Figura 8.1 : Modello per la suddivisione in categorie di QoS delle applicazioni multimediali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Figura 8.1 : Modello per la suddivisione in categorie di QoS delle applicazioni multimediali"

Transcript

1 La G1010 stabilisce le prestazioni che una rete deve garantire in base al servizio trasportato. Tali prestazioni sono riassunte nella figura che segue e vengono definite le 8 categorie di QoS in cui possono essere raggruppate tutte le applicazioni multimediali presenti oggi in rete: Figura 8.1 : Modello per la suddivisione in categorie di QoS delle applicazioni multimediali E importante notare che questo modello è indipendente dalla tecnologia usata per il trasporto dell informazione, offre un modello semplice per stabilire la capacità di un canale di trasportare un determinato servizio, impone dei limiti massimi, upper bounds, sui servizi oltre i quali la QoS è insoddisfacente. G 1000-Sistemi di trasmissione e media, sistemi digitali e reti- Qualità del servizio delle comunicazioni: definizioni e framework Questa Raccomandazione descrive framework e definizioni riguardanti la qualità del servizio delle comunicazioni in rete. La G1000 nasce per stabilire un approccio uniforme alla qualità del servizio all interno dell organismo ITU ed eliminare le eventuali ambiguità dovute a definizioni inconsistenti. E 800-Reti telefoniche e ISDN: Qualità del Servizio, gestione della rete e ingegneria del traffico- Termini e definizioni relativi alla QoS- Presazioni e affidabilità della rete 243

2 In questa raccomandazione vengono standardizzati tutti i termini e le definizioni inerenti la qualità del servizio e le prestazioni d rete. Y1541: Network performance objectives for IP-based services L ETSI ha prodotto la normativa ETSI ETR 003 ed.2 (1994), Network Aspects (NA), General Aspects of Quality of Service and Network Performance (NP) QoS del contenuto e QoS percepita dall utente L analisi della QoS del contenuto prevede un insieme di misure e verifiche per lo studio della qualità percepita dall utente finale. Le misure si basano sulla User Experience e riguardano la qualità video e la qualità audio. User Experience: Con questa espressione si vuole indicare un modo nuovo di concepire la progettazione di sistemi ICT che pone l utente finale in una posizione centrale e dominante nello sviluppo dei nuovi servizi. Valutare la User Experience significa comprendere e capire le necessità e le aspettative del fruitore del servizio tenendo conto dei contesti d impiego del servizio stesso. Lo studio della User Experience da la possibilità di indicare nuovi possibili servizi che soddisfano il cliente, lo studio approfondito fornisce inoltre la possibilità di stilare tabelle di gradimento di un servizio strettamente correlate ai parametri oggettivi del servizio stesso. Qualità video: La qualità video si definisce buona quando la visione è scorrevole, le immagini definite e prive di sfocature, inoltre, non devono essere presenti disturbi quali effetto mosaico e contorni sfocati. Qualità audio: L analisi della qualità audio ricalca essenzialmente quella video, l ascolto non deve avere interruzioni e non deve essere presente rumore sovrapposto al suono. Circa la qualità audio e possibile distinguere quattro livelli di qualità: 244

3 CD Musicassetta Telefono Appena comprensibile Raccomandazioni sulla qualità del contenuto Come per la qualità di rete anche per la qualità del contenuto gli enti di standardizzazione hanno prodotto delle normative: ITU-T ha pubblicato 4 raccomandazioni: 1. P.800 Methods for subjective determination of transmission quality; 2. P.910 Subjective video quality assessment methods for multimedia application; 3. P.911 Subjective audiovisual quality assessment methods for multimedia application; 4. P.920 Interactive test methods for audiovisual communication. ITU-R ha pubblicato 2 raccomandazioni: 1. BT.802 Test pictures and sequences for subjective assessment of digital codecs conveying signals produced according to Reccomendation ITU-R BT.601; 2. BT.500 Methodology for the subjective assessment of the quality of televion pictures. ETSI ed ANSI hanno prodotto rispettivamente: ETSI TR User Group User s Qualità of Service Criteria for Internet access in Europe ANSI T1.TR.PP Performance Parametre for IP-based Application: Dicembre del 2003 Le Raccomandazoni ITU-R sono state redatte esclusivamente per servizi di radiocomunicazione mentre quelle ITU-T riguardano i sistemi di 245

4 telecomunicazioni in senso lato. Le ITU-R possono essere applicate in sistemi standardizzati dall ITU-T. Nel caso delle prove soggettive riportate in questo lavoro la raccomandazione di riferimento è la di pertinenza ITU-R mentre il sistema sotto test appartiene al campo di competenze ITU-T. Questa inconsistenza di domini nasce dal fatto che lo studio delle immagini televisive, oggetto della prova, è storicamente di competenza della ITU-R in quanto servizio che nasce e si sviluppa su portanti radio, dunque è ovvio che tutte le normative circa la qualità delle immagini televisive nascano in ambito ITU-R. Per contro negli ultimi anni lo stesso servizio televisivo comincia ad essere diffuso anche su rete fissa divenendo così pertinenza dell ITU-T in materia di regolamentazioni. Questo il motivo per cui si ha una sovrapposizione di domini di competenze; in pratica al fine di evitare formulazioni diverse riguardo lo stesso argomento si usano specifiche ITU-R anche per sistemi appartenenti al campo ITU-T. Di seguito vengono descritte le quattro normative ITU-T esistenti che riguardano la qualità video, audio e audiovisiva. 1. P 800 Metodi non interattivi per la determinazione soggettiva della qualità di trasmissione telefonica. Questa Raccomandazione descrive i metodi per la valutazione soggettiva dei sistemi di trasmissione di telefonia; i metodi indicati sono applicabili per qualsiasi fattore interno o esterno al sistema che possa degradare la trasmissione. I test previsti da questa Raccomandazione riguardano la conversazione è l ascolto in presenza di una varia casistica dei disturbi. 2. P 910 Metodi non interattivi per la valutazione della qualità video per applicazioni multimediali. 246

5 In questa Raccomandazione vengono descritti i metodi per la valutazione soggettiva non interattiva della qualità video per applicazioni multimediali come video conferenza, e telemedicina. La preparazione del test finale eseguito dai valutatori passa attraverso varie fasi: Scelta delle sequenze e delle scene Le sequenze di test devono essere definite in base agli obbiettivi del test e, per il controllo delle caratteristiche del segnale sorgente, devono essere registrate su una memoria digitale. La selezione delle scene è una fase molto importante del test in quanto a seconda delle loro caratteristiche si determina la possibile compressione video da utilizzare e quindi la degradazione dovuta alla trasmissione su canali digitali a bit rate fisso. La scelta delle scene deve essere vincolata al tipo di servizio video che il canale di trasmissione può offrire. Metodi di test e progettazione dell esperimento La misura della qualità percepita delle immagini richiede l uso di metodi di scaling. Affinché le misure siano significative deve esistere una relazione tra le caratteristiche fisiche dello stimolo, in questo caso una sequenza video presentata ai soggetti durante il test, l entità e la natura della sensazione indotte dallo stimolo. Metodo ACR (Absolute Category Rating) Il metodo ACR viene anche detto a Singolo Stimolo, infatti le sequenze di test sono presentate una alla volta e per ogni sequenza i soggetti vengono invitati a valutare la qualità di ciò che vedono. Il tempo durante il quale i soggetti votano deve essere al massimo pari a 10 secondi e dipende dal tipo di meccanismo usato per la votazione. Per valutare le sequenze video viene utilizzata una scala per quantificare il livelli di qualità, un esempio di tipo di scala che può essere utilizzata è il seguente 5 Eccellente 4 Buono 247

6 3 Discreto 2 Mediocre 1 Cattivo Metodo DCR (Degradation Category Rating) Nel metodo DCR le sequenze dei test sono proposte a coppie: il primo stimolo presentato in ogni coppia è sempre la sorgente di riferimento, mentre il secondo rappresenta la stessa sorgente degradata dal sistema sotto test. Questo metodo viene chiamato Double Stymulus Impairment Scale Method. Come per il metodo precedente il tempo per le votazioni non deve superare i 10 secondi mentre il tempo della presentazione, ovvero la durata dello stimolo, può variare in base alla durata del test. Il valutatore è chiamato a giudicare la differenza di qualità dei due stimoli presentati a coppia e la scala raccomandata di valutazioni è la seguente: 5 Impercettibile 4 Percettibile ma non fastidioso 3 Leggermente fastidioso 2 Fastidioso 1 Molto Fastidioso Affinché il test dia valutazioni significative il numero necessario di repliche da presentare ai soggetti è ottenuto ripetendo le stesse coppie di sequenze in tempi diversi durante il test. Metodo PC (Pair Comparison) Le sequenze vengono presentate a coppie, per ogni coppia viene presentata la stessa sorgente passante attraverso due sistemi diversi sotto test diversi. Se i sistemi sotto test sono tre, ad esempio A, B e C, vengono realizzate tutte le possibili combinazioni di sequenze: n(n-1), e tutte le coppie ottenute devono essere rappresentate nei due ordini possibili, ad esempio AB e BA. Al soggetto viene chiesto di votare quale elemento per ogni coppia visionata ha preferito. Il tempo di votazione è al massimo di 10 secondi e il tempo di presentazione può variare in base al materiale usato per i test. 248

7 Nella scelta dei metodi da utilizzare per i test è fondamentale considerare la differenza tra i metodi che usano i riferimenti espliciti, come il DCR, ed i metodi che non usano alcun riferimento esplicito, come ACR e PC. Questa seconda classe di metodi, infatti, non garantisce la trasparenza e la fedeltà delle valutazioni. Il metodo DCR dovrebbe essere usato quando si vuole verificare la fedeltà del sistema di trasmissione riguardo al segnale sorgente e inoltre è spesso utilizzato per la valutazione dei sistemi di alta qualità anche multimediali. Il metodo ACR rispetto al DCR è più semplice e rapido, la presentazione degli stimoli è simile a quella dell uso comune dei sistemi ed è un metodo adatto alle prove di qualificazione. Il metodo PC è più selettivo dei primi due, è infatti utilizzato quando la qualità delle sequenze sotto test è molto simile. Quando devono essere valutate molte coppie nella stessa prova, la procedura basata sul metodo del PC tende ad essere lunga, in questo caso vengono utilizzati prima i metodi ACR e DCR con un numero limitati di osservatori, poi viene utilizzato il metodo PC per le sequenze che hanno ricevuto una valutazione quasi uguale. 3. P 911 Metodi non interattivi per la valutazione soggettiva della qualità audiovisiva per applicazioni multimediali Questa Raccomandazione descrive i metodi non interattivi per la valutazone soggettiva della qualità audiovisiva di applicazioni multimediali come la videoconferenza, telemedicina etc. Le scene da utilizzare nei test devono essere scelte in modo che le componenti video e audio siano adatte al canale di trasmissione che si vuole testare. L insieme di tutte le scene scelte per il test deve includere tutti i tipi di segnale audio di interesse per l utente e diversi livelli di criticità del segnale video. La durata delle sequenze deve essere di circa 10 secondi e non minore di 8. All inizio e alla fine di ogni scena ci deve essere un periodo di silenzio non più lungo di 500 ms in modo da rendere la sequenza più naturale possibile. La qualità delle scene deve essere la più alta possibile, per questo motivo il segnale video dovrebbe essere registrato un formato ITU-R BT 601 4:2:2, mentre per il segnale 249

8 audio è raccomandata una frequenza audio di campionamento di 48 KHz e una codifica di 16 bit per campione. I segnali audio e video ottenuti dopo la registrazione devono essere sincronizzati al momento del test. Per la valutazione della qualità audiovisiva sono previsti gli stessi metodi indicati nella Raccomandazione P 910, ovvero i metodi ACR, DCR e PC con l aggiunta di un altro metodo, l SSCQE (Single Stimulus Continuous Quality Evaluation), utilizzato per tener conto delle variazioni della qualità durante la trasmissione. Per questo metodo sono previste sequenze di durata lunga, da 3 a 30 minuti, e la valutazione di qualità avviene in modo continuo lungo tutta la durata del test. La valutazione continua è realizzata fornendo agli osservatori un cursore che muovono mentre guardano e/o ascoltano le sequenze sotto test. Un esempio dei cursori (sliders) è riportato in Figura 8.2. I risultati delle prove sono presentati sotto forma di curve che indicano la percentuale di tempo in cui gli osservatori hanno dato una valutazione superiore ad un certa soglia in una scala da 0 a 100. Il vantaggio di questo metodo è che tiene conto delle variazioni della qualità nel tempo e dunque permette una valutazione globale della qualità del servizio. Il numero dei soggetti per la valutazione della qualità audiovisiva, così come per quella video, varia da 6 a 40. In generale il numero degli osservatori dipende dalla grandezza della popolazione; di norma vengono scelte 15 persone non esperte. Figura 8.2: Slider utilizzato per le prove soggettive. 250

9 Figura 8.3: Condizioni di ascolto e visione usate per le valutazioni della qualità audiovisiva Figura 8.4: Condizioni di ascolto e visione usate per le valutazioni della qualità audiovisiva 4. P 920 Metodi interattivi per la valutazione soggettiva della qualità audiovisiva per applicazioni multimediali. I metodi interattivi audiovisivi della prova descritti in questa Raccomandazione ITU-T sono utilizzati per la valutazione delle prestazioni dei terminali e dei mezzi di comunicazione che possano permettere una comunicazione audiovisiva interattiva; le valutazioni hanno lo scopo di quantificare l impatto della codifica, del ritardo di trasmissione e delle perdite nelle comunicazioni interattive audio- 251

10 video punto-punto o multi-punto. Tutti i metodi di valutazione interattiva si basano sui giudizi che i soggetti danno durante una conversazione. L'efficacia di queste prove dipende dalla capacità di riprodurre in laboratorio le condizioni ambientali il più possibile vicine alle situazioni reali. 8.3 TEST BED SPERIMENTALE (CON BACK_UP) PER LA VALUTAZIONE SOGGETTIVA DELLA QUALITA DEL SERVIZIO. Il test-bed utilizzato per le prove soggettive è lo stesso di quello utilizzato per le misure oggettive a meno di necessarie modifiche descritte nel seguito. Il test-bed è mostrato nella figura che segue: CLIENT-VLC LAN SERVER CHARIOT Laboratorio valutazione della QoS multimediale Ufficio IV ISCOM Laboratorio reti ottiche trasmissive -ISCOM- ANELLO OTTICO ROMA-POMEZIA Fibra ottica smf ,25 GBE Linea di servizio Linea di backup Fibra ottica MMF Convertitore Opto-elettrico MULTIMEDIA SERVER (VLC LAN) Fe PXC GENERATORE ANALIZZATORE DI TRAFFICO PXC 1,25 GBE 1,25 GBE Fe Convertitore Elettro-ottico Laboratorio reti ottiche dinamiche Ufficio III ISCOM Figura 8.5: Test-bed sperimentale per le prove soggettive. Per lo svolgimento di queste prove è stato necessario l impiego di un software che trasmettesse e ricevesse streaming audio-video. Tra i vari disponibili è stato scelto 252

11 il programma VLC Lan 34. VLC è stato installato su un PC del laboratorio di reti ottiche dinamiche del piano 1S 35 in modo che funzionasse da server ed il PC è stato connesso direttamente al primo router; VLC è poi stato installato in un PC del laboratorio per la qualità del servizio multimediale, sito al sesto piano, in modo che funzionasse da client. I due laboratorio sono connessi in fibra ottica multimodale tramite convertitori opto-elettronici. Per consentire il funzionamento del test-bed sono state apportate delle modifiche alla configurazione dei router Juniper M10. Il traffico proveniente dal server VLC Lan non può venire etichettato nel campo DSCP, quindi per ovviare a questo problema nella configurazione del router 1 è stata introdotta una firewall. Il sistema di gestione JUNOS offre diversi parametri secondo i quali filtrare il traffico entrante da una interfaccia: indirizzo di sorgente, di destinazione, il protocollo di trasporto utilizzato etc. nel caso del test-bed il parametro con il quale è stato filtrato il traffico è l indirizzo di sorgente. Tutto il traffico proveniente da un determinato indirizzo viene classificato come appartenente ad una specifica classe di servizio. La firewall è stata configurata in modo tale che il traffico proveniente dall indirizzo /32 venisse etichettato expedited forwarding, il traffico proveniente dall indirizzo /32 venisse etichettato assured forwarding e tutti gli altri disponibili venissero etichettati best effort. 34 Lettore multimediale Open Source e multipiattaforma per diversi formati audio e video; è anche server di streaming con possibilità di transcoding( UDP unicast e multicast, http etc.) ed è realizzato per reti a banda larga. Il sito di riferimento da cui è possibile scaricarlo è S: primo sotterraneo 253

12 family inet { filter MF { term a { from { source-address { /32; } } then forwarding-class expedited-forwarding; } term b { from { source-address { /32; } } then forwarding-class assured-forwarding; } term c { then forwarding-class best-effort; } } } Figura 8.6:Configurazione della firewall sul router 1 I pacchetti provenienti dall indirizzo indicato nel firewall vengono classificati in una CoS (Class of Service) e dunque memorizzati nella coda corrispondente, ma il campo DSCP non viene riscritto dunque la firewall anche se classifica è inutile ai fini del corretto funzionamento del test-bed ai fini della QoS poiché i router sono configurati in modo da leggere il campo DSCP. Si è quindi introdotto, nella configurazione del router 1, un altro campo: il rewrite rule. Mediante questa dichiarazione è possibile riscrivere nel campo DSCP dei pacchetti in uscita da una interfaccia un qualsiasi valore. Il router 1 poiché etichetta il campo DSCP perde il suo ruolo di Core Router circa l approccio DiffServ e diviene un Edge Router. Il router 2 mantiene la stessa configurazione delle prove oggettive. 254

13 8.4 SVOLGIMENTO DELLE PROVE SOGGETTIVE Le valutazioni soggettive della qualità del servizio sono di fondamentale importanza, la buona riuscita del sistema sotto test è basata sul giudizio del cliente. L insieme delle misure, oggettive e soggettive, può offrire un valido supporto per stabilire se il sistema sotto test può garantire o meno la QoS richiesta per un particolare servizio e se allo stesso tempo può soddisfare le aspettative del cliente. Le misure oggettive del tempo di ripristino, svolte in questo lavoro, hanno riguardato la maggior parte dei servizi presenti oggi in rete, ma per le prove soggettive ci si limita a porre sotto test i servizi di tipo real-time per i quali è fondamentale lo studio della qualità percepita dall utente. Il servizi real-time sui quali è stata studiata la qualità sono: IP-TV, ovvero la trasmissione di immagini televisive e DVD su rete fissa. Per la valutazione soggettiva di un sistema che supporti questi servizi l ITU-T non ha ancora redatto nessuna Raccomandazione e, poiché il grosso dei test tratta di immagini televisive, come riferimento è stata presa la normativa ITU-R , relativa alla qualità della televisione radio trasmessa, e adattata al sistema sotto test Scelta delle immagini televisive Il primo passo per svolgere le valutazioni soggettive consiste nella scelta accurata delle immagini che verranno proposte ai valutatori. Affinché i risultati siano significativi, come raccomandato dalla normativa , il materiale audio-video deve essere di alta qualità (ITU-R BT 601 4:2:2) e contenere scene critiche 36 per il sistema sotto test. Circa la qualità del segnale trasmesso dal server si è ritenuto opportuno utilizzare immagini compresse in formato MPEG-2 codificate a 8 Mbit/s. Il materiale audio-video consiste in due sequenze sportive e in un video musicale. Lo sport è stato privilegiato poiché le immagini sono molto 36 Per scene critiche si intende una serie di immagini scelte in modo da portare il sistema ai limiti del corretto funzionamento percepibile dall utente; ad esempio scene molto movimentate, veloci cambi di scene, contrasti forti possono stressare il sistema e generare dei fastidiosi effetti mosaico o addirittura rendere la visione inaccettabile. 255

14 dinamiche e dunque caratterizzate da contenuti informativi variabili con picchi molto elevati, i video clip sono stati considerati perché oltre ad impegnare il sistema dal punto di vista delle immagini lo testano anche sotto il profilo audio. Di seguito si riporta un elenco delle sequenze scelte: Gara di automobilismo Partita di tennis Musica (video musicale) Le immagini relative al Tennis hanno una criticità medio-bassa in quanto è presente una grossa porzione di campo che fa da sfondo ai movimenti degli atleti che da luogo ad un bit rate medio non elevatissimo quindi meno sensibile ai disturbi della rete. C è da osservare, però, che il movimento degli atleti nel colpire la pallina è rapidissimo, quindi durante il gioco il throughput subisce dei picchi violenti e non prevedibili. Il tennis offre le immagini ideali per vedere la reazione del sistema a burst di traffico elevati. La gara di automobilismo è stata scelta perché in questo caso l immagine centrale cambia con una velocità minore dello sfondo, che invece varia molto rapidamente con lo spostarsi delle automobili. Questo contesto stressa molto il sistema in quanto i quadri sono in continuo mutamento e quindi la sequenza in questione è da considerarsi ad alta criticità. In ultima analisi sono state selezionate scene tratte da un video musicale che oltre a presentare immagini molto variabili, da considerare ad alta criticità, fornisce delle indicazioni relative all effettiva percezione della qualità audio. Di seguito si riportano dei fotogrammi estratti dalle varie sequenze scelte. 256

15 Figura 8.7: fotogramma tratto dalla sequenza di automobilismo. Figura 8.8: fotogramma tratto dalla sequenza tennis. Figura 8.9: fotogramma tratto dalla sequenza musica 257

16 8.4.2 Registrazione delle sequenze Per avere il controllo assoluto del segnale sorgente la Raccomandazione consiglia la registrazione delle sequenze su memorie digitali. La prima fase ha previsto la registrazione direttamente dal segnale satellitare delle sequenze di musica, automobilismo e tennis in formato MPEG-2. I tre file audiovideo MPEG ottenuti sono stati uniti in un unico file della durata di 1.5 minuti, somma delle tre sequenze tratte da satellite ognuna della durata di 30 secondi. Una volta preparato il materiale di test è stato configurato il generatore di traffico per la saturazione della rete. Il traffico sotto test di queste prove, 8 Mbit/s per ogni classe di servizio, è minore di quello utilizzato nelle misure oggettive e dunque si è reso necessario aumentare il traffico di saturazione per stressare la rete; in particolare è stato aumentato il traffico EF ed AF generato dall Anritsu MD1230A in modo che il traffico complessivo presente nella rete potesse essere lo stesso delle prove oggettive. Fissate le condizioni di saturazione della rete il file MPEG è stato trasmesso, su protocollo RTP, tramite il programma VLC LAN dal laboratorio delle reti ottiche dinamiche del piano 1S al laboratorio per la valutazione della qualità del servizio multimediale del sesto piano attraverso il link ottico Roma-Pomezia. Nel laboratorio della QoS la parte video dello streaming viene registrata frame per frame in formato yuv8 non compresso, YUV 4:4:4, su hard disk ad alta capacità, mentre la parte audio viene acquisita in formato wave su un secondo PC. Il segnale video viene inizialmente codificato in formato RGB; tramite un semplice algoritmo si passa dalle componenti Red Green Blue alle componenti Y-luminanza e U,V-crominanza, attraverso le quali è possibile effettuare la compressione video. Il formato YUV 4:4:4 non introduce perdite di informazione rispetto al formato RGB in quanto per ogni pixel vengono considerate le componenti Y-U-V, passando invece ad altri formati come ad esempio YUV 4:2:2 vengono perse informazioni sulla crominanza alla quale l occhio umano risulta essere poco sensibile. 258

17 Le operazioni di registrazione nel laboratorio della QoS multimediale vengono svolte una volta per ogni classe di servizio ad eccezione della classe Assured Forwarding per la quale vengono svolte due registrazioni corrispondenti a due diversi valori del traffico di saturazione. Inoltre le registrazioni sono state effettuate una volta mantenendo il link sotto test sempre attivo e una volta simulando sei guasti consecutivi (due per ogni sequenza) opportunamente distanziati nel tempo. I file audio e video ottenuti sono rappresentativi del comportamento della rete riguardo ogni classe di servizio con e senza fuori servizio; dai file vengono poi separate di nuovo le singole sequenze da 30 secondi per la preparazione delle prove soggettive. Poiché ogni sequenza è stata registrata frame per frame in formato abekas 37, per renderle tutte visibili all utente in formato avi 38, sono state necessarie delle conversioni intermedie operate da riga di comando. Di seguito vengono riportati i passaggi necessari per la creazione dei file avi: 6. Si crea un file unico yuv per ogni sequenza concatenando i frame 7. I file ottenuti in formato yuv 4:4:4 vengono convertiti in formato 4:2:2 8. Dal formato 4:2:2 si passa al 4:2:0 utilizzato per le codifiche MPEG-1, MPEG-2, MPEG-4 ed AVI. 9. Dal formato 4:2:0 si crea un file avi per ogni sequenza. 10. Tramite il software multimediale ULEAD si sincronizzano i file video avi con i rispettivi file audio wave e si memorizza tutto in un unico file avi. Dopo queste operazioni, per ogni classe di servizio, si hanno a disposizione 3 sequenze da 30 secondi senza interruzioni e 3 sequenze da 30 secondi con sei guasti simulati, per un totale di 9 minuti di prove valutabili. Prima di procedere alle prove soggettive è stata operata una nuova selezione delle sequenze da sottoporre ai valutatori, infatti tutte le sequenze che attraversano la rete etichettate Best Effort dalla firewall risultano indecifrabili ed è dunque di poco interesse procedere ad una valutazione. La scelta operata è stata quella di eliminare tutte le 37 Formato yuv8. 38 Formato non compresso. 259

18 sequenze della classe di servizio BE ottenendo come conseguente vantaggio quello di tenere i valutatori impegnati per un tempo minore. Figura 8.10: Laboratorio di registrazione sequenze Scelta del metodo di valutazione e preparazione della camera afonica I metodi descritti nella Raccomandazione BT adatti a questo tipo di prove sono: SDSCE ( Double Stimulus for Continuos Evaluation) SSCQE ( Single Stimulus for Continuos Quality Evaluation) Nel metodo SDSCE agli osservatori vengono presentati due stimoli contemporaneamente, uno di riferimento ad alta qualità ed un altro degradato dal sistema sotto test, ad esempio per compressione del filmato, e viene valutata la differenza di qualità fra i due stimoli. Nel metodo SSCQE agli osservatori viene proposto un solo stimolo alla volta cioè sequenze di qualità variabile che sono chiamati a valutare senza aver alcun riferimento. Nel caso di queste prove il compito degli osservatori è stato quello di valutare la presenza o meno di disturbi, blocco immagini e pacchettizzazione non la qualità assoluta delle immagini; per questi test è stato ritenuto più idoneo il metodo SSCQE. 260

19 Per questo metodo è prevista la partecipazione di almeno 15 valutatori, non esperti di queste attività, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. Effettuata la scelta del metodo si è proceduto all allestimento della camera silente. Figura 8.11: Camera afonica Per le valutazioni SSCQE il laboratorio per la valutazione della QoS multimediale ha a disposizione il sistema software/hardware IQ++. La parte hardware è composta da un dispositivo a cui vengono collegati, tramite cavo di rete, i potenziometri, sliders, dotati di una scala a 5 livelli; il segnale proveniente dai potenziometri viene campionato ogni 0,5 secondi ed alla posizione del cursore viene associato un valore tra 0 e 255 rispettivamente cattiva qualità e qualità eccellente. Durante i primi 5 secondi di ogni sequenza il software IQ++ non registra alcun voto, poiché si suppone che questo lasso di tempo costituisca una fase di training per i valutatori. Seguendo la normativa BT sono state disposte quattro postazioni all interno della camera silente in modo che la loro distanza fosse pari a 4 volte l altezza dello schermo e l angolo di visuale maggiore di 30 rispetto al centro dello schermo stesso. 261

20 8.5 LA SESSIONE DEI TEST Preparazione delle sequenze Affinché venga rispettata la Raccomandazione è stato preparato uno script in formato.txt in cui le sequenze sono ordinate in modo casuale. Nello svolgimento delle prove sono stati impiegati due PC diversi, uno per la gestione del sistema e l altro per la gestione del proiettore nella camera afonica. Il software IQ++ memorizza le votazioni secondo un ordine fisso delle sequenze presentate e dunque lo stesso ordine deve essere rispettato durante la proiezione affinché i risultati siano validi. Gli osservatori prima dall inizio delle prove hanno compilato una liberatoria per la tutela della privacy e si sono sottoposti ad un esame visivo di idoneità. Figura 8.12: Scheda sottoposta ai valutatori 262

21 Prima del test la Raccomandazione BT consiglia un addestramento preliminare dei valutatori. In questa fase un esperto del laboratorio per la valutazione della QoS multimediale spiega agli osservatori seduti nella camera silente cosa vedranno durante il test, cosa saranno chiamati a valutare ed in che modo dovranno usare il cursore messo loro a disposizione per le valutazioni. Figura 8.13: Fase di training dei valutatori Fase di elaborazione dei dati Per ognuna delle due sessioni e per ogni valutatore il software IQ++ ha creato un file contenente i voti relativi al test. Il sistema, come descritto nel paragrafo precedente, registra la posizione del cursore ogni 0,5 secondi creando un vettore dei voti molto esteso; per questo motivo, per l elaborazione dei risultati, è stato impiegato il software MATLAB. Le 6 sequenze via cavo da valutare vengono mescolate in ordine casuale in modo che non si ripetano di seguito le stesse sequenze seppure appartenenti a classi di servizio diverse. Per procedere allo studio dei parametri di rete in corrispondenza degli andamenti dei voti dei valutatori si è utilizzato una sniffer 39 di rete, in 39 Sniffer: dispositivo hardware o programma software in grado di catturare ed immagazzinare tutto il traffico indirizzato alla propria scheda di rete. Questa procedura detta sniffing può essere adoperata anche in modo promiscuo sulla LAN, in questo modo si memorizza tutto il traffico 263

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 8

Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato

Dettagli

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage Serie vol 1005/2010 L importanza di registrare le immagini video Il valore di un sistema di videosorveglianza non dipende solo dall abilità

Dettagli

Lo scenario: la definizione di Internet

Lo scenario: la definizione di Internet 1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2004/05 Blocco 1 Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Definizioni- Le funzionalità delle reti di TLC 2 Definizioni Comunicazione: trasferimento

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 200, ore 1.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 6

Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5 Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 5 Giovedì 19-03-2015 1 Intensità del traffico e perdita dei pacchetti La componente

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli

VideoStreaming su IP

VideoStreaming su IP VideoStreaming su IP Anno Accademico 2007/2008 Agenda Principi di video Streaming Come prevenire gli errori e come mascherarli Appendice Come si realizza la codifica/decodifca Protocollidirete Overview

Dettagli

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Universita' di Verona Dipartimento di Informatica Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Davide Quaglia a.a. 2006/2007 1 Sommario Architettura di riferimento Classificazione per funzionalità

Dettagli

MODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it

MODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it MODELLO CLIENT/SERVER Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it POSSIBILI STRUTTURE DEL SISTEMA INFORMATIVO La struttura di un sistema informativo

Dettagli

Flussi Multimediali. Introduzione

Flussi Multimediali. Introduzione Flussi Multimediali 1 Introduzione Film digitali, video clip e musica stanno diventando un modo sempre più comune di presentare l informazione e l intrattenimento per mezzo del computer I file audio e

Dettagli

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6 GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel. 5.20.1H4. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel. 5.20.1H4. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO Rel. 5.20.1H4 DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit - 2 - Manuale di Aggiornamento Sommario 1 2 PER APPLICARE L AGGIORNAMENTO... 3 1.1 Aggiornamento Patch Storica...

Dettagli

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Una definizione di Rete Una moderna rete di calcolatori può essere definita come:

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete IP Analizziamo con sufficiente dettaglio il sistema denominato IP, usato per consentire a due computer mobili di spostarsi liberamente in altre reti pur mantenendo lo stesso indirizzo IP. In particolare,

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

Scuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia

Scuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia Scuola Digitale Manuale utente Copyright 2014, Axios Italia 1 SOMMARIO SOMMARIO... 2 Accesso al pannello di controllo di Scuola Digitale... 3 Amministrazione trasparente... 4 Premessa... 4 Codice HTML

Dettagli

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 PRESTAZIONI DEL CALCOLATORE Massimiliano Giacomin Due dimensioni Tempo di risposta (o tempo di esecuzione): il tempo totale impiegato per eseguire un task (include

Dettagli

Come si misura la memoria di un calcolatore?

Come si misura la memoria di un calcolatore? Come si misura la memoria di un calcolatore? Definizione Il byte è definito come unità di misura di memoria. I multipli del byte sono: KiloByte (KB) - 1 KB = 2 10 byte = 1024 byte MegaByte (MB) - 1 MB

Dettagli

Creare una Rete Locale Lezione n. 1

Creare una Rete Locale Lezione n. 1 Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONI L B 2a parte. SISTEMI DI COMMUTAZIONE Modulo A: Architetture di reti

RETI DI TELECOMUNICAZIONI L B 2a parte. SISTEMI DI COMMUTAZIONE Modulo A: Architetture di reti RETI DI TELECOMUNICAZIONI L B 2a parte SISTEMI DI COMMUTAZIONE Modulo A: Architetture di reti Prof. Giorgio CORAZZA A.A. 2001/2002 Il corso di SISTEMI DI COMMUTAZIONE si compone di due moduli: ARCHITETTURE

Dettagli

Informatica. Rappresentazione binaria Per esempio +101010000 diventa +0.10101 10 18/10/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1

Informatica. Rappresentazione binaria Per esempio +101010000 diventa +0.10101 10 18/10/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1 Informatica Pietro Storniolo storniolo@csai.unipa.it http://www.pa.icar.cnr.it/storniolo/info200708 Numeri razionali Cifre più significative: : sono le cifre associate ai pesi maggiori per i numeri maggiori

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento

Dettagli

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger NovaProject s.r.l. Guida alla registrazione on-line di un DataLogger Revisione 3.0 3/08/2010 Partita IVA / Codice Fiscale: 03034090542 pag. 1 di 17 Contenuti Il presente documento è una guida all accesso

Dettagli

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1

Dettagli

SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO

SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO Descrizione Nell ambito della rilevazione dei costi, Solari con l ambiente Start propone Time&Cost, una applicazione che contribuisce a fornire

Dettagli

ELETTRONICA DIGITALE

ELETTRONICA DIGITALE ELETTRONICA DIGITALE Ebbe praticamente inizio nel 1946 con il calcolatore elettronico chiamato ENIAC, realizzato con 18.000 valvole termoioniche, occupava 180 mq e consumava 200 kw. Ma l'idea che sta alla

Dettagli

1) GESTIONE DELLE POSTAZIONI REMOTE

1) GESTIONE DELLE POSTAZIONI REMOTE IMPORTAZIONE ESPORTAZIONE DATI VIA FTP Per FTP ( FILE TRANSFER PROTOCOL) si intende il protocollo di internet che permette di trasferire documenti di qualsiasi tipo tra siti differenti. Per l utilizzo

Dettagli

Internet e il World Wide Web. Informatica di Base A -- Rossano Gaeta 1

Internet e il World Wide Web. Informatica di Base A -- Rossano Gaeta 1 Internet e il World Wide Web 1 Domande chiave 2.1 Quali sono i mezzi di connessione a Internet e qual è la loro velocità? 2.2 Quali sono i tre tipi di provider Internet e quali tipi di servizi offrono?

Dettagli

Reti di Calcolatori. Il software

Reti di Calcolatori. Il software Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla

Dettagli

Internet e il World Wide Web. Informatica Generale -- Rossano Gaeta 30

Internet e il World Wide Web. Informatica Generale -- Rossano Gaeta 30 Internet e il World Wide Web 30 Tecnologia delle Telecomunicazioni Uso di dispositivi e sistemi elettromagnetici per effettuare la comunicazione a lunghe distanze (telefoni, televisione, radio, etc) Comunicazione

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica Consiglio regionale della Toscana Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica A cura dell Ufficio Informatica Maggio 2006 Indice 1. Regole di utilizzo della posta elettronica... 3 2. Controllo

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

Sistema integrato OCCHIO DI HORUS Collegamento Audio Video tra sala operatoria e sala conferenze

Sistema integrato OCCHIO DI HORUS Collegamento Audio Video tra sala operatoria e sala conferenze Sistema integrato OCCHIO DI HORUS Collegamento Audio Video tra sala operatoria e sala conferenze In cosa consiste Occhio di Horus è un sistema integrato composto da hardware, software e interventi tecnici

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione

Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione Commutazione 05.2 Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -05: Reti a di circuito Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Codifica video. Il video digitale. Sistemi Multimediali. Il video digitale. Il video digitale. Il video digitale.

Codifica video. Il video digitale. Sistemi Multimediali. Il video digitale. Il video digitale. Il video digitale. Sistemi Multimediali Codifica video La definizione di video digitale corrisponde alla codifica numerica di un segnale video. Esso eredita numerosissimi concetti dal video analogico, e li trasporta in digitale.

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Reti di calcolatori ed indirizzi IP

Reti di calcolatori ed indirizzi IP ITIS TASSINARI, 1D Reti di calcolatori ed indirizzi IP Prof. Pasquale De Michele 5 aprile 2014 1 INTRODUZIONE ALLE RETI DI CALCOLATORI Cosa è una rete di calcolatori? Il modo migliore per capire di cosa

Dettagli

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Strutturazione logica dei dati: i file

Strutturazione logica dei dati: i file Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer

Dettagli

Test per determinare la capacità di regolazione secondaria

Test per determinare la capacità di regolazione secondaria Pagina 1 di 5 Test per determinare la capacità di regolazione secondaria Autori: Dominik Schlipf, Marc Scherer, Matthias Haller Rielaborazioni: Versione Data Sezione 1.0 20.10.2008 Documento finalizzato

Dettagli

Test percettivi per la valutazione del contrasto di immagini digitali

Test percettivi per la valutazione del contrasto di immagini digitali Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile RICERCA DI SISTEMA ELETTRICO Test percettivi per la valutazione del contrasto di immagini digitali Alessandro Rizzi,

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014

Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 Progetto ICoNLingua Scienza senza Frontiere CsF- Italia Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 1. Introduzione La valutazione sia in itinere

Dettagli

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl CitySoftware PROTOCOLLO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it SISTEMA DI PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA Realizzato

Dettagli

QoS e Traffic Shaping. QoS e Traffic Shaping

QoS e Traffic Shaping. QoS e Traffic Shaping QoS e Traffic Shaping 1 Introduzione In questa mini-guida illustreremo come configurare il FRITZ!Box per sfruttare al massimo la banda di Internet, privilegiando tutte quelle applicazioni (o quei dispositivi)

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

Un gioco con tre dadi

Un gioco con tre dadi Un gioco con tre dadi Livello scolare: biennio Abilità interessate Costruire lo spazio degli eventi in casi semplici e determinarne la cardinalità. Valutare la probabilità in diversi contesti problematici.

Dettagli

Compressione del Segnale (Audio)

Compressione del Segnale (Audio) Compressione del Segnale (Audio) Carlo Caini e Alessandro Vanelli Coralli Argomenti della Presentazione Introduzione Perché comprimere Come comprimere Esempi di Algoritmi di compressione Codifiche predittive

Dettagli

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza SISTEMA INFORMATIVO page 4 2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza Il sistema è composto da vari elementi, software e hardware, quali la Gestione delle Code di attesa, la Gestione di

Dettagli

CP Customer Portal. Sistema di gestione ticket unificato

CP Customer Portal. Sistema di gestione ticket unificato CP Customer Portal Sistema di gestione ticket unificato Sommario CP Customer Portal...1 Sistema di gestione ticket unificato...1 Sommario...2 Flusso gestione ticket...3 Modalità di apertura ticket...3

Dettagli

Sicurezza e rispetto della privacy, finalmente non in conflitto.

Sicurezza e rispetto della privacy, finalmente non in conflitto. Aylook e Privacy pag. 1 di 7 aylook, il primo sistema di videoregistrazione ibrida Privacy Compliant in grado di ottemperare alle richieste in materia di rispetto della privacy e dei diritti dei lavoratori.

Dettagli

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE 1/6 MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE Per prima cosa si ringrazia per aver scelto ImmobiPhone e per aver dato fiducia al suo autore. Il presente documento istruisce l'utilizzatore sull'uso del programma

Dettagli

Manuale Utente Albo Pretorio GA

Manuale Utente Albo Pretorio GA Manuale Utente Albo Pretorio GA IDENTIFICATIVO DOCUMENTO MU_ALBOPRETORIO-GA_1.4 Versione 1.4 Data edizione 04.04.2013 1 TABELLA DELLE VERSIONI Versione Data Paragrafo Descrizione delle modifiche apportate

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino

Dettagli

Sostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato

Sostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato FAQ Flusso telematico dei modelli 730-4 D.M. 31 maggio 1999, n. 164 Comunicazione dei sostituti d imposta per la ricezione telematica, tramite l Agenzia delle entrate, dei dati dei 730-4 relativi ai mod.

Dettagli

TERM TALK. software per la raccolta dati

TERM TALK. software per la raccolta dati software per la raccolta dati DESCRIZIONE Nell ambiente Start, Term Talk si caratterizza come strumento per la configurazione e la gestione di una rete di terminali per la raccolta dati. È inoltre di supporto

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

Quanto sono i livelli OSI?

Quanto sono i livelli OSI? RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Prima Esercitazione Quanto sono i livelli OSI? Esistono 7 livelli OSI. 2 Sergio PORCU 1 Livello 1: Fisico Il livello fisico si occupa della trasmissione dei singoli

Dettagli

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto Il segreto del successo di un azienda sta nel tenere sotto controllo lo stato di salute delle apparecchiature degli impianti. Dati industriali

Dettagli

Rete di accesso / Rete di trasporto

Rete di accesso / Rete di trasporto Rete di accesso / Rete di trasporto Per un operatore i costi legati alle reti di trasporto sono principalmente costi legati all esercizio e alla manutenzione della rete ( Operation and maintenance ). In

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Mon Ami 3000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività

Mon Ami 3000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività Prerequisiti Mon Ami 000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività L opzione Centri di costo è disponibile per le versioni Contabilità o Azienda Pro. Introduzione

Dettagli

La gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1)

La gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1) La gestione di un calcolatore Sistemi Operativi primo modulo Introduzione Augusto Celentano Università Ca Foscari Venezia Corso di Laurea in Informatica Un calcolatore (sistema di elaborazione) è un sistema

Dettagli

Manuale Utente. Gestione Richieste supporto BDAP. Versione 1.0

Manuale Utente. Gestione Richieste supporto BDAP. Versione 1.0 Manuale Utente Gestione Richieste supporto BDAP Versione 1.0 Roma, Settembre 2015 1 Indice 1 Generalità... 3 1.1 Scopo del documento... 3 1.2 Versioni del documento... 3 1.3 Documenti di Riferimento...

Dettagli

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali PowerPoint Come costruire una presentazione PowerPoint 1 Introduzione! PowerPoint è uno degli strumenti presenti nella suite Office di Microsoft! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video

Dettagli

Scheda di approfondimento gioco I pixel

Scheda di approfondimento gioco I pixel Scheda di approfondimento gioco I pixel IN CLASSE: per introdurre questo tema, dopo aver ricordato cos è la Rete, chiedere ai bambini se conoscono il sistema di comunicazione dei computer. Il computer

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 8 -

Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Esercizio Convertire i seguenti numeri da base 10 a base 2: 8, 23, 144, 201. Come procedere per risolvere il problema? Bisogna ricordarsi che ogni sistema,

Dettagli

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE Il collaudo di accettazione 1 Popolazione Campione Dati MISURA Processo Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO MISURA Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO Il collaudo

Dettagli

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Offerta Televisiva. Generalità

Offerta Televisiva. Generalità Offerta Televisiva Generalità Quadro Generale Cambiamenti a livello delle filiera televisiva Accanto alla tradizionale modalità di diffusione terrestre (satellitare, TV via cavo,...) l offerta di contenuti

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI

Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI SISTEMI A ORIENTAMENTO SPECIFICO I SISTEMI MULTIMEDIALI Obiettivi! Identificare le caratteristiche

Dettagli

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain.

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. *+33(GLWRU GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. Il programma si basa su un architettura di tasti funzionali presenti

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre

Dettagli

Network Monitoring. Introduzione all attività di Network Monitoring introduzione a Nagios come motore ideale

Network Monitoring. Introduzione all attività di Network Monitoring introduzione a Nagios come motore ideale Network Monitoring & Introduzione all attività di Network Monitoring introduzione a Nagios come motore ideale Nicholas Pocher Poker SpA - Settimo Torinese, Novembre 2013 1 Indice Il Network Monitoring:

Dettagli