- i Deputati al Parlamento Europeo. Tra i nostri problemi nella politica europea è compreso anche quello organizzativo

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2 2 COMUN D'EUROPA novembre 1963 vesni, decisi a deegare a un potere esecutivo europeo una parte dee oro prerogative. Ma, nea divergenza fondamentae che oppone i governo francese e i cinque atri, inutie sperare una iniziativa da parte degi Stati. Non resta che una souzione, i Para- mento europeo, che - esso - esiste e che fatto; è sufficiente per questo immaginare 'autorità che avrebbe una Assembea eetta da più grande scrutinio che avrà conosciuto a storia de'europa; più di cento miioni di eettori. Anche restando teoricamente consutiva, questa Assembea avrebbe un potere morae considerevoe e i suoi pareri avrebbero rapidamente forza di egge. Ecco e ragioni per e quai io ho deposto, con i differenti gruppi poitici favorevoi a una Europa integrata, una proposta di egge per fissare a data dee eezioni de Paramento europeo a 9 maggio Sarà anzitutto un reattivo dee buone voontà europee ne nostro Paese così come in quei consociati. Non è, in effetti, impossibie che 'opposizione a'attuae Capo deo Stato francese conduca acuni a dichiararsi più «europei» di que che non sono. n un affare così grave come 'Europa, un buon esame di coscienza non è inutie di tempo in tempo. E poi 'argofme~nto esce dae discussioni tecniche e diffidi a coguirsi per a grande opinione, che è assai europea, ma per a quae questa Europa appare, a giusto titoo, come un affare tecnocratico e riservato a basterebbe «rinforzare >> perché divenga una istituzione definitiva de1'europa unita. Ci sono due mezzi per dare a questo Paramento a sua forma definitiva: a,ccrescere i cuoi poteri o eeggero a suffragio universae. La prima formua, voi o capite immediatamente, urta suo scogio che noi abbiamo citato quanto aa difficotà di o~ttenere da parte degi Stati un accordo per questo riancio poitico: occorrerebbe far modificare i trattati, dunque fare appeo ai governi, ciò che sembra iusorio per,i momento. Le eezioni de Paramento europeo a suffragio uniiersae, già prospettate da Trattato di Roma, hanno i vantaggio di evitare questo appeo ai Governi. Sarebbe suffi,ciente, in effetti, che ciascuno dei Paramenti nazionai decidesse una data unica in Europa per questo scrutinio. governi non pot~ebbero aora sottrarsi quache esperto. Questa vota noi e progoa'organizzazione dee operazioni eett~ra~i a meno di vioare a egge votata. niarno una sceta sempice e chiara: «Voete ~i si è obiettato che e eezioai de Parapartecipare a'europa designando i vostri mento europeo a suffragio universae non deputati e imponendo un programma di voaccrescerebbero e competenze di questo, che sfia sceta?» in una paroa noi diciamo a sono, voi o sapete, imitativamente enume- 180 miioni di abitanti de continente: rate da Trattato. «Questa Europa è per noi che noi a fac- Ciò è vero in teoria, ma sarà faso ne ciamo. 1Va noi vogiamo che voi vi parte- cipiate, voi anche. Noi vogiamo che essa sia a vostra»... Aora? Chi oserà rifiutare agi abitanti de'europa d'esserne i cittadini? Chi oserà rifiutar oro i diritto di votare per farsi rappresentare e farsi ascotare? 1 soggetto è perfetto, poiché è chiaro: nessuno dunque potrà sottrarsi in nome di non si sa quae oscuro argomento tecnico. E noi potremo così censire i veri e i fasi partigiani de'europa. Noi democristiani tedeschi dovremmo esaminare i progetto di eeggere direttamen'te - come primo Paese in Europa - i Deputati a Paramento Europeo. Tra i nostri probemi nea poitica europea è compreso anche queo organizzativo di studiare e di attuare quei provvedimenti che permettano una concentrazione dee forze su un programma di azione europeo. A tae scopo è necessario in primo uogo a ibera e diretta eezione dei Deputati de Paramento Europeo ne quadro di eezioni nazionai. Fino ad ora i 36 Deputati tedeschi a Paramento de MEC sono stati eetti da Bundestag (Camera dei Deputati). trattato de MEC stabiisce però 'eaborazione da parte deassembea di progetti che permettano dirette e generai eezioni dei componenti de Paramento Europeo. La Repubbica federae tedesca, in occasione dee prossime eezioni per i Bundestag, dovrebbe dare 'avvio a questa iniziativa». (dichiarazione fatta in novembre da'on. Josef Hermann Dufhues ad una riunione dei dirigenti de Partito democristiano tedesco - CDU)

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4 1 tato ateneo, savaguardato otre che daja tradizionae autonomia universitaria (che in taia è comunque sancita daa Costituzione a'art. 33) dao statuto di autonomia speciae dea regione e dea provincia di Bozano. Ma i punto non è questa, che ci sembra pacifico per chi non sia avveenato da preconcetti: è che, con a reaizzazione de'università dee Doomiti, si darebbe 'esempio, in uno dei punti nevragici de'arcaico nazionaismo europeo, di un centro sovranazionae di cutura inteso a comporre modernamente e due maggiori tradizioni civii europee, quea atina e quea germanica in uno dei più tipici paesaggi naturai e umani d'europa. mpresa difficie? Nessuno se o nasconde: da probema ediizio a queo dee attrezzature cuturai a queo, forse maggiore, dd reperimento dei docenti (anche se è ben pensabie una serie di accordi interuniversitari europei) a queo finanziario, su quae pure a Banca Europea per &i nvestimenti (BE) potrebbe autorevomente esprimersi, visto 'interesse primario dee Co- munità, ripetutamente affermato, per o sviuppa de'istruzioae superiore universitaria e pw a formazione dei quadri dea economia comune. Con a fondazione de17università di Bozano non si renderebbe soo giustizia a una minoranza inguistica di cui a Costituzione prevede espicitamente a tutea (art. 6), non si equiibrerebbe sdo a convivenza cuturae dei tre gruppi (tedesco, itaiano, adino) dea vasta provincia ato atesina (7.400 km con una popoazione compessiva di abitanti disseminati in 114 comuni), ma si darebbe anche inizio, co,minciando da punctum doens più irritato, a quea redistribuzione territoriae dei centri universitari che a cutura europea recama. Le storiche goriose università medievai e urnanistiche non sono più sufficienti, perché nate in tutt'atre circostanze di sviuppo civie, a garantire a'eurapa non diremo a sua antica sup&orità, ma nemmeno a parità con a preparazione cuturae superiore de restante mondo: a recente inchiesta di Aberto Cavaari tra i premi Nobe europei (11 L'Europa inteigente )J, Miano 1963) ha documentato e crescenti difficotà, pw tra infinite benemerenze, dea ricwca scientifica europea a iveo universitario e i discorso può agevomente essere esteso ae discipine morai: tra tutti i paesi europei, e in particoare tra quei dea comunità, 'taia è a più gravemente co~pita daa aiichiosi geografica dee sue università. Sarà ascotato i campaneo d'aarme suonato daa Commissione di indagine? Ce o auguriamo, non senza indicare i gravisimo pericoo che invece di organici istituti superiori con efficiente ocaizzazione e adeguata struttura di cattedre (come sarebbe i caso appunto di Bozano per e prwedibii facotà di agraria, economia e commercio, ingue, ecc.) si cada nea souzione deteriore, di cui non mancano esempi otre queo citato di Trento, così indicata da un chiaro recente studioso (Coombo, Rapporto su'università itaiana, Miano 1963, pag. 38). s Si è andata sempre più diffondendo1 in questi utimi anni 'assurda abitudine di creare nuovi atenei, magari con una sda facottà, attraverso i concorso diretto e i - COMUN D'EUROPA contributo finanziario di comuni e province, di camere di commercio, enti minori e atri consorzi ocai, concordi tutti nea miope pretesa campaniistica di promuovere ameno un corso di aurea nea oro città 11. D'atro canto perché soffocare o scoraggiare 'iniziativa democratica degi enti ocai anche in questo campo dea poitica dea cutura? Si tratta di vautare, di organizzare e soprattutto di coordinare a di fuori di ogni campaniismo, provinciais~mo e nazionaismo. Ecco un be tema di studio e di dibattito per i comuni europei! Non da oggi, Comuni d'europa appoggia una iniziativa de genere di quetu sostenuta da'amico Tramaroo..Ci piace, proprio] a commento de saggio su ( L'Università de811e Doomiti,) - su cui sarà bene ascotare, e 'attendiamo, a paroa dei rapp~esentanti dea minoranza etnica di Lingua tedesca, di tutti i coeghi amministratori ocai dea provincia di Eozano, de Governo1 nazionae itaiano e de'gi amici federaist'i d'austria, d'taia e de reisto d'europa - pubbicare i testo1 de messaggio i7uviato daa Segreteria de'afoce a XV Congresso1 de Gemeindebund austriaco (svotasi a Wes i 21 settembre scorso), de quae è, stato atore, fraternamente~ accoto e appaudito, 'assessore di Udine,. proif. Attiio Bonao. Eccoro: ( La Segreteria dea Sezione itaiana de Consigio dei Comuni d'europa, anche a nome di tutti i Poteri Locai itaiani aderenti, porge un sauto fraterno ai partecipanti a XV Congresso de 1Gemeindebun.d austriaco. La Segreteria cogie 'occasione per dichiarare ai coeghi austriaci che essa rimane fedee ao spirito e aa ettera dea moszione, che fu presentata agi Stati generai di Francofmte su Meno da'austriaco Lugger e da'itaiano Serafini e che fu approvata a'unanimità da tutti gi amministratori ocai ivi presenti. Eccone i testo: ( 1 Con.& gio dei Comuni d'europa constata che una dee pime condizbni dea Federazione europea è i rispetto dea personaità e dee caratteristiche prwie dei popoi europei, e particoarmente i rispetto' de moido di vita dee minomnze inguistiche, etniche e reigiose, e a difesa dee condizioni di vita di queste minmanze nee oro re'gioni; domanda 'appicazione integrae di questi principi e a creazione.di un Potere fede~ae sopranazionae, che faccia rispettare questi principi, quai che siano gi atteggiamenti poitici e e egisazioni particoari degi Stati nazionai n. La fedetà dea Sezione itaiana az wncipi di Francoforte è stata fra 'atro dimostrata daa costante presenza ne suo Comitato Direttivo di un amministratore di ingua tedesca, appartenente a una dee minoranze etniche dea Repubbica itaiana. Neo stesso spirito fu tenuto ne'aprie 1961 un convegno dei Sindaci e degi atri Amministrato& ocai de consorzio dei Comuni dea Provincia di Baaano-Bozm - in arga maggioranza di ingua tedesca -, sotto gi auspici dea Sezione itaiana, con 'intervento de Presidente sopranazionae de CCE Cravatte, de Segretario generae Bareth, de Segretario dea Sezione austriaca Hammer e de Se'gretario dea Sezione tedesca Muntske. novembre La Segreteria dea Sezione itaiana 0si serva che nessuno si scandaizza se cittadini de Massachusetts o dea Caifornia si dichiarano per prima cosa eai verso gi Stati Uniti d'america e soo in secondo uogo, verso i Massachusetts o a Caifornia: ebbene, perché non cominciamo a fare eguamente anche in Europa? Dowrernmo in questo caso riconoscere che Governi e partiti nazionai, da una parte e da'atra, si asciano spesso trascinare da puntigi e da considmazioni eettorai, mentre i nemico che tutti insieme dobbiamo sconjiggere è uno soo, i nazionaismo. Questo nemico è vivo 1 e minaccioso, in taia come in Austria, in Germania come in Francia o in Begio o atrove. Nei nostri due Paesi, 'Austria e 'taia, abbiamo poti i dovere di una particoare cautea, poiché pesano su di noi e 1 gravi responsabiità de fascismo e de nazionasociaismo. Sta dunque a noi amministratori ocai, sta agi uomini dea scuoa, ~ ai rappresentanti dei avoraton, ai gio~na- 1 isti democratici, a tutte e persone pensose de'avvenire, di prendere concrete iniziative 1 pe~ché, proprzo à dove permangono attriti 1 e incomprensioni fra europei di ingm 1 diversa, si provveda a avorare più intensamente pei. a Federazione sowranazionae. 1 N La Segreteria dea Sezione itaiana de 1 CCE si augura che in que territorio(, che a 1 Costituzione dea Repubbica itaiana chiama Ato Adige-tiro e^ Etschand e che e 1 popoazioni di ingua tedesca chiamano piut- tosto Sud-Tiroio, si empiano esperimenti 1 amministrativi e di autogowerno degni dee, mig1io.n tradizioni europee - a cui L'Austria ha dato un apprezzato contributo -; e che neo stesso territorio si pre& occasione Amministratori ocai! Aderite a Consigio dei Comuni e dei Poteri ocai d'europa, a 'grande famigia degi Amministratori ocai europei e democratici! daa convivenza dei cittadini europei di ingua tedesca e di cittadini europei di ingua ~ itaiana per compiere avanzati e importanti esperimenti scoastici e cuturai, che portino 1 ad una mggiwe fusione fra a cutura di, ingua itaiana e a cutura di ingua tedesca, cioè fra due dee massime cuture dea tra-, dizione europea. Questo è oggi i nostro1 pre- 1 ciso dovere, perché a nessuno di noi interessa ' i primato dea cutura tedesca e dea cutura itaiana, i primato dejaustriu e i primato de'taia, ma sotanto i pfimato 1 cuturae, civie e soprattutto' morae de'europa ne mondo. Non asciamoci impri-, gionare dai nazionaisti itaiani o austriaci: i nostro unico dovere è a costruirione degi Stati Uniti democratici d'europa. La Segreteria dea Sezicme itaiana de QCE desidera terminare i suo sauto fra-, terno ai coeghi de Gemeindebund austriaco i invitandoi fin da oca a partecipare in massa ai 7' Stati generai dei Comuni e dei Poteri 1 ocai d'europa, che si svogeranno a Roma ~ ne'ottobre Viva e autonomie ocai! / Viva a Federazione europea!,. i

5 novembre 1963 COMUN D'EUROPA 5 Conviene ampiare e città o motipicare? riamente amministrate ciascuna da una «deveopment corporation» si ha già, a 15 anni daa oro reaizzazione, una eccedenza dee Questo i tema de Convegno tenuto in Oanda, ed Arnhem, da 26 a 29 giugno, Convegno detto de cinquantenario pe~ché ha ceebrato i cinquantesi,mo anno di attività dea Federazione 1nt.ernazionae per 'Abitazio,ne e 'urbanistica, aa quae 'ACCE aderisce da parecchi anni. A fondare a Federazione fu 'ideatore dee città-giardino, sir Ebenezer Howard; ne primo decennio di vita fu a «nternationa Garden Cities and Town Panning Associatioa» ad accompagnare a tenace opera de'howard che riuscì a finanziare ed a far costruire e prime due città giardino, Letchworth e Wewyn; esse furmo ideate e reaizzate per una densità di 5,0 abitanti per ettaro. L'ACCE è stata rappr~sentata a questo Convegno de'ing. Brugner, P'residente de'stituto di studi e reazioni intercomunai, che da moti anni segue 'attività dea suddetta Federazione. A Convegno erano presenti otre 200 deegati di città associate e di sezioni nazionai dea Federazione, in rappresentanza di otre 30 nazionaità. Arnhem è stata presceta a sede de Convegno per 'interesse dea pianificazione adottata su scaa regionae per una parte dea provincia de Gederand, aa frontiera con a Germania; diremo appresso dea visita aa zona. 1 rapporto introduttivo è stato presentato da sir Frederia J. Osborn ed è stato seguito con moto interesse, anche perché toccava i probema affrontato da moti Paesi nd'utimo cinquantennio e da pochi avviato a souzione o quanto meno a sperimentarne acune souzioni: come evitare i pauroso accrescimento dee città. 1 reatore ha anzitutto messo in evidenza 'errore in cui sono caduti momti urbanisti nea interpretazione de'idea di città giardino presentata da Howard fin da 1898 coi1 suo ibro intitoato «To morrow»; a preoccupazione per i domani era già viva aora; i concetto di città giardino si è troppo spesso reaizzato con i sobborgo giardino, mentre Howard e cooro che guidarono a Federazione dopo a sua morte (1926), sostenevano che una città giardino «è una città concepita per essere ambiente capace di assicurare avoro e vita sana; di dimensioni tai da rendere possibie una vita sociamente sviuppata, non maggiore; circondata di zone di verde; 'insieme de territorio deve costituire proprietà pubbica o comunaue conservata a disposizione dea comunità». Una concezione dunque competamente diversa da quea di sobborgo giardino e che è destinata aa costituzione di città nuove autosufficienti sotto ogni aspetto, non quartieri residenziai sateiti di grandi città; città nuove, anche se costituite su nucei comunai minori, già esistenti; ubicate rispetto ae grandi città in modo da consentire i decentramsnto di mote dee attività inopportunamente ivi stabiite. E' i concetto che ha consentito agi ingesi di approvare ed appicare ne 1946 i «New Towns Act» con a costruzione di una ventina di città nuove. LE prime di queste città, previste per a abitanti ciascuna, hanno segnato a densità di di Romano Lugani 32 a 35 abitanti per ettaro, densità giudicata poi troppo bassa, date e distanze interne che ne sono derivate fra abitazioni, stabiimenti, centro commerciae; nee successive reaizzazioni a densità è stata prevista maggiore ed attuamente si progetta anche fino ad un massimo di 200 pwsone per ettaro, benché a media ideae sia dai più giudicata tae da 120 a 130 abitanti. 1 grafico entrate, tenuto conto tanto de rimborso rateae de capitae che degi interessi. Abbiamo vouto chiarire questo concetto di città giardino perché ampiamente dibattuto a Convegno di Asnhem ed iustrato daa reazione di Sir Osborn. reatore ha affermato che in questi utimi 50 anni e cause de fenomeno che gi americani chia- mano '«esposione metropoitana», vanno addebitate ao sviuppo dee comunicazioni a troppo imitato reddito agricoo, aa poi- O p Krm. Ubicazione dee città nuove e dei centri di nuovo sviuppo rispetto aa Grande Londra m. che qui riproduciamo da voume in preparazione da parte de'stituto di Lugano «Pouvoirs Locaux en Europe», mostra a ubicazione dde città nuove e dei centri di nuovo sviuppo rispetto aa K Grande Londra» ed estmnamente aa sua cintura protettiva di verde. Da punto di vista dea destinazione, c nuove città ingesi hanno segnato un netto successo per e mote richieste di industrie di stabiirvisi; da punto di vista finanziario esse hanno anche segnato un successo perché per e prime 12 città nuove, promwiso- tica dee abitazioni che troppo spesso ha portato a mostruose periferie di città: non può accettarsi come rimedio.i risovere i caotico traffico che ne deriva, perfezionando i sistema interno dei trasporti; d'atra parte i de,centramento dee aziende commerciai, degi istituti di credito, dee scuoe. verso a periferia dee metropoi, a qua cosa sta avvenendo nee città americane (Los Angees è stata portata ad esempio), porta ad atre difficotà di ordine amministrativo e pone i probema dea città-regione 1 reatore ha detto testuamente: «ci,

6 6 COMUN D'EUROPA novembre 1963 ii piano regionae = Rijn en jsse»: area ricreativa di importanza nazionae (questa foto e 'atra più sotto sono tratte da n de Boettino dea Federazione internazionae per 'abitazione, 'urbanistica e a pianificazione de territorio). i se présente une acune dans a phiosophie en matière de: Finances Pubiques. 1 parait que, dans tous es Pays, e critère paur es subventions officiees ou pour es prets gratuits est simpement ceui de souager es charges ocaes ou bien d'éteindre des devoirs privés et avec cea on sembe ignorer 'effet secondaire par rapport au déveoppement urbain et à a distribution de a popuation. e 1 est inutie de protester contre es subventions officiees accordées aux vies en vue d'une améioration de 'habitat, d'une réorganisation de a circuation ou de renouveiement du centre. Au cours d'un sièce de stupidité - en tout cas, de manque de sagesse prévoyante - es vies se sont aissk échouer dans un marais teement déporabe qu'ees ne savraient s'en tirei. sans aide gouvernementae. c< Mais, pour 'octroi de p-eis privièges officies, cda devrait etre une condition absoue que es vies devraient s'arrhter sur eur route auto-destructive ou auto-mutiante. Ees devraient 6tre obigées d'introduire ou de consentir à une poitique de imitation de eur croissance extérieure se doubant d'une poitique de réduction de a densité centrae, jusqu'à un te1 point qu'i deviendra possibe de procéder à un renouveement sur a base de normes justifiée:: d'environnement résidentie 11. Sir Osborne. ha quindi fatto a storia dea poitica urbanistica e de'abitazione negi utimi decenni, in reazione agi aumenti di popoazione ovunque registrati ed ae esigenze sempre maggiori dee famigie in fatto di abitazioni, di pubbici servizi, di possibiità di frequenza nee scuoe superiori per e giovani generazioni. 1 reatore mote città nuove di imitata densità di popoazione, ben equiibrate nee possib,iità di avoro e di attività professionai e modernamente attrezzate. Atra reazione interessante è stata quea de'urbanista americano Ph. Hammer i quae ha presentato una serie di quesiti ai quai i Convegno non poteva evidentemente che rispondere in parte: egi ha cioè chiesto in definitiva se, invece di creare città LXPAiVSOY Or VDBAN &REA JNL iydu RJN EN JSSEL ha concuso affermando non esservi dub- EXPANSON bio che, piuttosto che aumentare a popoaor urban AREA UNT~L ZOO0 AGRCULTURAL AREA m AUSDEWNUNG 06s STADT~SCHEN GEBETES acs 2000 zione dee grandi città, megio è.progettare EXPANSON ~k. L~ ZONE URBANE JUSOV. i 2000 ZONE AGRCOLE nuove, non fosse megio progettare armonicamente e piccoe città in via di sviuppo, pur non negando, anzi tenendo presenti i vantaggi offerti dae nuove città per a imitata densità di popoazione. Egi ha previsto anche per e città europee, che hanno già superato i imite sopportabie di popoazione, ciò che sta verificandosi nei grandi centri americani: trasferimento spontaneo dee zone residenziai da centro a'estrema periferia, con tutte e conseguenze, sia per i maggior tempo occorrente per raggiungere quoti$dianamente i posto di avoro, sia per gi oneri sempre maggiori per i rinnovo e trasferim nto di tutti i servizi ai quai deve provvedere a pubbica amministrazione. Lo spagnoo prof. Cost, che da otre quarant'anni segue 'attività dea Federazione, ha affermato che ogni organismo vivente, e a città è tae, non può crescere iimitatamente senza trasformarsi in mostruosità e che pertanto ogni città deve prevedere in tempo a costituzione di nuovi centri urbani, prima di giungere a imite massimo toerabie che può, grosso modo, essere indicato in un miione di abitanti. M. J. Vink ha posto 'accento sua infuenza dei fattori economici che determinano 'affusso ne1e grandi città, in contrasto con 'aspetto umano de probema. Dopo una discutibie dissertazione storicofiosofica, egi ha previsto ne'avvenire un continuo mutamento dee strutture urbane; ne'epoca presente, secondo 'oratore, ci si deve imitare a prevedere a città regimae, cioè 'insieme di più centri urbani di dive~sa importanza che esercitano reciprocamente a oro infuenza; occorre prevedere 'armonizzazione di queste infuenze. L'intervento de'ing. Brugner ha a questo punto richiamato 'attenzione de Convegno sua importanza che si deve annettere a sistema amministrativo vigente ne Paese; non si può arrivare a feici risutati in fatto MLTAR GROVNGS 4uSDEnNUNG, OES 5rADT1ScnEN GEB1ETE5 6'5,380 ni~iraaisc~es GEL~NDE TEFRYN MLiTARE LANOW~~SCHAFTELC~ES GEB~ET MAN ROAO - HAuPTSTRASSE ROUTE PFUNCPALE

7 novembre 1963 COMUN D'EUROPA 7 di urbanistica se su uno stesso te~ritorio esistono più organismi amministrativi che si ignorano a vicenda, peggio ancora se essi sono a oro vota tutti sotto a tutea di una burocrazia centrae deo Stato, mentre autonomia e coaborazione sono necessarie aa eaborazione dei piani regionai; egi ha portato 'esempio di Vienna e di Zurigo, due città che hanno affrontato i probema de imite di sviuppo e a costituzione o previsione di nuovi centri nei oro piani regoatori; questo è stato possibie ae due città perché amministrativamente esse costituiscono a tempo stesso comune e cantone o distretto. Tutti gi atri interventi hanno posto 'accento unanimemente sua necessità di imitare 'espansione di centri urbani troppo sviuppati o con eccessiva densità di popoazione e di provvedere, su piano regionae, ao sviuppo di nuovi centri; questi i pareri unanimi a concusione de Convegno. Se~condo i programma prestabiito, ai convenuti è stato iustrato i piano urbanistitco dea regione Reno-jsse», descritto anche in un numero speciae de boettino dea Federazione nternazionae. convenuti sono anche stati accompagnati in visita aa zona che è interessante descrivere. La regione in esame, a differenza de resto de'oanda, è coinosa e boschiva specie a nord dei due fiumi; a sud, meno coinoaa, è zona agricoa e confina con a zona tedesca dea Ruhr; i disivei, su iveo de mare, vanno da 20 a 100 metri. La regione costituisce zona residenziae estiva e turistica per gi stessi oandesi. Arnhem, capouogo, ospita moti istituti di ricerca scientifi,ca, compresa a nota Università agraria dea vicina Wageningen; è centro commerciae per tro'varsi presso i confine con a Germania e sua inea ferroviaria nord-sud, nonché su'autostrada E 36. La popoazione attuamente conta abitanti; notevoe 'aumento dee nascite in tutta 'Oanda e notevoe anche 'aumento nea regione per immigrazione interna. piano regionae prevede che gi attuai abitanti dea regione, con abitazioni, divengano ne 1980, con abitazioni, e con abitazioni ne 2000; ciò porterebbe da 6,s per- sone per abitazione a 3,36, in media, ne Data 'importanza dea regione, considerata zona di ricreazione e di riposo per 'intera popoazione oandese, si è dovuto savaguardare i paesaggio ed a tempo stesso determinare e zone di espansione di Arnhem, contenute queste utime nda zona meridio- nae n- boschiva o imitatamente boschiva, con opportune previsioni di ampiamento e sviuppo dei piccoi comuni viciniori, come è indicato su grafico che riproduciamo da boettino dea Federazione. nuovi quartieri residenziai sono tutti reaizzati o concepiti con modernissime case unifamiiari o bifamiiari, circondate da giardini e su strade quasi mai rettiinee e più spesso aberate, in armonia con a o~nddazione de terreno e con a esteti,ca de paesaggio. Non deve essere infine ignorato che, secondo a egisazione oandese, i piano regionae impone ai piani comunai prescrizioni generai senza pervenire a dettagi, asciando ae amministrazioni comunai a facotà di predisporre ed approvare i piani regdatori, Sua vecchia carta ingiaita si egge: ( Dipartimenti dea Repubbica Cispadana Una ndivisibie n. Perfino e maiuscoe à suonano appropriate e commoventi. Lavorarono, ne 1797, aa preparazione di questa tabea dei dipartimenti, undici firmatari e i oro nomi che, ne migiore dei casi, hanno ancora una certa ocae risonanza in circoii ristrehti di cutori storici, possono rimanere sconosciuti. Saranno s%ati undici cittadini quaunque, ma, su queste pagine, c'è un piccoo posito per oro. Nm hanno preparato che un eenco, annotando nomi di paesi e di centri e N vie 11, preceduto daa dizione quasi assiomatica che abbiamo or ora etto. Eppure questo oro avoro, ripetiamo, ha un senso esempare per noi. Erano i primi anni di un fervore costituzionae di ibertà, i primo passaggio di Bonaparte aveva dato 'occasione (non 'origine, come si sa!) ae speranze più concrete di democrazia poitica a più ampi confini territoriai. A Modena, neo stesso anno, era approvato da un Congresso i Piano di costituzione per a Repubbica Cispadana, preceduto da acune dichiarazioni sui diritti e dweri de'uomo e de cittadino. 1 avoro degi undici esperti - pe~ché esperti nea conoscenza de oro territorio dovevano essere, se i Congresso si servì dea oro opera di eencatori e raggruppatori - si univa dunque a un, moto preciso poitico che gi dava senso e vigore. La oro fatica praticamente si risose in questo): compiere una accurata indagine de territorio1 dea Repubbica Cispadana, identificando e (: centrai j)% (i Capouoghi dee Comunità, si direbbe noi oggi) (1) e sviuppando poi attorno ad esse una rete - più o meno estesa - di, Cantoni D, scomposti in tanti comuni O sezioni (tanti e pochi secondo i casi). La funzione quindi degi autori dea Tabea fu quea di esperti comunitari che ebbero 'intento di non imitarsi a segnare una nomencatura di paesi e città, ma di riprodurre in uno schema competo 'artico#- azione in ruote diverse di un intero ingranaggio vitae e organico. Si vede dao stesso svogersi dea tabea che nei compiatori non ci fu acun preconcetto di necessario equiibrio numerico: troviamo Dipartimenti di 12 come di 22 cantoni e cosi cantoni di tre come di 18 tra paesi e città. Tutto ciò ha un significato: è fatto ci06 per riprodurre fedemente un ordine di gravitazioni naturai intorno ae centrai di vita ocae e, d''1tro canto, ha 'evidente scowo di assicurare anche ai territori meno importanti regionamente e meno densi di centri abitati, non tanto una differenziazione amministrativa, quanto una rappresmtatività poitica. Perciò a vecchia carta ingiaita si affianca a Piano costituzionae Cispadano. Non è facie imbattersi in una preoccupazione de genere in cooro che si appassionano ai probemi dee autonomie ocai. Essi, di saito, battono separatamente (1) Un i oggi,, moto aa ettera, perché appena ieri quando o dicevamo in ambienti nazionai o europei, ci prendevano per fondatori di una nuova reigione! di Magda da Passano i due fronti: queo dea strada periferica che svincoa da potere centraizzato (e accentrante) o queo de'autorità centrae che rimanendo a distanza e matematicamente 11 suddivide, secondo un mainteso criterio di defumza, i suo potere. La composizione de contrapporsi dei due fronti è quasi sempre ricercata e trovata in un ordine amministrativo che è, come si sa, sempre possibie, ma che non contiene che una parte dee esigenze ocai e decentra soo in senso N contabie,) o Stata nostri esperti di Modena, invece, avevano intendimenti più reai e a temspo stesso più W- biziosi: costruivano aa base i nuovo Stato. Soo apparentemente disordinati gi undici prepararono - chissà a prezzo di quae sforzo evoutivo - i disegno. Visto in questa uce è capibie i titoo che apposero a oro avoro: à è a oro firma paitica. Suona, questa firma, a distanza di poco meno di due secoi, un po' enfatica. Si osserverà: è naturae, perché nessuno dividerebbe oggi i territorio dea Cispadana. Ma 'enfasi che cogiamo oggi e che ci dispiace, non è atro che a misure dea sproporzione tra o sforzo compiuto e i territorio geografico che essa investe. E' già enfatico moto diritto costituzionae di oggi, su àmbito geografico nazionae: ecco i perché. Ci viene perciò di sorridere a eggere que'. Una e ndivisibie 11, con e brave maiuscoe di buona, quanto inutie, direttoriae memoria! Uno schema, d'atronde, cosi scarno nm consentiva commenti. 1 commento, e quindi i riievo poitico e costituzionae, de'ordinamento messo insieme da gruppo degi undici, è in un atro documento su quae si deve - per competare i discorso - mettere gi occhi. Si tratta appunto de piano di Costituzione per a Repubbica Cispadana espresso nea sua stesura di stampa da Congresso Poitico. avoro dei nostri esperti di comunità ocai è già esposto ne Titoo secondo di quea Costituzione (( Distribuzione de territorio 11 ); dopo: 'eenco breve dei dieci dipartimenti con i reativi Capouoghi. Segue 'iustrazione: ogni Dipartimento è diviso in cantone, ogtii cantone a sua vota in sezioni; i cmfini di tutti possono.essere rettificabii. E' nea Sezione che si aduna a prima assembea poitica: i Comizio primario. Esso è 'organo per i quae a sovranità dea universaità dei cittadini (titoo N) si esercita immediatamente; mediatamente invece nei Comizi Decuriai (ne Capo uogo di ogni cantone) e poi Eettorai. Da ogni dieci eettori cantonai, si eegge un Eettore, membro dei Comizi eettorai, indetti ne Capo uogo Dipartimentae; a di sopra ancota i Consigio dei Trenta e dei Sessanta (e due Camere). Giurati, gi Amministratori dei Dipartimenti, 'Accusatore pubbico, i Canceiere de tribunae criminae, i Giudici dei tribunai civii, vengono eetti dai due Consigi. membri de Corpo egisativo ('insieme dee due Camere 'una (i 60) proponente, 'atra (i 30) approvante) si ricorda: CC Non sono Rappresentanti de Di-

8 8 COMUN D'EUROPA novembre 1963 partimento che i ha nominati, ma de'intera Repubbica )... Ancora: C i Corpo egisativo cambia sede, può riunirsi in sessione dove crede (save e avvertenze costituzionai di tempo e di convccazione): in quea sua nuova sede nessun prowedimento pertinente a uogo stesso in cui si tiene a sessione, deve essere presentato con precedenza 11. Non seguiamo più per tutti i rivoi secoadari (megio sarebbe dire successivi!) a cascata rifo'rmatrice. Quei che ci interessa enuceare bene, andando a vivo de Piano costituzionae, sono acuni principi basiari che o informano e che sono i imite-fine de potere effettivo dee comunità ocai. Quacuno ha detto che tutte e Costituzioni si assomigiano e moti pensano che in ogni caso esse non sono che un dato dea vita democratica di un paese. C'è chi sostiene poi che i paesi senza costituzioni scritte sono i più democraticamente ibesri, e chi a contrario nasconde sotto carte costituzionai ceebrate con i termini. dernocratico 11 e 1.1 popoare 11, i vuoto1 di sostanza di vita poitica ocae, ai diversi gradi. Ma nessun paese e nessuna co~tituzione che si curi di garantire a democrazia a iveo~ dee assembee ocai in quaunque modo e eghi fra oro e a'autorità centrae (con maggio~re e minore1 perfezione di equiibrio poitico), può essere considerato fuori dea democrazia autentica. 1 che autorizza a dire che è a comunità ocae a sede primaria dea democrazia. E primario non è un tennine temporae sotanto, come sapevano i costituzionaisti di Modena (2). Non so se a questo punto quacuno s'è accorto dove conduca a nostra strada. Sen- (2) Si potrebbe metter in circoazione questo detto: 11 Dimmi e tue comunità ocai e ti dirò che Stato sei! 1). za autonomia, senza voce poitica dee Comunità ocai, non c'è ibera democrazia. Non ci sarebbe stata unità e indipendenza d'taia senza e forze dei 11 comunai (come si dissero aora). Essi furono coscienti di questo; senza questi consensi arghi ne numero quanto modesti nee persone, non si sarebbero avute e spinte effettive a'unità che i teorici dea poitica unitaria saggiarono e interpretarono. Essi, i K comunai n, fecero assai di più: furono oro a garanzia per 'opinione pubbica, furono a rivouzione innovatrice, come furono i paadini Ogni nuovo abbonamento sostenitore a Comuni d'europa ci permette di inviare un certo, ute- riore numero di copie in omaggio a cittadini che ancora non ci conoscono. amici ABBONA TE V! dea più schietta, nonché soffo,cata tradizione. Non c'è da equivocare: soo di rado si identificarono con amministratori ocai investiti di funzioni. (Come potevano essero, de resto, à dove a ibertà ocae non esisteva?). Ma fedei assertori dea ibertà aa radice quai furono, meritarono i favore popoare e possono ancora o~ggi esser un richiamo utie ed esempare. 1 Risorgimento continua, si è detto più vote. Sì, certo, i territorio si è aargato; queo dea Cispadana di ieri non è, oggi, che meno di una Regione. Le comunicazioni, i trasporti, L CRSTANO FEDELE ALLA TERRA Teihard de Chardin pagg. 260, ire di Pau Grenet p La vita e i pensiero de grande gesuita in una esposizone esempare per equiibrio ed oggettività. Una guida sicura aa conoscenza dea figura più conturbante de mondo cattoico moderno. n appendice: festi di Teihard de Chardin, Jean Danihou, Henri de Lubac. -p---- ~.. -p. --- p p. - P p Coana «MEZZO SECOLO VALLECCH. - p-- - i mercati, gi scambi di ogni genere si svogono in cerchi più ampi. Questo aontana sotanto i punto di arrivo; i punto di partenza è e resta 'uomo nea sua comu- nità - diciamoo ancora una vota prima- ria,). 1 punto di arrivo è ancora davanti a noi; non è più o Stato nazionae; ed è a di à de suo àmbito a nostra nuova patria. Non se ne intravede oggi a nascita, ma soo co,nfuse o parziai formue di cdeganza'; embrioni timidi quanto presuntuosi nee stesure trattatistiche - di formue comunitarie europee. Essi inducono i più fiduciosi a pensare che sono e avvisagie di una costruzione effettiva de'europa, spinte che - comunque - muovono i vecchio ordine di cose e o costringonoi quasi a un riesame di sé. Ma (ci chiediamo con cooro che dovrebbero essere a cmtatto irnrnediafto con 'opinione pubbica) avverte i popoo europeo un reae processo di iberazione e di affermazione di una più ampia democrazia? A contrario(: 'opinione pubbica avverte disagio, scoramento e in essa serpeggia sfiducia ne regime paramentare e nea democrazia stessa. Con a saita de iveo materiae di vita riconosce a necessità quasi escusivamente tecnica 1, di un'aeanza su piano europeo; non sa pensare a'europa poitica che dovrebbe avere vita. Sente confusamente che quacosa non può cmsentire ritorni e si conforta occasionamente di più arghi accordi cuturai e sociai, come se questi fossero irreversibii! Epppure sa, profondamente, che 'insicurezza de'europa oggi è grande, sente a provvisorietà a un tempo e a meccanicità degi o,rganis,mi di intesa,. Ora una crisi di governo, ora i rito'rno per anni a nazionaismo ibetoide di questa o quea marca, ora a coaizione di interessi finanziari contrastanti, rimandano, rimandano, rimandano... Tutto ciò che si rimanda è, ne.a sua imitatezza, rimandabie; è per questo, d'atronde, che i suo protrarsi non è sentito come una mutiazione dirdta, da popoo deeuropa. Graduaità, fasi, prudenze ministwiai di oggi... invece, per i1 compimento di quea unità o'ccorse impugnare e armi e mo~rire! Torniamo ai nostri fagi ingiaiti? Facciamo,o, non però quasi a rifugio e fuga daa difficie e contraddittoria reatà che ci circonda. Chiudiamo a nmtra ettura tornando à dove i ibro incomincia: 11 diritti de- 'Uomo, che vive in società, sono) a ibertà, 'uguagianza, a sicurezza, a protprietà... La propridà è i diritta di godere e di disporre dei propri beni, dee proprie rendite,. de frutto de proprio avora, e dea propria industria. Ognuno può impegnare i tempoi e 'opera sua; ma niuno può ve%- dersi né essere venduto. La persona è una propriem inaienabie... «La garanzia sociae non può esistere se i poteri non sono divisi ed equiibrati, se i imiti dei medesimi non sono circoscritti, e se non è assicurata a responsabiità dei Funzionari pubbici... n. Tutti i doveri de'uomo e de Cittadino derivano da questi due principi: 11 Non fate agi atri ciò che ncm vorreste fatto a voi n e, fate costantemente agi atri que bene che ne vorreste ricevere n... Non possono dunque gi estperti ocai restare fuori mai; non si è 1.1 tecnici de'autonomie ocai 11, se non si è i poitici dee primarie assembee!

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10 ' 1 O COMUN D'EUROPA novembre Dopo aver ricordato che a citata formua Dando ibero sfogo aa propria amarezza ~ «una egisatura, un governo, un piano», poi di Cassandra de ventesimo secoo, egi afdiventata famosa grazie a P.M.F., era già ferma infine che ( a grande massa dei citstata anciata da Verret a Primo Convegno tadini preferisce a rigore austero dea. sua pianificazione democratica, tenutosi ne discipina democratica 'abbandono dee marzo de 1962 a Grenobe, hdré Hauriou proprie responsabiità. Le paroe atisonanti e e frasi senza senso dei nostri moderni - che 'esercito cessi di costituire una casta a sé, sotto moti aspetti priviegiata e irresponsabie, per rifondersi spirituamente ne popoo,, da cui trae anche storicamente origine; - che i responsabii dea vita nazionae si trovino neo stato d'animo di chi sente di doversi appeare in ogni momento a giudizio de popoo, e non di voero ingannare; - che a progettata riforma possa disporre di un asso di tempo abbastanza grande per a propria attuazione, cioè un decennio commenti degi uomini poitici La R.M. ha suscitato, come era da attendersi, una arga messe di commenti da parte di numerosi studiosi e uomini poitici francesi. Se ne fa portavoce - naturamente sottoineando quei che si esprimono in termini di sostanziae appoggio - i numero di ottobre 1962 dei Cahiers de a Répubique, a rivista poitica diretta dao stesso P.M.F. Per esempio, G. Ardant nota, non senza acume, che «i Paramejnti hanno avuto origine in preoccupazioni di ordine finanziario e si sono costituiti attorno aa nozione di biancio, que biancio i cui rifiuto costituiva 'utima ratio dee assembee. Con procedimento simmetrico, P.M.F. parte oggi da preoccupazioni economiche e costituisce e sue Assembee attorno a concetto di piano». «Ma - s'interroga infine Aridant è veramente possibie ricondurre tutta a poitica economica e finanziaria aia pianificazione? 3. Resterebbe comunque da chiarire se questa pianificazione debba essere nazionae od europea. P.M.F. sembra riconoscere i Limiti dea prima e postuare per conseguenza, ameno in teoria, 'avvento dda seconda; ma in pratica si comporta, in tutti i consigi tecnici di cui è ricchissimo i voume, come se soo a pianificazione nazionae meritasse di attirare, di fatto, a sua attenzione. La contraddizione è ampiamente rievata da Ardant, che, pur evitando di prendere posizione su merito, termina sottoineando a necessità «che 'opinione pubbica francese e quea degi atri popoi prendano coscienza di questi probemi». Auspicio senz'atro giustificato. 1 prof. Maurice Duverger, premesso di trovarsi d'accordo con quasi tutte e proposte de'ex presidente de Consigio, imita però grandemente a portata dea sua stessa adesione, quando scrive: «1 treno che P.M.F. propone di anciare sui binari de'awenire non presenta, ai miei occhi, che un soo inconveniente, ma abbastanza grave: a ocomotiva non mi sembra in grado di trascinare i convogio. Credere che basterà aggiungere aa nostra vecchia macchina a vapore paramentare i diritto di sciogimento de'assembea da parte de Presidente de Consigio, perché essa diventi capace di trascinarsi dietro anche un treno rapido, è, a mio avviso, una mera iusione». E Duverger concude: «Tra 'ecceente formua che P.M.F. fa sua - una egisatura, un governo, un piano - e i mezzo che egi prmonizza per appicara, a distanza è enorme,. Anche se moderatamente espressa, a eritica, come si vede, è di fondo. si rammarica che P.M.F. respinga i soo mezzo che, ne contesto poitico attuae, permetterebbe di fare effettivamente coincidere e tre cose: cioè a dissouzione automatica de'assembea, in caso di crisi di Governo». «Se si rinuncia ao sciogimento automatico, non si reaizzerà mai i governo di egisatura», afferma infatti 'Hauriou, che però riconosce a formua di P.M.F. come «moto più franca e onesta de'atra: dissouzione automatica, a meno che i Presidente dea Repubbica non disponga atrimenti». Francis Leenhardt, soffermandosi soprat- tutto sua parte ~conomica, critica a trasposizione de C.E.S su piano poitico e a sua trasformazione in Senato. La proposta, secondo i eader sociaista, non è opportuna in un momento in cui i Senato si è eretto in cittadea di resistenza a potere esecutivo e ae sue iegaità. E' anzi senz'atro spiacevoe che essa apporti una cauzione di sinistra a progetto goista di fondere Senato e Consigio Economico; progetto che rischia di apparire come 'arma dea vendetta contro i repubbicani de Senato 11. n sostanza, Leenhardt concorda sua necessità di associare maggiormente e formazioni sindacai aa pianificazione economica, dando ai dibattiti economici tutta 'importanza che meritano, ma insiste perché e due assembee restino separate, ravvisando in una eventuae Camera degi interessi ) una evidente e pericoosa 11 concessione a'antiparameatarismo 11 che sta sempre più guadagnando terreno. Francois Mitterand ha paroe moto cade per a persona e 'opera de suo amico P.M.F., e cui proposte gi sembrano però andare spesso a di à dee concrete possibiità dea Francia di oggi, soprattutto se si tiene conto dee caratteristiche e dei imiti dea sua casse dirigente. 1 ragionamento di P.M.F. sarebbe de tutto convincente - egi afferma - se a Francia avesse a fortuna di possedere un gruppo di uomini paragonabie a queo che seppe imprimere agi Stati Uniti 'impuso a cui energia non si è ancora spenta oggi. Ci vorrebbero cioè un Washington, un Frankin, un Jefferson francesi! Questo ruoo - constata con amarezza Mitterand - De Gaue se 'è sciupato, interpretandoo aa stregua di un Franco o di un Saazar! 11. Prima di edificare e strutture deo Stato - concude 'ex guardasigii - sarebbe quindi prudente costituire un nuceo di cittadini disposti a consacrarvisi con a fede e 'entusiasmo di chi inizia 'opera di tutta a sua vita 11. Partendo da presupposti ancora più pessimisti, Roger Pinto si domanda: 11 Siamo ancora a tempo per reintrodurre i francesi ne oro regime poitico? 11. A questa domanda drammatica e veramente pregiudiziae, egi sembra piuttosto propenso a dare una risposta negativa, perché, dopo aver ricordato che P.M.F. crede nd'uomo razionae ), egi si ancia quest'atro interrogativo: 11. Ma troverà egi un giorno quest'uomo? 11. demagoghi riescono gradite ae oro orecchie perché non domandano sforzo acuno. Ma un tae regime sbocca, prima o poi, nee democrazie popoari ). Ecco quindi una voce che, come P.M.F., vede i pericoi dea situazione attuae, ma 1 non crede ne tipo di souzioni che 'atro propone. J. L. Quermonne ci riconduce ad un esame 1 di fondo dee tesi mendesiste, speciamente su'annosa questione dea separazione dei poteri. CC Se vi è oggi una idea che seduce - annota Quermonne - è ben queia di considerare superata a separazione dei poteri, o ameno 'esigenza de oro equiibrio 11. Sua scorta de centraismo democratico, che ha fatto e sue migiori prove ne'unio- 1 ne Sovietica e nee democrazie popoari, anche i goista di sinistra Capitant sostiene oggi che, C governare è egiferare 11, ma P.M.F. insiste sua sua concezione cassica, ~ per cui invece 11 governare è scegiere 11. ndubbiamente i progressi dea scienza poitica hanno spostato, anche in Gran Bretagna, 'interpretazione e a prassi dea separazione de potere, così come si concepivano ad esempio a'epoca in cui non esisteva, ancora i regime dei partiti. Ma ciò non autorizza affatto a considerare superata, ne 1 suo fondo, a ezione di Montesquieu. 11 Davanti a questo probema essenziae - concude Quermonne - a R.M. induce ad un nuovo sforzo di anaisi ). Non sarà 'utimo dei meriti di P.M.F. Anche i vecchio Pau Reynaud, che è stato per tanti anni i profeta disarmato de. governo di egisatura )) non può che con- ~ cordare, su questo punto, con P.M.F. Ma, come Hauriou, anch'egi ritiene, in poemica 1 con P.M.F., che u non potrebbe esserci governo di egisatura senza 'arma deo sciogimento automatico; che permette, sia detto 1 di passaggio, di sopprimere a mozione di 1 censura, ma suppone, naturamente, che i 1 Governo sia battuto daa maggioranza as- souta N. 11 Sono rimasto sorpreso - spiega 'ex ~ presidente de Consigio - di vedere P.M.F. proporre di mettere i diritto di sciogimento aa discrezione de Governo; ciò significa togiergi ogni vaore. L'esperienza prova i che i capi di Governo, che saranno, senza dubbio, soecitati in senso contrario dai oro ministri, useranno moto raramente 1 di questo diritto. Si arriverà così ad una degradazione morae de'esecutivo, anziché a suo rafforzamento n Le reazioni dea stampa Anche a stampa francese e internazionae ha naturamente prestato arga attenzione a nuovo ibro di P.M.F., dedicandogi numerose recensioni, che costituiscono spesso dei veri e propri saggi critici su'argomento. Per S. Gros - che ne riferisce su numero di febbraio dei Cahiers -. a stampa ha riservato un'accogienza moto favorevoe a ibro di P.M.F.,, anche se 11 taune proposte hanno soevato dee critiche 2. i i

11 1, novembre 1963' Artur Ladebeck è morto L'incontro con Artur Ladebeck è stato per me uno dei primi esempi, ne dopoguerra, di come a otta per gi Stati Uniti d'europa - che mi si era riveata, nee oscurissime ore iniziai dea guerra, come a otta centrae per a nostra ibertà e a nostra cutura - si dovesse concretare, con un impegno quotidiano e totae, nda otta per una nuova Europa. Lo ricordo soprattutto aa M,aiaon. d'eurape, quea paazzina ne bosco' di Via Maynier, ai bo'rdi de Lago di Ginevra, che per noi fondatori de CCE ha ormai quasi i sapore dei miti de'infanzia; e che di essi serba tutta 'innocenza e a suggestione. Ladebeck rappresentava a Germania ritrovata, a civiissima Germania europea, che avevo cominciato a conoscere da ragazzo nee traduzioni di Goethe e di Schier de'universae Soazogno e, forse più che atrove, in una edizione scoastica dea (1 Critica dea ragion pratica >>. La Germania che, a di sdto dea sua foia nibeungica, avevo sperato creduto ardentemente vivesse ancora in gfnte che immaginavo come poi furono, più bei e più puri dea fantasia, i fratei Scho e i professor Huber. Gi interventi di Ladebeck nee riunioni de CC,E erano essenziai, scarni e pertinenti; tavota quasi brutamente aconici. Ma presied,ette magistramente, da principio aa fine, a commissione che redasse a «Carta europea dee ibertà ocai»: paziente ne'asco,tare, non con i soi orecchi, i diversi punti di vista e ne prenderne scrupoosamente nota. Sembrava schivo e poco portato ai discors~ panoramici: e viceversa ricordo una vota, dopo i desinare aa Pere du Lac, d'aver ungamente esporato con ui - unico assistente un interprete - i destini dea democrazia. Uomo di partito, detestava una democrazia imbrigiata dai routiniers dei partiti. COMUN D'EUROPA Sociaista di vecchia data, a sua demucrazia e a sua società ideai erano incroabimente puraiste. Essendosi trovato nea zona dea Germania di occupazione ingese, pensava fosse stato assai fecondo 'incontro fra tradizioci amministrative tedesche ed esperienze ingesi. La biografia di Ladebeck e, soprattutto, a storia dei suoi interessi e dee sue battagie particoari mostrano con quae coacretezza egi intendesse i suo impegno poitico e come intendesse a otta per 'unità europea quae otta di rinnovamento democratico. Era nato a Berino ne 1891, ma si trasferì, studente de'stituto magistrae maschie Peters Hagen, a Bieefed: ove, poi, diventò a sua vota docente e quindi preside. Ne '27 fu eetto per a prima vota consigiere comunae di Bieefed. Si iscrisse a partito sociademocratico e vi faceva vaere assai presto e sue doti di inteigenza. L'avvento a potere dei nazisti o tose di mmzo. Aontanato daa scuoa, fu arre-. stato più vote durante i terzo Reich. La caduta dei regime totaitario o trovò pieno di energie represse: e cominciò que'opera infaticabie nea quae, non soo nea Germania postnazista, e co,scienze più dignitose e nette si impegnarono in una via Crucis quotidiana, a fine di recuperare giorni perduti aa ibertà. Amministratore di Landkreis, poi Borgomastro di Bieefed, sedette anche a Bundestag da 1953 a quando o minava una maattia morta- e -. Urbanistica, scuoa, organizzazione dea cutura, formazione dei quadri amministrativi comunai, strutture di assistenza sociae e sanitaria, Europa: tutto questo curò specificamente, in posti di dura, stancante responsabiità ottobre è morto. Addio Artur Ladebeck! Quee comunità ocai, che - come recita a C Carta 11 da te promossa -. unite a diso'pra dee frontiere ne Consigio dei Comuni d'europa, fermamente decise a creare ne'interesse dei cittadini un'europa ibera e pacifica n, hanno riaffermato i oro fondamentai diritti di ibertà, trarranno da tuo esempio di autentico operaio dea denocrazia europea uno stimoom non caduco. Sono gi uomini come te che hanno riannodato quea amicizia fra gi europei, quea stima e quea fiducia senza e quai è vano parare di un'europa dee persone e dei popoi ed è vuota a nostra otta federaista. La grande famigia de Coneigio dei Comuni d'europa ha dimostrato ancora una vota gi stretti e fraterni egami europei, che uniscono i suoi membri, nea tragica occasione dea catastrofe de Vajont. La segrebrin dea Sezione tedesca de CCE ha inviato una cospicua somma e contemporaneamente ha anciato un appeo a tutti i Comuni aderenti per invitari ed una sottoscrizione in favore dei Comuni itaiani copiti. La Sezione francese, da canto suo. a nome de suo presidente, Gaston Defferre. e di Chaban- Demas, Mondon, Pic e Trémentin - che già avevano, a tempo dea catastrofe di Frejus. soecitata a soidarietà dei Comuni europei - ha anciato un appeo urgente ai Comuni francesi affinché testimonino, a oro vota. a sbsa soidarietà verso i Comuni itaiani. ancor più duramente copiti. Anche e atre Sezioni de CCE. e in particoare quea austriaca e quea bega, hanno manifestato a oro partecipazione e commozione per a grave sciagura, auspicando che si riesca, a più presto possibie. ad aeviare i doore dee popoazioni copite. La grande ezione di Ciangaretti Ciangaretti era tagiato su misura per i CCE: egava a battagia per e autonomie ocai a quea per a federazione sovranazionae senza far torto, mai, a nessuna dee due. Non perché, in effetti, una istanza possa opporsi a'atra - i quadro è in ogni caso queo de federaismo integrae -: ma perché a passione speciaistica fa cadere spesso non pochi di noi ne divertimento cuturae; e ci fermiamo - otre 'utie - nea dissertazione di poitica internazionae o nd dettagio dotto di diritto amministrativo comparato. Ciangaretti no: eppure era un autentico speciaista. Largamente informato, sua poitica internazionae e - naturamente: era i suo campo - sui probemi de'amministrazione ocae, nua si concedeva tuttavia che non rientrasse ne'economia di avoro de CCE. Ed era sempre pronto, a tutti gi appei, de CCE, de'acce, dea Segreteria di piazza Trevi, de'stituto di studi e reazioni intercomunai di Lugano. Sorridente, di que suo sorriso arguto insieme e sereno, e sempre più affiato (quanto era magro, sottie, negi utimi tempi!), si rendeva disponibie a'inf~nito. Come fare a storia deua coaborazione di Ciangaretti a CCE e a'acce? Scambi di idee per ettera, consuenze, risposte a questionari, revisione di reazioni tecniche, articoi: una montagna di avoro. Fra gi utimi articoi moto importante queo sue autonomie ocai in taia per N Communes d'europe 11, autocritico dee cose d'taia e - come risutato - amaro e sferzante ma equo per i pubbico francese cui era diretto. E poi presenze, presenze, presenze. Si, veniva dagi inizi agi Stati generai, ai Congressi nazionai, ae riunioni degi organi direttivi de'acce: ma contro una di queste assise più o meno soenni, più o meno formai, quante sedute si sorbiva 'amico Ciangaretti di quattro gatti intorno a un

12 COMUN D'EUROPA novembre 1963 tavoo, per discutere, vagiare, approfoadire quache probema che preoccupava a Segreteria o una Commissione o un Comitato ad hoc. La storia ufficiae di Ciangaretti uomo pubbico e pubbicista democratico (a di fuofri de CCE) è atrettanto vaida e importante, ma più facie. Si iscrisse a partito repubbicano ne aveva 17 anni - e vi è sempre rimasto. Fu segretario de Comitato dee Opposizioni dopo 'assassinio di Matteotti, membro de Comitato di Liberazione Nazionae candestino durante 'occupazione nazista, partigiano dea Brigata Garibadi di Foigno. Co ritorno de regime democratico, amrninistratore comunae a Foigno, provinciae a Pe- rugia. Corrispondente in tempi difficii de, Moado 11 di Amendoa e di atri iberi fogi, dopo a iberazione fu 'animatore dea rivista «L'Amministrazione ocae». Ma non si contano in reatà gi organi di pensiero e di battagia democratica, che si arricchirono di scritti di questo discepoo umbro di Caro Cattaneo. Ora è poco più di un mese che ci ha asciato, ma rimane e rimarrà ì - sorridente dreghin'i: questi i offre sotanto a poitica dipende più daa saggezza dee oro eggi nazionae. Ma noi dovremo sorridere, con e daa prosperità dee oro opere che dae a dignità civiissima di Ciangaretti, serbar oro stesse pretese 11. fede aa ragione e tener duro: 'avvenire è Secondo a Nouvee Revue de Lausanne, de fe~deraismo democratico. bisognerà che tra due souzioni, di cui una U. S. è morta e 'atra è già superata (i ritorno aa quarta repubbica e a sopravvivenza de regime di de Gaue) a Francia, trovi una via nuova 1). Quea di P.M.F., ammette La crisi 'articoista, C( non è perfetta, ma ameno ha i merito di esistere )). dea democrazia francese La crozci: di Parigi precisa invece, i 9 gm- (contin.un?iione da pegi. 10) Secondo S. Gros, però, B vi è stata una soddisfazione quasi generae su'esistenza stessa de avoro 1). Citiamo in primo uogo gi stessi Cahiers, che insistono speciamente su vaore di attuaità de ibro, per 'aternativa che esso vorrebbe rappresentare de regime di de Gaue., Questi - spiega 'articoista - trae ispirazione e persino i vocaboario da'arsenae de XXM secoo: prestigio e stabiità deo Stato (queo di Richeieu e di Napoeone), giochi sterii dei partiti (come diceva Maur- naio, che u P.M.F. si preoccupa meno di recutare attorno ad una teoria personae be'e fatta che di esprimere e correnti che gi sembrano più innovatrici. Così facendo - spiega 'organo dei cattoici - egi assove esattamente uno dei compiti de'uomo poitico, cui si domanda meno di essere fiosofo dea poitica che riveatore e regista dee aspirazioni de popoo che egi pretende rappresentare e governare 11. Un posta a parte merita i commento de ~Courrier marxiste, che, ne numero1 de novembre 1962, attribuisce a P.M.F. i tentativo di 11 ingessare una società incapace di permettere i massimo sviuppo dei mezzi di produzione e di assicurare a ciascuno a e sottie - ad ammonirci sua serietà de ras), rapporti tra a Francia e i suo eser- giusta parte de reddito nazionae 11. avoro, che richiedono i CCE in particoa- cito... ). D'atronde - prosegue i critico comunire e a costruzione di una smietà europea P.M.F. - secondo i Cahiers - definisce sta, - P.M.F. non tiene conto, o vogia o federaista in generae. Non ci aspettano ca- invece i caratteri di una Repubbica vera- no, de processo che soo può condurre ad riche ma incarichi, non mori ma oneri, non mente moderna, cioè capace di far com- una simie ingessatura ). riconoscimenti ma incomprensioni; insomma prendere ai francesi che a oro vera gran- Quindi - egi concude - a RM non fatica e fatica, anche umiiazioni, con ca- dezza - come diceva anche Rousseau - è che un tentativo utopistico e riformista; LA SCLA PRODUiCE Agrumi: Limoni - Arance - Mandarini - Cedri Frutta fresca: Ciiege - Uva - Nespoe Primizie ortofrutticoe: Pomidoro - Patate - Carciofi - Pisei Frutta secca: Mandore - Noccioe - Pistacchi - Uva passa Vini comuni: Bianchi e rossi Vini pregiati da pasto Vini da dessert: Marsaa - Vermouth - Mavasia - Moscato Liquori - Amaro siciiano Oii di oiva grezzi e raffinati Formaggi: Pecorino - Caciocavao Prodotti ddciark Torrone - Frutta candita - Cedri canditi - Cassata Siciiana - Pignoata - Confetti Essenze di - Zagara Derivati agrumari: Acido citrico - Succhi ed essenze di agrumi Acido tartarico Farine di pesce per uso zootecnico e oii di pesce Lana di ava per isoamenti termici ed acustici Conserve vegetai: Pornidoro - Carciofi - Antipasti - Cotone - Manna - Sommacco - Sae - Zofo - Asfato - Petroio e suoi derivati Caponata di meanzane - Oive conservate - - Fertiizzanti - Prodotti chi- Capperi mici - Prodotti petrochimici - Marmi pregiati - Conserve ittiche: Tonno - Sgombro - Aici Pomice - Spugne - Prodotti de'artigianato. Per tutte e informazioni sui prodotti siciiani rivogersi a: ASSESSORATO NDUSTRA E COMMERCO (dea Regione Siciiana) PALERMO - Via Cataniesetta, n. Zbis

13 novembre 1963 COMUN D'EUROPA uno dei tanti, destinato a mascherare a necessità dea rivouzione sociaista 1). La Gazette Se Lausanne, invece, si preoccupa dei mezzi con cui i programma di P.M.F. potrebbe giungere a reaizzazione, per ( tutto queo che, in queste pagine piene di futuro, rimane inattuae, urtante, irreae n., Una vota di più - poemizza i quotidiana svizzero - P.M.F. ha deciso di appearsi a patriottismo, a'interesse, aa partecipazione de popoo. Articoo di fede: a democrazia è una fermentazione spontanea. Ma se apparisse sempre più chiaro - si domanda 'articoista - che questa fermentazione non si produce? 11. L'Express de 4 ottobre 1962 sviuppa e tesi di P.M.F. su potere poitica e prende in esame i processo di trasformazione dee successive K repubbiche 7) francesi, identificando paradossamente e ragioni de'insuccesso dea quarta e dea quinta. Per L'Express, infatti, sotto a quarta repubbica, tutti i poteri erano concentrati nee mani de'assembea Nazionae, e non vi era un governo degno di questo nome. Sotto a quinta, vi è o stesso difetto, ma in senso inverso. Questa vota, è i capo de110 Stato, che, non contento di detenere 'esecutivo, si arroga anche una parte de egisativo e riduce i Paramento a un ruoo minore ). E più otre:, Se sotto a quarta repubbica i Governo era come dissoto ne'assembea, oggi esso è dissoto nea persona de Capo deo Stato, ma a storia insegna che tutte e ibertà sono egate a'esistenza di un paramento rispettato 11. E poi ancora: N Entrambe (a quarta e a quinta) hanno subito un'evouzione sempre più rapida verso a monopoizzazione de potere: ieri, da parte de'a.n., oggi da parte de Capo deo Stato. eri in direzione de'anarchia, oggi de'arbitrio 11. E' ne'equiibrio dei poteri che consiste a democrazia, concude L'Express, per i quae ( a quarta repubbica è morta non per eccesso, ma per difetto di democrazia 8. Le Monde de 9 novembre 1962 (a firma Sirius, dietro cui si nasconde i suo direttore Hubert Beuve-Mery) rieva soprattutto a formua mendesista di istituzioni rappresentative egate a piano e afferma che 11 anche i regime presidenziae, come ogni atro regime democratico, suppone che i potere possa arrestare i potere, cioè che vi sia un equiibrio interna fra i vari poteri, prendendo1 così poemicamente posizione su progetto goista di riforma costituzionae aora.in esame. France Observateur - a nota rivista dea sinistra democratica ispirata agi ambienti de P.S.U. - rimprovera pregiudi- ziamente a P.M.F. di aver sempre eccessivamente trascurato a reatà goista: 11 Tutti hanno coscienza de carattere provvisorio de regime 11, si egge infatti ne suo ibro. Ma e utime consutazioni eettorai, obietta F.O., starebbero piuttosto a dimostrare i contrario. Dopo aver segnato i proprio accordo con quasi tutti punti de prosamma di P.M.F., F.O. esprime però anche una critica di fondo per quanto si riferisce aa organizzazione dei sindacati. P.M.F. vede infatti ne oro puraismo attuae una specie di difesa naturae dea democrazia, mentre F.O. vi ravvisa piuttosto 11 tutti gi inconvenienti dea apoiticità, senza però i vantaggio essenziae di quest'utima, che dovrebbe essere a oro unità Y. Su Esprit de gennaio 1963, Jean Couie insiste soprattutto suo scadimento dea vita poitica francese, mettendo senza timore i dito sua piaga. Certo, - egi scrive in parziae accordo con P.M.F. - anche noi condanniamo i procedimenti de goismo, ma i mae - egi avverte - è più profojndo, da ricercare nea stessa costituzione dei partiti tradizionai, nea oro povertà ideoogica, nea oro impotenza a definire un programma reaistico e dinamico e ad attenervisi nea vetustà e vuotaggine de oro inguaggio ). Affermare con P.M.F. - prosegue 'organo de personaismo francese - che, insieme con i rappresentanti professionai dea Camera economica e sociae, per atro ancora da costituire, anche i partiti debbono continuare a rappresentare e ideoogie dominanti e e grandi famigie de pensiero, è cosa owia e certamente giusta, ma significa sottoineare una esigenza più che apportare una souzione. Perché i probema, oggi, è appunto di sapere in che cosa può consistere questa ideoogia moderna, viva e dinamica, adatta ae esigenze e reatà contemporanee, che non sia a sempice ripetizione verbae e spezzettata dee ideoogie de passato, di cui ci si compiace di constatare a scerosi, i restringimento dogmatico e persino a morte 11. Per Esprit, tutte e proposte di P.M.F. sono ecceenti e magari anche necessarie, ma ci basteranno a fecondare un'idea, un ideae, una mistica, ridando vita e vigore a'azime poitica, rianimando e ricostituendo da'interno un grande partito moderno, repubbicano e sociaista?,] termine stesso di repubbicano - osserva Couie - non è più di moda - perché evoca un tipo di uomo che è scomparso. 1 tempo dea creazione poitica e de fervore repubbicano - si domanda angosciato - sono definitivamente passati? Forse che a vita poitica si rarefa e si condensa ormai a vertice degi Stati, mentre uomini e popoi non hanno più atro scopo che organizzare a oro vita materiae?.. 11 A insistere troppo unicamente su meto~do razionae, sui procedimenti dea tecnica, sue istituzioni e e organizzazioni, - cancude amaramente 'articoista - non si rischia forse di perdere di vista i probema de significato e de vaore dee cose? 11. Come si vede, 'obiezione, che è di natura fiosofica, va a di à dee singoe proposte di P.M.F. e investe o stesso concetto di riforma e e finaità cui deve tendere, in poitica, 'azione de'uomo. TV. - Le principai obiezioni Voendo straciare da'opera di P.M.F. i probemi sui quai si è maggio'rmente sof- ' fermata 'opinione pubbica, rieviamo che i maggior numero di consensi è andato a progetta di riforma regionae, che neo spirito de suo autore dovrebbe costituire una paestra primordiae di democrazia, sua scorta de'esempio fornitoci dai paesi di tradizione angosassone. Sembra però ecito affacciare i dubbio che tae unanimità di consensi non tragga origine da'effettivo convincimento di cooro che 'hanno espresso, ma, ameno' in certi casi, da una insufficiente maturazione dee souzioni prospettate, che effettivamente trovano scarsi precedenti nea storia francese; imperniata, di preferenza, sua teoria e a prassi dea Stato centraizzato, di ispirazione napoeonica. La proposta di P.M.F. cui si è prestata maggiore attenzione è però quea de Governo di egisatura, senza sciogimento automatico de'assemmea in caso di crisi ministeriae. rimproveri arrivano' questa vota da due parti. Per esempio Jacques Fauvet, su Le Mmde de 16 otto,bre 1962, a considera 11 una faa de sistema mendesista, che ritornerebbe così ai pericoi addirittura dea terza repubbica. Anche La nouvee revue de Lausanne de 12 novembre ritiene eccessivamente ottimistica ed iusoria a fiducia di P.M.F. che una sempice 11 minaccia di sciogimento basti ad assicurare a Governo a stessa durata dea egisatura n. Le Figuro de 22 otto~bre e a rivista economica Jeune Patrom de dicembre 1962 si preoccupano invece che 10 sciogimento de'assembea - anche se non automatico, ma pur sempre possibie in quanto richiesto da un Presidente de Consigio messo in minoranza, o comunque dimissionario - abbia per effetto di distruggere tutto i sistema di P.M.F., basato sua nota formua 11 una egisatura, un Governo, un piano 11, interrmpenda praticamente a metà dee reaizzazioni già approvate e in corso di esecuzione. Ma 'accusa più frequentemente rivota a P.M.F. è quea de corporativismo, giustificata daa sua proposta di rendere deiberativi gi attuai 1, pareri de CES, che si vedrebbe così assurto aa dignità di una seconda Camera, a posto de Senato attuae. Particoarmente severa è a rivista Nouveau Rég-ime de novembre 1962, che para- gona a dottrina di P.M.F. a quea 11 dei più mediocri teorici fascisti degi anni trenta 11; ma anche The Christian Science Monitor de' ottcbre si domanda se i piano di P.M.F. 11 non condurrebbe ad uno stato corporativo, come 'taia sotto Mussoini La Gazette Se Lausanne de 3 novembre adotta invece su questo punto e argomentazioni deo stesso P.M.F., che cioè N questa seconda assembea dovrebbe mantenersi nei imiti de piano, così come è stato deciso, agi inizi dea egisatura, da'esecutivo e da paramenta riuniti 11, e che in ogni caso, quaora una proposta di egge dovesse fare a famosa spoa tra e due Assembee, e 'utima paroa spetterebbe sempre a1'~ssembea Nazionae (cioè aa Camera dei deputati), i cui modo di eezione non sareb'be come per 'atra Camera, carporativo, ma continuerebbe ad esprimere, ameno in teoria, gi interessi dea Nazione ne suo compesso. L'attribuzione di po,teri egisativi a CES ha vaso a PMF anche 'accusa, mossagi da più parti, di portare acqua a muino di de.gaue, se non addirittura di sostenere e idee. La rivista democristiana Forces nouvees, ne suo numero di gennaio, grida scandaiz- zata che 'atteggiamento di P.M.F. apporta una cauzione di sinistra ae imprese de principe,, mentre i cattoico La Croix esca-

14 COMUN WEUROPA novembre 1963 ma meravigiato: Eccoci abbastanza vicini ai progetti de Generae, che però hanno già suscitato a diffidenza dei sindacati 11. Su di un piano più scherzoso, ma non per questo meno severo, i numero de 16 novembre di C Aux écoutes 11 cita addirittura una frase de Generae che, parando a soito di se stesso in terza perso,na, dopo aver espresso i proprio consenso a questa proposta di P.M.F., avrebbe aggiunto: <... ma senza de Gaue, Mendès è incapace di reaizzare e sue ingegnose idee... ). A giustificazione di quest'utimo, va però ricordato che egi propone anche, come contrappeso aa sua Camera economica, una Camera poitica che abbia ben più poteri di quanti a Costituzione dea quinta repubbica non conceda a'attuae Assembea Nazionae! Per questo abbiamo detto a'inizio che tutte e proposte di P.M.F. vanno considerate non separatamente, ma in b~occa. Tra e varie critiche, non si può tacere quea, di natura un po' particoare, de periodico de M.R.P. Fo~ces nwvees, per cui i tentativo riformistico di P.M.F., dato i suo carattere spiccatamente tecnicistico, rischierebbe di condurre a un risutato ameno potenziamente disumanizzante, e quindi da respingere nettamente aa uce de'impastazione spirituaistica dea rivista stessa. Non si tratterebbe forse - si domanda 'organo dei D.C. francesi - di sacrificare i vaori aa tecnica, di contribuire. a deperimento dea vita poitica, di essere vittima di questa iusione scientifica, che ricaccia tra e teoogie e e metafisiche di un tempo anche 1a.mistica repubbicana, a fede democratica, i profetismo sociaista e, so,tto pretesto di modernità e positività, cerca un oro equivaente, aa misura de secoo, in un metodo razionae, fondamentamente più tecnocratico che umanista? *. Negi ambienti dea sinistra democratica itaiana i ibro di P.M.F. ha riscosso ampi consensi. Può citarsi, per tutto, a recensione de prnf. Costantino Mortati su 'Astroabio de 25 marzo, che mette soprattutto in riievo gi aspetti stimoanti dea riforma di P.M.F., cui spetterebbe i compito di savare a democrazia francese, atrimenti condannata a morire.per mancanza di ricambio e di energie. A tutti questi osservatori sfugge però i ato veramente difettoso ne pensiero di P.M.F., che è queo di aimentare uteriormente 'iusione che profonde e vivificanti modifiche di struttura possano veramente operarsi ne'ambito di singoi Stati nazionai - e ne caso specifico dea Francia, - senza postuare a creazione di un apparato statae e di una democrazia europei. Questa riserva pregiudiziae nei confronti di quanto di buono pnò contenere 'opera di P.M.F. troviamo sotanto nee pubbicazioni di impostazione rigorosamente federaista. Su Le Fédéraiste de dicembre 1962, ac.b. (Andrea Chiti Batei) si dichiara in inea di massima d'accordo su'idea centrae di P.M.F. (C( una egisatura, un Governo, un piano 11) e a propone anzi a'attenzione dei federaisti, per i momento in cui essa potrà venire appicata a iveo europeo, C perché corrisponde a esigenze reai dea amministrazione, dea poitica economica e dei rapporti tra esecutivo e egisativo in uno Stato moderno n. Ma tanta saggezza è impiegata a vuoto - precisa a.c.b. - se non si riconosce che a causa prima e fondamentae dea crisi dea democrazia nazionae - in questa caso dea democrazia francese - non risiede ne carattere difettoso dee istituzioni dea quarta o dea quinta Repubbica, ma ne fatto che i probemi reai superano ormai o stadio nazionae e condannano o Stato aa aternativa disperante de'immobiismo pseuda-democratico o de'avventura bonapartista Ecco perché i democratici francesi - concude i recensore federaista - sognando di rinno'varsi in un quadro che è a ragione stessa e a causa prima de oro immobiismo, escono sempre perdenti N. in termini anaoghi si esprime anche Jean Pierre Gouzy su L'Europe en fosmation de febbraio 1963, dove rieva che (1 i senso dea dimensione in cui i probemi de nostro tempo devono trovare a oro souzione fa disgraziatamente difetto a La R.M.; benché i suo autore, a proposito dea pianificazione, abbia saputo cogiere i1 carattere fatamente arbitrario di tutte e souzioni economiche, considerate nea soa prospettiva nazionae. 11 Per i federaisti, afferma J.P.G., a R.M. non può esistere che a iveo de'europa occidentae, poiché tutto ciò che conserva chiusure arcaiche e modi di essere imitati a soo quadro nazionae non permette più di apportare una souzione equiibrata e durevoe ai probemi dea nostra epoca D. Lo scrittore federaista concude quindi con 'invito a 11 coocare a R.M. ne quadro economico de Mercato comune, articoando istituzioni poitiche ed economiche e misure di decentramento e di pianificazione non secondo una visione statica, particoaristica e contingente, ma in vista de più stabie assetto economico che si sarà così sviuppato 11. Sempre neo stesso ordine di idee, Fédéraisme europém pubbica una divertente ettera a P.M.F. di un suo immaginario frateo Paoo, poi ripresa, in traduzione itaiana, anche da Comuni d'europa, nei suo numero di marzo. La ettera svoge in forma scherzosa ed efficace e fondamentai critiche che un federaista potrebbe rivogere a'autore dea R.M. Eccone 'ironica concusione: M... ma ti pare veramente pensabie che oggi si possano migiorare e strutture nazionai di un piano - con tutte e sue impicazioni poitiche - sua base di una reatà che è in ogni caso destinata a sfuggirgi? o non credo, frateo mio diettissimo, che ti saranno necessari 40 giorni di soitudine ne deserto per comprendere che a tua Repubbica moderna, oggi, si chiama federazione europea. La democrazia ama sempre e cittadee, ma essa ha ormai bisogno di un continente per respirare e non morire di asfissia. Possa quindi a uce dea verità iuminare i tuoi passi di fondatore e aiutarti ad appicare ne migior modo i risutati dea tua esperienza 11. E arriviamo così a'appeo finae de federaista Pau a nazionaista Pierre: N Ti esorto a raccogiere e tue forze e quee dei tuoi discepoi ed amici per predicare 'aternativa dea democrazia sopranazionae europea R. Concusione Questi, in breve, i giudizi e commenti più caratteristici e interessanti che 'opinione pubbica francese ha riservato a recente ibro di P.M.F. Essi sono stati moti e importanti, ma non si deve uguamente sopravautare a portata iratica di questa avoro ne'attuae situazione francese, e ciò per i seguenti motivi: - La R.M. ha suscitato discussioni soprattutto ne'arnbiente imitato dei cubs dea sinistra democratica e sue pubbicazioni che ne sono espressioae; - i partiti tradizionai si sono mantenuti generamente sordi a'appeo; fiduciasi come sono ne potere taumaturgico dee proprie verità riveate; - da parte oro, come de resto ci si attendeva, gi ambienti goisti, che qggi detengono i potere, hanno mostrato una sovrana indifferenza a progetto, cui evidentemente rimproverano di essere ispirato da una voontà di contrapposizione totae, anziché di coaborazione; - infine, a persona de suo autore ha cessato da un pezzo di essere popoare in Francia, come comprova anche i recente episodio dea sua escusione da Paramento. La R.M. resterà comunque una testimonianza, autorevoe e diretta, de'attuae crisi dea democrazia francese, scritta da un uomo che, per e sue personai esperienze di Governo, non ha poche responsabiità ne ritmo e nee proporzioni che questa crisi ha assunto negi anni più decisivi de dopoguerra; e sarà insieme una uteriore prova dea impossibiità di ovviarvi sempicemente con suggerimenti e rimedi improntati aa tradizionae prospettiva de riformismo nazionae. COMUN D'EUROPA Organo de'a.1.c.c.e. Anno X - n 11 - novembre Direttore resp.: UMBERTO SERAFN Redattore capo: EDMONDO PAOLN DREZONE, REDAZONE E AMM- NSTRAZONE Piazza di Trevi, 86 - Roma - te. ndir. teegrafico: Comuneuropa - Roma Un numero L Abbonamento annuo ordinario L Abbonamento Sostenitore L per Privati e Enti ocai - L per Enti vari - Abbonamento.Benemerito L versamenti debbono essere effettuati su c/c postae n. 1/27135 htestato a: n Banca Nazionae de Lavoro - Roma, Via Bissoati - Associazione taiana per i Consigio dei Comuni di Europa - Piazza di Trevi, 86 - Roma n, oppure a mezzo ' assegno cbcoaw - non trasferibie - intestato a = Comuni d'europa m. Autor. de Trib. di Roma n det' mausu ChYTW-ROWi~WBS

15 - BANCO D SPCHLA STTUTO D CREDTO D DRTTO PUBBLCO Patrimonio L PRESDENZA E DREZONE GENERALE N PALERMO SE D N: AGRGENTO, BOLOGNA, CALTAGRONE, CALTANSSETTA, CATANA, ENNA, FRENZE, GENOVA, MESSNA, MLANO, PALERMO, RAGUSA, ROMA, SRACUSA, TERMN MERESE, TORNO, TRAPAN, TRESTE, VENEZA. SUCCURSAL N: GELA, MARSALA e PALERMO 228 AGENZE UFFC D RAPPRESENTANZA in: BRUXELLES - COPENAGHEN - LONDRA - FRANCOFORTE SUL MENO NEW YORK - PARG - ZURGO FLALE ALL'ESTERO: TRPOL d'africa Forme speciai di credito attraverso e seguenti Sezioni: SEZONE D CREDTO AGRARO E PESCHERECCO SEZONE D CREDTO FONDLARO SEZONE D CREDTO MNERARO SEZONE D CREDTO M)USTRALE SEZONE AUTONOMA PER L FNANZAMENTO D OPERE PUBBLCHE E D MPANT D PUBBLCA UTLTA Le cartee fondiarie, e obbigazioni e i buoni fruttiferi emessi dde Sezioni speciai de BANCO rappresentano un sicuro e vantaggioso investimento. Corrispondenti in tutte e piazze d'taia e nee principai de mondo. TUTZ'E fib3 OPERA2;ZON DZ BANCA E DZ.BORSA

16 OLVETT SCRTTURA ELETTRCA OLVETT MODELL TRE La macchina per scrivere eettricavuo dire meno fatica e più pagine, sempre impeccabii. Lo sa chi scrive, chi firma e chi egge. Aa appicazione degi impusi eettrici deve accompagnarsi una varietà di modei e di servizi. Anche in questo campo, una società in rapido progresso, come quea itaiana, ha esigenze motepici. Per questo a Oivetti presenta tre diversi modei di macchine per a eettroscrittura: a Raphae a spaziatura differenziata, modeo che definisce una categoria de'inteigenza e de gusto; a macchina a nastro di poietiene, che per 'asso- uta nitidezza dea stampa si destina a importanti testi aziendai; e quea a nastro normae, per i corrente avoro d'ufficio.

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