Unità Chirurgia Protesica
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- Alessandro Gori
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1 ISTITUTI ORTOPEDICI DEL MEZZOGIORNO D ITALIA F. SCALABRINO - MESSINA F. FAGGIANA - REGGIO CALABRIA Direttore: Dott. Pietro CAVALIERE Unità Chirurgia Protesica LA CHIRURGIA PROTESICA DELL ANCA
2 Libretto informativo a cura della Dott.ssa Loredana Sorbello e del Dott. Michele Sorbello. Segreteria scientifica dell Istituto Ortopedico Franco Scalabrino di Messina
3 INTRODUZIONE L anca è una delle più grandi articolazioni del corpo ed è sostanzialmente costituita da 2 elementi: acetabolo e femore. L acetabolo, zona concava del bacino rivestita da una cartilagine, accoglie la parte superiore del femore detta testa femorale. I mezzi di unione risultano costituiti dalla capsula articolare, su cui si inseriscono 3 legamenti di rinforzo, e dal legamento rotondo intra-articolare.
4 COSA E LA COXARTROSI Sull articolazione coxofemorale grava gran parte della forza determinata dalla stazione eretta e dalla deambulazione; tali costanti sollecitazioni ne determinano l usura che, qualora ne consegua una progressiva degenerazione della cartilagine, sarà condizione di una infiammazione di tipo cronico, con dolore ostinato, rigidità e grave limitazione della funzionalità articolare. La coxartrosi è, pertanto, una malattia infiammatoria cronica dell articolazione tra il bacino ed il femore, dovuta alla degenerazione progressiva ed inesorabile della cartilagine articolare che interessa l anca. ANCA SANA ANCA ARTROSICA ANCA
5 COS E UNA PROTESI DI ANCA In presenza di una coxartrosi contraddistinta da una sensazione dolorosa cronica e severa, il ricorso all intervento di protesi d anca, che comporterà la sostituzione dell anca ammalata con una articolazione artificiale, composta da leghe metalliche, materiali plastici e/o ceramiche, permetterà la remissione della sintomatologia dolorosa ed il recupero di una buona qualità di vita.
6 LE PROTESI Varie sono le tipologie di protesi alla quali il chirurgo può ricorrere a seconda della situazione clinica del paziente. Solo a titolo esemplificativo: - accoppiamento ceramica - ceramica" - accoppiamento metallo - polietilene - accoppiamento ceramica -polietilene Accoppiamento ceramica - ceramica Accoppiamento metallo - polietilene Accoppiamento ceramica - polietilene Protesi biarticolare
7 TECNICA CHIRURGICA Attraverso un incisione di circa 8 cm a livello del gran trocantere femorale (natica) si separano i tessuti e si giunge ad esporre l articolazione. Con appositi strumenti si preparano le superfici articolari, si asporta il tessuto osseo danneggiato e si sostituisce con le componenti acetabolari e femorali della protesi.
8 COSA FARE PRIMA DELL INTERVENTO Perdere il peso in eccesso al fine di evitare il sovraccarico sull anca operata e su quella sana durante il recupero. Non assumere antinfiammatori per almeno 2 settimane prima dell intervento Sospendere l assunzione di estroprogestinici: pillola anticoncezionale, cerotti per la terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa, almeno 30 giorni prima dell intervento. Controllare la presenza di eventuali processi infettivi latenti (ascessi dentari, tonsillari, cistiti, etc.) Dalla mezzanotte prima dell intervento non si potrà né mangiare né bere.
9 DOPO L INTERVENTO Dopo l intervento il paziente verrà tenuto sotto attenta osservazione nel reparto di terapia sub-intensiva dove verranno costantemente monitorate le funzioni vitali: pressione arteriosa, frequenza cardiaca, respirazione, diuresi e dolore; per quest ultimo verrà seguito un protocollo di terapia, secondo le linee guida ministeriali vigenti. Potrebbero essere necessarie delle trasfusioni di sangue; in questo caso verranno utilizzate: - le sacche per autotrasfusione - il recupero post-operatorio - occasionalmente, sangue omologo Sala Terapia Sub- Intensiva
10 RITORNO IN REPARTO Il giorno dell intervento verrà trascorso a letto in assoluto riposo, con l arto operato in abduzione ed extrarotazione; la corretta posizione sarà assicurata da un cuscino posto tra le gambe. Per prevenire l insorgenza di problemi circolatori (TVP, TEP) verrà utilizzata la calza anti-trombo e praticata la terapia con eparina a basso peso molecolare. L indomani dall intervento avrà inizio il trattamento fisiokinesiterapico, finalizzato al rapido recupero del tonotrofismo e della forza dei muscoli primari, secondari e stabilizzatori dell articolazione dell anca.
11 Dalla 3 giornata il programma riabilitativo proseguirà con l allenamento nei passaggi posturali e nei trasferimenti (come passare dal letto alla stazione eretta, come usare il bagno etc.) La deambulazione avverrà inizialmente con l ausilio del deambulatore, dapprima con carico parziale e successivamente con carico crescente; gradualmente l uso del deambulatore verrà sostituito dall uso delle stampelle. L abbandono delle stampelle dovrà essere autorizzato esclusivamente dallo specialista ortopedico, per evitare rischiosi sovraccarichi sull anca operata. Si procederà alla rimozione dei punti di sutura, indicativamente in 12 giornata post-operatoria. Alcuni giorni dopo, a completa guarigione della ferita chirurgica, sarà possibile fare la doccia.
12 IL RITORNO A CASA Al ritorno dall ospedale il paziente potrà riprendere gradualmente le proprie attività della vita quotidiana. E importante ricordare che la nuova articolazione dell anca è relativamente non protetta fino a quando la muscolatura dell arto inferiore non avrà riacquistato un adeguato tono-trofismo; sarà, importante non sovraccaricarla eccessivamente aumentando di peso corporeo o rimanendo per troppo tempo in piedi. Si raccomanda di: continuare ad assumere la terapia farmacologica (in particolare i farmaci di profilassi trombo embolica) per tutto il periodo indicato alla dimissione. Utilizzare le stampelle fino a nuove disposizioni dell ortopedico operatore. Usare il rialzo per il WC. Non fare il bagno. Fare la doccia solo se assistiti. Proseguire il programma riabilitativo presso un centro di fisioterapia o, in alternativa, a domicilio con l assistenza del fisioterapista.
13 La riabilitazione ha come obiettivo il completo recupero della forza muscolare, del range articolare, della coordinazione e dello schema del cammino. E fondamentale dedicare ogni giorno del tempo alla fisioterapia, fino al completo recupero articolare e funzionale. ESERCIZI DA ESEGUIRE A CASA Rinforzo del quadricipite In posizione supina con gli arti inferiori distesi, punte dei piedi rivolte verso l addome, spingere il ginocchio verso il basso contraendo il quadricipite (muscolo della coscia); mantenere la contrazione per 5 secondi, quindi rilasciare per 10 secondi. Ripetere l esercizio 10 volte a destra e 10 volte a sinistra.
14 Rinforzo dei glutei In posizione supina con gli arti inferiori distesi, contrarre i glutei e mantenerli contratti per 10 secondi, quindi rilasciare. Ripetere l esercizio per 10 volte. Rinforzo della gamba In posizione supina con gli arti inferiori distesi, tenere le ginocchia in estensione, spingere le punte dei piedi verso di sé e poi verso il basso. Ripetere l esercizio 10 volte a destra e 10 volte a sinistra.
15 Flessione dell anca In posizione supina con gli arti inferiori distesi, flettere il ginocchio lentamente facendo scivolare il tallone verso i glutei, quindi estendere nuovamente la gamba. Ripetere 10 volte l esercizio sia con la gamba sana che con quella operata. NB: la punta del piede deve essere allineata alla gamba, non deve ruotare quindi né verso l esterno né verso l interno. Abduzione dell anca In posizione supina con gli arti inferiori distesi e un cuscino tra le gambe, portare l arto operato verso l esterno mantenendo sempre il contatto del tallone con il piano d appoggio e raggiungendo la massima apertura possibile; tornare lentamente quindi alla posizione di partenza.
16 Ripetere 10 volte l esercizio sia con l arto sano che con quello operato.
17 CONSIGLI PRATICI Dormire in posizione supina Evitare per i primi mesi dopo l intervento di dormire sul fianco operato, non flettere il busto in avanti per rimboccarsi le coperte, non ruotare all interno l arto operato. Non chinarsi eccessivamente in avanti Evitare per circa 6-8 mesi dall intervento di raccogliere oggetti da terra: la flessione eccessiva del busto potrebbe determinare la lussazione dell anca. Non chinarsi in avanti quando si è seduti o per alzarsi in piedi
18 Non accavallare le gambe Evitare di accavallare le gambe quando si è seduti, in piedi o supini a letto. Evitare sedute basse Posizionare uno o due cuscini sulle sedute basse. Utilizzare un rialzo per il water. Salita e discesa delle scale Per salire e scendere le scale seguite la regola qui sintetizzata: SALE L ARTO SANO - SCENDE L ARTO MALATO
19 In automobile Per salire in automobile mettere un cuscino sul sedile, sedersi con le gambe fuori dall abitacolo e portare all interno dell auto prima la gamba operata, aiutandosi con le mani, e poi la gamba sana. Sarà possibile ricominciare a guidare solo dopo l autorizzazione dello specialista ortopedico.
20 CONTROLLI CLINICI Dopo la dimissione il paziente dovrà eseguire dei controlli clinici presso lo studio dell ortopedico operatore o presso gli ambulatori convenzionati dell Istituto Ortopedico, con scadenze determinate: a distanza di 3 mesi, di 6 mesi e di 12 mesi dall intervento. Successivamente, una volta l anno. Durante le visite il paziente sarà chiamato a rispondere ad alcune domande utili a valutare la ripresa funzionale dell articolazione ed il grado di soddisfazione. La sistematicità di questi controlli è fondamentale per una buona guarigione; il monitoraggio costante, infatti, oltre ad essere garanzia di miglior risultato, offre l opportunità di rilevare precocemente eventuali criticità dell impianto protesico. Sarà necessario contattare l operatore per concordare le modalità dell appuntamento, nel rispetto delle esigenze personali e dell organizzazione del servizio.
21 SCHEDA INTERVENTO
22 ADESIVI DISPOSITIVI IMPIANTATI
23 CALENDARIO CONTROLLI CLINICI 3 mesi dall intervento Visita + RX 6 mesi dall intervento Visita + RX 12 mesi dall intervento Visita + RX 2 anni dall intervento Visita 3 anni dall intervento Visita 4 anni dall intervento Visita
24 NOTE
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