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2 INDICE 1 PREMESSA OBIETTIVI NORME TRANSITORIE NORMATIVA DÌ RIFERIMENTO DOCUMENTAZIONE STORIA DELL ILLUMINAZIONE DEL COMUNE ANALISI DELLO STATO DI FATTO RILIEVO DEI QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE RILIEVO APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE TIPOLOGIE LAMPADE ESISTENTI CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA DEL TERRITORIO CRITERI ILLUMINOTECNICI GENERALI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI RIFERIMENTO ANALISI DEI RISCHI FLUSSI DI TRAFFICO ORARI AI FINI DI UNA CORRETTA DE-CLASSIFICAZIONE...24 APPENDICE 1.1 RILIEVO PUNTI LUCE..,...25 Relazione Generale 1/24

3 1 PREMESSA Il PIANO REGOLATORE DELL' ILLUMINAZIONE COMUNALE di San Gavino Monreale (in seguito chiamato PRIC) è uno strumento unitario, esteso a tutto il territorio comunale, che emana le prescrizioni riguardanti i caratteri illuminotecnici e formali per i progetti degli impianti di illuminazione pubblica. Rientrano nelle prescrizioni del PRIC anche la previsione degli interventi di manutenzione ordinaria o di manutenzione straordinaria OBIETTIVI Il PRIC si pone come obiettivi principali: l illuminazione corretta e funzionale di ogni parte del territorio urbanizzato del Comune; sviluppo ordinato degli impianti di illuminazione pubblica; la valorizzazione dei luoghi urbani: strade, piazze, aree pedonali, aree verdi, nuclei storici, piste ciclabili, aree porticate, siti archeologici, ecc; la razionalizzazione dei supporti e degli apparecchi di illuminazione; la conservazione, in ambiti particolari, di supporti e apparecchi di illuminazione storici e/o tipici della città; il rinnovo programmato degli impianti; rispetto delle norme del Codice della Strada, delle Linee Guida della Regione Sardegna per la riduzione dell inquinamento luminoso e relativo consumo energetico (vedi D. G. R. n.48/31del 29/11/2007); risparmio energetico e controllo e ottimizzazione dei costi di gestione; massima durata degli impianti costruiti; contenimento dell'inquinamento luminoso atmosferico e stradale e dell'abbagliamento della luce; Inoltre l ambito del territorio ricco di aree naturali e di alcune evidenze storiche ci permette tramite la pianificazione della luce di prevedere uno sviluppo dei percorsi turistici e ambientali nell ottica di un rilancio alla valorizzazione del territorio attraverso i luoghi e le opere che caratterizzano il comune. In questo senso le scelte progettuali del Piano vanno anche intese come forte elemento di valorizzazione con l obiettivo di permettere le soluzioni più adeguate al rispetto del paesaggio e del design urbano e al tempo stesso all avanguardia nelle scelte tecniche e formali NORME TRANSITORIE Gli interventi per il rinnovo e la ristrutturazione degli impianti di illuminazione i cui progetti sono stati approvati dall'amministrazione Comunale anteriormente all approvazione del PRIC e non ancora appaltati, dovranno soddisfare le prescrizione relative alle Linee Guida Regione Sardegna per la riduzione dell inquinamento luminoso e relativo consumo energetico (vedi D. G. R. n.48/31 del 29/11/2007) Relazione Generale 2/24

4 1.3 - NORMATIVA DÌ RIFERIMENTO Il PRIC è stato redatto tenendo conto delle prescrizioni contenute nelle seguenti Norme o regolamenti: Linee Guida Regione Sardegna per la riduzione dell inquinamento luminoso e relativo consumo energetico (vedi D. G. R. n.48/31 del 29/11/2007); L. R. n.2 del 29/05/2007 (art. 19 comma 1); Norme UNI EN 13201: 2/2004 ILLUMINAZIONE STRADALE parte 2: requisiti prestazionali. UNI EN /2004 illuminazione stradale parte 3: calcolo delle prestazioni. UNI EN /2004 illuminazione stradale parte 3: metodi di misurazione delle prestazioni; Norma UNI Scelta della categoria illuminotecnica; Norma UNI Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso; Piano di Urbanizzazione del Comune di San Gavino; Codice della strada e relativo regolamento d attuazione- Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, nel testo coordinato ed aggiornato con le modifiche introdotte dal c.d. decreto Bianchi (Decreto Legge n 117); Publication CIE 17.4 /1987 International Lighting Vocabulary; Publication CIE 140/2000 Road lighting Calculations; Publication CIE 31/1976 Glare and uniformity in road lighting installation; Publication CIE 129/1998 Guide to the lighting of exterior working areas; Publication CIE 136/2000 Guide to the lighting of urban areas DOCUMENTAZIONE Fanno parte integrante delle presenti norme le seguenti allegati: Elaborati Elaborato 1 - Relazione Generale: Classificazione illuminotecnica e stato di fatto Appendice 1.1 Rilievo Punti Luce Elaborato 2 - Linee Guida: Realizzazione e manutenzione degli impianti Appendice 2.1 L illuminazione funzionale a LED: mito o realtà (Fonte Cielo Buio) e la risposta all interrogazione n al Ministro della Salute Fazio. Appendice 2.2 Abaco delle tipologie di riferimento dei corpi illuminanti di progetto Appendice 2.3 Modulistica Elaborato 3 - Piano degli interventi Cartografia Tavola 1 - Tavola 2 - Tavola 3 - Tavola 4 - Tavola 5 - Analisi impianto di illuminazione esistente Classificazione illuminotecnica delle strade Tipologie delle lampade esistenti Conformità alle Linee Guida Regione Sardegna Impianto a gestione non comunale Relazione Generale 3/24

5 1.5 - STORIA DELL ILLUMINAZIONE DEL COMUNE Le notizie sull illuminazione comunale sono piuttosto scarse e di difficile reperibilità. Intorno agli anni 20 vengono illuminate alcune strade del comune Viene impiantata illuminazione pubblica a gas Primo impianto elettrico pubblico in piazza Municipio, con prova di illuminazione in alcune strade. (Fonte Nel rilievo svolto ai fini dell elaborazione del PRIC è stata rilevata la presenza di vecchi piattelli tra cui uno ancora in funzione (30-059) in via Sulis, centro storico. Da queste poche considerazioni si può dedurre che le lampare, rivisitazione del piattello oggi sono posizionate nel centro storico, trovano un riscontro nella realtà di San Gavino. Si può quindi affermare che la tipologia storica adeguata è quella a lampara. Quindi, se si dovessero effettuare sostituzioni dei sistemi di illuminazione attualmente inseriti nel centro storico, è consigliabile utilizzare corpi illuminanti che richiamino tale tipologia. Si rimanda alle indicazioni tipologiche da adottare descritte nell abaco delle tipologie. 2 ANALISI DELLO STATO DI FATTO Lo studio in oggetto interessa il centro abitato di San Gavino Monreale. Gli impianti in generale non si presentano in buone condizioni e dai dati risulta che allo stato attuale circa il 40% dei punti luce sono da sostituire completamente in quanto non conformi alle Linee Guida della Regione Sardegna (vedi D. G. R. n.48/31del 29/11/2007). L analisi dello stato di fatto ha riguardato la verifica esterna delle dotazioni impiantistiche senza considerare le linee di alimentazione interrate per le motivazioni che verranno esposte di seguito. Nella Tavola 1 sono individuati i punti luce e le zone di competenza dei quadri esistenti. Per una semplice lettura ed individuazione del quadro di alimentazione, il codice univoco numerico dei punti luce è stato elaborato attraverso due parti : la prima parte di due cifre, a sinistra del trattino, è identica al numero del quadro mentre la seconda di tre cifre, a destra del trattino, è un numero progressivo. In Appendice 1.1 è presente l elenco dei punti luce di tutto il Comune con indicate l ubicazione, la tipologia del corpo illuminante, la tipologia e potenza della lampada, la tipologia del sostegno, la conformità e in alcuni casi ove riconoscibili, marca e modello del punto luce. La consistenza dell impianto è sintetizzata nella seguente tabella: QUADRI ELETTRICI PUNTI LUCE TOTALI PUNTI LUCE CONFORMI PUNTI LUCE NON CONFORMI L analisi della conformità rispetto alle Linee Guida della Regione Sardegna (vedi D. G. R. n.48/31del 29/11/2007) ha fatto emergere i seguenti risultati: Relazione Generale 4/24

6 Grafico: Conformità dei Punti Luce % 60% Punti luce conformi Punti luce non conformi Punti luce conformi Punti luce non conformi Come espresso dalla norma CEI 64-8 sez. 714 l impianto può essere annoverato come di tipo B (impianto in derivazione con tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata) e l energia elettrica viene fornita dal distributore direttamente in bassa tensione con sistema TT, trifase con neutro 230/400V, 50Hz. La verifica visiva dei quadri di distribuzione, ha mostrato, in molti casi, la integrale obsolescenza degli involucri in lamiera di acciaio verniciato e l assenza di serrature che impediscano l accesso a persone non autorizzate di accedere alle parti in tensione. In molti casi si è inoltre evidenziata la mancanza di interruttori differenziali a protezione dai contatti indiretti (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento). Mentre le verifiche strumentali hanno appurato la presenza di cortocircuiti fase e fase non rilevate dalle protezioni magnetotermiche da cui se ne può dedurre l assoluta inefficacia delle stesse a causa della loro vetustà. Risulta chiaro che tale situazione non solo comporta problemi di sicurezza per le persone e animali ma anche un dispendio energetico non tollerabile. In molte sezioni dell impianto non è possibile determinare lo stato, la formazione ed i percorsi dei cavi di alimentazione dei punti illuminanti per la mancanza o la totale inaccessibilità dei pozzetti di ispezione. Nei pochissimi casi in cui è stato possibile verificalo si è constatato che le connessioni secondarie delle derivazioni sono inadempienti alle più elementari normative di sicurezza elettrica vigenti, essendo realizzate con dei connettori a vite senza l opportuno isolamento con guaine termorestringenti o muffole. Niente si può dire per le parti di impianto in cui non è stato possibile accedere ai pozzetti di derivazione. La condizione generale delle armature presenti, rilevata punto per punto e meglio illustrata nei paragrafi successivi, si presenta, in generale, non conforme alle normative vigenti con particolare riferimento alle Linee Guida della Regione Sardegna e alle disposizioni dettate dalla norma UNI Le tipologie dei corpi illuminati riscontrate sono svariate e si può ritenere che la causa della diversificazione degli impianti realizzati con concezioni e tecnologie impiantistiche diverse fra loro è dovuta alla inevitabile stratificazione temporale degli interventi. Relazione Generale 5/24

7 La situazione dei sostegni in molti casi non può definirsi ottimale in quanto la mancanza del cordolo di protezione in calcestruzzo ha causato vari casi fenomeni di corrosione avanzati alla base degli stessi e in aggiunta la rottura del conduttore di protezione in corda di rame, inficiando il collegamento elettrico tra il dispersore e il sostegno. Benché gran parte delle sezioni dell impianto siano dotate di variatore di flusso centralizzato, allo stato attuale si è potuto riscontrare la totale inefficienza per mancanza di una adeguata manutenzione ordinaria, eccetto per le parti di impianto oggetto di lavori recentemente eseguiti. L elevata frammentazione dell impianto in numero elevato di quadri e relativi gruppi di misura comporta una gestione complessa della manutenzione ordinaria e straordinaria e un elevato costo dell approvvigionamento dell energia elettrica per i costi relativi alle quote fisse. Di cui al grafico riportato di seguito Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10 Q11 Q12 Q13 Q14 Q15 Q16 Q18 Q19 Q22 Q23 Q24 Q25 Q26 Q27 Q28 Q29 Q30 Q31 Q33 Q35 Quadri con meno di 25 PL Quadri con più di 25 PL Relazione Generale 6/24

8 È possibile notare che diversi quadri alimentano un numero elevato di punti e altri invece un numero estremamente ridotto. Ad esclusione dei quadri di comando delle singole piazze (Q17, Q20; Q21; Q32; Q34 Q36, Q37; Q38; Q39), i quali effettivamente possono avere l utilità di essere gestiti separatamente. Considerando i quadri con meno di 25 punti luce, evidenziati in rosso, si potrebbe ipotizzare una riorganizzazione dell impianto tale da eliminare i quadri e relativi gruppi di misura eccedenti. Come già anticipato la razionalizzazione dell impianto in questi termini porterebbe ad una riduzione dei costi fissi di gestione e del numero di variatori di flusso centralizzati necessari a servire l impianto di illuminazione con ulteriori risparmi sull acquisto e gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria. Di seguito si riporta il rilievo dello stato di fatto dei vari componenti l impianto RILIEVO DEI QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE VIA CONVENTO QUADRO 1 nelle vicinanze della Chiesa Santa Lucia, in prossimità della Cabina ENEL; alimenta una zona a sud ovest del paese; visive: hanno evidenziato la mancanza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); strumentali: hanno appurato la presenza di cortocircuiti fase e fase non rilevate dalle protezioni magnetotermiche installate; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. VIA CONVENTO QUADRO 2 nelle vicinanze del Chiesa Santa Lucia, in prossimità di Cabina ENEL; alimenta una zona a sud ovest del paese; visive: hanno evidenziato la mancanza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); strumentali: hanno appurato la presenza di cortocircuiti fase e fase non rilevate dalle protezioni magnetotermiche installate; è presente di un variatore di flusso by-passato che necessita di ulteriori analisi atte a verificare a la possibilità di riattivazione attraverso la manutenzione straordinaria o la sostituzione integrale; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. Relazione Generale 7/24

9 VIA CONVENTO QUADRO 3 nelle vicinanze del Campo Sportivo; alimenta una zona a sud ovest del paese; è presente un variatore di flusso di recente installazione che alimenta solo 5 punti luce. VIA CONVENTO QUADRO 4 nelle vicinanze del Campo Sportivo; alimenta una zona a sud ovest del paese e la gestione è di competenza ENEL; visive: hanno evidenziato la mancanza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione; sono presenti linee aeree e le apparecchiature illuminotecniche sono installate su pali di distribuzione dell energia elettrica dell ENEL. AREA PIP QUADRO 5 nell area PIP; alimenta una zona a sud ovest del paese; visive: hanno appurato la presenza di un variatore di flusso by-passato che necessita di ulteriori analisi atte a verificare a la possibilità di riattivazione attraverso la manutenzione straordinaria o la sostituzione integrale. Hanno evidenziato inoltre la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento). VIA PO QUADRO 6 in via Po, in prossimità della ferrovia; alimenta un solo punto luce con tre proiettori; visive: hanno evidenziato la mancanza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); strumentali: hanno appurato la presenza di cortocircuiti fase e fase non rilevate dalle protezioni magnetotermiche installate; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. Relazione Generale 8/24

10 VIA ADIGE QUADRO 7 via Adige, in prossimità di Cabina ENEL; alimenta una zona ad ovest del paese; visive: hanno evidenziato la mancanza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); strumentali: hanno appurato la presenza di cortocircuiti fase e fase non rilevate dalle protezioni magnetotermiche installate; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. VIA LEONARDO QUADRO 8 in via Leonardo, all interno di Cabina ENEL; alimenta una zona a nord ovest del paese non è stato possibile accedere al quadro all interno di Cabina ENEL. Sono presenti linee aeree e le apparecchiature illuminotecniche sono installate su pali ENEL. VIA LEONARDO QUADRO 9 in via Leonardo; alimenta una zona ad ovest del paese; è presente un variatore di flusso, di recente installazione, conforme alle attuali norme in materia di sicurezza. VIA DANTE QUADRO 10 in via Dante in prossimità di Cabina ENEL; alimenta una zona nord del paese; è presente un unico gruppo di misura a servizio dei Quadri 10 e 11; visive: hanno evidenziato la mancanza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); non è stato possibile fare verifiche strumentali per ragioni di sicurezza; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. Relazione Generale 9/24

11 VIA DANTE QUADRO 11 in via Dante in prossimità di Cabina ENEL; alimenta una zona nord del paese; è presente un unico gruppo di misura a servizio dei Quadri 10 e 11; è presente un variatore di flusso, recentemente installato in buone condizioni e conforme alle attuali norme in materia di sicurezza. VIA DANTE QUADRO 12 in via Dante, all interno di Cabina ENEL; alimenta una zona a nord del paese. non è stato possibile accedere al quadro all interno di Cabina ENEL. Sono presenti linee aeree e le apparecchiature illuminotecniche sono installate su pali ENEL. VIA UNGARETTI (LOC. ZIVIRIU) QUADRO 13 in via Ungaretti; alimenta una zona nord del paese; visive: hanno evidenziato un mediocre stato del quadro. VIA UGONE III (LOC. ZIIVIRIU) QUADRO 14 è posizionato in via Ugone III; alimenta una zona nord del paese; visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione; il sistema di distribuzione risulta configurato come un doppio circuito Tutta Notte Mezza-Notte, il quale prevede lo spegnimento alternato del 50% dei punti luce. La UNI prevede la riduzione uniforme del flusso luminoso, ne consegue che il sistema adottato non è più consentito. VIA CAMPIDANO (LOC. IS COTTURAS) QUADRO 15 in via Campidano; alimenta 10 punti luce di una zona nord del paese; visive hanno evidenziato un buon stato del quadro. Relazione Generale 10/24

12 PIAZZA MICHELANGELO (LOC. BRIVANDA) QUADRO 16 è posizionato in piazza Michelangelo; alimenta una zona nord del paese; visive: la presenza di un variatore di flusso in buone condizioni e conforme alle attuali norme in materia di sicurezza, che lo schermo del gruppo di misura non è leggibile. è presente un quadro di distribuzione in disuso che andrebbe rimosso. PIAZZA RISORGIMENTO QUADRO 17 è posizionato nella piazza ubicata tra la via Roma angolo via Dante; alimenta esclusivamente la piazza; visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento) VIA RINASCITA QUADRO 18 in via Rinascita; alimenta una zona centrale del paese; un unico gruppo di misura è a servizio dei Quadri 18 e 19; visive: hanno appurato la presenza di un variatore di flusso by-passato che necessita di ulteriori analisi atte a verificare a la possibilità di riattivazione attraverso la manutenzione straordinaria o la sostituzione integrale. Hanno evidenziato inoltre la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento). VIA RINASCITA QUADRO 19 in via Rinascita; alimenta una zona centrale del paese; un unico gruppo di misura è a servizio dei Quadri 18 e 19; visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); visive: hanno appurato la presenza di un variatore di flusso by-passato che necessita di ulteriori analisi atte a verificare a la possibilità di riattivazione attraverso la manutenzione straordinaria o la sostituzione integrale. Hanno evidenziato inoltre la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento). Relazione Generale 11/24

13 PIAZZA PIAVE QUADRO 20 in via Piazza Piave; alimenta 8 punti luce di un area verde con parcheggi situata in zona centrale del paese. visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); strumentali hanno appurato il collegamento dell intera sezione di impianto ad una sola fase; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. PIAZZA TRENTO QUADRO 21 in via Piazza Trento alimenta un area verde con parcheggi situata in zona centrale del paese; visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); strumentali: hanno appurato il collegamento dell intera sezione di impianto ad una sola fase; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. un solo punto luce è funzionante dei 5 presenti VIA TORINO QUADRO 22 in via Torino alimenta un area sud del paese; un unico gruppo di misura è a servizio dei Quadri 22 e 23; È presente un variatore di flusso, recentemente installato conforme alle attuali norme in materia di sicurezza VIA TORINO QUADRO 23 in via Torino alimenta un area sud del paese; un unico gruppo di misura è a servizio dei Quadri 22 e 23; è presente un variatore di flusso, recentemente installato conforme alle attuali norme in materia di sicurezza Relazione Generale 12/24

14 VIA PIEMONTE QUADRO 24 in via Piemonte, installato su palo di distribuzione dell ente distributore; alimenta una zona a nord del paese e la gestione è di competenza ENEL; visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. in via Trento; alimenta una zona sud del paese; VIA TRENTO QUADRO 25 visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); le protezioni magnetotermiche sono in uno stato di precaria manutenzione lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione in via Mameli; alimenta una zona centrale del paese; VIA MAMELI QUADRO 26 visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); è presente un variatore di flusso in buone condizioni e conforme alle attuali norme in materia di sicurezza e l apertura dello sportello è impedita da un muretto della piazzetta situato in prossimità del quadro. le protezioni magnetotermiche sono in uno stato di precaria manutenzione in via Nuraci; alimenta una zona sud est del paese; un unico gruppo di misura è a servizio dei Quadri 27, 28 e 29; VIA NURACI QUADRO 27 visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento). visive hanno appurato la presenza di un variatore di flusso by-passato che necessita di ulteriori analisi atte a verificare a la possibilità di riattivazione attraverso la manutenzione straordinaria o la sostituzione integrale. le protezioni magnetotermiche sono in uno stato di precaria manutenzione lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione Relazione Generale 13/24

15 VIA NURACI QUADRO 28 in via Nuraci; alimenta una zona sud est del paese; un unico gruppo di misura è a servizio dei Quadri 27, 28 e 29; visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento). le protezioni magnetotermiche sono in uno stato di precaria manutenzione lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione VIA NURACI QUADRO 29 in via Nuraci; alimenta una zona est del paese; un unico gruppo di misura è a servizio dei Quadri 27, 28 e 29; visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento). le protezioni magnetotermiche in uno stato di precaria manutenzione lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione VIA NURACI QUADRO 30 in via Nuraci, all interno di Cabina ENEL; alimenta una zona a centrale del paese e la gestione è di competenza ENEL non è stato possibile accedere al quadro. sono presenti linee aeree e le apparecchiature illuminotecniche sono installate su pali ENEL. in via Porrino; alimenta una zona nord est del paese; VIA PORRINO QUADRO 31 visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); visive hanno appurato la presenza di un variatore di flusso by-passato che necessita di ulteriori analisi atte a verificare a la possibilità di riattivazione attraverso la manutenzione straordinaria o la sostituzione integrale; le protezioni magnetotermiche in uno stato di precaria manutenzione; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione Relazione Generale 14/24

16 CIRCONVALLAZIONE QUADRO 32 via Donizetti alimenta la circonvallazione, nuovo tratto stradale funzionale ai collegamenti con la nuova stazione ferroviaria visive: la porzione di impianto non è in funzione, manca di gruppo di misura e il quadro di comando e distribuzione si presenta in buone condizioni. in via S. Chiara; alimenta una zona est del paese; VIA S.CHIARA QUADRO 33 visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti in buono stato di manutenzione; le protezioni magnetotermiche sono in buono stato di manutenzione. PARCHEGGI OSPEDALE QUADRO 34 in via Donizetti, alimenta l area parcheggio fronte Ospedale e sono presenti 4 torri faro, alcune delle quali di supporto per ripetitori telefonici; visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di scarsa manutenzione; la Gestione è affidata al gestore telefonico e l illuminamento risulta insufficiente; l involucro si presenta in buone condizioni ma in uno stato di scarsa manutenzione. in via Mazzini; alimenta 5 punti luce in una zona nord ovest del paese; VICO MAZZINI QUADRO 35 visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); le protezioni magnetotermiche sono in uno stato di precaria manutenzione; lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione. posizionato all interno dell area parco; alimenta i punti luce presenti del area verde; PARCO ROLANDI QUADRO 36 visive hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); non è presente gruppo di misura e non è stato possibile metterlo in funzione; le protezioni magnetotermiche sono in uno stato di precaria manutenzione. Relazione Generale 15/24

17 PIAZZA VIA MAMELI ANGOLO VIA AMSICORA QUADRO 37 in via Mameli; alimenta 8 punti luci di una piazza zona centrale del paese; visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti ma in uno stato di precaria manutenzione (nella maggioranza dei casi i punti illuminanti non sono in doppio isolamento); il gruppo di misura non è funzionante le protezioni magnetotermiche sono in uno stato di precaria manutenzione lo stato dell involucro risulta obsoleto con possibilità di accesso alle parte attive senza chiavi o altra tipologia di segregazione PIAZZA VIA ROMA ANGOLO VIA MONREALE QUADRO38 si è ipotizzato la presenza di un quadro di comando benché non vi sia stato riscontro. tutti i corpi illuminanti sono in uno stato di degrado elevato che non ha permesso le verifiche di accensione e di conseguenza ricavare da quale sezione di impianto potessero essere alimentate. PIAZZA RESISTENZA QUADRO39 è posizionato nella piazza ubicata tra la via Roma angolo via Rinascita alimenta esclusivamente la piazza; Visive: hanno evidenziato la presenza di protezioni differenziali a protezione dai contatti indiretti in uno stato di carente manutenzione. Di seguito si riporta inoltre una mappa indicativa con l indicazione della presenza di Variatori di Flusso funzionanti e by-passati. Quadro senza VF VF funzionante VF by-passato o con necessità di manutenzione Relazione Generale 16/24

18 2.2 - RILIEVO APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE L analisi dell impianto esistente ha evidenziato la presenza di diverse varietà di apparecchiature che sono state raggruppate in differenti tipologie di seguito indicate. Lampara * Sfera ** Fungo Proiettore *** Stradale VC Stradale VP (VP = Vetro Piano; VC= Vetro Curvo) * è compreso anche il piattello; ** sono sommati anche le sfere installate su un unico palo *** sono sommati i punti di via Santa Croce, i proiettori installati su palo e i proiettori artistici di piazza Santa Chiara. Lampara Sfera Fungo Proiettore Stradale VP Stradale VC Nell Appendice Rilievo dei Punti Luce - è specificata marca, modello o ulteriori caratteristiche dei Punti Luce presenti all interno del centro abitato localizzati in Tavola 1 - Analisi punti luce esistenti con lo stesso codice identificativo. Relazione Generale 17/24

19 Dall analisi dei dati raccolti, delle 1689 apparecchiature totali, risulta che il 57% è costituito da Armature Stradali con Vetro Piano, il 26% da Armature Stradali con Vetro Curvo, l 8% Lampioni Sfera, il 6% da Armature Lampara, il 2% da Lampioni Fungo e l 1% da Proiettori. Grafico: Tipologie di apparecchiature Lampara Sfera Fungo Proiettore Str adale VP Stradale VC 26% 6% 8% 2% 1% 57% Lampara Sfera Fungo Proiettore Stradale VP Stradale VC 2.3 TIPOLOGIE LAMPADE ESISTENTI Dall analisi risulta che il 94% del totale delle lampade è costituito da lampade Sodio Alta Pressione quindi ad alta efficienza rispetto a quelle a Mercurio (5.45%). Esiste inoltre una minima percentuale di lampade a Ioduri Metallici (0.55%) Grafico: Tipologia di Lampade 6% 0% 94% SAP (Sodio Alta Pressione) HG (Mercurio) Ioduri metallici 95 9 SAP (Sodio Alta Pressione) HG (Mercurio) Ioduri metallici Relazione Generale 18/24

20 2.4 - TIPOLOGIA DEI SOSTEGNI Dall analisi risulta che 1254 punti luce sono installati su Palo Dritto; 184 su Palo a Frusta; 58 su Palo Dritto con Sbraccio.; 1 su un Vecchio Sbraccio ENEL; 49 a Muro o con piccolo sbraccio, 43 su Sbraccio a Muro, 90 su pali ENEL. Sono inoltre presenti 4 Torri Faro situate nel parcheggio fronte ospedale. Molti Pali risultano in condizioni di sicurezza precaria specialmente quelli in materiale di acciaio non zincato che con il passare del tempo presentano evidenti fenomeni di corrosione Grafico: Tipologia dei sostegni Palo Dritto (D) Palo a Frusta (F) Palo Dritto con Sbracci (D+nSB) Vecchio Sbraccio a Muro (M) Sbraccio installato a muro (SB (M)) Installati su Pali Enel (PE) TorreFaro Palo Dritto (D) 11% 3% 0% 3% 5% 0% 3% 75% Palo a Frusta (F) Palo Dritto con Sbracci (D+nSB) Vecchio Sbraccio a Muro (M) Sbraccio installato a muro (SB (M)) Installati su Pali Enel (PE) TorreFaro 3 CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA DEL TERRITORIO CRITERI ILLUMINOTECNICI GENERALI Il livello di illuminazione di una strada è condizionato da numerosi fattori, quali: sicurezza individuale; intensità del traffico motorizzato; tipologia della strada; edifici illuminati a fianco della strada; Relazione Generale 19/24

21 presenza di ciclisti e/o pedoni; negozi e aree commerciali; zone alberate e giardini. Questi elementi si possono ritrovare nella classificazione delle strade riportata al punto successivo, che è alla base del presente Piano. In termini di livelli di illuminazione, si devono identificare preliminarmente le seguenti classificazioni illuminotecniche. Strade a prevalente traffico motorizzato. I livelli di illuminazione vengono assegnati in termini di luminanza, ossia di luce riflessa dal manto stradale. Il criterio illuminotecnico adottato è giustificato dalla necessità di rilevare tempestivamente la presenza di un ostacolo sulla strada, per permettere a chi guida un autoveicolo di intervenire con una manovra correttiva e garantire quindi la sicurezza della circolazione (norma UNI 11248); Strade con presenza di pedoni o traffico misto. In questo caso ciò che conta è l'illuminamento del fondo stradale, ossia la luce che vi cade sopra, a cui va aggiunto l'illuminamento sul piano verticale, nei casi in cui sicurezza e comfort visivo richiedono che viandanti ed oggetti possano essere riconosciuti, e non soltanto percepiti (norma Uni EN 13201) CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE La classificazione delle strade riportata nel presente Piano è coerente con le indicazioni avute dalll Ufficio Tecnico del Comune, dato che non è presente il PUT Piano Urbano del Traffico, e a loro volta rientrano nelle classi definite nel Codice della strada (D.Lgs.285 del 30/4/1992 e successive modifiche) e sulla base al D.M.n.6792 del 5/11/2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade emanato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, come mostrato nella tabella seguente. CLASSIFICAZIONE STRADA CARREGGIATE INDIPENDENTI (MIN) SENSO DI MARCIA (MIN) ALTRI REQUISITI (MIN) A- autostrada B- extraurbana principale tipo tangenziali e superstrade C- extraurbana secondaria con banchine laterali transitabili - S.P. oppure S.S D- urbana a scorrimento veloce limite velocità >50Km/h D- urbana a scorrimento limite velocità <50 Km/h E- urbana di quartiere o 2 nello stesso senso di marcia - solo proseguimento strade C - solo con corsie di manovra e parcheggi esterni alla carreggiata F- extraurbana locale o 1 Se diverse strade C F- urbana interzonale o 1 Urbane locali di rilievo che attraversano il centro abitato F- urbana locale o 1 Tutte le altre strade del centro abitato Relazione Generale 20/24

22 3.3 - CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI RIFERIMENTO Si è identificata la classificazione illuminotecnica relativa alla classe della strada applicando le più recenti norme di buona tecnica, norma italiana UNI Nelle tavole si è scelta la classe illuminotecnica di riferimento. TIPO DI STRADA A 1 A 2 B C D E F NORMA UNI PRESCRIZIONI LIMITE DI DESCRIZIONE DEL TIPO DI STRADA VELOCITÀ (KM H) Autostrade extraurbane Autostrade urbane 130 Strade di servizio alle autostrade Strade di servizio alla autostrade urbane 50 CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI RIFERIMENTO ME1 ME 3a Strade extraurbane principali 110 ME 3a Strade di servizio alle strade extraurbane principali ME 4a Strade extraurbane secondarie (tipi C1 e C2) ME 3a Strade extraurbane secondarie 50 ME 4b Strade extraurbane secondarie con limiti particolari Me 3a Strade urbane di scorrimento veloce Strade urbane di interquartiere 50 Strade urbane di quartiere ME 3a ME 3c Strade locali exrtraurbane (tipi F1 e F2) ME 3a Strade locali exrtraurbane 50 ME 4b 30 S3 Strade locali urbane ( F1 e F2) 50 Me 4b Strade locali urbane: centri storici, isole 30 CE 4 ambientali, zone 30 Strade locali urbane: altre situazioni 30 CE 5/S3 Strade locali urbane: aree pedonali 5 Strade locali urbane: centri storici (utenti principali: pedoni, ammessi gli altri utenti) Strade locali interzonali Piste ciclabili Non dichiarato C5/ S3 Strade a destinazione particolare 30 S3 Tabella: Riferimenti per la classificazione illuminotecnica di una strada In fase di progettazione esecutiva, il progettista incaricato partendo dalla classe di riferimento illuminotecnica, riportata nelle tavole, svilupperà il progetto secondo la norma UNI 11248, definendo la categoria illuminotecnica di progetto con l analisi dei rischi e infine quella di esercizio tenendo conto della variabilità temporale delle condizioni. Relazione Generale 21/24

23 La seguente Tabella riporta i requisiti illuminotecnici minimi di progetto delle strade a traffico motorizzato in funzione dell indice illuminotecnico ottenuto dalla classificazione delle strade secondo la UNI Ad essi sono associati i valori minimi dei rapporti di uniformità globale Uo (rapporto fra illuminamenti/luminanze minima e media su un tratto stradale significativo) e longitudinale Ul (rapporto tra illuminamento/luminanze minima e massima lungo la mezzeria di ciascuna corsia): si tratta di parametri che, insieme ai livelli minimi, concorrono alla sicurezza del traffico e degli utilizzatori. Per i tipi il cui requisito primario è la luminanza minima del piano stradale, sono anche riportati i valori minimi di illuminamento, allo scopo di permettere il collaudo dell'impianto in base a misurazioni di illuminamento, sganciandosi quindi dalle caratteristiche del manto stradale. Gli illuminamenti sono stati calcolati in base al manto stradale di tipo C2 con coefficiente medio di luminanza Qo pari a 0,07 cd m -2 lx -1. VALORE MAX LUMINANZA MEDIA UNIFORMITÀ MINIMA INDICE CLASSE MANTENUTA ABBAGLIAMENTO LM (CD/MQ) Uo U1 TI(%) ME 1 2,0 0,4 0,7 10 ME 2 1,5 0,4 0,7 10 ME 3a 1,0 0,4 0,7 10 ME 3b 1,0 0,4 0,6 15 ME 3c 1,0 0,4 0,5 15 ME 4a 0,75 0,4 0,6 15 ME 4b 0,75 0,4 0,5 15 ME 5 0,5 0,35 0,4 15 Me 6 0,3 0,35 0,4 15 Tabella: Progettazione illuminotecnica in ambito stradale La successiva Tabella integra la Norma UNI con la norma EN per permettere una progettazione illuminotecnica coordinata sul territorio. Classe CE: 6 classi da 0 a 5 che definiscono gli illuminamenti orizzontali di aree di conflitto come strade commerciali, incroci principali, rotatorie, sottopassi pedonali ecc Classe S: 6 classi da 1 a 7 che definiscono gli illuminamenti orizzontali per strade e piazze pedonali, piste ciclabili, campi scuola, parcheggi ecc Classe ES: 8 classi da 1 a 9 che favoriscono la percezione della sicurezza e la riduzione della propensione al crimine. Classe ES: 8 classi da 1 a 9 che favoriscono la percezione della sicurezza e la riduzione della propensione al crimine. Tabella: Progettazione illuminotecnica del resto del territorio Relazione Generale 22/24

24 La seguente Tabella, riporta gli elementi di progettazione tecnica sul resto del territorio identificando l elemento progettuale da minimizzare ai fini della rispondenza del progetto illuminotecnico alle linee guida regionali. Classe Illuminamento Medio orizzontale (lux) Illuminamento Minimo orizzontale (lux) S S S3 7,5 1,5 S4 5 1 S5 3 0,6 S6 2 0,6 S7 Non determinato Classe Illuminamento Medio orizzontale (lux) Uniformità Uo CE ,4 CE ,4 CE ,4 CE ,4 CE ,4 CE 5 7,5 0,4 Nella tavola è individuata la classe illuminotecnica di riferimento per le strade del Comune di San Gavino Monreale ANALISI DEI RISCHI L analisi dei rischi consiste nella valutazione dei parametri di influenza al fine di individuare la categoria illuminotecnica di progetto e di esercizio in ambito stradale. se il traffico notturno nelle condizione sfavorevoli non raggiunge mai il 50% del traffico orario previsto per tale tipo di strada, è possibile declassificare di un indice la strada ai fini dell illuminazione; se il traffico notturno nelle condizioni sfavorevoli non raggiunge mai il 25% del traffico orario previsto per tale tipo di strada, è possibile declassificare di due indici illuminotecnici la strada ai fini dell illuminazione. Il flusso di autoveicoli per corsia è indicato, per i diversi tipi di strade, dal citato DM 6792/2001. Relazione Generale 23/24

25 Tabella 2: Classificazione illuminotecnica di progetto e esercizio in funzione della categoria della strada (tabella 1) e dei fondamentali parametri di influenza secondo la norma UNI11248 (fare sempre riferimento al documento UNI originale). Prescrivere i valori di luminanza minimi delle norme vuol dire rispettare tali valori con le tolleranze di misura specificate dalle norme stesse, anche in base a quanto indicato nella UNI EN ISO (+/-10-15%) FLUSSI DI TRAFFICO ORARI AI FINI DI UNA CORRETTA DE-CLASSIFICAZIONE In accordo con l ufficio di Polizia Comunale del Comune che ha già rilevato i flussi di traffico veicolare in funzione degli orari si è stabilito che l orario di parzializzazione degli impianti, o spegnimento per quelli di evidenziazione degli elementi architettonici presenti, è per il periodo invernale le ore mentre per il periodo estivo le ore Relazione Generale 24/24

26 Colonna1 Colonna2 Palo Colonna3 Apparecchiattura stradale Colonna4 Colonna5 Colonna6 ID VIA TIPO di PALO H PALO (m) TIPO di APPARECCHIO Tipo di lampada Potenza lampada(w) CONFORME convento D 7 stradale VC SAP 100 NO convento D 7 stradale VC SAP 100 NO convento D 7 stradale VC SAP 100 NO convento D 7 stradale VC SAP 100 NO san francesco D 7 stradale VC SAP 100 NO san francesco F 7 stradale VC SAP 100 NO san francesco F 7 stradale VC SAP 100 NO san francesco F 7 stradale VC SAP 100 NO san francesco F 7 stradale VC SAP 100 NO san francesco F 7 stradale VC SAP 100 NO san francesco F 7 stradale VC SAP 100 NO piemonte D 8 stradale VC + proiettore SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO piemonte F 8 stradale VC SAP 100 NO puglie F 8 stradale VC SAP 100 NO puglie F 8 stradale VC SAP 100 NO puglie F 8 stradale VC SAP 100 NO puglie F 8 stradale VC SAP 100 NO puglie F 8 stradale VC SAP 100 NO sicilia F 8 stradale VC SAP 100 NO sicilia F 8 stradale VC SAP 100 NO sicilia F 8 stradale VC SAP 100 NO sicilia F 8 stradale VC SAP 100 NO calabria F 8 stradale VC SAP 100 NO calabria F 8 stradale VC SAP 100 NO calabria F 8 stradale VC SAP 100 NO convento D 7 stradale VP SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 Ioduri metallici 150 NO px chiesa santa chiara D 4 proiettore artistico VP - inclinazione non 0 + proiettore Ioduri metallici 150 NO convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI caprera D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI convento D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI caprera D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI caprera D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI caprera D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI ulivi D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI ulivi D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI ulivi D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI ulivi D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI ulivi D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI tavolara D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI tavolara D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI tavolara D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI tavolara D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI tavolara D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI malta D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI malta D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI napoli D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI napoli D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI napoli D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI napoli D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI napoli D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI napoli D 7 stradale VP - kaos AEC SAP 100 SI corsica D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI corsica D 7 stradale VP - Kaos AEC SAP 100 SI vecchie aie F 7,5 stradale VC SAP 150 NO vecchie aie F 7,5 stradale VC SAP 150 NO vecchie aie F 7,5 stradale VC SAP 150 NO vecchie aie F 7,5 stradale VC SAP 150 NO vecchie aie F 7,5 stradale VC SAP 150 NO villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI Appendice 1,1 Pagina 1

27 Colonna1 Colonna2 Palo Colonna3 Apparecchiattura stradale Colonna4 Colonna5 Colonna6 ID VIA TIPO di PALO H PALO (m) TIPO di APPARECCHIO Tipo di lampada Potenza lampada(w) CONFORME villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro PE 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro M 6 stradale VP SAP 150 SI villacidro M 6 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI po PE 7,5 stradale VP SAP 150 SI area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO area PIP D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 150 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 100 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 100 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 100 NO villacidro D 8 stradale VC SAP 100 NO Appendice 1,1 Pagina 2

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