firme in sette settimane!

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1 INQUILINI UNITI firme in sette settimane! Numero 146/2015 Pubblicazione trimestrale In questo numero: Il subentrante La protrazione in caso di disdetta: cosa sapere! Elezioni federali 2015: esito non positivo! Editoriale L iniziativa lanciata dall Associazione svizzera inquilini che chiede più alloggi a pigione sostenibile sta raccogliendo consensi un po ovunque. A sette settimane dalla presentazione e dal lancio ufficiale ha raccolto 50'000 firme: un bel risultato. Le città e i cantoni dove il problema dell alloggio è più sentito sono in testa alla lista di chi ha risposto tempestivamente all appello. Zurigo, Berna. Ginevra, Losanna, Lucerna risentono in modo marcato della penuria di alloggi sociali, ma sono pure cantoni dove la tradizione di demandare alle cooperative e agli enti senza scopo di lucro la costruzione e l amministrazione di appartamenti a pigione moderata è una realtà consolidata. In più di cinquant anni questi enti hanno saputo costruire oltre che case anche una fiducia nell efficacia dei loro progetti. Anche il Ticino si sta mobilitando. Le bancarelle, organizzate a Bellinzona e Lugano, per la raccolta delle firme necessarie alla riuscita dell iniziativa hanno avuto una buona rispondenza e soprattutto hanno permesso di raccogliere i sentimenti dei passanti. Tante sono state le preoccupazioni emerse, ma anche tanta la sfiducia nella volontà politica di risolvere questo annoso problema che si acuisce di anno in anno. Preoccupazioni espresse dai giovani che vogliono creare una famiglia e sono consapevoli degli oneri finanziari a cui andranno incontro, preoccupazioni esternate dalle famiglie che sempre più spesso devono poter contare su un doppio salario per far fronte alle tante spese domestiche, prime fra tutte quelle dell alloggio e della cassa malati. Firmare e sostenere le iniziative serve, ne è un esempio Lugano dove il Consiglio comunale si è impegnato a sostegno dell alloggio, in risposta all iniziativa lanciata anche dall ASI. Un bell esempio che auspichiamo sia seguito anche da altri comuni. Ma nelle piazze abbiamo incontrato anche chi, pur lodando lo sforzo dell ASI nel cercare una soluzione concreta al problema, non ha firmato l iniziativa. Sono gli stranieri che non hanno ovviamente diritto di voto, ma che come tutti devono sborsare fior di soldi per avere un alloggio. Sono anche quelli che di regola hanno famiglie più numerose e quindi con più oneri, che non possono contare su una rete famigliare che può venire in aiuto in caso di difficoltà, che probabilmente mai potranno accedere alla proprietà, ma che vivono e lavorano da noi e contribuiscono come noi alla crescita economica e culturale della nostra società.

2 2 Vi presentiamo una breve carrellata di domande che frequentemente vengono poste al nostro centro infoalloggio. LA POSTA Il subentrante A breve lascerò il mio appartamento e così ho trovato un subentrante; ho inviato il nominativo al mio padrone di casa, ma dopo due settimane non mi ha ancora risposto. Cosa faccio? L art. 264 CO prevede che l inquilino possa restituire i locali anticipatamente, se propone al locatore un nuovo conduttore solvibile e che non possa essere ragionevolmente rifiutato, disposto a riprender il contratto e l ente locato alle medesime condizioni in essere. In buona sostanza, quando troviamo una persona disposta a riprendere il nostro appartamento, dobbiamo accertarci che sia solvibile. Dobbiamo quindi dimostrare con i documenti che non ha debiti e ha un guadagno sufficiente per pagare la pigione e le spese accessorie (il 30% del suo reddito deve poter coprire i costi legati alla locazione). Deve inoltre essere una persona di buona moralità. Una volta accertate queste condizioni e raccolti i documenti che dimostrano la solvibilità, li sottoponiamo al nostro locatore che non potrà opporsi alla fine anticipata del rapporto di locazione. In via generale, da quando si invia tutta la documentazione al proprietario, bisogna comunque lasciargli una decina di giorni per prendere posizione e permettergli di valutare il candidato proposto. In mancanza di una risposta, sarà da valutare come proseguire e se del caso adire l Ufficio di conciliazione in materia di locazione competente per accertare la fine anticipata della locazione. PUNTI IN BREVE Quali documenti presentare al locatore: Una dichiarazione seria che il candidato è disposto a riprendere il contratto di locazione alle medesime condizioni e a partire da quale data. Sul nostro sito internet è reperibile un modello di dichiarazione cliccando sulla voce documenti dichiarazione di subingresso. L attestato dell Ufficio esecuzioni e fallimenti, dal quale risulta che il subentrante non ha esecuzioni a suo carico (precetti esecutivi) e/o attestati di carenza beni. I documenti quali il foglio di stipendio, il certificato di salario, ecc.., dai quali risulti il reddito percepito dal subentrante e quindi se è in grado di far fronte al pagamento della pigione e delle spese accessorie indicate nel contratto. Come procedere: Una volta raccolti i documenti, inviateli al proprietario, preferibilmente per posta raccomandata, con una lettera d accompagnamento nella quale proponete il nuovo conduttore. Potete utilizzare il modello di lettera che trovate sul nostro sito, sempre sotto la voce documenti restituzione anticipata ente locato. Ho proposto al mio proprietario un subentrante, da lui prontamente accettato, tuttavia non ha ancora firmato con lui il contratto di locazione; cosa faccio, posso tranquillamente lasciare l appartamento? In linea generale il locatore è libero di non sottoscrivere un contratto di locazione con il candidato proposto. Ciò non toglie che l inquilino possa comunque essere liberato dal vincolo contrattuale, poiché ha presentato un candidato solvibile e che non può essere ragionevolmente rifiutato. Vi sono da valutare, ovviamente, le circostanze concrete che variano da caso a caso.

3 L art. 259g CO recita letteralmente che il conduttore di un immobile, se esige la riparazione del difetto da parte del locatore, deve fissargli per scritto un congruo termine e può avvertirlo che, scaduto infruttuosamente questo termine, depositerà presso un ufficio designato dal Cantone le pigioni che giungeranno a scadenza. Lo avviserà per scritto anche del deposito. Le pigioni depositate sono reputate pagate. L inquilino, purtroppo, nonostante sia stanco e stufo di aver fatto mille richieste al proprietario di eliminare i difetti presenti nell appartamento, per esempio la muffa che si forma sui muri, non può di sua spontanea volontà ridursi la pigione, altrimenti incorre nel rischio di trovarsi in mora e vedersi così disdire il contratto di locazione. Bisogna invece agire come prevede la legge, ossia impartire un congruo termine al proprietario IL CASO Il deposito della pigione invitandolo a sistemare i difetti, avvertendolo che, se non interviene, la pigione in scadenza sarà versata all Ufficio di conciliazione in materia di locazione competente. Solo una volta scaduto il termine si potrà procedere al versamento. Attenzione, affinché il deposito sia valido, le pigioni non devono essere scadute. Cosa vuole dire? Se il Vostro contratto prevede che dovete versare la pigione in anticipo entro il primo giorno di ogni mese, allora entro questa data l affitto deve essere depositato e/o comunque già accreditato sul conto corrente dell Ufficio di conciliazione. Se doveste sforare, anche solo di un giorno questo termine, e quindi la pigione viene accreditata, per esempio, il secondo giorno del mese, il deposito non sarà ritenuto valido. Il proprietario, in questo caso, se la pigione non viene ristornata, può considerarvi in mora. Fate pertanto molta attenzione a quando depositate! 3 MEMORANDUM! FATE ATTENZIONE! A fine locazione, al momento della restituzione dei locali, spesse volte agli inquilini vengono notificati danni e richieste di riparazioni esorbitanti. Come principio generale, ovviamente, chi causa un danno deve il relativo risarcimento; tuttavia ricordatevi che in ogni caso non dovete rimborsare il valore a nuovo dell oggetto danneggiato, ma quello attuale. Tutte le infrastrutture e le installazioni presenti nell abitazione hanno infatti una durata e prima o poi si consumano. Controllate sul nostro sito sotto la voce Documenti Tabella della durata di vita qual è la durata del materiale e/o dell oggetto danneggiato. In via indicativa, infatti, il conduttore dovra riconoscere al locatore solo il valore che corrisponde alla durata residua di vita dell installazione / infrastruttura in discussione. ATTENZIONE! Purtroppo l ASI perde molti soci che cambiano indirizzo senza comunicarlo. Non dimenticate di avvertirci quando traslocate e informateci del nuovo recapito, in modo che possiamo continuare a inviarvi il nostro giornalino!

4 4 È giusto innanzitutto sapere che, indipendentemente dal fatto che contestiate o no la disdetta, avete sempre e comunque il diritto di chiedere una protrazione, rispetto alla data di disdetta indicata sul modulo ufficiale inviato dal locatore. Questo vi potrà innanzitutto aiutare a procedere con un po più di calma nella ricerca di una nuova abitazione. Vediamo ora come fare: 1. Per chiedere la protrazione innanzitutto bisogna scrivere una lettera all Ufficio di conciliazione in materia di locazione competente entro 30 giorni dal ricevimento della disdetta (se vi è stata recapitata direttamente a casa) o comunque entro 30 giorni da quando avete ricevuto l avviso in bucalettera del ritiro della raccomandata di disdetta. Sul nostro sito sotto la finestra documenti voce disdetta: cosa fare, è reperibile un modello di lettera che potrà senz altro aiutarvi. 2. L Ufficio di conciliazione in materia di locazione competente, una volta ricevuta la lettera, IL DOSSIER La protrazione in caso di disdetta: cosa sapere! vi convocherà per un udienza a cui il conduttore deve comparire personalmente. In questa sede dovete insistere per chiedere la proroga. Se non sarà possibile trovare un accordo davanti all Ufficio, bisognerà rivolgersi alla Pretura competente nei successivi 30 giorni, per portare avanti la richiesta. La legge prevede che il conduttore può chiedere la protrazione se la fine della locazione produce per lui o per la sua famiglia effetti gravosi che nemmeno si giustificano tenendo conto degli interessi del locatore. In particolare vengono valutate le seguenti circostanze: i motivi che hanno determinato la conclusione del contratto e il contenuto del contratto; la durata della locazione; la situazione personale, familiare ed economica delle parti; il loro comportamento; l eventuale fabbisogno del locatore o dei suoi stretti parenti o affini di disporre dell appartamento; la situazione sul mercato locale degli alloggi e dei locali commerciali. Ciò significa che il conduttore dovrà portare all attenzione del giudice i motivi per i quali chiede la proroga e segnatamente le difficoltà che incontra nel trovare un altra abitazione per lui e la sua famiglia. In quest ambito l inquilino si deve senz altro attivare per dimostrare le ricerche che sta facendo per trovare una nuova abitazione. Il giudice, per l appunto, prenderà in considerazione le sue difficoltà valutandole in rapporto al bisogno del locatore di disporre dei locali per la data di disdetta indicata. L art. 272b CO prevede che la locazione di abitazioni può essere protratta per quattro anni al massimo, quella di locali commerciali per 6; in quest arco di tempo possono essere accordate una o due protrazioni. La casistica dice che in linea generale il giudice tenderà a riconoscere preferibilmente una sola e unica protrazione quando ci si può attendere che il conduttore, intraprendendo tutti gli sforzi necessari, può trovare un adeguata soluzione abitativa. Nell ambito della concessione di una proroga l inquilino può usufruire della possibilità di disdire l appartamento prima del termine della proroga. Infatti, è giusto sottolineare che, in caso di disdetta, l inquilino deve comunque rispettare la data indicata dal locatore e non può uscire prima, altrimenti corre il rischio di dover pagare doppie pigioni. Invece l art. 272d CO, per facilitare l inquilino nella ricerca di una nuova abitazione, prevede che se la decisione di protrazione o le parti non dispongono altrimenti, il conduttore durante il periodo di protrazione può dare la disdetta: con il preavviso di un mese per la fine di un mese, se la protrazione non è superiore a un anno; con il preavviso di tre mesi per la scadenza legale, se la protrazione è superiore a un anno.

5 Le pulizie di casa sono sovente un cruccio, spesso le si fanno di malavoglia e giusto per rendere o conservare pulito e salutare lo spazio in cui viviamo. E quindi ecco che ricorriamo a una marea di prodotti che, stando a quanto dice la pubblicità, in un batter d occhio, ossia in poco tempo, fanno splendere ogni cosa e profumano la casa. Ebbene forse è il caso di rivedere tutto ciò, poiché profumato non è sempre sinonimo di pulito e soprattutto di salutare e comunque per pulire ci vuole sempre un po di olio di gomito! Anche nello svolgere le semplici pulizie di casa dobbiamo essere consapevoli che possiamo fare molto per la nostra salute e quella dell ambiente. Vale quindi la pena di limitare l utilizzo dei detergenti a quelli indispensabili, farne in ogni caso un uso parsimonioso e sostituire la maggior parte dei prodotti chimici di pulizia con prodotti che conciliano igiene e pulizia con la salvaguardia del nostro ecosistema. È possibile e ne vale la pena perché oltre tutto si risparmiano anche dei bei soldini! Per le pulizie di casa, usiamo abitualmente molti detergenti differenti. In media una famiglia usa tra 15 e 20 prodotti chimici diversi! Questo eccesso causa costi enormi agli ecosistemi terrestri e soprattutto marini, dovuti agli additivi chimici e alla diffusione dei rifiuti nell ambiente. Le conseguenze riguardano però anche l ambiente domestico, quindi la nostra salute. Siamo abituati a pensare che pulito debba essere anche profumato, ma solventi e profumi liberano nell aria i cosiddetti composti organici volatili (COV), sostanze che possono irritare occhi, naso e gola, causare mal di testa e nausea o altri disturbi più seri. Alcune sono addirittura cancerogene. Anche l etichetta biodegradabile al 100%, di alcuni prodotti, può essere fraintesa. Pure questi detergenti possono avere effetti nocivi poiché questa indicazione riguarda solo gli agenti lavanti e non i profumi e i coloranti che potrebbero contenere. Infine, sta emergendo un problema attuale molto serio, quello delle microsfere di plastica contenute in dentifrici, gel e prodotti VIDEOCONSIGLI ACSI Pulire la casa rispettando salute, ambiente e... portafoglio di Ivana Caldelari Magaton, redazione La Borsa della Spesa (periodico dell ACSI) di pulizia di ultima generazione, che rappresentano una nuova minaccia per gli organismi acquatici. Ma è possibile, anzi, come è possibile, conciliare igiene, pulizia e ambiente? L ACSI (Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana) ha realizzato su questo argomento un video con un testimonial d eccezione (il cantante Sebalter) pubblicato sul proprio sito internet Esso contiene utili consigli su come conciliare nella pratica tutte le nostre buone intenzioni riguardo le pulizie di casa. Eccone alcuni. Scegliamo pochi prodotti di pulizia ottenuti da materie naturali, di uso universale e dosiamoli con moderazione. In questo modo riduciamo sia la quantità sia il genere di effetti sull ambiente. Ad esempio, classici rimedi della nonna, come aceto, limone e bicarbonato abbinati a un moderno straccio in microfibra e acqua, eventualmente tiepida, danno superfici sgrassate, pulite e lucide. L aceto, poi, scioglie anche il calcare. Per questo vanno benissimo per piastrelle, pavimenti e vetri. Riduciamo spreco e rifiuti usando detergenti in polvere o liquidi che possono essere dosati e acquistando prodotti per cui sono disponili le ricariche. Infine evitiamo l usa e getta: fa male all ambiente e al portafoglio. Ad esempio, in una famiglia media la pulizia tradizionale con spazzolone, straccio, acqua e detergente in un anno richiede circa 12.5 litri di detergente, 1820 litri d acqua e 1.2 kg di rifiuti di imballaggi, con un costo stimato di 50 franchi. La stessa operazione con le salviettine usa e getta comporta invece l uso di 1520 salviettine e 23 kg di rifiuti, e un costo di circa 700 franchi! Ma soprattutto: - no alle gabbiette per wc: sono inquinanti e poco efficaci come detergenti - no ai pulitori per il forno: sono irritanti e dannosi per l ambiente (spesso contengono soda caustica e solventi) - no agli sgorgatori per tubi: sono pericolosi per la salute e aggressivi per l ambiente (contengono sostanze corrosive). Utili informazioni: (Enciclopedia e Videoconsigli) Guida ai consumi responsabili (da richiedere all ACSI) 5

6 6 LA LEGGE Termini di preavviso e scadenze di disdetta Art. 266c CO Nella locazione di abitazioni, ciascuna delle parti può dare la disdetta con preavviso di tre mesi per la scadenza determinata dall uso locale o, in mancanza di tale uso, per la fine di un trimestre di locazione. Se nel vostro contratto non è previsto alcun termine di preavviso, rispettivamente alcuna scadenza per dare la disdetta sappiate che valgono le seguenti regole: nel Mendrisiotto, nel Bellinzonese e nel Locarnese si potrà disdire il contratto 4 volte l anno, rispettando come scadenza il trimestre di locazione, ossia contando di 3 mesi in 3 mesi da quando è iniziato il contratto. nel Luganese si può disdire il contratto due volte l anno per il 29 marzo e il 29 settembre. Per i locali ad uso abitativo la disdetta dovrà essere inoltrata con un preavviso di tre mesi. RASSEGNA STAMPA Diamo più spazio al calore sostenibile! Recentemente il WWF ha effettuato un analisi partendo dai dati forniti dall Ufficio europeo di statistica Eurostat. Il risultato é per certi versi sorprendente perché situa la Svizzera in testa ai paesi europei per l utilizzo di impianti a gasolio (nafta=petrolio) per riscaldare. Infatti, nelle case svizzere, il 38% dell energia consumata per riscaldare proviene dal gasolio. Il consumo medio delle famiglie europee é del 13% mentre in Germania é del 23.8%, dati nettamente più bassi dei nostri. Nei paesi scandinavi il petrolio rispettivamente il suo prodotto non risulta quasi più essere utilizzato per il riscaldamento. In Svizzera, secondo l Ufficio federale dell energia, i vecchi impianti a gasolio, in due casi su tre, vengono semplicemente sostituiti con nuovi modelli, ma sempre utilizzando lo stesso tipo di riscaldamento. Ciò risulta essere poco lungimirante perché sono impianti che generano alti costi, dipendenza dagli approvvigionamenti esteri e un bilancio ambientale elevato. Una tipica casa monofamiliare, con riscaldamento a gasolio, grava sul clima dieci volte di più rispetto a un sistema con pompa di calore. Oltre sistemi di riscaldamento a gasolio sono in funzione a livello nazionale rendendo gli edifici la maggiore fonte di CO 2 e quindi il principale problema della Svizzera dal punto di vista delle ripercussioni sul clima. Secondo l analisi citata sono in particolare i nuovi impianti a gasolio a sbarrare la strada a un futuro pulito. Installando questo tipo di impianto si produrranno, in 20 anni, circa 150 tonnellate di CO 2. Per dare un idea: 150 tonnellate di CO 2 corrispondono a 20 viaggi in auto attorno al globo. Analizzando i costi si può dire che gli impianti a gasolio sono convenienti all atto dell acquisto ma, da un calcolo completo dei costi che comprenda le spese di manutenzione ed energetiche, emerge un quadro molto diverso se si considera l intera durata di vita dell impianto. Si può affermare che i costi risultano fino ad un terzo più cari delle pompe di calore. La Svizzera dovrebbe seguire l esempio di Danimarca e Svezia che hanno vietato le installazioni di nuovi impianti funzionanti a gasolio. Sarebbe un vantaggio per tutti, proprietari e inquilini, confrontati a costi più bassi che favorirebbero il clima, a cui verrebbero risparmiate massicce emissioni di gas serra. Fonte WWF/rivista 2/2015

7 ECHI DA BERNA Elezioni federali 2015: esito non positivo! di Marina Carobbio Guscetti, Presidente SMV/ASLOCA/ASI e consigliera nazionale PS. Q uanto scaturito dalle urne alle elezioni federali 2015 non è molto positivo per gli inquilini. Con il rafforzamento dell UDC e del partito liberale si sono rafforzati anche i portavoce dei proprietari immobiliari. Come rappresentanti dell associazione inquilini continueremo a difendere gli interessi degli inquilini, ma come detto, a causa del cambiamento dei rapporti di forza, questo lavoro sarà ora ancora più difficile. Il primo appuntamento concreto sarà l esame del messaggio governativo che chiede d introdurre il formulario ufficiale obbligatorio in tutta la Svizzera, sul quale deve essere indicato l ammontare dell affitto precedente in modo da garantire più trasparenza e da evitare aumenti d affitto ingiustificati ed esorbitanti al momento del cambio d inquilino. Proprio nei giorni scorsi l associazione dei proprietari immobiliari ha pubblicato uno studio, con il quale cerca di dimostrare gli effetti negativi dell introduzione del formulario ufficiale. La loro tesi è che in tal modo si accentuerà ulteriormente la carenza di alloggi in affitto e come paragone prendono esempi provenienti dall Inghilterra e da Israele E proprio vero che quando non si hanno più argomenti ci si arrampica sui vetri! Da parte nostra ci batteremo per l approvazione del formulario ufficiale e, con la nostra iniziativa popolare, per alloggi a pigione moderata. Un iniziativa che sta raccogliendo molto successo ed è molto importante per gli inquilini. Come dimostrano anche iniziative simili lanciate a livello locale. Un esempio è certamente Lugano, dove grazie all iniziativa popolare lanciata da ASI, PS e VPOD, si è ottenuto un controprogetto che mette a disposizione 10 milioni per favorire alloggi pigione moderata. Certo la strada è in salita. Ma come Associazione inquilini siamo pronti e non staremo alla finestra a guardare che gli affitti salgono e che la mancanza di alloggi a prezzi accessibili aumenti, ma continueremo ad impegnarci nell interesse degli inquilini. Firmate la nostra iniziativa anche tramite il sito 7 Iniziativa popolare federale «Più abitazioni a prezzi accessibili» Pubblicata nel Foglio federale il 1 o settembre Le cittadine e i cittadini svizzeri sottoscritti aventi diritto di voto chiedono, in virtù degli articoli 34, 136, 139 e 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 68 segg.): La Costituzione federale 1 è modificata come segue: Art. 108 cpv. 1 e In collaborazione con i Cantoni, la Confederazione promuove l offerta d abitazioni a pigione moderata. Promuove l acquisto in proprietà di appartamenti e case per il fabbisogno privato personale, nonché l attività di enti e organizzazioni dediti alla costruzione d abitazioni a scopi d utilità pubblica. 5 Assicura che i programmi degli enti pubblici volti a promuovere risanamenti non comportino la perdita d abitazioni a pigione moderata. 6 In collaborazione con i Cantoni, persegue un aumento costante della percentuale d abitazioni appartenenti a enti dediti alla costruzione d abitazioni a scopi d utilità pubblica rispetto al numero complessivo d abitazioni. In collaborazione con i Cantoni, provvede affinché a livello nazionale almeno il 10 per cento delle abitazioni di nuova edificazione siano di proprietà di tali enti. 7 Per la promozione della costruzione d abitazioni a scopi d utilità pubblica autorizza i Cantoni e i Comuni a introdurre a loro favore un diritto di prelazione su fondi idonei. Concede loro inoltre un diritto di prelazione in caso di vendita di fondi appartenenti alla Confederazione o ad aziende vicine alla Confederazione. 8 La legge stabilisce i provvedimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi perseguiti dal presente articolo. Art. 197 n Disposizione transitoria dell art. 108 cpv. 1 e 5 8 (Promozione della costruzione d abitazioni e dell accesso alla proprietà) Se la legislazione d esecuzione relativa all articolo 108 capoversi 1 e 5 8 non è entrata in vigore entro due anni dall accettazione di detto articolo da parte del Popolo e dei Cantoni, entro tale termine il Consiglio federale emana provvisoriamente le disposizioni d esecuzione in via d ordinanza. 1 SR 101 / 2 Il numero definitivo della presente disposizione transitoria sarà stabilito dalla Cancelleria federale dopo la votazione popolare. Sulla presente lista possono firmare solo aventi diritto di voto a livello federale nel Comune indicato. Chi appoggia la domanda deve firmarla personalmente. Cantone N. d avviamento postale Comune politico Cognome (di proprio pugno) Nome 1 Data di nascita Indirizzo (giorno/mese/anno) (via e numero) Firma autografa Controllo (lasciare in bianco) 2 3 Chiunque nell ambito di una raccolta delle firme si rende colpevole di corruzione attiva o passiva oppure altera il risultato della raccolta delle firme è punibile secondo l articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale. Il Comitato promotore dell iniziativa, composto dei seguenti promotori, è autorizzato a ritirare la presente iniziativa con decisione presa dalla maggioranza assoluta dei suoi membri aventi ancora diritto di voto: Marina Carobbio Guscetti, presidente Associazione Svizzera Inquilini ASI, via Tamporiva 28, 6533 Lumino; Balthasar Glättli, vicepresidente ASI, Hönggerstr. 148, 8037 Zurigo; Carlo Sommaruga, vicepresidente ASI, rue des Pâquis 35, 1201 Ginevra; Louis Schelbert, presidente Cooperative abitative svizzere, Horwerstr. 45, 6005 Lucerna; Giorgio Tuti, vicepresidente Unione sindacale svizzera, Bündtenweg 33, 4513 Langendorf; Christian Levrat, presidente PSS, rte des Colombettes 297, 1628 Vuadens; Luca Maggi, vicepresidente I Verdi svizzeri, Hohlstr. 147, 8004 Zurigo; Hanna Bay, vicepresidente Gioventù soc. CH, Bahnhofstr. 10, 7220 Schiers; Jacqueline Badran, comitato ASI, Thurwiesenstr. 3, 8037 Zurigo; Mathias Reynard, comitato ASI, St-Germain 26, 1965 Savièse; Michael Töngi, segr. gen. ASI, Unterstrick, 6010 Kriens ; Pierre Zwahlen, segr. gen. aggiunto ASI, ch. Gottettaz 8, 1012 Losanna. Termine per la raccolta delle firme: 28 febbraio 2017 Si attesta che i summenzionati (numero) firmatari dell iniziativa popolare hanno diritto di voto in materia federale ed esercitano i diritti politici nel Comune indicato. Luogo: Data : Bollo ufficiale Firma: Qualità ufficiale :

8 8 INQUILINI UNITI REDAZIONE E PUBBLICITÀ Associazione Svizzera Inquilini Federazione della Svizzera italiana Segretariato generale Via Stazio 2, 6900 Massagno federazione@asi-infoalloggio.ch HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Valentina Vigezzi Colombo (Redattrice responsabile), Ivana Caldelari Magaton, Marina Carobbio Guscetti, Elena Fiscalini, Franco Molinari, Corrado Mordasini. STAMPA Tipo Offset, Aurora SA, Via Sonvico 11, 6952 Canobbio Per brevi domande potete contattare il centro INFOALLOGGIO aperto il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12 telefonando al numero SEZIONE DI BELLINZONA E VALLI Viale Stazione 31A, 6500 Bellinzona Via Franscini 14, 6710 Biasca Appuntamenti: telefonare lunedì dalle alle martedì dalle alle giovedì dalle e Tel.: / Fax asibellinzona@bluewin.ch ccp UFFICIO DI LOCARNO Via ai Saleggi 11, 6600 Locarno Appuntamenti: telefonare lunedì dalle alle mercoledì dalle alle venerdì dalle alle Tel.: / Fax locarno@asi-infoalloggio.ch ccp UFFICIO DI LUGANO Via Stazio 2, 6900 Massagno Appuntamenti: telefonare da lunedì a venerdì dalle alle Tel.: / Fax massagno@asi-infoalloggio.ch ccp UFFICIO DEL MENDRISIOTTO Via Favre 10, 6828 Balerna Appuntamenti: telefonare lunedì e venerdì dalle alle mercoledì dalle 8.30 alle Tel.: / Fax balerna@asi-infoalloggio.ch ccp Ass. Svizzera Inquilini-Fed. della Svizzera Italiana Via Stazio 2, 6900 Massagno G.A.B Massagno L Associazione svizzera inquilini augura Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. Comunichiamo che gli uffici rimarranno chiusi da giovedì 24 dicembre 2015 sino a mercoledì 6 gennaio 2016 compresi.