Finanza islamica in Italia: potenzialità e limiti alla luce dell esperienza nel Regno Unito
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- Salvatore Gattini
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1 L articolo tratteggia le potenzialità e individua eventuali vincoli allo sviluppo di un offerta retail di prodotti Sharia compliant sul mercato italiano. L analisi identifica i driver di crescita nell ambito del trend globale di sviluppo di tale fenomeno a partire dall esperienza del Regno Unito che rappresenta, in Europa, il mercato più avanzato. Finanza islamica in Italia: potenzialità e limiti alla luce dell esperienza nel Regno Unito LPrincipali caratteristiche della finanza islamica Raul Mattaboni, Daniela Viggiano Prometeia La finanza islamica si basa su principi etico religiosi che trovano fondamento nella Sharia. L applicazione di tali principi si traduce nel divieto di incertezza (Gharar) e speculazione (Maysir) nella conclusione dei contratti e nel divieto di applicazione degli interessi (Riba). A ciò si aggiunge il divieto di investire in attività connesse alla produzione e distribuzione di alcool, armi, carne suina, gioco d azzardo, pornografia, tabacco. Pertanto nello svolgimento dell attività bancaria, la remunerazione (eventuale) per la raccolta e per le forme di impiego e di investimento deve essere connessa all assunzione di un rischio, alla fornitura di un servizio o alla redditività di un attività sottostante. La raccolta bancaria è realizzata tramite i conti correnti (wadia) per cui non è prevista alcuna forma di remunerazione e gli investment deposit, forme di deposito in cui il depositante partecipa ai profitti (o alle perdite) derivanti dagli investimenti realizzati dalla banca e pertanto non beneficia della protezione del valore nominale del deposito in caso di perdite derivanti dall investimento. Tuttavia, anche in quest ultimo caso, il rischio di perdita può essere attenuato dalla presenza di una riserva che la banca utilizza nell ipotesi di perdite o insufficienza dei profitti. Sul fronte degli impieghi si distinguono gli strumenti profit loss sharing, in cui la banca e il cliente finanziato condividono il rischio dell investimento attraverso la partecipazione agli utili e alle perdite derivanti dal progetto, e strumenti non profit loss sharing, contratti di scambio, di trasferimento di usufrutto o di agenzia, in cui il ritorno dell investimento per la banca (mark up) è legato alla prestazione di un servizio (fig. 1). Gli strumenti di investimento di maggiore interesse sono i fondi comuni, in particolare azionari, e i sukuk (certificati fiduciari). I fondi comuni azionari islamici hanno come caratteristica quella di investire in aziende che svolgono attività permesse dal Corano e non forniscono servizi finanziari convenzionali. Inoltre, nel caso in cui l attività è considerata lecita, ma l azienda deposita o presta denaro con interesse, i dividendi sono sottoposti al processo di purificazione secondo cui la parte del divi
2 fig. 1 Principali strutture contrattuali Sharia compliant Profit share Strutture contrattuali Mudaraba Musharaka Caratteristiche Anticipazione per finanziare un progetto Remunerazione legata ai profitti del progetto Perdite a carico della banca Partnership nella realizzazione di un progetto Ripartizione dei profitti come stabilito contrattualmente Perdite divise proquota Non profit share Murabaha Ljara Wahala Bai muajjal Bai salam Acquisto e rivendita di un bene Acquisto cessione in locazione di un bene Contratto di agenzia Vendite a termine Vendita con pagamento anticipato Fonte: Prometeia dendo corrispondente alla proporzione di interessi deve essere data in beneficienza. Inoltre la negoziabilità delle quote del fondo è condizionata dalla proporzione tra attività liquide e immobilizzate 1. I sukuk sono certificati fiduciari, con sottostante attività reali, rappresentativi della proprietà di un attività o del suo usufrutto. I ritorni del sukuk sono generati dai beni esistenti o da un bene in costruzione. Pur esistendo diverse tipologie di sukuk, la loro struttura è essenzialmente riconducibile a una delle tre forme di base della finanza islamica, murabaha (ordini di acquisto), musharaka/mudaraba (partecipazione agli utili), Ijara (leaseback), o una combinazione di questi. L esperienza del Regno Unito Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo incremento dell offerta di prodotti Sharia compliant (prevalentemente rivolta al segmento private e wholesale) in molti paesi occidentali. La comunità islamica residente nell Unione europea conta circa 13 milioni di individui La comunità musulmana residente nell Unione europea è di circa 13 milioni pari al 4% della popolazione complessiva e presenta una dinamica socio demografica in forte sviluppo. In Francia risiede la comunità islamica più numerosa (circa 6 milioni), mentre è più contenuta, ma in continua crescita, quella del Regno Unito, con oltre 1,6 milioni, e quella dell Italia con circa 1,3 milioni 2. È interessante notare come la distribuzione degli asset e delle istituzioni finanziarie Sharia compliant non risulti correlata alla dimensione delle comunità islamiche residenti, quanto piuttosto allo sviluppo e centralità delle piazze finanziarie 1 Gli studiosi della Sharia non hanno una interpretazione univoca in merito ai limiti relativi agli investimenti azionari, sia in termini di rapporto tra attività liquide e non liquide, sia relativamente al processo di purificazione. 2 European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia, 2006; Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes, Ottobre
3 La distribuzione degli asset e delle istituzioni finanziarie Sharia compliant è correlata alla centralità delle piazze finanziarie e alla volontà di creare un contesto regolamentare favorevole e alla volontà politicoistituzionale di creare un contesto regolamentare favorevole. In Francia, infatti, dove circa il 10% della popolazione è di fede musulmana, non esiste ancora un offerta retail, e nel 2008 il Senato ha avviato un processo di apertura alla finanza islamica per valutare gli eventuali interventi normativi da realizzare per favorirne lo sviluppo. Nel Regno Unito, invece, la popolazione musulmana rappresenta solo il 3% del totale, ma la centralità di Londra come piazza finanziaria e l approccio favorevole da parte del legislatore hanno favorito lo sviluppo del sistema di offerta Sharia compliant più articolato e completo del mondo occidentale. Attualmente nel Regno Unito ci sono oltre 20 banche che offrono prodotti retail Sharia compliant con diversi modelli distributivi: la prima banca islamica pura autorizzata a operare in Europa (Islamic Bank of Britain); la rete di sportelli o islamic windows di banche inglesi; alcune banche con sede legale nel Regno Unito, ma di proprietà di gruppi bancari esteri. In particolare il legislatore, perseguendo l obiettivo di facilitare l innovazione e l espansione dei mercati finanziari, ha gradualmente rimosso (a partire dal 2000) gli ostacoli normativi e fiscali che rendevano poco competitiva la commercializzazione di strumenti finanziari islamici. Nel Regno Unito non esiste una regolamentazione specifica per le banche islamiche, ma tutte le istituzioni finanziarie, in quanto autorizzate dal FSA, sono soggette agli stessi standard, indipendentemente dal paese di origine, dal settore in cui vogliono specializzarsi, dai principi religiosi. Il legislatore inglese ha quindi evitato ogni riferimento ai nomi arabi dei prodotti di finanza islamica, ma ha identificato i tipi di transazione e ne ha regolamentato la fattispecie. Il primo intervento normativo ha cercato di favorire lo sviluppo dei depositi di investimento. La definizione di deposito secondo il Financial Services and Markets Act 2000 prevede la restituzione del capitale da parte della banca al depositante, contrastando dunque con le caratteristiche del conto di investimento islamico che, come detto, non garantisce il valore nominale del deposito a scadenza. Il problema è stato risolto con l inclusione di specifiche clausole nel contratto di deposito di investimento, in base alle quali la banca islamica garantisce la copertura delle eventuali perdite attraverso la costituzione di un fondo destinato alla stabilizzazione degli utili, lasciando peraltro al depositante la scelta di coprirsi o meno dalle perdite stesse. Altri interventi legislativi hanno riguardato soprattutto l aspetto fiscale al fine di omogeneizzare il trattamento tributario dei prodotti islamici a quello previsto per i prodotti convenzionali: il Finance Act del 2003 ha regolamentato i mutui immobiliari che prevedono una doppia transazione immobiliare, introducendo esenzioni al pagamento della stamp duty land tax per prevenire pagamenti multipli della stessa; il Finance Act del 2005 e il Finance Act del 2006 hanno regolamentato gli aspetti fiscali relativi alla remunerazione connessa agli strumenti di risparmio e di finanziamento islamici (mudaraba, wakala, murabaha, diminishing musharaka). La
4 Offerta retail e small business attraverso islamic windows di alcuni dei principali operatori nel Regno Unito fig. 2 HSBC Amanah LloydsTSB West Bromwich B. Society Natwest/RBS AhliUnitedBank UK ABCIntern.Bank UK United National Bank UK Raccolta diretta Conto corrente Risparmio/investimento Fondi investimento Islamic pension Mutui immobiliari prodotti propri Impieghi Altri tipi di finanziamento prodotti di terzi normativa ha introdotto gli alternative finance arrangements intesi sia come alternative finance return (differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita) sia come profit share return (profitti derivanti da strumenti profit loss sharing) e ne ha assicurato lo stesso trattamento fiscale previsto per gli interessi sui prodotti convenzionali 3 ; il Finance Act 2007 ha regolamentato il trattamento fiscale degli alternative finance investment bond (sukuk), parificandolo a quello dei corporate bond e trattando il rendimento come alternative finance return, ovvero come un interesse. Infine, a partire dall aprile 2007, a ulteriore dimostrazione di interesse per lo sviluppo di questo mercato, il Governo inglese ha avviato le procedure per valutare la fattibilità di un emissione obbligazionaria governativa secondo le regole islamiche (sukuk governativo). Accanto al fondamentale intervento del legislatore che ha rimosso i principali ostacoli allo sviluppo di un offerta Sharia compliant, un ruolo altrettanto importante va riconosciuto alla capacità della piazza londinese di attrarre capitali, alle competenze maturate dagli istituti di credito grazie alla loro operatività internazionale, nonché all attività svolta dalle banche convenzionali che, attraverso le proprie filiali o tramite islamic windows, distribuiscono una vasta gamma di prodotti islamici. I modelli di business delle banche convenzionali sono differenziati e in evoluzione: a operatori che distribuiscono prodotti propri si affiancano banche con un offerta tendenzialmente focalizzata su prodotti di terzi, puntando su marchi specializzati e noti per connotare l offerta Sharia compliant (fig. 2). Molte banche convenzionali attraverso le proprie filiali o islamic windows distribuiscono una vasta gamma di prodotti islamici 3 Ad esempio nel caso specifico del Mudaraba il prezzo di acquisto del bene è trattato come un prestito e la differenza tra il prezzo di acquisto e di vendita come interesse, quindi fiscalmente deducibile
5 Potenzialità e limiti in Italia Lo sviluppo da parte delle banche italiane di un offerta Sharia compliant costituisce un opzione da valutare attentamente La comunità islamica residente in Italia, secondo le ultime stime disponibili, è circa il 2% della popolazione e presenta una dinamica sociodemografica particolarmente interessante. In particolare, oltre all aspetto qualitativo, la progressiva sofisticazione dei bisogni finanziari, connessa alla presenza della seconda generazione di immigrati e al progressivo sviluppo di attività imprenditoriali, impone una valutazione sulle potenzialità del mercato italiano nell offerta di prodotti finanziari retail Sharia compliant. Fino ad ora la domanda/offerta si è concentrata su servizi di money transfer (rimesse, strumenti di pagamento) forniti in modo prevalente dal canale postale e da operatori specializzati, ma in questa particolare fase dei mercati finanziari la comunità islamica rappresenta un segmento interessante per le banche, per cui lo sviluppo di un offerta Sharia compliant costituisce un opzione commerciale da valutare attentamente 4. L articolazione dell offerta retail potrebbe essere mirata a soddisfare fabbisogni finanziari di base (liquidità, investimento, finanziamento per acquisto abitazione e beni strumentali per lo svolgimento delle attività produttive), ma nella strutturazione dell offerta e nella scelta del modello di business da adottare è necessario considerare le prospettive di redditività per la banca, la convenienza per la clientela e la complessità operativa. A tal proposito non risulta difficile pensare a conti correnti privi di remunerazione e sostanzialmente non differenti dall offerta convenzionale, se non per l impegno delle singole banche di investire il denaro depositato in attività coerenti con i dettami coranici, così come non sembra vi siano particolari limiti all offerta di strumenti di investimento sia propri, soprattutto per le realtà di maggiori dimensione, che di terzi. Dato l attuale quadro normativo di riferimento, invece, sembra più complessa la strutturazione dei depositi di investimento che prevedono la partecipazione del depositante ai profitti e perdite delle attività in cui ha investito la banca e degli strumenti di finanziamento quali mutui, prestiti personali o finanziamenti delle attività commerciali. Le possibili soluzioni in termini di modelli di business per l offerta di prodotti bancari islamici sono differenti ma, nella fase iniziale, risulta più plausibile immaginare che un primo approccio alla finanza islamica da parte delle banche italiane possa avvenire attraverso la distribuzione di prodotti di terzi a seguito di accordi distributivi con banche estere (di paesi islamici o con sede a Londra). Solo in una seconda fase, identificato il potenziale in termini di clienti e di redditività e maturate le necessarie compe 4 In Italia, solo qualche banca locale si è mossa in direzione di un offerta Sharia compliant, con l obiettivo di avvicinare gli immigrati al sistema bancario (ad esempio l offerta di depositi privi di interessi ma fruttuosi di premi in natura e rapportati alla giacenza del conto e un mutuo compatibile con il Corano)
6 tenze, si potrebbe passare a modelli di business più complessi e alla strutturazione di un offerta propria. Alla luce dell esperienza nel Regno Unito e delle caratteristiche dei prodotti bancari islamici emerge come l effettivo sviluppo dell offerta Sharia compliant sia condizionato dalla predisposizione di un quadro normativo favorevole, sia in termini fiscali (imposta di registro, deducibilità fiscale degli oneri finanziari, Iva) che regolamentari (recepimento dei prodotti islamici nella definizione e regolamentazione dell attività bancaria). Risulta altresì imprescindibile un attenta valutazione delle problematiche connesse all accounting (tra cui separatezza tra i fondi gestiti secondo la Sharia e secondo i principi occidentali, assenza di una normativa contabile standardizzata) e alle modalità organizzative (tra cui la costituzione dello Sharia board, l utilizzo di strutture specializzate/società prodotto), senza trascurare l acquisizione del know how e l attività di marketing necessari per favorire l avvicinamento di un nuovo segmento di clientela alla banca. Occorre infine considerare che la specificità operativa delle banche islamiche nelle operazioni di raccolta e nei finanziamenti in compartecipazione le espone a rischi (sia sul fronte dell attivo che del passivo) diversi rispetto a una banca convenzionale con conseguenze, per esempio, anche sulla metodologia di calcolo degli attivi ponderati per il rischio 5 e sulla governance aziendale. Nonostante lo sviluppo di un offerta Sharia compliant presenti aspetti complessi sia dal lato della normativa che dal punto di vista della costruzione dei prodotti, l interesse per questo segmento di business sta diventando rilevante anche per le banche italiane per diversi fattori. Da un lato la crescita della comunità musulmana è certamente ancora un trend in atto, anche dal punto di vista della sofisticazione delle esigenze finanziarie, dall altro è iniziata una fase di internazionalizzazione degli operatori bancari arabi, che si focalizzano maggiormente sul mercato dei servizi retail, e di operatori specializzati, come gli intermediari inglesi. Affiancare all offerta tradizionale anche quella Sharia compliant potrebbe perciò diventare opportuno per gli operatori bancari tradizionali al fine di accompagnare la crescita dei bisogni finanziari della fascia di clientela islamica più sensibile ai principi della Sharia. Aspetti complessi sia dal punto di vista normativo sia da quello della costruzione dei prodotti Raul Mattaboni, Partner e Direttore Generale; Daniela Viggiano, Senior Economist Prometeia Spa 5 Islamic Financial Services Board, Capital Adequacy Standard for Institutions (other than Insurance Institutions) offering only islamic financial services, par. 7479, Dicembre
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