COMUNE DI TREQUANDA PROVINCIA DI SIENA

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1 COMUNE DI TREQUANDA PROVINCIA DI SIENA PROGETTO STUDIO PRELIMINARE DI IMPATTO AMBIENTALE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ALLA PROCEDURA DI V.I.A. (Art. 20 D.Lgs. 4/2008) RELATIVA A PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RIPRISTINO DELLA CAVA POGGIO ADORNO ELABORATO VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI DI POLVERI PROVENIENTI DA ATTIVITA DI PRODUZIONE, MANIPOLAZIONE, TRASPORTO, CARICO O STOCCAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTI UBICAZIONE LOC. POGGIO ADORNO DATI CATASTALI FOGLIO PARTICELLE SUB COMMITTENZA BATTI PIETRO E FIGLI SNC DI BATTI PIETRO & C. DATA GENNAIO 2015 Il Tecnico Geol. Renzo Falaschi Questo studio tecnico si riserva a termini di legge la proprietà esclusiva del presente elaborato e fa divieto a chiunque, salvo espressa autorizzazione, di riprodurlo anche parzialmente, di usarlo per ulteriori progetti e di renderlo comunque noto a terzi

2 INDICE GENERALE 1. Premessa Inquadramento generale dell'attività estrattiva Metodo di stima delle emissioni di particolato di origine diffusa prodotta dalle attività di trattamento degli inerti e dei materiali polverulenti in genere e azioni e opere di mitigazione da attuare ai fini dell applicazione del d.lgs. 152/ Valutazione quantitativa delle emissioni Conclusioni PREMESSA Su incarico e per conto della Società Batti Pietro e Figli snc, con sede in Sinalunga (SI) loc. Pietreto, 18 - C.F. / P.I , viene redatta la presente relazione finalizzata alla valutazione delle emissioni di polveri, a supporto della verifica di Assoggettabilità a V.I.A. in relazione al progetto di completamento della coltivazione della cava di materiali inerti denominata Poggio Adorno sita in comune di Trequanda (SI). La presente Relazione attiene alla valutazione delle emissioni pulverulente in atmosfera prodotte dall'attività estrattiva in relazione alla distanza dei vari recettori sensibili. La presente documentazione tecnica riguardante la valutazione di emissioni polverulenti derivanti dall attività di cava a cielo aperto segue le Linee guida di cui si è dotata la Provincia di Firenze nell ambito di richieste di Autorizzazione all escavazione per quantificare le emissioni prodotte da attività polverulente che sono sottoposte a verifica o valutazione di impatto ambientale e al regime autorizzativo previsto dal D. Lgs. n 152/2006 Parte V Titolo I. Tali Linee guida sono state redatte da ARPAT (con riferimento a dati e modelli dell Agenzia di protezione ambientale degli Stati Uniti) in collaborazione con il costituendo Centro di riferimento per la modellistica sulla qualità dell aria (CRMQA) istituito dalla Regione Toscana. Le linee guida presentano dei metodi di stima delle emissioni di particolato di origine diffusa prodotte dalle attività di trattamento inerti e dei materiali pulverulenti in genere, e le azioni ed opere di mitigazione che si possono attuare. I metodi di valutazione proposti derivano sostanzialmente da dati e modelli dell US-EPA (AP-42 Compilation of Air Pollutant Emission Factors). 1/16

3 2. INQUADRAMENTO GENERALE DELL'ATTIVITÀ ESTRATTIVA La Batti Pietro e Figli snc svolge, nell area oggetto di interesse, attività di coltivazione di inerti sabbiosi e successivo ripristino ambientale e morfologico, nell'ambito della quale gran parte delle fasi lavorative ricadono nell ambito della produzione, manipolazione, trasporto, immagazzinamento, carico e scarico di materiali potenzialmente polverulenti. Vengono pertanto valutate le emissioni totali di polveri nell aria e vengono contestualmente proposte, laddove necessario, idonee misure per contenere l emissione delle stesse. Ai fini del contenimento delle polveri si tiene conto, in particolare, dei seguenti elementi: pericolosità delle polveri; flusso di massa delle emissioni; durata delle emissioni; condizioni meteorologiche; condizioni dell ambiente circostante PERICOLOSITÀ DELLE POLVERI Le polveri risultanti dalle varie attività lavorative dell'area di coltivazione mineraria in esame sono costituite principalmente da materiale inerte con granulometria da media a grossolana e subordinatamente da terreno vegetale. Le polveri hanno composizione prevalentemente silicea, con una frazione granulometrica predominante medio-grossolana. Le polveri sono originate unicamente dalla movimentazione dell'inerte, dal momento che non ci sono altre attività (vagliatura, setacciatura, frantumazione, taglio elementi lapidei...) in grado di produrre polveri sottili FLUSSO DI MASSA DELLE EMISSIONI Il flusso di massa delle emissioni dipende dalla velocità del vento e dalla densità delle polveri immesse nell aria in un determinato periodo di tempo in seguito agli interventi di trasformazione dell area di cava. Nell area di cava di Poggio Adorno, per la sostanziale assenza di conformazioni morfologiche che possano convogliare i flussi d aria o limitarne la velocità, non si prevedono manifestazioni fenomenologiche atipiche nel periodo di esercizio dell'attività estrattiva DURATA DELLE EMISSIONI Le emissioni delle polveri nell aria interessano temporalmente tutta la durata dell attività di coltivazione della cava. In base alle caratteristiche aziendali dell impresa ed alle prevedibili esigenze di mercato, nel rispetto della disponibilità di risorsa in banco di materiale escavabile, il cantiere avrà una durata di 8 anni, ipotizzando un totale di 150 giorni/anno ed un quantitativo giornaliero massimo di estrazione pari a circa 35 mc di materiale inerte. Sulla base delle anzidette previsioni di operatività della cava, come riferimento per le valutazioni delle emissioni pulverulente al variare della distanza dal recettore viene fatto pertanto riferimento alla Tabella 17 delle linee guida di ARPAT. 2/16

4 2.4. DISTANZA DEI RECETTORI DALLA SORGENTE Ai fini della valutazione della compatibilità ambientale in termini di emissioni di polveri dell'attività in esame, è stata effettuata una valutazione della distribuzione dei possibili recettori sensibili dislocati in prossimità dell'area estrattiva di Poggio Adorno, dalla quale è emersa la situazione illustrata in figura. L'analisi è stata condotta tramite misurazioni in orizzontale delle distanze minime intercorrenti tra ogni recettore ed il perimetro esterno dell'area di cava, dalle quali sono emersi i seguenti valori: Recettore Distanza minima A ml 327 B ml 338 C ml 20 D ml 148 3/16

5 3. METODO DI STIMA DELLE EMISSIONI DI PARTICOLATO DI ORIGINE DIFFUSA PRODOTTA DALLE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DEGLI INERTI E DEI MATERIALI POLVERULENTI IN GENERE E AZIONI E OPERE DI MITIGAZIONE DA ATTUARE AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL D.LGS. 152/ CRITERI GENERALI I metodi di valutazione proposti nell'ambito del presente elaborato provengono principalmente da dati e modelli dell US-EPA (AP-42 Compilation of Air Pollutant Emission Factors), comprendente modelli e tecniche di stima delle emissioni riferibili, oltre che a PM10, anche a PTS (polveri totali sospese) e PM2.5. Secondo il criterio perseguito nelle presenti note descrittive, il Fattore di Emissione (FE) viene assegnato per le polveri totali (PTS), mentre per riferirsi al PM10 si può cautelativamente considerare l emissione come costituita completamente dalla frazione PM10. Per tutte le differenti lavorazioni le stime devono essere riferite all unità oraria considerando un livello di attività media sul periodo di lavoro. Per materiale sufficientemente umido si intende quello che ha un contenuto di umidità compreso tra 0.5% e 3.0% in massa SORGENTI DI EMISSIONE DELLE POLVERI Individuazione delle fasi di attività In riferimento all attività estrattiva in esame, per la stima delle sorgenti di emissioni di polveri sono state prese in considerazione le seguenti fasi di attività: N. Fase Descrizione attività 1 Scotico e sbancamento del materiale (terreno) superficiale 2 Formazione dei cumuli di terreno agricolo vegetale 3 Erosione del vento sul cumulo di terreno vegetale accantonato 4 Escavazione/estrazione inerte naturale (materiale di produzione) 5 Carico inerte su autocarro; 6 Trasporto del materiale estratto fuori cava attraverso strade bianche 7 Trasporto del materiale alloctono in cava attraverso strade bianche 8 Scarico del materiale alloctono per ripristino; 9 Operazioni di ripristino morfologico e di rimodellamento dell area di cava. Nel seguito saranno illustrate le fasi lavorative, ed in particolare prese in esame le operazioni in grado di originare emissioni diffuse derivanti dalla presenza di materiali utilizzati (sabbia, ghiaia, terra vegetale) nel ciclo produttivo. 4/16

6 Periodi di svolgimento delle fasi Le fasi di attività potenzialmente in grado di produrre emissioni polverulente saranno svolte all'interno della Cava di Poggio Adorno ed in relazione alla prevista durata della concessione, indicativamente secondo il seguente schema operativo. Fase Periodo di svolgimento dell'attività (anni) Contemporaneità delle fasi Per quanto riguarda l analisi dei risultati delle stime da effettuare, ai fini della valutazione del massimo grado di rischio derivante dallo svolgimento delle 9 tipologie di attività descritte potenzialmente sorgenti di emissioni di polveri diffuse, dall'esame del cronoprogramma di massima esposto al precedente paragrafo emergono le seguenti contemporaneità: fase 1 e fase 2 : sostanzialmente contemporanee nel 4. anno di attività; fase 3: costante, a partire dal 4. anno di attività; fase 4, fase 5, fase 6, fase 7, fase 8: contemporanee per l'intera durata dell'attività (potenzialmente ogni automezzo potrà viaggiare a pieno carico riempito di sabbia in uscita dalla cava e di terreno di riporto alloctono per i ripristini in entrata e le fasi di rimodellamento per riempimento di ogni settore di cava avranno luogo contestualmente all escavazione del settore adiacente). fase 9: teoricamente contemporanea con tutte le fasi precedentemente descritte per tutto il periodo di operatività della cava in quanto potenzialmente realizzabile fin dal primo anno di esercizio. 5/16

7 Individuazione delle Macrofasi Sulla scorta delle considerazioni espresse, si determinano pertanto le seguenti macrofasi di lavoro: Macrofase Fasi Descrizione 4 5 Macrofase A Macrofase B Macrofase C coincidente con l'escavazione e ripristino del sub-lotto A coincidente con la fase di preparazione del sub-lotto B coincidente con l'escavazione e ripristino del sub-lotto B 3.3. MATERIALI POTENZIALMENTE POLVERULENTI Le polveri derivanti dall attività di scavo e ripristino di inerti naturali sono composte da terreno vegetale con granulometria medio-grossolana. Si segnala come sia premura della Ditta la manutenzione del tratto di viabilità vicinale realizzato in strada bianca, allo scopo di evitare la presenza di materiale fino (limo e/o argilla) sul battente stradale. Indicativamente ai materiali naturali oggetto di studio possono essere attribuiti i seguenti parametri fisico-geotecnici: Descrizione Inerti sabbiosi estratti sabbie e sabbie debolmente limose Granulometria media approssimativa sabbia 90%, limo 10% Peso specifico 1,60 t/mc 6/16

8 Sterile di copertura movimentato e accantonato Descrizione sabbie limose, trovanti ghiaiosi e arenacei Granulometria media approssimativa sabbia 50%, limo 30%, ghiaia 20% Peso specifico 1,60 t/mc Descrizione Peso specifico Terreno di riporto alloctono per il ripristino prevalente sabbia, limo, ghiaia 1,60 t/mc 4. VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELLE EMISSIONI 4.1. RATEO EMISSIVO TOTALE Nel presente capitolo viene trattata la stima delle emissioni dovute alle suddette attività sulla base dell applicazione dei modelli proposti dalle linee guida. Come detto, i modelli e le tecniche di stima delle emissioni presenti nelle linee guida si riferiscono oltre che al PM10 anche a PTS (polveri totali sospese) e PM2,5. Per queste frazioni granulometriche non sono state tuttavia sviluppate analoghe valutazioni e identificazioni di eventuali soglie emissive. Di conseguenza, verranno di seguito applicati i modelli di dispersione in riferimento ai valori limite di PM10 dovuti all emissione dell attività in esame. Si definisce Rateo Emissivo Totale su base oraria la sommatoria di tutte le emissioni (prodotto tra attività svolta e fattore di emissione) nelle condizioni maggiormente critiche, identificate dalla macrofase nella quale si verifica la massima emissione per effetto della contemporaneità delle distinte fasi di attività. Nel caso di studio il Rateo Emissivo Totale è da riferire alla Macrofase B, intesa come sommatoria delle fasi di lavoro come da schema a seguire. N. Fase 1-Scotico e sbancamento del materiale (terreno) superficiale + 2-Formazione dei cumuli di terreno agricolo vegetale + 3-Erosione del vento sul cumulo di terreno vegetale accantonato + 4-Escavazione/estrazione inerte naturale (materiale di produzione) + 5-Carico inerte su autocarro; + 6-Trasporto del materiale estratto fuori cava attraverso strade bianche + 7-Trasporto del materiale alloctono in cava attraverso strade bianche + 8-Scarico del materiale alloctono per ripristino; + 9-Operazioni di ripristino morfologico e di rimodellamento dell area di cava + = Rateo Emissivo Totale Si ricorda che i limiti di legge per il PM10 (riferiti al 2005) sono relativi alle concentrazioni medie annue (40 mg/mc) ed alle medie giornaliere (50 mg/mc) del quale sono ammessi tuttavia 7 superamenti (dal 2010) in un anno. 7/16

9 4.2. DATI DI BASE PER LA VALUTAZIONE I dati iniziali da considerarsi per i computi svolti a seguire sono: durata dei lavori: mesi 96 giornate lavorative mensili n. 12 (durata di 8 ore ciascuna) impiego di automezzi per un totale massimo di viaggi/giorno 3 capacità massima di carico per ogni automezzo mc 12 massimo volume di escavazione giornaliera; mc 35 massimo volume giornaliero di materiale di riporto scaricato e movimentato lunghezza viabilità su strada bianca che percorre ogni mezzo da e per l area di cava transiti orari di mezzi attraverso la viabilità vicinale non pavimentata mc 10 m 55 0,75 superficie totale di coltivazione della cava mq superficie media giornaliera di coltivazione della cava mq 12 volume di materiale sterile di copertura movimentato (nelle primissime fasi di lavorazione del sub-lotto B) mc 600 volume totale di materiali estratti mc volume medio giornaliero di materiali estratti mc 35 verranno totale di materiali riportati in cava potenzialmente provenienti dall esterno per completare il ripristino volume medio giornaliero di materiali riportati mc mc 3,4 (cautelativamente 1 viaggio/giorno) 8/16

10 4.3. COMPUTO ANALITICO DEL CONTRIBUTO OFFERTO DALLE SINGOLE FASI Fase 1: Scotico e sbancamento del materiale superficiale Nell ipotesi di una durata della fase di scotico pari a 10 giorni lavorativi, la movimentazione di mc 600 di materiale sterile di copertura avverrebbe nell arco di 80 h lavorative. Si ottiene: 600mc /80 h=7,5mc /h che rappresenta la quantità di materiale sterile di copertura movimentato in un ora. Questo valore è espressione del prodotto tra la larghezza dell'escavatore che effettua l operazione, l altezza presunta dello sbancamento e la velocità di avanzamento del mezzo meccanico nell eseguire l operazione stessa (Va): Va=12,5m/h Questa è la grandezza che interessa nel caso si utilizzi per tale operazione il fattore di emissione delle operazioni di scotico previsto in Heavy construction operation, pari a 5,7 Kg/Km di PTS; ipotizzando una frazione di PM10 dell ordine del 60% del PTS, si ottiene un fattore di emissione per il PM10 pari a 3,42 Kg/Km. L emissione oraria stimata per questa fase è quindi pari a: (12, Km/h) x(3,42 Kg / Km)=0,043 Kg Al di là dei risultati dl computo analitico, peraltro estremamente favorevoli, preme sottolineare che la lavorazione responsabile della produzione delle polveri nella presente fase di lavoro viene svolta ad una distanza dal recettore più vicino (recettore C) pari a ca. 110 metri misurati orizzontalmente Fase 2: Formazione dei cumuli di terreno agricolo vegetale Un attività suscettibile di produrre l emissione di polveri è l operazione di formazione e stoccaggio del materiale in cumuli; segnatamente nel caso di studio sarà realizzato un cumulo di terreno vegetale, corrispondente ai primi 50 cm di soprassuolo agricolo; per il calcolo dell emissione totale si ricorre al modello proposto nel paragrafo Aggregate Handling and Storage Piles dell AP-42, che calcola l emissione di polveri per quantità di materiale lavorato in base al fattore di emissione (FE): FE (Kg /t)= K (0,0016) ( u 2,2 ) 1,3 ( M 2 ) 1,4 dove: FE: fattore di emissione u: velocità del vento (m/sec) M: contenuto percentuale di umidità (%) K: coefficiente che dipende dalle dimensioni del particolato, come da schema a seguire K PTS 0,74 PM10 0,35 PM2.5 0,11 L espressione sopra è valida entro il dominio di valori per i quali è stata determinata, ovvero per un contenuto di umidità di 0,2-4,8% e per velocità del vento nell intervallo 0,6-6,7 m/sec. 9/16

11 Nel caso di studio, considerati i seguenti dati di ingresso, medi rispetto ai limiti di validità della relazione di emissione: U =3 m/ s M =4,8% si ricava un Fattore di Emissione pari a: FE=0,24 g /t Il terreno agricolo vegetale stoccato ammonta a 600 mc, equivalenti a Nell ipotesi che la creazione del cumulo del suddetto terreno agricolo si svolga nella settimana di preparazione del cantiere prima che abbia inizio l escavazione vera e propria del sub-lotto B (scoperchiamento del banco accantonamento del terreno agricolo), se ne ricava una quantità oraria di materiale stoccato pari a 24 * 10 6 g/h. L emissione oraria stimata per questa fase è allora di: Fase 3: Erosione del vento sui cumuli di terreno agricolo vegetale accantonato Le emissioni causate dall erosione del vento sono dovute all occorrenza di venti intensi su cumuli soggetti a movimentazione. Nell AP-42 paragrafo Industrial Wind Erosion questa tipologia di emissioni è trattata tramite la potenzialità di emissione del singolo cumulo in corrispondenza di determinate condizioni di vento. L emissione totale relativa a questa fase si calcola dall espressione: dove, FE Fattore di Emissione areale a Superficie movimentata in mq movh:numero di movimentazioni in un ora 600mc x 1,60 t /mc=960 t ( g/ h) x( 0,24 g )=0,006 Kg 10 6 g E (Kg /h)= FE( Kg /m2) a movh Per il calcolo del valore di FE viene fatto riferimento ai dati tabellari proposti di seguito (in kg/m 2.): FE per cumuli alti (H/D > 0,2) FE per cumuli bassi (H/D < 0,2) PTS 1,6 * ,1 * 10-4 PM10 7,9 * ,5 * 10-4 PM2.5 1,26 * ,8 * 10-5 distinguendo i cumuli bassi da quelli alti, definiti in base al rapporto altezza/diametro. Per semplicità si assume che il cumulo abbia forma circolare: nel caso specifico la superficie destinata allo stoccaggio del materiale agricolo vegetale verrà riportata ad un cerchio equivalente, dal quale si ricaverà il diametro equivalente; si assume che, al termine di ogni giornata lavorativa della settimana destinata a questa fase, si crei un teorico nuovo cumulo di 600 mc / 5 giorni = 120 mc/giorno. Questo volume corrisponde ad un cono alto (H=3 m e D= 7 m), essendo H D >0,2 Il valore di FE viene pertanto assunto pari a 7,9 x 10-6 kg/m 2. 10/16

12 In base a quanto sopra espresso, l area soggetta a movimentazione, ovvero la superficie di ogni incremento di cumulo giornaliero (corrispondente alla superficie dell ipotetico cono realizzato ogni giorno) è pari a 40 mq. Considerata una capacità di carico della pala, il volume di terreno da movimentare nel tempo prefissato si ricava un numero di movimentazioni orarie pari a: movh=7,5 mov/ h L emissione oraria stimata per la fase in esame è quindi uguale a: (7, Kg /m2) x(40 m 2 ) x(7,5 mov/h)=0,0408 Kg Fase 4: Escavazione del materiale inerte Per la fase di sbancamento o estrazione non è presente uno specifico Fattore di Emissione; considerando che il materiale estratto è umido per cause naturali, si considera cautelativamente il Fattore di Emissione associato al SCC Sand Handling, Transfer and Storage in Industrial Sand and Gravel, pari a 1,30*10-3 lb/t equivalente a 3,9*10-4 Kg/t di PM10, avendo considerato il 60% del particolato come PM10. La potenzialità produttiva giornaliera della Ditta richiedente è pari ad un volume di 35 mc/giorno, corrispondenti in termini di massa a 56 t/giorno. Detto valore, distribuito sulle 8 ore lavorative, fornisce una quantità di materiale estratto in un ora lavorativa pari a 7,5 t/h. L emissione oraria stimata per questa fase è pari a: (3, Kg /t) x(7,5 t /h)=0,003 Kg Fase 5: Carico dell inerte sull autocarro La fase di caricamento del materiale estratto corrisponde al SCC Bulk Loading Construction Sand and Gravel per cui FIRE individua un Fattore di Emissione pari a 2,40 lb/t, equivalenti a 1,20*10-3 Kg/t di materiale caricato. La potenzialità produttiva su base oraria della Ditta richiedente è pari a 7,5 t/h. L emissione oraria stimata per questa fase è di: (1, Kg /t) x(7,5 t /h)=0,008 Kg Fase 6: Trasporto del materiale fuori cava attraverso strade bianche Per il calcolo dell emissione di particolato dovuto al transito dei mezzi su strade non asfaltate si ricorre al modello emissivo proposto nel paragrafo Unpaved roads dell AP-42, secondo il quale il Fattore Emissivo orario risulta proporzionale al volume di traffico ed al contenuto di limo nel suolo. Il Fattore di Emissione lineare per il transito su strade non asfaltate, è quindi calcolato secondo la seguente formula: FE (Kg / Km)=ki (s/12) ai (W /3) bi dove: FE: fattore di emissione lineare in kg/km S: contenuto di limo del suolo in percentuale in massa (%) W: il peso medio veicolo in t Ki, ai, bi: coefficienti adimensionali funzione del tipo di particolato Ki ai bi PTS 1,38 0,7 0,45 PM10 0,423 0,9 0,45 PM2.5 0,0423 0,9 0,45 11/16

13 La viabilità vicinale non asfaltata utilizzata per l'accesso/uscita dalla cava sarà oggetto di periodica manutenzione ad opera della ditta richiedente, che limiterà al minimo la presenza di materiale fine sulla strada; si assume pertanto che la quantità percentuale di limo sulla sede stradale non superi il 5%. Il peso medio di ogni mezzo, considerando che transiterà in andata a pieno carico ed in ritorno scarico, è mediamente di 19 t. Se ne ricava un Fattore di Emissione pari a: FE (Kg / Km)=0,193 Kg / Km In considerazione del fatto che la viabilità in oggetto viene usata in uscita ed in ingresso dalla cava, e che quindi possono valutarsi 0,75 transiti di mezzi ogni ora, e stante la lunghezza del tratto di strada non pavimentata tramite la quale il materiale inerte caricato sugli autocarri è allontanato dalla cava si attesta su 55 m, si evince come ogni ora vengano percorsi complessivamente: 0,75 viaggi/h 0,055 Km/ viaggio=0,041 Km/h L emissione oraria stimata per questa fase è pertanto di: (0,193 Kg / Km) (0,041 Km/h)=0,008 Kg Fase 7: Trasporto del materiale alloctono in cava attraverso strade bianche Ai fini del calcolo analitico dell'emissione relativa a questa fase viene fatto riferimento al medesimo approccio e le stesse formule utilizzati per la fase analizzata al paragrafo precedente. In considerazione del fatto che la viabilità in oggetto viene usata in uscita ed in ingresso dalla cava, e che quindi si valutano 0,25 transiti di mezzi ogni ora, e considerando che il materiale inerte caricato sugli autocarri è allontanato tramite una strada non pavimentata lunga 55 m, si evince come ogni ora vengano percorsi complessivi: 0,25 viaggi/h 0,055 Km/ viaggio=0,014 Km/h L emissione oraria stimata per questa fase è pari a: (0,193 Kg / Km) (0,014 Km/h)=0,003 Kg Fase 8: Scarico del materiale alloctono per ripristino Ogni camion che giunge in cava il conferimento di materiale alloctono provvede a scaricare ca. 10 mc. Per il Fattore di Emissione si fa riferimento a quanto disposto dal SCC Truck Unloading: Bottom Dump Overburden: FE=0,0005 Kg /t Per il calcolo dell emissione pulverulenta viene prudenzialmente considerando un conferimento in cava di 10 mc/giorno equivalenti a 16 t/giorno, da cui si deriva uno scarico orario di 2 t/h. L emissione oraria stimata per questa fase è dunque di: (0,0005 Kg /t) x(2t /h)=0,001 Kg 12/16

14 Fase 9: Operazioni di ripristino morfologico Ragguagliando le necessità in termini di volumi di ripristino (mc 7.721) al periodo di potenziale attività di recupero morfologico (8 anni), si ottiene un volume di terreno movimentato in cava pari a mc 6,4, con una movimentazione oraria stimabile in ca. 0,80 mc/h. Il rapporto tra la sezione di lavoro (prodotto della larghezza della pala che effettua l operazione e l altezza del cumulo che può spingere in avanti) e la movimentazione oraria conduce alla stima della velocità di avanzamento del mezzo meccanico nell eseguire l operazione stessa (Va): Questa è la grandezza che interessa nel caso si utilizzi per tale operazione il fattore di emissione delle operazioni di scotico previsto in Heavy construction operation, pari a 5,7 Kg/Km di PTS; ipotizzando una frazione di PM10 dell ordine del 60% del PTS, si ottiene un fattore di emissione per il PM10 pari a 3,42 Kg/Km. L emissione oraria stimata per questa fase è quindi pari a: Computo delle emissioni totali Le emissioni orarie stimate si riferiscono a fasi non contemporanee; la valutazione dei dati cumulati sarà pertanto proposta tenendo in considerazione unicamente le fasi tra loro contemporanee. Fase Va=0,40 m/h (0, Km/h) x(3,42 Kg / Km)=0,002 Kg Periodo di svolgimento dell'attività (anni) Emissioni in g/h ,4 2,4 2,4 2,4 2, /16

15 Macrofase A FASE 4- Escavazione/estrazione inerte naturale (materiale di produzione); EMISSIONE ORARIA 5- Carico inerte su autocarro; 8 g 6- Trasporto del materiale estratto fuori cava attraverso strade bianche; 7-Trasporto del materiale alloctono in cava attraverso strade bianche; 8-Scarico del materiale alloctono per ripristino; 9-Operazioni di ripristino morfologico e di rimodellamento dell area di cava. TOTALE 3 g 8 g 3 g 1 g 2 g 25 g Soglie di emissione in g/h per diverse distanze del recettore Tab. 17 Distanza recettore < 50 m m m > 150 m Soglia oraria 83 g 189 g 418 g 572 Verifica 25 < < < < 572 Misure di mitigazione Non sono necessarie misure di mitigazione Macrofase B FASE 1-Scotico e sbancamento del materiale (terreno) superficiale; 2-Formazione dei cumuli di terreno agricolo vegetale; 3-Erosione del vento sul cumulo di terreno vegetale accantonato; 4- Escavazione/estrazione inerte naturale (materiale di produzione); EMISSIONE ORARIA 43 g 6 g 2,4 g 5- Carico inerte su autocarro; 8 g 6- Trasporto del materiale estratto fuori cava attraverso strade bianche; 7-Trasporto del materiale alloctono in cava attraverso strade bianche; 8-Scarico del materiale alloctono per ripristino; 9-Operazioni di ripristino morfologico e di rimodellamento dell area di cava. TOTALE 3 g 8 g 3 g 1 g 2 g 76,4 g Soglie di emissione in g/h per diverse distanze del recettore Tab. 17 Distanza recettore < 50 m m m > 150 m Soglia oraria 83 g 189 g 418 g 572 Verifica 76,4 < 83 76,4 < ,4 < ,4 < 572 Misure di mitigazione Non sono necessarie misure di mitigazione 14/16

16 Macrofase C FASE 3-Erosione del vento sul cumulo di terreno vegetale accantonato; 4- Escavazione/estrazione inerte naturale (materiale di produzione); EMISSIONE ORARIA 2,4 g 5- Carico inerte su autocarro; 8 g 6- Trasporto del materiale estratto fuori cava attraverso strade bianche; 7-Trasporto del materiale alloctono in cava attraverso strade bianche; 8-Scarico del materiale alloctono per ripristino; 9-Operazioni di ripristino morfologico e di rimodellamento dell area di cava. TOTALE 3 g 8 g 3 g 1 g 2 g 27,4 g Soglie di emissione in g/h per diverse distanze del recettore Tab. 17 Distanza recettore < 50 m m m > 150 m Soglia oraria 83 g 189 g 418 g 572 Verifica 27,4 < 83 27,4 < ,4 < ,4 < 572 Misure di mitigazione Non sono necessarie misure di mitigazione Misure di mitigazione Alla luce delle valutazioni analitiche quantitative condotte sulle diverse fasi ed attività di cava, preso atto delle contemporaneità che si producono in seguito allo svolgimento delle medesime, dal confronto con le soglie minime emissive relative a diverse distanze dai recettori non si ravvisa la necessità di mettere in campo particolari misure di mitigazione per il rischio derivante dall'emissione di polveri. 15/16

17 5. CONCLUSIONI In riferimento all escavazione e contestuale ripristino della cava in oggetto sono stati individuati 4 recettori sensibili, posti nelle vicinanze dell'area di scavo, e sono state riconosciute 9 fasi potenzialmente capaci di emettere materiale polverulento in atmosfera. Si è proceduto quindi alla valutazione quantitativa delle emissioni distinguendo quelle che attengono unicamente alle fasi preparatorie della attività estrattiva in senso stretto, da quelle invece intimamente legate alle procedure di escavazione e contestuale ripristino. Per il computo totale delle emissioni orarie sono state considerate le effettive contemporaneità delle diverse fasi. Gli impatti più significativi riguardano la fase di scotico preliminare del settore Ovest dell'area di cava. Le fasi di escavazione e movimentazione dei materiali determinano apporti minori al Rateo Emissivo Totale, date le modeste volumetrie orarie di cui trattasi. Il passaggio dei mezzi pesanti sulla viabilità in uscita dalla cava, che risulta non asfaltata, offre anch'esso un contributo del tutto secondario, in virtù della limitata lunghezza del tratto viario e della costante manutenzione assicurata al fondo stradale. Dall'esame dei dati ottenuti analiticamente, emerge che la somma delle emissioni pulverulente orarie risulta assolutamente inferiore rispetto ai valori soglia per i quali si rendono necessarie azioni specifiche di mitigazione del rischio di emissioni polverulente. Inoltre, il recettore più prossimo all'area di cava si colloca in realtà nelle vicinanze del settore dell'area di cava già ripristinato, nel quale quindi non si prevede alcuna lavorazione né movimentazione di terreno o transito veicolare; per di più l'attività in grado di fornire il maggiore contributo relativo alla formazione di polveri viene svolta in planimetria sul lato opposto rispetto al posizionamento dello stesso recettore (ad una distanza da quest'ultimo di ca. 110 m). Tuttavia, in favore di sicurezza, al fine di assicurare il mantenimento di bassi livelli emissivi soprattutto per quanto concerne l'emissione polverulenta derivante da transito veicolare sulla viabilità non pavimentata, saranno adottate le seguenti misure ed accorgimenti: manutenzione periodica della viabilità vicinale, in modo da rendere insignificante la frazione percentuale di limo; limitazione della velocità dei mezzi a 10 Km/h. Per quanto esposto, in considerazione delle ipotesi assunte ed alla luce dei calcoli analitici effettuati, si ritiene verificata l emissione di polveri in atmosfera dovuta alle attività di cava proposta dalla Ditta Batti Pietro e figli snc, senza necessità di ricorso a specifiche misure di mitigazione. I l T e c n i c o Geol. Renzo Falaschi 16/16

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