PROCEDURA DIREZIONE TECNICA. FOGLIO 1 di Il
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- Angelica Grimaldi
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1 I. ~~~I'~ RF I DIREZIONE TECNICA PROCEDURA ICodifica: RFI TC.P A TC FOGLIO PR CM 02 D68 BI 1 di Il
2 2 di 11 I.1 Scopo... 3 I.2 Campo di Applicazione... 3 I.3 Riferimenti... 4 I.4 Definizione e acronimi... 4 II.1 Introduzione... 5 II.2 Rallentamenti programmati... 5 II.3 Integrazioni normative e di codifica... 8 II.3.1 Punto di posa dei PI di avviso di rallentamento... 8 II.3.2 Itinerario di validità del rallentamento... 8 III.1 Allegato 1 tabelle compilazione telegrammi... 10
3 3 di 11 PARTE I INTRODUZIONE I.1 SCOPO Questa procedura viene applicata in via transitoria nella prima fase di esercizio su linee attrezzate con SCMT per la gestione dei rallentamenti da parte del sistema stesso. La necessità della presente procedura scaturisce dai seguenti motivi: 1. assenza allo stato attuale di un tool di supporto alla progettazione e configurazione dei rallentamenti di adeguato livello sia funzionale che di sicurezza (viene consegnato un primo tool ancora in fase di sviluppo e omologazione); 2. necessità di allineamento tra le diverse versioni di software presenti nei rotabili in esercizio; 3. permettere ai responsabili RFI, preposti alla gestione dei rallentamenti, di poter fare esperienza sia nella parte di gestione tecnica dei rallentamenti (es. determinazione della posizione e della quantità dei PI e loro dati di codifica principali, compilazione dei telegrammi e rimozione delle apparecchiature) sia in quella normativo-procedurale (es. trasmissione dei documenti, tempi di attivazione e di cessazione). Per le problematiche di carattere tecnico (utilizzazione di tool omologati per la generazione del file di configurazione, caricamento dei telegrammi nelle boe dei PI) è previsto l intervento diretto o supporto dell Impresa che ha realizzato l attrezzaggio della linea interessata al rallentamento. Lo scopo finale della presente procedura è permettere, anche in presenza delle suddette criticità tecnico-gestionali, la protezione di un rallentamento con il livello previsto di sicurezza dal sistema. I.2 CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica alla gestione dei su linee esercite con tale sistema di controllo, fino all emissione della procedura definitiva.
4 4 di 11 I.3 RIFERIMENTI RIF[1] Disposizione 5/2003 emessa dal Direttore della Direzione Tecnica RIF[2] Disposizione 7/2003 e relativo allegato 1 emessa dal Direttore della Direzione Tecnica RIF[3] Appendice A Allegato 2 volume 2 SRS SCM Regole per variabili di rallentamento RIF[4] Tabelle individuazione necessità estrazione chiavi e/o PI aggiuntivi inserita nella Tavola 1 tipologica di ogni PdS contenente chiavi di rallentamento I.4 DEFINIZIONE E ACRONIMI Le principali definizioni utilizzate nel testo del presente documento sono di seguito riportate, con la precisazione che maggiori dettagli sono contenuti nello sviluppo dei paragrafi: RFI Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. SCMT Sistema di Controllo Marcia Treno SST-SCMT Sottosistema di Terra SCMT RTI Raggruppamento Temporaneo di Imprese PI Punto Informativo
5 5 di 11 PARTE II Procedura per rallentamenti II.1 INTRODUZIONE La gestione dei rallentamenti risulta conforme a quanto riportato nelle disposizioni di cui al RIF[1] e RIF[2] eccetto per quanto sottodescritto. Dalla data di emissione e fino al momento in cui rimarrà in vigore, questa procedura integrerà e sostituirà a tutti gi effetti, sia tecnici che normativi, i singoli e analoghi argomenti trattati dalle disposizioni RIF[1] e RIF[2]; la cessazione della validità di questa procedura sarà comunicata ufficialmente e renderà completamente valide le disposizioni RIF[1] e RIF[2]. II.2 RALLENTAMENTI PROGRAMMATI La gestione dei rallentamenti programmati sarà ottenuta tramite una interazione tra personale RFI (Armamento e Sede e tecnici IS) e personale di Impresa (quella realizzatrice del SST- SCMT). Il progetto di ogni rallentamento dovrà essere inviato per conoscenza alla Direzione Tecnica Progetto ATC SA. A questa ultima S.O. potrà essere richiesto in ogni momento un supporto per la corretta individuazione dei parametri progettuali. Per la tipologia di rallentamenti programmati il personale RFI dovrà interessare l Impresa con un preavviso tale da poter permettere lo scambio della documentazione richiesta per i telegrammi, l operatività richiesta all Impresa stessa e l eventuale supporto nella fase di programmazione e verifica dei PI. Pertanto quanto descritto al paragrafo 5a) pag. 7 della disposizione RIF[1] e in maniera più approfondita al paragrafo 7) pagina 46 della disposizione RIF[2] sarà nella parte interessata modificato come di seguito descritto.
6 6 di 11 Paragrafo 5a) pag. 7 della disposizione RIF[1] e paragrafo 7) pagina 46 della disposizione RIF[2]: la documentazione che, sulla base del modulo L65, gli Appositi Incaricati dei Lavori (con funzione di Progettista e Verificatore) e il Capo Reparto Infrastrutture (con funzione di Validatore) prepareranno, con il supporto di un tecnico IS esperto di SCMT, sarà limitata, per quanto riguarda quella propria di SCMT, alla determinazione: o del progetto Funzionale del rallentamento consistente nella individuazione: del numero e denominazione delle eventuali chiavi da estrarre; della quantità e del punto di posa dei PI (salvo casi particolari in cui può risultare sufficiente l estrazione delle chiavi); o del progetto Applicativo del rallentamento consistente nella determinazione delle informazioni contenute nei telegrammi di tutti i PI. Questo comporterà la predisposizione: del piano schematico SCMT con la posa dei PI e dei segnali di rallentamento 1 (utilizzando uno stralcio del profilo o piano schematico SCMT o con nuovo documento), della tabella ritiro chiavi di abbattimento di velocità di deviata (vedi RIF[4]), di una tabella per ogni boa utilizzata riportante il contenuto in chiaro del telegramma. Tale tabella potrà essere compilata o su un modulo predefinito (vedi allegato 1 a questa procedura) o tramite un programma (tool) fornito dall Impresa. La determinazione del valore da far assumere ad ogni variabile sarà dedotto dal documento di cui al RIF[3] e utilizzando la documentazione di cui al primo e secondo punto del presente elenco. Qualora si utilizzi il tool potrà essere fornito anche il file di configurazione dei telegrammi. Una copia di tutta la documentazione, opportunamente firmata dagli Appositi Incaricati dei Lavori (Progettista e Verificatore) e dal Capo Reparto Infrastrutture, sarà 1 Qualora un rallentamento interessi un bivio con velocità di deviata superiori a 30km/h su linee con protezione parziale SCMT, la progettazione dovrà avvenire con il supporto di DT Progetto ATC - SA
7 7 di 11 consegnata all Impresa di RTI interessata (potrà essere altresì, per velocizzare il processo, inviata via come copia conforme di quella che risiede presso il reparto). L Impresa dovrà: o Generare i file di configurazione dei telegrammi con le proprie apparecchiature omologate (o validare gli analoghi file forniti da RFI) nel rispetto del progetto funzionale e applicativo fornito; o Consegnare ad RFI: Le tabelle con i contenuti dei telegrammi in chiaro; Un supporto magnetico (CD ROM NR) contenente i file di configurazione; il tutto opportunamente validato (firma del validatore). L Impresa, pur non tenuta, potrà segnalare ad RFI eventuali loro presunte non conformità sul progetto presentato. La consegna da parte dell Impresa di quanto al precedente punto, avverrà con le modalità concordate con il personale RFI; tale documentazione sarà conservata presso il Reparto; l attività in loco di predisposizione e codifica dei PI (trasferimento del telegramma sulla boa) e successiva verifica sarà svolta dal personale RFI eventualmente, previo accordi, coadiuvato da quello di Impresa. L attrezzaggio del rallentamento è a carico di RFI e consta: o nella posa in opera dei PI contemporanea alla ubicazione dei segnali di rallentamento, o nella verifica dei PI una volta posati sul binario (corretto posizionamento e funzionamento delle boe). Per quanto riguarda il trasferimento dei telegrammi sulle boe e le successive attività di verifica saranno utilizzati i tool e i prodotti in dotazione al Reparto Lavori, già omologati, uguali a quelli in dotazione alla manutenzione IS. Avvenuto quanto sopra con esito positivo si procederà alla compilazione del modulo Allegato 1 alla disposizione 5/2003 di cui al RIF[1].
8 8 di 11 II.3 INTEGRAZIONI II.3.1 Punto di posa dei PI di avviso di rallentamento La disposizione 7/2003 prevede che, di norma, i PI di avviso di rallentamento siano posati: Uno in corrispondenza del segnale di avviso di rallentamento; Uno a distanza di 200mt in precedenza al segnale di avviso di rallentamento con una tolleranza di più o meno 20mt. Il SSB di SCMT svolge una funzione di diagnostica su tali due PI al fine di verificare la mancata lettura di uno dei due PI. Una parte dei locomotori attrezzati SCMT in esercizio definisce la distanza alla quale il SSB deve captare il secondo PI di avviso di rallentamento, una volta captato il primo, in 200mt; la tolleranza quindi sulla distanza normativa di 200mt puà determinare indebite segnalazioni diagnostiche. E previsto e programmato l upgrade dei SSB in questione, ma i tempi di realizzazione non permettono la tollerabilità della non conformità. Pertanto quanto descritto al paragrafo 4 pag. 14 della disposizione RIF[2] sarà nella parte interessata modificato come di seguito descritto: I PI di avviso di rallentamento normalmente sono due posati: Uno (PI1) a distanza di 200mt o superiore in precedenza al segnale di avviso di rallentamento; Uno (PI2) a non più di 180mt a valle del PI1. II.3.2 Itinerario di validità del rallentamento La disposizione 7/2003 paragrafo prevede la possibilità di codificare l itinerario di validità del rallentamento su tre possibili valori: CT, DV, CT/DV: questo permette al SSB di individuare la tipologia di percorso al quale i dati di rallentamento si riferiscono. La necessità di allineamento tra le diverse versioni di software presenti nei rotabili in esercizio, richiede di codificare la variabile sempre al valore di CT/DV. Tecnicamente la necessità di tale
9 9 di 11 configurazione transitoria si riferisce alle sole linee con Blocco Automatico a correnti codificate (o situazioni parziali con codice al binario) ma, per uniformità di progettazione se ne consiglia l estensione a tutte le tipologie di distanziamento. Pertanto quanto descritto al paragrafo pag. 18 della disposizione RIF[2] sarà nella parte interessata modificato nel capoverso conclusivo come di seguito descritto: il valore da utilizzare per il qualificatore di itinerario è CT/DV. Tale valore di codifica comporta la gestione della protezione del rallentamento indipendentemente dalla tipologia di percorso. Ne consegue che nella fase di progettazione del rallentamento bisogna porre particolare attenzione alla eventuale necessità di PI di fine rallentamento per i movimenti che portano fuori dalla zona soggetta al rallentamento stesso in modo da non risultare intrusivi nei confronti della marcia del treno. Sulle linee prive di Blocco Automatico a correnti codificate, per situazioni complesse, si può sempre optare per quanto disciplinato dalla disposizione 7/2003.
10 10 di 11 PARTE III Allegati III.1 ALLEGATO 1 TABELLE COMPILAZIONE TELEGRAMMI Telegramma per boa 13_xxx_xxx_1/2 Significato Contenuto Acronimo Posizione della boa al'interno del PI 1 N_PIG Numero delle boe cositituenti il PI 2 N_TOTALE Macroarea geografica 13 NID_MACROAREA Area geografica NID_AREA Numero identificativo del PI NID_PI Relazione contenuto delle due boe duplicazione M_DUP Tipologia di attrezzaggio del SST Non noto M_SST Tipologia telegramma della boa Proprio Q_STATO Versione software utilizzato 1 versione M_VERSIONE Tipologia telegramma della boa 0 M_CONTATORE Tipologia funzionale della boa Rallentamento NID_PACCHETTO Posizione del PI Q_PI_RALL Numero identificativo del rallentamento Itinerario di validità del rallentamento Distanza dall'inizio del rallentamento Pendenza associata al GdF peggiore Lunghezza del rallentamento Relazione rallentamento-tipo treno Velocità del rallentamento Rallentamenti a tempo - inizio Rallentamenti a tempo - fine Numero identificativo del rallentamento Itinerario di validità del rallentamento Distanza dall'inizio del rallentamento Pendenza associata al GdF peggiore Lunghezza del rallentamento Relazione rallentamento-tipo treno Velocità del rallentamento Rallentamenti a tempo - inizio Rallentamenti a tempo - fine NID_RALL_A Q_ITINERARIO_RALL_A D_RALL_A G_PENDENZA_D_RALL_A L_RALL_A Q_FRONTE_A V_RALL_A T_INIZIO_RALL_A T_FINE_RALL_A NID_RALL_B Q_ITINERARIO_RALL_B D_RALL_B G_PENDENZA_D_RALL_B L_RALL_B Q_FRONTE_B V_RALL_B T_INIZIO_RALL_B T_FINE_RALL_B File da programmare sula boa 13_xxx_xxx_1/2:.. Progettazione Verifica..
11 11 di 11 Telegramma per boa 13_xxx_xxx_2/2 Significato Contenuto Acronimo Posizione della boa al'interno del PI 2 N_PIG Numero delle boe cositituenti il PI 2 N_TOTALE Macroarea geografica 13 NID_MACROAREA Area geografica NID_AREA Numero identificativo del PI NID_PI Relazione contenuto delle due boe duplicazione M_DUP Tipologia di attrezzaggio del SST Non noto M_SST Tipologia telegramma della boa Proprio Q_STATO Versione software utilizzato 1 versione M_VERSIONE Tipologia telegramma della boa 0 M_CONTATORE Tipologia funzionale della boa Rallentamento NID_PACCHETTO Posizione del PI Q_PI_RALL Numero identificativo del rallentamento Itinerario di validità del rallentamento Distanza dall'inizio del rallentamento Pendenza associata al GdF peggiore Lunghezza del rallentamento Relazione rallentamento-tipo treno Velocità del rallentamento Rallentamenti a tempo - inizio Rallentamenti a tempo - fine Numero identificativo del rallentamento Itinerario di validità del rallentamento Distanza dall'inizio del rallentamento Pendenza associata al GdF peggiore Lunghezza del rallentamento Relazione rallentamento-tipo treno Velocità del rallentamento Rallentamenti a tempo - inizio Rallentamenti a tempo - fine File da programmare sula boa 13_xxx_xxx_2/2: Progettazione NID_RALL_A Q_ITINERARIO_RALL_A D_RALL_A G_PENDENZA_D_RALL_A L_RALL_A Q_FRONTE_A V_RALL_A T_INIZIO_RALL_A T_FINE_RALL_A NID_RALL_B Q_ITINERARIO_RALL_B D_RALL_B G_PENDENZA_D_RALL_B L_RALL_B Q_FRONTE_B V_RALL_B T_INIZIO_RALL_B T_FINE_RALL_B. Verifica..
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