Introduzione al linguaggio delle news. Formati e Stili del Giornalismo Radiotelevisivo Prof. Christian Ruggiero a.a

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1 Introduzione al linguaggio delle news Formati e Stili del Giornalismo Radiotelevisivo Prof. Christian Ruggiero a.a

2 Sandro Petrone, Il linguaggio delle News. Strumenti e regole del giornalismo televisivo, Rizzoli-Etas, Milano 2011

3 Righe vs. secondi Per un pezzo di giornale, la misura è in righe, e si rifà alla cartella editoriale standard (30righex60battute) In Tv, gli spazi si esprimono in secondi o minuti; lo standard medio di traduzione è di circa 14 righe al minuto, corrispondenti a circa 800 battute Fare un pezzo da 90 secondi = scrivere 20 righe?

4 Righe vs. secondi Fare informazione in Tv non significa realizzare telegrammi, ma sfruttare le potenzialità del mezzo Data una qualsiasi notizia, una sequenza di immagini pertinenti e una o più brevi interviste, è sempre possibile realizzare un servizio televisivo della durata di 70 secondi, utilizzando non più di 40 secondi di testo scritto (Teorema di Houdini)

5 Righe vs. secondi Corollari al Teorema di Houdini: non è vantaggioso tradurre i secondi in numero di righe è utile sapere che ogni secondo corrisponde a circa tre parole, sempre che si adoperino vocaboli brevi, comprensibili e pronunciabili è consigliabile distribuire i secondi di testo tra gli altri secondi di situazioni televisive

6 Righe vs. secondi Il giornalista televisivo non deve più descrivere, ma rappresentare la realtà, non far immaginare, ma far vedere, anche quel che non si vede (pensieri, concetti): si tratta di passare da scrittore a pittore Data una storia da rappresentare sullo schermo, lo strumento che la traduce in linguaggio audiovisivo è una Tavolozza. Essa è costituita da tre sezioni: Immagini, Suoni, Parole (Teorema della Tavolozza)

7 Le immagini Categorie di immagini da adoperare per raccontare i fatti: immagini fisse e immagini in movimento immagini di cronaca e immagini di archivio grafici, cartine e animazioni realtà virtuale disegni

8 Immagini fisse e in movimento La proiezione di immagini fisse in rapida successione (nella televisione europea, 25 immagini al secondo) è percepita dall occhio in modo uniforme come immagini in movimento Dal punto di vista del linguaggio, l unità di base alla quale corrisponde il singolo fotogramma è l inquadratura, cioè lo spazio o campo visivo che si decide di delimitare con l obiettivo e che varia in estensione, angolo e profondità, secondo la luce, la posizione della macchina, il, tipo di lente

9 Immagini di cronaca e di archivio Cronaca: si riferiscono a fatti e personaggi protagonisti delle notizie che si devono raccontare; sono immagini di attualità, riprese dalla nostra telecamera, da quella di un altra televisione, da chiunque si trovasse sul posto durante il fatto Archivio: sono quelle dei personaggi e dei luoghi di cui si deve parlare, ma riprese nel passato, in altre circostanze; possono essere adoperate: a) quando mancano immagini di cronaca o b) quando si deve raccontare qualcosa del passato

10 Immagini grafiche, cartine, animazioni Una cartina geografica è il miglior modo di localizzare un avvenimento (es. un aereo precipitato) quando non sono ancora disponibili le immagini; in un secondo tempo, la dinamica dell incidente può diventare un animazione sulla cartina (dopo un accurato briefing con il reparto grafico)

11 Realtà virtuale, disegni La ricostruzione di un fatto che non abbia avuto testimoni, basata su analisi e supposizioni concrete, è un ottimo modo per vivificare un servizio purché sia sempre reso evidente allo spettatore che di ricostruzione si tratta All estremo opposto c è il disegno, che risponde a diverse necessità: in un aula di tribunale, un disegnatore ha un impatto molto minore di una telecamera

12 I suoni Per vedere immagini in alta definizione, attaccate il televisore all impianto hi-fi e alzate il volume Corollario La rappresentazione della realtà in Tv dipende dai suoni che le danno vita (Teorema di Negroponte) suono come sottofondo suono per segnalare un cambiamento di situazione suono in primo piano

13 Il suono come sottofondo In generale, ogni immagine montata deve conservare il proprio natural sound, che si deve sentire distintamente, a un livello di poco al di sotto della voce narrante Tanto più la voce galleggia nei suoni, tanto più il giornalista sembrerà presente sul luogo dei fatti che racconta; se il suono è costituito da persone che parlano, il livello dovrà essere più basso, se si sente rumore di traffico o la sirena di un ambulanza, il suono deve essere usato in tutta la sua forza

14 Il suono per segnalare Quando si passa da una situazione a un altra, dal brusio di una sala a un ambiente esterno, in coincidenza del cambio di immagine, si ascolterà anche il, suono del nuovo ambiente Il suono aiuta ad avere tempi di reazione estremamente rapidi, a essere immediatamente coinvolti in una nuova situazione

15 Il suono in primo piano Se lasciato ascoltare in primo piano, il suono può comunicare informazioni e descrivere situazioni che richiederebbero molto tempo a raccontarlo a parole o con immagini Il 21 dicembre 1988, quando il Volo 103 della Pan Am esplose nei cieli di Lockerbie, i canali internazionali trasmisero un servizio sulle reazioni dei familiari delle 270 vittime: un operatore riprese una madre che, alla notizia della sciagura, crollò in ginocchio emettendo un urlo agghiacciante di disperazione

16 La parola Il testo in formato video deve essere improntato anzitutto alla massima flessibilità; a seconda del medium, del format, della disponibilità di immagini, suoni e interviste, svolgerà una specifica funzione, un ruolo complementare o principale Anche se la Tv è il regno della parola detta, non bisogna dimenticare il ruolo della parola scritta

17 La parola scritta in Tv I sottopancia, ovvero le scritte inserite in sovrimpressione nella parte bassa dello schermo nomi degli intervistati, date, località, titolo dell avvenimento, informazioni si servizio, sottotitoli per non udenti o per sopperire all audio cattivo, nomi di servizio

18 La parola scritta in Tv I testi sullo schermo, accompagnati da una veste grafica che li renda leggibili e ben inseriti nel flusso di immagini e suono concetti astratti, norme o provvedimenti, numeri e statistiche, dichiarazioni non disponibili, sottolineature/evidenze, finestre grafiche, simboli/loghi

19 La parola detta in Tv Quattro momenti fondamentali di una voce che parla la conduzione il servizio chiuso la diretta l intervista

20 La conduzione Il conduttore è colui il quale trasforma la successione di informazioni inserite nel Tg in un itinerario armonico tra le notizie del giorno, che, con il suo aiuto, il pubblico può seguire più agevolmente; tesse il racconto dei fatti quotidiani e quindi fa da filo conduttore

21 Il servizio chiuso Il giornalista adopera la sua voce per raccontare la storia del servizio registrato; dentro quello che rappresenta un minifilm autosufficiente, la parola serve ad aggiungere legami non immediati: spiega, amplifica, rende esplicito ciò che si vede, aggiunge ciò che non si vede

22 La diretta Ad avvenimento in corso diretta del giornalista con immagini dal vivo (stand up) dialogo/intervista tra conduttore in studio e inviato sul luogo

23 La diretta Ad avvenimento in corso da tempo o parzialmente concluso breve collegamento per descrivere la situazione e pezzo chiuso per raccontare la vicenda intervista dal vivo/diretta con ospite

24 La diretta Ad avvenimento concluso, ma in attesa di sviluppi aggiornamenti al termine di un servizio chiuso

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26 I compiti del conduttore Testi letti/detti dal conduttore: titoli vivi di lancio o pre o lead-in notizie senza immagini (vivi o notizie) notizie con immagini (cfc, conduttore fuori campo o macchie) domande delle interviste (in studio o in diretta)

27 Il conduttore in campo (on camera) Adopera prevalentemente la parola detta la mimica facciale immagini fisse o finestre grafiche

28 Il conduttore in campo (on camera) Funzioni annuncia i titoli lancia servizi e collegamenti in diretta legge notizie sintetiche, aggiornamenti, breaking news (notizie prive di immagini) conduce le interviste in studio

29 Il conduttore in campo (on camera) Il vivo di lancio presenta la notizia, la storia, il reportage, l inchiesta o il collegamento in diretta, rendendo armonico il passaggio dal precedente al successivo e ricaricando l attenzione degli spettatori Il teorema di Frank Sinatra Se nessuno annuncia chi arriva in scena, persino Frank Sinatra rischia di restare senza applauso Corollario Il lancio è l anima del TG

30 Il conduttore in campo (on camera) Il lancio di un collegamento deve dare un idea più generale della storia e porre l enfasi su quanto si sta per apprendere in diretta NON Le ultime novità dal collegamento col nostro inviato MA Un aggiornamento sul delitto di Cogne. A oltre un mese dall omicidio del piccolo Samuele, gli inquirenti sembrano vicini a una soluzione. Poco fa i segnali di una svolta, sentiamo in diretta il nostro inviato

31 Il conduttore in campo (on camera) Le notizie senza immagini hanno bisogno di un supporto, non necessariamente ricorrendo a immagini di repertorio: partire con un inquadratura larga e stringere progressivamente sul conduttore effettuare un cambio di telecamera usare un inquadratura più larga del primo piano, che lasci lo spazio per inserire una finestra (immagine digitale, cartina, simbolo grafico, scritta/frame) portare per alcuni secondi la finestra a tutto schermo, nascondendo il volto del conduttore

32 Il conduttore fuori campo (off camera) Adopera prevalentemente la parola detta le immagini in movimento (es secondi di testo secondi di grafica o immagini montate)

33 Il conduttore fuori campo (off camera) Funzioni annuncia i titoli fuori campo fornisce argomenti «minori» dà notizie dell ultim ora o in evoluzione

34 Il conduttore fuori campo (off camera) Perché far leggere al conduttore la prima parte della notizia in video, come se fosse un vivo, e poi aggiungere delle immagini mantenendo la sua presenza come voce fuori campo? per dare più rilievo alla notizia rispetto al vivo, ma senza realizzare un servizio chiuso per coprire storie in evoluzione per le qual è sconsigliabile realizzare un servizio chiuso che invecchierebbe in pochi istati

35 Il momento del reporter o del servizio chiuso Adopera prevalentemente. immagini in movimento suono montaggio sintesi audiovisiva linguaggio a blocchi (per scene)

36 Il momento del reporter o del servizio chiuso Il giornalista è fuori campo, si sente la sua voce che articola le varie fasi del racconto. Il servizio ovviamente non è in diretta, né deve dare l impressione di esserlo. Il giornalista può rientrare in campo attraverso l uso dello stand up, l atto di mettersi in piedi davanti alla telecamera per parlare,

37 La struttura del servizio chiuso Intervista Up sound Stand-up È un lavoro sporco, ma qualcuno se ne deve occupare in questi giorni Up sound Intervista Gli artificieri del New Jersey sono costretti a disinnescare ordigni fabbricati in casa Up sound Stand up Intervista

38 La struttura del servizio chiuso Il figlio di quest uomo, che ha chiesto l anonimato, è stato arrestato Intervista Nei siti internet non solo si possono trovare istruzioni precise per produrre facilmente bombe di vario tipo, ma esistono anche elenchi di obiettivi Up sound Gli attentati alla metropolitana di New York aprono nuovi scenari Intervista Stand-up Up sound