CREDITO DI IMPOSTA INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO N

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1 CREDITO DI IMPOSTA INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO N Soggetti beneficiari; Investimenti agevolabili; Determinazione importo agevolabile; Utilizzo del credito di imposta.

2 Credito di imposta Investimenti nel mezzogiorno (Articolo 1, commi , della Legge 28 dicembre 2015, n. 208) 1 1. Soggetti beneficiari Richiesta di fruizione del beneficio fiscale Imprese escluse Le imprese in difficoltà Definizione di struttura produttiva Progetto di investimento iniziale I beni agevolabili I beni esclusi Determinazione dell agevolazione Calcolo dell agevolazione (1) Calcolo dell agevolazione (2) Super amm.to e definizione importo agevolabile Investimenti effettuati mediante leasing Il Decreto del MISE La strategia nazionale di specializzazione intelligente Criteri di valutazione per l utilizzo di risorse comunitarie Utilizzo del credito di imposta Indicazione nella dichiarazione dei redditi La perdita del beneficio fiscale Sommario

3 Credito di imposta Investimenti nel mezzogiorno (Articolo 1, commi , della Legge 28 dicembre 2015, n. 208) La Legge n 208 del 28 dicembre 2015, Legge di Stabilità 2016, ha introdotto un credito d imposta per le imprese che tra il 1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2019, effettuano l'acquisizione di beni strumentali nuovi, facenti parte di un progetto di investimento iniziale e destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle seguenti Regioni: Abruzzo. Molise; Puglia; Basilicata; Calabria; Sicilia; Campania; Sardegna; Destinatari dell agevolazione possono essere tutti i titolari di reddito di impresa in forza di quanto previsto dall art.55 del TUIR; non rileva la natura giuridica rivestita dall impresa stessa; esclusioni sono invece previste in relazione a determinati settori di appartenenza nonché allo stato di difficoltà dell impresa stessa. Possono beneficiare dell agevolazione anche le imprese che intraprendono l attività successivamente alla data di entrata in vigore della legge istitutiva del credito.

4 Soggetti esclusi L agevolazione non si applica ai soggetti che operano: nei settori dell industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L agevolazione, altresì, non si applica alle imprese in difficoltà come definite dalla comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01, del 31 luglio Il credito d imposta opera nella misura massima: del 20 per cento per le piccole imprese, del 15 per cento per le medie imprese, del 10 per cento per le grandi imprese. Per ciascun progetto di investimento, l agevolazione opera su un importo massimo pari a 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, a 5 milioni di euro per le medie imprese e a 15 milioni di euro per le grandi imprese.

5 Dimensione impresa Percentuale agevolabile Importo massimo Piccole imprese 20% 1,5 mln Medie imprese 15% 5 mln Grandi imprese 10% 15 mln La verifica delle dimensioni aziendali avviene prendendo come riferimento la raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese (2003/361/CE) (in Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee L 124 del 20 maggio 2003), recepita con Decreto del Ministro delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 (in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 138 del 12 ottobre 2005), nonché all Allegato I del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno Con la decisione c(2014) 6424 finale del 16 settembre 2014 la Commissione europea ha approvato la Carta degli aiuti a finalità regionale con cui l Italia ha individuato le zone assistite e quindi rientranti nell ambito territoriale dell agevolazione, e indicando i relativi massimali di intensità degli aiuti concedibili.

6 Visto quanto stabilito dall art.14 par.3 del Regolamento UE n 651/2014 della Commissione Europea, per le imprese operanti nelle regioni riportate nella prima tabella, gli aiuti possono essere concessi per un investimento iniziale, a prescindere dalle dimensioni del beneficiario; in quelle invece presenti in Molise, Sardegna e Abruzzo operano le seguenti condizioni: Per le PMI gli aiuti possono essere concessi per qualsiasi forma di investimento iniziale; Per le grandi imprese invece possono essere concessi solo per un investimento iniziale a favore di una nuova attività economica nella zona interessata. I beni agevolabili Il comma 99 della Legge di Stabilità 2016 prevede che, sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale come definito all articolo 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, relativi all acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Rientrano quindi nel perimetro dell agevolazione gli investimenti - in macchinari, impianti e attrezzature varie - relativi alla creazione: di un nuovo stabilimento, all'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente, ovvero, come già riportato in precedenza, per le grandi imprese localizzate nelle aree di cui all art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, quelli a favore di una nuova attività economica (cfr. articolo 2, punto 49 e 51, articolo 2, del regolamento citato).

7 Il termine macchinari, impianti e attrezzature varie può però lasciare spazio ad interpretazioni sia a favore di un eccezione più ampia di concetto sia in senso contrario; per lo più andando a ripercorrere quelle che sono le indicazioni fornite dalla circolare in commento possiamo comunque affermare che i beni devono presentare le seguenti caratteristiche: devono essere strumentali rispetto all attività svolta, strumentalità che può essere collegata alla natura del bene stesso, quindi alle sue caratteristiche intrinseche o alla sua destinazione nell attività di riferimento; di uso durevole. 1. Soggetti beneficiari Come possono essere individuati i soggetti che possono presentare istanza di richiesta del credito d imposta per investimenti nel mezzogiorno? La Legge di stabilità 2016, commi da 98 a 108, riconosce un credito d imposta alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, così come definito dal Regolamento UE n. 651/2014, punti 49,50,51, e destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia in forza delle deroghe previste dall articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell Unione europea, e nelle zone assistite delle regioni Molise, Sardegna e Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell Unione europea, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale C(2014) 6424 final del 16 settembre Il credito di imposta spetta per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre Destinatari dell agevolazione possono essere tutti i titolari di reddito di impresa in forza di quanto previsto dall art.55 del TUIR; non rileva la natura giuridica rivestita dall impresa stessa; esclusioni sono invece previste in relazione a determinati settori di appartenenza nonché allo stato di difficoltà dell impresa stessa. Possono beneficiare dell agevolazione anche le imprese che intraprendono l attività successivamente alla data di entrata in vigore della legge istitutiva del credito. Ai fini dell individuazione del settore di appartenenza si tiene conto del codice attività, compreso nella tabella ATECO 2007, indicato nel modello di comunicazione per la fruizione del credito d imposta (disponibile sul sito A.D.E. Home - Cosa devi fare - Richiedere - Crediti di imposta - Credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno - Modello e istruzioni) per gli investimenti nel mezzogiorno, riferibile alla struttura produttiva presso la quale è realizzato l investimento oggetto dell agevolazione richiesta.

8 Provvedimenti del Direttore soggetti a pubblicità legale - Provvedimento del 24 marzo Pubblicato il 24/03/ Imprese escluse Un impresa operante nel settore della produzione e della distribuzione di energia può richiedere il credito d imposta? 2. Richiesta di fruizione del beneficio fiscale Dove posso trovare il modello di istanza per richiedere il credito di imposta? Le disposizioni normative prevedono l obbligo della presentazione da parte dei soggetti interessati di un apposita comunicazione all Amministrazione Finanziaria. L Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 24 marzo scorso ha reso disponibile il modello da presentare ai fini della fruizione del credito d imposta in oggetto. La comunicazione deve essere presentata all Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica, direttamente da parte dei soggetti abilitati o tramite i soggetti incaricati di cui ai commi 2-bis e 3 dell articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e successive modificazioni, a partire dal 30 giugno 2016 e fino al 31 dicembre I soggetti incaricati della trasmissione telematica hanno l obbligo di rilasciare all impresa richiedente un esemplare cartaceo della comunicazione predisposta con l utilizzo del software suddetto, nonché copia della ricevuta dell Agenzia delle Entrate che ne attesta l avvenuta ricezione e che costituisce prova dell avvenuta presentazione. La comunicazione, debitamente sottoscritta dal soggetto incaricato della trasmissione telematica e dal richiedente, deve essere conservata a cura di quest ultimo. Per il modello di domanda e le istruzioni ai fini della compilazione dello stesso si rimanda al link Home - Documentazione - Provvedimenti, circolari e risoluzioni - Provvedimenti Marzo Le disposizioni normative di cui al credito di imposta prevedono espressamente che l agevolazione non trova applicazione per i soggetti che operano: nei settori dell industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L agevolazione, altresì, non è riconosciuta alle imprese in difficoltà come definite dalla comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01, del 31 luglio Per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell acquacoltura, disciplinato dal regolamento (UE) n. 1379/ 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell 11 dicembre 2013, e nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli e della pesca e dell acquacultura, che effettuano l acquisizione di beni strumentali nuovi, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.

9 4. Le imprese in difficoltà Stavo valutando la possibilità di presentare la richiesta per l attribuzione del credito d imposta, posso procedere con la stessa nonostante negli ultimi mesi la mia azienda sta avendo qualche problema con le banche in merito ad alcune linee di credito? La mia impresa è considerata in difficoltà? La Commissione europea ritiene che un impresa sia in difficoltà se, in assenza di un intervento dello Stato, è quasi certamente destinata al collasso economico a breve o a medio termine. Pertanto, un impresa è considerata in difficoltà, ai sensi di quanto previsto dall art. 2, par. 1 n. 18) del Reg. (UE) n. 651/2014, se sussiste almeno una delle seguenti circostanze: nel caso di società a responsabilità limitata (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell'ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell'intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate. Ciò si verifica quando la deduzione delle perdite cumulate dalle riserve (e da tutte le altre voci generalmente considerate come parte dei fondi propri della società) dà luogo a un importo cumulativo negativo superiore alla metà del capitale sociale sottoscritto. Ai fini della presente disposizione, per «società a responsabilità limitata» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all'allegato I della Direttiva 2013/34/UE e, se del caso, il «capitale sociale» comprende eventuali premi di emissione; nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell'ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell'intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, a causa di perdite cumulate. Ai fini della presente disposizione, per «società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all'allegato II della Direttiva 2013/34/UE; qualora l'impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfi le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori; qualora l'impresa abbia ricevuto un aiuto per il salvataggio e non abbia ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbia ricevuto un aiuto per la ristrutturazione e sia ancora soggetta a un piano di ristrutturazione; nel caso di un impresa diversa da una PMI, qualora, negli ultimi due anni: il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell impresa sia stato superiore a 7,5; e il quoziente di copertura degli interessi dell impresa (EBITDA/interessi) sia stato inferiore a 1,0. 5. Definizione di struttura produttiva Nelle disposizioni normative è stabilito che i beni oggetto di investimento, devono essere destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia ( ) Molise, Sardegna e Abruzzo, ( ),. Potete definire meglio il concetto di struttura produttiva? Per struttura produttiva deve intendersi ogni singola unità locale o stabilimento, ubicati nei

10 territori richiamati dal comma 98 della Legge n 208 del 28 dicembre 2015, in cui il beneficiario esercita l attività d impresa. Può coincidere con: a) un autonomo ramo di azienda, inteso come un insieme coordinato di beni materiali, immateriali e risorse umane precisamente identificabili ed esclusivamente ad esso attribuibili, dotato di autonomia decisionale come centro di costo e di profitto, idoneo allo svolgimento di un attività consistente nella produzione di un output specifico indirizzato al mercato; b) un autonoma diramazione territoriale dell azienda ovvero una mera linea di produzione o un reparto, pur dotato di autonomia organizzativa, purché costituisca di per sé un centro autonomo di imputazione di costi e non rappresenti parte integrante del processo produttivo dell unità locale situata nello stesso territorio comunale ovvero nel medesimo perimetro aziendale. Proprio in merito a quest ultimo punto, ai fini dell individuazione del concetto di struttura produttiva, occorre valutare se le unità locali, le diramazioni territoriali, le linee di produzione o i reparti che sono presenti sul territorio dello stesso comune agevolato siano o meno parte integrante del medesimo processo produttivo; basti pensare a depositi, punti vendita, uffici di rappresentanza, showroom, singoli impianti, magazzini di stoccaggio, etc. Come precisato nella Circolare 34/e del 2016, qualora nel territorio del medesimo comune l impresa ha più strutture riferibili a processi produttivi diversi, nell ambito del predetto comune, si configureranno una pluralità di strutture produttive. Diversamente, se nel territorio del medesimo comune l impresa ha più unità riferibili ad un unico processo produttivo, si manifesta, nell insieme, un unica struttura produttiva. L elemento distintivo ai fini della configurazione di più strutture produttive è che alle singole unità presenti sul territorio dello stesso comune agevolato, corrispondano quindi diversi processi produttivi. La struttura produttiva deve quindi individuarsi nell ambito di ciascun comune agevolato in cui l impresa esercita la propria attività; In altri termini, essa coincide con l insieme di tutti i beni facenti parte del medesimo processo produttivo dell impresa che sono ubicati nel territorio dello stesso comune anche se diversamente dislocati. Ne deriva che un impresa avrà almeno tante strutture produttive quanti sono i comuni in cui la stessa esercita, per mezzo delle proprie diramazioni, l attività economica riferibile al medesimo processo produttivo. Nell ipotesi particolare che una singola struttura produttiva di cui alla citata lett. b) sia l unica presenza dell impresa sul territorio comunale, risultano integrati i presupposti per considerarla come un autonoma struttura produttiva adottata dal soggetto. 6. Progetto di investimento iniziale Cosa si intende per progetto di investimento iniziale? Il comma 98 della Legge di stabilità 2016 prevede che sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale come definito all articolo 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, relativi all acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Per investimento iniziale si intende un investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di: un nuovo stabilimento; un ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente; diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente o ad un cambiamento fondamentale del processo

11 produttivo complessivo di uno stabilimento esistente; acquisizione di attivi appartenenti ad uno stabilimento che sia stato chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione e sia acquistato da un investitore che non ha relazioni con il venditore. Non rientra nella definizione la semplice acquisizione di quote di un impresa. L investimento iniziale a favore di una nuova attività economica può essere inquadrato come: a) un investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di un nuovo stabilimento o alla diversificazione delle attività di uno stabilimento, a condizione che le nuove attività non siano uguali o simili a quelle svolte precedentemente nello stabilimento; b) l acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che sia stato chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione e sia acquistato da un investitore che non ha relazioni con il venditore, a condizione che le nuove attività che verranno svolte utilizzando gli attivi acquisiti non siano uguali o simili a quelle svolte nello stabilimento prima dell acquisizione. 7. I beni agevolabili La Legge di Stabilità 2016 fa espresso riferimento all agevolazione per i beni strumentali nuovi, è possibile inquadrarli in maniera più approfondita? Sono agevolabili gli investimenti facenti parti di un progetto di investimento inziale relativi all acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Per i macchinari e gli impianti si può far riferimento a: macchinari, impianti, classificabili nell attivo dello stato patrimoniale di cui al primo comma, voci B.II.2 e B.II.3, dell art in quanto nella Circolare 34/e del 2016 relativa al credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno si fa espresso riferimento alle istruzioni impartite con la Circolare n. 38/E dell 11 aprile 2008, in relazione all analogo credito d imposta per acquisizioni di beni strumentali nuovi in aree svantaggiate (Articolo 1, commi , della Legge 27 dicembre 2006, n. 296). Per le attrezzature invece essendo che si assume come concetto attrezzature varie il documento di prassi di riferimento, ossia la Circolare 34/e non si è occupata nello specifico della loro individuazione, al momento si ritiene che possa essere intesa nella loro accezione più ampia. I beni devono presentare le seguenti caratteristiche: devono essere nuovi; strumentali rispetto all attività svolta, strumentalità che può essere collegata alla natura del bene stesso, quindi alle sue caratteristiche intrinseche o alla sua destinazione nell attività di riferimento; di uso durevole; idonei ad essere utilizzati come strumento di produzione nel processo produttivo. 8. I beni esclusi Quali sono i beni per i quali non può essere presentata domanda di agevolazione? Non può essere presentata domanda di agevolazione per: gli investimenti di mera sostituzione in quanto gli stessi non possono essere mai considerati investimenti iniziali ; c.d. beni merce; i materiali di consumo; gli investimenti in beni a qualunque titolo già utilizzati. Con riferimento ai beni complessi alla cui realizzazione hanno anche concorso beni usati, il requisito della novità va rilevato in relazione all intero bene; il requisito della novità sussiste in relazione all intero bene, purché l entità del costo

12 relativo ai beni usati, individuato secondo il principio di competenza di cui all articolo 109 del TUIR, non sia prevalente, anche per effetto di eventuali oneri capitalizzati, rispetto al costo complessivamente sostenuto. 9. Determinazione dell agevolazione Come va individuata la quota agevolabile ai fini dell ottenimento del credito d imposta? Le indicazioni ai fini dell individuazione dell importo agevolabile sono riportate nel comma 101 della Legge di stabilità 2016, il quale stabilisce che il credito d imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni indicati nel comma 99, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, a 5 milioni di euro per le medie imprese e a 15 milioni di euro per le grandi imprese, eccedente gli ammortamenti dedotti nel periodo d imposta, relativi alle medesime categorie dei beni d investimento della stessa struttura produttiva, ad esclusione degli ammortamenti dei beni che formano oggetto dell investimento agevolato. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione. In pratica l investimento netto agevolabile deve essere così determinato: l investimento lordo deve essere decurtato degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo di imposta per beni rientranti nelle stesse categorie di quelli agevolabili; non rilevano gli ammortamenti dei beni che rientrano tra quelli oggetto di richiesta di agevolazione. 10. Calcolo dell agevolazione (1) Un azienda di medie dimensioni in un determinato periodo d imposta X, effettua investimenti agevolabili pari a euro di cui: per impianti; per macchinari. Sono presenti in bilancio amm.ti fiscali così individuati: per impianti; per macchinari; per attrezzature. Il calcolo può essere così riassunto: Determinazione dell importo agevolabile Descrizione Importo A Impianti B Macchinari C Attrezzature 0 D E F G Investimento lordo (a+b+c) Amm.to impianti già presenti nella struttura produttiva Amm.to macchinari già presenti nella struttura produttiva Totale amm.ti rilevanti Investimento agevolabile netto

13 11. Calcolo dell agevolazione (2) Un imprenditore, nell esercizio X, effettua un investimento in beni strumentali nuovi per un importo complessivo di euro ,00 così suddiviso: impianti per ,00 euro; attrezzature per ,00 euro. Il valore complessivo degli ammortamenti fiscali dedotti nel medesimo periodo di imposta (X), relativi alle medesime categorie dei beni d investimento e già esistenti nella stessa struttura produttiva in cui vengono effettuati gli investimenti agevolabili, è pari a ,00 euro [18.000,00 (impianti) ,00 (macchinari) ,00 (attrezzature). Nel caso di specie, ai fini del calcolo dell investimenti netto, rileveranno gli ammortamenti fiscali dedotti relativi ai soli impianti e attrezzature, in quanto non sono stati effettuati investimenti in macchinari. Per cui l importo agevolabili sarà così determinato: Importo agevolabile Descrizione Importo A Impianti nuovi B Attrezzature nuove C Macchinari 0 D E F G INVESTIMENTO LORDO (A+B+C) Ammortamento (esercizio X) impianti già esistenti nella struttura produttiva Ammortamento (esercizio X) attrezzature già esistenti nella struttura produttiva Totale ammortamenti rilevanti (E+F) Investimento netto agevolabile (D-G) Super amm.to e definizione importo agevolabile Quali sono gli effetti del superammortamento sulla determinazione della quota agevolabile? La maggiorazione del 40 per cento del costo di acquisizione degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, prevista dalla Legge di stabilità 2016 non rileva ai fini della determinazione del valore degli investimenti su cui calcolare il credito di imposta né della verifica della soglia di ammissibilità. Nel caso in cui l investimento riguardi un bene strumentale nuovo del costo di 100, nel calcolo dell investimento lordo deve essere assunto il valore di 100 e non quello di 140 così come maggiorato per effetto dell applicazione del cd. maxi-ammortamento. 13. Investimenti effettuati mediante leasing Come va determinata la quota agevolabile per gli investimenti effettuati mediante leasing? Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, rileva, ai fini del calcolo dell agevolazione, il costo sostenuto dal locatore per l acquisto dei beni. In tal caso, il costo non comprende le eventuali spese di manutenzione. Nessuna rilevanza può attribuirsi al prezzo di riscatto ed al canone periodico pagato dall impresa (cfr. Circolare n. 38/E dell 11 aprile 2008, par. 1.9). Sempre in ordine alla determinazione dell investimento netto agevolabile, occorre portare in diminuzione dal costo complessivo dei beni agevolabili acquisiti nel periodo d imposta anche gli ammortamenti figurativi relativi ai beni (appartenenti alle categorie agevolabili) detenuti in leasing ed utilizzati nella medesima struttura produttiva, vale a dire gli ammortamenti che sarebbero stati calcolati nel caso in cui i beni fossero stati acquisiti a titolo di proprietà: la determinazione (extracontabile) di tali ammortamenti figurativi sarà effettuata tenendo conto del costo di

14 acquisizione del bene da parte del concedente e dei coefficienti previsti dal D.M. 31 dicembre 1988, fermo restando che gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria rilevano esclusivamente per l utilizzatore. Ovviamente, i beneficiari che contabilizzano le operazioni di leasing secondo il cosiddetto metodo finanziario, quindi con evidenza degli ammortamenti nel bilancio dell utilizzatore, terranno conto degli ammortamenti dedotti (circolare 34/e 2016) riguardare tutte le attività economiche, ad eccezione di quelle espressamente escluse dalla normativa di riferimento di cui alla Legge n 208 del 2015; riconducibile a strutture produttive ubicate nelle Regioni espressamente agevolabili e individuate dalla normativa di riferimento; in linea con gli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente. 14. Il Decreto del MISE Nella Gazzetta Ufficiale del 26 settembre è stato pubblicato il decreto del Mise con il quale sono state stanziate le prime risorse collegate al credito di imposta in trattazione. Quali sono gli ulteriori quesiti da rispettare per accedere a tali risorse? Il decreto fa espresso rifermento agli interventi agevolati a valere sul PON, ovvero sui POR, previsti solo per le PMI in ambiti coerenti con la Strategia di specializzazione intelligente. Il primo punto del decreto in commento va subito a individuare in maniera ancora più specifica i soggetti beneficiari delle risorse specifiche stanziate, ossia le imprese che hanno ricevuto dall Agenzia delle Entrate l autorizzazione alla fruizione del credito di imposta aggiungendo un ulteriore previsione di distinzione; è stabilito che l acquisizione di beni strumentali nuovi deve rispettare i seguenti criteri di ammissibilità: l ammontare lordo complessivo, in relazione alle categorie di spesa di cui al quadro B, sezione II, del modello di comunicazione per la fruizione del credito d imposta deve essere maggiore o uguale a euro ,00 (cinquecentomila/00); 15. La strategia nazionale di specializzazione intelligente Cosa si intende per strategia nazionale di specializzazione intelligente? Rientrano nella strategia di specializzazione intelligente i seguenti settori: industria intelligente e sostenibile; aerospazio e difesa; salute, alimentazione e qualità della vita; industria della creatività turistico-culturale; agenda digitale, smart communities, sistemi di mobilità intelligente. Nel decreto citato al quesito precedente di cui allo stanziamento dei primi fondi quindi non vengono presi in considerazione gli altri ambiti espressamente agevolabili dalla normativa che ha introdotto l agevolazione e ci riferiamo in particolare ad ambiti di attività quali trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, costruzioni, commercio all ingrosso e al dettaglio, attività terziarie e servizi, attività ricettive e di ristorazione e attività manifatturiere. 16. Criteri di valutazione per l utilizzo di risorse comunitarie Quali sono i criteri utilizzati nella fase di istruttoria da parte della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese? I progetti di investimento che soddisfano i criteri di ammissibilità sono soggetti ad apposita

15 fase di istruttoria. I criteri di valutazione seguiti dalla Direzione Generale per gli incentivi alle imprese nella suddetta fase fanno principalmente riferimento a: a) coerenza del progetto con gli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Tale criterio è valutato sulla base della valutazione congiunta dei seguenti elementi: attività economica svolta dal soggetto proponente in relazione alla struttura produttiva in cui si realizza il progetto di investimento, desumibile dal codice di attività di cui al quadro B, sezione I, del modello di comunicazione per la fruizione del credito d imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno; progetti di investimento rientranti nella Strategia nazionale di specializzazione intelligente sopra richiamata; caratteristiche del progetto di investimento, sulla base della descrizione di cui al quadro A, sezione IV, del modello di comunicazione. b) qualità della proposta progettuale con particolare riferimento alla conformità agli obiettivi dell Azione del PON (Programma operativo nazionale Imprese e competitività FESR). A tale fine vengono considerati i seguenti elementi: 1) caratteristiche del progetto di investimento; 2) ammontare complessivo lordo dell investimento; 3) carattere innovativo del progetto di investimento: sono considerati a carattere innovativo i progetti di investimento rientranti in una delle righe da B20 a B24 di cui al quadro B, sezione III, del modello di comunicazione per la fruizione del credito da inoltrare all Agenzia delle Entrate. A seguito dell attività di istruttoria viene rilasciato un apposito provvedimento di utilizzo di risorse del PON, che contiene gli obblighi e gli adempimenti a carico dei soggetti beneficiari derivanti dal cofinanziamento comunitario. 17. Utilizzo del credito di imposta Quali sono i limiti di utilizzo a cui soggiace il credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno? Il beneficiario può utilizzare il credito: solo in compensazione; presentando il modello di pagamento F24 esclusivamente tramite il servizio telematico Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell operazione di versamento; la compensazione del credito può essere esercitata a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito. L ammontare del credito utilizzato in compensazione, anche in più soluzioni, non può eccedere l importo risultante dalla ricevuta dell Agenzia delle Entrate, pena lo scarto del modello F24. Si evidenzia che i beneficiari potranno utilizzare esclusivamente il credito d imposta maturato, ossia il credito d imposta relativo agli investimenti già realizzati al momento della compensazione. Il credito d imposta non è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio. Al credito d imposta in commento non si applica il limite di cui all articolo 1, comma 53, della Legge 24 dicembre 2007, n Di conseguenza, lo stesso può essere fruito annualmente senza alcun

16 limite quantitativo e, pertanto, per importi anche superiori al limite di euro applicabile ai crediti di imposta agevolativi. Non si applica neanche il limite generale di compensabilità di crediti di imposta e contributi di cui all articolo 34 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388, pari a euro a decorrere dal 1 gennaio Altresì non trova applicazione la preclusione di cui all'articolo 31 del Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78, che prevede un divieto di compensazione ai sensi dell articolo 17, comma 1, del Decreto Legislativo n. 241 del 1997 dei crediti relativi alle imposte erariali in presenza di debiti iscritti a ruolo, per imposte erariali ed accessori, di ammontare superiore a euro. 18. Indicazione nella dichiarazione dei redditi Come va indicato in dichiarazione dei redditi il credito d imposta che viene riconosciuto all impresa? Ai sensi del comma 104 della Legge di stabilità 2016, più volte richiamata, il credito di imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo. Più precisamente, il beneficio fiscale deve essere indicato nel quadro RU del modello di dichiarazione relativo al periodo di imposta nel corso del quale il credito stesso è maturato (il periodo di imposta in cui sono stati realizzati gli investimenti agevolati), nonché nel quadro RU dei modelli di dichiarazione relativi ai periodi d imposta nel corso dei quali il credito viene utilizzato in compensazione. 19. La perdita del beneficio fiscale In quali casi l impresa che ha usufruito dell agevolazione è tenuta a restituire quanto in precedenza accordatole? Possono principalmente verificarsi due condizioni come da indicazioni del comma 105 della Legge di stabilità 2016: se i beni oggetto dell'agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d'imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d'imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione; se, entro il quinto periodo d'imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all'esercizio dell'impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all'agevolazione, il credito d'imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni richiamati. Se invece nel periodo d'imposta in cui si verifica una delle suddette ipotesi vengono acquisiti beni della stessa categoria di quelli agevolati, il credito d'imposta è rideterminato escludendo il costo non ammortizzato degli investimenti agevolati per la parte che eccede i costi delle nuove acquisizioni. Il credito d'imposta indebitamente utilizzato rispetto all'importo rideterminato deve essere versato entro il termine stabilito per il versamento a saldo dell'imposta sui redditi dovuta per il periodo d'imposta in cui si verificano le ipotesi in commento. Qualora, a seguito dei controlli, sia accertata l'indebita fruizione, anche parziale, del credito d'imposta per il mancato rispetto delle condizioni richieste dalla norma ovvero a causa dell inammissibilità dei costi sulla base dei quali è stato determinato l'importo fruito, l'agenzia delle Entrate provvede al recupero del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni previsti dalla legge.

17 LE DATE DA RICORDARE Argomento Il modello 770/2016 semplificato ed ordinario Già pubblicati Controlli in unico + quadro rr Estromissione immobili strumentali Circ. 26/E Rivalutazione quote e terreni Distributori di carburanti Casi Iva estero: cessioni di beni e prestazioni di servizi Comunicazione beni ai soci Antiriciclaggio I chiarimenti dell UIF e del MEF Cfc e White List Il secondo acconto ricalcoli e operazioni straordinarie Imu e Tasi Gli omaggi e le spese di rappresentanza Acconti Iva Crediti imposta investimenti mezzogiorno Argomento Da pubblicare Le operazioni di fine anno sul bilancio

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