PROCEDIMENTO DI NOTIFICA/PRELIEVO NEL CONTROLLO ANTI-DOPING.
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- Aloisia Pisano
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1 PROCEDIMENTO DI NOTIFICA/PRELIEVO NEL CONTROLLO ANTI-DOPING. (Comité Anti-dopaje de la Real Federaciòn Española de Atletismo - traduzione, integrazioni ed adattamento a cura di Enzo Abate) Gli atleti possono essere sottoposti a Controllo Anti-doping tanto durante una competizione come durante delle prove di allenamento. La selezione in entrambi i casi è per sorteggio, sebbene, in alcuni casi nelle competizioni può essere per designazione (Record del Mondo, Continentale o Nazionale), oppure ancora per CONTROLLO NOMINATIVO A SORPRESA. Tanto se lo sportivo è selezionato durante una competizione o durante un allenamento, il procedimento di notifica/prelievo è lo stesso. La responsabilità del CONTROLLO ANTIDOPING è attribuita, dalla Regola 114 del REGOLAMENTO TECNICO INTERNAZIONALE (R.T.I.), al DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING, il quale stabilisce gli opportuni contatti con il Comitato Organizzatore, al fine di garantire che siano predisposte le attrezzature necessarie per l effettuazione del controllo anti-doping. Egli è responsabile di tutti gli aspetti collegati al controllo anti-doping. Negli incontri internazionali, indicati nella Reg.1 del R.T.I., il DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING non è, necessariamente, un GIUDICE e viene designato dalla IAAF o dall Associazione Continentale (nel nostro caso la EUROPEAN ATHLETIC ASSOCIATION, cioè la EAA). In questi casi, il GIUDICE DI GARA, convocato dal GRUPPO GIUDICI DI GARA (GGG) della FIDAL per coordinare il CONTROLLO ANTIDOPING, assume la denominazione di CAPO SERVIZIO AL CONTROLLO ANTIDOPING, con responsabilità limitata ad organizzare la consegna delle notifiche ed a sovrintendere alle varie operazioni del CONTROLLO, collaborando strettamente con il DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING. Non è di sua competenza, invece, la designazione degli atleti da controllare (il DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING gli consegna, in genere prima dell inizio della manifestazione ed in busta chiusa, l elenco delle gare e dei piazzamenti da controllare). E, dunque, compito del DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING, sia esso un GIUDICE DI GARA, designato dal GGG, od un inviato della IAAF o della EAA (sia o non sia un GIUDICE), sorteggiare le gare da controllare e, nell ambito di queste gare, le posizioni degli atleti da sottoporre al controllo. Di norma, il sorteggio viene effettuato nelle prime tre o cinque posizioni delle finali di ciascuna gara sorteggiata. Nelle gare di fondo o di mezzofondo il sorteggio può essere effettuato anche nelle prime sei-dieci posizioni. Se alla manifestazione, poi, prendono parte sia maschi che donne, il numero dei controlli previsti va suddiviso, salvo casi particolari, in parti uguali tra i due sessi.
2 1. Notificazione all'atleta Effettuati i vari sorteggi e/o le scelte casuali, il DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING (d ora in poi definiremo così sia il GIUDICE DI GARA quale CAPO SERVIZIO ANTIDOPING che il GIUDICE DI GARA quale DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING) consegna ai GIUDICI ADDETTI AL CONTROLLO ANTIDOPING I MODULI DI NOTIFICA, indicando a ciascuno la gara e la posizione da controllare. Sarà anche cura del DELEGATO AL CONTROLLO ANTIDOPING illustrare brevemente ai GIUDICI a lui assegnati le modalità di consegna e di compilazione dei moduli di notifica. I GIUDICI ADDETTI AL CONTROLLO ANTIDOPING, una volta ricevuto il modulo di notifica, debbono mantenere il massimo riserbo sul loro compito. Durante la competizione, al termine della prova, all'atleta sarà notificato, per iscritto e da un giudice, che è stato selezionato per sottoporsi a Controllo Anti-doping. A partire da quel momento disporrà di un'ora per presentarsi nella Sala di Controllo Anti-doping. Nei Controlli fuori dalla Competizione, l'atleta sarà avvisato, nello stesso modo, durante la sua sessione di allenamento, e si presenterà nel posto dove avrà luogo il controllo, oppure, comunicherà, se il posto è decentrato, l orario di arrivo. Nelle gare di corsa può accadere che il GIUDICE ADDETTO ALLA NOTIFICA non sia in grado di stabilire con certezza quale atleta si sia classificato nella posizione interessata al CONTROLLO ANTIDOPING. In questi casi, è necessario che il GIUDICE ADDETTO ALLA NOTIFICA richieda immediatamente la collaborazione dei GIUDICI della Giuria Corse, trattenendo nella zona di arrivo i possibili atleti da sottoporre al controllo. La prima copia, cioè l originale, della notifica va consegnata all atleta, mentre le altre due copie vanno consegnate al DELEGATO ALL ANTIDOPING, che le riporrà nell apposita busta, indirizzata all ARCHIVIO FIDAL, contenuta nella borsa del materiale.
3 2. Presentazione nella Sala di Controllo Anti-doping Un giudice accompagnerà l'atleta, dal momento che è stato avvisato fino a che lo stesso non sia arrivato nella Sala di Controllo Anti-doping. Nella Sala, lo sportivo può essere accompagnato da una persona di sua fiducia, allenatore, medico, dirigente, etc. Nella sala dovranno esserci, a disposizione dell'atleta,bevande gassate e non, tutte in contenitori chiusi. 3. Scelta di un contenitore di raccolta di urina Quando lo sportivo è pronto per somministrare l'urina, avviserà i medici incaricati del prelievo, che gli chiederanno di scegliere un contenitore di plastica per la raccolta dell'urina.
4 4. Prelievo dell urina All'atleta sarà richiesto di non nascondere l atto del prelievo da parti del vestiario, ciò perché il responsabile della raccolta possa confermare che l'urina è stata prelevata correttamente. Questo, chiaramente, significherà l'esposizione del corpo, dalla vita fino alle ginocchia e la totale esposizione delle braccia. In tal modo, il responsabile incaricato potrà osservare lo sportivo mentre compie l atto di prelievo dell urina. Dovrà prelevare almeno 80 ml. di orina. Nel caso che il prelievo di urina sia anche per il rilevamento dell'eritropoietina ricombinante umana, sarà necessario prelevare una quantità addizionale di urina, almeno 125 ml. 5. Scelta dei contenitori di sicurezza Una volta che l'atleta ha somministrato la quantità sufficiente, si ricorda che per questo disporrà del tempo che riterrà opportuno, gli sarà chiesto di scegliere i due contenitori di raccolta.
5 6. Divisione del campione di urina e misurazione del ph e della densità Di seguito si solleciterà l'atleta a dividere la quantità di urina raccolta, tra il contenitore "A", 40ml come minimo, ed il contenitore "B", 30ml come minimo. Nel caso che il controllo sia anche per il rilevamento di EPO, i 125ml richiesti come minimo saranno divisi, nel contenitore "A",75m. come minimo e nel contenitore B il resto. Il medico incaricato misurerà il ph e la densità dell urina in un piccolo residuo che l atleta avrà lasciato nel contenitore di raccolta. 7. Chiusura dei contenitori Una volta che l'atleta ed il medico incaricato si sono assicurati che i contenitori "A" e "B" sono correttamente chiusi ed adeguatamente siglati, si precede a metterli nella scatola di polistirolo corrispondente, la quale sarà chiusa.
6 8. Compilazione del verbale di Controllo Anti-doping Il medico incaricato del controllo che precedentemente avrà compilato il formulario del Controllo Antidoping con i riferimenti dell atleta ( nome, data e luogo di nascita ecc.) riporterà i codici dei contenitori "A" e "B" e quelli delle piombature. A questo momento, l atleta sarà sollecitato a dichiarare eventuali medicinali che abbia potuto prendere nei giorni precedenti, che verranno annotati nel verbale. 9. Firma del verbale di Controllo Anti-doping Il medico incaricato solleciterà l'atleta, ed al suo accompagnatore se è presente, a controllare e verificare la correttezza delle informazioni raccolte e a firmare il verbale. Il medico farà un ulteriore riscontro e firmerà anche lui. Consegnerà una copia del verbale all atleta, che da questo momento potrà abbandonare liberamente la Sala di Controllo Anti-doping. L originale e la prima copia vanno inserite nella busta indirizzata al COORDINAMENTO DELL ATTIVITA ANTIDOPING del CONI. E da ricordare che questa copia, insieme con l originale, va consegnata al DELEGATO ANTIDOPING della IAAF o della EAA, quando presente. La terza ed ultima copia del verbale, su cui non compare il nominativo dell atleta sottoposto a controllo, va inserita nell apposita busta indirizzata al laboratorio antidoping Le buste di cui alle lettere a), b), c), devono essere chiuse alla presenza dell atleta, controfirmate sul lembo di chiusura dall Ispettore
7 Medico e, se presente, dal rappresentante della F.I.D.A.L.. Sulle firme deve essere apposto del nastro adesivo trasparente. Sull esterno, sia della busta indirizzata all ARCHIVIO FIDAL che di quella indirizzata al COORDINAMENTO DELL ATTIVITA ANTIDOPING del CONI, devono essere riportati, i riferimenti relativi alla F.I.D.A.L., alla gara, alla località e alla data di svolgimento. C è da tener presente, che tutte queste buste giungono dalla FIDAL già predisposte con i dati sopra indicati. Nella busta indirizzata all ARCHIVIO FIDAL ed in quella indirizzata al COORDINAMENTO DELL ATTIVITA ANTIDOPING del CONI, oltre che in quella consegnata all atleta, devono essere allegate eventuali certificazioni individuali per i trattamenti terapeutici ovvero per le sostanze vietate oggetto di esenzione da parte della C.S.A.. Si tratta di dichiarazioni rilasciate dal medico curante, circa la somministrazione all atleta sottoposto al CONTROLLO ANTIDOPING di sostanze proibite per scopi terapeutici, che devono essere consegnate dal medico o dal dirigente sociale all Ispettore Medico. 10. Trasporto dei PRELIEVI al Laboratorio La borsa di trasporto va spedita, con mezzo celere, a cura del rappresentante della FIDAL, cioè del GIUDICE DELEGATO ALL ANTIDOPING. La spedizione va fatta per mezzo di CORRIERE ed il GIUDICE DELEGATO ALL ANTIDOPING deve aver cura di inserire l indirizzo del destinatario, già predisposto, nella tasca esterna della borsa.
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