OCA JAVA 7 SE PROGRAMMER I DOCENTE: DOTT. FAUSTO DELL ANNO

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1 CENTRO STUDI ULISSE Via Buccino, n C.a.p Scafati (SA) Tel. Fax info@centrostudiulisse.it - OCA JAVA 7 SE PROGRAMMER I DOCENTE: DOTT. FAUSTO DELL ANNO 1

2 SOMMARIO Fondamenti di Java Usare i Data Type Java Usare operatori e costrutti decisionali Creare ed usare array Usare i costrutti ciclici Lavorare con i metodi e l incapsulamento L ereditarietà Eccezioni 2

3 Dichiarare ed inizializzare variabili Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Scrivere o leggere campi di oggetti Ciclo di vita di un oggetto (creazione, dereferenziazione e garbage collection) Chiamare metodi su un oggetto La classe String La classe StringBuilder 3

4 Dichiarare ed inizializzare variabili Concetto di variabile Un valore che può cambiare Individuato univocamente da un identificatore 4

5 Dichiarare ed inizializzare variabili Dichiarazione di variabile eventuale modificatore tipo di dato tipo primitivo classe (la variabile è un riferimento ad un oggetto) nome della variabile (o elenco di nomi separati da virgole) carattere «;» (punto e virgola) 5

6 Dichiarare ed inizializzare variabili Keyword Java: abstract continue for new switch assert default goto package synchronized boolean do if private this break double implements protected throw byte else import public throws case enum instanceof return transient catch extends int short try char final interface static void class finally long strictfp volatile const float native super while modificatori statement tipi ereditarietà 6

7 Dichiarare ed inizializzare variabili Per tipi primitivi: il valore della variabile non può cambiare final static Per riferimenti: il riferimento della variabile non può cambiare ma può essere modificato l oggetto referenziato Variabile di cui esiste un unica copia condivisa da tutte le istanze della classe È allocata in un area di memoria separata e muore con la classe transient volatile Non deve essere serializzata Non è persistente Non può essere dichiarata anche final o static Applicabile anche a tipi primitivi Indica che la variabile sarà condivisa da diversi thread Non richiede sincronizzazioni e quindi nessun lock 7

8 Dichiarare ed inizializzare variabili Identificatori Case-sensitive Composti da numeri, lettere, caratteri «_» e «$» Non possono iniziare con un numero Non possono coincidere con keyword Java (inclusi true, false e null) Possono coincidere con nomi di classi (strano, ma vero!) 8

9 Dichiarare ed inizializzare variabili Inizializzazione di variabili L ordine è: Tutti i membri statici (costanti, variabili e blocchi) nell ordine in cui compaiono nel codice Tutti i membri non statici nell ordine in cui compaiono nel codice Costruttori A nessun tipo di variabile si possono applicare native e synchronized (validi solo per metodi) 9

10 Dichiarare ed inizializzare variabili Inizializzazione di una variabile d istanza Si possono applicare modificatori d accesso Si possono applicare anche le keyword transient, volatile e static 10

11 Dichiarare ed inizializzare variabili Inizializzazione di una variabile locale Non si possono applicare modificatori (di nessun tipo) Una variabile locale va sempre inizializzata altrimenti genera un errore in fase di compilazione 11

12 Dichiarare ed inizializzare variabili Valori di default Variabili static e di istanza ricevono un valore di default se non esplicitamente inizializzate Tipi numerici hanno il default 0 Tipi boolean hanno il default false Oggetti hanno il default null 12

13 Dichiarare ed inizializzare variabili Compile error: unreachable code avviene quando ci sono istruzioni che non potranno mai essere eseguite attenzione alle strutture condizionali! while (false) { x=3; } if(false){ x=3; } //dà errore //compila: eccezione alla regola! 13

14 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Variabili primitive Memorizzate nello stack Lette dall alto a consumare lo stack Create come costanti Modificate con operatori +, -, *, /, % Con l assegnamento si copia il valore 14

15 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Valori assegnabili a variabili primitive booleani boolean true/false interi char 2 byte byte 1 byte -128/+127 short 2 byte / int 4 byte / long 8 byte L/ L floating float 4 byte 7 cifre significative double 8 byte 15 cifre significative 15

16 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Compatibilità fra variabili primitive di tipo diverso Anche se due variabili sono di tipi con la stessa dimensione i range di valori potrebbero essere diversi: char e short int e float long e double Cast fra variabili di tipo primitivo Il tipo «più grande» prevale sul «più piccolo» Un boolean non è castabile a nulla 16

17 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Notazioni alternative: 054 è un numero ottale perché inizia con 0 ed è composto da cifre comprese tra 0 e 7 0b110 è un numero binario perché inizia con 0b ed è composto da cifre comprese tra 0 e 1 0x87F6 è un numero esadecimale perché inizia con 0x ed è composto da cifre comprese tra 0 e 9 o tra A e F 17

18 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Notazioni alternative: se un valore decimale non è seguito da alcun suffisso è considerato un double un valore long deve essere seguito da l o L un valore float deve essere seguito da f o F un valore double può essere seguito da d o D LE DUE REGOLE RELATIVE AI LONG E AI FLOAT VALGONO SOLO SE IL VALORE È RAPPRESENTATO IN DECIMALE ALTRIMENTI GENERANO UN ERRORE dopo un valore rappresentato in binario o esadecimale non è consentito aggiungere i suffissi un numero in virgola mobile non può essere scritto in ottale, anche se può iniziare con 0. Questo sarà semplicemente trascurato 18

19 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Notazioni alternative: si può usare il carattere _ come separatore di migliaia: 10_000 è lo stesso di (diecimila) questo è possibile indipendentemente dal tipo delle variabili: int e = 0xCACCA_BABA; (è un esadecimale) float f = 9898_ _333f; (è un float) int b = 0b1111_0000_1100_1100; (è un binario) in realtà il carattere _ è ininfluente sul valore del numero: 13_

20 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive A+B (somma) Regola della promozione A byte B short A float B double A int B long A long B double Diventano entrambi int A diventa double A diventa long A diventa double 20

21 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Regole di conversione da una costante a una variabile tipizzata: la costante è di tipo int la variabile è di tipo byte, short o char il valore della costante (che è un int) deve essere rappresentabile anche nel tipo della variabile 21

22 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Troncamento: il valore troppo grande per il tipo della variabile destinazione viene troncato in un tipo più piccolo byte b = 1; //8 bit short s = 2; //16 bit int i = 3; //32 bit long l = 4; //64 bit char c = c ; //16 bit int i = l; //ERRORE: non posso convertire long in int (da 64 a 32) int i = (int)l; //il programmatore garantisce che va bene short s = i; //ERRORE: non posso convertire int in short (da 32 a 16) short s = (short)i; // il programmatore garantisce che va bene byte b = c; //ERRORE: non posso convertire char in byte (da 16 a 8) byte b = (byte)c; // il programmatore garantisce che va bene 22

23 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Oggetti Memorizzati nell heap Letti dal basso a consumare l heap Tipo del riferimento e tipo dell oggetto sono differenti (vedremo in seguito)! 23

24 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Classi wrapper Sono immutabili Se all interno contengono un tipo primitivo sono final e non possono essere estese Ma java.lang.number non è final! Anche java.lang.system è final 24

25 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Costruttori di classi wrapper A partire dal valore primitivo. Es. new Integer(5) A partire da una stringa. Es. new Integer(«5») Metodi delle classi wrapper Il metodo equals su classi wrapper di primitivi deve essere: simmetrico a.equals(b) ritorna lo stesso di b.equals(a) transitivo se a.equals(b) e b.equals(c) sono true, allora a.equals(c) è true riflessivo a.equals(a) restituisce true 25

26 Differenziare variabili riferimento ad oggetti da variabili primitive Autoboxing Processo con cui un tipo viene «promosso» ad un suo wrapper Unboxing Processo con cui un wrapper viene «declassato» al tipo contenuto Boolean bool = false; // valido perché false è applicabile a boolean che sta «dentro» Boolean 26

27 Scrivere o leggere campi di oggetti //Oggetti null String s = null; //Campi di un oggetto MyObject o = new MyObject(); o.intfield = 5; o.strfield = «abc»; //Campi null MyObject o = new MyObject(); o.myfield = null; 27

28 Ciclo di vita di un oggetto (creazione, dereferenziazione e garbage collection) Copia di riferimenti StringBuilder s = new StringBuilder(«hello»); StringBuilder t = new StringBuilder(«bye»); // s e t puntano a due oggetti differenti in memoria s = t; // s e t puntano allo stesso oggetto in memoria //l assegnamento duplica il riferimento non il valore degli oggetti s.append(«!»); //modifica anche l oggetto puntato da t; 28

29 Chiamare metodi su un oggetto Metodi d istanza o non statici Metodi di classe o statici Utilizzo di un metodo Accesso di metodi statici e non ad attributi statici e non Metodo Attributo Accesso consentito Statico Statico SI Statico Non statico NO Non statico Statico SI Non statico Non statico SI 29

30 La classe String Sono oggetti Hanno costanti Hanno operatori Hanno costruttori e metodi Le stringhe sono immutabili La classe String è final Implementa l interfaccia Comparable Attenzione all eccezione StringIndexOutOfBoundsException! 30

31 La classe String String s = new String(); //oggetti: si creano con il new s = s + «!»; //concatenazione s += «!»; //concatenazione println(s.lenght()) //metodo per avere la lunghezza 31

32 La classe String String s = new String(); int i = 10; boolean b = true; s = «pippo»; s = s + i + b; //s conterrà la stringa «pippo10true» 32

33 La classe String Metodi delle stringhe charat compareto concat equals equalsignorecase hashcode length replace substring tolowercase touppercase trim valueof 33

34 La classe String Metodi delle stringhe charat restituisce il carattere in una data posizione partendo da 0 compareto confronta una stringa con un altra restituendo 0 se sono uguali, un valore maggiore o minore di 0 a seconda che la stringa su cui è chiamato sia lessicograficamente maggiore o minore della stringa argomento concat concatena due stringhe equals restituisce true se due stringhe contengono lo stesso valore (case sensitive), più precisamente se tutti i loro campi sono uguali equalsignorecase restituisce true se due stringhe contengono lo stesso valore (case insensitive) 34

35 La classe String Metodi delle stringhe Un importante precisazione su equals(): è diverso da == equals() ci dice se due variabili di tipo String hanno lo stesso contenuto, campo per campo == ci dice se due variabili di tipo String puntano alla stessa area di memoria, cioè se sono lo stesso oggetto, cioè se hanno lo stesso riferimento 35

36 La classe String Metodi delle stringhe hashcode restituisce un numero che, in qualche modo, «rappresenta» la stringa, calcolato come funzione dei suoi campi: length se una classe esegue l override del metodo equals, deve farlo anche del metodo hashcode i metodi equals() e hashcode() devono usare lo stesso set di campi se due oggetti sono uguali, deve essere uguale anche il loro hash code restituisce la lunghezza della stringa replace sostituisce ogni occorrenza di un carattere o di una serie di caratteri con un altro carattere o un altra serie di caratteri substring restituisce una stringa estratta da quella originale a partire da una data posizione fino alla fine o, se specificato, fino a una data posizione (esclusa) 36

37 La classe String Metodi delle stringhe Un importante precisazione su replace: poiché le stringhe sono immutabili esso genera un nuovo oggetto l unica eccezione è quando la chiamata al metodo genererebbe un oggetto uguale a quello originale, ad esempio: «pippo».replace( o, o )==«pippo» restituisce true 37

38 La classe String Metodi delle stringhe tolowercase trasforma la stringa in caratteri minuscoli touppercase trasforma la stringa in caratteri maiuscoli trim elimina eventuali spazi agli estremi della stringa valueof effettua una conversione implicita di tipi, partendo da un tipo primitivo (esclusi byte e short) o da un oggetto, restituendone la rappresentazione come stringa purtroppo non esiste un metodo reverse! 38

39 La classe String Inizializzare e assegnare una stringa con il costruttore String s = new String(); String s = new String(); String s = new String(«stringa»); con un valore costante String s = null; String s = ; String s = «stringa»; 39

40 La classe String Stringhe statiche e dinamiche Stringhe letterali nella stessa classe nello stesso package rappresentano riferimenti allo stesso oggetto String Stringhe letterali in classi diverse nello stesso package rappresentano riferimenti allo stesso oggetto String Stringhe letterali in classi diverse in package diversi rappresentano riferimenti allo stesso oggetto String 40

41 La classe String Stringhe statiche e dinamiche Stringhe costituite da espressioni costanti sono calcolate a compile time e poi trattate come se fossero letterali Stringhe calcolate a run time sono create ex-novo di volta in volta e quindi sono distinte Il metodo intern() su una stringa calcolata restituisce la stessa stringa di un letterale preesistente con lo stesso contenuto 41

42 La classe StringBuilder Sono oggetti Hanno costruttori e metodi Al contrario delle stringhe sono modificabili La classe StringBuilder è final È uguale a StringBuffer ma non è sincronizzato, quindi è più veloce 42

43 La classe StringBuilder Metodi di StringBuilder append concatena l argomento all oggetto su cui è richiamato delete elimina tutti i caratteri a partire da una data posizione fino alla fine o, se specificato, fino a una data posizione (esclusa) ensurecapacity ridetermina la capacità (la lunghezza minima) dello StringBuilder insert inserisce in una determinata posizione uno o più caratteri derivanti dalla conversione da un tipo primitivo o dalla rappresentazione in String di un oggetto o di un array di caratteri length restituisce la lunghezza dello StringBuilder 43

44 La classe StringBuilder Metodi di StringBuilder replace sostituisce ogni occorrenza di un carattere o di una serie di caratteri con un altro carattere o un altra serie di caratteri reverse restituisce uno StringBuilder con il contenuto originale invertito setlength ridefinisce la lunghezza dello StringBuilder. Se la nuova lunghezza è minore di quella vecchia, il testo contenuto verrà troncato substring restituisce uno StringBuilder estratto do quello originale a partire da una data posizione fino alla fine o, se specificato, fino a una data posizione (esclusa) 44

45 La classe StringBuilder Inizializzare e assegnare uno StringBuilder con il costruttore StringBuilder s = new StringBuilder(); StringBuilder s = new StringBuilder(); StringBuilder s = new StringBuilder(20); StringBuilder s = new StringBuilder(«stringBuilder»); con un valore costante StringBuilder s = null; StringBuilder s = ; StringBuilder s = «stringbuilder»; 45

46 DOMANDE? 46

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