SCHEDA PROGETTO AVVENTO 2013 E SI PRESE CURA DI LUI (LC 10, 34) Parola chiave: SIATE CUSTODI. Papa Francesco. 19 marzo S. Messa di insediamento
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- Mariano Bettini
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1 SCHEDA PROGETTO AVVENTO 2013 E SI PRESE CURA DI LUI (LC 10, 34) Parola chiave: SIATE CUSTODI Papa Francesco 19 marzo S. Messa di insediamento PROPOSTA LITURGIA SCHEDA B è il custodire la gente, l aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l aver cura l uno dell altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. È il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene. In fondo, tutto è affidato alla custodia dell uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio! Papa Francesco (Omelia insediamento 19 marzo 2013) Catechesi, liturgia, carità: l intima natura della chiesa La Caritas ha come compito istituzionale l educazione e la formazione ai temi della carità 1, tale intento dovrebbe essere realizzato partendo dall unica fonte che sostiene qualsiasi attività nella comunità cristiana e che la comunità cristiana svolge nella comunità civile: L EUCARISTIA. Tal principio è ribadito con forza dal Papa Benedetto XVI nella sua prima enciclica Deus Caritas Est, in cui al punto 25 afferma: a) L'intima natura della Chiesa si esprime in un triplice compito: annuncio della Parola di Dio (kerygma-martyria), celebrazione dei Sacramenti (leiturgia), servizio della carità (diakonia). Sono compiti che si presuppongono a vicenda e non possono essere separati l'uno dall'altro. La carità non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza 1 art. 1 statuto Caritas prevalente funzione pedagogica
2 La Caritas dunque agisce non come un ente assistenziale ma come un opera pastorale che annuncia l amore di Cristo attraverso l amore verso i propri fratelli. Uno strumento concreto per poter realizzare tale intendimento nella nostra Diocesi è l animazione del periodo forte dell Avvento (il Centro Missionario Diocesano avrà invece il compito di animare la Quaresima). Questo compito ci impegnerà come gli anni scorsi nel tentativo di sensibilizzare le nostre parrocchie, ma non solo, ad un tema che è particolarmente rilevante. IL TEMA: e si prese cura di lui... (Lc 10, 34) La crisi economica che sta continuando a mietere vittime non può certo lasciarci indifferenti. Dai nostri osservatori (Caritas diocesana e parrocchiali) vediamo la tragicità di questo fenomeno. Il ruolo della Caritas, secondo le indicazioni della Chiesa italiana, è quello di essere antenne che recepiscono e individuano i problemi che vi sono sul territorio ed essere megafono, cioè condividere ciò che ha visto con tutta la comunità per poter servire insieme i nostri fratelli che sono maggiormente in difficoltà. Tali compiti rimandano all icona di biblica della parabola del buon samaritano il quale davanti ad un fratello bisognoso si prese cura di lui (Lc 10, 34). Davanti alla difficoltà dell attuale situazione siamo chiamati ad agire, ognuno secondo le proprie possibilità. L indifferenza è un atteggiamento criticato anche dallo stesso Papa Francesco. Quest ultimo, nell omelia della S. Messa del suo insediamento (19 marzo 2013), ha messo al centro della sua riflessione un termine molto efficace che diventerà lo slogan dell Avvento Caritas: Siate custodi IL TESTO BIBLICO DIOCESANO DI QUEST ANNO Il testo biblico di riferimento che quest anno viene proposto nella nostra diocesi sarà gli Atti degli Apostoli. Nel sussidio preparato dalla Diocesi dal titolo La parola di Cristo e l eucarestia generano la Chiesa, sussidio per la lettura degli Atti degli Apostoli la scheda n. 2 (At 2, 42 5, 42) illustra la prima comunità cristiana a Gerusalemme. Tale scheda è indicata come particolarmente utile per il periodo di Avvento.
3 COME PROCEDIAMO CONCRETAMENTE? Come ogni anno spediamo verso metà ottobre la classica busta (ai sacerdoti, ai diaconi, ai referenti delle caritas e dei centri di ascolto parrocchiali) della Caritas diocesana contenente tutte le proposte concrete per animare i vari settori della parrocchia durante il periodo di Avvento, tenendo presente che la 3 a domenica di Avvento è dedicata alla Caritas diocesana: Scheda A Scheda B PROPOSTE PER LE CARITAS PARROCCHIALI/VICARIALI PROPOSTE PER LA LITURGIA Scheda C PROPOSTA PER IL CATECHISMO DELLE ELEMENTARI DI 1 E 2 Scheda D PROPOSTA PER IL CATECHISMO DELLE ELEMENTARI DI 3, 4, 5 Scheda E Scheda F Scheda G PROPOSTA PER I GRUPPI DELLE MEDIE PROPOSTA PER I GRUPPI DEI GIOVANI PROPOSTA PER LE FAMIGLIE 2 LOCANDINE DA APPENDERE NELLE PARROCCHIE E NELLE CHIESE Se qualcuno fosse interessato a visionare tutte le proposte può accedere al sito nell apposita area denominata Avvento Caritas 2013 oppure contattare il settore animazione-formazione della Caritas diocesana al numero chiedendo di Matteo Gandini (matteo@caritasreggiana.it). L Avvento Caritas ha come obiettivo primario l animazione pastorale. A questo si aggiunge anche un sostegno economico particolare alla Mensa Caritas che è sottoposta ad un aggravio delle spese a fronte di crescenti spese per l aumento dei bisogni. Tale intento si realizzerà attraverso la vendita di lumini (prenotabili in caritas entro il 16 novembre 2013), la questua delle S. Messe celebrate nelle parrocchie della nostra diocesi la 3 a.domenica di Avvento, la raccolta di offerte da parte di singole persone o famiglie. Da quest anno inoltre le proposte elencate nella tabella sono progettate e presentate insieme con gli altri uffici diocesani competenti (Ufficio Catechistico, Servizio di Pastorale Giovanile, Ufficio per la Pastorale Familiare, ecc.). Inoltre, vi segnaliamo che abbiamo proposto questo percorso formativo sulla custodia in Avvento anche direttamente alle realtà della nostra Chiesa (le scuole dell infanzia della FISM, gli Scout, l Azione Cattolica, Comunità delle Beatitudini e Movimento Giovani Familiaris Consortio, Congregazione Mariana della Case della Carità, Gocce di Speranza, ecc.) che realizzeranno un cammino formativo su questo tema secondo la loro specifica spiritualità.
4 COSA PROPONIAMO IN MODO SPECIFICO PER LA LITURGIA La liturgia dunque è l inizio e la conclusione di ogni attività pastorale, per questa ragione la Caritas diocesana intende, con un po di anticipo, condividere con voi operatori della liturgia (commissione liturgiche, cori parrocchiali, diaconi, ecc.) i particolari della proposta Avvento Caritas 2013 in modo che possiate eventualmente preparare momenti liturgici in avvento e in particolare la 3 domenica di avvento che è la giornata diocesana per la Caritas diocesana. Vi segnaliamo che le proposte dell avvento caritas alle altre realtà parrocchiali (catechismo, scuole materne, scout, ecc.) possono avere una degna conclusione nella liturgia domenicali o in altri eventi liturgici (es. i bambini dell asilo che portano in processione offertoriale i lumini su cui hanno lavorato durante il periodo d avvento: vedere sul sito della caritas scheda Fism). Abbiamo chiesto alle Caritas Parrocchiali o ai Centri d ascolto parrocchiali di fungere da coordinatori e stimolatori delle possibili iniziative che in parrocchia possono nascere per l avvento caritas, può essere proficuo contattarli. UNA PROPOSTA Vi riportiamo qui di seguito una proposta per l animazione liturgica. Ovviamente questa funge solo da stimolo perché voi conoscete le vostre parrocchie, avete una modalità vostra parrocchiale di vivere la liturgia, ecc e quindi vi chiediamo e consigliamo di adattare il vestito sulla vostra misura in accordo ovviamente con il vostro parroco. Premessa Vivere l Avvento incontrando alcuni custodi della Bibbia Le domeniche d Avvento aiutano a mettere in luce alcune «figure dell attesa», in particolare il Battista (II e III domenica) e Maria (IV domenica); quest anno essendo l anno del vangelo di Matteo, la IV domenica presenta il testo dell «annuncio a Giuseppe» dove certo è richiamata la figura di Maria, ma è senz altro in primo piano Giuseppe; d altra parte, la II domenica coincide con l 8 dicembre (Solennità dell Immacolata): di per sé, si dovrebbe celebrare la liturgia dell Avvento e spostare l Immacolata al 9 dic., ma è verosimile che, come negli anni scorsi in cui è capitata questa coincidenza, almeno in Italia si conceda per indulto di celebrare, anziché la domenica d Avvento, la festa dell Immacolata, eventualmente tenendo almeno una delle letture della domenica In totale: la II, III e IV domenica sarebbero caratterizzate rispettivamente dalle figure di Maria, Giovanni il Battista, Giuseppe; si potrebbero allora valorizzare tutte le domeniche d Avvento a partire da queste figure aggiungendo, per la I domenica, la figura di Noè (cf. vangelo); il «tema Caritas» potrebbe essere sottolineato anche visibilmente collocando in un luogo opportuno un immagine (icona ecc.) davanti alla quale, in un momento opportuno ad es. prima della benedizione; oppure anche lasciando un momento di silenzio alla fine dell omelia e poi aggiungendo questo gesto prima del Credo accendere una luce e leggere un breve testo, che termina proponendo un impegno da vivere nella settimana che segue.
5 Si propongono di seguito alcune idee in questa direzione. Il gesto Dal punto di vista rituale, si potrebbe fare una piccola processione, nella quale tre persone portano rispettivamente l icona, il cero, il testo da leggere; arrivano nel punto dove dev essere collocata l icona, la sistemano, vi pongono davanti il cero; dopo di che, si legge il testo. Alla fine, dopo che è stato enunciato l impegno settimanale, si accende il cero davanti all immagine. Che la cosa si faccia dopo l omelia o prima della benedizione, sarebbe bene che il prete che presiede introduca brevemente la cosa, almeno la prima domenica. 1ª domenica: Noè Testo da leggere: Ci accompagna, nella prima domenica dell Avvento Caritas, la figura di Noè. Parola chiave: vigilanza. Gesù lo presenta come esempio di vigilanza: in un tempo di violenza e disgregazione, mentre tutti sono presi dalle faccende quotidiane e non vedono altro, solo Noè sembra attento ai segni dei tempi; solo lui si guarda attorno per cercare di capire ciò che sta per accadere Vigilare è il primo verbo, la prima azione dell Avvento: vigilare nell attesa del Signore che viene; vigilare anche nel discernimento delle situazioni personali e sociali; vigilanza per uscire da un certo sonno lo ricorda san Paolo che ci impedisce anche di leggere criticamente le situazioni e le vicende della storia. Chiediamo al Signore di essere anche noi vigilanti, sull esempio di Noè. Gesto In questa prima settimana di Avvento, prendiamo l impegno di un momento, anche breve, di preghiera al mattino; in essa chiediamo al Signore che ci renda vigilanti, nel corso della giornata, sulle situazioni personali e sociali, nelle quali ci è chiesto di essere custodi gli uni degli altri. 2ª domenica: Maria Testo da leggere: In questa seconda domenica dell Avvento Caritas, che coincide con la festa dell Immacolata Concezione della Vergine Maria, ci affidiamo all intercessione della Madre del Signore e guardiamo al suo esempio. Parola chiave: custodia della parola Da Maria impariamo che la prima cosa da custodire in noi è la Parola che viene dal Signore. Quando facciamo spazio a questa parola, scopriamo che essa diventa feconda, porta frutto. Come Maria, e da Maria, impariamo l accoglienza: del Figlio che le è donato e che Lei ci dona, dell altro che è nel bisogno (come la cugina Elisabetta), fino ad accogliere tutta la grande famiglia di quanti seguiranno il suo Figlio Gesto Chiediamo al Signore di essere accoglienti verso la sua Parola. In questa seconda settimana di Avvento, prendiamo l impegno di leggere e meditare un poco, ogni giorno, una frase del Vangelo; e chiediamo al Signore che ci aiuti a capire come mettere in atto questa sua parola nell incontro con l altro, a partire da chi ci sta vicino nella vita di ogni giorno.
6 3ª domenica: Giovanni il Battista Giornata diocesana dedicata alla Caritas Diocesana Testo da leggere: È la terza domenica dell Avvento Caritas: la viviamo guardando a Giovanni, il precursore, venuto a preparare la strada a Cristo Signore, anche attraverso la prova dell oscurità e dell attesa. Parola chiave: convertirsi Giovanni sa che Dio va preso sul serio: preparare la strada al Signore che viene significa convertirsi, portare frutti di vita nuova, vivere l impegno della giustizia e della verità. Anch egli, poi, imparerà da Gesù che Dio viene nei segni della guarigione, della liberazione, della speranza offerta all uomo e alla donna feriti e stanchi Gesto Chiediamo al Signore che ci aiuti, nella settimana che viene, a pensare e realizzare un gesto di attenzione e premura verso qualcuno che è nel bisogno, o qualcuno che rischiamo di trascurare: la visita a un ammalato o a un anziano, un po più di tempo dedicato ai figli o al coniuge, una presenza al centro d ascolto, un elemosina, una telefona a un amico in difficoltà Qualcosa che ci faccia incontrare l altro per dare e, insieme, per accogliere. CUSTODITI DALLA LITURGIA... PER CUSTODIRE IL NOSTRO PROSSIMO (consigli specifici per l animazione liturgica della 3ª domenica di Avvento) Il lumino nell Avvento caritas è simbolo di un pasto che viene donato a una persona che non può permetterselo: con la Liturgia Dio si prende cura di noi perché ci nutre, con un pasto abbondante e gratuito! Ci nutre con la Parola Accendiamo il lumino dell Avvento o una candela e facciamo una preghiera in cui chiediamo a Dio di prendersi cura di noi nutrendoci con la sua Parola (potrebbe prolungare la Colletta) Poi portiamo la lampada in processione facendo l intronizzazione della Parola e la deponiamo ai piedi dell ambone. Ci nutre con il pane eucaristico All offertorio portiamo la lampada da tenere accesa durante la liturgia eucaristica. Dopo l orazione sulle offerte facciamo una preghiera anche su questa lampada. Ci nutre con l Amore con cui si fa nostro Servo Dopo la preghiera di ringraziamento per la comunione, facciamo una preghiera e accendiamo l ultima lampada con la quale chiediamo a Dio di riconoscerlo ogni volta che si china su di noi con amore, per riconoscerlo quando ci viene incontro nei nostri fratelli e sorelle e vivere la Carità. NB: Si può anche ricordare che in questa terza domenica la raccolta delle offerte è destinata alla Caritas.
7 4ª domenica: Giuseppe Testo da leggere: In quest ultima domenica d Avvento, la liturgia ci presenta la figura per eccellenza della «custodia»: Giuseppe, lo sposo di Maria, chiamato da Dio ad accogliere la sposa nella propria casa, e ad accogliere e custodire il Figlio che da lei nascerà, per introdurlo nella comunità degli uomini. Parola chiave: custodia Fin dall inizio del suo pontificato, proprio nella festa di S. Giuseppe, papa Francesco ci ha invitato a fare nostro il suo atteggiamento di custodia attenta e premurosa. A pochi giorni dal Natale, guardando all esempio di Giuseppe, chiediamo a Dio di custodire in noi la presenza, la parola, il dono del suo Figlio che viene; e chiediamo di imparare la custodia reciproca nella pazienza, nella gioia, nella delicatezza; di custodire nella pace noi stessi, gli altri, il creato. Gesto Chiediamo a Dio di trovare, in questi giorni di vigilia del Natale, lo spazio di un po di silenzio e contemplazione: il silenzio di Giuseppe davanti al Figlio di Dio che viene, il silenzio che si apre alla custodia di Gesù e dei fratelli. ALCUNI ALTRI CONSIGLI PRATICI Accoglienza prima della messa Si invita il parroco, il diacono e/o altre persone, a mettersi sul sagrato della chiesa o comunque davanti alla porta e salutare molto semplicemente chi entra, cercando di essere accoglienti verso tutti, soprattutto verso coloro che non si conoscono e si conoscono meno. Un saluto, un benvenuto possono facilitare le relazioni, danno il senso di un impegno da parte della comunità parrocchiale di essere maggiormente accogliente e attenta alle persone e possono essere occasione per instaurare rapporti e conoscenze di situazioni di bisogno da continuare a seguire. Sottolineare lo scambio della pace Nella celebrazione dell Eucaristia, il segno della pace fa parte dei riti della comunione, in cui è inserito fra la Preghiera del Signore (Padre Nostro) e la frazione del pane. Il gesto liturgico dello scambio della pace deve essere compreso nel suo contesto che è la celebrazione eucaristica e, in particolare, nel contesto dei Riti di comunione. Ecco perché il valorizzarlo e farlo notare può essere un modo per invitare all accoglienza reciproca di chi partecipa alla celebrazione. Bisogna fare attenzione perché il gesto dello scambio della pace esige sobrietà e interiorità che permetta di scoprire, dietro il gesto umano, la presenza di Cristo. Eccedendo nel modo, nella durata, nello stile, il gesto della pace perde il suo senso vero e si riduce a gesto umano e genera confusione invece di comunione. Preghiere dei fedeli Anche il momento della preghiera dei fedeli può essere occasione per fare spazio all accoglienza. Invece di leggere le intenzioni dei vari foglietti della domenica, il sacerdote può invitare e sensibilizzare tutta l assemblea ad esprimere le proprie preghiere da rivolgere al Signore, accogliendo soprattutto coloro che faticano ad esprimersi. Si fornisce,
8 comunque, qualche intenzione che potrà essere utilizzata soprattutto nella terza domenica di Avvento, giornata dedicata alla Caritas: Ringraziamo il Signore per il dono del suo amore e gli chiediamo di poter restituire questo amore ai nostri fratelli che ci circondano, vicini e lontani custodendoli come il Papa Francesco ci chiede. Preghiamo Ringraziamo il Signore per il dono della sua Chiesa, essa sia per noi stimolo e aiuto nell esercizio costante della custodia del nostro rapporto con Dio e con i nostri fratelli. Preghiamo Ringraziamo il Signore per il dono della nostra caritas parrocchiale, preghiamo affinché nessun parrocchiano deleghi a questo gruppo l esercizio della carità ma invece si senta chiamato in prima persona a seguire il Signore nel servizio dei poveri. Preghiamo Preghiamo il Signore perché seguendo il nostro Papa Francesco possiamo scorgere nel povero il Signore che si presenta a noi e ci chiede di servirlo. Preghiamo Preghiamo il Signore perché non ci stanchiamo mai di ricercare la verità nel mondo e del mondo, perché possiamo essere sapienti cristiani all altezza delle sfide del nostro tempo che sappiano discernere la volontà del Signore. Preghiamo Preghiamo per il parroco perché sappia radunare il suo gregge intorno alla mensa della parola, dell eucarestia e del servizio ai poveri perché l una non può esistere senza l altra. Preghiamo Preghiamo per tutta la Chiesa, perché possa sempre vivere nella Carità di Cristo e portare la testimonianza dell amore di Cristo all uomo e in particolare al più povero e sofferente sia fisicamente, sia spiritualmente, sia psicologicamente. Preghiamo. Preghiamo per la nostra Caritas diocesana e per tutte le espressioni e istituzioni di carità presenti nella nostra diocesi, perché siano sempre fedeli al Vangelo e al mandato ecclesiale di essere animatori ed educatori attraverso l attenzione e il servizio ai più poveri e bisognosi. Preghiamo. Ricordiamo nella preghiera tutte quelle persone che vivono in situazioni di sofferenza, di abbandono, di solitudine, di indigenza, in situazioni di guerra e o di inabilità e provvisorietà. Preghiamo affinché queste persone, vicine e lontane, possano trovare il sostegno di altri fratelli che portino loro conforto, sollievo e speranza. Preghiamo. Preghiamo per la nostra comunità parrocchiale, perché possa sempre essere attenta alle situazioni di debolezza di tutte le persone che vivono sul territorio. Chiediamo anche al Signore la forza di non fermarci a qualche buona azione e al cercare solamente una soluzione concreta ai problemi rilevati, ma di perseverare nella custodia dei diritti dei più deboli e nella ricerca della giustizia. Preghiamo. Banchetto al di fuori della chiesa: Può essere allestito un banchetto al di fuori della chiesa con l oggetti simbolo dell avvento di quest anno: i lumini. La caritas offre questi prodotti a offerta libera, si può fare presente che la Caritas sostiene un costo di 5 Euro per ogni pasto in mensa. Nell etichetta sul lumino vi è scritto: AVVENTO CARITAS: questo non è solo un lumino, ma un pasto caldo per chi ha fame.
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