Film Studies. Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis. Prof. Dario Edoardo Viganò

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1 Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Film Studies LEZIONE 1: Introduzione corso. Cinema muto europeo e USA / 2 semestre / 3 ECTS

2 FILM STUDIES Introduzione Film Studies. Approccio multiprospettico, multidisciplinare: dalla storia alla critica cinematografica; dai sistemi di produzione ai quadri legislativi; dallo studio dei percorsi accademici agli approfondimenti tematici.

3 FILM STUDIES Il presente corso di Film Studies adotta l'approccio storico. Focus: rapporto cattolici e sistema cinematografico italiano (dalla produzione alla critica). Approfondimenti tematici: Cinema e spiritualità. Cinema e politica. Cinema e leadership.

4 ORIGINI DEL CINEMA. CINEMA MUTO EUROPEO E USA

5 NASCITA DEL CINEMA 28 dicembre 1895, Parigi: prima proiezione a pagamento del Cinématographe Lumière. I fratelli Louis ed Auguste Lumière inaugurano ufficialmente il cinema come visione collettiva, con un grande schermo. Negli Stati Uniti Thomas Edison e William Dickson sperimentano nel 1891 il Kinetoscopio, un dispositivo per visioni singole. Film di vario genere, dal dramma alle gag comiche. I primi film, nello specifico, sono di genere storico e religioso.

6 RUOLO DEL CINEMA EUROPEO La Francia è uno dei principali attori del mercato: la casa di produzione dei fratelli Pathé e il cinema spettacolare di George Méliès. L Italia, nel periodo , vanta un ruolo importante a livello mondiale. Film storici: Quo vadis? (1912) di E. Guazzoni, Cabiria (1914) di G. Pastrone, Christus (1916) di G. Antamoro. La Danimarca è un altro grande polo produttivo: Ole Olsen (1910) con la casa Nordisk. La Grande Guerra inciderà però negativamente, favorendo la cinematografia USA.

7 I FRATELLI LUMIÈRE Caratteristiche cinematografia dei Lumière: riprese in esterni e rifiuto della messa in scena; cinema della realtà, non narrativo. Vasta produzione. Tra le principali opere: L uscita dalla fabbrica Lumière a Lione (La sortie des usines Lumiére, 1895); L arrivo di un treno alla Ciotat (L arrivée d un train à la Ciotat, 1895); L innaffiatore innaffiato (L arroseur arrosé, 1895).

8 GEORGE MÉLIÈS George Méliès rileva a Parigi, nel 1888, il celebre teatro Robert Houdin e sul palcoscenico mette in scena numeri di prestidigitazione, trucchi spettacolari e gag comiche. Il cinema viene visto come possibilità sperimentazione spettacolare. Un cinema di trucchi, illusioni e suggestioni. Fonda la casa di produzione Star Film (500 titoli fino al 1913). Tra i suoi titoli: L uomo dalla testa di Caucciù (L'homme à la tête en cahoutchouc, 1901); Viaggio sulla Luna (Le voyage dans la Lune, 1902); Viaggio attraverso l impossibile (Voyage à travers l impossible, 1904).

9 CINEMA INGLESE JAMES WILLIAMSON Il cinema scopre dunque le possibilità tecniche e spettacolari del trucco tra gli anni (Méliès), ma anche le prime soluzioni di montaggio. Il cinema inglese offre contributi interessanti nell utilizzo delle prime forme di montaggio. James Williamson: Il grande boccone (The Big Swallow,1901), Fermate il ladro! (Stop Thief!, 1901).

10 CINEMA STATUNITENSE PORTER E GRIFFITH Tra i registi statunitensi si segnalano in particolare Edwin S. Porter e David W. Griffith. Edwin S. Porter è certamente importante nel passaggio a un cinema narrativo (uso del montaggio): The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, 1903). David W. Griffith avrà una forte influenza sullo sviluppo del cinema americano classico. Sperimentazioni a livello di linguaggio cinematografico, soprattutto montaggio (montaggio alternato). A Corner in Wheat (1909), La nascita di una nazione (Birth of a Nation, 1915), Intolerance (Id., 1916).

11 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI P. Bertetto (a cura di), Introduzione alla storia del cinema, UTET, Novara 2008 (Primo capitolo, pp. 3-28). APPROFONDIMENTI D. Bordwell, K. Thompson, Storia del cinema e dei film, McGraw-Hill, Milano G. P. Brunetta, Il cinema muto italiano, Edizioni Laterza, Roma-Bari M. Marie, Il cinema muto. Un linguaggio universale, Lindau, Torino G. Rondolino, Manuale di storia del cinema, UTET, Novara D. E. Viganò (a cura di), Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009.

12 Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Film Studies LEZIONE 2: Cinema muto sovietico e tedesco / 2 semestre / 3 ECTS

13 CINEMA SOVIETICO OTTOBRE DELLE ARTI Il cinema sovietico negli anni Venti gode di un forte sviluppo sia tecnico che teorico. È il periodo dell Ottobre delle arti, della sperimentazione, sempre nell ambito della rivoluzione comunista. Si tratta di un processo, artistico e intellettuale, legato alla Rivoluzione d Ottobre.

14 CINEMA SOVIETICO KULEŠOV E PUDOVKIN Lev Kulešov. Celebre esperimento effetto Kulešov : Accostamento di immagini, produzione di senso. Associa il volto di un attore con diverse inquadrature. Vsevolod Pudovkin si forma nella Scuola di Kulešov. Si afferma come cineasta e teorico della regia e montaggio. Predilezione per il montaggio narrativo. Le opere di Pudovkin: La madre (Mat, 1926); Tempeste sull Asia (Potomok Čingischana, 1928); La fine di San Pietroburgo (Konec Sankt. Peterburga, 1927). Pudovkin considerato un regista realista e fedele alla linea del partito.

15 CINEMA SOVIETICO SERGEJ EJŽENŠTEJN Sergej Ejženštejn rappresenta il vertice della scuola sovietica a livello cinematografico, teorico e pratico. Ejženštejn è anche punto di incontro con le altre discipline artistiche: teatro e biomeccanica, letteratura dei formalisti, ecc. Ejženštejn teorizza il montaggio delle attrazioni. Spettacoli teatrali e cinematografici costruiti su combinazione per contrasto di attrazioni. Introduce il concetto di estasi (ek-stasis), ovvero l uscita da una condizione statica, passiva.

16 CINEMA SOVIETICO DZIGA VERTOV Dziga Vertov realizza il progetto più radicale della stagione dell Ottobre del cinema. Organizza il gruppo dei Kinoki, un progetto di documentazione della realtà sovietica. Al film narrativo di finzione basato su sceneggiatura scritta e recitazione degli attori, Vertov contrappone un tipo di documentario fondato sull osservazione minuziosa del mondo. La teoria del cineocchio : la macchina da presa come occhio meccanico per osservare la realtà, un occhio più accurato di quello umano. Kinoglaz (Il cineocchio, 1924); L uomo con la macchina da presa (Čelovek s Kinoapparatom, 1929).

17 CINEMA TEDESCO L industria cinematografica tedesca è molto affermata ed efficiente, seconda a quella americana in termini di produzione, distribuzione e grande circuito di sale. Nuovo progetto culturale negli anni Venti, che coinvolge il cinema e le altre arti. Cultura artistica, architettonica, teatrale e letteraria al servizio del cinema. Ricchezza di contributi che riguardano le esperienze estetiche del cinema tedesco, espressionismo e Kammerspiel, ma anche film di genere (fantastico, storico, dramma sociale, commedia). Uno dei tratti del cinema muto tedesco è il movimento espressionista. Forza espressiva dell immagine, utilizzando la messa in scena, una rielaborazione artificiale degli elementi della scena.

18 CINEMA TEDESCO CARATTERISTICHE FORMALI Contorni delle scenografie alterati, deformati, irrealistici. La materia scenica simboleggia il dolore, l angoscia, la tensione, la spinta utopica, l ossessione dei personaggi. Ruolo importante dell illuminazione. Gioco luci e ombre. Visione resa sempre nell incertezza, visualizzazione lotta tra bene e male. Personaggi che tendono disperatamente verso un obiettivo senza raggiungerlo, che violano leggi/regole in nome di un ossessione o un ideale. Personaggi mossi da istanze di ribellione dell ordine sociale, che manifestano frustrazione o angoscia.

19 CINEMA TEDESCO WIENE E MURNAU Robert Wiene: diffusione del cinema espressionista è legata soprattutto al successo del film Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari, 1920). Tematiche movimento espressionista già nel cinema tedesco anni Dieci. Friedrich W. Murnau: In Nosferatu (1922) costruisce il mondo del vampiro attraverso modalità di messa in scena differenti. Esperienza hollywoodiana di Murnau, di cui si sottolinea in particolare Aurora (Sunrise, 1927), vincitore di due Oscar alla prima edizione del premio.

20 CINEMA TEDESCO FRITZ LANG Fritz Lang inizia la sua carriera artistica con studi di architettura e di pittura. Lavora nel cinema nel Primo dopoguerra e in breve tempo diventa uno dei registi più importanti della scuola tedesca. Le sue prime opere: Il dottor Mabuse (Dr. Mabuse der Spieler, 1922), I Nibelunghi (Die Nibelungen, ). Metropolis (1927) segna una tappa importante nella regia di Lang, considerato il suo capolavoro e modello di cinema di fantascienza. Parabola fantascientifica, un romanzo di formazione, un film ideologico e un dramma sociale. Il film è da considerare apice e declino del movimento espressionista tedesco, insieme a Faust di Murnau.

21 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI P. Bertetto (a cura di), Introduzione alla storia del cinema, UTET, Novara 2008 (Secondo capitolo, pp ). APPROFONDIMENTI A. Boschi (a cura di), Teorie del cinema muto, Carocci, Roma A. Cervini, Sergej M. Ejzenštejn. L'immagine estatica, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, Roma M. Marie, Il cinema muto. Un linguaggio universale, Lindau, Torino A. Minuz, Friedrich Wilhelm Murnau, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, Roma G. Rondolino, Manuale di storia del cinema, UTET, Novara D. E. Viganò (a cura di), Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009.

22 Pontificia Università Lateranense Istituto pastorale Redemptor Hominis Film Studies LEZIONE 3: Cinema americano classico / 2 semestre / 3 ECTS

23 CINEMA AMERICANO CLASSICO Periodo che va dal 1930 al 1960, dall avvento del sonoro alla fine degli anni Cinquanta. La Golden Age del cinema americano, dove si riconosce uno stile classico, ma anche uno studio style. Nell espressione cinema americano classico si tende a ricomprendere tratti anche antitetici e film assai differenti. Emerge chiaramente un eterogeneità della forma classica.

24 AVVENTO DEL SONORO L introduzione del sonoro avrà effetti dirompenti nell industria del cinema USA e mondiale. Molte contestazioni. Negli Stati Uniti, avviene per iniziativa della case di produzione ancora non Major, come la Warner, la Fox o la RKO. 1926: primo film con musica registrata, ma senza dialoghi, Don Giovanni e Lucrezia Borgia (Don Juan) di Alan Crosland. 1927: proiezione del film Il cantante di Jazz (The Jazz Singer) di Alan Crosland, in cui si hanno scene musicali e il cantante Al Jolson pronuncia anche alcune parole. 1928: primo film della Warner interamente parlato, con dialoghi, The Lights of New York di Bryan Foy.

25 CINEMA AMERICANO CLASSICO : Prima parte del cinema americano classico: introduzione del sonoro; ascesa dell industria hollywoodiana; lo Studio System: il controllo dall ideazione, alla produzione fino alla sala; il divismo, affermazione di registi importanti (anche stranieri); i grandi generi del cinema americano classico; stile découpage classico : Seconda parte della Hollywood classica, dal dopoguerra alla crisi dell industria negli anni Sessanta.

26 SUCCESSO DEL MODELLO AMERICANO Il cinema americano, negli anni del sonoro, si impone a livello internazionale, come modello cinematografico, socio-culturale. G. Carluccio: Si può dire, almeno in senso quantitativo, che tra il 1930 e il 1945 la storia del cinema coincide in buona misura con la storia del cinema hollywoodiano. Il successo del cinema americano si deve a un potere economico, ma anche a un elevato standard qualitativo. Ruolo determinante dello Studio System, con controllo e influenza su tutto il percorso del film, dalla genesi alla distribuzione in sala. Nonostante una forte industria, grandi autori anche di provenienza europea.

27 LO STUDIO SYSTEM Gli principali esponenti dell industria hollywoodiana, che costituiscono lo Studio System, sono le Majors e le Minors: MAJOR: Paramount, Metro Godwyn Meyer, Fox 20th Century Fox, Warner Bros., la Rko. Società che hanno investito nello sviluppo del cinema sonoro. MINOR: Universal, Columbia, United Artists. Importanza di alcuni i produttori indipendenti: David O. Selznik, produttore di Via col vento (1939) di Victor Fleming, Rebecca (1940) di Alfred Hitchcock; Samuel Goldwyn (ex MGM) produttore dei maggiori successi di William Wyler.

28 I GRANDI GENERI Musical Cappello a cilindro (1936) di Mark Sandrich Il mago di Oz (1939) di Victor Fleming Poliziesco, Gangster movie Piccolo Cesare (1930) di Mervyn LeRoy Nemico Pubblico (1931) di William Wellman Scarface (1932) di Howard Hawks Western Il grande sentiero (1930) di Raoul Walsh Ombre rosse (1939) di John Ford Commedia Accadde una notte (1934) di Frank Capra Susanna! (1938) di Howard Hawks Ma anche: il Noir i grandi kolossal biblici il War film

29 LA CRISI DELLO STUDIO SYSTEM Declino dello studio system, messo in crisi da due fattori: 1. Intervento di misure legali contro il sistema oligopolistico messo in atto dalle otto società. Sentenza della Corte suprema (1948) per violazione delle norme antitrust. 2. Ragioni socioculturali contribuiscono alla crisi dello studio system: il fenomeno dell insediamento suburbano nel dopoguerra, che assottigli il pubblico delle sale cittadine; la nascita e la rapida diffusione della televisione (comporta una diminuzione di pubblico nelle sale).

30 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PRINCIPALI P. Bertetto (a cura di), Introduzione alla storia del cinema, UTET, Novara 2008 (Terzo capitolo, pp ). APPROFONDIMENTI D. Bordwell, K. Thompson, Storia del cinema e dei film, McGraw-Hill, Milano F. Carlini, John Ford. Il gusto della narrazione, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, Roma G. Alonge, G. Carluccio, Il cinema americano classico, Editori Laterza, Roma-Bari R. Manassero, Alfred Hitchcock. Lo sguardo del desiderio, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, Roma A. Mazzanti, Charlie Chaplin. Il tempo delle immagini, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacol, Roma V. Pravadelli, La grande Hollywood, Marsilio, Venezia 2007.