VERBALE DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA
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- Tommaso Borghi
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1 VERBALE DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro - Comparto Sanità - 19 aprile giugno aprile FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 18 Agosto 2008
2 VERBALE DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA OGGETTO: FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Il giorno 18 Agosto 2008, alle ore 14,00, presso la sala riunioni della Direzione Generale della Cittadella Socio-Sanitaria, si sono incontrate le delegazioni trattanti incaricate della contrattazione decentrata di livello aziendale ex art. 4, c. 2 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Comparto Sanità 19/04/2004. Tali delegazioni di parte pubblica e di parte sindacale risultano composte come segue: PARTE PUBBLICA * Direttore Generale * Direttore Sanitario * Direttore Amministrativo * Direttore Soc Direzione Medica di Rovigo * Direttore Soc Gestione Risorse Umane * Responsabile Sos Dpt Direzione Infermieristica e delle Professioni Tecniche Sanitarie PARTE SINDACALE * Cariani Daniele Coordinatore RSU * Osti Fabio UIL FPL * Degan Graziano UIL FPL * Tocchio Antonio UIL FPL * Benazzo Davide FP CGIL * Roveron Michele FP CISL * Barbiani Antonio FP CISL * Barella Raffaella FP CISL * Toselli Chiara NURSING UP * Panin Stefano FSI * Tocchio Antonio FIALS Verbale 10 pag 2
3 PREMESSA Le parti prendono innanzitutto atto che la normativa contrattuale di riferimento è rappresentata da: - art. 29 del CCNL 7/4/1999 Formazione ed aggiornamento professionale - art. 20 del CCNL 19/4/2004 Formazione ed ECM ne condividono quindi le finalità ed esigenze espresse. 1 Finalità Le parti convengono che l obiettivo principale delle iniziative aziendali di formazione ed aggiornamento professionale, inteso complessivamente, sia quello di conseguire il continuo miglioramento della presa in carico dei problemi di salute della popolazione, l effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini fin dal momento in cui si rivolgono alle strutture dell Azienda, nonché la realizzazione di avanzati programmi aziendali, orientati allo sviluppo dei servizi e degli interventi assistenziali sanitari e sociali erogati, anche attraverso l utilizzo di tecniche gestionali, metodi e processi di lavoro sempre più innovativi ed efficienti. Il coinvolgimento e la partecipazione degli operatori, secondo i diversi livelli di responsabilità, sono il requisito per il successo di questa azione di miglioramento e per conseguire gli obiettivi di cambiamento richiesti dalla normativa e dalla programmazione regionale. E infatti a partire dalle persone, dal loro apporto collaborativo e dal continuo adeguamento delle loro professionalità che le innovazioni introdotte possono avere possibilità di successo, realizzando un salto di qualità nell erogazione dei servizi. 2 Impegni condivisi In relazione alle finalità suesposte, l Azienda Ulss si impegna a realizzare quanto previsto nel documento programmatico costituito dal PIANO FORMATIVO AZIENDALE TRIENNIO come di seguito riportato: PIANO FORMATIVO AZIENDALE TRIENNIO Premessa: L Azienda ULSS 18, secondo quanto stabilito nell atto aziendale, persegue l obiettivo della crescita personale dei dipendenti, del personale convenzionato e dei collaboratori esterni attraverso la formazione continua. Per questo promuove iniziative di formazione e addestramento, finalizzate a garantire che il personale acquisisca e migliori le conoscenze e le capacità necessarie ad attuare le prestazioni di propria competenza. Verbale 10 pag 3
4 1) Principali riferimenti legislativi nazionali e regionali: Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, "Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421" Decreto legislativo 229/99 "Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale" Circolare 5 marzo 2002 n. 448 del Ministro della salute. ECM - Formazione continua ; Accordi Conferenza Stato Regioni (20/12/01; 13/3/03; 20/5/04; 23/3/05; 16/3/06; 14/12/06; 1/8/07); Contratti collettivi nazionali di area; D.G.R.V. n del Progetto Educazione Continua in Medicina per la Regione Veneto. Anni ; D.G.R.V. n del D.G.R. n del : "progetto Educazione Continua in Medica" per la Regione Veneto. Anni ". Modifiche ed integrazioni ; D.G.R.V. n del Istituzione del Centro Regionale di Riferimento per la Formazione Continua (ECM) ; D.G.R.V. n. 881 del Formazione Continua in Medicina (E.C.M) nella Regione del Veneto D.G.R.V. n. 357 del Avvio del sistema regionale di accreditamento E.C.M. per le attività formative residenziali D.G.R.V. n.2684 del Deliberazione della Giunta Regionale n del concernente il Centro Regionale di Riferimento per l Educazione Continua in Medicina (ECM) nella Regione del Veneto: revoca e sostituzione 2) Riordino del sistema di Formazione Continua in Medicina: L accordo Stato-Regioni, siglato in data 1 agosto 2007, concernente il Riordino del sistema di Formazione Continua in Medicina ribadisce il diritto/dovere di ogni professionista di acquisire crediti attraverso la partecipazione a eventi coerenti con il lavoro svolto: l aggiornamento, perciò, dovrà essere legato sia a obiettivi specifici professionali che a obiettivi derivanti dai piani sanitari nazionali, regionali e aziendali. Al termine di ogni anno di attività, verrà divulgato il rapporto sulla formazione, che ha l obiettivo di verificare le attività svolte apportando correttivi ove necessario. Nel documento sono presenti altre novità rilevanti: 1. Crediti formativi: Ogni operatore sanitario deve acquisire 150 crediti formativi nel triennio secondo la seguente ripartizione: 50 crediti/anno (minimo 30 e massimo 70). Inoltre, dei 150 crediti formativi previsti, fino a 60 potranno derivare dal riconoscimento di crediti formativi acquisiti negli anni della sperimentazione a partire dall anno 2004 fino all anno 2007; i rimanenti 90 crediti dovranno provenire da iniziative svolte nel triennio (Circolare n. 5 "Riordino del sistema di Formazione continua in Medicina ) La suddivisione dei crediti, secondo le indicazioni della Commissione, dovrà rispettare i seguenti criteri: Per gli argomenti di interesse generale, ma pertinenti con l'attività professionale, sarà possibile acquisire crediti fino a un massimo complessivo del 20% del debito triennale. Con le attività di docenza (stage, tutoring, presentazione a convegni e pubblicazioni Verbale 10 pag 4
5 scientifiche) sarà invece possibile acquisire crediti fino a un massimo complessivo del 35% del debito triennale. 2. Modalità didattiche: Oltre alla formazione di tipo residenziale (convegni, congressi, corsi, seminari) vengono introdotte la 'formazione sul campo' (modalità già presente presso la Regione Veneto, che si realizza attraverso: collaborazione a ricerche, stage tirocinio, partecipazione a progetti di miglioramento e di audit clinico) oppure autoapprendimento (riviste scientifiche, programmi di formazione a distanza) con o senza tutor. 3. Accreditamento provider: I provider in possesso dei requisiti minimi saranno abilitati a realizzare attività didattiche per l'ecm e ad assegnare direttamente i crediti ai partecipanti. L'accreditamento potrà avvenire a livello regionale o nazionale. 4. Commissione ECM: La Commissione nazionale Ecm, cioè l'organismo che ha il compito di 'governare' il sistema, sarà trasferita all'interno dell'agenzia dei servizi sanitari regionali (Assr). La Commissione sarà supportata dal Cogeaps (Consorzio di gestione anagrafica professioni sanitarie) per la registrazione e gestione dell'anagrafe nazionale dei crediti formativi maturati dagli operatori sanitari. 5. Dossier formativo: Tutta la formazione effettuata all interno o all esterno dell Azienda verrà archiviata nel fascicolo di ciascun dipendente. Verrà predisposto un dossier formativo individuale o di gruppo, su base triennale, che costituirà, per il professionista, lo strumento di programmazione del proprio percorso formativo e la cui coerenza ed adeguatezza sarà valutata per gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale nell ambito dell Azienda in cui lavorano e per i liberi professionisti dagli Ordini, Collegi ed Associazioni professionali. 6. Finanziamento e conflitto di interessi: Nell'accordo Stato-Regioni viene condivisa l'esigenza di assicurare la trasparenza delle fonti di finanziamento e delle relazioni tra impresa che sponsorizza e soggetto sponsorizzato. 3) Articolazione della formazione nell Azienda ULSS 18: Per chiarire l articolazione della formazione presso l Azienda ULSS 18 di Rovigo, si prenderanno in esame: a) Attori b) Processo c) Documentazione d) Tipologia e aree di riferimento a) Attori coinvolti nel processo di formazione: SOS Conoscenza e Formazione del Personale; Referenti dipartimentali di formazione - area dirigenza e area comparto; Direttori e Consiglio di Dipartimento; Commissione paritetica per la formazione del personale dell area del comparto; OO.SS. per il personale dipendente; Verbale 10 pag 5
6 Commissione per la formazione del personale convenzionato; Collegio di Direzione; Direzione Generale. b) Processo: Nell Azienda ULSS 18 la formazione rappresenta un PROCESSO aziendale che segue diverse fasi: 1) RACCOLTA, ANALISI E SELEZIONE DEL FABBISOGNO FORMATIVO: viene effettuata con cadenza triennale e aggiornamenti annuali; 2) PROGRAMMAZIONE: viene eseguita annualmente, prevede la definizione di titoli, obiettivi, target, docenti e date per ciascun evento formativo; 3) PROGETTAZIONE ESECUTIVA: è la progettazione accurata di ogni evento formativo che viene realizzata con il responsabile scientifico del progetto, i referenti di formazione e almeno 2 partecipanti, oltre all esperto della metodologia formativa; 4) ACCREDITAMENTO ECM: il proponente deve farsi carico della predisposizione del materiale ECM, mentre la SOS Conoscenza e Formazione, in quanto provider ECM, si occuperà dell accreditamento e degli atti conseguenti; 5) EROGAZIONE: è la realizzazione dell iniziativa formativa; 6) MONITORAGGIO E VERIFICA: la verifica viene effettuata utilizzando gli strumenti di valutazione delle conoscenze/abilità/capacità relazionali, attraverso i questionari di gradimento e, seppur in modo sperimentale, tramite la valutazione dei cambiamenti che la formazione ha prodotto nell organizzazione e nella pratica quotidiana. c) Documentazione: c/1. Piano formativo triennale L azienda individua, a cadenza triennale, il fabbisogno formativo. Predispone un documento che riporta aree e ambiti a cui faranno riferimento i programmi formativi annuali. Il Piano nasce dalla sinergia di due elementi fondamentali: le necessità formative aziendali rappresentate sia dagli obiettivi strategici, sia dalle esigenze trasversali e comuni a più servizi e le necessità formative dipartimentali specifiche e mirate, evidenziate dai Dipartimenti Aziendali. Il piano formativo triennale viene presentato dal Direttore Generale alle Organizzazioni Sindacali, alla Commissione per la formazione della Medicina Convenzionata, al Collegio di Direzione e infine adottato dalla Direzione Generale. c/2. Programmi formativi annuali Ogni anno viene predisposto un elenco di iniziative formative che tiene conto del piano triennale, dell attività formativa effettuata negli anni precedenti, degli aggiornamenti del fabbisogno formativo aziendale e dipartimentale. Il programma annuale viene presentato ai membri della commissione paritetica, alle Organizzazioni Sindacali, alla Commissione per la formazione della Medicina Convenzionata, al Collegio di Direzione e infine viene adottato dalla Direzione Generale. d) Tipologia e aree di riferimento: La formazione continua, nelle sue diverse declinazioni pratiche, sia essa residenziale, a distanza o sul campo, è la risposta che l Azienda offre in riferimento alle innovazioni scientifiche, alle normative vigenti, alle criticità dell ambiente su cui insiste il territorio dell Azienda, alle criticità e agli stimoli che provengono dai Dipartimenti. Verbale 10 pag 6
7 Per il triennio di vigenza del presente piano vengono individuate le seguenti aree di interesse formativo: 1) Area riguardante gli obiettivi strategici; 2) Area della formazione trasversale (qualità, modelli organizzativi, competenze gestionali e manageriali, comunicazione e relazione, informatizzazione, adeguamenti normativi) 3) Area salute e sicurezza degli utenti; 4) Area salute e sicurezza dei lavoratori; 5) Area professionale (conoscenze specifiche di ogni singolo servizio) La formazione può essere proposta al personale dipendente, convenzionato ed esterno. Quella rivolta ai dipendenti, può essere distinta in aziendale e dipartimentale. - Formazione Aziendale: Persegue gli obiettivi strategici e trasversali e viene pianificata e organizzata direttamente dalla SOS Conoscenza e Formazione del Personale. Il momento della raccolta, analisi e selezione dei bisogni formativi permette, unitamente agli obiettivi strategici aziendali, di programmare ogni anno un elenco di attività formative che vengono proposte agli operatori. Per migliorare sempre più la qualità del servizio offerto, è necessario che da un lato vi siano proposte adeguate ai bisogni rilevati e dall altro che vi sia la coerenza e la maturità di cogliere questi momenti formativi come una opportunità che viene offerta ai singoli professionisti per migliorare, per poter svolgere in modo sempre più professionale il proprio servizio nei confronti del cittadino. - Formazione Dipartimentale: La formazione dipartimentale persegue obiettivi precisi legati soprattutto alle finalità di ciascun Dipartimento e vede come protagonisti i referenti di formazione che operano con la collaborazione e il supporto organizzativo dei Responsabili di SOC e dei RIDT sotto la supervisione della SOS Conoscenza e Formazione. I referenti sono impegnati nella raccolta dei fabbisogni formativi specifici, nell individuazione delle criticità, nell informazione e diffusione delle competenze, delle procedure, delle linee guida e delle logiche aziendali per la formazione, nell organizzazione degli eventi formativi. Come sottolinea l atto aziendale, ciascun Dipartimento deve provvedere alla individuazione del fabbisogno di formazione ed aggiornamento del personale operante nell ambito delle differenti strutture, in armonia con i piani di formazione della Regione, concertando le iniziative al fine di perseguire specifici obiettivi. La formazione e l aggiornamento dovranno essere inseriti nei piani aziendali o in relazione a specifici criteri (numerosità, esigenza di omogeneità), avere carattere continuativo ed essere soggetti a valutazione periodica. I Dipartimenti devono prendere in considerazione sia i bisogni necessari per raggiungere le competenze previste dal ruolo, sia quelli relativi al miglioramento e ai processi innovativi, cercando di realizzare percorsi, per quanto possibile, tendenti a creare integrazione tra le diverse professionalità e le diverse strutture del Dipartimento. Il primo tassello, rappresentato dalla individuazione delle competenze di ogni professionista, rappresenta una tappa fondamentale per stabilire con precisione l aggiornamento di cui il soggetto (o il gruppo di professionisti) ha bisogno, il secondo è rappresentato dalle strategie di miglioramento e di innovazione che ciascun Dipartimento intende intraprendere. Verbale 10 pag 7
8 La fase di programmazione, effettuata in collaborazione con la SOS Conoscenza e Formazione, prevede la stesura di un percorso formativo (che può essere composto da più eventi) teso a porre rimedio alle criticità raccolte ed evidenziate all inizio del triennio. a programmazione degli interventi formativi e la partecipazione degli operatori devono essere costantemente monitorate per evitare che si creino situazioni critiche all interno dei servizi. Il Comitato di Dipartimento identificherà i criteri per l accesso alla formazione interna, a quella esterna, e alla formazione a distanza in orario di servizio e definirà le priorità, sempre in considerazione dell organizzazione e del budget assegnato e suddiviso per area contrattuale. La partecipazione agli eventi, siano essi aziendali o dipartimentali, rappresenta un importante momento di crescita sia per l individuo, sia per l Azienda poiché offre l opportunità di ampliare le conoscenze, le abilità e le competenze favorendo l evoluzione professionale degli individui. L Azienda ULSS 18 privilegia la formazione in house e cerca di favorire e sviluppare legami tra l apprendimento dei singoli e il trasferimento di quanto appreso al gruppo e all organizzazione, in una logica di innovazione e miglioramento continuo. Questo perché i professionisti sono chiamati in misura sempre maggiore a rispondere ai bisogni degli utenti con risposte appropriate e di qualità e usando in modo efficiente le risorse, (per esempio, segnalare tempestivamente le assenze dai corsi significa dare la possibilità ad altri colleghi di partecipare, evitando sprechi inutili). 4) Risorse per la formazione: Nell Azienda ULSS 18 i dipendenti destinatari della formazione sono al 18 dicembre 2007 n. 2338, di cui dell area del comparto, 345 dell area della dirigenza medica e 72 dell area SPTA. Di questi, circa 1800 hanno l obbligo dei crediti formativi. Il budget complessivo per le attività di aggiornamento e formazione del personale, è calcolato sulla base dell 1% teorico del monte salari dell anno 2005 delle 3 aree contrattuali. All interno di questo Fondo generale, una parte, corrispondente al 50% del totale, è ripartita, in base al numero di dipendenti e all area contrattuale di appartenenza, nelle quote destinate ai Dipartimenti. La quota rimanente, gestita direttamente dall Azienda attraverso la SOS Conoscenza e Formazione del Personale, è destinata ad ampliare le conoscenze tecniche del personale tramite l acquisizione di riviste e banche dati che fanno riferimento alla biblioteca virtuale e alla realizzazione e attuazione di attività formative di carattere strategico e trasversale. Le quote destinate ai Dipartimenti, possono essere utilizzate per coprire le spese relative alla formazione interna del Dipartimento e le spese relative al riconoscimento degli oneri relativi a partecipazione a corsi al di fuori dell Azienda. Le spese sostenute per la formazione esterna, possono essere riconosciute preventivamente integralmente o in misura variabile con riferimento alle spese effettivamente sostenute e documentate e subordinatamente all esaurimento del budget di assegnazione a ciascun Dipartimento, sulla base della valutazione del Direttore di Dipartimento e nei limiti del budget assegnato. Verbale 10 pag 8
9 Alla seconda parte fanno riferimento tutte le spese relative prevalentemente a docenza interna (secondo quanto stabilito dai singoli contratti) o esterna, materiale didattico, abbonamenti a riviste e banche dati, attrezzature e spese relative alle attività di supporto per la didattica, spese tipografiche, uso e acquisto di tecnologie, software per la didattica o per la gestione delle attività di formazione, spese relative a straordinari e trasferte relative all ambito formativo, spese di accreditamento. L Azienda privilegia i corsi di aggiornamento interni rispetto a quelli esterni, sia per valorizzare le competenze professionali interne, sia per favorire una maggiore diffusione della formazione e un utilizzo più efficiente del budget. Letto, confermato e sottoscritto. PARTE PUBBLICA PARTE SINDACALE F.to Adriano Marcolongo F.to Daniele Cariani RSU F.to Giovanni Pilati F.to Fabio Osti UIL FPL F.to Igino Eleopra F.to Graziano Degan UIL FPL F.to Silvia Pierotti F.to Antonio Tocchio FIALS F.to Pierluigi Serafini F.to Francesca Rossi F.to Davide Benazzo CGIL FP F.to Antonio Barbiani CISL FP F.to Silvano Bottin NURSING UP F.to Davide Santato F.to Stefano Panin CISL FP FSI Verbale 10 pag 9
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