ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT
|
|
- Geronimo Perini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1di 19 ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT (*) Verifica Tecnica: Rev. Data Descrizione Redazione Verifica Tecnica Autorizzazione A (*) A
2 2di 19 1 INTRODUZIONE SISTEMA + SST SISTEMA + SST > CONDIZIONI DI SISTEMA > CARATTERISTICHE TECNICHE SISTEMA + SST > CONDIZIONI DI SISTEMA > MANUTENIBILITÀ SISTEMA + SST > CONDIZIONI OPERATIVE > PROCEDURE SISTEMA + SST > CONDIZIONI OPERATIVE > MODALITÀ DI CONDOTTA E OPERATIVITÀ DEL PDM NELLE VARIE MODALITÀ OPERATIVE SCMT SISTEMA + SST > CONDIZIONI OPERATIVE > ATTIVITÀ O LAVORI DI MANUTENZIONE SULL AMBIENTE DI TERRA NON SCMT SISTEMA + SST > MANUTENZIONE SSB SSB > CONDIZIONI DI SISTEMA > CARATTERISTICHE TECNICHE SSB > CONDIZIONI DI SISTEMA > MANUTENIBILITÀ SSB > CONDIZIONI OPERATIVE > INTRODUZIONE DATI TRENO SSB > MANUTENZIONE > ATTIVITÀ O LAVORI DI MANUTENZIONE SULL AMBIENTE DI BORDO NON SCMT SSB > MANUTENZIONE SST > PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE INSTALLAZIONE SSB PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE INSTALLAZIONE... 19
3 3di 19 1 Introduzione Seguendo l impostazione della EN50126 sono state individuate le peculiarità che hanno impatto sugli aspetti RAMS di SCMT presentandoli in modo organico nei diagrammi a blocchi (vedere Allegato) relativamente alle fasi principali del ciclo di vita che sono riassumibili come segue: progettazione, sviluppo ed omologazione, produzione e collaudo, installazione e messa in servizio, esercizio e manutenzione. L elenco delle peculiarità individuate è da considerarsi preliminare e propedeutico per le analisi che dovranno essere effettuate. A valle di tali analisi, tale elenco sarà aggiornato e/o confermato di conseguenza. Di seguito è riportata una tabella nella quale, rispetto alle peculiarità identificate per SCMT durante le sopra citate fasi del ciclo di vita, sono individuate le competenze di esecuzione delle relative attività con la rispettiva tracciabilità. La definizione in dettaglio delle colonne della tabella è riportata di seguito. : Riferimento all argomento descritto più in dettaglio sopra la tabella : Struttura a cui si deve fare riferimento per ottenere i input per svolgere l attività descritta nella colonna n 3. : Struttura che deve produrre la documentazione dell analisi delle di quanto definito/descritto alla colonna. : riferimento al documento del PDD all interno del quale sarà contenuta l analisi delle.
4 4di 19 La responsabilità dell accettazione di tutte le attività eseguite è a carico di FS mentre è responsabilità dell esecutore la correttezza dell analisi svolta. I fattori che influenzano le RAMS, dovuti ad errore umano durante le attività di manutenzione, non sono stati presi in considerazione laddove ritenuti coperti dalle procedure/normative esistenti. Per mezzo dell analisi dell elemento umano, verranno definite le necessarie procedure e/o normative oppure stabiliti i criteri di adeguamento di procedure e/o normative già esistenti.
5 SCMT Codifica: XX XX XX XX XX XXX X FOGLIO 5di 19 2 Sistema + SST 2.1 Sistema + SST > Condizioni di sistema > Caratteristiche tecniche a) Prestazione del sistema e del SST (per es. tempi di risposta, ecc.) b) Curve di frenatura (modello treno, spazi, velocità e pendenze), odometria del sistema (verificare la necessità di introduzione di apposite boe di verifica spazio per monitorare l efficienza dell impianto odometrico di bordo), precisione delle misure di terra c) Condizioni ambientali e intrusività delle apparecchiature SCMT sul sistema ferroviario e viceversa d) Funzioni SCMT contenute nell SRF/SRS e) Consistenza delle funzioni SCMT contenute nell SRS nei confronti del sistema ferroviario f) Regole di generazione dei telegrammi g) Regole di posa dei PI h) Regole di progettazione delle interfacce logiche SCMT/ACEI i) Regole di applicazione di una velocità di rilascio ridotta j) Caratteristiche di affidabilità/disponibilità delle apparecchiature SCMT di terra (verifica che sia accettabile l impatto sulla circolazione in termini di ritardo, o di indisponibilità dell impianto, che l introduzione del sistema SST comporta) k) Caratteristiche di sicurezza di sistema e di sottosistema di terra l) Caratteristiche di sicurezza delle apparecchiature SCMT di terra m) Verifica del degrado della disponibilità SCMT per i riflessi verso la sicurezza n) Requisiti tecnologici dell SRS (SST)
6 6di 19 a Impresa Impresa b FS FS c Impresa Impresa d FS FS e FS Impresa f FS Impresa g FS Impresa h FS Impresa i FS Impresa j FS/Impresa Impresa k FS FS l FS/Impresa Impresa m Impresa Impresa n Imprese Imprese
7 7di Sistema + SST > Condizioni di sistema > Manutenibilità a) Insieme delle caratteristiche dei singoli componenti del sistema indispensabili alla soddisfazione dei requisiti di Manutenibilità per il SST. Per esempio: Peso limite e ingombro massimo imposti alle singole apparecchiature o LRU, MTTR, MTTR eff., capacità di isolamento del guasto, ecc. b) Capacità del SST di auto-diagnosticare i propri guasti e la loro gravità c) Capacità del SSB di diagnosticare determinate tipologie di guasto o anomalie del SST d) Capacità della rete diagnostica di terra di raccolta dati e visualizzazione su una postazione centrale e) Capacità del sistema di diagnosticare la presenza e la vitalità dei PI di rallentamento. a Impresa Impresa b Impresa Impresa c Impresa Impresa d Impresa Impresa
8 8di Sistema + SST > Condizioni operative > Procedure a) Procedure e regole di fissaggio e di programmazione delle boe di rallentamento b) Procedure organizzative dei lavori e logistica per la gestione dei rallentamenti c) Procedura reperimento dati per la programmazione delle boe di rallentamento o per l inserimento dati treno da parte del PdM a inizio corsa a Impresa Impresa b FS Impresa c FS FS
9 9di Sistema + SST > Condizioni operative > Modalità di condotta e operatività del PdM nelle varie modalità operative SCMT a) Modalità di condotta del treno da parte del PdM, in funzione dei modi operativi del SSB, in condizioni normali (definizione delle istruzioni per la condotta treni) b) Modalità di condotta del treno da parte del PdM in condizioni di degrado del SST (definizione delle istruzioni per la condotta treni) c) Modalità di condotta del treno da parte del PdM in condizioni di degrado del SSB (definizione delle istruzioni per la condotta treni) d) Operatività del PdM a fronte di un guasto del SSB a FS FS b FS Impresa c FS Impresa d Impresa Impresa
10 10 di Sistema + SST > Condizioni operative > Attività o lavori di manutenzione sull ambiente di terra non SCMT a) Procedure e modalità operative da rispettare durante i lavori di manutenzione straordinaria o ordinaria degli impianti IS o dell infrastruttura ferroviaria a FS FS
11 11 di Sistema + SST > Manutenzione a) Individuazione degli eventi che possono avvenire durante le attività di manutenzione e possono influire sui parametri RAMS del sistema o del SST. Devono essere quindi individuate opportune procedure e/o vincoli tecnologici atti a ridurre il rischio associabile agli eventi di cui sopra ed alla gestione della obsolescenza dei componenti. Relativamente alle azioni di sostituzione dei componenti ed ai vincoli tecnologici adottati al fine di ridurre il rischio evidenziato in fase di HA devono essere effettuati opportuni test di verifica. b) Definizione delle Tipologie di intervento e le tempistiche di manutenzione preventiva necessarie per garantire i parametri RAM e prevenire quindi l aumento dei guasti dovuti agli eventuali componenti aventi vita utile inferiore a quella richiesta per il sistema. Tali elementi devono essere giustificati con un analisi dei parametri RAM c) Organizzazione dei reparti di manutenzione e loro dislocazione sul territorio e approvvigionamento e immagazzinamento scorte d) Calcolo delle scorte per il SST, giustificato tramite un analisi dei parametri RAM e nel rispetto del rischio massimo ammesso di magazzino vuoto e dei vincoli di cui al punto c). e) Definizione della procedura per il reperimento ed il trattamento dei dati per la programmazione delle boe (a seguito di sostituzione) a Impresa Impresa b Impresa Impresa c FS FS d Impresa Impresa e FS FS
12 12 di 19 3 SSB 3.1 SSB > Condizioni di sistema > Caratteristiche tecniche a) Prestazione del SSB b) precisione dei generatori tachimentrici c) Condizioni ambientali, intrusività delle apparecchiature SCMT di bordo sugli impianti del locomotori e viceversa d) Caratteristiche di affidabilità/disponibilità delle apparecchiature SCMT di bordo (verifica che sia accettabile l impatto sulla circolazione in termini di ritardo, o di indisponibilità del locomotore, che l introduzione del sistema SSB SCMT comporta) e) Caratteristiche di sicurezza del sottosistema di bordo f) Caratteristiche di sicurezza delle apparecchiature SCMT di bordo g) Verifica che le informazioni che il SSB acquisisce dal rotabile siano sufficienti per lo svolgimento delle funzioni SCMT di bordo h) Requisiti tecnologici delle SRS (sottosistema di bordo) a Impresa Impresa b Impresa Impresa c FS Impresa d FS/Impresa Impresa e FS FS f FS/Impresa Impresa g FS Impresa h Impresa Impresa
13 13 di 19
14 14 di SSB > Condizioni di sistema > Manutenibilità a) Insieme delle caratteristiche dei singoli componenti del sistema indispensabili alla soddisfazione dei requisiti di Manutenibilità del SSB. Per esempio: Peso limite e ingombro massimo imposti alle singole apparecchiature o LRU, MTTR, MTTR eff., capacità di isolamento del guasto, ecc. b) Capacità del SSB di auto-diagnosticare i propri guasti e la loro gravità a Impresa Impresa b Impresa Impresa
15 15 di SSB > Condizioni operative > Introduzione dati treno a) procedura introduzione dati treno da parte del PdM a inizio corsa (in presenza del DIS o meno) a Impresa Impresa
16 16 di SSB > Manutenzione > Attività o lavori di manutenzione sull ambiente di bordo non SCMT a) Procedure e modalità operative da rispettare durante i lavori di manutenzione straordinaria o ordinaria sui rotabili o altre attività in presenza di SCMT. a FS FS
17 17 di SSB > Manutenzione a) Individuazione degli eventi che possono avvenire durante le attività di manutenzione e possono influire sui parametri RAMS del SSB. Devono essere quindi individuate opportune procedure e/o vincoli tecnologici atti a ridurre il rischio associabile agli eventi di cui sopra ed alla gestione della obsolescenza dei componenti (per es. procedura introduzione/aggiornamento configurazione da parte del personale di manutenzione). Relativamente alle azioni di sostituzione dei componenti ed ai vincoli tecnologici adottati al fine di ridurre il rischio evidenziato in fase di HA devono essere effettuati opportuni test di verifica. b) Tipologie di intervento e le tempistiche di manutenzione preventiva necessarie per garantire i parametri RAM e prevenire quindi l aumento dei guasti dovuti agli eventuali componenti aventi vita utile inferiore a quella richiesta per il sistema. Tali elementi devono essere giustificati con un analisi dei parametri RAM c) Calcolo delle scorte per il SSB, giustificato tramite un analisi dei parametri RAM e nel rispetto del rischio massimo ammesso di magazzino vuoto. d) Definizione della procedura per il reperimento ed il trattamento dei dati per la riconfigurazione del SSB in seguito ad interventi di manutenzione o modifica e) Organizzazione dei reparti di manutenzione e loro dislocazione sul territorio ed approvvigionamento ed immagazzinamento scorte a Impresa Impresa b Impresa Impresa c Impresa Impresa d FS FS e FS FS
18 18 di 19 4 SST > Progettazione Realizzazione Installazione a) Reperimento dei base per la progettazione b) Definizione delle linee guida che determinano la sicurezza di un processo di progettazione, automatico o manuale c) Definizione del processo e degli strumenti di progettazione da parte delle imprese compresa la configurazione e verifica per la messa in servizio dei PI (mancato rispetto delle linee guida) d) Processo di produzione e collaudo delle apparecchiature e) Installazione e posa dei PI f) Definizione/svolgimento dei test sul campo prima della messa in servizio della linea a FS FS b FS FS c Impresa Impresa d Impresa Impresa e Impresa Impresa f Impresa Impresa
19 19 di 19 5 SSB Progettazione Realizzazione Installazione a) Reperimento dei base per la progettazione b) Progettazione del Sw di bordo (non conformità alle norme per la progettazione del Sw in sicurezza) c) Progettazione Hw al fine del rispetto dei vincoli di installazione di cui al par. 3.5 voce a) d) Processo di produzione e collaudo delle apparecchiature e) Installazione a bordo f) Definizione procedura di introduzione e verifica dei configurazione a FS FS b Impresa Impresa c Impresa Impresa d Impresa Impresa e Impresa Impresa f FS Impresa
ALLEGATO AL DOCUMENTO ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT
Allegato al documento ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SCMT SCMT Codifica: DI TC PATC ST CM 01 G05 A01 FOGLIO 1 di 7 ALLEGATO AL DOCUMENTO ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI
DettagliPROCEDURA DIREZIONE TECNICA. FOGLIO 1 di Il
I. ~~~I'~ RF I DIREZIONE TECNICA PROCEDURA ICodifica: RFI TC.P A TC FOGLIO PR CM 02 D68 BI 1 di Il 2 di 11 I.1 Scopo... 3 I.2 Campo di Applicazione... 3 I.3 Riferimenti... 4 I.4 Definizione e acronimi...
DettagliFirenze 28.11.2013. A. Colzani - L. Rota. 01/12/2013 Servizio Acquisti
Valutazione dei Rischi per la modifica e l installazione di un nuovo azionamento elettrico per le porte di salita in conformità alla EN 14752. Esempio di applicazione su automotrici ALN668 circolanti su
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
Dettagli5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE
5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE 5.1 Premessa L ausilio dell informatica è particolarmente utile poiché l ente preposto alla gestione dei ponti deve esaminare un grande numero di transiti
DettagliSPECIFICHE TECNICHE DI SISTEMA TITOLO DOCUMENTO
DIREZIONE EMITTENTE CONTROLLO DELLE COPIE Il presente documento, se non preceduto dalla pagina di controllo identificata con il numero della copia, il destinatario, la data e la firma autografa del Responsabile
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliFERROVIA TRENTO MALÈ MARILLEVA
FERROVIA TRENTO MALÈ MARILLEVA L'ESPERIENZA DI UNA FERROVIA LOCALE NELL'IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI INNOVATIVI DI SEGNALAMENTO FERROVIARIO (ACC-M, ATP E CENTRALIZZAZIONE PL DI LINEA) Roma, 2 ottobre 2015
DettagliISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova
ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce
Dettagli1 Introduzione... 4. 2 Misura del diametro ruote procedura manuale... 5. 2.1 Procedura per la misura del diametro ruote... 5
2 di 11 INDICE 1 Introduzione... 4 2 Misura del diametro ruote procedura manuale... 5 2.1 Procedura per la misura del diametro ruote... 5 3 Misura del diametro ruote ricalibrazione automatica... 8 4 Misura
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI
1 Prima Stesura Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo Data: 15-02-/2014 SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 4 DESCRIZIONE ATTIVITÀ...
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliGESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI
Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. MODALITÀ OPERATIVE... 2 3.1 Emissione... 2 3.2 Identificazione... 3 3.3 Distribuzione... 3 3.4 Modifica
DettagliRiordino del quadro normativo. Firenze, 09 maggio 2012
Riordino del quadro normativo Firenze, 09 maggio 2012 Nuovo TESTO UNICO Il Regolamento sui Segnale diventa una parte del RCT Testo unico: Regolamento per la circolazione dei treni TESTO UNICO Il Testo
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliINTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA
INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)
DettagliConsorzio di Polizia Locale Valle Agno Corso Italia n.63/d 36078 Valdagno Vicenza
Committente : Consorzio di Polizia Locale Valle Agno Corso Italia n.63/d 36078 Valdagno Vicenza Titolo : Manutenzione e Formazione Descrizione : Implementazione del numero delle postazioni dei sistemi
DettagliAirone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione
Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...
DettagliPROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO
Pagina 1 di 6 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO...3 4 ORDINI DI ACQUISTO...4 5 CONTROLLI AL RICEVIMENTO...5 6 SELEZIONE E QUALIFICA
DettagliPER LA SICUREZZA DELL ESERCIZIO
Infrastrutture, materiale rotabile e quadro normativo di riferimento PER LA SICUREZZA DELL ESERCIZIO Genova, 9 maggio 2013 Ing. Angelo Colzani Direttore Manutenzione TRENORD I SOGNI SI AVVERANO? 2 Il video
DettagliCOMMITTENTE: PROGETTAZIONE: E DEGLI INTERVENTI COMPLEMENTARI E/O SECONDARI CONNESS NNESSI ALLEGATO 7.2 VOCI AGGIUNTIVE
COMMITTENTE: PROGETTAZIONE: CONTRATTO PER L ESECUZIONE DELLA PROGETTAZIONE E DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DEI SISTEMI STEMI DI COMANDO CENTRALIZZATO DEL TRAFFICO DELLE LINEE BARI-LECCE E BARI-TARANTO E
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi
Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi
DettagliPRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS
ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono
DettagliTENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI
PROCEDURA Sistema di gestione per la qualità TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI Rev Descrizione Data Redazione Verifica Approvazione Emissione Soggetto Staff qualità RSGQ SG 02 Terza emissione 15/09/10
DettagliRegolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale
Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692
DettagliALLEGATO AL DOCUMENTO ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT
Allegato al documento ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT SCMT Codifica: DI TC PATC ST CM 01 G05 A01 FOGLIO 1 di 7 ALLEGATO AL DOCUMENTO ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO
DettagliLe Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25
Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliApplicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione. Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009
Applicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009 Percorso logico per arrivare al SGQ: Decisione volontaria della
DettagliInterruttore automatico
Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico
DettagliSPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA
1 di 8 1 PRESCRIZIONI PER LA GESTIONE DI SERVIZI DI PROGETTAZIONE SULLA BASE DI DOCUMENTI DI 2 Parte Titolo 3 PARTE I I.1 PREMESSA I.2 SCOPI I.3 PRESCRIZIONI RELATIVE ALL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliRegolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliGD Srl CAPITOLATO GENERALE DI FORNITURA. N 1 Specificato il Foro Competente AQ DIR 05/02/15. Torchio. Barigazzi. Giannitti
PAG. / 9 GD Srl N Specificato il Foro Competente AQ CQ DIR 05/02/5 Barigazzi Torchio Giannitti N 0 Allineamento ai requisiti della norma UNI EN ISO 900:2008 e della specifica tecnica ISO/TS 6949:2009 AQ
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4
1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato
DettagliIndice 1.Scopo e campo di applicazione... 2. 2.Responsabilità... 2. 3. Modalità operative... 2
Pag. 1/5 Indice 1.Scopo e campo di applicazione... 2 2.Responsabilità... 2 3. Modalità operative... 2 3.2 Modalità di qualifica dei fornitori... 2 3.3 Monitoraggio attività dei fornitori... 2 3.4 Predisposizione
DettagliCONNESSIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA
CONNESSIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA 25/05/2009 P.I. Alessandro Danchielli 1 INDICE PREMESSA...3 DOMANDA DI CONNESSIONE.......4 SOPRALLUOGO E PREVENTIVO... 5 PAGAMENTO
DettagliUso delle attrezzature di lavoro
COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III
DettagliProcedura Documentale di Sistema
INDICE 1. Scopo 2. Campo di Applicazione 3. Definizioni 4. Riferimenti Normativi 5. Descrizione del Processo 5.1 Reclami 5.1.1 Generalità 5.1.2 Forma del Reclamo 5.1.3 Ricezione del reclamo ed Analisi
DettagliProva freno di tipo D dalla cabina di guida per locomotive E414
DIREZIONE TECNICA Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Identificazione n 375321 Esp. 01 Pagina 1 di 5 Prova freno di tipo D dalla cabina di guida per locomotive E414 Il presente documento è di proprietà
DettagliProposta di progetto e di programma di misura (PPPM) Proposta di progetto e di programma di misura (PPPM)
2 Proposta di progetto e di programma di misura (PPPM) 10 2.1 Procedura di trasmissione telematica PPPM L allegato A alla delibera n. 103/03, così come sostituito dalla delibera EEN 9/11 - nel seguito:
DettagliAllegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento
Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si
DettagliIRIS International Railway Industry Standard
Italiano Appendice, 19 Giugno 2008 IRIS International Railway Industry Standard Hier kann ein kleiner Text stehen Hier kann ein kleiner Text stehen Hier kann ein kleiner Text stehen Hier kann ein kleiner
DettagliI VANTAGGI SUPERFICIE EFFICIENZA SICUREZZA
I VANTAGGI SUPERFICIE Recupero fino all 80% degli spazi occupati dalle strutture tradizionali: maggiore disponibilità di spazi per i reparti produttivi; ottimizzazione della distribuzione spaziale dei
DettagliIL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 1
Ernesto Cappelletti (ErnestoCappelletti) IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 6 April 2012 1. Requisiti per la scrittura del software secondo la norma UNI EN ISO 13849-1:2008
DettagliSostituisce l Allegato A alla deliberazione 106/2014/R/eel
Sostituisce l Allegato A alla deliberazione 106/2014/R/eel MODALITÀ OPERATIVE E TEMPISTICHE PER L AGGIORNAMENTO DELL ELENCO DELLE IMPRESE A FORTE CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA, LA TRASMISSIONE AGLI ORGANI
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliAllegato) all art.4 punto 5 Informatizzazione del Magazzino
Allegato) all art.4 punto 5 Informatizzazione del Magazzino PREMESSA L integrazione in oggetto ha lo scopo di sostituire la soluzione attualmente in essere, basata sullo scambio di file di testo, con una
DettagliSISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO
SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO Pag. I INDICE pag. 1. INTRODUZIONE...1 1.1 PREMESSA...1 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO...1
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliLICEO ERASMO DA ROTTERDAM
LICEO ERASMO DA ROTTERDAM APPROVVIGIONAMENTO Ambito funzionale Gestione delle risorse 1 Liceo ERASMO DA ROTTERDAM INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 CAMPO D APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 ORDINI DI ACQUISTO
DettagliPROCEDURA AZIENDALE. Gestione delle Non Conformità
Pag. 1 Data di applicazione 07/04/2008 Redazione Verifica Data Funzione Nome Data Funzione Nome 21/03/08 Dirigente QA Dirigente QA Dott.ssa A.M. Priori Dott.ssa M. Medri 31/03/08 Direttore QA Dott. E.
DettagliAllegato 1 CAPITOLATO TECNICO
Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA APERTA Fornitura di gas e dei servizi connessi presso gli insediamenti della società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (di seguito RFI S.p.A. ) Capitolato tecnico
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliGUIDA SULL'APPROCCIO PER PROCESSI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (AGGIORNAMENTO DEL 8.6.01)
"L'APPROCCIO PER PROCESSI": UNA DELLE PRINCIPALI INNOVAZIONI DELLA NORMA I significati di questa impostazione e un aiuto per la sua attuazione nell'ambito dei SGQ L'importanza che l'impostazione "per processi"
DettagliSPT - CENT - 340 Rev. 0 18.03.10
PROCEDURA PER LE VERIFICHE INERENTI LA QUALIFICA DI COSTRUTTORI E FORNITORI DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE A CONTROLLO DISTRIBUITO (DCS) PER LE CENTRALI DI SNAM RETE GAS 0 18-03-10 Emissione TECESER Castagnoli
DettagliFACSIMILE DI PROCESSO DI REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI POSA IN OPERA
FACSIMILE DI PROCESSO DI REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI POSA IN OPERA DE TALI s.n.c. Di Tali R. & Tizio F. Via per Dovado, 95/A 790344 Vattelapesca (ZZ) SEZ. 1 Redatto Consulente
DettagliGestione Risorse Umane Web
La gestione delle risorse umane Gestione Risorse Umane Web Generazione attestati di partecipazione ai corsi di formazione (Versione V03) Premessa... 2 Configurazione del sistema... 3 Estrattore dati...
DettagliRegolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità
Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità In vigore dal 15/09/2015 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010 5351000 web site : www.rina.org
DettagliIl panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8
Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali
Dettagli- SCHEDA ANAGRAFICA - VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL FORNITORE Pag.1 di 2
- SCHEDA ANAGRAFICA - VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL FORNITORE Pag.1 di 2 Ragione sociale: C.F./P.I.: Indirizzo: C.A.P.: Città: Prov.: Tel.: Fax.: e-mail: Capitale sociale: : Fatturato degli ultimi 3 anni:
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE
REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE DELIBERAZIONE G.P. N. 305 DEL 26/06/2012 Articolo 3 Responsabile del Parco Automezzi 1. Il Direttore Generale o, in mancanza, il Segretario
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI
DettagliSistema di gestione per la qualità
Revisione 04 Pag. 1 di 10 INDICE 1 OBIETTIVO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ... 2 3 PRINCIPI E STRUTTURA DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E PER L ACCREDITAMENTO...
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliDISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE
Allegato A Allegato A alla deliberazione 18 dicembre 2006, n. 294/06 così come modificata ed integrata con deliberazione 17 dicembre 2008 ARG/gas 185/08 DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA
DettagliFederazione Italiana Hockey e Pattinaggio
Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio AFFILIAZIONE E TESSERAMENTO MANUALE UTENTE RIAFFILIAZIONE SOCIETA RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO RINNOVO ATLETI REVISIONE 2.0 19 novembre 2015 INTRODUZIONE Questo
DettagliFunzioni di Trasferimento Movimenti
Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Trasferimento Movimenti Airone Funzione di Trasferimento Movimenti pag. 1 Indice INTRODUZIONE... 3 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO MOVIMENTI... 3 Configurazione dell applicazione...4
DettagliRegolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune
Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse
DettagliAgenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie
Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie CONVEGNO LIBERALIZZAZIONE FERROVIARIA IN EUROPA: Il caso Italia, fra anomalie e particolarità 13 gennaio 2011 Intervento del Direttore dell Agenzia Nazionale
DettagliREGOLAMENTO PARTICOLARE
associazione italiana per la sicurezza della circolazione REGOLAMENTO PARTICOLARE per il rilascio della certificazione di conformità (Marchio CE) per i prodotti da costruzione (Direttiva del Consiglio
DettagliPolitica per la Sicurezza
Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato
DettagliImpianti di evacuazione gas anestetici
Impianti di evacuazione gas anestetici La gestione degli eventi avversi (Orazio Scuderi A.O. Niguarda Ca Granda) Milano, 17 aprile 2013 Impianti di evacuazione gas anestetici Definizioni Normative Tipologie
DettagliIstruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale
Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile
DettagliAPPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione
APPROVVIGIONARE Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione 00 xx/xx/xxxx Prima emissione INDICE SCOPO DELLA PROCEDURA RESPONSABILITÀ CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E MISURAZIONE
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ DI
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 13 MANUALE DELLA QUALITÀ DI Copia master Copia in emissione controllata (il destinatario di questo documento ha l obbligo di conservarlo e di restituirlo, su richiesta della
DettagliSistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza GESTIONE FORNITORI
GESTIONE FORNITORI Questa Procedura è di proprietà della società Tarros S.p.A.. Ogni divulgazione e/o riproduzione e/o cessione di contenuti a terzi deve essere autorizzata dalla Società medesima la quale
DettagliREGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE
Pagina 1 di 5 Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione Pagina 2 di 5 Indice 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Costituzione e funzionamento del Comitato di Certificazione
DettagliPROCEDURA PR.07/03. Progettazione e sviluppo software STATO DI REVISIONE. Verificato da
PROCEDURA PR.07/03 Progettazione e sviluppo software STATO DI REVISIONE NUMERO REVISIONE DATA Emesso da DT Fabio 0 15/07/03 Matteucci 1 22/12/03 Fabio Matteucci 2 Verificato da Rappresentante della Direzione
DettagliTENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI
Rev.0 Data 10.10.2002 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Indice: 1.0 SCOPO 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE 3.0 RIFERIMENTI E DEFINIZIONI 4.0 RESPONSABILITÀ 5.0 MODALITÀ ESECUTIVE 6.0 ARCHIVIAZIONE 7.0
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria
ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE PRIMA PROVA SCRITTA DEL 22 giugno 2011 SETTORE DELL INFORMAZIONE Tema n. 1 Il candidato sviluppi un analisi critica e discuta
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliScuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia
Scuola Digitale Manuale utente Copyright 2014, Axios Italia 1 SOMMARIO SOMMARIO... 2 Accesso al pannello di controllo di Scuola Digitale... 3 Amministrazione trasparente... 4 Premessa... 4 Codice HTML
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliDIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO
DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema
DettagliGestione in qualità degli strumenti di misura
Gestione in qualità degli strumenti di misura Problematiche Aziendali La piattaforma e-calibratione Il servizio e-calibratione e-calibration in action Domande & Risposte Problematiche Aziendali incertezza
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO
PIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO I. INTRODUZIONE Il Piano di manutenzione accompagna l opera per tutta la sua durata di vita. Trattasi di tensostruttura caratterizzata
DettagliALICE AMMINISTRAZIONE UTENTI WEB
AMMINISTRAZIONE UTENTI WEB REL. 1.2 edizione luglio 2008 INDICE 1. AMMINISTRAZIONE DI UTENTI E PROFILI... 2 2. DEFINIZIONE UTENTI... 2 2.1. Definizione Utenti interna all applicativo... 2 2.1.1. Creazione
DettagliAZIENDA MOBILITA' E INFRASTRUTTURE DI GENOVA S.p.A.- GENOVA PROCEDURA NEGOZIATA PER L APPALTO DI FORNITURA E POSA IN OPERA RELATIVA AL SISTEMA DI
AZIENDA MOBILITA' E INFRASTRUTTURE DI GENOVA S.p.A.- GENOVA PROCEDURA NEGOZIATA PER L APPALTO DI FORNITURA E POSA IN OPERA RELATIVA AL SISTEMA DI TELECONTROLLO E VIDEOSORVEGLIANZA PER GLI ASCENSORI IN
DettagliManuale CAP 1. SISTEMA QUALITA
CAP 1. SISTEMA QUALITA 1. SCOPO Lo scopo del presente manuale è definire e documentare, a livello generale, le politiche, l'organizzazione, i processi e le risorse relative al Sistema del Rotary Club...
DettagliIncontro con le OOSS Roma, 27.09.2011
Abilitazioni del personale per la Circolazione dei Mezzi d opera utilizzati, esclusivamente in interruzione, per la costruzione e la manutenzione dell Infrastruttura Ferroviaria Nazionale Incontro con
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliRISPOSTE AI QUESITI (3) REGIONE CALABRIA
RISPOSTE AI QUESITI (3) REGIONE CALABRIA E necessario conoscere i requisiti (hardware e software) richiesti dal software di gestione per poter correttamente definire le caratteristiche dei video server
Dettagli