Modulo di progettazione 1 anno
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- Michelangelo Vecchio
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1 Pagina 1 di 11 IL GIRINO CICERONE Progetto multidisciplinare Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti. Numero di classi coinvolte, di insegnanti e di ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione. Il percorso didattico, incentrato sull elemento acqua, ha avuto origine nell ambito del progetto continuità di istituto Goccia a goccia, che, nel perseguire i seguenti obiettivi: 1. Conoscere gli elementi fisici, chimici e biologici dell acqua. 2. Conoscere gli aspetti più significativi dell ambiente fluviale, lacustre e marino della Campania. 3. Conoscere gli aspetti storici e socio-economici legati ai corsi d acqua. 4. Riconoscere l acqua come risorsa preziosa per la vita. intendeva promuovere le seguenti abilità negli alunni: Riconoscere e descrivere gli elementi naturali e antropici dei paesaggi fluviali, lacustri e marini. Saper comprendere la tematica con un approccio multidisciplinare. Nello specifico, con il progetto IL GIRINO CICERONE si è cercato, in maniera ludica e originale, di portare gli alunni a conoscere - in modo più consapevole e critico - le bellezze naturali del loro paese mediante l utilizzo delle Nuove Tecnologie. Il progetto, dunque, ha avuto una doppia valenza, essendo funzionale sia all'approfondimento della tematica ambientale che al consolidamento e all'acquisizione di abilità e capacità tecnologiche. A questo scopo, e anche per fornire un ulteriore motivazione agli alunni, si è pensato di far confluire gli esiti del lavoro svolto in una narrazione multimediale prodotta tramite la piattaforma (POLICULTURA).
2 Pagina 2 di 11 Come contenuti specifici si è puntato molto sulle caratteristiche naturali del territorio pimontese, ricco di sorgenti e corsi d acqua che, scendendo verso la costa stabiese, rendono la zona fresca e verdeggiante. Sono state compiute escursioni nei pressi di alcune delle numerose sorgenti che, a dire il vero, gli alunni già conoscevano molto bene. Durante queste escursioni sono state scattate fotografie, è stato studiato e osservato il territorio. Tutto il materiale raccolto è stato poi oggetto di studio e di rielaborazione mediante lavori di gruppo. FASE PREPARATORIA 1. La prima attività è stata quella di far realizzare agli alunni una piccola mappa concettuale (naturalmente partendo dalla parola ACQUA) dalla quale poi prendere gli spunti per le attività correlate: Da questa mappa è evidente l impianto multidisciplinare del progetto. 2. Successivamente si è provveduto a pianificare il lavoro mediante un apposito PIANO DI LAVORO:
3 Pagina 3 di 11 in esso abbiamo indicato le attività pratiche da svolgere e, mediante dei POST-IT, la suddivisione dei compiti e dei ruoli tra gli alunni. Tale strumento è risultato molto utile e comodo in quanto flessibile e facilmente adattabile ai continui aggiornamenti. 3. Infine, dal confronto delle idee, è stato delineato l iter virtuale da percorrere durante la narrazione: FASE ESECUTIVA Il progetto, rivolto ai 17 alunni (di cui uno diversamente abile) della quinta classe di scuola primaria (sezione C) del plesso F.lli Cervi, si è articolato a partire dal mese di novembre fino alla fine dell anno scolastico. Le attività si sono svolte in orario curriculare, condotte dagli insegnanti, e in orario pomeridiano, attraverso il lavoro autonomo degli alunni.
4 Pagina 4 di 11 Dopo la fase PREPARATORIA gli alunni hanno compiuto varie uscite sul territorio (guidati dai docenti o autonomamente), hanno effettuato lavori di gruppo casalinghi, hanno compiuto interviste, fino a raccogliere una notevole mole di dati, per lo più cartacei e iconografici. In classe si è poi provveduto alla classificazione del tutto. Infine essi, già in possesso di discrete abilità informatiche, acquisite nei precedenti anni scolastici, hanno utilizzato le Nuove Tecnologie come parte integrante delle attività, per dar vita ad un prodotto multimediale completo che documenta pienamente il lavoro svolto. La tecnologia informatica come valida alternativa, dunque, a metodologie d apprendimento standard, ma anche come opportunità di conservare, a tutto tondo, tracce del lavoro svolto, compresa l emozione dei bambini nel leggere ad alta voce i testi da registrare. Essenzialmente, quindi, le attività sono state svolte in aula, e nel laboratorio multimediale, costituito da quindici postazioni desktop, alle quali si aggiunge quella sulla quale lavora il docente. Su ogni postazione multimediale hanno lavorato due allievi. A disposizione software di vario tipo, a seconda delle attività da svolgere: elaborazione di semplici immagini con Photofiltre, scrittura di testi con writer (elaboratore di testi), realizzazione di un semplice ipertesto con impress (presentazione), registrazione audio con Audacity. Inoltre sono state fatte ricerche di immagini e informazioni su internet mediante l uso di Google. Nel corso delle attività sono stati utilizzati anche: Scanner Fotocamere e Videocamera digitale stampante - carta e penna, enciclopedie su carta e non, Internet, pubblicazioni locali. I vari materiali cartacei e iconografici sono stati raccolti da varie fonti. Interessante e notevole è stato il contributo offerto dall Ufficio Tecnico del Comune che ha messo a disposizione mappe del territorio e fotografie (fotocopiate, purtroppo, solo in bianco e nero) delle sorgenti presenti sul territorio.
5 Pagina 5 di 11 Tutti gli alunni hanno coinvolto in vario modo e in varia misura le proprie famiglie nella raccolta di tradizioni, miti e leggende che riguardassero la storia locale. Docenti coinvolti (coordinati dal sottoscritto): ambito linguistico: MARIA STARACE ambito matematico scientifico: MANNINI ANGELO (coordinatore) ambito antropologico: SEMBRANO RAFFAELE Religione Cattolica: SPINA SPERANZA sostegno: CUOMO GIUSEPPINA Ogni insegnante, ciascuno secondo il proprio ambito di insegnamento e le proprie competenze, ha dato un contributo fondamentale nella rielaborazione dei contenuti. Dal 16 aprile in poi, il trasloco della classe in un altro edificio, dovuto all inizio di lavori di ristrutturazione del plesso scolastico, ha purtroppo reso impossibile l utilizzo dell aula multimediale e rallentato enormemente il lavoro tecnologico di assemblaggio dei materiali. È stato quindi usato a turno dagli alunni il computer portatile dell insegnante. Un ulteriore difficoltà è stata la limitata connettività a Internet (tramite connect card) in quanto la zona non risulta ben coperta dalla rete TIM. Queste sopraggiunte e imprevedibili difficoltà tecniche, come accennato, hanno reso dunque impossibile il termine della narrazione nei tempi previsti dal concorso POLICULTURA e l assemblaggio di tutto il lavoro si è protratto fino agli ultimi giorni del mese di giugno. Fortunatamente gli alunni avevano precedentemente registrato i commenti, digitato i testi e scandito le immagini necessarie.
6 Pagina 6 di 11 Scrittura dei testi Registrazione dell audio Vantaggi e svantaggi. I punti forti del progetto sono certamente da indicare nell utilizzo della tecnologia informatica come risorsa ulteriore e certamente non ultima. Pimonte è un comune a carattere per lo più rurale. Solo da Gennaio 2009 l ADSL è disponibile sul territorio e, di conseguenza, l uso del computer si sta man mano diffondendo nelle famiglie. Si può quindi intuire in che misura gli alunni siano motivati e stimolati se messi davanti allo schermo di un PC. Solo attraverso la pratica, infatti, i ragazzi possono sviluppare a pieno le loro potenzialità di nativi digitali. Opportune metodologie di lavoro di gruppo (Cooperative Learning, Brainstorming, Circle Time ) hanno poi favorito e consolidato la socializzazione e la condivisione del lavoro. L unione sinergica e sincrona di metodologie d apprendimento standard con quelle legate alle NT ha consentito una dinamica e proficua cooperazione. Va annoverato, tra i punti forti, anche la disponibilità dei colleghi e la loro voglia di imparare (molti di loro, infatti, hanno poca dimestichezza con le NT). Punti deboli sono stati: - l eccessiva mole di materiale e le relative difficoltà, a volte riscontrate, nel dar loro un organizzazione logica; - lo svolgimento del progetto in orario curriculare (scelta operata per favorire l integrazione con le altre discipline e tra i colleghi) che ha spesso
7 Pagina 7 di 11 costituito un limite logistico all organizzazione e allo svolgimento delle attività proprie del progetto stesso. Eventuali difficoltà incontrate, sia tecniche che metodologico-didattiche. La principale difficoltà tecnica - che ha riguardato soprattutto la parte finale del progetto - è stata, come ho già accennato, la dotazione multimediale disponibile. Ovvero le condizioni delle macchine, a volte obsolete o non perfettamente funzionanti (il laboratorio multimediale era condiviso con i ragazzi della scuola media che, spesso, danneggiavano mouse o modificavano configurazioni) e il trasloco in altra sede, dove come già detto non erano presenti PC. In poche parole (ma è una considerazione ovvia) non si può portare avanti un progetto di multimedialità se non si hanno i mezzi disponibili. Certamente è un discorso generale, che si può applicare a molte scuole, dove a parte ogni altra considerazione i computers sono relegati nell aula multimediale e, quindi, non costituiscono ancora (ma lo saranno mai?) lo strumento quotidiano attraverso il quale favorire l apprendimento e la conoscenza. Abilità acquisite dagli insegnanti e dagli alunni. In relazione a questo punto, va affermata con forza la grande partecipazione, coinvolgimento ed assunzione di responsabilità con la quale hanno lavorato gli alunni. Le verifiche effettuate al termine dei lavori di progetto hanno ampiamente dimostrato come la maggioranza di essi abbia acquisito competenze in merito agli argomenti sviluppati ed approfonditi, non esclusi quelli relativi all uso della tecnologia informatica, sulla quale hanno acquisito maggiore sicurezza operativa. Un certo uso costante della stessa, nondimeno, ha incrementato e consolidato le conoscenze dei docenti coinvolti, i quali hanno concluso i lavori con entusiasmo, auspicando, per gli anni venturi, una diffusione
8 Pagina 8 di 11 sempre più consapevole delle stesse nell ambito d una didattica autenticamente attuale. Modalità di relazione osservate tra alunno e docente (analogie e differenze con le altre situazioni d apprendimento) Le relazioni osservate tra alunno e docente sono state molto positive, evidenziando un clima di entusiasta partecipazione ed interesse, ma anche di coinvolgimento responsabile e di costruzione collettiva del sapere. Cosa che in altre situazioni d apprendimento pure avviene, ma di certo non allo stesso modo né con la stessa intensità. Modalità di relazione osservate tra alunno ed alunno (analogie, differenze ) È già stato detto del clima collaborativo instauratosi tra gli alunni: essi si sono aiutati nel digitare i testi al PC, distribuendo tra di loro autonomamente le mansioni (chi detta, chi scrive ) e fornendo supporto a chi - tra di loro ha incontrato qualche difficoltà nell uso del PC. In più c è da aggiungere che questo clima si è diffuso oltre le pareti scolastiche, quando si è trattato, per esempio, di andare all Ufficio Tecnico del Comune o quando sono state fatte delle inchieste a persone anziane. Modalità di relazione osservate tra docente e docente (analogie e differenze ). Come già accennato precedentemente, tra i docenti c è stata un ottima collaborazione, grazie anche al già esistente affiatamento tra di essi. Il valore aggiunto di questa esperienza è stata la complementarietà tra i vari ruoli e le varie competenze, che hanno favorito la buona conclusione del progetto.
9 Pagina 9 di 11 Valutazione delle tecnologie e del materiale usato. Ricchezza/correttezza/interesse contenuti: come già detto, i materiali su cui lavorare sono stati abbondanti e interessanti. Quello che non è riuscito fino in fondo, forse, è stato il suo pieno sfruttamento dovuto alla non completa organizzazione e classificazione dello stesso. Il lavoro nelle ore curricolari spesso non ha consentito il pieno confronto tra i docenti, di cui ci sarebbe stato bisogno. Le ore di programmazione settimanale hanno in parte sopperito a questa carenza, ma non sempre è stato possibile usarle all uopo. Funzionalità didattica e facilità d accesso e fruizione: Come già detto, il laboratorio di informatica di cui si è fruito non è sempre stato funzionante al 100%. Comunque la disponibilità dell istituzione scolastica nel rendere disponibile altre apparecchiature tecnologiche (videocamera, fotocamera e quant altro ) non è mai mancata. Mi sembra opportuno, in questo contesto, ribadire quanto detto prima: l utilizzo dei PC in un luogo diverso dall aula è solo in parte funzionale al cambiamento di metodo, di cui si avverte sempre più bisogno, nelle attività didattiche. Purtroppo allo stato attuale carenze strutturali, organizzative e logistiche (mancanza di antifurti nelle aule) non consentono alternative. Ad onor del vero nella mia scuola recentemente è stato acquistato un carrello Bretford (vedi con una decina di portatili a corredo. Purtroppo è destinato alla scuola media e comunque è poca cosa rispetto alle necessità. Ma almeno si inizia Valutazione dell esperienza in termini d arricchimento professionale. Nonostante alcune difficoltà, ogni esperienza professionale condotta con adeguata motivazione e sicuro interesse, reca con sé una dimensione d arricchimento multiforme. Essa è data, in primo luogo, dal contatto e dal rapporto con i ragazzi che, grande prerogativa del lavoro d un docente, sono in grado di dare un senso, sempre e comunque, a quel che egli fa. In
10 Pagina 10 di 11 riferimento alla situazione in oggetto, merita un cenno particolare l entusiasmo degli alunni in ogni momento del percorso. Davanti al PC o al microfono, dietro a una fotocamera o nel ricomporre immagini e trascrivere testi, hanno sempre lavorato con solidarietà reciproca. Valutazione dell esperienza da parte dei ragazzi. Da quanto fin qui presentato, risulta evidente che il progetto ha avuto un alto gradimento da parte degli allievi che hanno mantenuto sempre costante ed elevato il loro personale trend di partecipazione, coinvolgimento ed impegno responsabile. Indicazioni circa un eventuale prosecuzione dell esperienza Essendo stato rivolto ai ragazzi di una quinta classe di scuola primaria, il progetto non potrà proseguire, almeno con gli stessi alunni. L eventualità di proporlo ad un nuovo gruppo di allievi nell anno scolastico venturo è legata alla soluzione della carenza di dotazione informatica. Riferimento ai contenuti dei moduli studiati durante la prima fase del Diploma On Line. Come già si è potuto evincere dall elenco dei software usati dagli alunni nel corso delle attività, è evidente il riferimento, in particolar modo, ai contenuti dei moduli Strumenti Open Source per la Didattica, Principi di grafica e layout, quindi moduli soprattutto tecnici. Ma non si può negare l importanza che, globalmente, hanno rivestito i contenuti anche degli altri moduli di questo primo anno: Comunicazione e comunicazione e Nuove Tecnologie, Formazione nell era delle Tecnologie: aspetti sociali ed organizzativi, Video digitale, in quanto facenti parte di un unicum formativo che ha determinato un approccio nuovo e consapevole alle
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