellenze territoriali che spaziano dai sistemi ad ala fissa, sistemi ad ala rotante, sistemi di propulsione, software, componenti della fusoliera, progettazione e montaggio di parti (in alluminio, titanio e materiali compositi), metallurgia, meccanica, elettromeccanica, elettronica, produzione e lavorazione di materie plastiche, gomma e tutti i materiali ad alte prestazioni per applicazioni complesse. La tendenza negli ultimi anni è stata la creazione di inter-cluster regionali, al fine di razionalizzare la catena di approvvigionamento in modo da collegare tra loro le competenze territoriali con l'esperienza dei centri di ricerca italiani e delle università Trend ed opportunità Il settore aerospaziale è sempre stato considerato come un settore di importanza strategica per l economia: il supporto governativo e la protezione del mercato sono strumenti molto utilizzati per l organizzazione interna e il finanziamento del settore. La necessità di una politica industriale forte è ancora più marcata in quei Paesi come la Cina, Emirati Arabi, Brasile e India che desiderano entrare nel mercato con i propri prodotti/servizi. Questi Paesi emergenti stanno dedicando ingenti risorse al fine di rafforzare il proprio ruolo strategico-militare nel settore aerospaziale. La forte domanda di nuovi velivoli, associata ad un aggressiva campagna di crescita tecnologica ed industriale, al lavoro a basso costo ed al supporto governativo, stanno portando alla nascita di nuovi poli aeronautici internazionali. Accanto ai colossi Occidentali (Airbus, Boeing, Bombardier, ecc.) nuove realtà stanno cercando di affermarsi non solo sul proprio mercato interno, ma lanciando sfide sui mercati internazionali. Al contempo invece, in particolare per il settore della Difesa, l elevato deficit pubblico di molti Paesi occidentali, fra cui principalmente gli USA ed il Regno Unito, ha comportato una crescente pressione sui budget di spesa pubblici ed una riduzione degli investimenti. Questa pressione sulle aziende da parte degli organi militari, governativi e dei clienti commerciali, spinge le stesse a concentrarsi sulla convenienza e sulla necessità di gestire i costi in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, riducendo anche i costi in R&S. Al di là di eventi puntuali, dal 1980 ad oggi, il traffico aereo è cresciuto negli ultimi trent anni in media del 5% annuo. Questi dati storici, associati ad una crescita media nei prossimi vent anni del PIL mondiale del 3,3%, fanno prevedere, per il solo segmento dell ala fissa, una crescita media annua, tra il 2011 ed il 2030, del 5,1% per nel traffico aereo (Revenue Passenger Kilometer) e del 5,6% nel traffico cargo (Revenue Tonne Kilometer) (Boeing Current Market Outlook ). L'industria aerospaziale deve, quindi, affrontare sfide contraddittorie: da un lato, le previsioni di crescita per il settore commerciale; dall altro, i tagli previsti nei bilanci della difesa. L'effetto combinato di queste 9

10 due tendenze arreca gravi pressioni lungo la filiera produttiva che, combinate con la recente volatilità dei prezzi del petrolio e la debolezza economica in Occidente, ha reso difficile prevedere le tendenze future del settore. Secondo recenti stime i ricavi aggregati del settore civile dovrebbero per la prima volta superare quelli del militare nel 2018 (Deloitte&Touche, Global Aerospace Market Outlook and Forecast, 2011). Per quanto riguarda l ambito civile i principali trend di mercato sono: Crescita a lungo termine positiva; Recupero della redditività delle compagnie aeree; Rinnovo della flotta attiva: nuovi modelli di aeromobili; Maggiore utilizzo di tecnologie verdi; Mercati emergenti in crescita per il traffico generato. I trend identificati, invece, in ambito militare sono principalmente: Attenzione dei Governi sulla riduzione del deficit e continua pressione sui budget; Riequilibrio delle forze militari; Crescita nel mercato indiano e cinese; Invecchiamento delle attrezzature militari; Aumento attività di fusione e acquisizione; Utilizzo crescente di formazione virtuale e test di simulazione; A partire dal processo R&S, le aziende di successo hanno implementato dei programmi rigorosi e dei processi di gestione del rischio, insieme con metriche di performance efficaci per gestire i rischi tecnici e per evitare il superamento dei costi. Inoltre, durante le fasi di produzione, il miglioramento dei rapporti di collaborazione e fiducia con i fornitori potrà aiutare le imprese a gestire e controllare i costi, incrementando la reattività, la flessibilità e l efficacia dei tempi di consegna. È necessario pertanto far leva su un modello di business sostenibile che riesca a garantire: l efficienza dei programmi in corso; una maggiore competitività in termini di tempi, costi e qualità dei prodotti/servizi offerti; investimenti selettivi in tecnologie chiave, preservando la proprietà intellettuale; l ampliamento del mercato target, anche verso settori/mercati adiacenti, attraverso una valorizzazione del potenziale duale delle tecnologie e una maggiore ricerca di partnership collaborative internazionali; lo sviluppo di un sistema di trasporto aereo efficiente sotto il profilo delle risorse, rispettoso dell'ambiente, sicuro e regolare. Con questi obiettivi di medio-lungo periodo occorre, dunque, un riposizionamento strategico-finanziario delle aziende ed una valorizzazione delle competenze distintive che consenta di sfruttare le opportunità sui mercati adiacenti (es. Smart Solutions, Cyber Security). Per mezzo di politiche internazionali mirate e condivise, occorre, inoltre, massimizzare la complementarietà e il coordinamento tra le attività europee ed americane, cogliendo i trend dei rispettivi contesti geografici di riferimento e presidiare l intera catena del valore del settore, valorizzando al meglio le sinergie tra manifattura e servizi e ottimizzando il modello di aggregazione con gli altri player coinvolti. 10

11 3. Quadro di riferimento Ricerca e Sviluppo Tecnologico europeo e nazionale 3.1. Horizon 2020 Horizon 2020 è il Nuovo Programma Quadro dell Unione Europea per la Ricerca e l Innovazione. Il Programma è lo strumento per finanziare la policy per la R&I ed è un elemento fondante dell iniziativa Innovation Union con un budget al momento stimato di 80 miliardi di euro. La R&I è infatti un elemento fondamentale nella strategia Europea e nella vision In particolare i finanziamenti sono stati organizzati su 3 obiettivi strategici: Scienza di Eccellenza: garantire il primato dell'europa nel settore scientifico a livello mondiale elevando il livello di eccellenza della base scientifica europea, garantendo la produzione costante di ricerca, sostenendo lo sviluppo dei talenti e delle infrastrutture di ricerca prioritarie, al fine di fare dell'europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo. Leadership Industriale: sostenere la ricerca e l'innovazione dell'industria europea, con una forte attenzione verso le tecnologie abilitanti e le tecnologie industriali essenziali incentivando il potenziale di crescita delle aziende, fornendo adeguati livelli di finanziamento ed aiutando le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Sfide della Società: Risorse destinate ad affrontare le grandi sfide globali sui grandi temi condivisi dai cittadini europei. Il Sistema di Trasporto Aereo (STA) europeo è più che raddoppiato negli ultimi 30 anni, generando ricavi per oltre 106,6 miliardi, quota significativa dei ricavi complessivi su scala mondiale del settore aeronautico. Il STA europeo impiega in attività dirette quasi persone con professionalità di alto profilo e circa 2,6 milioni di persone in attività indirette che contribuiscono alla generazione di circa 240 miliardi di prodotto interno lordo (ASD, 2010). L industria europea ha raggiunto oggi livelli di eccellenza tecnologica e volumi di fatturato che la pongono in diretta concorrenza con le aziende statunitensi ed in gara per la leadership mondiale (almeno per il settore civile). L importanza delle politiche Europee in ambito di ricerca ed innovazione per il settore è quindi fondamentale: la tecnologia ha rivestito da sempre un ruolo fondamentale e continua e continuerà ad averlo sia in termini di miglioramento del trasporto che in termini di competizione industriale. Nel settore la spesa per Ricerca e Sviluppo arriva a livelli più che significativi del fatturato con ricadute importanti anche sugli altri settori industriali. L area di R&I per l Aeronautica si inserisce nel filone Sfide della Società con particolare riferimento al Challenge di realizzare un sistema di trasporto smart, eco-sostenibile ed integrato (Figura 3.1). Gli obiettivi specifici definiti in ambito trasporto, che il comparto aeronautico deve contribuire a raggiungere sono principalmente: a) sistema trasporto efficiente nell utilizzo delle risorse rispettoso dell ambiente; b) migliore mobilità, meno congestione del traffico, maggior sicurezza; c) leadership globale per l industria dei trasporti europea. Il sistema delle ricerca Aeronautica deve ambire ad un approccio orientato al mercato, con progetti dimostrativi, allo sviluppo di una nuova generazione di mezzi di trasporto di sistemi di bordo più intelligenti, sistemi di produzione avanzati ed esplorare e sviluppare sistemi di trasporto di nuova concezione a vantaggio dei cittadini, dell'economia e della società. Per quanto concerne lo Spazio, l area di R&I dedicata si inserisce nel filone Leadership industriale con particolare riferimento al Challenge di mantenere un ruolo di leadership nelle tecnologie abilitanti (Figura 3.1). Il sistema delle ricerca deve mirare a salvaguardare e sviluppare una industria spaziale competitiva e favorire una innovazione basata sulla ricerca tecnologica fondamentale in ambito di KET (key enabling technologies), in settori ad alto potenziale di innovazione e applicazioni spaziali/terrestri. Inoltre, è auspicabile un obiettivo di continuo miglioramento tecnologico, di dimostrazione e validazione di nuove tecnologie e concetti nello spazio e ambiente terrestre e lo sviluppo di sistemi innovativi per la gestione ed archiviazione di dati e di sistemi di navigazione e sensoristica avanzati, per i grandi programmi Europei. 11

12 Figura Aeronautica (ACARE, SRIA) L industria aeronautica è strategica, è caratterizzata da prodotti ad alto contenuto tecnologico ed elevata complessità il cui sviluppo richiede significativi capitali per l intero ciclo di vita che, rispetto ad altri settori, risulta esser estremamente lungo (20 30 anni). Inoltre, sempre più l aggregazione di più soggetti è condizione necessaria per il completamento degli obiettivi prefissati. Per questi motivi la Comunità Europea e ACARE (Advisory Council for Aviation Research and innovation in Europe), piattaforma settoriale europea, definiscono alcune linee guida per il settore. A livello italiano le strategie di ampio respiro europee sono implementate da ACARE Italia Europa Le linee guida per l aeronautica europea sono definite sia a livello di istituzioni della Comunità Europea (nello specifico la Commissione Europea) che di piattaforma ACARE. Questa ha sviluppato, nel 2000, una visione e una Strategic Research Agenda (SRA) per il trasporto aereo al 2020, con obiettivi sfidanti, che sono stati alla base di tutto il 7 FP: Riduzione delle emissioni di CO2 del 50% (per passeggero, per km) Riduzione al 50% del livello di rumore percepito Riduzione dell 80% degli NOx Riduzione delle emissioni di CO, particolato, incombusti, SOx, ecc. Minimizzazione dell impatto ambientale delle attività industriali (manufacturing, manutenzione, smaltimento). Nel 2010, partendo da questa vision al 2020 la Commissione Europea, attraverso il Direttorato alla Ricerca ed Innovazione (DG RT) e il Direttorato alla Mobilità e Trasporti (DG MOVE), ha promosso e approvato il documento Flightpath 2050 che ne amplia l orizzonte temporale. Permane la considerazione di fondo, che riconosce l importanza di organizzare un network per la ricerca strategica nel settore aeronautico, con lo scopo di andare incontro alle esigenze della società e di assicurare all Europa la leadership globale nel settore. Flightpath 2050 definisce chiaramente gli obiettivi di lungo periodo per l aeronautica europea: Soddisfare le esigenze della Società e del mercato Mantenere ed estendere la leadership industriale Proteggere l ambiente e gestire la fornitura di energia Assicurare Safety e Security Stabilire le priorità nei campi della ricerca, del testing e della formazione. 12

13 Il documento indica ancora le linee guida da implementare per soddisfare questi obiettivi di alto livello: Assicurare che siano messi in atto meccanismi semplici ed efficaci, accettati da tutte le parti interessate, per consentire il coordinamento degli obiettivi condivisi e comuni per progetti di R&ST, a livello privato, europeo, nazionale e regionale Stabilire innovativi strumenti europei di finanziamento che forniscano una governance eccellente, delle roadmap ben fondate, alcuni obiettivi a lungo termine e una migliorata amministrazione Attivare e incentivare un più breve time-to-market, dalla ricerca di base alla commercializzazione, assistito da un ambiente integrato, e favorevole alla ricerca e innovazione Creare un mercato globale per consentire all'industria europea di competere lealmente a condizioni di mercato Fornire i mezzi per un controllo coordinato di un programma di ricerca completo che includa l Aeronautica, la gestione del traffico e la relativa ricerca di carburanti alternativi. L implementazione puntuale degli obiettivi e delle linee guida definiti fin qui è formalizzata in roadmap di ricerca e innovazione nella nuova SRIA (Strategic Research and Innovation Agenda), prodotta dalla Piattaforma ACARE e ufficializzata il 12 settembre In particolare per ogni obiettivo vengono definiti: gli elementi abilitanti, le competenze necessarie, il timing ed il concept di progetto, i servizi e le tecnologie necessarie. La seguente figura 3.2 illustra il framework descritto. Figura 3.2 Parlando di iniziative europee in campo aeronautico, occorre inoltre citare i due programmi di ricerca principali attualmente in corso, entrambi gestiti in Partnership Pubblico-Privato (Joint Undertaking): CLEANSKY: nato nel 2008 con un budget di 1,6 miliardi di euro (il funding è diviso al 50% tra la Commissione Europea e l industria), il progetto ha l obiettivo di sviluppare tecnologie breakthrough per aumentare in modo consistente le performance ambientali del trasporto aereo (meno rumore e fuel efficiency) SESAR: è nato nel 2007 con un budget totale di 2,1 miliardi di euro (il funding è diviso al 33% tra la Commissione Europea, Eurocontrol e l industria). L obiettivo del progetto è quello di modernizzare l air traffic management europeo, coordinando e concentrando l impegno in ricerca e sviluppo, ed essere il pilastro tecnologico della policy UE per il Single European Sky (SES). Il funding europeo dedicato alla ricerca aeronautica è decisamente cresciuto negli ultimi anni. Guardando agli ultimi due Programmi Quadro, si nota come il finanziamento del settore sia salito da 850 milioni del FP6 ai 2,15 miliardi del FP7 (+150%) Italia I principali stakeholder del sistema aeronautico italiano (Aziende e PMI confederate in AIAD, Centri di ricerca, mondo accademico, istituzioni governative, rappresentanti italiani di progetti europei, federazioni di categoria e APRE) hanno costituito ACARE Italia, che si propone di favorire lo sviluppo di una strategia di settore mirata al conseguimento di una maggiore incisività ed autorevolezza del 13

14 sistema nazionale di R&ST in ambito europeo ed internazionale e di svolgere un azione di raccordo tra gli obiettivi nazionali e quelli individuati da ACARE Europa. ACARE Italia intende svolgere una funzione di supervisione, orientamento e coordinamento tra gli attori nel settore aeronautico e le istituzioni nazionali. ACARE Italia ha pubblicato la Vision italiana su ricerca e sviluppo tecnologico (giugno 2006) e l Agenda Strategica per la Ricerca (SRA) (gennaio 2007) per il settore aeronautico in Italia definendo gli obiettivi strategici per la R&ST nazionale: Accrescere competitività, posizionamento e livelli occupazionali del settore aeronautico Per rafforzare la competitività del settore aeronautico occorre sviluppare maggiori sinergie e massimizzare quelle già esistenti, eliminando inutili e costose duplicazioni, e rafforzando la rete di collaborazioni interne. E pertanto necessario investire sia in attività di networking sia di ricerca orientata allo sviluppo di tecnologie finalizzate (problem driven). Consolidare ed estendere la leadership su aree di eccellenza L industria aeronautica italiana dovrà incrementare la competitività dei prodotti offerti, partecipando ai principali programmi aeronautici europei, migliorare la penetrazione nei principali mercati export e potenziare le capacità commerciali. Contribuire al livello di sviluppo tecnologico del Paese, allargando le ricadute Hi-Tech Il settore aeronautico, strategico per l autonomia tecnologica e la sicurezza della Nazione, dovrà sempre più stimolare la ricerca e l innovazione, fertilizzando gli altri settori industriali, agevolare lo sviluppo dei Distretti ed accelerare la nascita di nuove imprese, anche attraverso spin-off tra Università, Aziende e Centri di ricerca. Accrescere la qualità del sistema di R&S con il coinvolgimento di tutti gli attori Per migliorare la qualità del sistema nazionale di R&S è necessario investire maggiormente nella formazione delle risorse umane ed incentivare una armonizzazione più spinta tra Industria, Centri di ricerca e mondo universitario. L accrescimento qualitativo del settore deve allargarsi anche al mondo delle Piccole e Medie Imprese (PMI), che vanno opportunamente stimolate per incrementare gli investimenti nello sviluppo di tecnologie avanzate. Nella Vision Italiana e successivamente nella SRA italiana si è illustrata la rispondenza tra gli obiettivi di alto livello e le priorità fissate, a livello europeo, nella Vision 2020 ( sfide ): incremento della competitività: si ottiene con l aumento della qualità dei prodotti e servizi, la riduzione dei costi e lo sviluppo di prodotti innovativi riduzione dell impatto ambientale per quel che concerne sia l impatto acustico sia le emissioni inquinanti aumento dell efficienza del sistema del trasporto aereo da realizzarsi con l incremento della capacità del sistema e l ottimizzazione di tempi e costi del viaggio miglioramento dei livelli di sicurezza (safety e security) attraverso la riduzione degli incidenti aerei e la difesa dalle minacce del terrorismo sul sistema del trasporto aereo sviluppo di applicazioni innovative con ricadute duali quali le piattaforme fortemente automatizzate per l osservazione e la sorveglianza del territorio. Nella SRA-Italiana alle linee di sviluppo tecnologico sono stati affiancati obiettivi specifici per ognuno dei 5 domini individuati: Ala fissa Ala rotante Motoristica Sistemi di bordo, comunicazione e difesa Gestione del traffico aereo (ATM) e aeroporti. La Figura 3.3 qui di seguito illustra l approccio di ACARE Italia. 14

15 Figura Spazio (ESA, ASI) Come avviene per l aeronautica, anche il settore spaziale è molto ben strutturato a livello di politiche nazionali e sovranazionali. Data l elevata strategicità dell industria, le ampie ricadute tecnologiche, l orizzonte temporale di lungo periodo e i notevoli costi, la pianificazione strategica e la definizione degli obiettivi sono molto puntuali. A livello europeo le linee guida spaziali sono dettate dagli organismi della Comunità Europea e dall ESA (European Space Agency). Tali indicazioni sono recepite, adattate ed integrate poi a livello italiano dall ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Analogamente a quanto accaduto per la componente areonautica inoltre, sotto l egida del MIUR, è stata costituita nel 2011 la Piattaforma Tecnologia Italiana SPIN-IT (Space Innovation in Italy) avente lo scopo di essere strumento di valorizzazione delle sinergie fra Industria, Università e Ricerca e favorire il confronto tra i soggetti istituzionali interessati alle attività ed applicazioni spaziali Europa Le istituzioni dell Unione Europea dirigono chiaramente le evoluzioni nell industria spaziale. Nell ultimo documento che delinea le linee strategiche generali dell Europa, denominato Europe 2020 e datato marzo 2010, per l industria si pone come obiettivo la definizione di una politica spaziale che sia in grado di dotarsi degli strumenti necessari per affrontare alcune delle sfide globali più importanti. In seguito a questa pubblicazione, la Commissione Europea ha elaborato un documento specifico dal titolo Verso una strategia spaziale dell'unione Europea al servizio dei cittadini (Comunicazione 152 del ). In questo documento si dichiara che la politica spaziale è uno strumento al servizio delle politiche interne ed esterne dell'unione e che soddisfa tre categorie di obiettivi: sociali: il benessere de cittadini dipende dalla politica spaziale in ambiti quali l'ambiente, la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza pubblica e civile, gli aiuti umanitari e allo sviluppo, i trasporti e la società dell'informazione; economici: lo spazio genera conoscenze, nuovi prodotti e nuove forme di cooperazione industriale. È dunque un motore d'innovazione, contribuisce alla competitività, alla crescita e alla creazione di occupazione; strategici: lo spazio serve a consolidare il ruolo da protagonista dell'unione sulla scena mondiale e contribuisce alla sua indipendenza economica e politica. Tale livello di attenzione si rende evidente anche nella programmazione dei finanziamenti comunitari. Lo spazio è infatti uno dei settori sempre protagonisti dei round di finanziamento dei programmi quadro dell Unione Europea. In attesa della definizione dell allocazione delle risorse per il programma Horizon 2020, lo spazio è stato destinatario di 1,2 miliardi di euro circa nel sesto Framework Programme (FP6), relativo agli anni 2002/2006 e di più di 1,4 nel FP7 (2007/2013). 15

16 La politica spaziale europea persegue i seguenti obiettivi: a) promuovere il progresso scientifico e tecnologico; b) favorire l'innovazione e la competitività industriale; c) consentire ai cittadini europei di beneficiare delle applicazioni spaziali; d) aumentare il peso dell'europa sulla scena internazionale in campo spaziale. Allo scopo di raggiungere tali obiettivi, la Commissione Europea ha indicato anche chiaramente quali siano le aree prioritarie da indirizzare: progetti faro Galileo (posizionamento globale ad alta precisione) e GMES (Global Monitoring for the Environment and Security), competitività, sicurezza, cambiamenti climatici, esplorazione dello spazio. La Commissione Europea coopera con l ESA in numerose iniziative al fine rendere l'europa più forte e offrire vantaggi ai suoi cittadini. La cooperazione tra le due entità ha portato alla definizione della Politica Spaziale Europea, che si pone i seguenti obiettivi strategici: sviluppare applicazioni spaziali che siano utili alle politiche pubbliche, alle imprese e ai cittadini europei rispondere alla necessità di sicurezza e difesa dell'europa promuovere la competitività e l'innovazione nell'industria portare contributi alla società della conoscenza garantire l'accesso a tecnologie, sistemi e capacità per un operare indipendente e collaborativo La figura 3.4 di seguito rappresenta i framework fin qui presentati Figura 3.4 L ESA è il punto di riferimento per la politica spaziale europea. Essa promuove numerosi progetti di ricerca in campo spaziale in diverse aree, individuate come strategiche nella visione di lungo periodo Cosmic Vision : Scienza ed esplorazione robotica Volo spaziale umano Operazioni per le missioni Monitoraggio dell ambiente spaziale Osservazione della Terra Telecomunicazioni e applicazioni integrate Navigazione Lanciatori Tecnologia spaziale I due progetti principali per le politica spaziale europea, come accennato sono Galileo e GMES. Galileo è un programma di navigazione satellitare che fornirà un servizio garantito di posizionamento globale ad alta precisione sotto controllo civile che porrà l'europa all'avanguardia di questo settore di primaria importanza strategica ed economica. Il sistema Galileo completo sarà costituito da 30 satelliti e dalla relativa infrastruttura di terra. GMES (Global Monitoring for the Environment and Security) è un programma relativo all aerea Osservazione della Terra. Esso risponde all'esigenza dell'europa di disporre di servizi d'informazione geospaziale. Il programma intende garantire ai governi europei l'accesso autonomo e indipendente alle informazioni, in particolare nei settori dell'ambiente e della 16

17 sicurezza. L'ESA sta implementando la componente spaziale del progetto: la serie di satelliti Sentinel, il relativo segmento terrestre e il coordinamento dell'accesso ai dati. L'Agenzia ha inoltre avviato la Climate Change Initiative per la raccolta, la produzione e la valutazione di dati climatici essenziali Italia In Italia esiste l Agenzia Spaziale Italiana (ASI), nata per dare un coordinamento unico agli sforzi e agli investimenti che l'italia ha dedicato al settore fin dagli anni 60. L ASI è un ente pubblico nazionale, che dipende dal Ministero dell'università e della Ricerca. Le linee guida della politica spaziale italiana sono in larga parte definite dall ASI nel documento di visione strategica nazionale , che si pone come priorità la gestione della presenza del Paese nella società della Conoscenza e rispondere ai bisogni sociali espressi dal Cittadino. Il documento definisce le linee guida per la politica spaziale italiana: Mantenere e rafforzare la conoscenza scientifica con lo sviluppo di adeguati strumenti scientifici e l analisi dei relativi risultati Raggiungere il ruolo di primazia mondiale nel settore di osservazione della Terra Perseguire gli obiettivi di Sicurezza Favorire l indipendenza nell ambito delle telecomunicazioni istituzionali capitalizzando il vantaggio economico Creare attività in grado di ispirare i sogni e le ambizioni delle nostre future generazioni La visione strategica di lungo periodo dell ASI fornisce alcuni obiettivi di coerenza con la visione europea del settore: Privilegiare le competenze nazionali già acquisite, e svilupparne nuove selezionandole prevalentemente a complemento, e non a ricoprimento, di specifiche competenze già esistenti in Europa Mantenere uno stretto ruolo di collaborazione con l Agenzia Spaziale Europea ESA, cui dedicare, come per il passato, circa il 50% delle risorse annuali disponibili dall ASI, per programmi qualificati purché con ruoli e ritorni di qualità per l Italia Sostenere il ruolo dell ESA come Agenzia delle Politiche dell Unione Europea nello Spazio L ASI definisce anche 8 domini applicativi per l industria spaziale italiana, seguendo il tracciato dell ESA (nella seguente Figura 3.5 viene rappresentato il framework proposto): Osservazione dell'universo ed esplorazione robotica Microgravità ed esplorazione umana Osservazione della Terra Telecomunicazioni Lanciatori e trasporto spaziale Navigazione Tecnologie e trasferimento tecnologico Metodi e strumenti di ingegneria Figura

18 La demodulazione delle attività di breve-medio termine avviene nel Piano Triennale delle Attività. Tale documento programmatico (l ultimo ) ha come obiettivo la descrizione delle principali attività dell Agenzia e degli obiettivi da conseguire nel triennio tenendo conto dei fattori che ne definiscono il bilancio complessivo. Nel documento vengono descritte le principali attività dell ASI mettendo in risalto gli aspetti strategici sia per gli Enti Pubblici di Ricerca e delle Università sia per le Imprese. La figura 3.6 riporta la tassonomia dei gruppi di lavoro della Piattaforma SPIN-IT. Figura 3.6 La Piattaforma ha l obiettivo complessivo, anche alla luce del documento di visione strategica della Agenzia Spaziale Italiana e della Long term Vision ESA, di contribuire ad aumentare la competitività del sistema paese attraverso una mappatura puntuale delle competenze, delle attività della filiera industriale, di ricerca e scientifiche favorendo il confronto costante tra i soggetti istituzionali interessati. Naturalmente rispetto ad altre piattaforme, SPIN-IT si caratterizza per la indispensabile interazione con l Agenzia Spaziale Italiana, naturale terminale di relazione al fine di veicolare contributi e risultanze dei lavori a sostegno della valorizzazione dell intero sistema spaziale italiano. 18

19 4. Aerospazio Italia - Situazione attuale 4.1. Il contesto italiano Con un fatturato di oltre 13,5 miliardi di euro, l'industria aerospaziale Italiana risulta settima nel mondo e quarta in Europa e rappresenta il più grande settore manifatturiero in Italia nel settore dei sistemi integrati ad alta tecnologia. Le esportazioni contano per quasi il 60% del fatturato totale del settore. L aerospazio italiano fornisce oltre posti di lavoro diretti e ne supporta indirettamente molti di più. Gran parte di questo successo attuale deriva dall'investimento in attività di Ricerca & Sviluppo Tecnologico (R&ST) fatto in passato. Attualmente le spese di R&ST ammontano a più del 12% del fatturato. L'industria aerospaziale italiana è un area strategica, supportata da programmi nazionali e regionali e caratterizzata dalla collaborazione internazionale. Gli attori chiave sono il gruppo Finmeccanica (con le sue controllate), Avio, un'ampia rete di PMI, oltre a centri di ricerca e Università. La seguente tabella (Tabella 4.1) elenca le maggiori competenze italiane in campo aeronautico e spaziale. Tabella 4.1 L Italia è ben integrata nei progetti internazionali e ha promosso con forza anche relazioni con partner extra-europei. In Italia vi sono sette Regioni con un distretto/cluster aerospaziale, formalizzato o meno (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Umbria). Inoltre si registra anche la presenza di player aerospaziali (come alcune sedi di grandi gruppi, PMI, organizzazioni di ricerca,...) in altre regioni, soprattutto in Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia. L industria aerospaziale italiana sta affrontando la forte concorrenza globale, proveniente non solo da nazioni tradizionalmente forti in questa industria, ma anche da un numero crescente di Paesi emergenti. Questi stanno investendo pesantemente in tecnologia, competenze e supply chain, con il forte sostegno dei governi, al fine di acquisire quote di mercato I distretti ed i cluster regionali L iniziativa del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale in questa prima fase vede il coinvolgimento diretto di cinque distretti aerospaziali (costituiti o in via di formalizzazione), presenti in Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia. A questi ci si riferisce nel seguito del capitolo. 19

20 SPAZIO AERONAUTICA I distretti aerospaziali italiani coinvolgono circa un migliaio di membri, tra aziende grandi e PMI, Università e Centri di Ricerca, impiegando circa risorse (vedi Tabella 4.2) e generando un fatturato superiore ai 14 miliardi di euro. 1 BASSO Tabella 4.2 COMPETENZE TECNOLOGICHE 2 MEDIO Campania Lazio Lombardia Piemonte Puglia 3 ALTO Flight Physics Aerostructures Propulsion Aircraft Avionics, Systems and Equipment Flight Mechanics Integrated Design and Validation Air Traffic Management Airports Human Factors Innovative Concepts and Scenarios On-Board Data Systems Space System Software Spacecraft Electrical Power Spacecraft Environment & Effects Space System Control RF Payload and Systems Electromagnetic Technologies and Techniques System Design & verification Mission Operation and Ground Data systems Flight Dynamics and GNSS Space Debris Ground Station System and Networks Automation, Telepresence & Robotics Life & Physical Sciences Mechanisms & Tribology Optics Optoelectronics Aerothermodynamics Propulsion Structures & Pyrotechnics Thermal Environmental Control Life Support EEE Components and quality Materials & Processes Quality, Dependability and Safety

21 Tabella 4.3 Le competenze dei distretti regionali sono molto solide e trasversali su più aree tecnologiche, come visibile dalla Tabella 4.3, che mostra il livello di competenza relativo di ciascun distretto sia in ambito aeronautico (sulle aree tecnologiche definite dalla piattaforma ACARE) che spaziale (tassonomia ESA) Campania Sistema aerospaziale regionale La Campania, nell ambito del settore aerospaziale, si caratterizza per competenze, asset ed aree di eccellenza con capacità di progettazione e realizzazione tali da poter conseguire importanti posizioni sul mercato italiano ed estero. Nel sistema economico della regione, infatti, la filiera produttiva aerospaziale riveste un ruolo di primissimo piano rappresentando un elemento di sviluppo del territorio sia in termini di presenza industriale, sia per l elevato contenuto delle conoscenze tecnologiche richieste dai processi produttivi. In Campania, si affianca alla presenza dei grandi operatori un tessuto di piccole e medie aziende subfornitrici in grado di utilizzare le tecnologie, implementare i processi produttivi, garantire gli standard tecnici di qualità e di precisione richiesti dall industria aerospaziale. Il volume d affari dell aerospaziale in Campania nel 2011 è stimato in 1,6 miliardi, con un numero di dipendenti pari a La Campania da sola esprime una quota del 22% sul mercato nazionale. I produttori campani sono caratterizzati da una spiccata vocazione manifatturiera e da una presenza nel comparto dei servizi tecnici minoritaria, ma significativa e operano principalmente nei seguenti ambiti: costruzione dei componenti complessi del velivolo, manutenzione e subfornitura specializzata di parti, lavorazioni e attrezzature. L elemento di maggiore novità che contraddistingue il comparto aerospaziale campano è comunque rappresentato dalla vitalità delle PMI. Queste, nonostante abbiano un forte legame con il cliente principale, si dimostrano sempre interessate ad ipotesi di aggregazioni e collaborazioni territoriali tese a fronteggiare la crescente competizione di aziende operanti in altri territori sia italiani sia esteri. Il sistema produttivo locale è in sintesi costituito da: Prime Contractors di livello mondiale (tra cui AleniaAermacchi, Piaggio Aeroindustries, MBDA) Sistema delle PMI campane, distinto in costruttori di aerei leggeri ed ultraleggeri (VulcanAir, Tecnam), fornitori di secondo livello specializzati nella produzione di parti, componenti o interi gruppi funzionali e nella progettazione (es. DEMA, Magnaghi, OmaSud, Foxbit, Geven, ecc...) Fornitori di terzo livello, ovvero aziende di piccola dimensione che dispongono sia di tecnologie e processi produttivi di livello compatibile con gli standard di qualità e di precisione e sia di capacità di trattare i materiali speciali richieste delle industrie aerospaziali e operano su disegni e specifiche dei committenti. DAC Distretto Aerospaziale della Campania La presenza di tale tessuto imprenditoriale unito all eccellenza del mondo della ricerca hanno favorito la nascita del Distretto Aerospaziale Campano che opera in quattro ambiti ben definiti 1. Aeronautica Il settore aeronautico campano si caratterizza per la presenza di numerosi attori operanti ai diversi livelli della filiera produttiva. La realtà produttiva più rilevante per dimensione, fatturato, numero di dipendenti e numero di tecnologie di processo utilizzate è rappresentata da AleniaAermacchi. A valle di Alenia si sviluppa un nutrito indotto costituito da realtà di PMI subfornitrici che riescono a sopravvivere grazie alle commesse ottenute dalla stessa Alenia. Nel polo campano Alenia è fonte di conoscenza e di sviluppo del tessuto imprenditoriale delle piccole e medie imprese; essa svolge, infatti, il ruolo di grande impresa care and cultivation (attenzione e coltivazione) dell ambiente locale, sottolineando il ruolo giocato dalle imprese di grandi dimensioni nello sviluppo di PMI principalmente attraverso relazioni di subfornitura. Quasi tutte le aziende del settore sono inserite in un complesso network di relazioni produttive e sono coinvolte in programmi di collaborazione con grandi imprese. La maggior parte delle medie imprese ha iniziato un importante processo di internazionalizzazione, finalizzato ad allargare il potenziale mercato e a scavalcare le grandi imprese nazionali in modo da stabilire un contatto diretto con gli attori internazionali leader del settore. Il processo di internazionalizzazione appare 21

22 come il risultato di un graduale processo di crescita dimensionale e di competenze nel mercato nazionale, basato sulle relazioni con le più importanti aziende nazionali del settore. 2. Business & General Aviation Parlando in generale di aviazione è possibile distinguere 3 aree: l aviazione militare, quella commerciale e quella generale che per definizione comprende tutti i velivoli che non appartengono alle prime 2, quindi essenzialmente velivoli leggeri e business jet. Il settore dei medi e piccoli velivoli da trasporto ha sempre avuto nella Regione Campania un punto di particolare eccellenza sia per lo sviluppo di nuovi prodotti che per la loro produzione. L aviazione generale è in via di sviluppo in Campania e le prospettive di mercato sono piuttosto buone soprattutto in quelle zone in cui manca una vera e propria rete infrastrutturale che possa aiutare i privati ad uno spostamento quotidiano di breve tratta. 3. Manutenzione e trasformazione Il settore della MRO è uno degli ambiti strategici di diversificazione del sistema produttivo aerospaziale della Regione Campania a cui si aggiungono quello delle costruzione di parti di ricambio e della formazione. Si tratta di un comparto in cui l impatto tecnologico ha una grandissima rilevanza sulle capabilities e sulla competitività delle aziende coinvolte. A seguito della recente dismissione delle attività di manutenzione pesante da parte di Alitalia, la Campania resta l unica Regione in cui esse sono rimaste concentrate risultando una ulteriore opportunità di sviluppo per il territorio favorito da un mercato nazionale che seppure non protetto non è presidiato da altri players nazionali. E chiaro però, che per competere su un mercato internazionale, nonostante il vantaggio della location geografica della Campania, la strategia vincente delle MRO presuppone l allargamento dei servizi offerti ed una maggiore qualità. Per essere competitivi l innovazione tecnologica è quindi una necessità assoluta sia per ridurre i costi sia per fornire servizi sempre più avanzati ed ecocompatibili. 4. Spazio La Campania vede la presenza di un insieme complesso di attori operanti nel settore spaziale. La regione vede la presenza di Telespazio, MBDA, oltre a Consorzi e PMI orientate in particolare al mercato spaziale. Il CIRA, il più importante centro di ricerca nazionale specializzato in campo aerospaziale, sviluppa progetti anche in ambito spaziale. Negli ultimi anni il CIRA con alcuni programmi (quale l USV) ha assunto un ruolo di catalizzatore per le PMI che hanno attivato anche una domanda regionale di tecnologie e servizi nel settore spazio. Un ulteriore asset della regione è quello relativo alla presenza dell Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell INAF, che può svolgere un ruolo importante nella creazione di un polo che risponda al mercato della realizzazione dei telescopi, oltre che a quello più propriamente scientifico. La domanda locale è originata da un segmento mercato di nicchia rappresentato dalle applicazioni (in particolare ICT) per la Pubblica Amministrazione. Il ruolo della grande e media impresa nel settore spazio è spesso quello di partner tecnologico per alcune piccole e piccolissime imprese campane, che riescono pertanto a partecipare attivamente ai programmi spaziali, offrendo servizi altamente specializzati ed apportando un reale contributo innovativo Competenze tecnologiche Il Distretto Aerospaziale Campano è nato su un territorio dotato di eccellenze non solo nel tessuto industriale ma anche nel modo della ricerca. La vocazione tecnologica del DAC è infatti testimoniata dalla presenza nella compagine societaria di numerose infrastrutture di ricerca e dalla stretta interconnessione tra il sistema della ricerca e il sistema delle imprese, funzionale al networking per lo sviluppo di progetti innovativi. Il sistema della ricerca e innovazione tecnologica vede il CIRA come key-player e comprende l INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica presso l Osservatorio Astronomico di Capodimonte), l ENEA, il CNR. Il Distretto Aerospaziale Campano dispone inoltre delle conoscenze di alcune tra le più prestigiose Università nel campo dell ingegneria aerospaziale quali l Università degli Studi di Napoli Federico II, la Seconda Università degli studi di Napoli, la Parthenope, l Università di Salerno e quella del Sannio. La Campania può inoltre vantare la presenza del Campania Aerospace Research Network (CARN) è nato su iniziativa della Regione Campania. La rete nasce dall esigenza della collettività industriale e di ricerca aerospaziale in Campania di promuovere la ricerca scientifica e rappresenta un nucleo di competenze in campo aerospaziale che ha il compito di predisporre un insieme di progetti e/o programmi regionali. Il CARN nasce da una cooperazione tra le Istituzioni della Regione Campania (grandi, piccole e medie Imprese, università e centri di ricerca) ed è indirizzata alla valorizzazione 22

23 della cultura, dell ambiente e delle capacità tecniche in ambito aerospaziale. I suoi obiettivi sono accrescere le opportunità di nuove iniziative industriali in Campania, creare nuovi posti di lavoro, nuovi mercati, nuovi prodotti e servizi per le Imprese sulla base di una cooperazione su progetti ben definiti di tipo sia pre-competitivo che industriale (attraverso lo sviluppo sia di attività di ingegneria che di realizzazione) e attraverso il rilascio di prodotti e servizi. Principali programmi ed azioni ed impatto sui sistemi di riferimento Nell arco dei primi tre anni di operatività del Distretto Tecnologico Aerospaziale Campano si prevede di attuare interventi tesi a realizzarne gli obiettivi strategici. Gli interventi sono di due categorie: Ricerca e Sviluppo e quelli di tipo promozionale, gestionale ed organizzativo. Per quanto concerne gli interventi progettuali di Ricerca e Sviluppo, il Distretto ha avviato le attività rivolte all acquisizione di nuove conoscenze e allo sviluppo di nuove tecnologie finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, al fine di contribuire al potenziamento del settore tecnologico e industriale aerospaziale e in più in generale alla promozione e sviluppo socio-economico del territorio campano. A partire dalla road map relativa alle tecnologie aerospaziali ritenute chiave per lo sviluppo del Distretto anche nell ottica dello sviluppo tecnologico del settore nel suo complesso, sono state predisposte le linee di intervento progettuali ovvero sono stati individuati gli specifici progetti di sviluppo di tecnologie pionieristiche con l intervento attivo tanto delle realtà accademiche e della ricerca quanto di quelle industriali. Gli interventi di tipo promozionale, gestionale ed organizzativo sono tesi ad aumentare la visibilità del Distretto e degli attori in questo coinvolti nonché a realizzarne gli obiettivi strategici. 1. Internazionalizzazione: Gli interventi si sostanziano nell attivazione di servizi reali alle imprese per la promozione di attività di sviluppo innovativo che ne favoriscano anche la partecipazione a progetti di ricerca internazionali. L obiettivo è creare le condizioni per uno scambio continuo di informazioni tra istituzioni ed imprese, un confronto tra imprese relativamente a servizi innovativi, dati sugli operatori del settore, tendenze, opportunità tecnologiche, attraverso l offerta di servizi reali ed informativi e la predisposizione di studi, approfondimenti e ricerche sul settore. In particolare i servizi di cui si discute saranno utili per raggiungere i seguenti obiettivi: 2. Spin off: monitoraggio sistematico dei trend evolutivi stimolare la capacità delle imprese ad intraprendere percorsi innovativi proporre azioni personalizzate di accompagnamento alle singole imprese per percorsi innovativi e di espansione all estero offrire un mix di servizi specifici volti a stimolare l innovazione promuovere la creazione di reti di eccellenza tra imprese, centri di ricerca e Università Supporto alla creazione di neo imprese, anche da spin off da università, centri di ricerca industriale e imprese, operanti nei comparti individuati nel Distretto. L intervento è rivolto al perseguimento di una serie di obiettivi concreti rivolti ad una maggiore integrazione tra mondo della ricerca e mondo industriale sostegno di progetti per attività di ricerca proposti da società costituende ampliamento/ammodernamento/ristrutturazione di centri di ricerca nuovi e/o esistenti trasformazione di idee innovative in una nuova impresa Per realizzare tale obiettivo il DAC si avvale degli strumenti del progetto IbaPark che supporta la creazione e lo sviluppo di start-up e spin-off per la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico attraverso un sistema integrato di servizi accessibili via WEB. 3. Cooperazione: Il Distretto Aerospaziale Campano mira, tra l altro, alla realizzazione di una fattiva interazione tra le imprese e il mondo della ricerca non solo a livello intra-distrettuale, ma anche attraverso la promozione di iniziative di collaborazione inter distrettuale. Obiettivo dell intervento è raggiungere la necessaria massa critica per raggiungere l eccellenza e proteggere le aziende dalla competizione in campo nazionale e internazionale attraverso processi di collaborazione sia di tipo orizzontale che verticale. 23

24 4. Tecnologie tutelabili: Tra gli obiettivi del Distretto Aerospaziale Campano rientra l attivazione di misure idonee a stimolare lo sviluppo di tecnologie tutelabili (brevetti, opere dell ingegno e licenze d uso). L obiettivo è di mettere a disposizione del tessuto economico e imprenditoriale del territorio campano uno strumento in grado di assistere le imprese e altre strutture nello sfruttamento ottimale di tutte le potenzialità derivanti dai beni immateriali e dalla protezione della proprietà intellettuale. 5. Trasferimento tecnologico: L intervento ha l obiettivo di attivare e sostenere il processo di trasferimento delle tecnologie sviluppate grazie ai programmi di ricerca e sviluppo promossi dal distretto a favore della compagine industriale del medesimo. In particolare, si intende: promuovere l incontro tra offerta di tecnologia disponibile o in corso di realizzazione presso i centri di conoscenza e domanda di tecnologia delle imprese sostenere programmi di attività per la ricerca applicata ed il trasferimento tecnologico destinati alle imprese 6. Sostegno finanziario: Obiettivo dell intervento è soddisfare l esigenza di un impresa, nella fase di start up o al momento della realizzazione di un rilevante programma di sviluppo, di finanziamenti sotto forma di partecipazioni al proprio capitale di rischio, con la finalità di supportare aziende che per dimensione e per livello di rischio difficilmente hanno accesso ad altre forme di finanziamento 7. Occupazione: Grazie alla costituzione del Distretto Aerospaziale Campano si avvierà sul territorio un circolo virtuoso sulla situazione occupazionale del territorio. A conferma di ciò si può considerare che l investimento pubblico nel Distretto genera effetti diretti sul settore e sul territorio attraverso i quali si produce un aumento di occupazione e di reddito ma anche una maggiore attrattività delle risorse; gli effetti diretti del contributo pubblico sono di varia natura e attivano da una parte una maggiore propensione dei privati a cofinanziare le attività e dall altra inducono, anche grazie al circolo virtuoso che si origina, una maggiore competitività delle imprese del Distretto; l aumento della competitività genera un benessere diffuso anche nei settori a monte delle filiere produttive attraverso un effetto moltiplicatore; l impatto economico complessivo è perciò dato dall impatto interno della spesa pubblica e della spesa privata aumentato dell effetto moltiplicatore esterno del settore. L espansione del Distretto in campo internazionale è una conseguenza immediata dell interesse del distretto verso lo sviluppo di tecnologie derivanti dalla ricerca che sono oggetto di interesse internazionale e che quindi comporteranno una naturale cooperazione non solo in ambito di ricerca ma anche industriale. Sul piano della struttura industriale gli impatti innescati dalle innovazioni introdotte dal DAC anche grazie alla congiuntura specifica di comparto, andranno a sospingere maggiormente alcuni ambiti: Spazio e Vettori vedranno un maggior effetto sullo sviluppo anche grazie alle prospettive di alcuni partner come MBDA e TELESPAZIO che grazie alle implicazioni di tipo duale sulle tecnologie di riferimento e agli investimenti programmati in Campania, catalizzeranno alcuni interessi dello sviluppo derivante dall innovazione sui vettori e sui micro satelliti. Manutenzione e Trasformazione grazie all applicazione trasversale della modellazione e simulazione e grazie al processo di riconversione di ATITECH, produrrà non solo una stabilizzazione dell occupazione ma soprattutto una considerevole crescita derivante dalla riconquistata affidabilità industriale e assodata capacità di investire sull innovazione dei processi manutentivi. La filiera Aeronautica potrà finalmente lavorare sull accrescimento delle competenze di filiera puntando ad un prodotto ben definito il velivolo regionale. ALENIA, insieme soprattutto a MAGNAGHI e GEVEN ma anche alle altre aziende della filiera potrà consolidare e lavorare per mettere a sistema un patrimonio di conoscenze e esperienze spesso senza focus produttivo. 24

25 La più importante evoluzione potrà averla la Business & General Aviation che potrà finalmente vedere in un prodotto campano (come il velivolo ad ala fissa di TECNAM e OMA SUD), ma ancor di più come il velivolo ad ala rotante di K4A), la vera leva strategica per esportare tecnologia all estero e costruire una specifica filiera di subfornitura (ad oggi inesistente) a servizio di un parco velivoli in forte crescita. Lo sviluppo di una sinergia tecnologica e di mercato con PIAGGIO potrà accelerare quanto previsto in prospettiva per il comparto. Smart specialization Il concetto Smart Specialization è utilizzato come raccomandazione per migliorare l'efficacia dei sistemi nazionali e regionali responsabili dell attuazione delle politiche di ricerca e innovazione e per ripartire e mettere a sistema gli interventi dei Fondi europei (HORIZON, COSME, Fondi strutturali) nel loro sostegno all innovazione. Le strategie di Specializzazione intelligente rappresentano un innovativo approccio strategico per lo sviluppo economico attraverso un sostegno mirato alla ricerca e innovazione e rappresenteranno la base per i futuri investimenti dei fondi strutturali in R&S. Più in generale, la specializzazione intelligente comporta un processo di sviluppo di una visione, identificando il vantaggio competitivo, le priorità strategiche di impostazione e facendo uso di politiche smart per massimizzare il potenziale di sviluppo basato sulla conoscenza di ciascuna regione. Per ottimizzare tale approccio strategico è fondamentale individuare le filiere industriali ed economiche critiche per lo sviluppo specifico della Regione al fine investire su di esse e di promuoverne il rafforzamento e la riqualificazione tecnologica. In Campania l aerospazio rappresenta una delle filiere critiche di cui si discute in quanto caratterizzata dalle seguenti peculiarità: elevato grado di specializzazione regionale, nei diversi comparti, rispetto al contesto nazionale è in grado di generare elevata occupazione tanto diretta nell ambito delle attività industriali, che indiretta nei comparti posti a monte e a valle della catena produttiva coinvolge una complessità di comparti produttivi interrelati in senso verticale o orizzontale, nonché di istituzioni,organizzazioni e iniziative pubblico-privato dedicate è contraddistinta da una presenza e una articolazione diffusa sull intero territorio regionale presenta prospettive di innovazione e di sviluppo tecnologico in grado di fornire nuove risposte al mercato globale Attività internazionale Per poter competere con successo a livello mondiale, sarà cruciale per il DAC il perseguimento della propria vocazione internazionale al fine di attivare ulteriormente il suo potenziale innovativo attraverso la collaborazione tra le regioni e distretti industriali europei. Nell ambito dell iniziativa Campania Aerospace, promossa dall'assessorato all Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, sono previste alcune linee volte a favorire l incremento delle potenzialità dell industria aerospaziale campana attraverso la promozione di accordi e sinergie tra le aziende della regione e tra queste ed i mercati internazionali. Campania Aerospace aderisce all EACP(European Aerospace Cluster Partnership) il cluster europeo delle imprese dell aerospazio, a cui al momento partecipano 31 membri di 12 paesi dell'unione Europea. La vocazione internazionale del DAC parte dalla coerenza con le indicazioni fornite dalla Agende Strategiche di ACARE per il raggiungimento degli obiettivi di primo livello, come indicato nella Vision Uno degli obiettivi che il Distretto Aerospaziale Campano si pone è la creazione di una rete di accordi e programmi di collaborazione industriale con altri cluster esteri quali il Land di Amburgo in Europa e con i cluster di San Pietroburgo e con quello canadese. Di seguito alcune iniziative internazionali che hanno visto coinvolto l aerospaziale campano a diverso titolo: meeting Innovation through cooperation: Aerospace and Aeronautic Network Campania European Aerospace Cluster Partnership svoltesi nel dicembre 2009 a Città della Scienza di Napoli (L iniziativa si inseriva nell'ambito del progetto di cooperazione territoriale network aeronautico ed aerospaziale Campania-Amburgo) nel gennaio 2009 il settore campano è stato presentato a Parigi, presso la sede del GIFAS, l'associazione dei costruttori aerospaziali francesi. In quell'occasione si sono avviati i contatti fra Campaniaeropace e ASTech. Nel dicembre 2010 la Campania ha ospitato la delegazione francese del Polo ASTech. L obiettivo è stato l organizzazione di incontri B2B al fine di attivare nuove collaborazioni fra le aziende transalpine che hanno preso parte alla missione e quelle campane che hanno fatto richiesta di partecipare. 25

26 Lazio Distretto Tecnologico Aerospaziale del Lazio Con l APQ6 del 30 maggio 2004 tra Regione Lazio, Ministero dell'economia e delle Finanze e Ministero dell'istruzione, Università e Ricerca, nasce il Distretto Tecnologico Aerospaziale del Lazio, primo Distretto ad Alta Tecnologia dedicato al settore aerospaziale e della difesa (fondi programmati pari a 60 milioni di euro) con l obiettivo di dare: Riconoscimento ad un eco-sistema complesso che unisce grandi aziende di rilevanza internazionale, medie e piccole strutture di produzione e imprese di servizi ad alto valore aggiunto al mondo della formazione e della scienza Ulteriore stimolo ad una realtà che costituisce oggi un asset di rilievo internazionale, la cui vocazione risale all'inizio del secolo scorso 1. Sistema Produttivo Il DTA Lazio si propone di promuovere azioni mirate al: a) Sostegno delle attività di ricerca; b) Incremento del grado di innovatività delle imprese; c) Valorizzazione del capitale umano e delle iniziative che promuovono il collegamento tra imprese, centri tecnologici universitari e centri di ricerca; d) Incentivazione della mobilità dei ricercatori a livello nazionale e internazionale, di scambi tra Università e imprese; e) Coinvolgimento di tutti i soggetti impegnati nello sviluppo del territorio (Enti Locali, Università, Centri di Ricerca, Imprese, Associazioni). Principali aree di competenza tecnologica dell industria aerospaziale laziale sono riassunti in figura 4.1: Figura 4.1 Tra i più recenti programmi spaziali per il quale il contesto produttivo laziale ha svolto un ruolo primario, si ricorda la realizzazione di: Costellazione (dual use) di 4 satelliti di telerilevamento 26

27 COSMO-SkyMed; Lanciatore Vega, sviluppato in ambito ESA e realizzato per il 65% presso gli stabilimenti di Colleferro. La filiera nel Lazio si compone delle principali aziende nazionali del comparto con ruolo di system integrator e crescente orientamento ad esternalizzare le attività verso un vasto insieme di fornitori di I e II livello costituito da PMI. Le principali dinamiche strutturali che hanno impattato su tale assetto includono: a) Competizione globale e nuovi mercati emergenti; b) Processo di consolidamento industriale mondiale; c) Alta intensità d innovazione e d investimenti in R&D; d) Elevata diversificazione tecnologica. Negli ultimi anni, le forme di collaborazione tra PMI e grandi imprese si sono intensificate e sviluppate secondo un modello collaborativo di network value chain anche grazie ad iniziative specifiche condotte da FILAS (dettagliate nel seguito), offrendo alle PMI benefici in termini di canali di accesso per una crescita strutturale, accumulo di competenze, tecnologie e prodotti ed opportunità di acquisire visibilità a livello nazionale ed internazionale. 2. Sistema della Conoscenza Nel Lazio, il sistema della conoscenza rilevante per il settore aerospaziale, è costituito da circa professori universitari, ricercatori ed esperti, coinvolti in attività di studio, sperimentazione e progettazione, insieme a oltre specialisti. Le attività di ricerca fanno prevalentemente capo ai dipartimenti delle università pubbliche e private localizzate nel Lazio e a un vasto numero di centri di ricerca, impegnati nello sviluppo di nuovi materiali, prodotti e applicazioni in ambito aerospaziale. Il sistema della conoscenza beneficia di attività di ricerca nel settore tramite realtà di eccellenza nel campo della R&D e della diffusione dell'innovazione con collaborazioni internazionali con le principali agenzie aerospaziali (NASA, ESA,CNES, etc.) e primarie società private. All attività di ricerca occorre aggiungere le iniziative di rilevo nate all interno di alcune strutture universitarie romane al fine di sostenere i processi di trasferimento tecnologico e di creazione di nuove imprese quali Sapienza Innovazione e il Parco Scientifico Romano. I principali centri di ricerca ed Università con competenze in ambito aerospaziale sono riassunte in Tabella

28 Tabella 4.4 Infine, è importante citare i programmi di formazione avanzata istituiti dalle principali Università in Ambito aerospaziale (Tabella 4.5): Tabella 4.5 Alla luce dell importanza strategica per la difesa e la sicurezza nazionale dei programmi aerospaziali e del rilevante contributo militare nello sviluppo di tecnologie dual use come il sistema satellitare COSMO-SkyMed, occorre richiamare il ruolo primario e l ampio know-how di numerosi centri militari dedicati ad attività di ricerca e alla gestione di programmi aerospaziali che sono: RSV (Reparto Sperimentale di Volo), CITS (Centro Interforze Telerilevamento Satellitare, il COMANDO C4 Difesa, il RESMA (Reparto Sperimentazioni di Meteorologia Aeronautica, il SEGREDIFESA/DNA, il CASD (Centro Alti Studi per la Difesa e la Scuola delle Trasmissioni e Informatica. Principali programmi, azioni ed impatto La Regione Lazio ha affidato a Filas SpA (Finanziaria Laziale per lo Sviluppo, fondata nel 1975 dalla Regione) l incarico di Ente Gestore e Coordinatore del DTA Lazio per attuare le seguenti linee di intervento: Ricerca industriale; Formazione; Trasferimento tecnologico; Sostegno ai progetti innovativi; Supporto alla creazione e/o alla crescita di imprese; Capitale di rischio per supporto allo sviluppo delle aziende; Realizzazione e gestione di infrastrutture per laboratori; Grandi progetti dimostrativi. Filas opera quale strumento di attuazione della programmazione economica della Regione Lazio (art. 44 della Legge Regionale 27 febbraio 2004 n.3) su tre linee di azione. Iniziative strategiche a sostegno del DTA Lazio (Tabella 4.6) 28

29 Azioni a sostegno del sistema di innovazione regionale (Tabella 4.7) Servizi a valore aggiunto per le imprese (Tabella 4.8) Performance del DTA e principali obiettivi strategici L analisi di performace del DTA si basa su un indagine, ( ), condotta su un campione di 206 aziende presenti nella Regione Lazio (di cui 25 Grandi Imprese) operanti nel settore aerospaziale (escluse dal campione realtà produttive o dei servizi che non garantiscono una continuità di dati, le compagnie aeree con sede nel Lazio e le strutture operanti nella gestione degli aeroporti). Le principali evidenze sono: Le PMI costituiscono circa l 88% delle imprese del settore e generano il 26% del fatturato, pari a ca. Euro 1,4 Miliardi, occupando ca dipendenti. La crescita media delle PMI per il periodo è stata superiore a quella delle GI Rispetto al 2009, la crescita è stata trainata prevalentemente dalle PMI (+5,6%) Il fatturato totale è cresciuto sensibilmente nel periodo con un crescita media annua superiore al 6%, con un aumento nel 2010 dell 1,5% Il numero totale di occupati è cresciuto nel periodo in media del 4,5% Il numero totale degli occupati nel 2010 è cresciuto nonostante la riduzione nelle PMI (-3,2%) Alla luce di questi risultati e delle azioni avviate si riportano in figura 4.2 i principali obiettivi strategici a supporto del rafforzamento del DTA: 29

30 Smart specialization Smart specialization della Regione Lazio è sintetizzabile dal Piano Regionale delle Ricerca e dagli Assi strategici del Piano di Attività di Filas Attività internazionale Tabella 4.9 Il DTA Lazio costituisce un centro di rilievo internazionale di un network aerospaziale funzionale ed efficiente in grado di esplicare efficacemente tutte le diverse funzioni istituzionali di raccordo, coordinamento, gestione e regolamentazione internazionale. Il distretto costituisce un'importante sede per la valorizzazione di sinergie e collaborazioni mutuamente vantaggiose per gli attori coinvolti, contribuendo alla creazione di un network ad alto potenziale di innovatività e sviluppo, in grado di assicurare il coinvolgimento del sistema regionale di ricerca e innovazione in grandi progetti comunitari e internazionali ponendosi sullo stesso piano di analoghe realtà estere. L'area romana in particolare costituisce il cuore di una fitta rete di interscambi nazionali e internazionali, con le sedi di numerose imprese estere e di rilevanti gruppi internazionali. Numerose imprese italiane sono inoltre impegnate in consorzi e collaborazioni internazionali, tra cui in particolare quelle che fanno riferimento al Gruppo Finmeccanica. Le Università del Lazio collaborano inoltre stabilmente con Università e centri di ricerca esteri, la NASA e l'agenzia aerospaziale russa e partecipano, insieme a numerose imprese a diversi progetti promossi e sostenuti da ESA e ASI che vedono il coinvolgimento di altre regioni italiane e degli altri Paesi dell'unione europea. La Regione Lazio, attraverso FILAS, rivolge un impegno specifico per sostenere il posizionamento del sistema regionale nel panorama sovranazionale e agevolare i processi di internazionalizzazione delle imprese locali tramite misure di promozione della cooperazione con istituzioni e organismi internazionali, servizi reali per l'internazionalizzazione. 30

31 Tabella Lombardia Sistema aerospaziale regionale Il settore aerospaziale lombardo, caratterizzato da una lunga tradizione con radici che vanno ricercate agli inizi del 900, oggi si presenta come un sistema altamente integrato di imprese, competenze tecnologiche e capacità scientifiche d avanguardia grazie alla presenza sul territorio di importanti player globali, MPMI, centri di ricerca ed università attivi sia nel comparto aeronautico che in quello spaziale. Il sistema imprenditoriale aerospaziale lombardo è contraddistinto dalla presenza di alcuni dei più importanti integratori di sistemi sia aeronautici (elicotteristica ed addestratori di volo) che spaziali. Si tratta di prime contractor di rilievo internazionale, a cui si affiancano numerose imprese di piccola e media dimensione che insieme a loro costituiscono un tessuto produttivo specializzato di notevole importanza dotato di alcune particolarità, tra le quali: completezza della filiera ; multispecializzazione; presenza di fornitori altamente specializzati; servizi a supporto della produzione. Sotto il profilo dei prodotti e servizi realizzati, la Lombardia si propone, infatti, come una regione con una marcata varietà di prodotto nel settore aerospaziale caratterizzata dalla presenza di imprese che ricoprono l intero sistema produttivo aerospaziale: dall aeronautica e dallo spazio, alla produzione di sistemi, equipaggiamenti e payloads, sistemi elettroavionici, lavorazioni avanzate, attrezzature, materiali speciali. Attualmente in Lombardia, considerando la filiera produttiva aerospaziale ed i soli servizi direttamente connessi con la produzione si contano più di 185 imprese attive a diverso livello, che occupano circa addetti e sono in grado di generare 4 miliardi di euro di fatturato e 1,4 miliardi di euro di export (dati relativi dal Comitato Promotore attraverso un censimento che ha portato alla ricostruzione dell intera filiera aerospaziale lombarda). La crescita dell occupazione è stata costante nel periodo monitorato ed i nuovi ingressi hanno riguardato in larga parte figure di alto profilo formativo contribuendo a costituire un occupazione qualificata. 31

32 Estendendo l analisi ai primi livelli di prodotto (sistemi integrati aeronautici e spaziali e sistemi ed equipaggiamenti) ed incrociandola con la distribuzione geografica emerge un elevata concentrazione delle imprese più specializzate nelle province di Varese e, scendendo, nell area milanese. La maggior parte degli addetti sono concentrati nella produzione di sistemi integrati aeronautici e spaziali e di sistemi ed equipaggiamenti, ovvero nei primi livelli della piramide produttiva: il 41,9% del totale degli addetti è concentrato nelle attività svolte dagli integratori di velivoli e di satelliti e il 30,7% nella produzione di equipaggiamenti, avionica, strutture, attrezzature e sistemi e materiali speciali (Figura 4.3) Figura 4.3 Guardando alla ripartizione delle imprese e degli addetti per dimensione, come già evidenziato, in Lombardia si trovano contemporaneamente imprese core con unità produttive di grandissima dimensione sul territorio (AgustaWestland, Alenia Aermacchi e Selex Galileo) che si avvicinano e in alcuni casi superano il migliaio addetti, a cui si affiancano aziende o unità produttive appartenenti a grandi gruppi imprese internazionali con significativa presenza territoriale (CGS Compagnia Generale per lo Spazio; Thales Alenia Space; Microtecnica...) ed un indotto rappresentato da MPMI altamente specializzate. Al sistema delle imprese e dei servizi si affianca il sistema della ricerca (tabella 4.11) che da tempo collabora in sinergia con la produzione facendo leva su competenze scientifiche in diversi ambiti tecnologici: sensoristica, acustica, ICT, materiali, meccanica, progettazione e integrazione di sistemi complessi, testing, RfiD, telerilevamento e osservazione della terra, monitoraggio ambientale, payloads e sistemi ottici complessi per applicazioni satellitari. Tabella 4.11 Numerose sono le collaborazioni tra mondo della ricerca e le imprese: di particolare significatività AWPARC in collaborazione tra Politecnico di Milano ed AgustaWestland dedicata allo studio in laboratori specializzati delle tecnologie specifiche del volo verticale. In Lombardia è presente l unico centro di Ricerca europeo in Italia: JRC di Ispra in provincia di Varese. In termini di innovazione e ricerca è noto il ruolo che il settore aerospaziale svolge nell aprire sempre nuove mete di sviluppo tecnologico: si è arrivati a stimare più di un centinaio di milioni di euro il valore della ricerca industriale generato. L'elevato valore degli investimenti in R&S caratterizza il settore come un vero e proprio laboratorio tecnologico: sono testimonianza della capacità di stimolare la ricerca e l innovazione del sistema aerospaziale lombardo il numero di brevetti che si stima intorno ai 300 e l effetto di contaminazione tecnologica. Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo - Principali programmi e risultati In Lombardia le imprese, le università ed i centri di ricerca dell aerospazio hanno una lunga tradizione e sono attivi da parecchi decenni, tuttavia fino al 2009 esisteva solo un distretto aerospaziale di fatto, ma mancava un riconoscimento formale regionale ed un organizzazione di sistema. Nel 2009 si è 32

33 costituito il Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo con l obiettivo di avviare il processo di riconoscimento del distretto tecnologico aerospaziale lombardo e promuovere la crescita delle imprese socie in particolare MPMI. L iniziativa è nata da 9 soci fondatori: AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Aerea, CGS Compagnia Generale per lo Spazio (nel 2009 Carlo Gavazzi Space), Gemelli, Secondo Mona, Selex Galileo, Spaziosystem, Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Nello stesso anno si è avuto anche il riconoscimento formale da parte di Regione Lombardia del sistema aerospaziale lombardo. Il percorso per il riconoscimento del Distretto Tecnologico è proseguito nel 2010 quando le Regione Lombardia e Miur hanno dapprima siglato un protocollo d intesa (19 Luglio 2010) a sostegno delle attività di ricerca in alcuni settori di interesse strategico, tra cui l aerospazio a cui è seguita alla fine del 2010 la firma di un accordo di programma. Durante il 2011 ha preso avvio con l insediamento del Comitato Tecnico per dare attuazione all Accordo di Programma. Il processo è proseguito con la delibera della Regione Lombardia (giugno 2011) per le misure attuative dell'accordo di Programma e con la pubblicazione del Bando Regione Lombardia - Miur (luglio 2011) per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. A partire dal 2009 la roadmap per lo sviluppo strategico del distretto aerospaziale lombardo ha riguardato i seguenti ambiti di azione 3. Azioni di sistema per l emersione del sistema aerospaziale lombardo e i processi di aggregazione delle imprese; Dal 2009 ad oggi il Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo ha svolto una continua azione di networking coinvolgendo i diversi attori presenti nel sistema aerospaziale lombardo e partecipando ai programmi di Regione Lombardia. I risultati di queste azioni di networking (tabella 4.12) e di sistema sono visibili: il Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo, che nel 2009 era stato fondato da 8 imprese e da un associazione di categoria, ad oggi conta 75 soci; 185 imprese sono state censite ed oltre 130 hanno aderito alle diverse azioni di networking e sono presenti nella piattaforma di e-scouting presente sul sito dedicato. il ruolo del Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo è stato fondamentale anche con riguardo all aggregazione delle imprese intorno a progetti di R&S. Tabella Ricerca & Sviluppo; Il Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo ha attivato un Nucleo Tecnico Scientifico, organo che si occupa di ricerca e sviluppo a cui partecipano esperti di 14 diverse imprese dalle grandi alle MPMI, Università e Centri di Ricerca. Il Nucleo Tecnico Scientifico ha redatto un Piano Tecnologico Strategico con l obiettivo di individuare le linee strategiche guida della Ricerca, dell Innovazione e dello Sviluppo per l aerospaziale lombardo. Ha, inoltre, avviato dei Focus Group per promuovere lo sviluppo di progetti di ricerca e svolto un azione di sostegno alle imprese sui temi di R&S. 33

34 Dal 2009 sono stati presentati circa 30 progetti da imprese aerospaziali lombarde su 3 bandi regionali con una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro per un valore progettuale circa doppio. La continua attenzione alla ricerca e l alto livello tecnologico hanno fatto sì che si creasse occupazione qualificata: circa il 30% dei nuovi assunti sono laureati, soprattutto in ingegneria e materie scientifiche L importanza e la centralità della R&S in campo aerospaziale sono riconosciute anche dalle istituzioni. La collaborazione tra Regione Lombardia e MIUR. 5. Spazio; Tabella 4.13 Si è creato all interno del Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo un gruppo di lavoro dedicato allo Spazio che lavora sulle tematiche della ricerca in stretta collaborazione con il Nucleo Tecnico Scientifico. In particolare il gruppo di lavoro sullo Spazio ha collaborato allo sviluppo del Piano Tecnologico Strategico. Si segnala che 6 progetti inerenti a tematiche spaziali sono stati presentati nei bandi sulla R&S di Regione Lombardia sopra riportati. Inoltre, Regione Lombardia ha la Vicepresidenza europea della rete NEREUS - Network of European Regions Using Space Technologies, a cui partecipano anche grandi imprese, MPMI e centri di ricerca del sistema aerospaziale lombardo. 6. Formazione; Il Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo ha creato un gruppo di lavoro dedicato alla formazione che svolge attività di sostegno alla formazione nelle scuole secondarie, in particolare negli istituti tecnici, ed alla formazione universitaria. Con riferimento al sostegno alla formazione nelle scuole secondarie a gennaio 2011 il Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo ha sottoscritto un protocollo d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale che ha portato all avvio di un Master per 34 docenti istituti tecnici focalizzato sulle tematiche aerospaziali ed alla nomina di rappresentanti aziendali nei Comitati Tecnici Scientifici degli ISIS. Per quanto riguarda il sostegno alla formazione universitaria è stata promossa nel 2009 la creazione del Master H&A Helicopters and Airplanes Management, presso l Università Carlo Cattaneo. Inoltre nel 2011 è stata promossa la creazione di una Summer School presso l Università degli Studi di Pavia che nelle prime due edizioni ha portato a 45 formati. 7. Sviluppo del sistema produttivo delle MPMI; E stato creato all interno del Comitato un gruppo di lavoro per lo sviluppo del sistema produttivo delle MPMI a cui partecipano esponenti delle grandi imprese e delle MPMI che ha portato avanti diverse attività Sviluppo format per accordi contrattuali, di riservatezza, codici etici in italiano ed inglese messi a disposizione di tutti i soci. Definizione dei principali KPI Key Performance Indicators utili per raggiungere in modo efficace gli obiettivi aziendali. Realizzazione di una piattaforma e-scouting attraverso l implementazione sul portale del Distretto di schede dettagliate di profilatura tecnologico-produttiva per promozione della supply chain e incontro domanda offerta- online. Incontri formativi sulla Lean Production e realizzazione di Lean Assessment aziendali Incontri sul tema del Project Management rivolti alle MPMI Avvio un progetto dedicato alle MPMI sulla certificazione EN

35 8. Marketing e Internazionalizzazione; Diverse azioni sono state portate avanti dal Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo che ha creato un gruppo di lavoro a sostegno dell internazionalizzazione delle MPMI e che a partire dal 2010 ha coordinato la partecipazione congiunta di imprese aerospaziali lombarde a saloni ed eventi internazionali del settore ed ha partecipato ai programmi e alle iniziative messe a disposizione da Regione Lombardia ed altre istituzioni. I risultati di queste azioni sono visibili sia in termini di presenze ai principali eventi internazionali del settore che di incremento dei flussi di export. Dal 2010 al 2012 circa 40 PMI hanno partecipato a saloni o fiere internazionali del settore garantendo complessivamente oltre 100 presenze, mentre le esportazioni aerospaziali lombarde dal 2006 al 2011 (ultimo anno per cui sono disponibili i dati ufficiali dell Istat) sono cresciute del 37,8%. Le azioni del Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo hanno trovato il sostegno della Regione Lombardia che ha attivato nel 2011 all interno del Programma Dafne il bando per la promozione internazionale dei sistemi produttivi: Su questo bando è stato presentato il progetto LOMBARDIA AEROSPACE CLUSTER WORLDWIDE. Oltre al programma attivato da Regione Lombardia, la Camera di Commercio di Varese ha messo a disposizione dei fondi per incentivare la partecipazione di MPMI a manifestazioni fieristiche internazionali (tabella 4.14). 9. Funding. Smart specialization Tabella 4.14 Monitoraggio delle opportunità di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo rivolte al settore aerospaziale svolgendo un azione informativa tramite mailing, newsletter workshop ed incontri. Avvio di iniziative per favorire la costituzione di panel di progetto attraverso un sistema di ricerca partner e per accompagnare le aziende nella partecipazione ai bandi. Il concetto di Smart Specialization regionali adottato da regione Lombardia in qualità di aderente alla S3Platform può essere sintetizzato nella formula 4C: Choices: scelta di un limitato set di priorità; Competitive advantage: mobilizzando i talenti tramite la sinergia tra ricerca e innovazione con le necessità e le capacità del mondo del business; Critical mass: fornendo spazi adeguati per costruire legami trasversali (cross-cutting) tra settori che possano condurre ad una diversificazione tecnologica specializzata; Collaborative leadership: sforzo collettivo basato sulle partnership pubblico-private e le sinergie tra strumenti di finanziamento europei, nazionali e regionali. Il Distretto Aerospaziale Lombardo ben incarna la strategia regionale di specializzazione della Lombardia in quanto la Regione Lombardia: a) ha firmato uno specifico Accordo di programma con il MIUR (dicembre 2010) dedicato alla sviluppo dei distretti tecnologici, riconoscendo la strategicità del 35

36 settore aerospaziale lombardo; b) figura tra le regioni appartenenti alla rete NEREUS (Rete europea delle regioni utilizzatrici di tecnologie spaziali); c) si è attivata nel ricostruire la matrice di domanda ed offerta dei servizi satellitari. Vocazione internazionale In termini di apertura internazionale sicuramente le imprese del settore presenti in Lombardia sono tra le più avanzate in assoluto. Lo sono i prime contractor che esportano in tutto il mondo e che hanno estese catene di sourcing internazionali, ma lo sono anche i produttori che costruiscono le parti che volano, i sistemi e la struttura del velivolo, che partecipano ai principali programmi aeronautici internazionali. I dati delle esportazioni di aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi confermano l importanza del territorio. La Lombardia a partire dal 2005 ha intercettato valori superiori al 30% dell export nazionale del settore, raggiungendo il picco del 38% nel Il dato, considerato una cartina di tornasole, conferma la forte vocazione produttiva ed internazionale del sistema aerospaziale lombardo, anche se va letto tenendo conto della presenza di due grandi velivolisti sul territorio che fungono da hub di esportazione. Nel 2011 le esportazioni lombarde sono state pari a milioni di euro, pari al 31% dell export nazionale di settore, generando un saldo commerciale positivo pari a circa 933 milioni di euro, in contrazione rispetto al 2010 (-16,7%), in crescita del 37,8% nell arco di cinque anni dal L analisi dei flussi commerciali aerospaziali lombardi per mercati di sbocco nel 2010 vede al primo posto come paese di destinazione gli Stati Uniti (11,7% del totale export) a cui seguono Malaysia (8%), Giappone (7,5%). Paese Export 2011 euro Stati Uniti ,7% Malaysia ,0% Giappone ,5% Francia ,7% Paesi Bassi ,5% Turkmenistan ,2% Regno Unito ,0% Brasile ,6% Algeria ,5% Qatar ,4% Mondo ,0% Peso % su totale export aerospaziale lombardo L analisi dei flussi commerciali aerospaziali lombardi va letta alla luce di: a) l elevato grado di apertura multinazionale delle imprese capofiliera che rende parziale una lettura solo su base regionale: i flussi commerciali rilevati possono riflettere decisioni relative alla diversa distribuzione all interno del gruppo della gamma di prodotti, oppure scelte di natura logistica infragruppo; b) la partecipazione indiretta all export, in supply chain complesse come quella aerospaziale in cui il prodotto finito (velivolo) è frutto dell integrazione di numerose parti, lavorazioni o servizi di progettazione Tabella 4.15 Oltre ai dati di esportazione si segnala una presenza costante dei prime contractor ma anche di molte MPMI ai principali saloni internazionali del settore. Inoltre, il sistema aerospaziale lombardo attraverso la rappresentanza del Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo fa anche parte dell EACP (European Aerospace Cluster Partnership), network europeo dei cluster aerospaziali. Grandi imprese, MPMI e centri di ricerca fanno inoltre parte di NEREUS (Network of European Regions Using Space Technologies), di cui Regione Lombardia ha la vicepresidenza Piemonte La tradizione aerospaziale in Piemonte La storia dell aeronautica nazionale si lega a quella della tradizione industriale piemontese a partire dal 13 gennaio 1909 quando da Torino decollò il primo aereo italiano, il triplano progettato dall ing. Aristide Faccioli. Attraverso le vicende di oltre un secolo che ha registrato il passaggio dalla prototipazione pionieristica alla partecipazione ai grandi programmi internazionali, il settore aerospaziale del Piemonte ha acquisito l attuale fisionomia contraddistinta da una forte integrazione tra il sistema della ricerca scientifica, guidata dal Politecnico di Torino, dalle 2 Università piemontesi e da centri di ricerca specializzata del CNR come INRIM (Istituto Nazionale Ricerca Metrologica - già Galileo Ferraris) e INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica) e un articolato tessuto industriale basato su 9 grandi imprese (Alenia Aermacchi, Avio, Aviospace, ICARUS, INTECS, Mecaer Aviation Group, Microtecnica, Selex 36

37 Galileo, Thales Alenia Space) e oltre 200 PMI in parte legate alla produzione delle grandi imprese in parte attive su filiere autonome (ultraleggeri, equipaggiamenti speciali) o fortemente caratterizzate da una consolidata vocazione all export. Sul versante della formazione professionale specializzata nel settore aerospaziale si segnala la presente dell Istituto Tecnico Carlo Grassi e la recente costituzione dell Istituto Tecnico Superiore per l Aerospazio e la Meccatronica con sedi a Novara e Torino. Le capacità industriali del settore aerospaziale piemontese, che conta circa addetti, 2.6 Mld di fatturato annuo del comparto, comprendono tutti i principali prodotti dell aeronautica internazionale civile e militare a partecipazione italiana. Dalle fabbriche torinesi proviene il 50% del volume abitabile della Stazione Spaziale Internazionale. Piemontese è anche l acqua (sia quella trattata secondo il protocollo russo sia quella certificata dagli standard USA) destinata agli astronauti di tutte le missioni spaziali internazionali. Il sostegno della Regione Piemonte a tale patrimonio scientifico e tecnologico è stato articolato in 2 interventi: la valorizzazione del distretto come sistema competitivo integrato e lo sviluppo di grandi progetti di ricerca secondo il modello delle piattaforme tecnologiche europee per la ricerca e l innovazione che coinvolgono grandi imprese, PMI e sistema della ricerca su priorità tecnologiche legate alla competitività sui mercati finali nel medio-lungo periodo. Per attuare tale strategia è stato creato il Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte che costituisce il tavolo di coordinamento tra le istituzioni attive a livello regionale sul comparto, il tessuto industriale ed il sistema della ricerca. L organizzazione del Distretto A partire dalla radicata presenza del settore aerospaziale sul territorio regionale è cresciuta l esigenza di rendere organizzato e sistematico il dialogo tra Ricerca, Industria e Istituzioni sui temi dello sviluppo del comparto per rispondere in maniera adeguata alle sfide della competizione del settore che, pur avendo orizzonti e dinamiche completamente globali, si fonda sulle competenze distintive create su scala regionale. Nel 2005, su impulso della Regione Piemonte è stato istituito il Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte formato da Regione Piemonte, Finpiemonte SpA (l istituto finanziario della Regione Piemonte), Provincia di Torino, Comune di Torino, CCIAA di Torino e le associazioni datoriali Unione Industriale di Torino e API Torino. Il Comitato, tavolo di coordinamento istituzionale sulle politiche del comparto (Ricerca & Innovazione, Formazione, Sviluppo Supply Chain, Internazionalizzazione) si avvale, in qualità di organo consultivo, di uno Steering Committee che comprende i principali stakeholder aerospaziali piemontesi (9 grandi imprese, 3 Università, Centri di ricerca e di formazione, organizzazioni datoriali e sindacali). Tra i principali impegni del Comitato e dello Steering Committee si sottolinea l interazione tra Industria e Ricerca finalizzata a definire l agenda di ricerca la piattaforma tecnologica regionale - che identifica le priorità di investimento della Regione Piemonte in tema di sostegno all innovazione e allo sviluppo delle attività produttive. Il Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte è gestito da Finpiemonte che, oltre a svolgere il ruolo di tesoreria e segreteria tecnica del Comitato, è coinvolta nella gestione operativa degli strumenti finanziari attivati dalla Regione Piemonte per lo sviluppo del comparto aerospaziale regionale. La piattaforma tecnologica aerospaziale del Piemonte La Regione Piemonte, attraverso l Asse I Innovazione e transizione produttiva del Programma Operativo Regionale (POR), ha intrapreso un complesso piano di interventi volti a rafforzare la competitività del sistema regionale attraverso l incremento della sua capacità di produrre ricerca ed innovazione, di assorbire e trasferire nuove tecnologie. Tra i protagonisti di questo impegno, il settore aerospaziale ha beneficiato degli interventi relativi allo sviluppo della Piattaforma tecnologica aerospaziale regionale e alle azioni di sviluppo del Distretto Aerospaziale Piemonte. Il settore aerospaziale è stato selezionato quale ambito di intervento per i fondi POR-FESR legati all Innovazione sia in virtù del patrimonio scientifico-industriale del settore presente in Piemonte sia per le caratteristiche tecnologiche che rendono il comparto uno dei principali propulsori dell innovazione tecnologica a livello mondiale: spese medie in Ricerca & Sviluppo pari al 14% del 37

38 fatturato, quota di brevetti pari a circa 15% della produzione complessiva mondiale, integrazione competenze estremamente eterogenee (ICT, Fisica, Meccanica, Scienza dei Materiali, Ottica). 1. FASE 1 Nella prima fase di investimenti della piattaforma, la Regione Piemonte ha destinato alla ricerca e all innovazione nel comparto aerospaziale circa 30 Milioni di Euro che sono stati concentrati sui 3 progetti di piattaforma tecnologica aerospaziale. L utilizzo di questi fondi ha attivato su tali linee di ricerca un investimento complessivo pari a 51 Milioni di Euro (Tabella 4.16) Si tratta di progetti che vedono la partecipazione degli Atenei e dei Centri di ricerca in cordate in cui la leadership è affidata a grandi imprese, mentre la maggioranza dei soggetti coinvolti è costituita da PMI che, attraverso la partecipazione alla piattaforma tecnologica aerospaziale sostenuta dalla Regione Piemonte tramite i fondi POR FESR sono diventate parte fondamentale di progetti tecnologici strategici. Area di Ricerca & Innovazione FASE 1 Progetto inv. privato inv. pubblico Tot. prog. UAS per il monitoraggio del territorio SMAT F1 8,31 9,70 18,01 Soluzione motoristiche aeronautiche ecocompatibili GREAT2020 5,84 9,65 15,49 Tecnologie per l esplorazione spaziale STEPS 7,70 9,93 17,63 TOTALE investimento (M ) 21,86 29,28 51,14 Tabella 4.16 Oltre ai risultati tecnologici dei singoli progetti, occorre sottolineare la ricaduta sul territorio in termini di crescita della collaborazione tra i player locali che hanno accresciuto la propria percezione e hanno modificato i loro comportamenti in maniera tale da assumere quell identità di sistema che deve caratterizzare un moderno distretto industriale regionale. Di seguito si sintetizzano i risultati dei 3 progetti che sono stati conclusi (compresa la parte di rendicontazione amministrativa) nei primi mesi del 2012: 1. UAV per scopi civili: Sviluppo di sistemi e tecnologie per il volo senza pilota destinato ad applicazioni di monitoraggio dei territori a scopi civili (rilevazioni inquinamento, ricognizione calamità naturali, ponti radio volanti, ecc...). Record europeo 30 settembre 2011: volo contemporaneo 3 UAV per la protezione civile da Cuneo / Levaldigi. 2. Sviluppo di soluzione motoristiche eco-compatibili: Studio di tecnologie destinate a ridurre l impatto ambientale della motoristica aeronautica in linea con gli obiettivi EU del 2020 (nuove architetture motore, componenti in lega Ti-Al). 3. Tecnologie per l esplorazione spaziale: Studio multidisciplinare di soluzione tecniche per l atterraggio e l esplorazione robotica della Luna e di Marte nella prospettiva dei grandi programmi di esplorazione spaziale ESA e NASA. 2. FASE 2 Sulla scorta dei positivi risultati raggiunti dagli investimenti effettuati nella FASE 1 la Regione Piemonte ha recentemente rifinanziato la piattaforma tecnologica con circa 20 Milioni di Euro a fronte di un pari investimento da parte dei soggetti privati nel biennio A questo scopo il Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte ha concertato un approfondito studio di foresight tecnologico volto ad identificare le tecnologie emergenti critiche per la competitività del territorio rispetto agli scenari tecnologici internazionali e ha sottoporne i risultati per le valutazioni di investimento alla Regione Piemonte. Da questa interazione il portafoglio di aree tecnologiche prioritarie della Regione Piemonte in ambito aerospaziale si è arricchito dei due seguenti temi: 4. More electric aircraft: Sviluppo di sensori, attuatori, equipaggiamenti di nuova generazione caratterizzati dalla sostituzione degli elementi idraulico-meccanici con avanzati sistemi elettromeccanici per il contenimento del peso e il miglioramento dell affidabilità e delle prestazioni degli aerei. 5. Space debris management: Sviluppo di tecnologie per la cattura e neutralizzazione dei rifiuti spaziali orbitanti pericolosi sia per le missioni e le infrastrutture spaziali sia per i potenziali impatti (con rischio di deflagrazione e incendio) sulla superficie terrestre. 38

39 3. ACCORDO MIUR REGIONE PIEMONTE La piattaforma tecnologica aerospaziale del Piemonte potrà essere ulteriormente potenziata in accordo con gli orientamenti che verranno maturati all interno del Cluster Tecnologico Nazionale di riferimento, attraverso le risorse messe a disposizione dal recente accordo sottoscritto dalla Regione Piemonte con il MIUR per il sostegno all innovazione tecnologica che prevede una dotazione di fondi pubblici pari a 8 Milioni di Euro. Smart specialisation La politica industriale della Regione Piemonte è stata caratterizzata, fin dal 2005, dall impegno a connettere le capacità industriali e le competenze tecnologiche piemontesi con i programmi europei di ricerca e sviluppo e a potenziare le possibilità di accesso e partecipazione dei player regionali alle opportunità offerte dai grandi programmi industriali internazionali. Tale strategia è stata confermata dal crescente interesse per gli interventi sviluppati dal Piemonte su scala europea e internazionale e dalla partecipazione del Distretto Aerospaziale Piemonte ai network internazionali NEREUS e EACP. Internazionalizzazione e sviluppo supply chain Il Distretto Aerospaziale del Piemonte beneficia delle azioni intraprese dalla CCIAA di Torino attraverso il CEIP (Centro Estero per l Internazionalizzazione del Piemonte) per lo sviluppo della supply chain piemontese dell aerospazio attraverso il sostegno alla visibilità, qualificazione e apertura ai mercati esteri delle PMI presenti in Piemonte. In particolare 1. Torino Piemonte Aerospace: Progetto di internazionalizzazione e sviluppo della supply chain a cura della CCIAA di Torino. Torino Piemonte Aerospace guida i buyer nel contatto con circa 85 imprese piemontesi selezionate secondo parametri rigorosi quali know-how tecnico, possesso di prodotti e processi innovativi, qualità aziendale, coinvolgimento in programmi aeronautici, livello di internazionalizzazione, potenzialità delle risorse umane. E un progetto che aggrega una filiera di imprese eccellenti del settore aeronautica, spazio e difesa piemontese ed esprime la sua competitività sui mercati internazionali. E' nato nel 2007 per diffondere e consolidare nella committenza internazionale la consapevolezza che a Torino e in Piemonte esiste un cluster di eccellenza basato su un filiera aerospaziale completa e tecnologicamente innovativa, suscitando l interesse dei key player stranieri a considerare questo territorio quale punto strategico per l approvvigionamento e la localizzazione di attività produttive qualificate. Guida i tecnici e i program manager internazionali nel contatto con oltre 80 imprese piemontesi selezionate secondo parametri rigorosi quali know-how tecnico, possesso di prodotti e processi innovativi, qualità aziendale, coinvolgimento in programmi aeronautici, livello di internazionalizzazione, potenzialità delle risorse umane. Contribuisce alla crescita del fatturato estero delle imprese appartenenti al progetto, migliorandone le competenze commerciali, individuando per loro nuovi committenti e partner internazionali, stimolando la crescita della competitività attraverso l aggregazione e lo sviluppo di progetti innovativi. Agisce come propulsore della crescita economica del territorio attraverso attività di messa in relazione con partner stranieri del settore. Dal 2007 al 2011 sono state ottenute dalle imprese piemontesi commesse per un valore di Euro ,00 con società di rilievo internazionale individuate dal progetto. Opera in stretto collegamento con le Grandi Industrie presenti sul territorio condividendo con loro best practice e linee di indirizzo. Sviluppa attività denominate Tavoli Tecnici e Team Building per la creazione, rispettivamente, di gruppi di pmi tecnologicamente avanzati e di filiere organizzate per sistema/prodotto, che risultano particolarmente coerenti e competitive sui mercati internazionali. 2. Aerospace & Defence Meetings: Unica business convention internazionale in Italia per il settore aerospaziale. Oltre gli incontri prefissati tra le imprese, con una media circa 20 per azienda, la metà dei quali porterà ad almeno un successivo appuntamento e a una negoziazione, il 20% si potrà trasformare in una 39

40 commessa. Più di 600 le aziende presenti con 360 stand allestiti, oltre 1000 i partecipanti (50% proveniente dall'estero) in rappresentanza di 25 Paesi Puglia Sistema aerospaziale regionale L aerospazio costituisce una delle più floride linee di sviluppo industriale per la Regione Puglia: è infatti un settore caratterizzato da elevati livelli di Innovazione e Ricerca e da produzioni ad elevato Valore Aggiunto in grado di generare spill over positivi nei confronti degli altri settori industriali pugliesi. Grazie alle cospicue risorse provenienti dai Fondi Strutturali dell Unione Europea è stato possibile portare avanti una forte politica di sviluppo del settore e di attrazione degli investimenti. Da un lato, la Puglia ha conosciuto una forte accelerazione dello sviluppo del settore aeronautico sulla scia degli importanti investimenti industriali effettuati nella regione verso la metà degli anni Duemila, grazie ai quali oggi sono presenti sul territorio alcune tra le attività più innovative nel settore dell aerospazio a livello globale (ala rotante, ala fissa, avio-motoristica, elettro-avionica e spazio). Dall altro lato, nel corso degli anni si è sviluppata un importante filiera della subfornitura formata da PMI locali che alimentate dalle commesse di soggetti di maggiori dimensioni sono via via aumentate di numero, si sono evolute sul fronte tecnologico (grazie al coinvolgimento sui programmi delle grandi imprese) e hanno progressivamente diversificato il proprio portafoglio di clientela, anche internazionale. Il terzo elemento che ha contribuito a rafforzare il dialogo tra questi due soggetti e a favorire il progresso scientifico in questo settore è rappresentato dalle Università e dai Centri di Ricerca, pubblici e privati, insediati nel territorio. Distretto Aerospaziale Pugliese Identificando il settore aerospaziale quale area-chiave su cui investire per rafforzare la competitività, l innovazione, l internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione, la Regione Puglia ha riconosciuto attraverso la Legge Regionale 3/2007 il Distretto Aerospaziale Pugliese (DAP), di cui la società consortile Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) di Brindisi ne è il principale strumento operativo. Il programma di sviluppo del Distretto produttivo ad alto contenuto tecnologico Aerospaziale Pugliese (DAP) prevedeva già fin dal 2007 la costituzione di una società che si candidasse ad essere riconosciuta come Distretto Tecnologico dal MIUR (DTA). Già allora il DTA, nella visione d insieme, si posiziona centralmente ed assurge al ruolo di propulsore del cambiamento, divenendo la punta avanzata della ricerca industriale e della formazione a supporto del sistema produttivo regionale. Il DTA costituito nel 2009 e recentemente riconosciuto dal MIUR, quale strumento capace di intercettare e soddisfare la domanda e l offerta di ricerca industriale, alta formazione ed innovazione, si è da principio prefisso l obiettivo di interagire pro-attivamente con gli altri Distretti sia Pugliesi (Medis e Ditech e i distretti produttivi pugliesi) che nazionali (IMAST, Distretto aerospaziale piemontese, Distretto aerospaziale lombardo, Distretto aerospaziale campano, distretto aerospaziale del Lazio) europei (European Aerospace Cluster Partnership, Tolosa, Amburgo..) ed internazionali (Aeromontreal, PNAA). Contestualmente si è posto l obiettivo di integrarsi con altre entità quali i Centri di competenza ed i Laboratori Pubblico-Privato. Soci del DAP sono le principali aziende aerospaziali che hanno sede operativa in Puglia. Esse fanno riferimento al settore dell ala fissa, dell ala rotante della motoristica e propulsione e dello spazio. Secondo una stima elaborata dalla società DTA attraverso l accesso a fonti informative nazionali, oltre alla disponibilità di informazioni rilevate on field, sviluppa oggi un fatturato quantificabile in circa 1 miliardo di euro e un numero di addetti pari a circa unità dirette. In questi anni il distretto ha costruito la rete, definito la sua strategia ed ha iniziato ad attuarla puntando sulla crescita del livello conoscenza, innovazione, fiducia e cooperazione, elementi essenziali per la sua competitività. Il bisogno del cambiamento è stato il presupposto culturale e strategico del distretto ed è la ragione della sua esistenza. Il mondo aerospaziale vive oggi con protagonismo l'affermarsi di un nuovo modello di industria, indotto dal processo della globalizzazione, che si ispira ai principi del networking. L innovatività dei nuovi programmi aeronautici e spaziali favorisce l evoluzione della filiera delle produzioni aerospaziali verso nuovi paradigmi nei quali si esalta il protagonismo dei territori, ponendo a questi una sfida rispetto al modo in cui sono chiamati a competere. La peer production crea uno spartiacque tra vecchi e nuovi modelli di produzione, una evoluzione e nuova caratterizzazione dell aerospazio pugliese. Se la produzione si snoda su di un network mondiale e se la filiera si 40

41 compone di partner sparsi in diverse aree del mondo, allora i territori divengono reti di relazioni, sistemi integrati, organismi chiave nella capacità di competere nel nuovo paradigma. Cultura industriale, strutture produttive, competenze in R&D, capitale umano, strumenti di politica industriale, tutti questi concorrono e cooperano per creare e rafforzare una specializzazione sul territorio da spendere su scala globale. In questo quadro il distretto opera per favorire un evoluzione e radicamento delle sue specializzazioni produttive e, di riflesso, scientifiche. In sostanza, la Puglia è l unica regione nel cui territorio sono contemporaneamente presenti aziende del settore ala fissa, ala rotante, della propulsione, del software e dei servizi spaziali, dell elettronica per l aerospazio, della sensoristica di bordo, dell'hardware di trasmissione e ricezione Telemetrie, Telecomandi e Dati di missioni spaziali. Il sistema distrettuale della ricerca e sviluppo composto da: 3 università pugliesi (Politecnico di Bari, Università di Bari, Università del Salento statali), centri di ricerca pubblici e privati (CNR, ENEA, INFN, CETMA, OPTEL, Centro Laser, etc.), parchi tecnologici di Tecnopolis a Valenzano e della Cittadella della Ricerca a Brindisi e i nodi regionali dei Centri di Competenza. Competenze tecnologiche La produzione di componenti di strutture primarie di velivoli ed elicotteri di grandi dimensioni con l utilizzo di materiali compositi è sicuramente una chiave di lettura della competitività della Puglia. Ne sono esempio la partecipazione della filiera pugliese a progetti come il Boeing 787, primo aeromobile di certe dimensioni che prevede, nella realizzazione delle sue parti strutturali, l utilizzo di materiali compositi in una misura decisamente superiore rispetto agli altri modelli di velivoli, ma anche il Cseries (Alenia Aermacchi e Bombardier) o gli elicotteri AW149 e AW169 (Agusta Westland). In generale si può affermare che le produzioni in composito in Puglia costituiscono un marchio, un brand per l aerospazio pugliese, che deve essere sostenuto adeguatamente da un intensa attività di ricerca che vede protagonisti i Centri di Ricerca e le Università. Sul fronte della componente industriale di tipo motoristico AVIO ha recentemente avviato una diversificazione della sua presenza produttiva in Puglia, sia per presenze territoriali che per focus sulla produzione e lo sviluppo. Date le caratteristiche trasversali della ricerca connessa alla filiera aerospaziale (scoperte e applicazioni possono interessare anche altri settori) non è facile individuare il numero dei ricercatori in Puglia, fuori dalle imprese, nella suddetta filiera. Con un analisi molto dettagliata è, però, possibile indicare in circa 500 i ricercatori, in Puglia, coinvolti in maniera diretta o indiretta in attività di ricerca legate al settore aerospaziale. Di essi, 300 nelle sedi universitarie (200 a Bari e 100 a Lecce) e oltre 200 nei centri di ricerca, prevalentemente nel brindisino. Le principali tematiche di ricerca sono: i nuovi materiali, la sensoristica, la meccanica e la propulsione. Non secondario è anche lo studio delle tecnologie spaziali. In relazione alla perimetrazione degli ambiti di attività del distretto e sulla base delle competenze, vocazioni industriali ed accademiche presenti sul territorio, sono state individuate tre tematiche prioritarie come illustrato nella figura seguente (Figura 4.4): Figura

42 Principali programmi ed azioni ed impatto sui sistemi di riferimento Il Distretto, nei prossimo anni, intende investire nelle tematiche e nelle tecnologie di seguito illustrate (Tabella 4.17), il cui sviluppo è di notevole importanza per il territorio regionale, ma che rappresentano comunque un notevole rafforzamento delle capacità dei Soci a competere sui mercati internazionali. Tabella 4.17 Tra le iniziative attualmente in atto nel DTA meritano di essere portate all attenzione le seguenti, per la loro innovatività (sensoristica destinata al monitoraggio di ambienti aeroportuali, sistemi propulsivi di velivoli senza pilota a bordo, nuove architetture e processi per la realizzazione di superfici alari): Tecnologie Abilitanti per Sistemi di Monitoraggio Aeroportuale (TASMA): finalizzato allo sviluppo ed alla messa a punto di tecnologie abilitanti orientate alla realizzazione di componenti microelettronici e microelettromeccanici per trasmissione e ricezione MALET: volto all acquisizione e alla validazione di tecnologie per lo sviluppo di sistemi propulsivi di velivoli senza pilota a bordo (UAV) che svolgano missioni ad alta quota e per lungo tempo. A tale progetto si affiancano iniziative di specializzazione di giovani ingegneri e di formazione di ricercatori e tecnici Architetture Strutturali e processi Innovativi dell Ala (ASIA): sviluppo sviluppare architetture e processi innovativi per la realizzazione di superfici alari di velivoli regionali Le iniziative del distretto, al di là dei progetti di ricerca sono: 1. Valorizzare il capitale umano Piano di formazione distrettuale a sostegno dei processi di innovazione tecnologica nelle imprese aerospaziali pugliesi : ore di formazione per le 13 aziende aderenti attivazione dell Istituto Tecnico Superiore (ITS) nel settore dell Aeronautica attivazione di diversi tirocini a beneficio delle imprese e oltre 150 borse di studio (di cui circa 60 di 18 mesi) per laureati e diplomati tutte contrattualizzate da imprese 2. Promuovere l imprenditoria ad alto contenuto tecnologico ed innovativo attraverso nuovi investimenti e servizi: La filosofia che permea questi strumenti di finanziamento pubblico è orientata a rafforzare i legami, le transazioni, la pianificazione degli investimenti e quindi le strategie di business tra grande, media e piccola impresa. Si possono individuare e riassumere gli effetti di tali azioni: ampliamento della base produttiva in termini di crescita significativa della capacità produttiva del sistema aerospaziale pugliese diversificazione ed arricchimento delle specializzazioni produttive attraverso l'avvio di nuovi investimenti con nuove tecnologie rafforzamento della filiera/supply chain 3. Sostenere processi di internazionalizzazione: Il Distretto è destinatario da tre anni del programma settore aerospazio dello SPRINT (Regione Puglia - Sportello Regionale per l Internazionalizzazione). Il programma prevede annualmente una serie di iniziative quali company mission, azioni di incoming ed outgoing, azioni di scouting, seminari e business convention. 42

43 4. Potenziare le infrastrutture di ricerca Smart specialization è stato recentemente attivato l intervento Reti di Laboratori per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale grazie al quale sono stati creati 7 laboratori a rete, nodi di elevata specializzazione tecnologica distribuiti sul territorio studi di fattibilità per il potenziamento delle strutture e delle dotazioni scientifiche e tecnologiche per il Politecnico di Bari e l ENEA realizzazione, attualmente in atto, del Centro di Eccellenza per le Tecnologie e la Diagnostica Avanzata nel settore dei Trasporti (TEDAT) futura realizzazione di un Laboratorio per lo Sviluppo di Tecnologie Avanzate di Manufacturing di Strutture in Composito (COSTAM_LAB) L approccio della Specializzazione intelligente o Smart specialization determina lo sviluppo di una strategia regionale per l innovazione che: concentri risorse pubbliche su priorità, sfide e bisogni di sviluppo basato sull innovazione e la conoscenza preveda misure per stimolare l investimento privato in ricerca e sviluppo aiuti la regione a posizionarsi globalmente in specifici mercati o nicchie nell ambito di catene del valore internazionali favorisca il completo coinvolgimento degli stakeholders ed incoraggino l innovazione e sperimentazione di modelli di governance sia basata sull evidenza e preveda sistemi di monitoraggio e valutazione L aerospazio in Puglia costituisce sicuramente una cornice nella quale ciò si sviluppa e concorre a far sì che la Regione Puglia adotti l approccio programmatico della smart specialization per consolidare una nuova generazione di politiche pubbliche per la ricerca e l innovazione e per arrivare pronta al nuovo ciclo di programmazione La Regione Puglia è attiva nel processo di revisione della propria strategia per la ricerca e l innovazione avendo aderito dal dicembre 2011, tra le pochissime regioni italiane, alla piattaforma S3, coordinata dal Joint Research Center IPTS di Siviglia, che fornisce un supporto metodologico alle regioni ed agli Stati membri in Europa. La piattaforma promuove la collaborazione tra autorità regionali e nazionali, ricercatori ed esperti dell UE, e collabora con organismi internazionali come OCSE e Banca Mondiale. L attuale strategia regionale deve essere aggiornata al fine di ottimizzare l efficacia degli sforzi di sostegno alla ricerca e all innovazione concentrandoli nei settori economici dove si dispongono vantaggi comparativi che permettono di raggiungere livelli d eccellenza sufficienti per divenire competitivi nei mercati di riferimento. Il DTA potrà concorrere a favorire la specializzazione della Puglia accompagnando il riposizionamento del sistema produttivo regionale, finalizzato a potenziarne la competitività sui mercati globali, quindi promuovere occupazione maggiormente qualificata e benessere diffuso. Attività internazionale Il programma strategico e le azioni che DTA ha iniziato ad attuare si snoda sulla base di tre pilastri che devono reggere la ricerca UE: programmi nazionali di finanziamento pubblico programmi UE di ricerca nuove forme di cooperazione transfrontaliera e partenariati tra i programmi nazionali e comunitari, migliore strutturazione del panorama della ricerca aeronautica in Europa Di seguito si riportano le attività di carattere internazionale poste in essere nel precedente biennio e che costituiscono l ambito nel quale il distretto svolgerà la sua attività nel futuro. Il DTA: è partner del network europeo di cluster aerospaziali EACP ha avviato progetti a valere sul VII FP con i partner internazionali ha avviato missioni di outgoing o incoming, la maggior parte delle quali rientranti nel programma di internazionalizzazione della Regione Puglia. Il DTA ha nel biennio ultimo ospitato delegazioni di imprese e strutture di ricerca provenienti da Germania, Francia, Canada ed USA ha avviato diverse iniziative di collaborazione con il Canada (accordo di cooperazione con AeroMontreal, accordo di cooperazione italo-canadese in materia di ricerca scientifica, partner del progetto CANAPE) ha avviato una collaborazione con la PNAA: Pacific Northwest Aerosapce Alliance 43

44 ha realizzato, sotto l egida dell ambasciata cinese, azioni di incoming di imprese cinesi sta programmando una Conferenza internazionale Italo Canadese sull innovazione ed una Fiera internazionale nel settore dei materiali compositi Il distretto ha inoltre usufruito dei servizi del consorzio Bridgeconomies per mettere in rete il know-how distrettuale e rafforzare la capacità d innovazione e la competitività delle PMI, nell ottica di sostenere la cooperazione tecnologica trans-nazionale e il trasferimento di tecnologia nelle imprese pugliesi. L accordo prevede la collaborazione congiunta tra le parti per: stimolare le PMI all'innovazione attraverso audit tecnologici, technology watch e business evaluation; favorire il raccordo ricerca/impresa attraverso la valorizzazione e disseminazione dei risultati della ricerca, la valorizzazione dei brevetti, negoziazioni ed accordi di trasferimento tecnologico; fornire supporto alla partecipazione ai programmi regionali, nazionali e dell UE di R&S attraverso formazione, assistenza specialistica, definizione di partnership internazionali, attività di pre-screening e pre-valutazione Altri In Italia vi sono diverse Regioni con un distretto/cluster aerospaziale, formalizzato o meno (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Umbria). Inoltre si registra anche la presenza di player aerospaziali (come alcune sedi di grandi gruppi, PMI, organizzazioni di ricerca,...) in altre regioni, soprattutto in Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia. Tra i principali si citano: Il Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì con la sua società di gestione ISAERS; Polo Tecnologico dell Optoelettronica e Spazio della Toscana Optoscana che è il Polo di Innovazione Toscano di Optoelettronica e Spazio e per le applicazioni Industriali, biomedicali e aerospaziali; il polo Aerospaziale dell Umbria, costituito nel 2008; l Emilia Romagna Aerospace Cluster IR4I che e si è costituitosi nel giugno 2011 quale cluster industriale che mette insieme le migliori realtà produttive dell aerospazio toscano. (Figura 4.5 Fonte Confindustria). Nella componente spaziale infine comptenze di carattere scientico sono inoltre oresenti in Basilicata e Sardegna Figura I grandi gruppi L industria Aerospaziale italiana è dominata da due grandi player: il Gruppo Finmeccanica, primo gruppo industriale italiano e tra i primi dieci player mondiali, ed il Gruppo Avio, leader nella progettazione e produzione di componenti e sistemi per la propulsione aerospaziale. 44

45 Di seguito vengono illustrate le principali attività dei due gruppi in tema di ricerca, sviluppo ed attività innovativa, la partecipazione ai programmi ed ai progetti internazionali ed i principali risultati conseguiti. Il paragrafo 4.3 è stato redatto su Fonti AIAD, Finmeccanica, Avio. Settore aeronautico, elicotteristico, dell elettronica per la difesa Finmeccanica, principale azienda nazionale del settore (~ 65 % sul totale ricavi 2011 su A,D&S), è uno dei principali gruppi industriali mondiali attivo in settori ad alta tecnologia e costituisce un sistema produttivo e tecnologico di grande rilievo per il Paese Il patrimonio del Gruppo è rappresentato da circa dipendenti qualificati a livello mondiale, di cui ingegneri per lo più aeronautici/aerospaziali, elettronici, meccanici, informatici e delle telecomunicazioni, che ne costituiscono l anima tecnologico industriale, e da circa tecnici specializzati che ne alimentano la vocazione manifatturiera. Le aziende italiane del Gruppo hanno investito nel 2009 un valore (~ 1,4 miliardi di euro) che rappresenta circa il 14% della spesa in R&S dell industria nazionale Il Gruppo FNM ha investito complessivamente negli ultimi 5 anni più di 9 miliardi di euro, di cui circa 6 miliardi in Italia (Fonte FNM) L area aeronautica dell ala fissa è essenzialmente incentrata sulle attività di Alenia Aermacchi e altre controllate come il GIE ATR e SuperJet International. Queste aziende svolgono il ruolo di velivolista integratore e aerostrutturista specializzato in materiali compositi per applicazioni civili e militari e capofila di diverse Piccole e Medie Imprese specializzate e riunite nei Distretti. Nell area dell ala rotante AgustaWestland continua a competere a livello mondiale con altri 4 players mondiali, tre statunitensi ed uno europeo, in funzione della propria competitività rafforzata da un costante flusso di investimenti nella Ricerca e Sviluppo tesi sia a migliorare i prodotti esistesti sia allo sviluppo di nuovi e più avanzati elicotteri. L area dell Elettronica per la Difesa e la Sicurezza conferma il suo ruolo di presidio strategico per l industria italiana e di centralità in un mercato mondiale in evoluzione ed ampliamento di soluzioni avanzate con applicazioni duali anche in settori contigui, che richiede capacità integrate realizzate essenzialmente da Finmeccanica con SELEX Sistemi Integrati, SELEX Galileo, SELEX Elsag, e dall azienda Elettronica. L area elettronica include nel suo ambito anche il presidio dei sistemi di guerra elettronica che viene assicurato dall azienda Elettronica. La componente missilistica nazionale, che vede come attore principale il Gruppo MBDA e nel contesto specifico MBDA Italia, sta definendo scenari e collaborazioni istituzionali ed industriali di medio e lungo periodo, che le consentano di mantenere la leadership mondiale del settore, conservando, altresì, la propria sovranità nazionale sia in termini di prodotti che di tecnologie. In relazione alle attività di R&D delle aziende Finmeccanica, per quanto riguarda le aziende integratrici di piattaforme aeronautiche, per il settore elicotteristico, AgustaWestland continua la sviluppo dell AW169 presentato nel Nel 2011, AgustaWestland ha presentato l AW189, una nuova generazione polivalente di elicotteri bimotore da 8 ton. In questo contesto, presso l azienda continuano gli sviluppi tecnologici riguardano soprattutto i nuovi rotori attivi. Continua la sperimentazione in volo, anche a fini certificativi, del prototipo AW609, primo convertiplano basato su soluzioni (tecnologiche e sistemistiche) d avanguardia per quanto attiene comandi di volo, propulsione e trasmissione integrate ad alta affidabilità. Nel settore militare, continua lo sviluppo del velivolo multiruolo di classe media (8,5 ton) AW149, dotato di un avanzato sistema di missione integrato. Proseguono le attività di ricerca sulle tecnologie per l elicottero ogni-tempo anche con la sperimentazione dell Enhanced Vision System (EVS). Per il settore dei velivoli ad ala fissa, Alenia Aermacchi prosegue con gli sviluppi relativi ai velivoli da addestramento ed in particolare con le attività legate al modernissimo addestratore militare M346- Master. Inoltre, Alenia Aermacchi persegue lo sviluppo di tecnologie aero-strutturali proprietarie che stanno contribuendo fattivamente al successo delle componenti del nuovo A380. Parallelamente è in piena operatività la realizzazione di alcune delle componenti principali del velivolo B787 (Dreamliner) per la società Boeing Continuano le attività legate al progetto dei dimostratori Neuron (tecnologie per Unmanned Combat Air Vehicle UCAV) e Sky-Y, un UAV di tipo Medium Altitude Long Endurance (MALE) sul quale Alenia Aermacchi ha già integrato e sperimentato diversi tipi di payload (Elettro/Ottico e Radar) nonché funzioni avanzate di volo autonomo. Il 30 settembre 2011 è stata effettuata la dimostrazione finale del 45

46 progetto SMAT F1 (base per futuri programmi UAV), ottenendo i permessi di volo nell area di prova individuata a sud del Piemonte ed operando dall aeroporto civile di Cuneo Levaldigi. Sempre legate al settore dei velivoli senza pilota, proseguono le attività di SELEX Galileo per lo sviluppo del sistema Falco EVO, un UAV di tipo Medium Altitude Endurance (MAE) per la sorveglianza e gli impieghi tattici, che ha effettuato il primo volo nel 2012, così come di AgustaWestland per lo sviluppo di una versione UAV basato sul modello SW4. Nell ambito di studi per il settore militare finanziati dall Agenzia Europea per la Difesa (EDA), lo studio FAS4EUROPE, con la partecipazione di Alenia Aermacchi e AgustaWestland, ha preparato una roadmap iniziale per il FAS (Future Air System). In data 21/12/2011, a conclusione dello studio, è stato deliberato ed accettato da EDA il final report. Nell ambito del programma JIP-Innovative Concepts and Emerging Technologies (ICET), Agusta Westland continua l attività nel il progetto denominato HECTOR ( Helicopter fuselage crack monitoring and prognosis through on-board sensor network ). Sempre in ambito EDA, il consorzio MIDCAS, costituito da 13 industrie europee - tra cui Alenia Aermacchi, SELEX Galileo, SELEX Elsag e SELEX Sistemi Integrati continua la sua attività per la realizzazione di un sistema Sense & Avoid in grado di individuare ed evitare potenziali minacce di collisione in volo per i velivoli senza pilota, culminando nella fase di sperimentazione in volo della suite di Sense&Avoid sul velivolo unmanned Sky-Y. In ambito ETAP (European Technology Acquisition Program), Alenia Aermacchi continua nelle attività (come coordinatore) nel Global System Study e nel progetto Low Observable Aperture Integration assieme a SELEX Galileo. Per quanto riguarda la partecipazione delle aziende Finmeccanica in attività di ricerca nel VII Programma Quadro - Trasporto, inclusa Aeronautica ( ), essa viene qui di seguito riassunta. 3ª Call: Alenia Aeronautica ha partecipato a 6 progetti appartenenti all Area Tematica Trasporti e Aeronautica : 4DCO-GC, COOPERATUS, GRAIN, PRIMAE, SMAES, X-NOISE- EV. 4ª Call: Alenia Aermacchi partecipa a 2 progetti di grandi dimensioni (L2) appartenenti all Area Tematica Trasporti e Aeronautica (ACTUATION-2015 e SARISTU) e un progetto appartenente all Area ICT (TERRIFIC) 5ª Call: Alenia Aermacchi partecipa a una proposta di grande dimensione sulla riduzione dei costi della produzione dei compositi (LOCOMACHS). Alenia Aermacchi partecipa anche ad alcuni progetti L1. 6 Call: Partecipazione di SELEX Galileo nel progetto ASHLEY su avionica modulare e la partecipazione di Alenia Aermacchi in AFLoNext, su active wing, in ATOME, su tecnologie avanzate di manutenzione e in TOICA, per un progetto integrato di analisi termica di un velivolo commerciale. Continua inoltre la forte e qualificata la partecipazione delle aziende del Gruppo anche alle attività di ricerca nell area aeronautica alla quale sono destinati una notevole parte dei finanziamenti europei, ovvero nelle due Joint Technology Iniziative Clean Sky: Due dei sei ITD (Integrated Technology Demonstrator) hanno la co-leadership di Finmeccanica: il Green Regional Aircraft (Alenia Aermacchi) e il Green Rotorcraft (AgustaWestland in collaborazione con Eurocopter). Sono coinvolte in queste attività anche SELEX Galileo e SELEX Sistemi Integrati, insieme a molte altre aziende, Centri di Ricerca e Università italiane. Le due aziende Finmeccanica co-leader stanno anche contribuendo alla definizione di Clean Sky 2 SESAR: attivamente coinvolte le società SELEX Sistemi Integrati e Alenia Aermacchi (responsabili di primo livello), SELEX Galileo, SELEX Elsag e Telespazio. Il contributo nel programma SESAR dei due consorzi FNM, a grandi linee, è volto alla definizione dei requisiti, definizione dei dati che devono essere gestiti dal nuovo sistema intranet di SESAR e lo sviluppo dei sistemi ATC di terra e la funzionalità 4D focalizzata sull impiego nel futuro Single European Sky di velivoli regionali e militari. Propulsione Il Gruppo Avio è un primario operatore internazionale leader nel settore aeronautico e della propulsione spaziale, facente capo ad Avio S.p.A. e la cui origine risale al Presente in 4 continenti con sedi 46

47 commerciali e di rappresentanza e 12 insediamenti produttivi, il Gruppo ha sede a Torino e conta oltre dipendenti, di cui circa in Italia. Avio ha sempre dedicato consistenti risorse alla ricerca, allo sviluppo e all innovazione di prodotti e processi ed annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo di tecnologie distintive per i propri prodotti Avio, partner da oltre cinquant anni dei maggiori motoristi mondiali nei principali programmi di motori per velivoli civili, nonché membro dei consorzi internazionali di progettazione e produzione di sistemi propulsivi per velivoli militari presidia saldamente il campo della propulsione l area della motoristica aeronautica dell ala fissa. Nella propulsione elicotteristica da evidenziare il ruolo di Avio che sviluppa e produce modulo trasmissione principale, modulo trasmissione accessori, turbina di bassa pressione ed altri componenti strutturali, vantando un consolidato know-how e buone prospettive di crescita. In linea con gli obiettivi stabiliti dall Advisory Council for AeronauticsResearch in Europe (ACARE), ed in collaborazione con i principali costruttori mondiali, il gruppo ha così continuato ad investire nello sviluppo di nuovi prodotti con tecnologie eco-compatibili in grado di assicurare elevate prestazioni e bassi consumi, contenendo al contempo le emissioni inquinanti. Per quanto riguarda la piattaforma trasmissioni meccaniche, in cui il gruppo si posiziona come leader mondiale riconosciuto, sono proseguite le attività di ricerca sui materiali e sulle tecnologie di progettazione e realizzazione di componenti, in particolare ingranaggi e cuscinetti, mirate a mantenere e migliorare la competitività di Avio. Per i turboelica, in particolare, è stato certificato il motore TP400 per il velivolo A400M, per il quale Avio è responsabile della trasmissione meccanica che aziona l elica. Nel progetto di questa trasmissione, la più grande mai realizzata per un turboelica, sono confluite le tecnologie derivate dai programmi di ricerca e sviluppo implementati con successo negli ultimi anni. E inoltre stato acquisito il programma di produzione della trasmissione di potenza per la nuova generazione di motori eco-compatibili in configurazione Geared Fan che equipaggeranno i nuovi velivoli da trasporto regionale Bombardier C serie e Mitsubishi regional jet con ottime prospettive anche per il segmento a medio raggio. Per quanto riguarda la piataforma turbina, sono state completate le attività di sviluppo e certificazione del sottosistema statorico della turbina di bassa pressione per il propulsore GEnx-1B, destinato al velivolo di nuova generazione Boeing 787 Dreamliner e del GEnx-2B, destinato alla nuova versione Stretched del B Parallelamente, è stata progettata un evoluzione della turbina stessa che comporterà l ulteriore miglioramento dell efficienza e la riduzione dei consumi. Ciò è stato possibile grazie all attività sperimentale su di nuovo banco a flusso freddo (cold flow) particolarmente avanzato, sviluppato interamente da Avio e testato con successo in febbraio. Per quanto riguarda i sistemi di combustione, Avio si è focalizzata sullo sviluppo di un dimostratore di un combustore di tipo PERM (PartialEvaporation and Rapid Mixing), con basse emissioni, avente come possibile applicazione i motori per velivoli regionali di prossima generazione. Sono inoltre proseguite le iniziative di ricerca con tecnologia DMLS (Direct Metal Laser Sintering) per il motore regional. Analogamente, tecnologie di additive manufacturing sono in corso di sviluppo per altre componenti, per diversi materiali fra cui gli alluminiuri di titanio che raggiungono le stesse temperature di esercizio di leghe di nichel ma con massa dimezzata e per diverse tecniche di fusione delle polveri, fra cui i fasci elettronici. Per quanto riguarda la partecipazione Avio ai programmi di collaborazione europea del VII Programma Quadro, Trasporto, inclusa Aeronautica ( ), nelle prime 5calls sono stati acquisiti 19 nuovi di progetti collaborativi nell ambito di consorzi di elevato livello che coinvolgono i principali motoristi europei (RollsRoyce, Snecma, MTU, ), università e centri di ricerca. Ciò rappresenta un sostanziale miglioramento rispetto al livello di partecipazione ai programmi quadro precedenti. I programmi, sia di livello 1 che di livello 2 (integrated projects) sono finalizzati al raggiungimento di un livello tecnologico sufficiente a consentire l introduzione delle nuove tecnologie sia su dimostratori tecnologici avanzati (ad esempio in ambito CleanSky) sia sui nuovi programmi di sviluppo. Di seguito vengono riportati i progetti acquisiti per singola Call: 4a Call: LEMCOTEC (level 2), ESPOSA (level 2) e IMPACT su tecnologie della combustione e sistemi di trasmissione avanzati 3a Call: FIRST e FACTOR su tecnologie turbine e combustion inclusa la loro interazione 2a Call: CRESCENDO (level 2), OPENAIR (level 2), ERICKA, KIAI su tecnologie di robust design, riduzione rumore, sistemi di raffreddamento avanzati e tecnologie della combustione 47

48 1a Call: DREAM (level 2), FLOCON, NEWAC, TEENI, TECC, ALFA-BIRD, FUTURE, ACCENT, FLEXA su configurazioni motore innovative non convenzionali (open rotor), tecnologie turbine, combustione eanche con combustibili alternativi da sintesi (Carbon-To- Liquid),processi di produzione flessibili e adattativi Nell ambito della 5a Call sono stati sottoscritti I contratti dei progetti E-BREAK (level 2) e RECORD che saranno lanciati a breve e si stanno proponendo 2 nuovi progetti nell ambito della Call 6. Contemporaneamente, sempre nell ambito del VII Programma Quadro Avio prosegue le attività nel programma CleanSky JTI (Joint Technology Initiative), il più importante mai realizzato in Europa che comprendente una piattaforma motore dedicata. In CleanSky, che terminerà le attività operative nel 2016, Avio è partner associato della piattaforma motore SAGE (Sustainable Aircraft Green Engine), coordinata dai RollsRoyce e Safran e l attività principale èfocalizzata allo sviluppo tecnologico di una turbina innovativa e del sistema di trasmissione di potenza avanzato che saranno progettati e realizzati per essere montati su uno dei dimostratori tecnologici per applicazione open-rotor per velivoli a medio raggio che andrà in prova nel Sempre nell ambito del Programma Quadro sono stati acquisiti altri 3 progetti nel filone NMP (Nanotecnologie e Sistemi di Produzione) focalizzati allo sviluppo di materiali avanzati (ACCELERATED METALLURGY, EXOMET e AMAZE). Nell ambito del VI Programma Quadro, in cui Avio è stata coinvolta sia su progetti integrati che STREPS, per quanto riguarda il prodotto turbina, Avio si è impegnata con successo sul progetto integrato VITAL (EnVIronmenTALlyFriendly Aero Engine) con il completamento della sperimentazione al banco delle nuove tecnologie per turbine ad alta efficienza, ridotto inquinamento atmosferico e minor peso. Un secondo filone di attività ha riguardato, il progetto integrato NEWAC (NEW Aero Concepts), per dimostrare su larga scala nuove tecnologie del core del motore riguardanti le camere di combustione con sistemi di iniezione a ridottissimi livelli di NOx. Per quanto riguarda i programmi in ambito Difesa, a seguito del positivo completamento del primo programma italo-russo per lo sviluppo di nuove tecnologie applicate al prodotto turbina, in collaborazione con il Ministero della Difesa, nel è stato lanciatoun nuovo programma dedicato alle turbine ad alta concentrazione di potenza. Sono inoltre stati portati avanti, sempre con il Ministero della Difesa, i progetti ETAP (European Technology Acquisition Program) nell ambito delle tecnologie per propulsori più efficienti e con sistemi di prognostica avanzati per sistemi di trasmissione. E stato infine portato a termine lo studio strategico European UAS engines in cui Avio è stato per la prima volta prime contractor con l agenzia europea di difesa (EDA) per lo sviluppo tecnologico di motori per velivoli senza pilota. Spazio L Italia ha consolidato, a seguito degli investimenti effettuati per la realizzazione del programma COSMO-SkyMED una posizione assolutamente preminente nell area dell Osservazione della Terra, sia per quanto attiene le attività di Sistema e del Segmento di volo, sia per quanto attiene il Segmento di Terra. Il programma COSMO-SkyMed, progettato e stato realizzato da Thales Alenia Space Italia per il segmento spaziale e da Telespazio per quello di terra, Thales Alenia Space Italia è stata selezionata da ESA come Prime Contractor per il progetto e lo sviluppo di entrambi i satelliti della prima missione SAR del Programma GMES ( Sentinel-1) e dal KARI come Prime Contractor del payload SAR del Programma coreano Kompsat-5. Anche Telespazio sta giocando un ruolo di assoluto rilievo nella realizzazione dei segmenti PDGS (Payload Data Ground Segment) dei satelliti Sentinel-1, Sentinel -2 e Sentinel-3 del programma GMES e nell ambito del 7PQ (Call Gmes attraverso e-geos) come Prime su tematiche di security, maritime ed emergency. Mentre in ambito internazionale sta realizzando come Prime contractor il sistema satellitare di osservazione della Terra Göktürk per il Ministero della Difesa turco. Nell area delle Telecomunicazioni Satellitari, Con il Programma Sicral, l industria spaziale si è qualificata quale centro di eccellenza delle missioni end-to-end militari nel campo della gamma di frequenze UHF ed EHF; attività queste che sono tuttora in corso con i servizi forniti sia dal Satellite Sicral 1, ancora operativo, che dal satellite Sicral 1B. E inoltre stata autorizzata anche la seconda fase del contratto (originariamente firmato nel 2010) per la fornitura del satellite Sicral 2, che si sta sviluppando nel quadro di una collaborazione tra il MoD italiano e la DGA francese dove Telespazio partecipa in qualità di cofinanziatore e cura l erogazione dei servizi forniti dal satellite SICRAL 1B. Avio ha realizzato il sistema propulsivo e di controllo d assetto. 48

49 Per quanto riguarda la Navigazione Satellitare (GNSS), l anno 2011 è stato caratterizzato dal lancio dei primi due satelliti Galileo IOV integrati e provati da Thales Alenia Space Italia nello stabilimento di Roma. Il lancio dei rimanenti due satelliti è previsto entro la fine di settembre Le attività relative al Programma Galileo FOC sono in corso di realizzazione. Per Thales Alenia Space Italia ciò riguarda i segmenti: WP1 System Engineering Technical Assistance (SETA), WP4 Space Segment, WP2 GMS Per Telespazio riguarda il segmento WP6 Operations dove è Prime tramite la società Space Opal. Per quanto riguarda il programma EGNOS è da evidenziare l aggiudicazione di uno dei due Contratti di EGNOS V3 Ph A a Thales Alenia Space con la partecipazione di TAS Italia per i sottosistemi RIMS e M&C e la partecipazione di Telespazio come responsabile del WP operations. Il Programma GNSS sta per affrontare una fase di riorganizzazione a partire dal 2014 quando diventerà operativo il nuovo Regolamento ed il programma beneficerà del nuovo budget. In questo contesto Thales Alenia Space Italia intende consolidare il posizionamento sul Sistema e Telespazio intende consolidare il suo ruolo nelle operations e poter ricoprire un ruolo anche nell area del System Engineering. Nell ambito dei programmi Europei e Nazionali sono state identificate le applicazioni e relativi utenti, ma è comunque necessario supportare Thales Alenia Space Italia nello sviluppo e miniaturizzazione dei ricevitori e terminali utenti. Le competenze acquisite nell ambito della sistemistica di navigazione, in particolare di sistemi safety of life quali EGNOS e Galileo, ha portato Thales Alenia Space Italia a ricoprire un ruolo chiave nel Programma Iris dell ESA relativo alle comunicazioni satellitari per applicazioni ATM. È fondamentale che l ASI continui a supportare Iris mantenendo l Italia come major subscriber del Programma e TAS- Italia come Primo Contraente. Nell area della Security, nel programma Space Situational Awareness (SSA) Telespazio partecipa agli studi di definizione architetturale complessiva del sistema ed è in particolare attiva nello studio per l ESA finalizzato alla progettazione del centro di controllo asteroidale. Nel segmento dell Esplorazione Umana Thales Alenia Space Italia intende capitalizzare le competenze e capacità uniche di progettazione e realizzazione di sistemi spaziali abitati maturate nel corso del programma di sviluppo della ISS di cui ha sviluppato per conto ESA ed ASI piu` della meta` degli elementi abitati (3 MPLM, Columbus, Nodi 2 e 3, Cupola, PMM e 3 ATV) ed altri 2 ATV stanno per essere completati e lanciati entro il In ambito ESA infatti Thales Alenia Space Italia manterrà un ruolo preminente nelle attività relative alle operazioni (anche attraverso alla sua controllata ALTEC) ed all utilizzazione della Stazione Spaziale Internazionale, la cui vita operativa si prevede sarà estesa fino almeno al Sono infatti attivi contratti di supporto operativo con ASI ed Astrium/ESA, all interno dei quali sono previsti anche nuovi sviluppi migliorativi di sottosistemi ed equipaggiamenti (es. nuovo Pacco Pompe, rack standard europei, nuovo esperimento Hexapod). In questo filone inoltre, Thales Alenia Space Italia sta contribuendo con importanti coinvolgimenti alle fasi A/B a due progetti derivati di ATV (MPCV/SM e VAC) che prevedono la collaborazione con NASA in vista di un loro utilizzo per le successive missioni di Esplorazione Spaziale. Da notare in questo senso che Thales Alenia Space Italia anche attraverso co-finanziamenti Regionali Piemontesi e` impegnata nello sviluppo di una serie di tecnologie abilitanti all Esplorazione che potrebbero vedere nella ISS un naturale banco di prova in vista delle future applicazioni. Queste competenze uniche a livello mondiale hanno permesso a Thales Alenia Space Italia di acquisire un importante contratto commerciale dalla società` statunitense Orbital per la costruzione di 9 Moduli Cargo Pressurizzati (PCM) per il sistema Cygnus. Tale sistema fornirà A NASA un servizio trasporto cargo alla ISS, che e` considerato strategico dopo il ritiro dello Space Shuttle. Di questi Moduli 2 sono gia` terminati e 7 sono da consegnare entro il Nell ambito dell utilizzo della ISS, Telespazio è attiva nella fornitura di servizi di operazione, acquisizione, trattamento e distribuzione dei dati per le missioni scientifiche svolte all interno della ISS con un ruolo sia ingegneristico che operativo e scientifico. Per quanto riguarda i Sistemi di Trasporto, Thales Alenia Space Italia ha assunto un ruolo di leadership europea nell ambito dei veicoli riutilizzabili che rappresentano la nuova generazione di lanciatori. Infatti ha completato lo sviluppo per ESA di un dimostratore di rientro tecnologico EXPERT che verra` lanciato tra pochi mesi, ed inoltre sempre con il ruolo di capocommessa sta sviluppando un secondo dimostratore orbitale IXV che verra` lanciato con VEGA nel Tale progetto potrebbe essere il precursore di un successivo veicolo pre-operativo che metta a fattor comune le notevoli esperienze italiane nel campo (vedasi anche il progetto USV di CIRA) dando all Italia una chiara leadership 49

50 addirittura a livello mondiale. Tale veicolo, tramite concetti di operazioni orbitali, riutilizzabilita`,atterraggio in pista e magari adattabilità` ad operazioni di servizio in orbita, potrebbe rappresentare una capacita` unica anche in campo militare e commerciale. Nel segmento dell Esplorazione Robotica, facendo seguito alla Conferenza Ministeriale dell ESA di Novembre 2008, si sta arrivando al consolidamento della baseline tecnica del programma ExoMars, la cui fase di realizzazione è iniziata nel 2012, con Thales Alenia Space Italia come capo-commessa Nell ambito dei Satelliti Scientifici, Thales Alenia Space Italia ha recentemente rafforzato la sua posizione strategica grazie all esperienza maturata nella realizzazione del satellite GOCE e sta attivamente partecipando alla missione internazionale verso Mercurio chiamata Bepi Colombo.. Telespazio supporta inoltre la definizione delle missioni scientifiche in ESTEC, gli sviluppi infrastrutturali della rete delle stazioni Deep Space dell Agenzia Spaziale Europea e la loro gestione operativa Nell ambito dell area dei lanciatori il 2011 è stato caratterizzato dal completamento di tutti i test di qualifica dei sottosistemi del piccolo lanciatore europeo VEGA e dall inizio della campagna del volo di qualifica ai primi del mese di novembre. Nell ambito del programma VEGA, Telespazio coordina tra l altro lo sviluppo del FPS (Flight Program System) nazionale in collaborazione con AVIO stessa ed MBDA. Telespazio è anche coinvolta nella realizzazione del sistema di controllo a terra del lanciatore Università e centri di ricerca Nella filiera aerospaziale università e centri di ricerca giocano un ruolo fondamentale. Essi infatti si occupano della ricerca scientifica e tecnologica di base. Queste due categorie di attori sono fortemente presenti in tutte le componenti del mondo aerospaziale, dalle Piattaforme, alle associazioni di categoria e, come già visto, nei distretti regionali. Nella seguente Tabella 4.18 sono elencati (in ordine alfabetico) le principali Università e Centri di Ricerca attive nel settore, con le relative competenze. Sintesi principali centri di ricerca ed Università AMRA AWPARK CAMPEC Centro Compositi Aerospazio CESI CETMA CIRA CISAS Ambiti di ricerca/competenze Centro Regionale (Campania) di Competenza sull'analisi e monitoraggio del rischio ambientale Flight physics, Aerodynamics (experimental and numerical), flight mechanics, systems identification, crashworthiness, structural dynamics and vibration control Materiali polimerici Materiali avanzati e tecnologie rotoriche Trattamento dell informazione geografica Materials and Structures Engineering, Information Technology, Industrial Design Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali. Aerotermodinamica e Termostrutture, Aerodinamica, Ghiaccio ed Aeroacustica, Sistemi GN&C, Strutture Avanzate e Indagini di Processo, Tecnologie Informatiche, Propulsione Spaziale, Adattronica Plasma Thruster - electromagnetic modeling Design Development and testing Hybrid rocket Modeling Design Development and testing Propellant Simulation (support to TAS-I Turin activities) - Development of Code for PMD simulation Development of an experiment to study zero-g propellant behavior Propellant Priming verification test bench Sloshing analysis and algorithm for a bladder tank Space Exploration, Space Debris 50

51 Sintesi principali centri di ricerca ed Università Ambiti di ricerca/competenze CNR CNR-IREA Consorzi interuniversitari (CNIT e MECSA) CSM (Centro Sviluppo Materiali) ENEA ENEA - Brindisi Research Center ESA/ESRIN (European Space Research Institute) ICT - Tecnologie dell'informazione e della comunicazione IMAST INAF - (Istituto Nazionale di AstroFisica) INAF Istituto Nazionale di AstroFisica / Osservatorio di Torino INAF - Osservatorio Astronomico di Brera INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) INGV - Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia Enabling Technologies for the development of Sensors and Microsystems (IMM, IMIP, IPCF), Development of no destructive investigation methodologies and techniques for the study and the characterisatio of new materials (IC, ISSIA, ITIA), Innovative systems for Aerospace industry (IMIP), Reduction of fligth risk and airport Nowcasting (ISAC, ITIA), Development of methodologies for the use of monitoring aerospace platforms (ISSIA, IAC, IRPI, IRSA), Development of methodologies and instruments for the support of industrial automation (ITIA, ISSIA) ISAC (Istituto di Scienza dell Atmosfera e del Clima); IMM (Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi); IIA (Istituto sull Inquinamento Atmosferico); IFN (Istituto di Fotonica e Nanotecnologie) Osservazione della Terra, Monitoraggio ambientale, Trattamento dell informazione geografica Tecnologie per le telecomunicazioni; Microonde ed elettromagnetismo Propulsione Aeronautica; Materiali per Strutture Aerospaziali; Strutture Aeronautiche; Sensoristica Avanzata Materiali e nuove tecnologie Centro di Casaccia per i settori di energia, ambiente e nuove tecnologie; Centro di Frascati per la ricerca su fusione nucleare e tecnologie avanzate (materiali e tecnologie avanzate nel campo delle ceramiche ad alta temperatura per lanciatori spaziali Materials characterization and qualification Osservazione della Terra; Tecnologie informatiche; Progettazione, sviluppo e realizzazione del programma VEGA Centro Regionale (Campania) di Competenza sulle ICT Distretto Tecnologico sull Ingegneria dei Materiali Polimerici e Compositi e Strutture IAPS (Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali) con competenze provenienti anche dagli ex Istituti CNR IASF (Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica) ; IFSI (Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario) Fundamental Astronomy, Astrometry, Planetology, Solar Physics, Extragalactics Scienza dello Spazio, Strumentazioni e Misure, Scienza e Ingegneria dei materiali, Ingegneria Aerospaziale, Ottica ed acustica (Ottiche di precisione per applicazioni da terra e dallo spazio, Metrologia ottica, Disegni concettuali di missioni scientifiche spaziali, Tecniche di polishing innovative, Ion Beam Figuring) Studio particelle elementari ed onde gravitazionali EO data analysis, algorithms developments, optics, monitoring, UAV INRIM - Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica Electromagnetism, Mechanics, Optics, Thermodynamics. Special focus: Time signal for Galileo ISMB - Istituto Superiore Mario Boella Navigation Technologies, Galileo and GPS receivers, environmental applications 51

52 Sintesi principali centri di ricerca ed Università Ambiti di ricerca/competenze JRC- Joint Research Center ISPRA (VA) LAB#ID LIUC LASER CENTER Luiss Business School MARS MARSec NT - Nuove Tecnologie Politecnico di Bari Politecnico di Milano Politecnico di Torino Seconda Università di Napoli TEST Università Carlo Cattaneo LIUC Università degli Studi di Bari Università degli Studi di Cassino Università degli Studi di Milano Bicocca Università degli Studi di Pavia Università degli Studi di Roma La Sapienza Università degli Studi di Roma Tor Vergata Università degli Studi di Torino Innovative concepts ( applicazioni tecnologie RFiD al settore aeronautico) Monitoraggio ambientale Laser Applications (Sensors, Micro technologies, Environment, Rapid Prototyping, Computer Vision) Aviation Business Administration Fisica dei fluidi e Sperimentazioni per la microgravità di Voli Parabolici, Razzi sonda, Space Shuttle e Stazione Spaziale Internazionale (ISS) Tecnologie satellitari per il rilevamento spaziale ed il monitoraggio ambientale Centro Regionale (Campania) di Competenza sulle nuove tecnologie Turboprop, wind energy, wind turbine, performance analysis, repairing and welding of components, more electric aircraft, combustion, security systems Flight Physics, Aerostructure, Aircarft Avionics, Systems and Equipment, Flight Mechanics, Integrated Design and Validation, Space System Control, Payloads and Systems, System Design & Verification, Mission Operation, FlightDynamics, Aerothermodynamics, Automation&Robotics, Propulsion, Structures, Materials&Processes Aerodynamics, Gas Dynamics, Heat Transfer; Aerospace Structures, Materials; Aircraft Design, Subsystems And Integration; Rotary Wing Systems And Non-Conventional Aircraft Performance, Stabiliy And Control, Flight Dynamics; Propulsion & Combustion; Production & Maintenance; Aircraft Operation, Avionics Safety, Airlines / Airports Operations And Operation Management, Air Traffic Management; Aircraft Navigation, Avionics, Communications; Space Engineering & Technology Costruzioni e strutture aerospaziali, Dinamica del volo e progetto di velivoli Centro Regionale (Campania) di Competenza sui Trasporti Human factors: (Organizzazione della ricerca, formazione dei ricercatori), Innovative concepts and scenarios (Technology and business intelligence ), Quality, dependability and safety Plasmi, fluidodinamica, motori elettrici per applicazioni aerospaziali, gas-dinamica reattiva ad alta temperatura, combustione assistita da plasma o laser per motori supersonici, sensoristica su film diamante Studio di materiali; Costruzioni e motoristica ; Elaborazione del segnale SAR e osservazioni radarinterferometriche Equipment and aircraft avioncs, Space System Software Control, In situ resource utlization, Optics, Payloads and Systems, Mission operation Aircraft avionics: Airborne radar data processing for target detection, Tracking and classification. Process assessment for multi-sensor management, Earth observation for mapping, Monitoring and multirisk management. Spaceborne radar for damage assessment, Data fusion for vulnerability proxying." Impianti e sistemi aerospaziali; Meccanica del volo; Costruzione e strutture aerospaziali; Propulsione aerospaziale; Telerilevamento e telecomunicazioni (Radar, Remote Sensing, Navigation); Missilistica e balistica spaziale/astronautica; Progetto e costruzione di microsatelliti ; Osservazione dei satelliti e dei detriti spaziali per l'analisi orbitale; Earth Observation & Earth Science; Accesso allo Spazio (lanciatori, rientro, ); Attività umane nello Spazio (medicina, biotecnologie, microgravità, ); Elettronica, Robotica, Controllo Termico; Osservazione Spazio Profondo; Fisica fondamentale (astrofisica, cosmologia, esplorazione planetaria) Astrofisica e fisica spaziale; Studio dell'antimateria ; Cosmologia ; Pianificazione di missioni ; Sistemi per lo spazio; Bio-Medicina Spaziale ICT for aerospace applications, astrophysics, human-machine s interface, advanced materials, biotech for space 52

53 Sintesi principali centri di ricerca ed Università Università del Salento Università del Sannio Università di Salerno Università Federico II di Napoli Università Parthenope di Napoli Università Roma Tre Ambiti di ricerca/competenze Advanced combustion systems. Active control of flow. Fluid-dynamics advanced design. Alternative fuels. Advanced energy systems. Processing of thermosetting matrix composites. Processing of thermoplastic matrix composites. Nanocomposites. Modeling of advanced composites processing. structural analyses and optimization. structural dynamics. Noise and vibration. Innovative materials. Light Alloy sheet forming. Sheet Metal Hydroforming. Validation and Optimization in CAM environment. Parameters Optimization through an Advanced CAE-CAM Procedure. Optimization of the forming process of aeronautical components in aluminum alloys and innovative material. Unmanned Aerial Vehicles (UAVs). Virtual Prototyping. Optimization and control in robotic and sensor networks: application to a UAV cooperative system. Materials mechanical behaviour. Structural analysis of mechanical systems. Materials fatigue. Fracture mechanics. Thermo-graphic analyses. Determication of residual stresses. Creep analysis Stress rupture tests. Stress analysis in elastic, plastic and coupled thermal field. Dynamic and modal FEM analyses. Advanced calculation methods based on FEM tools. Experimetal/numerical interactions and optimisation problems. RFID Systems. RFID Sensor-TAG (S-Tag). Microwave and Optical circuits. Development of sensors and actuators for monitoring combustion and concentration of pollutant emissions to be integrated in avionics equipment and for the engine controls. Development of ceramic materials resistant to high temperatures, for engine applications and for more general industrial applications. Characterization of the corrosion performance of metallic materials in combustion and propulsion systems. Autonomous Unmanned Aerial Systems. Helicopter modeling and MDO techniques. Robust control of unstable highly maneuverable xed wing aircraft. Modeling and control of flexible aircraft. Aelab - Laboratorio di Aeroelasticità, Aerodinamica, Aerodinamica numerica sperimentale, Aerotermochimica, Analisi strutturale, Dinamica e controllo dei sistemi spaziali, Dinamica del volo e simulazione, Disegno e metodi dell'ingegneria industriale, Energie rinnovabili, Fluidodinamica, Impiego Materiali compositi nella progettazione aeronautica, Magnetoelastic, Meccanica del volo, Microgravità, Progetto di velivoli, Propulsione aerospaziale, Sistemi spaziali, Sperimentazione strutturale, Statistica per la Ricerca Sperimentale e Tecnologica, Tecnologie di materiali innovativi, Telerilevamento Aeronautics, electronics, astrophysics and space physics Tabella 4.18 Tra i centri di ricerca aerospaziali italiani meritano una menzione particolare il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali (CIRA), nato nel 1984 per gestire il Programma di ricerche Aerospaziali (PRORA) e mantenere all avanguardia l Italia negli ambiti dell Aerospazio, è una società pubblico-privata, che vede la partecipazione di Enti di Ricerca, Enti territoriali ed industrie aeronautiche e spaziali. Geograficamente è collocato nelle immediate vicinanze di Capua (CE). Al suo interno lavorano circa 320 persone, la maggior parte delle quali impegnate in attività di ricerca, nell ambito di programmi nazionali ed internazionali. Gli obiettivi del CIRA sono l acquisizione e il trasferimento di know-how per il miglioramento della competitività di imprese esistenti e per la nascita di nuove, la promozione della formazione e la diffusione della conoscenza nel settore aerospaziale. Per raggiungere questi obiettivi il CIRA sviluppa progetti di ricerca, collaborazioni nazionali ed internazionale e attività di disseminazione delle conoscenze e delle tecnologie acquisite. Il CNR (attraverso diversi dipartimenti, tra cui Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l Ambiente, Scienze Chimiche e Tecnologie dei materiali, Scienze Fisiche e Tecnologie della materia, Ingegneria ICT e tecnologie per l'energia e i trasporti, Scienze Biomediche) ha competenze che coprono tutta la filiera dello spazio ben bilanciate tra domini applicativi e tecnologie abilitanti, dedicando circa 300 ricercatori. Come visibile dal figura 4.6, le aree di maggiore interesse per il CNR sono l osservazione della terra, la termomeccanica e l elettronica/sensoristica. 53

54 Figura 4.6 Il CNR è ben integrato nel contesto nazionale ed internazionale. Infatti partecipa a numerosi progetti sia dell UE (sia di ESA sia di EUMETSAT), è attivo nel coordinamento sia di Co-operative Projects sia di progetti infrastrutturali dell Unione Europea, collabora con tutte le maggiori agenzie spaziali (USA, Giappone, Francia, Germania, Argentina, India, etc.), fornisce significativi contributi allo sviluppo di GMES, vanta consolidate collaborazioni con ASI e con le imprese Una forte area di interesse del CNR in ambito spaziale è l osservazione della Terra. In particolare occorre segnalare la presenza di grandi infrastrutture, sia sul territorio nazionale (come i campi sperimentali quali ad esempio l Osservatorio Atmosferico CIAO di Tito Scalo, la Stazione Ottavio Vittori di Monte Cimone, il campo sperimentale di Roma Torvergata, ), che a livello globale. Il CNR infatti collabora a diverse reti internazionali, in alcuni casi anche con funzioni di coordinamento a livello europeo (Earlinet ASOS, ACTRISS), ed è presente in numerose stazioni internazionali (come ad esempio quelle polari o sull Everest). Il CNR è attivo anche nell area dei servizi applicativi legati alle tecnologie sviluppate in ambito aerospaziale (tabella 4.19) Tabella

55 5. Sistema Aerospazio Italia Agenda Strategica R&ST L elemento fondamentale di programmazione di ricerca e sviluppo tecnologico (R&ST) del CTNA è la R&ST Strategic Agenda. Occorre infatti determinare chiaramente quali siano le aree tecnologiche e i progetti di R&ST sui quali allocare le risorse e dirigere gli investimenti. Le attività di R&ST sono costose ad alto rischio e richiedono una massa critica adeguata in termini di risorse finanziarie e umane. Il rischio di investimenti sbagliati è la perdita di competitività che è sostanzialmente non recuperabile se non in decenni e con enormi investimenti. Questo è particolarmente vero nel settore aerospaziale, il cui orizzonte temporale è a lungo termine. È di fondamentale importanza che i programmi nazionali di R&ST siano armonizzati al meglio in ambito europeo e che sia rafforzato il ciclo virtuoso della ricerca dallo sviluppo delle tecnologie alle applicazioni. Le strategie di sviluppo nel settore sono definite a diversi livelli, sia europei che nazionali, come descritto al capitolo 3. L agenda R&ST del CTNA deve necessariamente essere coerente con queste linee guida e deve essere condivisa da tutti gli stakeholder nazionali, rispondendo così alle esigenze e agli obiettivi del settore e dell intero sistema Paese. La creazione di un quadro di riferimento condiviso è condizione fondamentale per l allargamento delle collaborazioni nazionali e la partecipazione a programmi internazionali. Per poter definire l agenda, il CTNA ha: sviluppato una vision di settore italiana, con obiettivi strategici unitari e condivisi determinato le aree e le tecnologie strategiche di sviluppo prioritarie del settore su un orizzonte di lungo periodo individuato i temi di ricerca e costruisca un portafoglio di proposte progettuali coerenti costruito la roadmap tecnologica focalizzata su tecnologie chiave per il vantaggio competitivo 5.1. Vision ed obiettivi strategici Il CTNA ha il compito di sviluppare e rendersi portavoce di un unica vision italiana per il settore aerospazio. Occorre che un settore altamente strategico per la nazione abbia obiettivi chiari e condivisi da tutti gli attori coinvolti: distretti aerospaziali, grandi gruppi industriali, università, centri di ricerca, istituzioni governative e piattaforme tecnologiche. È necessario quindi considerare e far convergere il più possibile gli interessi e le esigenze. L obiettivo primario del CTNA è assicurare che l industria aerospaziale italiana rimanga una delle più grandi ed importanti in Europa. Tale vision è resa ancora più ambiziosa e impegnativa dalla crescente competizione internazionale e dal rapido tasso di innovazione del settore. Il CTNA fa propri gli obiettivi strategici definiti da ACARE Italia e ASI, al fine di essere coerente ed allineato alle aspettative degli stakeholder nazionali. Come più approfonditamente illustrato nel capitolo 3, ACARE Italia ha definito 4 obiettivi di alto livello per l aeronautica: accrescere competitività, posizionamento e livelli occupazionali del settore aeronautico; consolidare ed estendere la leadership su aree di eccellenza; contribuire al livello di sviluppo tecnologico del Paese, allargando le ricadute Hi-Tech; accrescere la qualità del sistema di R&S con il coinvolgimento di tutti gli attori. Per quanto riguarda invece il settore spaziale, ASI ha definito cinque linee guida per raggiungere le due priorità individuate (gestire la presenza del Paese nella società della conoscenza e rispondere ai bisogni sociali espressi dal cittadino): mantenere e rafforzare la conoscenza scientifica con lo sviluppo di adeguati strumenti scientifici e l analisi dei relativi risultati; raggiungere il ruolo di primazia mondiale nel settore di osservazione della Terra; perseguire gli obiettivi di Sicurezza; 55

56 favorire l indipendenza nell ambito delle telecomunicazioni istituzionali capitalizzando il vantaggio economico; creare attività in grado di ispirare i sogni e le ambizioni delle nostre future generazioni. Il CTNA accoglie e promuove gli obiettivi appena elencati, mettendoli al centro della propria strategia. Al fine di rendere l iniziativa del cluster tecnologico nazionale funzionale ad implementare la vision aerospaziale nazionale, oltre a quelli di ACARE Italia e ASI, il CTNA intende perseguire anche i seguenti obiettivi strategici: ottimizzare le risorse rafforzando il livello di collaborazione tra attori diversi, sviluppando tutte le sinergie possibili ed eliminando le duplicazioni; integrare maggiormente la ricerca scientifica con il mondo industriale; mantenere salda la coerenza della pianificazione progettuale con le linee strategiche delineate; alimentare l immissione di nuovi ricercatori; dialogare con rappresentanti istituzionali e governativi; predisporre adeguate infrastrutture Aree e tecnologie strategiche di sviluppo La definizione delle aree strategiche di sviluppo prioritarie ha come principale punto di riferimento le esigenze del mercato. In campo aeronautico sono, infatti, gli scenari disegnati dai grandi integratori a livello mondiale che dettano le esigenze che la supply chain a valle deve soddisfare. Per migliorare il posizionamento internazionale e la competitività del settore aeronautico italiano è necessario un forte impegno in ricerca ed innovazione per lo sviluppo di tecnologie avanzate ed abilitanti trasversali alle diverse aree del settore aeronautico. Il settore spaziale è molto particolare perché i temi e le priorità della ricerca scientifica sono individuati a livello mondiale, attraverso un intenso scambio di idee e il lavoro congiunto dei ricercatori di tutto il mondo. Nessuna agenzia spaziale nazionale può prescindere nelle sue scelte da questa evidenza. Inoltre, lo sviluppo della ricerca spaziale comporta la realizzazione di missioni di elevato profilo, costo e complessità, capaci di produrre moli considerevoli di dati, per la cui elaborazione è imprescindibile il concorso di numerosi settori multidisciplinari, in grado di coinvolgere diverse aree della comunità scientifica. Il CTNA suddivide le priorità strategiche dei suoi membri utilizzando i domini definiti da ACARE Italia per l aeronautica, da ASI per lo spazio, oltre a porre attenzione alle applicazioni duali e alla smart specialization. Aeronautica ACARE Italia ala fissa ala rotante motoristica/propulsione sistemi di bordo e comunicazioni gestione e controllo del traffico aereo (ATM) ed aeroporti Spazio ASI Osservazione dell'universo ed esplorazione robotica Microgravità ed esplorazione umana Osservazione della Terra Telecomunicazioni Lanciatori e trasporto spaziale Navigazione Tecnologie e trasferimento tecnologico Metodi e strumenti di ingegneria 56

57 Per qualcuna di queste aree (in particolare ala fissa, ala rotante e propulsione per quanto riguarda l aeronautica, mentre lo spazio è trattato nel suo complesso) sono individuate le priorità strategiche in termini di sviluppo prodotto, segmentate per orizzonte temporale. In particolare, ai progetti attualmente attivi, si affiancano nel breve termine (2013/2017) diverse evoluzioni ed estensioni di prodotti esistenti, mentre per le innovazioni radicali e i nuovi concept sono stati previsti orizzonti oltre il 2020 e fino al Nello schema sottostante (figura 5.1) sono riportate le principali aree progettuali per i domini aeronautici (ala fissa, ala rotante e propulsione): Figura 5.1 Seguendo la medesima suddivisione in segmenti, sono identificate le tecnologie strategiche da presidiare per poter realizzare le priorità di cui sopra. Nella seguente tabella (tabella 5.1) se ne fornisce un elenco. SEGMENTO Ala fissa (aircraft) Ala rotante (rotorcraft) TECNOLOGIE STRATEGICHE Advanced Structural Materials Design & Processes Technologies for Main Structures (incl.shm) More/All Electric General Systems, Thermal and Power Management Advanced Air Vehicle Technologies Advanced Avionic Specific Nacelles Technologies UAS Avionic Integration & Autonomy Technologies Low Observability technologies Advanced Engine Integration Logistic Support Technologies Integrated Training Systems & Simulation Technologies System Engineering Technologies and Virtualization Processes Green & Low Cost Manufacturing and Production Processes Life Cycle Management Processes Advanced and Innovative Aircraft Configuration and Platforms Advanced Materials & Processes HUMS (health usage monitoring systems) Highly efficient EPGDS (Electrical Power Generation Distribution System) Low Noise Technologies Low Emissions (CO2, NOx) Technologies Technologies for High Comfort (low internal noise, low vibrations) 57

58 Propulsione Spazio Integrated Advanced Avionics Technologies for Situational Awareness Enabling Technologies for Rotary UAV (RUAV) Platforms and Missions Integrated Training Systems & Simulation Technologies Integrated Design, Production, Logistic Support Technologies Advanced Simulation Methodologies for System Engineering Full Life Cycle Management Approach to Design, Production, Support & Operations Green engine innovative architectures Low Emissions Turbine platform Advanced Mechanical Transmission platform Low emission technologies (CO, NOX, Noise) Simulation, robust and multidisciplinary optimisation Innovative materials Prognostic and Health Management More Electric configurations Propulsions and power systems for Unmanned Aerial Systems Innovative production process (ie Additive Manufacturing) Low environmental impact process Repair technologies for engine aftermarket (recycling) Competitive manufacturing Integrated Life Cycle approach to design, manufacturing, support and operations Automation and Robotics SAR On Board Radio Navigation Receivers Thermal SW tools & Space Environment SW I/F Aerothermodynamics tools Microelectronics Ground Systems SW On Board Computer, Data Systerns and Payload data processing systems On Board Software TTC transponders and Payload Data Transmitters Power Management and Distribution Inflatable and deployable structures Solar Arrays Drive Mechanisms Antenna Reflectors Critical Microwave RF Payload TechnoIogies Electric Propulsion Technologies and Componnents AOCS Sensors and Actuators Hìgh Pressure Tanks Array Antennas Frequency & Time Generation Fuel Cells Technologies for Optical Remote Passive Instruments System Design and Verification Electrical AIT and EGSE Deployable aerodynamic deceleration systems (parachutes and Inflatable structures) Tabella Temi di ricerca e proposte progettuali Uno dei punti focali d attenzione del CTNA è l individuazione dei temi di ricerca prioritari e la conseguente costruzione del portafoglio di proposte progettuali. Nello svolgere questa attività, si mantiene la coerenza del portafoglio progetti con: le esigenze del mercato le core competences italiane i framework di analisi attualmente esistenti ed utilizzati da tutti gli stakeholders Per raggiungere questo obiettivo è però fondamentale che il portafoglio di proposte progettuali sia costruito in modo condiviso, accogliendo i contributi del maggior numero possibile di attori. Per questo motivo il portafoglio progetti del CTNA è costruito sommando gli input provenienti dai programmi di R&ST delle piattaforme aeronautiche e spaziali, i contributi dei grandi gruppi industriali italiani e dei 58

59 Distretti aerospaziali regionali. Il passaggio successivo è la costruzione delle roadmap tecnologiche per aeronautica e spazio. Il processo è illustrato nella figura 5.2 seguente Figura 5.2 Il primo passo è dunque la costruzione del portafoglio di proposte progettuali. Per mantenere coerenza con quanto esiste già, il CTNA mappa il portafoglio di progetti secondo linee guida già definite e condivise a livello europeo e nazionale: in particolare, sono considerate come fondanti le visioni di ACARE Italia per l aeronautica e da ASI per lo spazio. Tale framework di analisi è stato utilizzato anche per mappare i progetti in essere e pianificati dai distretti regionali. ACARE Italia ha costruito nel 2010 un programma di ricerca e sviluppo tecnologico (R&ST) condiviso da tutti gli stakeholder nazionali, che risponde alle esigenze e agli obiettivi del settore e dell intero sistema Paese. I driver e le aree tematiche del programma di ricerca proposto sono definiti a partire dalla Vision e dalla SRA (Strategic Research Agenda) nazionale sviluppate da ACARE Italia, dalle esigenze emerse a livello nazionale, dalle linee guida dettate a livello internazionale con il 7 PQ e con i grandi programmi rappresentati dai programmi di ricerca europei Clean Sky e SESAR. ACARE Italia ha suddiviso 36 proposte progettuali in otto aree tematiche (figura 5.3). Le prime quattro, riportate nell elenco seguente, sono centrate su tecnologie di base e/o strumenti metodologici, mentre le altre riguardano applicazioni su sistemi ad elevata complessità: 1. Tecnologie per il Greening 2. Strumenti per la progettazione integrata di sistemi complessi 3. Materiali innovativi 4. Avionica ed equipaggiamenti 5. Sistemi innovativi per la gestione del traffico aereo ed aeroporti 6. Sistemi sicuri (Safety e Security) 7. Velivoli innovativi 8. Volo autonomo I diversi attori coinvolti nello sviluppo del CTNA contribuiscono a validare, aggiornare e integrare questo portafoglio di proposte progettuali, redatto nel In particolare, si rende necessario aggiungere una nona area di ricerca, il manufacturing avanzato. 59

60 Figura 5.3 Per quanto riguarda lo spazio, come già accennato, il riferimento del CTNA è il framework definito dall Agenzia Spaziale Italiana. In particolare l ASI ha sviluppato una visione strategica per il settore spaziale in Italia con orizzonte temporale L Agenzia si occupa inoltre di pubblicare periodicamente il proprio Piano Triennale di Attività (PTA), che è redatto in coerenza con quanto specificato nel Documento di Visione Strategica, ma tiene conto delle variazioni degli equilibri economici complessivi ed i limiti di budget. L ultimo PTA, reso pubblico nell agosto 2012, è relativo al triennio ed integra il precedente ( ). Questo documento mette in luce come l afflusso di contributi pubblici sia minore di quello previsto. Rispetto alla pianificazione del 2010, è stato infatti ridotto il Contributo Ordinario MIUR (da 570 M a 503 M ). Questo condiziona il ciclo di pianificazione , specie considerando che la maggior parte del Contributo Ordinario dev essere necessariamente destinata dall ASI alla copertura di impegni pregressi (pianificazione precedente) e alla contribuzione all ESA (che corrisponde a circa il 67% degli impegni triennali dell Agenzia). I limiti di budget compromettono la possibilità di agire in completa continuità con le pianificazioni precedenti. Si è cercato comunque di: rispettare le priorità indicate nel Programma Nazionale della Ricerca (PNR) e la definizione dei progetti bandiera non pregiudicare gli investimenti già effettuati nei precedenti cicli di pianificazione Alla luce di quanto sopra, il PTA è un piano minimale che necessariamente non copre tutte le richieste avanzate all ASI dai vari stakeholders del comparto spaziale, né consente una realizzazione nei tempi nominali dei Progetti Bandiera, così come specificati nel PNR. Nel PTA sono comunque evidenziate tutte le nuove iniziative che l ASI reputerebbe necessario avviare e le implicazioni economiche per una più efficace e tempestiva esecuzione dei Progetti Bandiera. Le risorse economiche attualmente pianificate non sono sufficienti per le nuove iniziative. L ASI definisce per lo spazio otto settori di attività: 1. Osservazione dell'universo ed esplorazione robotica 2. Microgravità ed esplorazione umana 3. Osservazione della Terra 60

61 4. Telecomunicazioni 5. Lanciatori e trasporto spaziale 6. Navigazione 7. Tecnologie e trasferimento tecnologico 8. Metodi e strumenti di ingegneria I settori dell osservazione della Terra, delle comunicazioni e della navigazione, sono attualmente le aree in cui è più visibile l impatto positivo dei sistemi satellitari nella qualità della vita. Il perseguimento dell efficienza e dell efficacia delle applicazioni in tali settori è la guida delle attività di Ricerca & Sviluppo che vengono continuamente effettuate, non potendosi mai affermare che le relative tecnologie siano mature, in quanto la competizione internazionale è sempre molto attiva. Il settore dei lanciatori viene seguito con attenzione sia perché l autonomia europea per l accesso allo spazio è uno dei fulcri della politica dell Unione Europea, sia perché si è nella fase finale di realizzazione di un lanciatore di classe media realizzato sotto la guida dell industria italiana. Figura 5.4 Alla luce di quanto detto, nel portafoglio progetti ASI sono inclusi numerosi progetti internazionali, in collaborazione con l ESA o con paesi extraeuropei. Per ognuno dei domini menzionati esiste un portafoglio progettuale ricco. Data la scarsità attuale di risorse finanziarie nel nostro Paese, le priorità progettuali individuate dall ASI nell ultimo PTA (al di là della contribuzione all ESA e alla prosecuzione degli investimenti già in atto) indicano chiaramente che l attenzione sarà rivolta ai tre progetti bandiera: Cosmo SkyMed (II generazione): sistema duale per l'osservazione della Terra OPSIS: satellite ottico ad alta risoluzione SIGMA: infrastruttura di telecomunicazioni per usi istituzionali 5.4. Roadmap tecnologica Una volta costruito il portafoglio di proposte progettuali, il CTNA ritiene necessaria la mappatura di tale portafoglio in una vera e propria roadmap tecnologica con orizzonte temporale Questo tipo di approccio alla pianificazione strategica, utilizzato a livello internazionale, permette di diffondere la consapevolezza della direzione intrapresa nel settore a tutta la supply chain industriale, al Governo, al mondo universitario e della ricerca. In particolare l utilizzo di roadmap tecnologiche fornisce a tutti i portatori di interesse i requisiti richiesti ed aiuta ad esplicitare l impatto di mercato della ricerca. 61

62 L approccio collaborativo nella definizione delle roadmap tecnologiche permette di raggiungere diversi obiettivi: allineare la strategia complessiva agli obiettivi europei, visto che oggi i fondi stanziati a livello comunitario sono una delle fonti di finanziamento principali: individuare e perseguire in primo luogo le priorità nazionali; integrare al maggior livello di dettaglio possibile le variegate esigenze dei portatori di interesse; sfruttare al meglio le sinergie per amplificare le eccellenze italiane rivolgendole efficacemente al mercato; migliorare le relazioni tra gli attori aerospaziali convogliandone gli sforzi su obiettivi comuni. La costruzione della roadmap tecnologica per l aeronautica italiana, oltre all aggiornamento e all integrazione del portafoglio ACARE Italia, comprende anche la proposta di nuove aree progettuali, distribuite su un arco temporale di cinque anni, dal 2013 al Inoltre è importante definire l impatto di tutti i progetti con gli obiettivi di alto livello definiti da ACARE Italia nella SRA italiana: incremento della competitività: si ottiene con l aumento della qualità dei prodotti e servizi, la riduzione dei costi e lo sviluppo di prodotti innovativi; riduzione dell impatto ambientale per quel che concerne sia l impatto acustico sia le emissioni inquinanti; aumento dell efficienza del sistema del trasporto aereo da realizzarsi con l incremento della capacità del sistema e l ottimizzazione di tempi e costi del viaggio; miglioramento dei livelli di sicurezza (safety e security) attraverso la riduzione degli incidenti aerei e la difesa dalle minacce del terrorismo sul sistema del trasporto aereo; sviluppo di applicazioni innovative con ricadute duali quali le piattaforme fortemente automatizzate per l osservazione e la sorveglianza del territorio. Tale operazione permette di mantenere strettamente sotto controllo la coerenza programmatica del CTNA con le linee guida nazionali. Il risultato è visibile nella tabella sottostante (figura 5.5). 62

63 TEMI DI RICERCA 1. Tecnologie per il Greening FIN O AL Co mp etit ivit à Am Saf bie ety nte Effici enza sist. trasp. aere o Se cur ity Dif es a e ap pl. Du ali TRL starting TRL objectiv e Nuove architetture motore per basso impatto ambientale K-P Componenti per Motori a basse emissioni: Turbine ad elevata concentrazione di potenza, Trasmissioni di Potenza, Combustori K-P a basse emissioni Processi di produzione ecocompatibili per la motoristica e le piattaforme aeronautiche e sistemi K Integrazione di architetture innovative di velivoli e di sistemi propulsivi per la riduzione dell'impatto ambientale 2 3 P-K Architetture e soluzioni aerostrutturali innovative per la riduzione dell'impatto ambientale 3 3 K Sviluppo di trattamenti superficiali ecocompatibili per strutture aeronautiche 1 K Modellistica di simulazione dell impatto ambientale del sistema 2. Strumenti di Trasporto Aereo 3 3 P per la Metodologie per la simulazione e ottimizzazione multidisciplinare progettazione del velivolo K integrata di Metodologie di simulazione e ottimizzazione multidisciplinare per sistemi lo sviluppo di propulsori innovativi K complessi Piattaforma integrata per il Digital Manufacturing 3 3 P Sistema globale di manutenzione condition-based dei velivoli 3 3 P Materiali innovativi 4. Avionica ed equipaggiame nti 5. Sistemi innovativi per la gestione del traffico aereo ed aeroporti 6. Sistemi sicuri (Safety e Security) 7. Velivoli innovativi 8. Volo autonomo 9. Manufacturing avanzato PROPOSTE PROGETTUALI Sviluppo nuovi materiali (compositi, metallici, intermetallici, ibridi) K Sviluppo di nuove tecnologie per la protezione dei materiali P Sviluppo nuove tecnologie di fusione di leghe leggere 1 K Materiali innovativi per propulsione E Materiali/strutture polifunzionali P-K Nuove architetture avioniche per Navigazione e Sorveglianza P Interfacce uomo macchina (HMI) di nuova generazione P Architetture e sistemi di sorveglianza cooperativa 2 3 P-K Architetture modulari integrate CNS 3 3 P Radar Multifunzionale Phased Array 13 Sistemi di navigazione satellitari Ground Based Augmentation Systems per atterraggi di precisione in Categoria II e III IMPATTO SULLE SFIDE DI ACARE Technolo gy status P Negoziazione automatizzata della traiettoria 4D K Sistema integrato automatizzato meteorologico previsionale 3 K Sistema integrato di comunicazione ATM 3 1 K Sistemi avanzati di guida e controllo dei movimenti dei velivoli in aeroporto (A-SMGCS) 20 Sistemi integrati di sorveglianza del territorio 3 3 P Sistemi integrati di sorveglianza per la gestione del traffico aereo K Sicurezza, Disponibilità ed Identity Management nelle nuove reti IP per ATM P Sistemi avanzati per la sicurezza delle operazioni di volo di elicotteri (collision and obstacle avoidance, situational awareness, low visibility operations) 2 3 E Metodi innovativi per la valutazione dell integrità strutturale di elicotteri e convertiplani P-K Valutazione e prognostica del danno in elementi strutturali P Trasmissioni di potenza per architetture motore innovative P Nuovi concetti di controllo dei carichi alari e relative architetture per l'fcs certificabili P-K Soluzioni tecnologiche per sistemi di bordo all electric (incl. Power & Thermal Management) 3 2 P-K Progettazione di leggi di controllo per velivoli non convenzionali P Budget M euro Soluzioni tecnologiche per l'integrazione di sistemi di addestramento avanzati nei velivoli 3 3 K Progettazione di configurazioni innovative e sistemi per piattaforme fast rotorcraft K Sistemi anti-collisione per la navigazione autonoma dei velivoli senza pilota E-P Operazioni aeroportuali autonome 2 3 P Operazioni autonome di volo e di missione E-P Sistemi di comunicazione per UAV in condizioni BLOS (Beyond Line Of Sight) K Processi di produzione innovativi per la motoristica (es: Additive Manufacturing) 3 2 K Tecnologie di repair K-P Advanced Manufacturing Processes (incl. CFRP Repair & Non Distructive Controls) K Product Life Cycle Management 3 P-K Collaborative Engineering & Extended Enterprise 3 2 P-K Knowledge Management 3 P-K Virtual Factory 3 P-K TOTALE 1 Basso Impatto 2 Medio Impatto 3 Alto Impatto TRL Years Figura

64 Il budget complessivo per i progetti aeronautici ammonta a circa 2,3 miliardi di euro, comprensivi anche dei contributi europei. La costruzione dei budget per la roadmap tecnologica aeronautica è un naturale aggiornamento del piano ACARE Italia del 2010, che prevedeva 347 milioni, relativi però alla sola componente di finanziamento nazionale. Rispetto a questa cifra, sono intervenuti due tipi di aggiornamento. In primo luogo è stata introdotta un area di ricerca supplementare (manufacturing avanzato) che incide per 175 milioni. Secondariamente il livello di sviluppo (TRL) target per alcuni progetti è avanzato, includendo fasi di sviluppo più costose, come quelle di sperimentazione in volo. Nella figura successiva (figura 5.6) il portafoglio di proposte progettuali aeronautiche (in corso e già pianificati) dei distretti di Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia è rappresentato secondo i temi di ricerca definiti da ACARE Italia. 64

65 TEMI DI RICERCA PROPOSTE PROGETTUALI 1. Tecnologie per il Greening 2. Strumenti per la progettazione integrata di Sviluppo di un veicolo con propulsione ibrida Sviluppo di un sistema per la manutenzione dei motori aeronautici FINO AL Lazio 0,6 Regione Lazio Lazio 3,2 Regione Lazio Great 2020 Piemonte 15 Regione Piemonte + EU + Privati Great 2020 II Piemonte Regione Piemonte + EU + Privati NEWAC Puglia 0,2 UE ERICKA Puglia 0,1 UE Technologies for the sustainable 93% UE Puglia 2,5 propulsion (GREEN ENGINE) 7% SELF FLIGHT RISK MIIGATION AND 93% UE Puglia 2,5 NOWCASTING AT AIRPORTS 7% SELF FIRST Puglia 0,1 UE Lombardia, GRC (Green Rotorcraft) Puglia, 22 UE + self Campania CERVIA Metodi di certificazione virtuale Campania applicati a soluzioni innovative 17 MIUR Piattaforma giroscopica Lazio Regione Lazio + UE STAR Puglia 0,4 Regione Puglia Enabling Tecnologies for high altitude and 67% UE Puglia 10,3 long endurance UAV 23% SELF NETWORK LAB FOR EXPERIMENTAL 93% UE Puglia 2,6 Mechanics EMILIA 7% SELF NETWORK LAB FOR FORMING 93% UE Puglia 2,4 PROCESSES (TRASFORMA) 7% SELF NETWORK LAB FOR INNOVATIVE 93% UE Puglia 2,6 NANOCOMPOSITE MATERIALS (MITT) 7% SELF NETWORK LAB FOR INNOVATIVE 93% UE Puglia 2 MATERIALS WELDING (TISMA) 7% SELF Small prototypes and innovative solutions for emission reductions Research facilty building Research facilty building Configurazioni low drag, nuovi materiali Eco- Design, traiettorie low-emission, efficienza energetica Research facilty building Research facilty building Research facilty building Research facilty building NETWORK LAB FOR Advanced Sensors Puglia 2,8 93% UE, 7% SELF Research facilty building ACTIVE FLOW CONTROL IN LOW PRESSURE TURBINES FOR AEROENGINES USING PLASMA MICROACTUATORS REte di sensori Distribuita ad Elevata efficienza energetica per monitoraggio industriale ed avionico Operante in Puglia 1,7 67% UE 23% SELF Puglia 0,5 70% UE 30% SELF sistemi complessi banda Ultralarga con radio a impulsi TASMA Tecnologie abilitanti per 82% UE Puglia 12,4 sistemi di monitoraggio aeroportuali 18% SELF VOCAL-FAN Puglia 0,02 UE Materiali e Strutture in composito per velivoli leggeri, UAV ed applicazioni Puglia motoristiche Difetti, danneggiamenti e tecniche di riparazione nei processi produttivi di Puglia grandi strutture in composito Metodologie avanzate di ispezione e controllo dei processi produttivi di strutture Puglia complesse in composito Tecnologie Produttive per Leghe di Alluminio ed al Titanio Puglia Tecnologie Produttive e Manutentive applicate ai Propulsori Aeronautici Puglia Sensori, modelli e sistemi integrati per structure, engine e aircraft management Sistemi elettrici per il more electrical Puglia aircraft 3. Materiali innovativi IMM - Interiors con Materiali Multifunzionali Campania 10 MIUR Tecnologie Infusion moulding Lazio Regione Lazio + UE ELIMAT: Tecnologie avanzate per lo sviluppo di componenti innovativi in materiale composito polimerico per Lazio 3,2 MIUR + Regione Lazio applicazioni elicotteristiche FADTAD LABNET Creazione di una Rete di Laboratori per la Progettazione ed Assessment sulla Failure Analysis e Lazio 2,1 MIUR + Regione Lazio Damage Tolerance Messa a punto di metodologie e tecnologie per lo sviluppo di grandi componenti innovativi, forgiati e lavorati di Lazio 1,4 MIUR + Regione Lazio macchina, in lega di titanio per l industria aeronautica Soluzione di problematiche inerenti il processo di polimerizzazione di materiali compositi ad alto spessore attraverso la realizzazione di un autoclave più performante ed una eventuale nuova tipologia di stampi preriscaldati Lazio 0,1 Regione Lazio Metallizzazione elettrochimica di strutture Regione Lombardia + Fondi Nazionali + Lombardia 0,75 tessili SELF Start up production line VERDI Puglia 0,2 UE Prototipo STAR-EXD Puglia 0,3 Regione Puglia Prototipo TASMA Tecnologie abilitanti per 82% UE Puglia 12,4 sistemi di monitoraggio aeroportuali 18% SELF TELEMACO Tecnologie abilitanti e Sistemi Innovativi a Scansione Elettronica del Fascio in banda Millimetrica e Campania 15 MIUR Centimetrica per Applicazioni a Bordo Velivoli Qualification and certification of prototype Regione Lombardia + Fondi Nazionali + for solid state controller for avionic Lombardia 0,6 SELF application 4. Avionica ed Regione Lombardia + Fondi Nazionali + equipaggiamenti Attuatore elettromeccanico multistadio Lombardia 1,6 SELF Regione Lombardia + Fondi Nazionali + CaSchFLEX Lombardia 0,37 Patents+ prototypes + ready for production SELF More electric aircraft Piemonte Regione Piemonte + EU + Privati ALICIA Lombardia, Lazio 1 UE + Self Architetture cockpit avanzate, concetti HMI Analytical and Experimental Methodologies for Flaw an Ballistic Tolerant Design of Rotor Components DISTRETTO Lombardia, Puglia Budget M euro 4 Ministero Difesa + self Fonti di finanziamento Risultati conseguiti (per progetti terminati) Sviluppo di modelli a supporto della flaw and ballistic tolerant design di strutture/sistemi 65

66 TEMI DI RICERCA PROPOSTE PROGETTUALI 5. Sistemi innovativi per la gestione del traffico aereo ed aeroporti 6. Sistemi sicuri (Safety e Security) 7. Velivoli innovativi Sistema di impianti luminosi in ambito aeroportuale Sviluppo di un prototipo di sistema ATM avanzato Local Area Grid for the surface traffic safety in the airport - Grid su area locale per la sicurezza dei movimenti di superficie negli aeroporti Local Area Grid for the surface traffic safety in the airport - Grid su area locale per la sicurezza dei movimenti di superficie negli aeroporti DISTRETTO Lazio FINO AL Regione Lazio + UE Lazio 1,1 Regione Lazio Lazio 1,4 MIUR + Regione Lazio Lazio 1,4 MIUR + Regione Lazio Rete di sensori intelligenti per impieghi aeroportuali Lazio Regione Lazio Monitoraggio di infrastrutture critiche Lazio UE + Regione Lazio Sistemi multi-agenti per la risoluzione di conflitti in uno spazio aereo di tipo Free Lazio Regione Lazio Flight Firecopter - Sistema di spegnimento incendi montato su elicottero Lazio Regione Lazio Sviluppo di un sistema di allenamento all'espulsione di aviogetto militare Lazio Regione Lazio "Smart-maintenance Lombardia 1,7 Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF De-Light - De-Icing System Lombardia 0,74 Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF Piattaforma tecnolgica per ricerca e Regione Lombardia + Fondi Nazionali + Lombardia 1,34 soccorso di dispersi SELF Life Monitor Lombardia 1,2 Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF Solitech tematiche sicurezza Lombardia 0,2 Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF Prototype samples qualified FAILSAFE Puglia 1,5 Regione Puglia + Self CAPRI - CArrello Per atterraggio con attuazione Intelligente Campania 14 MIUR Sviluppo UAV per uso urbano Lazio UE + Regione Lazio CARDO (Computer Aided unmanned Rororcraft Design and Optimization) - Realizzazione di un velivolo ad ali rotanti Lazio 0,1 Regione Lazio senza pilota denominato Asio, di classe mini a decollo e atterraggio verticale Next Generation Civil Tiltrotor Lombardia 200 UE + Nazionali/Regionali + self In fase di avvio WINGTECH_EVALUATION Puglia 0,09 UE Green2020 Puglia 0,4 Regione Piemonte E Break Puglia 0,03 UE Lombardia, NICETRIP Novel Innovative Competitive Puglia, Effective Tiltrotor Integrated Project Campania, Toscana 35 UE + self Sviluppo metoologie di progettazione e validazione mediante prove su modelli in scala di una nuova architettura di Convertiplano AUTOTECH - Tecnologie elettroniche del Campania Volo Autonomo per UAS MIUR European record: 3 UAS flight for civil SMAT F1 Piemonte 18 Regione Piemonte + EU + Privati 8. Volo autonomo protection purposes ; systems improvement SMAT F2 Piemonte Regione Piemonte + EU + Privati RADAR INTERFEROMETRY FOR NAVIGATION Puglia 0,05 Altre Prototipo MAVER - Manutenzione Avanzata per Veicoli Regionali Campania MIUR SIFUR - SvIluppo di tecnologie di assemblaggio FUsoliere innovative per la Campania 12 MIUR classe di velivoli Regionali TABASCO Tecnologie e Processi di produzione a basso costo per strutture in Campania 15 MIUR composito TECMA Sviluppo di TECnologie Innovative per MAteriali Metallici Campania 16 MIUR 9. Manufacturing Sviluppo prodotti aeronautici e tecniche Lazio 0,8 Regione Lazio produttive avanzate avanzato Fin.Co.Mec. - Finitura a letto fluido per l'aggiustaggio di componenti meccanici per uso aeronautico Lazio 0,2 Regione Lazio Budget M euro Fonti di finanziamento OPTIMA Ottimizzazione del processo Tecnologico di Bussole a Interferenza per Lombardia 2 Regione Lombardia + self Impieghi Aeronautici "TACITUS" Tecnologie avanzate per la Regione Lombardia + Fondi Nazionali + competitività nella realizzazione di Lombardia 2 SELF pannelli acustici Great 2020 Piemonte 15 Regione Piemonte + EU + Privati Completato nel Ottimizzazione/miglioramento processo di imbussola mento su componenti aeronautici Prototipo Risultati conseguiti (per progetti terminati) Small prototypes and innovative solutions for emission reductions Figura 5.6 Come per l aeronautica, anche per il settore spaziale le aree progettuali sono distribuite su un arco temporale di cinque anni, dal 2013 al Nonostante la compressione dei fondi nazionali a disposizione, la roadmap tecnologica per lo spazio, di seguito rappresentata, prende comunque in considerazione l intero portafoglio progetti definito dall ASI nell ultimo PTA. Si evidenzia inoltre l impatto di ciascuna di esse sulle linee guide definite dall ASI nel documento di visione strategica nazionale (si veda cap. 3). Il fine di questa rappresentazione è lo stretto controllo della coerenza dei programmi CTNA con le linee guida nazionali: mantenere e rafforzare la conoscenza scientifica con lo sviluppo di adeguati strumenti scientifici e l analisi dei relativi risultati 66

67 raggiungere il ruolo di primazia mondiale nel settore di osservazione della Terra perseguire gli obiettivi di Sicurezza favorire l indipendenza nell ambito delle telecomunicazioni istituzionali capitalizzando il vantaggio economico creare attività in grado di ispirare i sogni e le ambizioni delle nostre future generazioni Al momento della stesura del presente piano la roadmap tecnologica per lo spazio permane in fase di definizione anche alla luce delle risultanze della conferenza ministeriale di Novembre 2012 e delle impegni che i singoli stati membri prenderanno per il prossimo ciclo triennale di attività. Nella seguente figura 5.7 vengono presentati esclusivamente i progetti che sono ad oggi definiti. Ulteriori indicazioni potrebbero venire in seguito alla presentazione dei progetti italiani per l ultimo round di finanziamento europeo (Settimo Programma Quadro) denominato SPACE La scadenza per le candidature è fissata per il 21 novembre Il bando, il cui budget previsto è di , contiene un focus particolare sul tema del Cambiamento Climatico nell ambito del Global Monitoring for Environment & Security (GMES), nonché opportunità di finanziamento nell ambito delle tecnologie spaziali, l esplorazione e la scienza. Sono inoltre previste opportunità specifiche per le PMI e per la cooperazione internazionale. 67

68 DOMINI 1. Osservazione dell'universo ed esplorazione robotica 2. Microgravità ed esplorazione umana 3. Osservazione della Terra 4. Telecomunica zioni 5. Lanciatori e trasporto spaziale Infrastrutture di Low Earth Orbit (LEO) Ricerca di una soluzione positiva per il programma ExoMars Progetti da pallone stratosferico:olimpo, Boomerang, LSPE, DUSTER Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione Quadro ASI-INFN per ASDC per la missione AMS Programmi spaziali nazionali CRUSOE (Cruising in Space with Out-of-body Experiences) Esperimento GLOBE (Gas-Lubricated Oil Bearings), in collaborazione con l ESA GPM (Genomica, Proteomica e Metabolomica) MCC (Molecular Control of Circadian rhytms during space flight) FIN O AL Co no sc en za sci ent Pri ma to nel l'o ss erv Ind ipe nd en za TL C Ispir are ambi zioni Sic ure zza na zio nal e TRL starting TRL objectiv e RA (Radiation, Microgravity, Apoptosis) - lesioni alla vista NIMURRA (Non Invasive Monitoring by Ultra wide Radar of Respiratory Activity of people inside a spatial environment) Scienze Fisiche e Scienze della Vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ESA ILSRA Elaboratore di Immagini Televisive (ELITE-S2) Fase operativa Cosmo-SkyMed K Definizione dei requisiti del Sistema Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione Missione iperspettrale PRISMA (fase C), proseguita la missione ROSA (Radio Occultation Sounder for Atmosphere) Sistema di telecomunicazione duale satellitare ATHENA-FIDUS in corso di sviluppo Progetto BMM con il sistema DIISM (Dispositivo Interministeriale Integrato di Sorveglianza Marittima) P P Satellite Ottico ad Alta Risoluzione (OPSIS) P Potenziamento SITUAZIONE TERRA Collaborazioni internazionali E D Platforms for data management P Programma Athena-FIDUS (Access on THeatres and European Nations for Allied forces) SIGMA Payload ASI, in banda Ku, sul satellite E-DRS ESA Terminali d utente/hub ed Apparati di bordo in Banda Ka e Q/V Applicazioni integrate: informazioni ed immagini georeferenziate (GPS/GALILEO) Servizi di telecomunicazione a Valore Aggiunto P Mobile Broadband P Progetto TELEA: telemedicina per il Kenya Avvio fase di eserciz. lanciatore Vega Primo lancio VERTA, con a bordo il nuovo Flight Program Software (per Vega) Programma Lyra (future evoluzioni lanciatore Vega) Produzione dei boosters di Ariane 5 e dei motori di 1, 2 e 3 stadio del piccolo lanciatore Vega Test dimostraz. propulsione liquida Ossigeno-Metano Propulsione ibrida, programma Theseus Progetto CAST,modelli avanzati e codici di calcolo dei fenomeni aero-termodinamici del rientro atmosferico Capsula IRENE, veicolo spaziale a basso costo per il rientro di campioni e/o carichi utili da orbita bassa Attività di definizione, in collaborazione internazionale, dei requisiti di missione, del reprofiling dei servizi e dei concetti E operativi di Galileo Baseline per l utilizzo dei sistemi PRS P Navigazione Realizzazione di applicazioni prototipali per la piena utilizzazione del sistema EGNOS K Realizzazione di Centri Servizi per applicazioni della Navigazione ad alto valore aggiunto K Clock atomico di bordo con tecnologia POP Osservatorio delle tecnologie Partecipazione Italiana ai programmi di finanziamento europeo e dell ESA (ESCC, THAG, ARTES, Tecnologie e trasferimento tecnologico 8. Metodi e strumenti di ingegneria PROPOSTE ED AREE PROGETTUALI GSP, GSTP, TRP, FLPP, Galileo, etc.). Bandi dedicati alle PMI nelle aree: Telecomunicazioni ed Applicazioni Integrate e Navigazione Aree strategiche:componentistica elettronica, la sensoristica ottica e radar BANDI dedicati al trasferimento delle tecnologie spaziali e allo sviluppo di innovazioni di processo e prodotto Potenziamento dell efficacia della Concurrent Engineering Facility Continuare il supporto tecnico allo IADC(UARS e Rosat) Adozione del sistema degli standard ECSS: sorveglianza programmi nazionali TOTALE 1 Basso Impatto 2 Medio Impatto 3 Alto Impatto IMPATTO SULLE SFIDE DI ASI Te ch nol og y sta tus TRL Years Budg et M Figura

69 FINO Budget M DOMINI PROPOSTE ED AREE PROGETTUALI DISTRETTO Fonti di finanziamento AL euro Osservazione dell'universo ed esplorazione robotica 2. Microgravità ed esplorazione umana 3. Osservazione della Terra STEPS Piemonte 17 Regione Piemonte + EU + Privati Mars terrain simulation, prototypes about landing and rovering technologies STEPS II Piemonte Regione Piemonte + EU + Privati PROC Puglia 0,17 Altre Operational webgis ALiSSE Puglia 0,07 ESA Prototipo MELiSSA-FC1 Puglia 0,28 ESA Prototipo MISTRAL - MIcro SaTelliti con capacità di Rientro AvioLanciati Campania 18 Development and pre-operational validation of upgraded GMES marine Lazio 54,94 UE sviluppo servizi informativi core services and capabilities Sviluppo di piccoli sistemi spaziali Lazio 1,3 Regione Lazio Sviluppo di MMIC Multifunzionali (Core- Processor) per sistemi di antenne attive a Lazio 2,1 MIUR + Regione Lazio scansione elettronica (AESA) Services and applications for emergency response Lazio 40,31 UE sviluppo servizi GMES Sviluppo di software di compressione e di Lazio ricerca per database di immagini Regione Lazio Progettazione e realizzazione di un'antenna piana a doppia polarizzazione Lazio Regione Lazio circolare EOMAC-Modelli di controllo satelliti Lazio ESA Sviluppo Software MCAS-Sistemi di antenne satellitari Lazio ESA SINOPIE monitoraggio multi sorgente dei costituenti atmosferici, valutazione Regione Lombardia + Fondi Nazionali Lombardia 1,8 degli indicatori ambientali, stima degli + SELF impatti climatici Sistema ottico compatto e integrato, basato su specchi leggeri elettroformati, per l osservazione multi/iper spettrale della Terra Lombardia 1,25 Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF PRISMA Puglia 0,46 ASI SHIRA Puglia 16 Regione Puglia Geoentrance Puglia 0,32 UE Geoland2 Puglia 0,33 UE Gmosaic Puglia 0,17 UE Servizi e prodotti pilota Urban Heat Island Puglia 0,39 ESA Prototipi prodotti e servizi BIOSOS Puglia 0,15 UE GRAAL Puglia 0,29 UE GMES Initial Operations Land Puglia Monitoring Services 0,11 ESA Multimission National Centre (CNM) Puglia 0,13 ASI Operational EO ground receiving station SPACEPDP Puglia 0,36 ASI Archiving Data Fusion -ADF- Puglia 0,45 ASI DREAM Puglia 0,24 ESA Morfeo Puglia 0,09 ASI Prototipo Israele Puglia 0,02 Regione Puglia + GAP Prototipo Frane Puglia Puglia 0,06 Regione Puglia + GAP Pubblicazioni Carslide Puglia 0,03 MIUR + GAP ADF Puglia 0,2 ASI + GAP Shoreline and waves Puglia 0,06 Altre I Forest fires Puglia 0,15 Regione Puglia Algoritmi Cresp Puglia 0,03 ASI Haiti Puglia 0,04 Altre SSOA Puglia 1,5 Regione Puglia + Self 4. Telecomunicazioni 5. Lanciatori e trasporto spaziale 6. Navigazione SHELTER - Moduli Innovativi Campania Multiapplicazione ad Elevate Prestazione 5 MIUR Risultati conseguiti (per progetti terminati) Planetary Entry Integrated Models Lazio 2,79 UE High power electric propulsion Lazio 5,36 UE Sviluppo di innovative tecnologie di propulsione elettrica per trasporto spaziale Trasferimento tecnologie sviluppate per lanciatore Vega Lazio 1,4 Regione Lazio Tecnologie e materiali innovativi per rivestimenti resistenti all'ossidazione ad elevata temperatura per componenti Lazio 3,3 MIUR + Regione Lazio aerospaziali ad altissime prestazioni (TRIAL) Sistema di lancio spaziale per il lancio di payloads Lazio Regione Lazio Space debris management Piemonte Regione Piemonte + EU + Privati Hall Puglia 0,76 Regione Puglia + GAP GAPACOM - Sistema satellitare terra/bordo basato sullo studio di un payload NAVCOM innovativo da Lazio 3,3 MIUR + Regione Lazio imbarcare sui satelliti GALILEO SPACE COMPASS - Bussola Satellitare Lazio basata su Egnos e Galileo 0,2 Regione Lazio Galileo PTF (Precise Time Facility ) construction Piemonte 5 Regione Piemonte + EU + Privati PTF delivery Enabling technologies on IRGAL (Innovation and Research on Piemonte 3 Regione Piemonte + EU + Privati GNSS Timing and GALileo) Receivers Galileo-Products and GAL-PMI Piemonte 4 Regione Piemonte + EU + Privati services for Mobility and SecurIty feasibility studies 69

70 DOMINI 7. Tecnologie e trasferimento tecnologico 8. Metodi e strumenti di ingegneria PROPOSTE ED AREE PROGETTUALI FINO AL 2012 CADMO - Control Autoconfigurable Data network for Mobiles Lazio 2,2 MIUR + Regione Lazio TRAMP - Sistema Integrato di Gestione e Controllo per il TRAsporto in Sicurezza di Lazio 3,7 MIUR + Regione Lazio Merci Pericolose Infrastruttura IT per Info-Mobilità ad alto valore aggiunto orientata al GRID Lazio 1,9 MIUR + Regione Lazio Schiumatura resine termoindurenti Lazio ASI schiumatura allo stato solido Sviluppo codice multibody Lazio ESA PROTOTIPO Meccanismi formazione bonding Manifattura di materiali Lazio ENEA metallurgico avanzati Sistemi controllo aerospaziali Lazio European Defense Agency Test simulativi DEDALO - studio sui materiali Regione Lombardia + Fondi Nazionali termostrutturali sensorizzati per impieghi Lombardia 1,25 Prototipo + SELF spaziali MITO -sistemi ottici complessi dotati di elementi difrattivi per impieghi in strumentazione scientifica Wireless sensing misura di grandezze fisiche per piattaforme satellitari Lombardia 0,8 Lombardia 0,9 SHREK shock release kinematic Lombardia 1,1 Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF Regione Lombardia + Fondi Nazionali + SELF Galileo Time & Synchronisation Applications HARRISON Piemonte 1,8 GALILEO Supervisory Authority DSPfor Space Applications (dspace) Puglia 0,5 UE + SELF STAR Puglia 0,6 Regione Puglia + SELF Progetto Hall Puglia 0,6 Regione Puglia + SELF IN.CO.TRA.T. Innovazione nel controllo dei processi di trattamento termico di Lazio 0,2 Regione Lazio componenti per l'industria aerospaziale Cosmo Skymed interferometric stripmap Puglia processor 0,02 Altre Prototipo Cosmo Skymed interferometric catalogue Puglia 0,06 Altre Optimal interpolator for meteo surface data DISTRETTO Budget M euro Puglia 0,02 Altre Fonti di finanziamento Risultati conseguiti (per progetti terminati) Figura 5.8 Nella figura 5.8 il portafoglio di proposte progettuali in ambito spazio (in corso e già pianificati) dei distretti di Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia è rappresentato secondo i domini individuati da ASI. Come già descritto, la ricerca spaziale è un attività molto dipendente dalle fonti di finanziamento pubbliche, italiane o sovranazionali. In particolare sono i fondi europei a rappresentare la maggior risorsa per il settore. A questo proposito, in ambito di stesura del piano strategico del CTNA, occorre sottolineare come il portafoglio progetti quinquennale possa essere soggetto a modifiche in seguito alla definizione dei prossimi interventi europei: SPACE 2013: ultimo round di finanziamento del 7 Programma Quadro, con 126 M di budget. Le domande relative a questo bando potranno essere presentate entro novembre 2012 Finanziamenti europei relativi al programma HORIZON 2020 (si veda cap. 3) 70

71 6. Strategia e modello di sviluppo del CTNA 6.1. I bisogni e le priorità dei portatori di interesse La costituzione di un Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale (CTNA) è il punto di sintesi e convergenza di bisogni e priorità che i diversi portatori di interesse del sistema aerospaziale nazionale hanno maturato negli ultimi anni alla luce dell andamento del mercato globale e delle politiche settoriali a livello europeo ed internazionale. L analisi dei bisogni e delle priorità dei principali stakeholder del sistema fa emergere chiaramente come forte necessità quella di avviare azioni di coordinamento e sinergia tra i Distretti regionali. Il sistema distrettuale è, infatti, uno strumento efficace per superare l occasionalità dei rapporti tra imprese, a vantaggio di un rafforzamento costante e continuativo della competitività e dello sviluppo: occorre, quindi, elevare questo sistema a livello nazionale per potenziarne l efficacia e la capacità di leva. In particolare, emerge l esigenza di un unico punto di riferimento e di aggregazione che renda complementari e non in competizione tra di loro i Distretti esistenti, in una logica sistemica di specializzazione che valorizzi le eccellenze tecnologiche territoriali. Il settore Aerospaziale per sua natura è caratterizzato da una forte internazionalizzazione, da una forte capacità di networking: la chiave di successo della R&ST nel settore è la capacità di coesione tra le Imprese, le università e i centri di ricerca e, naturalmente, la capacità di fare sistema dei soggetti istituzionali e di governo, nella consapevolezza che il settore aerospaziale rappresenta un settore strategico. A livello di sistema della ricerca e dell Università è fondamentale che un cluster nazionale favorisca lo sviluppo delle competenze e l accesso a risorse, finanziamenti ed infrastrutture sia a livello locale sia nazionale per supportare adeguatamente l attività di ricerca. Per il sistema industriale la prima necessità è trovare nel CTNA il partner istituzionale adeguato in grado di catalizzare gli investimenti necessari, garantire efficacia decisionale e assicurare la continuità richiesta da progetti di lungo respiro che si sviluppano nel corso di anni: si tratta, quindi, di creare le condizioni giuste per una competitività di sistema nei mercati internazionali. Inoltre, è sempre più importante per i grandi player aerospaziali poter contare su un posizionamento che comprenda tutta la catena del valore e quindi sviluppare la rete di cooperazione con la piccola e media impresa ed i centri di ricerca del territorio ai diversi livelli. Per le PMI del settore il modello del CTNA rappresenta un fattore abilitante per sviluppare e valorizzare le specifiche capacità industriali e poterle valorizzare non solo a livello locale. Oltre a ciò la creazione di un cluster nazionale permetterebbe alle PMI di interagire al meglio con la grande industria non limitandosi ad un ruolo subordinato ma anzi investendo adeguatamente in ricerca e tecnologia per affrontare con successo la sfida del mercato globale. Sempre di più i grandi gruppi tendono ad esternalizzare la R&S per l impossibilità di presidiare uno spettro di tecnologie abilitanti sempre più vasto: questa tendenza è un opportunità per lo sviluppo coordinato, complementare e sinergico per quei territori e distretti che colgono nella specializzazione un elemento del loro sviluppo. La specializzazione può inoltre supportare il processo di sviluppo della supply chain verso partnership stabili fra grandi aziende e PMI. Una strategia complessiva e coordinata è una condizione assolutamente indispensabile per poter dare un unica direzione a questo movimento distrettuale: qui si inserisce il ruolo del CTNA. In figura 6.1 sono riassunte le principali aspettative degli attori del sistema aerospaziale verso il costituendo CTNA. 71

72 Figura Obiettivi strategici L attività del CTNA è guidata da una serie di obiettivi strategici di alto livello per il sistema aerospaziale nazionale che riguardano: la valorizzazione delle eccellenze tecnologiche nazionali, il potenziamento del sistema di ricerca ed innovazione, lo sviluppo di tutti gli attori industriali lungo la filiera di settore, il rafforzamento della competitività a livello nazionale ed internazionale, la crescita qualitativa e quantitativa dell occupazione del comparto. Il CTNA mira a posizionarsi a livello europeo come interlocutore nazionale leader per l aerospazio e ad aggregare in un unico soggetto tutti gli attori principali del sistema aerospaziale nazionale: Grandi, medie e piccole aziende, Centri di Ricerca, mondo Accademico Istituzioni Governative, Agenzie e Piattaforme nazionali, Federazioni di Categoria e distretti industriali e tecnologici aerospaziali regionali. In particolare, partendo da quella che è l esperienza dei Distretti aerospaziali regionali si mira ad aggregare competenze, risorse ed eccellenze tecnologiche e produttive al fine di soddisfare sinergicamente obiettivi comuni e superare le attuali sfide alla competitività (figura 6.2). 72

73 Figura 6.2 Il CTNA persegue, quindi, i seguenti obiettivi strategici: Proteggere e rafforzare le eccellenze tecnologiche nazionali a partire dalle specializzazioni territoriali Sviluppare e rafforzare le competenze nazionali in ricerca ed innovazione creando massa critica di risorse per la ricerca e lo sviluppo tecnologico nelle aree tecnologiche e industriali prioritarie Supportare la competitività delle le imprese italiane lungo tutta la filiera per ampliare e diversificare la loro base di clienti a livello globale Favorire lo sviluppo di filiere produttive forti sia nei settori core dell aerospazio sia nei mercati adiacenti valorizzando il fall-out tecnologico(in particolar modo smart applications) Costruire un World Class National Aerospace Cluster facendo leva su esperienze e dei distretti regionali esistenti e sulle competenze del sistema dell Università e della Ricerca. Supportare i governi Regionali nella promozione di iniziative a supporto dell imprenditorialità e nella creazione di nuova occupazione. Incrementare la capacità di attrazione degli investimenti pubblici e privati e garantire adeguati rendimenti nei programmi di finanziamento europei dei contributi nazionali. Posizionarsi come cluster leader a livello europeo per instaurare collaborazioni strategiche e di lungo periodo con gli altri cluster aerospaziali al fine di supportare i membri nel competere efficacemente sui progetti R&S a livello nazionale ed internazionale Sviluppare ed attrarre una forza lavoro di ingegneri e ricercatori qualificata a livello internazionale. Assicurare nel medio-termine la sostenibilità finanziaria del cluster 73

74 Il CTNA sarà organizzato sulla base di un modello di gestione strategica (figura 6.3) che consenta di raggiungere gli obiettivi strategici che il cluster intende perseguire. Il modello di gestione strategica è sviluppato a partire dai modelli e requisiti di gestione World Class Cluster ed è articolato su quattro aree: Ecosistema: il CTNA ha l obiettivo di catalizzare input, esigenze e priorità di tutti gli attori del sistema aerospaziale nazionale, dall industria, al sistema della ricerca, al mondo istituzionale. Inoltre, il CTNA deve essere un punto che faciliti l osservazione e recepimento delle direttive e delle politiche europee sull R&D in materia di aeronautica e spazio, supportando il lavoro delle Piattaforme Tecnologiche nazionali. Modello Strategico: abilita il CTNA a perseguire gli obiettivi strategici definiti tramite: o o la formulazione di un organismo di governo manageriale e scientifico del cluster. la definizione dei programmi strategici chiave che il CTNA dovrà attuare negli esercizi al fine di assolvere al meglio lo scopo di costituzione. Modello Operativo: traduce i programmi strategici chiave in piani di azione specifici e definisce gli strumenti idonei per l implementazione delle attività del CTNA. Modello finanziario: definisce le linee guida per la sostenibilità finanziaria delle attività del CTNA ed il fabbisogno di finanziamento per l implementazione della roadmap tecnologica e delle iniziative strategiche. Figura 6.3 A livello strategico il ruolo del CTNA è completamente allineato con: gli obiettivi di alto livello definiti dalla Piattaforme Tecnologica Nazionale ACARE Italia per quanto concerne la ricerca e lo sviluppo tecnologico del settore aeronautico le aree di ricerca primarie identificate dall ASI. In linea con gli indirizzi europei e le specificità nazionali, a livello di R&ST il CTNA supporta attivamente al raggiungimento degli obiettivi fondamentali per il sistema industriale e per il Paese. Obiettivi della R&ST settore Aeronautico ACARE Italia: Obiettivo 1: Accrescere competitività, posizionamento e livelli occupazionali del settore aeronautico. Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo il CTNA: o favorisce l aggregazione di risorse ed infrastrutture per la ricerca ed abilitare il raggiungimento di una massa critica tramite rilevanti sinergie fra i membri del cluster stesso; 74

75 o o supporta la creazione di reti lunghe di collaborazione ed il rafforzamento della filiera a tutti i livelli; non crea inefficienze in quanto non si configura come una sovrastruttura rispetto ai Distretti ed alle piattaforme esistenti ma come un punto di sintesi in ottica di smart specialization. Obiettivo 2: Consolidare ed estendere la leadership su aree di eccellenza. Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo il CTNA: o o aggrega le aree di eccellenza e competenza di ciascun cluster creando notevoli sinergie; si posiziona come cluster leader a livello europeo al fine di cooperare e collaborare come attore primario con gli altri cluster europei. Obiettivo 3: Contribuire al livello di sviluppo tecnologico del Paese, allargando le ricadute Hi- Tech. Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo il CTNA: o o o accelera lo sviluppo tecnologico del settore nelle aree prioritarie; fornisce supporto ai Governi Regionali nella creazione di iniziative a favore dell imprenditoria e di opportunità di lavoro; esercita una funzione di supporto per il coordinamento in materia di ricerca ed innovazione in linea con le politiche governative (nazionali e regionali), le esigenze degli organismi di ricerca ed accademici ed il mondo industriale. Obiettivo 4: Accrescere la qualità del sistema di R&S con il coinvolgimento di tutti gli attori. Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo il CTNA: o o facilita il raggiungimento di una massa critica di risorse e competenze per la R&ST nelle aree tecnologiche primarie; supporta lo sviluppo delle PMI in termini di sviluppo di competenze tecnologiche e di accesso ai mercati internazionali. Obiettivi della R&ST settore Spazio - ASI: Obiettivo 1: Rafforzare la posizione competitiva e di leadership nei principali domini delle applicazioni spaziali attraverso una strategia R&ST di medio-lungo periodo facendo leva sullo slancio innovativo. Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo il CTNA: o o si posiziona come cluster leader a livello europeo al fine di cooperare e collaborare come attore primario con gli altri cluster europei; favorisce l implementazione di una strategia comune in abito spaziale per le attività dei Distretti esistenti facendo leva sulle competenze di ciascuno per rafforzare la posizione nazionale nel contesto spaziale europeo. Obiettivo 2: Mantenere e rafforzare la conoscenza scientifica attraverso lo sviluppo ed il lancio di strumenti scientifici e di analisi chiave. Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo il CTNA aumenta l attrattività dell Italia per ricercatori e tecnici di alto profilo e per gli investimenti esteri. Obiettivo 3: Supportare lo sviluppo di tecnologie innovative raggiungendo una massa critica per la realizzazione di sistemi, sottosistemi e strumenti spaziali, con particolare riferimento alle tecnologie trasversali. Costruire una posizionamento forte per far leva sulla catena del valore del panorama tecnologico nazionale nel cotesto del processo europeo di technology harmonization. Ai fini del raggiungimento di tale obiettivo il CTNA: o o facilita il raggiungimento di una massa critica di risorse e competenze ed infrastrutture per la R&ST nelle aree tecnologiche primarie; aggrega le aree di eccellenza e competenza di ciascun cluster creando notevoli sinergie; 75

76 o favorisce lo sviluppo della filiera di fornitura verso di modelli di collaborazione strutturata e partnership per favorire la competitività e l internazionalizzazione delle PMI Iniziative strategiche Il CTNA ha definito una serie di programmi strategici che dovrà attuare nel periodo al fine di raggiungere gli obiettivi strategici definiti al paragrafo 6.2. Tali programmi mirano a dare implementazione pratica agli obiettivi di alto livello che il CTNA ha definito (tabella 6.1). Il modello operativo del CTNA si occupa poi di definire in dettaglio nelle sue azioni operative ciascuna delle seguenti iniziative. Obiettivi strategici Proteggere e rafforzare le eccellenze tecnologiche nazionali a partire dalle specializzazioni territoriali Sviluppare e rafforzare le competenze nazionali in ricerca ed innovazione creando massa critica di risorse per la ricerca e lo sviluppo tecnologico nelle aree tecnologiche e industriali prioritarie Supportare la competitività delle le imprese italiane lungo tutta la filiera per ampliare e diversificare la loro base di clienti a livello globale Favorire lo sviluppo di filiere produttive forti sia nei settori core Aerospace che nei mercati adiacenti valorizzando il fall-out tecnologico (in particolar modo smart applications e tecnologie duali) Costruire un World Class National Aerospace Cluster facendo leva su esperienze e dei distretti regionali esistenti e sulle competenze del sistema dell Università e della Ricerca. Supportare i governi Regionali nella promozione di iniziative a supporto dell imprenditorialità e nella creazione di nuova occupazione. Posizionarsi come cluster leader a livello europeo per instaurare collaborazioni strategiche e di lungo periodo con gli altri cluster aerospaziali al fine di supportare i membri nel competere efficacemente sui progetti R&S a livello nazionale ed internazionale Sviluppare ed attrarre una forza lavoro di ingegneri e ricercatori qualificata a livello internazionale. Assicurare nel medio-termine la sostenibilità finanziaria del cluster Incrementare la capacità di attrazione degli investimenti pubblici e privati e garantire adeguati rendimenti nei programmi di finanziamento europei dei contributi nazionali. Tabella 6.1 Programmi ed azioni Favorire l aggregazione e la costituzione di centri di ricerca industriale specializzati e con massa critica di risorse umane e finanziarie in grado di competere a livello internazionale Supply chain Program Technology Transfer and IP asset exploitation Program Operating Platform IRM Aerospace Technology Transfer and IP asset exploitation Program Brand, Internationalization and technology marketing Program Skills development Program Funding task force Servizi ai membri attraverso la piattaforma operativa IRM Aerospace; Nuovi approcci finanziari (PPP, Project funding, VC,..) Sviluppo della filiera Obiettivi Lo sviluppo della filiera è uno degli obiettivi principali del CTNA perché questo tema ricopre una particolare rilevanza nel settore aerospaziale. Infatti, sebbene il numero di system integrator sia limitato, l'industria utilizza una base di fornitori ampia, profonda, multistrato e multiforme. Secondo alcune stime dall 80% all 85% del valore del prodotto finale proviene dalla filiera. 76

77 A questo scopo, la gestione della supply chain è diventata una core competence dei principali attori del settore. Essi sono sempre più un integratori di sistema, fornendo il coordinamento dei programmi, avendo cura dell assemblaggio finale, e dell'interazione con i mercati. L'attuale fase di evoluzione verticale del settore aeronautico è caratterizzata dal sempre maggior grado di collaborazione tra gli attori della filiera. La tendenza dei grandi gruppi industriali è infatti sempre più quella di trasformare le principali PMI da semplici subfornitori a partner. In Italia, grazie alle esperienze dei distretti industriali, è sempre stata posta particolare attenzione al coordinamento delle filiere. I distretti tecnologici italiani hanno il vantaggio di coagulare grande e piccola e media impresa e enti di ricerca pubblici su determinati programmi di ricerca e sviluppo. Anche nell ambito delle aggregazioni distrettuali crescente enfasi viene posta sui progetti collaborativi. Il CTNA ritiene prioritario inserire tra le sue attività uno specifico programma a supporto dello sviluppo della filiera, al fine di rispondere alle esigenze dettate dalle tendenze del mercato. Aree di intervento I principali fornitori devono salire nella value chain. Per trasformare il modello di fornitura dal semplice outsourcing alla collaborazione/partnership. Per raggiungere questo scopo il CTNA: mappa le competenze delle PMI integrando a livello nazionale le conoscenze dei distretti regionali al fine di rendere più facili le interazioni; è un punto di incontro per le richieste e le offerte di collaborazione, facilitando il dialogo tra i diversi attori; promuove e aiuta la formazione di reti, soprattutto tra le PMI, allo scopo di suddividere il rischio; fornisce servizi di trasferimento di best practices gestionali. Questo metodo, implementato sempre di più a livello globale, consente in special modo alle imprese più piccole di poter soddisfare i requisiti imposti dai committenti Impatto Le PMI sono così invitate ad un ruolo maggiormente proattivo nei confronti degli attori più in alto nella value chain, specie nel campo della ricerca e dell innovazione. Un modo rapido per raggiungere l obiettivo è l instaurazione di rapporti collaborativi tra grandi e piccole imprese. Questo tipo di soluzione, oltre a permettere al committente di abbassare il rischio legato alla subfornitura, porta due vantaggi per le PMI a valle: dotazione di maggiori e nuove competenze; possibilità di aumentare il proprio giro d affari con impatti occupazionali altri Valorizzazione della proprietà intellettuale Obiettivi Il settore aerospaziale ha visto un impressionante crescita (+25%) nel deposito di brevetti tra il 2009 e il 2010, con più di depositi. Questa industria è decisamente innovation-driven: il numero di imprese brevettanti sul totale è circa il doppio rispetto ad altri settori e, come si evince dai dati CIS4 (Community Innovation Survey), circa il 38% delle aziende dell aerospaziale tutelano i propri diritti di proprietà intellettuale in modo formale. Accanto alla brevettazione occorre menzionare che molte volte è utilizzato il segreto industriale come forma di protezione dell innovazione. Nella tabella sottostante (tabella 6.2) sono elencate, per i diversi attori, le principali implicazioni legate all innovazione, alla proprietà intellettuale e al trasferimento tecnologico che il CTNA si propone di risolvere con delle iniziative e servizi specifici. ATTORE ESIGENZE PMI Scarsa attitudine all acquisizione di tecnologie e brevetti Mancanza di capacità di scouting di nuovi mercati e nuove 77

78 GRANDI IMPRESE ORGANIZZAZIONI DI RICERCA applicazioni per il trasferimento della proprietà intellettuale sviluppata internamente Scarsa capacità di intelligence Ottimizzazione del portafoglio brevetti Monetizzazione della proprietà intellettuale non-core Sfruttamento della proprietà intellettuale nelle attività di ricerca collaborativa con le PMI e le organizzazioni di ricerca Portare rapidamente i risultati della ricerca al mercato Limitata capacità di trasferimento tecnologico Poca attitudine alla gestione degli asset tri proprietà intellettuale Scarsa capacità di intelligence Tabella 6.2 Aree di intervento Il CTNA prevede tre aree di intervento per la valorizzazione della proprietà intellettuale dei suoi membri: Impatto Formazione: o o Valore economico e strategico del valore della proprietà intellettuale nelle attività di R&ST collaborativo Sfruttamento del fall-out dell innovazione e trasferimento tecnologico Intelligence e trasferimento tecnologico o o Aggregazione della domanda di intelligence tecnologica e brevettuale per: Ottimizzazione delle decisioni di investimento Scouting tecnologico Internazionalizzazione e selezione dei partner Accelerazione dell innovazione Trasferimento al mercato Attività di monetizzazione del portafoglio di tecnologie non-core Tecnologie duali Applicazioni Smart Iniziative per start-up: sarà avviato un programma specifico di incentivazione alla creazione di start-up focalizzate su tecnologie selezionate (ICT, elettronica, automazione, ) La valorizzazione della proprietà intellettuale ha un grande potenziale in termini di impatti. Le iniziative proposte, in special modo il trasferimento tecnologico, infatti, portano i seguenti vantaggi: espansione delle competenze (specie per le PMI); incremento dell efficienza complessiva del sistema dell innovazione; aumento delle entrate grazie alla monetizzazione di asset non core; incentivo allo sviluppo di tecnologie trasversali applicabili a diversi settori (smart specialization) Internazionalizzazione Obiettivi Competere su mercati internazionali è un esigenza sempre più forte: c è la possibilità di allargare la base clienti ed operare in regioni in espansione economica. Il settore aerospaziale è per sua natura internazionale, vista la forte coordinazione e la collaborazione tra entità di paesi diversi. Sono emblematici la forte attenzione allo sviluppo di tale industria da parte dell Europa o il forte 78

79 coinvolgimento internazionale nei programmi spaziali: si stima che il 75% delle imprese del settore aerospaziale cooperino con un partner europeo. In questo campo il CTNA si è posto l obiettivo di aiutare in particolar modo le PMI e le organizzazioni di ricerca ad essere sempre più coinvolte in ambito internazionale. Aree di intervento Gli attuali distretti regionali italiani sono attivi nella promozione delle imprese italiane all estero, in particolare grazie alle fiere di settore. Il CTNA sosterrà e potenzierà quindi le attuali iniziative aggiungendone altre: Impatto interazione con i maggiori cluster aerospaziali europei per la realizzazione di proposte progettuali comuni verso l Europa; promozione di periodi di formazione di ricercatori stranieri presso centri di ricerca italiani e viceversa; visibilità e promozione europea delle attività del CTNA. Per una PMI allargare lo spettro dei mercati in cui è presente significa avere a disposizione un forte potenziale di crescita in termini di clienti fornitori, opportunità di collaborazione e acquisizione di competenze. La crescita economica dell impresa potrà vere effetti positivi anche nell ambito occupazionale Sviluppo competenze Obiettivi L intensità della ricerca e dell innovazione del settore è ben riflessa dalla composizione della forza lavoro. Alcune ricerche indicano come circa il 35% degli addetti nel settore aeronautico siano highskilled (questa categoria include ad esempio laureati, ingegneri PhD) mentre nello spazio ben il 53% detiene un Master. In un settore a così alta intensità tecnologica le competenze della forza lavoro risultano quindi essere un punto focale di attenzione. Inoltre, l alto tasso di innovazione fa sì che siano richieste in sempre maggior quantità alcune risorse specifiche (per esempio nell ambito del software o del modelling). Il CTNA si pone quindi l obiettivo di far incontrare domanda e offerta di lavoro, sia in termini di qualità che di quantità, per aiutare la competitività dell industria aerospaziale italiana. Aree di intervento Seguendo le indicazioni del EACP (European Aerospace Cluster Partnership), il CTNA mira a contribuire internazionalmente alla formazione delle risorse umane necessarie al settore. Le attività in questo senso includono: Impatto mappatura a livello italiano ed europeo delle iniziative di formazione d eccellenza per attivare sinergie e sfruttare complementarietà; sviluppo di programmi formativi di alto profilo: o o o programma super-technicians in collaborazione con gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) aeronautici italiani; promozione di un programma MBA specifico sul tema Aerospazio e Difesa; programmi PhD-industria, per favorire l ingresso di dottorandi e dottori di ricerca nelle aziende; iniziative per favorire la mobilità anche internazionale di ricercatori e forza lavoro qualificata. L aumento della forza lavoro qualificata porta numerosi benefici. In primo luogo la progressiva integrazione nelle imprese di dottorandi in fase di finalizzazione del loro dottorato può avere ricadute importanti in termini occupazionali. Inoltre l industria, e in special modo le PMI, traggono notevole vantaggio dall approvvigionarsi di persone altamente formate provenienti dal mondo della ricerca: questo è infatti il modo più rapido per acquisire competenze allo stato dell arte. Tale aspetto ricopre 79

80 una particolare importanza visto che le ricadute tecnologiche della ricerca in campo aerospaziale sono sempre più trasversali (smart specialization) Brand, Internazionalizzazione e marketing tecnologico Obiettivi Il CTNA ha come obiettivo strategico quello di posizionarsi come cluster leader a livello europeo per instaurare collaborazioni strategiche e di lungo periodo con gli altri cluster aerospaziali. Per raggiungere tale obiettivo è necessario che il CTNA possa presentarsi come un soggetto dotato di una solida identità e non solo quale l unione di soggetti esistenti. E necessario quindi che il CTNA espliciti i suoi punti di eccellenza ed il suo ruolo di attore nazionale per posizionarsi al meglio. Aree di intervento Le principali aree di intervento sono: Impatto Mappatura coordinata ed uniforme delle eccellenza e delle competenze tecnologiche dei distretti aerospaziali esistenti a livello nazionale Branding e promozione del cluster nazionale o o Armonizzazione delle attività di "branding" e "comunicazione" dei distretti (presenza agli eventi di settore, iniziative congiunte, comunicazione istituzionale, ) Definizione del posizionamento internazionale del CTNA facendo leva sulle competenze chiave e sui punti di forza di tutti i membri Collaborazione internazionale o o o Avvio di una mappatura dei cluster aerospaziali internazionali al fine di aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza dei membri del CTNA sui cluster e poli di innovazione che hanno competenze tecnologiche simili e complementari (membri, prodotti, servizi, tecnologie, specializzazione) Avvio di azioni di presentazione del CTNA agli interlocutori internazionali e di accordi di collaborazione su aree tematiche specifiche Avvio azioni di marketing tecnologico per costruire un canale preferenziale per investitori e partner industriali per attivare progetti di ricerca e sviluppo con i membri del CTNA. L istituzione ed il posizionamento internazionale del CTNA porranno le condizioni per: Presentazione dell aerospazio Italiano come un unico soggetto istituzionale, maggior peso nelle nella definizione delle politiche settoriali internazionali, ed incremento e rafforzamento del ruolo dell Italia nei progetti europei a livello di leadership e fondi intercettati. Avvio di collaborazioni internazionali con altri cluster aerospaziali europei che potranno favorire la creazione di nuove opportunità di business per i membri del CTNA e supportarli nel competere efficacemente sui progetti R&S a livello ed internazionale Modello operativo Il Modello Operativo del CTNA riceve come input le iniziative strategiche definite per soddisfare gli obiettivi che il CTNA intende perseguire. Attraverso una serie di funzioni manageriali, ha il compito di definire piani di azione specifici per ogni iniziativa e definire gli strumenti operativi idonei per l implementazione delle attività del CTNA Funzioni La proposta per le funzioni di gestione del cluster è stata realizzata alla luce dagli obiettivi strategici, e si basa sulle migliori practice internazionali adottate per la gestione operativa dei cluster aerospaziali nonché sui principali requisiti del modello World Class Cluster. 80

81 Le funzioni manageriali definite sono le seguenti: Branding, Internazionalizzazione e Marketing tecnologico Competitività per la filiera Trasferimento tecnologico e IP management per le PMI Sviluppo delle competenze Ricerca e sviluppo a contratto Valorizzazione di asset tecnologici e di proprietà intellettuale (mercati adiacenti, applicazioni Smart) Tali funzioni saranno organizzate come gruppi di lavoro permanenti in modo trasversale sui Distretti esistenti al fine di ottimizzare le risorse finanziarie ed ottenere un modello coerente di sviluppo che garantisca efficacia e continuità operativa al CTNA Infrastrutture di conoscenza - Reti di centri R&ST Un fattore critico per il settore aerospaziale in ambito di R&ST è sicuramente la mancanza di massa critica e la frammentazione delle risorse di ricerca industriale in aree tecnologiche chiave per la competitività dell'industria italiana. Una possibile soluzione per rafforza e raggiungere una massa critica di ricerca industriale è il consolidamento in quattro centri di ricerca focalizzati su aree tecnologiche specifiche e prioritarie, localizzati in regioni chiave, con uno staff target minimo di 150 risorse al fine di sviluppare e sostenere il sistema ed i centri italiani di ricerca Aerospaziali Infrastrutture di servizi - Piattaforma operativa abilitante L organizzazione e le attività del CTNA saranno supportate da una piattaforma operativa abilitante fornita da Finmeccanica- Innovation Relationship Management Aerospace - che consente di coordinare i processi di gestione del cluster e di interconnettere tutti gli attori coinvolti nelle diverse funzioni, nei progetti di ricerca ed in tutte le aree di azione del cluster. Tale piattaforma operativa e di servizi che deve: essere uno strumento scalabile e flessibile di cluster management e di gestione operativa in termini di basi informative e processi; connettere grandi aziende, PMI, Università, centri di ricerca per abilitare lo svolgimento della ricerca collaborativa, la gestione coordinata dei progetti, la fruizione di dati di intelligence ed il trasferimento dei risultati della ricerca e delle tecnologie prodotte; abilitare il trasferimento alle PMI di know how e best practices; generare risorse finanziarie utili alla sostenibilità del cluster tramite l erogazione di servizi innovativi ai membri del cluster (vedi la seguente tabella 6.3) : 81

82 Tabella Modello finanziario Il modello finanziario del CTNA deve essere costruito alla luce di due principali obiettivi: da un lato, è necessario definire come costruire nel medio-lungo periodo la sostenibilità finanziaria del CTNA; dall altro, è necessario determinare il fabbisogno di finanziamento per supportare l implementazione della roadmap di ricerca definita da tutti gli stakeholder CTNA e le iniziative strategiche (si veda capitolo 5). Il modello finanziario dovrà quindi definire le linee guida in termini di tipologia e fonte di finanziamento per soddisfare i due requisiti indicati. Per ulteriori dettagli si rimanda al Capitolo Governance Il CTNA si costituisce sotto forma di associazione denominata Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio, su iniziativa dei seguenti Soci Fondatori: Finmeccanica Spa, Avio Spa, Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania - DAC S.c.a.r.l., FI.LA.S. SpA, Società Finanziaria Laziale di Sviluppo, Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo, Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte, Distretto Tecnologico Aerospaziale S.c.a.r.l., Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e a questi si aggiungeranno AIAD, Federazione Aziende Italiane per l Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l Ambiente. L Associazione, che non persegue fine di lucro, ha lo scopo di lo scopo di intraprendere tutte le iniziative idonee allo sviluppo e consolidamento di un cluster tecnologico nazionale nel settore dell aerospazio che favorisca: a) lo sviluppo e la valorizzazione delle eccellenze del settore aerospaziale presenti sul territorio nazionale; b) l attrazione e la formazione di personale tecnico e di ricerca di elevata qualità; c) il rafforzamento di reti di collaborazione e cooperazione anche a livello internazionale. L Associazione si propone di supportare con specifiche azioni la valorizzazione delle capacità e delle eccellenze scientifiche e imprenditoriali presenti sul territorio nazionale, anche al fine di promuovere la nascita e/o lo sviluppo di PMI nella filiera aerospaziale, il tutto nel rispetto dei principi statali e comunitari in materia di aiuti alle imprese, laddove applicabili. L Associazione è aperta, all adesione di soggetti pubblici, o di soggetti privati rappresentanti interessi generali, che intendano contribuire alla realizzazione degli scopi dell Associazione stessa (Soci Ordinari). Il modello di governance del CTNA è basato sui seguenti organi: l Assemblea, l Organo di Governo, il Comitato tecnico, il Comitato dei distretti, il Presidente, il Vice Presidente. I partecipanti a ciascun organo sono riassunti in tabella 6.4; per quanto riguarda il dettaglio di compiti, funzioni e caratteristiche di ciascun organo si rimanda al Documento Ufficiale di Statuto. In particolare questa struttura garantisce la rappresentanza di tutti i soggetti rilevanti del panorama nazionale dell aerospazio, funzioni decisionali, organizzative e di gestione chiare e veloci, funzioni di 82

83 coordinamento scientifico efficaci e di alto livello. Il legame con il modello operativo del cluster e con le funzioni operative descritte al paragrafo 6.4. Tale modello di governance inoltre garantisce Infine il modello strategico, operativo e di governance del cluster, le sue funzioni operative e l apertura all ingresso di tutti i soggetti competenti garantiscono il rispetto di logiche di partenariato, non discriminazione e sostenibilità. Gli organi del CTNA si impegnano inoltre a garantire il rispetto dei principi orizzontali di pari opportunità, accessibilità per le persone disabili, sostenibilità ambientale. Soggetti partecipanti Assemblea Soci Fondatori e i Soci Ordinari Organo di Governo Comitato tecnico Cinque presidenti dei distretti (Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte Puglia); Un rappresentante delle PMI eletto dai soli componenti nominati dai distretti nel Comitato Tecnico; Un rappresentante dell AIAD, se e quando aderirà all Associazione, in quanto Socio Ordinario con i medesimi diritti dei Soci Fondatori; Un rappresentante di ASI; Un rappresentante del CNR, se e quando aderirà all Associazione, in quanto Socio Ordinario con i medesimi diritti dei Soci Fondatori; Un rappresentante dei Soci Ordinari della categoria dei distretti regionali, eletto dai distretti regionali non fondatori aderenti l Associazione; Un rappresentante per ogni grande impresa dell area tematica aerospazio secondo i criteri nel seguito specificati: numero di addetti maggiore di 3000 sul territorio nazionale; unità produttive in almeno 3 dei 5 distretti; qualora si tratti di società controllate, esse vengono complessivamente rappresentate dalla società controllante industriale. Quattro membri per ciascuno dei 5 distretti costituenti (di cui almeno 1 in rappresentanza delle PMI, almeno uno in rappresentanza delle grandi imprese ed almeno uno in rappresentanza delle strutture pubbliche di ricerca; un membro in rappresentanza ASI (Agenzia Spaziale Italiana); un membro in rappresentanza CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) se e quando aderirà all associazione; un membro in rappresentanza AIAD se e quando aderirà all associazione un membro in rappresentanza della piattaforma ACARE Italia un membro in rappresentanza della piattaforma SPIN IT due membri in rappresentanza dei Soci Ordinari della categoria dei distretti regionali, eletti dai di-stretti regionali non fondatori aderenti l Associazione Presidente e Vice Presidente Comitato dei distretti Il Presidente dell Associazione è nominato dall Assemblea tra i Presidenti dei Di-stretti facenti parte dell Organo di Governo. Al Presidente è attribuita la legale rappresentanza dell Associazione Il Vice Presidente, nominato dall Organo di Governo, sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento Il Comitato dei distretti è composto dai Presidenti delle entità di seguito indicate, o da persone dagli stessi delegate: Distretti con qualifica di Soci Fondatori; Distretti Regionali con competenze specifiche ed industriali in ambito aerospaziale; Entità, espressione delle regioni Funzioni Assemblea Organo di Governo provvede annualmente all approvazione del bilancio consuntivo e preventivo dell Associazione; nomina il Revisore Contabile, ai sensi del successivo art.15; delinea gli indirizzi generali della attività della Associazione; nomina il Presidente ai sensi del successivo art. 13 e con il quorum specificato all art. 10.3; delibera -con il quorum specificato all art sulle modifiche del presente statuto; delibera sull eventuale destinazione di utili di gestione, comunque denominati nonché di fondi riserve o capitale durante la vita della Associazione stessa, qualora ciò sia consentito dalla legge e dal presente statuto; approva il regolamento che disciplina in dettaglio l attività dell Associazione ed il funzionamento degli organi della stessa l Assemblea, infine, delibera - con il quorum di seguito specificato all art lo scioglimento e la liquidazione della Associazione e la devoluzione del suo patrimonio controlla l osservanza dello statuto; predispone, entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio, il bilancio preventivo ed il 83

84 Comitato tecnico Presidente e Vice Presidente Comitato dei distretti rendiconto consuntivo annuale; nomina, su proposta del Presidente, il Vice Presidente; approva con il quorum previsto al successivo art il regolamento interno di gestione, che definisce i contributi e gli apporti degli associati ai sensi del precedente art. 5.; approva e coordina l adozione del piano di sviluppo strategico dell Associazione, garantendone il suo aggiornamento annualmente; promuove l attuazione della strategia di piano coinvolgendo i soggetti interessati; promuove l utilizzo degli strumenti e delle risorse comunitarie nazionali e regionali a sostegno della cre-scita dell Associazione e dell attuazione della sua strategia; esprime proposte e pareri agli organismi governativi nazionali e comunitari in materia di politiche a soste-gno dell aerospazio; organizza ed effettua le procedure di monitoraggio del-le diverse fasi di realizzazione della strategia di sviluppo; decide - con il quorum specificato al successivo art sulla richiesta di ammissione di Soci Ordinari e di potenziali nuovi aderenti all Associazione; delibera - con il quorum specificato al successivo art i contributi e gli apporti annuali per singolo associato, di cui al precedente art. 5; delibera - con il quorum specificato al successivo art in merito alle richieste di esclusione degli associati; favorisce le relazioni tra cluster nel settore aerospazio nazionali ed internazionali istituendo e utilizzando una rete d'informazione; delibera in merito alla presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni secondo le normative vi-genti; promuove la realizzazione di progetti interdisciplinari fra i cluster nel settore aerospazio nazionali ed internazionali; mette a frutto l'esperienza per rafforzare un sistema di sviluppo territoriale basato sull'innovazione e favorire la ricaduta sul territorio della loro attività; approva lo studio di fattibilità propone tematiche e specifici argomenti di ricerca da sviluppare. supporta l Organo di Governo nella redazione del piano strategico oltreché nell azione di monitoraggio della sua attuazione e nel suo upgrade annuale; su richiesta dell Organo di Governo esprime parere sui progetti di ricerca industriale e formazione o comunque sulle diverse iniziative proposte al fine di garantirne la coerenza con i requisiti previsti dai bandi pubblici nazionali ed internazionali oltreché la coerenza con il piano strategico; favorisce la coerenza tra piano strategico, progetti di ricerca e formazione da esso derivanti e le piattaforme tecnologiche nazionali ed internazionali Il Presidente esercita, altresì, tutti i poteri di iniziativa e decisionali necessari per il buon funzionamento operativo dell Associazione e provvede alla gestione organizzativa ed amministrativo-contabile dell Associazione, con facoltà di accendere e gestire conti correnti bancari ed altri rapporti creditizi. Il Presidente convoca e presiede l Assemblea e l Organo di Go-verno e ne cura l esecuzione delle deliberazioni. Il Vice Presidente, nominato dall Organo di Governo, sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento esprime pareri e fornisce indicazioni sulla strategia e sull attività dell Associazione Tabella 6.4 (i riferimenti agli articoli sono relativi al Documento Ufficiale di Statuto) 6.7. Impatto economico-sociale sul territorio La considerazione alla base delle attività e della strategia del CTNA è la consapevolezza che il comparto aerospaziale rappresenta un settore strategico, espressione di competenze, eccellenza e professionalità di altissimo livello: la capacità di impatto e ricaduta del settore sul proprio indotto, su settori e mercati adiacenti, sulla società e sulla qualità di vita dei cittadini è elevatissimo sia per il valore proprio dell aerospazio sia per l effetto moltiplicatore. Il CTNA porterà, se opportunamente gestito e sostenuto a livello finanziario e manageriale, notevoli conseguenze positive per l industria aerospaziale nazionale a livello di occupazione, di sviluppo delle PMI, di strategia di smart specialization regionale, di sviluppo delle piattaforme nazionali, e di supporto alla competitività complessiva del settore. 84

85 Il fenomeno dell esternalizzazione ed outsourcing di ricerca su specifiche aree tecnologiche ed il rafforzamento della supply chain verso modelli di collaborazione e partnership operato dal CTNA porterà ad uno sviluppo occupazionale nei differenti territori: tale sviluppo sarà favorito dalla nascita di nuove iniziative imprenditoriali e dall accresciuta possibilità delle PMI di accedere ai mercati globali e di far leva sulle reciproche specializzazioni in quadro strategico coordinato. Inoltre, la creazione di una rete di centri di R&ST è una grande opportunità per dare occupazione a ricercatori ed ingegneri stimato in posti lavoro ampiamente giustificati rispetto ai benchmark internazionali necessari e raggiungibili. Il CTNA, dato il suo carattere di attore nazionale, può contribuire ad aumentare l esposizione internazionale dell Italia e perseguire partnership internazionali per consolidare il ruolo dell aerospazio nazionale sul mercato, aumentarne la massa critica e valorizzarne le eccellenze tecnologiche attraverso: ampliamento del mercato target, anche verso settori/mercati adiacenti valorizzazione del potenziale duale delle tecnologie In un ottica di sviluppo sostenibile, il CTNA grazie al suo ruolo di punto di aggregazione di soggetti di natura differente, può supportare le imprese nell identificazione e nello sfruttamento di nuovi business adiacenti e complementari (es., la difesa, l automotive, l ICT Smart Solutions, dual use technologies, meccatronica) per cogliere le opportunità di diversificazione che consentano di valorizzare le proprie competenze distintive nei mercati adiacenti. Inoltre, lo sviluppo delle aree tecnologiche duali e dell ampio spettro di applicazioni smart è considerato un elemento di grande rilevanza nella strategia di crescita dei grandi gruppi non solo a livello nazionale. La strategia del CTNA si inserisce di fatto in un ottica di smart specialization : obiettivo strategico del CTNA è infatti quello di proteggere e rafforzare le eccellenze tecnologiche nazionali a partire dai specializzazioni territoriali. Il CTNA deve far leva su quelle che attualmente sono i vantaggi comparativi dei Distretti esistenti, espressione delle competenze chiave delle aziende, Università e centri di ricerca che li compongono, e far leva su questi vantaggi per definire una strategia di innovazione unitaria, flessibile e dinamica a livello nazionale. La specializzazione intelligente che il CTNA intende promuovere e che parte da una chiara politica delle Regioni e dei Distretti coinvolti, mira a valorizzare adeguatamente le aree di eccellenza tecnologica espresse dai territori organizzandole in un quadro coerente ed utilizzandole insieme come volano per l industria nazionale. Il CTNA mira ad incrementare la capacità di fare sistema ed a supportare la strategia tecnologica delle piattaforme nazionali e lo sviluppo delle specializzazioni regionali L'obiettivo finale è di determinare e accompagnare un riposizionamento dell aerospazio nazionale per aumentarne la competitività sui mercati globali e quindi di promuovere occupazione qualificata e benessere diffuso. 85

86 7. Progetti del bando Il portafoglio progetti del CTNA non si esaurirà ai quattro progetti di R&ST che sono oggetto di partecipazione per il suddetto bando, ma comprenderà un portafoglio progetti più ampio che raccoglierà progetti collaborativi avviati dai membri del CTNA secondo le priorità identificata dalla roadmap tecnologica presentata al capitolo 5 (figura 7.1) e le attività progettuali delle aziende e dei Distretti partecipanti. Figura 7.1 La selezione dei quattro Progetti per la partecipazione al bando è stata condotta in modo strutturato al fine di garantire l allineamento con le politiche sull innovazione a livello nazionale ed europeo, le necessità tecnologiche delle imprese e la rilevanza scientifica e tecnologica dei contenuti dei progetti stessi. Il Cluster si inserisce in una pianificazione di lungo periodo che non si esaurisce nell orizzonte triennale previsto per i progetti di ricerca né tantomeno in quello quinquennale previsto da questo piano strategico: è, quindi, necessario che le attività del CTNA, così come i progetti in esso inseriti, possano ragionevolmente proiettarsi in un ottica di lungo periodo che è quella tipica del settore aerospaziale. Data la complessità tecnologica che caratterizza i prodotti del settore, gli ingenti costi ed i lunghi tempi di sviluppo è imperativo che i progetti del CTNA siano allineati a quelle che sono le principali traiettorie tecnologiche definite dai grandi player e le linee di finanziamento promosse dai grandi programmi collaborativi internazionali ed dell Unione Europea. La costruzione del portafoglio progetti CTNA, ed in particolare la selezione dei quattro Progetti oggetto del bando, è basata sulle seguenti linee guida: Coerenza con gli obiettivi strategici, le sfide ed i goal del programma di ricerca e innovazione europeo Horizon 2020 a livello di aeronautica e spazio: questo consente di garantire continuità di finanziamento ed ottica di lungo periodo alla programmazione del portafoglio progetti del CTNA. Il finanziamento europeo è di grande rilevanza in questo settore, soprattutto per abilitare l innovazione radicale. Inoltre, il sostegno dei programmi di finanziamento pubblico è anche altamente rilevante per implementare iniziative ambiziose di collaborazione internazionale, sviluppo delle competenze e supporto alla competitività delle PMI. 86

87 Coerenza con le politiche di ricerca ed innovazione del settore definite dalle associazioni industriali internazionali e dalla piattaforme tecnologiche europee e nazionali: questo consente di garantire l allineamento alle aree di ricerca strategica e la risposta ai bisogni della collettività. In particolare, per il settore aeronautico si fa riferimento ad ACARE Europa. Questa assolve le seguenti funzioni: a) sviluppa ed aggiorna la Strategic Research & Innovation Agenda (SRIA) per l aeronautica a livello europeo; b) assicura il coinvolgimento di tutti gli stakeholder rilevanti per il panorama aeronautico del trasporto aereo; c) definisce le linee guida affinché l aeronautica europea possa soddisfare i bisogni della società ed assicurarsi una posizione di leadership a livello globale. ACARE Italia, poi, declina e gli obiettivi europei a livello nazionale per favorire lo sviluppo di una strategia coordinata di settore Per il settore spazio si fa riferimento alla visione di lungo periodo dell Agenzia Spaziale Europea che delinea il programma spaziale europeo e gli dà attuazione. A livello nazionale l ASI, con il Documento di Visione strategica definisce le linee guida per rispondere alle esigenze di gestione del Paese nella società della Conoscenza ed ai bisogni sociali espressi dal cittadino; successivamente definisce nel Piano Triennale delle Attività le aree di ricerca prioritarie. Coerenza con le competenze di ricerca, tecnologiche ed industriali di ciascun Distretto e dei soggetti che costituiranno i partenariati dei progetti: la mappature delle principali aree di specializzazione dei Distretti, che derivano dalle competenze dei loro membri sulle aree tecnologiche di aeronautica e spazio mette in evidenza come i progetti attivati siano supportati anche a livello territoriale da capacità di ricerca ed industriali. Rilevanza scientifica e tecnologica: gli ambiti e gli oggetti di ricerca selezionati sono di grande interesse dal punto di vista scientifico ed industriale per il comparto aerospaziale nazionale. In particolare i progetti indagano e sviluppano alcune fra le tecnologie identificate come prioritarie per il sistema aerospaziale nazionale (cap 5) ed affrontano temi di grande interesse scientifico generale a livello settoriale: tecnologie soluzioni per il controllo del volo dei Convertiplani, tecnologie trasversali applicabili a piattaforme di aviazione generale e piattaforme UAS, materiali innovativi e compositi a basso costo, propulsioni alternative per ridurre consumi ed emissioni, servizi spaziali e dei relativi sistemi di bordo per gestione delle crisi L obiettivo è quello di garantire una forte congruenza delle attività di ricerca ed innovazione del CTNA con i programmi e le piattaforme esistenti in modo da focalizzare le risorse sulle aree tecnologiche definite come prioritarie e più rilevanti per la competitività del Paese. Questo esercizio di coerenza ha due obiettivi: da un lato, consente di procedere ad una pianificazione di medio-lungo termine, indispensabile per un cluster aerospaziale, che si inserisce nelle linee tecnologiche e tematiche per cui può ragionevolmente essere garantita continuità di finanziamento; dall altro, permette di incrementare l efficacia e la rilevanza delle attività di ricerca ed innovazione creando massa critica su selezionate e prioritarie aree tecnologiche. Di seguito in figura 7.2 si riportano gli ambiti dei quattro progetti 87

88 Figura 7.2 Come si evince dalla figura 7.3 i progetti proposti trovano perfetto allineamento con i goal di Horizon 2020 sia per quanto concerne l ambito aeronautico sia spaziale: Figura 7.3 In particolare, i Progetti 1, 2 e 3 vanno a contribuire al raggiungimento di un sistema di trasporto smart, eco-sostenibile ed integrato perseguendo in particolare alcuni degli obiettivi specifici di Horizon 2020 in ambito di trasporto: a) sistema trasporto efficiente nell utilizzo delle risorse rispettoso dell ambiente; b) 88

89 migliore mobilità, meno congestione del traffico, maggior sicurezza; c)leadership globale per l industria dei trasporti europea. Il Progetto 4 con le sue declinazioni SAFE e STRONG va ad allinearsi agli obiettivi del programma europeo per lo spazio: a) abilitare la competitività, non-dipendenza e l'innovazione nelle attività spaziali a livello europeo; b) abilitare progressi nelle tecnologie spaziali; c) abilitare specifici ambiti di implementazione/attuazione; d) abilitare lo sfruttamento dei dati spaziali Figura 7.4 Figura 7.5 Per l abito aeronautico (figura 7.4) i Progetti 1, 2 e 3 ricadono principalmente nei domini tecnologici di Ala fissa, Ala rotante e Motoristica: ciascuno di essi si inserisce in più temi d ricerca sia a livello di tecnologie che di ambiti applicativi evidenziando la coerenza con le aree tematiche del programma di ricerca sviluppato da ACARE Italia a partire dalla Vision e dalla SRA (Strategic Research Agenda) nazionale. Per l ambito spaziale (figura 7.5), il Progetto 4 trova collocazione su due specifici ambiti dei settori di attività spaziale definiti dall ASI che sono l Osservazione della terra con riferimento al tema della sicurezza e Lanciatori e trasporto spaziale. I quattro Progetti selezionali per il Bando, inoltre, fanno leva sulle competenze chiave di ricerca, tecnologiche ed industriali dei soggetti partecipanti. La composizione dei partenariati mira a costituire 89

90 primi network di imprese, accademia e centri di ricerca che sviluppino in ottica collaborativa le proprie conoscenze scientifiche, industriali e gestionali. L impostazione scelta per la formazione dei partenariati si è basata sulla selezione delle migliori competenze presenti sul territorio nazionale per massimizzare la specializzazione e garantire continuità di collaborazione. 7.1 Progetto 1 TiltrotorFX Tiltrotor Flight Control System Enhancement x Pilot Workload Reduction and Flight Envelope Protection Il controllo del volo di un Convertiplano risulta particolarmente critico, in relazione al carico di lavoro del pilota e agli aspetti di sicurezza della conduzione del volo all interno di un determinato inviluppo di volo, per la complessità e la novità intrinseca della piattaforma che al contempo presenta modalità di volo dell aeroplano e dell elicottero. Il progetto prevede attività di ricerca industriale e sperimentale rivolte allo studio e sviluppo di un innovativo sistema di comandi di volo in cabina (cockpit) volto al miglioramento del controllo del volo di un Convertiplano. Il sistema, interagendo con altri sistemi di bordo, consente di ridurre il carico di lavoro del pilota, garantendo, altresì, un incremento del livello di sicurezza, ed evitando l ingresso in aree dell inviluppo di volo considerate critiche (come le condizioni nell intorno delle condizioni di hovering, la perdita di stabilità dovuta alla riduzione di autorità dei comandi, l ingresso in condizioni di Vortex Ring, le operazioni al limite delle velocità nel corridoio di conversione ). Il progetto prevede la realizzazione di comandi di volo di nuova concezione che il pilota utilizzerà per tutte le fasi di volo; elemento di innovazione dei comandi, oltre alla forma e posizione in cabina, è rappresentato dalle logiche di controllo che i calcolatori di bordo del sistema di controllo del volo dovranno adottare per sfruttare tutte le potenzialità offerte dai nuovi comandi. Un altro elemento di ricerca risiede nella automazione della movimentazione delle gondole motore del Convertiplano, che ad oggi viene effettuata con un comando manuale, mentre l attività di ricerca ha come obiettivo la sua automazione e controllo tramite il calcolatore di bordo che comanda tutte le fasi di volo. Il progetto prevede la realizzazione di prototipi e simulatori per le attività di dimostrazione e validazione tecnologica Lo sviluppo tecnologico oggetto di questo progetto è in linea con gli obiettivi di H2020 (figura 7.6): il tema progettuale ha dei punti di contatto con la societal challenge Smart, Green and Integrated Transport, e in particolare con il sotto-tema del Better mobility, less congestion, more safety and security e del Global leadership for the European transport industry (rif.to al documento della Commissione Europea COM(2011) 809 final, establishing Horizon The Framework Programme for Research and Innovation, del 30 Novembre 2011). 90

91 Figura 7.6 In maniera più puntuale rispetto alla futura visione e strategia della ricerca aeronautica dei prossimi decenni, il tema del progetto è volto a sviluppare le tecnologie abilitanti dei sistemi basici di una piattaforma Convertiplano, per conseguire obiettivi di leadership tecnologica e di prodotto, incremento della sicurezza del volo, e maggiore flessibilità operativa nelle importanti fasi del decollo e dell atterraggio(rif.to al documento della Commissione Europea Flightpath 2050, Marzo 2011). Il Progetto si inserisce completamente nelle proposte progettuali sviluppate dalla roadmap tecnologica del CTNA e di ACARE Italia, come esplicitato in figura 7.7 Il progetto, inoltre, è in linea con gli attuali piani distrettuali di sviluppo tecnologico e strategico nel settore dell ala rotante, sia a livello di piattaforma integrata che di sistema o sotto-sistema per la piattaforma. In particolare, in Lombardia e in Puglia si trova l azienda integratrice del settore ala rotante in Italia, AgustaWestland, che è leader mondiale nel settore, ma si prevedono opportunità per attività di ricerca anche in altre regioni. La ricerca, orientata al Convertiplano, sostiene lo sviluppo di questa particolare piattaforma (e delle macchine ad ala rotante ad alta velocità) per favorirne la diffusione e l impiego per varie tipologie di missione (trasporto persone e cose, servizi di pubblica utilità, ecc.). La ricerca su questo tipo di piattaforme sarà un tema dominante anche nei futuri programmi nazionali e internazionali in ambito aeronautico. 91

92 Coerenza Roadmap tecnologica CTNA e temi di ricerca ACARE Italia TEMI DI RICERCA PROPOSTE PROGETTUALI Competitività Ambiente Safety Efficienza sist. trasp. aereo Security Modellistica di simulazione dell impatto ambientale del sistema di Trasporto Aereo Strumenti per la Metodologie per la simulazione e ottimizzazione multidisciplinare del velivolo progettazione Metodologie di simulazione e ottimizzazione multidisciplinare per lo sviluppo di propulsori integrata di sistemi innovativi complessi Piattaforma integrata per il Digital Manufacturing Avionica ed equipaggiamenti 1 Basso Impatto 2 Medio Impatto 3 Alto Impatto IMPATTO SULLE SFIDE DI ACARE Difesa e appl. Duali Sistema globale di manutenzione condition-based dei velivoli Nuove architetture avioniche per Navigazione e Sorveglianza Interfacce uomo macchina (HMI) di nuova generazione Architetture e sistemi di sorveglianza cooperativa Architetture modulari integrate CNS Sistemi avanzati di guida e controllo dei movimenti dei velivoli in aeroporto (A-SMGCS) Sistemi integrati di sorveglianza del territorio Sistemi integrati di sorveglianza per la gestione del traffico aereo Sistemi sicuri (Safety e Security) Sicurezza, Disponibilità ed Identity Management nelle nuove reti IP per ATM Sistemi avanzati per la sicurezza delle operazioni di volo di elicotteri (collision and obstacle avoidance, situational awareness, low visibility operations) Velivoli innovativi Metodi innovativi per la valutazione dell integrità strutturale di elicotteri e convertiplani Valutazione e prognostica del danno in elementi strutturali Trasmissioni di potenza per architetture motore innovative Nuovi concetti di controllo dei carichi alari e relative architetture per l'fcs certificabili Soluzioni tecnologiche per sistemi di bordo all electric (incl. Power & Thermal Management) Progettazione di leggi di controllo per velivoli non convenzionali Soluzioni tecnologiche per l'integrazione di sistemi di addestramento avanzati nei velivoli Progettazione di configurazioni innovative e sistemi per piattaforme fast rotorcraft Figura Progetto 2 TIVANO - Tecnologie Innovative per Velivoli di Aviazione generale di Nuova generazione L obiettivo del progetto proposto è la dimostrazione di tecnologie trasversali applicabili a piattaforme di aviazione generale e piattaforme UAS quali: studio di propulsioni alternative (diesel, ibrido) compositi a basso costo (progetto e costruzione) brake by wire Tali tecnologie saranno dimostrate attraverso lo sviluppo di un dimostratore di addestratore primario di nuova generazione che, in linea con i piani strategici aziendali, completa gli asset aziendali per soddisfare tutto il sillabo addestrativo. Alenia Aermacchi, in qualità di integratore/velivolista intende proporsi quale coordinatore di un team scientifico-tecnologico che sia in grado di sviluppare le tecnologie di cui sopra. Le tecnologie selezionate sono sicuramente traversali a differenti categorie di prodotto della capofila. Il mercato di applicazione iniziale che si è individuato è rappresentato da velivoli di aviazione generale / addestramento primario. In particolare Alenia Aermacchi ha una business unit specializzata in velivoli da addestramento primario tra i quali lo SF-260 rientra perfettamente nel target individuato. Si è quindi ritenuto naturale sviluppare le tecnologie attorno ad un dimostratore di velivolo che si inserisca in tale categoria e possa essere ipotizzato come test bed per la validazione di quanto si ritiene indispensabile 92

93 per innovare il prodotto e preparare la strada ad un suo successore che sia in grado di riperterne il successo internazionale. In seguito, si ritiene che le tecnologie oggetto di questo progetto di ricerca abbiano un ottimo sbocco anche su piattaforme unmanned della stessa classe di peso atte al monitoraggio e all osservazione del territorio. In particolare il progetto prevede lo sviluppo di: Nuovo progetto aeromeccanico verso aerodinamica avanzata Nuovo progetto aerostrutturale con impiego di materiali compositi low cost (tutto composito o solo alcune parti ) Manufacturing low cost (es. senza utilizzo di autoclave) Propulsione diesel con studi di trade off su propulsioni alternative in ottica More Electric e green Sistemi generali Designed to cost e in ottica More electric soprattutto il brake by wire Per la dimostrazione delle tecnologie da sviluppare entro il progetto si prevedono infatti diversi livelli a seconda del TRL- Technology Readiness Level - di partenza. Pertanto, la dimostrazione/validazione delle varie tecnologie sarà effettuata attraverso l utilizzo di opportuni rig ( Ground Demonstrator ) e/o dimostratori volanti ( Flight Demonstrator ) in base al target tecnologico di maturità ipotizzato all inizio del progetto. Lo sviluppo tecnologico oggetto di questo progetto è in linea con gli obiettivi del piano strategico del Cluster Aerospazio e con quelli di H2020 (figura 7.8) in quanto le 3 principali aree di studio hanno come obiettivo primario la riduzione dei consumi, delle emissioni e dei costi di fabbricazione ed esercizio attraverso una motorizzazione innovativa, la riduzione del peso del velivolo e la sostituzione di alcuni sistemi meccanici del velivolo con sistemi elettrici. Figura 7.8 Per quanto riguarda la coerenza con le indicazioni Europee si sottolinea che uno degli obiettivi di Flightpath 2050 è di effettuare le operazioni di taxi a emissioni zero ( Aircraft movements are emissionfree when taxiing. ) e che la propulsione ibrida è esplicitamente citata in H2020 come elemento per raggiungere gli obiettivi di protezione ambientale e di fornitura energetica alternativa. Allo stesso modo la roadmap di H2020 prevede per il 2035 la disponibilità di energia a bordo ottenuta solo tramite generazione elettrica (Fully electrical on-board energy): quindi è importante sviluppare progressivamente velivoli sempre più elettrici anche per le piattaforme di aviazione generale. Inoltre, come già riportato nel para 1.3, il brake by wire è una tecnologia che, applicata a velivoli a pilotaggio remoto ( Remotely Piloted Aircraft System RPAS), consente di elevare i livelli di sicurezza. Gli aspetti legati alla progettazione e costruzione di velivoli con materiali e sistemi di produzione low cost sono legati all obiettivo del mantenimento della leadership industriale europea che prevede lo sviluppo di svariate tecnologie velivolistiche (struttura, aerodinamica, materiali, processi produttivi etc) insieme allo sviluppo della supply chain. La roadmap relativa prevede per il 2035: Advanced manufacturing technologies implemented throughout supply chain. Inoltre, la propulsione per unmanned, i sistemi more electric, le piattaforme di training, le tecnologie per il manufacturing low cost sono parte della roadmap tecnologica dell area aeronautica evidenziata nel Piano Strategico del CTNA (figura 7.9) per le aree: 1) Tecnologie per il Greening, 2) Metodi e tool 93

94 per il design integrato di sistemi complessi, 3) Materiali innovativi, 7) Velivoli innovativi, 9) Advanced Manufacturing) e parte del piano di sviluppo tecnologico di Alenia Aermacchi. Coerenza Roadmap tecnologica CTNA e temi di ricerca ACARE Italia TEMI DI RICERCA PROPOSTE PROGETTUALI Competitività Ambiente Safety Figura 7.9 Efficienza sist. trasp. aereo Security Architetture e soluzioni aerostrutturali innovative per la riduzione dell'impatto ambientale Sviluppo di trattamenti superficiali ecocompatibili per strutture aeronautiche Modellistica di simulazione dell impatto ambientale del sistema di Trasporto Aereo Difesa e appl. Duali Nuove architetture motore per basso impatto ambientale Componenti per Motori a basse emissioni: Turbine ad elevata concentrazione di potenza, Trasmissioni di Potenza, Combustori a basse emissioni Processi di produzione ecocompatibili per la motoristica e le piattaforme aeronautiche e 1. Tecnologie per il sistemi Greening Integrazione di architetture innovative di velivoli e di sistemi propulsivi per la riduzione dell'impatto ambientale Strumenti per la Metodologie per la simulazione e ottimizzazione multidisciplinare del velivolo progettazione Metodologie di simulazione e ottimizzazione multidisciplinare per lo sviluppo di propulsori integrata di sistemi innovativi complessi Piattaforma integrata per il Digital Manufacturing Materiali innovativi 4. Avionica ed equipaggiamenti 7. Velivoli innovativi 9. Manufacturing avanzato 1 Basso Impatto 2 Medio Impatto 3 Alto Impatto IMPATTO SULLE SFIDE DI ACARE Sistema globale di manutenzione condition-based dei velivoli Sviluppo nuovi materiali (compositi, metallici, intermetallici, ibridi) Sviluppo di nuove tecnologie per la protezione dei materiali Sviluppo nuove tecnologie di fusione di leghe leggere Materiali innovativi per propulsione Materiali/strutture polifunzionali Nuove architetture avioniche per Navigazione e Sorveglianza Interfacce uomo macchina (HMI) di nuova generazione Architetture e sistemi di sorveglianza cooperativa Architetture modulari integrate CNS Metodi innovativi per la valutazione dell integrità strutturale di elicotteri e convertiplani Valutazione e prognostica del danno in elementi strutturali Trasmissioni di potenza per architetture motore innovative Nuovi concetti di controllo dei carichi alari e relative architetture per l'fcs certificabili Soluzioni tecnologiche per sistemi di bordo all electric (incl. Power & Thermal Management) Progettazione di leggi di controllo per velivoli non convenzionali Soluzioni tecnologiche per l'integrazione di sistemi di addestramento avanzati nei velivoli Progettazione di configurazioni innovative e sistemi per piattaforme fast rotorcraft Processi di produzione innovativi per la motoristica (es: Additive Manufacturing) Tecnologie di repair Advanced Manufacturing Processes (incl. CFRP Repair & Non Distructive Controls) Product Life Cycle Management Collaborative Engineering & Extended Enterprise Knowledge Management Virtual Factory Per ulteriori dettagli sul Progetto TIVANO Tecnologie Innovative per Velivoli di Aviazione generale di Nuova generazione si rimanda alla documentazione tecnica specifica di progetto. 7.3 Progetto 3 - Greening the Propulsion L industria aeronautica civile è un settore che presenta uno scenario di crescita favorevole nel periodo medio-lungo, nonostante la crisi mondiale, per coloro che sapranno attrezzarsi per affrontare le sfide tecnologiche necessarie per presidiare il primato occidentale nel settore. Anche gli aspetti di eco- 94

95 sostenibilità saranno da tenere in conto per ridurre i costi su orizzonti di breve (life cycle cost) e lungo periodo (su scala planetaria). La propulsione è uno dei sistemi che più richiede step change tecnologici per soddisfare ad esempio gli obiettivi ACARE di riduzione di consumi ed emissioni. Obiettivi, tra l altro, resi ancora più sfidanti dalla vision ACARE 2050 (Flighpath Goals to take ACARE beyond 2020). Inoltre, la leadership nell innovazione in ambito motoristico è diventata un elemento discriminante per poter avere un mercato attraverso i motori di GE, di RR o di PW e di pochissimi altri poiché senza moduli in grado di apportare il maggiore valore aggiunto al sistema propulsivo non si potrà più essere partner degli OEM a livello globale. Avio, proponente e capofila del progetto, ha tra le proprie linee strategiche lo sviluppo di tecnologie distintive cruciali per i futuri propulsori. I programmi in corso di R&I, coerenti con queste linee guida, sono strutturati nei Distretti, in programmi nazionali ed europei. L area nazionale permette di identificare nuove tecnologie, svilupparle fino al livello di TRL adeguato per poterle proporre a livello europeo su dimostratori (es: CleanSky). Operando una scelta di focalizzazione per vincoli economici del bando si è scelto di prediligere tematiche di innovazione che rafforzino ulteriormente il tessuto interregionale di PMI ed Accademia per accedere ai futuri programmi di sviluppo aeronautici (Horizon2020) e catturare opportunità internazionali di business con ruoli significativi per i futuri motori wide-body e narrowbody, con configurazioni tradizionali, innovative (Geared Turbo Fan) e future (Open Rotor). Il progetto, in questa fase, si articola su tre filoni e parte della proposta, come richiesto dal bando, verterà sulla formazione di giovani. FILONI Turbine Bassa Pressione Trasmissioni Nuovi processi produttivi e materiali DESCRIZIONE Focalizzato su turbine di prossima generazione relative a motori aeronautici evoluti con valori di BPR intorno a per sviluppare attività di aerodinamica, aero-elasticità ed acustica per incrementare prestazioni (efficienza, peso, abbattimento acustico) con sperimentazioni su impianti sperimentali a freddo (cold flow). Il progetto si integra con quanto predisposto nel programma regionale Great2020 fase 2 e con alcuni progetti europei (Factor, OpenAir, Flocon, E-Break, Enoval, Future). Nell area turbine Avio è inoltre coinvolta in un importante investimento in Polonia per la realizzazione di una facility sperimentale a livello mondiale e per la prova di turbine (Cold Flow PoloniAero) che rappresenta una successiva opportunità di test delle tecnologie sviluppate Con l obiettivo di allungare la catena del valore dell unità sviluppando alcuni accessori (esempio pompe ed accessori olio) in modo più integrato con la trasmissione e con prestazioni globali migliori (peso, affidabilità, costo) svincolandosi già nel breve periodo da oligopoli esteri promuovendo così una filiera nazionale. Verranno inoltre sviluppati concetti di trasmissioni di potenza in configurazione elettrica che permetteranno in un futuro meno prossimo configurazioni more electric o propulsioni alternative per veicoli unmanned. Quest ultimo progetto e contiguo con attività già previste in programmi regionali (Contratto di Programma Puglia, AmbitionPower e Malet). Le tecnologie di Additive Manufacturing stanno diventando sempre più rilevanti per la produzione di componenti metallici in diversi settori oltre a quello aeronautico. Avio è considerata tra le compagnie in Europa all avanguardia su tali tecnologie e nel progetto si intende esplorare l uso di nuovi materiali per alta temperatura ad uso di turbine aeronautiche. Parallelamente si investigheranno processi coating ad alte temperature. Sinergie su questa tematica ci sono con programmi regionali piemontesi (GREAT2020 fase II) ed Europei (E-Break, Amaze, Exomet, Accelerated Metallurgy) Il Progetto (figura 7.10 e 7.11) è completamente in linea con gli obiettivi di ACARE Europa che, con il documento Flighpath Goals to take ACARE beyond 2020, sono diventati ancora più sfidanti rispetto a quelli del Tra questi l impatto maggiore è relativo all'impegni di eco-compatibilità verso i cui goal il sistema propulsivo è in gran parte chiamato a rispondere: 75% di riduzione della CO2 per passeggero-chilometro; 90% di riduzione di emissioni NOx; 65% di riduzione sul rumore. 95

96 Figura 7.10 Coerenza Roadmap tecnologica CTNA e temi di ricerca ACARE Italia TEMI DI RICERCA PROPOSTE PROGETTUALI 1 Basso Impatto 2 Medio Impatto 3 Alto Impatto Competitivit à Ambiente Safety IMPATTO SULLE SFIDE DI ACARE Efficienza sist. trasp. aereo Security Nuove architetture motore per basso impatto ambientale Difesa e appl. Duali Componenti per Motori a basse emissioni: Turbine ad elevata concentrazione di potenza, Trasmissioni di Potenza, Combustori a basse emissioni Tecnologie per il Greening Processi di produzione ecocompatibili per la motoristica e le piattaforme aeronautiche e sistemi Integrazione di architetture innovative di velivoli e di sistemi propulsivi per la riduzione dell'impatto ambientale Architetture e soluzioni aerostrutturali innovative per la riduzione dell'impatto ambientale Figura Sviluppo di trattamenti superficiali ecocompatibili per strutture aeronautiche Modellistica di simulazione dell impatto ambientale del sistema di Trasporto Aereo Strumenti per la Metodologie per la simulazione e ottimizzazione multidisciplinare del velivolo progettazione Metodologie di simulazione e ottimizzazione multidisciplinare per lo sviluppo di integrata di sistemi propulsori innovativi complessi Piattaforma integrata per il Digital Manufacturing Materiali innovativi 7. Velivoli innovativi Sistema globale di manutenzione condition-based dei velivoli Sviluppo nuovi materiali (compositi, metallici, intermetallici, ibridi) Sviluppo di nuove tecnologie per la protezione dei materiali Sviluppo nuove tecnologie di fusione di leghe leggere Materiali innovativi per propulsione Materiali/strutture polifunzionali Metodi innovativi per la valutazione dell integrità strutturale di elicotteri e convertiplani Valutazione e prognostica del danno in elementi strutturali Trasmissioni di potenza per architetture motore innovative Nuovi concetti di controllo dei carichi alari e relative architetture per l'fcs certificabili Soluzioni tecnologiche per sistemi di bordo all electric (incl. Power & Thermal Management) Progettazione di leggi di controllo per velivoli non convenzionali Soluzioni tecnologiche per l'integrazione di sistemi di addestramento avanzati nei velivoli Progettazione di configurazioni innovative e sistemi per piattaforme fast rotorcraft Il Progetto si inserisce completamente nelle proposte progettuali sviluppate dalla roadmap tecnologica del CTNA e di ACARE Italia. Per quanto riguarda l aderenza alle linee guida di Horizon 2020 vanno citato il contributo del progetto per il raggiungimento di un sistema di trasporto smart, eco-sostenibile ed integrato perseguendo gli obiettivi: a) sistema trasporto efficiente nell utilizzo delle risorse rispettoso dell ambiente; b) migliore mobilità, meno congestione del traffico, maggior sicurezza; c) leadership globale per l industria dei trasporti europea; d) ricerca ed attività "forward looking per la definizione delle politiche. Il Progetto è, inoltre, allineato con i documenti comunitari relativi alle Key Enabling Technologies, in particolare con Advanced Materials. Il progetto che si propone in ambito MIUR è coerente e sinergico con l impostazione data ai progetti dei Distretti e a quelli dei programmi quadro, incluso i dimostratori CleanSky, e prosegue le tematiche in corso (figura 7.12): 96

97 Figura 7.12 Per ulteriori dettagli sul Progetto Greening the Propulsion si rimanda alla documentazione tecnica specifica di progetto. 7.4 Progetto 4 SAPERE Space Advanced Project Excellence in Research and Enterprise La ricerca proposta nell ambito del progetto spazio si articola in due aree: SAFE - Space Asset For Emergency: La prima denominata genericamente Sistemi Spaziali di Osservazione per la Gestione delle Emergenze indirizza il ruolo dei servizi spaziali e dei relativi sistemi di bordo nell apportare un contributo di conoscenza nella gestione delle crisi che seguono eventi traumatici. (Crisis Management). STRONG - Sistemi Tecnologie e Ricerche per l'operatività Nazionale Globale: La seconda area è legata al tema della esplorazione spaziale e dell accesso allo spazio. Il tema si propone lo sviluppo di tecnologie per modulo di propulsione elettrica che consente partendo da orbite intermedia come quelle della stazione spaziale il lancio di strumenti e piattaforme con un forte risparmio di peso ed una forte ottimizzazione del rapporto tra carico utile e piattaforma. SAFE - Space Asset For Emergency Gli asset spaziali contribuiscono oggi in modo determinante alle infrastrutture di sicurezza in diversi domini. In tale contesto la gestione delle fasi emergenziali successive a un evento di crisi dovuto sia a fattori naturali che dipendenti dall uomo non può prescindere dalla possibilità di osservare dallo spazio, di comunicare con infrastrutture spaziali ovvero di conoscere con precisione la propria posizione. 97

98 Si possono riconoscere in tale descrizione i domini applicativi fondamentali del segmento spaziale quali quello della osservazione della terra, delle telecomunicazioni e della navigazione. Il progetto (figura 7.13) focalizza in modo particolare la necessità di avere tempi di rivisita brevi nei sistemi di osservazione, di poter disporre di sensori di diversa natura (es. radar, ottici) ed infine di poter dispiegare tali strumenti, ad esempio in costellazioni e formazioni di satelliti, in modo più rapido rispetto alle grandi infrastrutture spaziali. Ciò implica da un parte l analisi sistemica dei requisiti che tali costellazioni e/o formazioni devono soddisfare e dall altra sviluppi tecnologici abilitanti per una forte miniaturizzazione, una ottimizzazione del rapporto payload /piattaforma e lo studio di metodi di accesso allo spazio rapidi (Space Responsiveness). Il primo obiettivo del sistema/servizio proposto è quello di fornire attraverso lo studio e l analisi delle criticità una piattaforma integrata capace di operare data fusion tra sensori di natura diversa, operando anche una normalizzazione della banca dati e una geo-localizzazione di tutte le informazioni. I dati così organizzati e fruiti tramite la piattaforma potranno essere un valido supporto alle decisioni e supporto alla gestione durante l intervento. La possibilità di far evolvere tale piattaforma di gestione verso un Centro di Comando e Controllo evoluto sarà sviluppata al fine di poter gestire nel modo più efficace le fasi Pre-disaster, Disaster Response, Post Disaster, utilizzando i diversi asset spaziali quali sistema di monitoraggio satellitare e base di dati esterne, sistema di comunicazione emergenziale basato su asset spaziali a larga banda e sistemi di localizzazione attuali e futuri ( ie. Galileo). D altro canto il progetto identificherà e svilupperà dimostratori tecnologici significativi in funzione degli obiettivi delineati di sviluppo indirizzando tecnologie abilitanti nel campo degli strumenti ottici, delle tecnologie abilitanti per antenne dispiegabili in volo, elettronica integrata per radar compatti e elementi HW/SW per la verifica di avionica di microsatellite Figura 7.13 STRONG - Sistemi Tecnologie e Ricerche per l'operatività Nazionale Globale Il progetto (figura 7.14) mira a massimizzare il coinvolgimento operativo degli asset nazionali, ad aumentare l utilizzo di VEGA ed a fornire preparazione all esplorazione spaziale. In particolare a livello tecnico il progetto ha i seguenti obiettivi: Portare in orbita la più alta capacità possibile di P/L utilizzando il vettore VEGA Riportare a terra campioni significativi di P/L con l utilizzo del veicolo di rientro IXV Evolution Utilizzo dell ISS come Riferimento Portuale dello spazio (Space Port) Sviluppare e dimostrare selezionate tecnologie critiche abilitanti a questo scenario operativo ed alla futura esplorazione spaziale L attività progettuale è articolata in due aree principali: uno studio di sistema relativo allo scenario complessivo di riferimento e l attività di ricerca e sviluppo delle tecnologie abilitanti critiche del sistema. 98

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