SISTEMA DI VIE DI USCITA
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- Emanuele Vigano
- 8 anni fa
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1 RELAZIONE TECNICA L'edificio scolastico, oggetto della presente relazione, ubicato in via Barsanti e via Matteotti, è adibito a scuola materna e risulta di proprietà dell'amministrazione Comunale. Come si può notare dalle planimetrie allegate è distaccato dai confini e la larghezza delle zone circostanti consente un facile accesso ai mezzi di soccorso dei VV.F. L'edificio ha strutture indipendenti in muratura portante dello spessore di cm ; le coperture sono a solaio piano di spessore complessivo di circa 50 cm. del tipo latero-ferrocementizio a travetti prefabbricati. E' classificato secondo il D.M. 26/08/1992 di tipo 1 Scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone. in quanto, nel presente edificio è prevista una affluenza massima contemporanea di ca. 120 persone. Nell'edificio è presente la sola attività n 85 di cui al D.M. 16/02/1982; un vano cucina con n 4 fuochi ed un vano areato adibito a dispensa situato nel piano seminterrato. La centrale termica,con accesso dall'esterno, cui è ubicata una caldaia murale a gas della potenzialità di ca. 34 KW, confina con il vano cucina ed è da questo separata con strutture maggiori di REI 60. Per la classificazione di reazione al fuoco dei materiali si fa riferimento al D.M. 26/06/1984 e più precisamente: nelle zone di passaggio (atri, corridoi, disimpegni, rampe, scale, etc.) saranno utilizzati materiali di classe 1 in ragione del 50% max. della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitto + etc.). per le restanti parti saranno impiegati materiali di classe 2 ed altri materiali di classe 0; in tutte le altre zone ed ambienti le pavimentazioni ed i relativi rivestimenti saranno di materiale di classe 2 ed altri materiali di rivestimento saranno di classe 1. Non ci sono rivestimenti lignei; i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, etc.) saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1.
2 SISTEMA DI VIE DI USCITA Premesso che: il massimo affollamento ipotizzabile è di 120 persone; la capacità di deflusso è di 60 per ogni modulo; saranno presenti 2 uscite di sicurezza per un numero complessivo di: 2 moduli su via Matteotti e 4 moduli su via Barsanti che consentiranno quindi un facile sfollamento di 360 persone. Tali uscite di sicurezza, come si può notare dalle planimetrie allegate, sono situate in punti contrapposti e tali da avere una lunghezza max. di ca. 20 m. IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO GENERALITA' Per l'edificio scolastico è stata prevista la realizzazione di un impianto idrico antincendio. Il progetto è redatto per soddisfare quanto previsto al punto 9.1 del D.M. 26 agosto 1992, secondo le indicazione tecniche della norma UNI 10779/2007. Ai sensi dell art.9 e dell art.11 della legge n 46/ 90 e s.m.i., a fine lavori sarà rilasciata dalla Impresa installatrice la prevista Dichiarazione di Conformità. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO L'impianto sarà essenzialmente costituito da: una riserva idrica ad uso esclusivo; un'alimentazione idrica di uso esclusivo adeguata a garantire la portata e la pressione richiesta all'impianto; una rete ad anello di tubazioni fisse interrate, permanentemente in pressione ad uso esclusivo antincendio; valvole d'intercettazione; una centrale idrica antincendio in cui è ubicato il relativo gruppo di spinta; n 2 idranti UNI 45 installati all'interno dell'edificio scolastico; n 1 idrante UNI 70 ubicato in corrispondenza dell'ingresso di via Matteotti per l'attacco
3 motopompa dei mezzi di soccorso VV.F. Dalla stazione di pompaggio, installata nella centrale idrica antincendio, partirà una tubazione in acciaio interrata che andrà ad alimentare tutti gli idranti, in corrispondenza dei quali sarà realizzato uno stacco dall'anello. L'impianto assicurerà una protezione interna ed esterna dell'edificio. La protezione interna dell'edificio sarà realizzata con n 2 idranti UNI 45 a parete, la cui distribuzione sarà tale da assicurare una protezione totale di tutti gli ambienti, in quanto corredati di lancia e manichetta da 25 m saranno in grado di poter coprire con il relativo getto tutta l area interessata ( ved. Plan. Allegata); quella esterna sarà realizzata con idrante UNI 70 conforme alle normative vigenti ed installato in prossimità dell ingresso di via Matteotti. RISERVA IDRICA La riserva idrica è costituita da una vasca interrata in pareti in c.a. dello spessore di cm. 25, ubicata in corrispondenza della C.I.A. ed ha una capacità volumetrica netta di mc. 15,625 maggiore di quella richiesta pari a 14,40 mc.. Due serbatoi di reintegro della capacità di 500 l cad. saranno installati nella C.I.A. e collegati a servizio di ciascuna delle pompe del gruppo di spinta. La capacità volumetrica della riserva idrica è stata considerata calcolando un tempo massimo di intervento pari a 60 minuti, il funzionamento contemporaneo di due idranti UNI 45 ed una portata di 120 l/min. V= 120x 2 x 60 = l. CENTRALE IDRICA ANTINCENDIO Come risulta dalle planimetrie allegate la C.I.A. sarà realizzata in apposito vano,all interno dell area di pertinenza della scuola, conforme alla norma UNI EN 12845,in comunicazione diretta con l esterno, senza collegamento con altri ambienti della scuola ed in prossimità della via Matteotti. Il vano,delle dimensioni nette di m 3.00 x 3.00, presenta una altezza netta di m 2.50 e sarà realizzato in muratura di conci di tufo dello spessore di cm 25, intonacati su ambe le facce ed avrà una copertura piana rappresentata da un solaio latero ferro cementizio con traverri prefabbricati dello spessore complessivo di cm di caldana. La porta di accesso, delle dimensioni nette di cm 90 x 2.20, dotata superiormente di una griglia metallica delle dimensioni di cm 90 x 50, aprirà verso l esterno del locale.tale locale sarà dotato inoltre di una finestra metallica delle dimensioni di cm 120 x 50 che consentirà
4 l opportuna areazione naturale permanente; sarà dotato anche della normale illuminazione con alimentazione della rete,di una lampada di emergenza autoalimentata con batteria, che assicurerà in condizioni di assenza di alimentazione dalla rete una illuminazione del locale per almeno 60 minuti. Il gruppo di pompaggio previsto, conforme alla norme UNI EN 12845, sarà costituito da due elettropompe principali disposte in parallelo, ad asse orizzontale, opportunamente tarate e comandate tramite pressostati che ne regoleranno l avviamento e l arresto, in grado di fornire una portata media mc/h, maggiore del valore richiesto di 21,6 mc/h ed H = 4,5-4,8 bar. L'impianto risulta in grado di poter garantire ai due idranti UNI 45, nelle condizioni più sfavorevoli per altimetria e distanza, una portata non inferiore a 120 lt/ min, ad una pressione residua di almeno 1,5 bar. Ulteriori pressostati, comanderanno l avviamento, e l arresto, delle due elettropompe principali, qualora venga a cadere la pressurizzazione della rete stessa, garantendo comunque una pressione minima di 2,3 bar, maggiore del valore minimo richiesto di 1,84 bar. Ogni pompa sarà munita di: - una targa inamovibile e chiaramente leggibile indicanti i suoi dati caratteristici; - dispositivi per lo spurgo dell aria eventualmente intrappolata nella parte superiore del corpo pompa; - dispositivi per il mantenimento di una circolazione continua d acqua attraverso la pompa per evitarne il surriscaldamento quando funziona a mandata chiusa. La condotta di mandata di ciascuna pompa sarà direttamente collegata al collettore di alimentazione degli impianti e corredata, nell ordine, di: un manometro tra la bocca di mandata della pompa e la valvola di non ritorno; una valvola di non ritorno (il più vicino possibile alla pompa), con a monte il relativo rubinetto di prova; un tubo di prova con relativa valvola di prova e misuratore di portata con scarico a vista; il collegamento al dispositivo di avviamento automatico della pompa; una valvola di intercettazione. Le pompe saranno in grado di avviarsi automaticamente e funzionare in continuo finché sono arrestate manualmente. Il dispositivo di avviamento automatico di ciascuna pompa è costituito da un pressostato tarato in modo da avviarla quando la pressione a valle si riduce ad un valore compreso tra il 75 e l 85% di quella prodotta dalla pompa funzionante a mandata chiusa. Sarà installato almeno un pressostato per ciascuna pompa e disponibile un dispositivo manuale in grado di avviare le pompe mediante la simulazione della caduta di pressione.
5 Ogni caduta di pressione, in grado di provocare l avviamento di una o di entrambe le pompe, azionerà un segnale di allarme acustico e luminoso in locale permanentemente controllato. L avviamento della pompa non provocherà il tacitamento del segnale di allarme. La tipologia di installazione delle pompe sarà del tipo soprabattente, e saranno rispettati i seguenti limiti, in riferimento alla suddetta norma UNI EN 12455: - la distanza verticale tra l asse della pompa ed il minimo livello d acqua non è maggiore di 3,7 m; - ogni pompa, delle due previste, sarà dotata di una propria condotta di aspirazione indipendente; - nel punto più basso delle condotte di aspirazione saranno installate le valvole di fondo; - i dispositivi di spurgo dell aria della pompa saranno automatici; - la valvola di non-ritorno della condotta di adescamento sarà situata nel punto più basso possibile e, comunque, tale da realizzare il carico specificato dal costruttore per la completa apertura dell otturatore. Il motore delle elettropompe sarà in grado di erogare la potenza assorbita della pompa e di permettere il funzionamento a pieno carico della pompa entro 30 sec. dall avviamento. L alimentazione di energia elettrica al motore sarà disponibile in ogni tempo in quanto fornita tramite collegamento alla rete pubblica di distribuzione. L alimentazione avverrà tramite linee ad esclusivo servizio dell impianto, collegate in modo che l energia sia comunque disponibile anche se tutti gli interruttori della restante rete di distribuzione siano aperti. Ogni interruttore su tali linee sarà protetto contro la possibilità di apertura accidentale o di manomissione e chiaramente segnalato, mediante indicazione del tipo. Alimentazione della pompa per gli impianti antincendio NON APRIRE L INTERRUTTORE IN CASO DI INCENDIO La linea di alimentazione del quadro di controllo sarà protetta da fusibili ad alta capacità di rottura, opportuni indicatori luminosi segnaleranno che l energia elettrica è disponibile al motore. Il dispositivo avrà alimentazione indipendente tramite batteria tampone, in grado di azionare il segnale di allarme per almeno 24h. I cavi di collegamento tra la sorgente di alimentazione di energia ed i quadri di controllo delle pompe, compresi quelli relativi ai dispositivi automatici di cui sopra, saranno realizzati in unico tratto e correnti in posizione interrata. Le linee saranno realizzate mediante l utilizzo di cavi conformi alla norma CEI ovvero
6 cavi resistenti al fuoco per almeno 3h. Per ogni pompa di alimentazione sarà previsto un quadro di controllo indipendente. Ciascun quadro comprenderà almeno: - un amperometro; - un voltometro per il controllo della tensione di ciascuna fase; - una lampadina spia gialla indicante eventuali interruzioni di corrente; - un selettore a tre posizioni (automatico-manuale-arresto) con chiavetta di manovra estraibile esclusivamente nella posizione automatico ; - pulsanti di marcia e arresto con le relative lampadine gialle; - un contattore senza potenziale liberamente utilizzabile. L armadio contenente il quadro avrà caratteristiche minime IP 54 secondo CEI 70-1 e CEI TUBAZIONI Le tubazioni nei tratti interrati, realizzate in acciaio, saranno conformi alla normativa tecnica di riferimento per tale specifico uso, unitamente ai relativi accessori, ed avranno una pressione nominale di esercizio non inferiore a 12 bar. Lo spessore minimo delle tubazioni saranno conformi alla UNI 6363 serie b, e saranno opportunamente protette contro la corrosione, anche di tipo elettrostatico. Le stesse saranno interrate tenendo conto della loro protezione dal gelo e da eventuali urti meccanici, ad una profondità non minori di 0.80 m.t. dalla generatrice superiore della tubazione. I tratti di tubazione fuori terra, limitati esclusivamente alle varie derivazioni all'interno dell'edificio scolastico, in ossequio al punto della UNI 10779, non attraverseranno locali e/ o aree non protette dalla rete idranti. Le tubazioni flessibili, della lunghezza minima di 25 metri, saranno costituite da fibre sintetiche di tipo e modello conformi alla Norma UNI Le lance saranno del tipo a getto fisso, ed equipaggiate con bocchello del diametro di 12 mm. I diametri delle tubazioni, dei vari tratti, sono stati calcolati secondo il metodo della velocità D[ mm] = 4* Q*1000 V * Π *60 Da cui scaturisce un diametro di 2.
7 Le perdite di carico da considerare nel dimensionamento sono quelle continue, dovute all attrito dell acqua sulle pareti dei tubi, e quelle localizzate, dovute a restringimenti, cambi di direzione, valvole, ecc. Le stesse sono calcolate e verificate, per i vari tratti, con la seguente formula di Hazen- Williams, rispetto all idrante posto in posizione idraulicamente più sfavorevole, di seguito indicata: J = 6.05 x (Q / c x d ) x 10 [bar/m] Si è proceduto, inoltre, alla verifica idraulica della rete accertando che le sue prestazioni (portate e carichi) sono congrue con quelle richieste dalla normativa vigente. L impianto sarà tenuto costantemente sotto pressione e munito di attacco UNI 70 per il collegamento dei mezzi dei Vigili del Fuoco. Lo stesso presenta le seguenti caratteristiche: - è accessibile alle autopompe, in modo agevole e sicuro, in ogni tempo anche durante l incendio; - è adeguatamente protetto da urti o da altri danni meccanici accidentali; - è opportunamente ancorato al suolo o ai fabbricati; - è dotato di tappo di protezione a chiusura rapida con catenella di ancoraggio; - è debitamente segnalato mediante l utilizzo della segnaletica di sicurezza in conformità al Decreto Legislativo 14 Agosto 1996, n 493 (Attuazione della direttiva 92/58/CEE del 24 Giugno 1992, concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro), oltre alla dicitura: IMPIANTO. ATTACCO PER AUTOPOMPA Pressione massima...mpa L attacco comprenderà almeno: 1. una bocca di immissione con diametro non minore di UNI 70, dotato di attacco con girello (UNI 808) protetto contro l ingresso di corpi estranei nel sistema; 2. valvola di intercettazione; 3. valvola di non ritorno; 4. valvola di sicurezza tarata a 1,2 Mpa (12 bar), per sfogare l eventuale sovrappressione
8 5. dell autopompa. assegnata con la seguente formula: Le valvole intercettazione saranno del tipo indicanti la posizione di apertura/chiusura, conformi alla UNI Tutte le valvole di intercettazione riporteranno chiaramente l indicazione della funzione e dell area controllata dalla valvola stessa. Idranti a muro Gli idranti a muro, del tipo UNI 45 mm, saranno conformi alla UNI 671-2, e le attrezzature di corredo saranno permanentemente collegate alla valvola di intercettazione. La custodia degli idranti avverrà in punti ben visibili e facilmente individuabili, anche mediante l utilizzo di opportuni cartelli segnalatori di tipo e modello conformi al Decreto Legislativo 14 Agosto 1996, n.493 (Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo di lavoro). In particolare, gli idranti saranno custoditi all interno di appositi contenitori metallici, muniti di sportello in vetro trasparente, delle dimensioni di larghezza ed altezza adeguata, ed una profondità che consenta di tenere, a sportello chiuso, manichetta e lancia permanentemente collegate. L esecuzione del collaudo verrà preceduta da un accurato lavaggio di tutte le tubazioni interrate, prolungato per il tempo necessario. Il collaudo prevederà le seguenti operazioni: Prova idrostatica di tutte le tubazioni, ad una pressione di almeno 1,5 volte quella massima prevista nell impianto ed in ogni caso non minore di 14 bar (1,4 MPa), per una durata di almeno 2h; Verifica della prestazioni idrauliche di progetto; Prova di funzionamento degli indicatori di livello, del reintegro, delle valvole a galleggiante e di ogni altra apparecchiatura ausiliaria; Prova della strumentazione di segnalazione; Prova generale della pompa. IL TECNICO Ing. Giuseppe DE FILIPPI
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