SOMMARIO: 4) CALCOLO DI EMISSIONI IN PROSSIMITA DEL RECETTORE SENSIBILE (casa Paionni)

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2 INTRODUZIONE Nella presente relazione si valuterà l effetto delle emissioni di polveri durante la coltivazione inerti e ripristino di un area nelle vicinanze di un abitazione (Casa Paionni) e del recupero ambientale dell area più ampia al di sotto di essa. Tale abitazione viene considerata il recettore sensibile maggiormente interessato per la vicinanza all area e alla strada di cantiere. Una volta verificata l adeguatezza delle operazioni di coltivazione e ripristino nei confronti di questa abitazione, di seguito saranno verificati tutti gli altri recettori sensibili ricadenti a distanze maggiori di questo dal luogo dove si svolgeranno lavorazioni polverulenti. La presente documentazione tecnica riguardante la valutazione di emissioni polverulenti derivanti dall attività di cava a cielo aperto segue le linee guida di cui si è dotata la provincia di Firenze nell ambito di richieste di Autorizzazione all escavazione per quantificare le emissioni prodotte da attività polverulente che sono sottoposte a verifica o valutazione di impatto ambientale e al regime autorizzativo previsto dal D. Lgs. n 152/2006 Parte V Titolo I. Tali linee guida sono state redatte dall Arpat ( con riferimento a dati e modelli dell Agenzia di protezione ambientale degli Stati Uniti) in collaborazione con il costituendo Centro di riferimento per la modellistica sulla qualità dell aria (Crmqa) istituito dalla Regione Toscana. Le linee guida presentano dei metodi di stima delle emissioni di particolato di origine diffusa prodotte dalle attività di trattamento inerti e dei materiali pulverulenti in genere, e le azioni ed opere di mitigazione che si possono attuare. I metodi di valutazione proposti derivano sostanzialmente da dati e modelli dell US-EPA (AP-42 Compilation of Air Pollutant Emission Factors).

3 SOMMARIO: 1) IMPRESA OPERATRICE E AREE OGGETTO D INTERVENTO ESTRATTIVO 2) DISPOSIZIONI GENERALI 2.1 -PRODUZIONE E MANIPOLAZIONE DI MATERIALI POLVERULENTI 2.2 TRASPORTO, CARICO E SCARICO DEL MATERIALE POLVERULENTE 2.3 STOCCAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTI 2.4 -MATERIALI POLVERULENTI CONTENENTI SPECIFICHE CATEGORIE DI SOSTANZE 3) METODO DI STIMA DELLE EMISSIONI DI PARTICOLATO DI ORIGINE DIFFUSA PRODOTTA DALLE ATTIVITA DI TRATTAMENTO DEGLI INERTI E DEI MATERIALI POLVERULENTI IN GENERE E AZIONI E OPERE DI MITIGAZIONE CHE SI POSSONO ATTUARE AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL D. Lgs. 152/ MATERIALI POTENZIALMENTE POLVERULENTI CALCOLO DELLE EMISSIONI 3.3 -CALCOLO DELLE MAGGIORI EMISSIONI DOVUTE AL TRANSITO DEGLI AUTOMEZZI SULLE STRADE DI CANTIERE 4) CALCOLO DI EMISSIONI IN PROSSIMITA DEL RECETTORE SENSIBILE (casa Paionni) 4.1 FASE INIZIALE: COLTIVAZIONE E RIPRISTINO FASE FINALE: RECUPERO AMBIENTALE AREA FONDO EX CAVA 5) DICHIARAZIONI FINALI

4 1) IMPRESE OPERATRICI E AREE AGGETTO D INTERVENTO ESTRATTIVO Società e Legale Rappresentante: - INERTI COCCI s.r.l. con sede in Arezzo Loc. Ponte Buriano n 32 P.Iva , con impianto di trasformazione (di prima lavorazione) posto in Arezzo Strada Vicinale del Sorbo Loc. Patrignone. - Legale Rappresentante: Cocci Mara nata ad Arezzo il 25/05/1955 e residente in Loc. Ceciliano 87 legale rappresentante della Ditta Inerti Cocci S.r.l. Area oggetto di Piano di Recupero Ambientale: Arezzo Triangolo delle Cave NCEU di Arezzo, Sez. A, foglio n 69 p.lle 131, 132, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 164, 165, 166, 193, 194, 195, 216, 217, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 253, 255, DISPOSIZIONI GENERALI L azienda Inerti Cocci s.r.l. svolge attività di coltivazioni di inerti e ripristino ambientale per cui gran parte delle fasi lavorative ricadono nell abito della produzione, manipolazione, trasporto, immagazzinamento, carico e scarico di materiali polverulenti per cui si prende carico delle idonee e necessarie misure per contenere le emissioni delle polveri nell aria. Al fine di tale contenimento si tiene conto, in particolare, dei seguenti elementi: - pericolosità delle polveri; - flusso di massa delle emissioni; - durata delle emissioni; - condizioni metereologiche; - condizioni dell ambiente circostante. Pericolosità delle polveri Le polveri risultanti dalle varie attività lavorative del cantiere di coltivazione di inerti sono composte esclusivamente da materiale inerte e da terreno vegetale di granulometria estremamente minuta. Le polveri non contengono silice cristallina. Flusso di massa delle emissioni Il flusso di massa delle emissioni dipenderà dalla velocità del vento e dalla densità delle polveri immesse nell aria in un certo periodo di tempo in seguito agli interventi di trasformazione dell area di cava. Nella presente area di cava non si hanno manifestazioni atipiche di correnti d aria in quanto l ambiente non ha particolari conformazioni geologiche che possano convogliare i flussi d aria o limitarne la velocità. Per le considerazioni analitiche del fenomeno di dispersione delle polveri in atmosfera sono stati presi i dati provenienti dalla provincia di Firenze. Qualora nelle formule di calcolo venga richiesta la velocità media del vento locale, abbiamo provveduto ad applicare al vento una velocità media di 3/4 metri al secondo come si evince dalla lettura delle mappe di velocità media annua del vento fornite dall Atlante Eolico Italiano, realizzato dal CESI/ERSE e dall università di Genova. Durata delle emissioni Le emissioni delle polveri nell aria dureranno per tutta la durata dell attività di coltivazione, ripristino e recupero ambientale della cava.

5 In base all attuale fase economica di stallo e alla distanza della cava dall impianto di trasformazione il cantiere, nel suo cronoprogramma globale, avrà una durata di circa 2 anni, considerando solo 5 giornate lavorative alla settimana più ferie varie, per un complessivo di 200 gg all anno. La consistenza delle emissioni varierà in rapporto alla tipologia delle fasi lavorative e alla durata di queste: Le fasi lavorative si suddividono in tre tranches scavo di superficie 1650 mq. Inizialmente si provvederà ad eseguire la scoperchiatura o scotico di ciascuna AREA o tranche di escavazione ed all accantonamento provvisorio dell intero banco di terreno vegetale dello spessore di circa 1,5 metri in cumuli stoccati sia un forma di barriera acustica che in cumuli temporanei, dopo di che si provvederà ad effettuare il vero e proprio scavo delle 3 tranches l una dopo l altra. Non appena l escavazione di ciascuna tranche sarà completata si provvederà all immediato ripristino in modo che tutte le operazioni di coltivazione e di ripristino abbiano una durata di massimo 6 mesi. Al completamento di quest area più prossima al recettore sensibile si provvederà al recupero ambientale della rimanente area bassa della ex cava La Gemma e delle scarpate che durerà circa 18 mesi. L introduzione nell area di cava di terre e rocce di scavo e dei limi certificati durerà costantemente per l intera estensione dei 2 anni. Si considera perciò una media annuale di 200 giorni/anno. Al fine del calcolo della tempistica delle varie fasi di lavorazione abbiamo considerato che la società Inerti Cocci SRL si avvarrà di due automezzi della portata di mc per il trasporto all impianto di trasformazione del materiale inerte da trattare per un numero globale di viaggi di 17 volte in andata e 17 nel ritorno in una giornata con un complessivo di 34 viaggi A/R per un totale di circa 300 mc di materiale inerte. Per tutte le fasi di coltivazione e recupero ambientale dell area, considerando una media di 200 giorni/anno, ci si potrà avvalere della Tabella 17 delle linee guida di Arpat come riferimento per le valutazioni delle emissioni. Condizioni metereologiche I lavori saranno svolti in ogni situazioni climatica, sia d inverno che d estate, per cui il cantiere sarà sottoposto a venti forti, a piogge intense e a lunghe giornate di sole pieno. Le fasi di lavoro comunque si interromperanno qualora per condizioni climatiche particolari si ravveda rischio di salute per gli operatori. Condizioni dell ambiente circostante L ambiente circostante è prevalentemente agricolo e coltivato in modo estensivo. Ad eccezione di un abitazione nelle vicinanze (50 m) dell Area di coltivazione, le altre abitazioni di tipo sparso si trovano a più di 150 mt di distanza dall area di cava. Per il fatto che la strada di cantiere, l area di coltivazione e l area del recupero ambientale siano al di sotto della quota di campagna dell abitazione (0-8,1 mt) gli effetti negativi delle emissioni di polveri nell atmosfera saranno parzialmente inibiti per questi motivi geomorfologici PRODUZIONE E MANIPOLAZIONE DI MATERIALI POLVERULENTI I macchinari e i sistemi utilizzati per la preparazione o la produzione come ad esempio la frantumazione, cernita, miscelazione e attività similari riguardanti la fase finale della elaborazione degli inerti non avviene nella cava in esame ma all apposito impianto di trattamento degli inerti ubicato nel Comune di Arezzo per cui già si è provveduto a redigere apposito progetto contenente

6 una propria valutazione delle polveri e per questo in attesa di Autorizzazione da parte dell ente competente quali gli uffici preposti della Provincia di Arezzo. Nella presente area di cava si svolgerà solo attività di escavazione con idonei escavatori cingolati, carico immediato degli inerti su vari autoveicoli su gomma, trasporto del materiale dall area di cava all impianto di trattamento e ripristino ambientale con l ausilio di una ruspa su cingoli TRASPORTO, CARICO E SCARICO DEL MATERIALE POLVERULENTE Per il trasporto del materiale inerte verranno utilizzati autocarri dotati di teloni di copertura. In genere durante la movimentazione di terreno vegetale (cappellaccio) e l estrazione di inerti, la qualità del materiale presenta un naturale grado di umidità per cui non si rende necessario nessun tipo di impianto particolare per l abbattimento delle polveri. La viabilità di cantiere verrà realizzata con uno strato finale di ghiaia spezzata di medie dimensioni STOCCAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTI All inizio della fase di coltivazione di inerti dell area lo strato superficiale di terreno vegetale verrà temporaneamente stoccato in 3 diverse aree atte ad essere immediatamente reintrodotte alla fine dell escavazione del materiale inerte. E bene sempre fare riferimento alla metodologia di scavo e ripristino che sarà praticata in tale area estrattiva; Schema tipo In considerazione della conformazione topografica e delle caratteristiche litostratigrafiche dei terreni interessati dai lavori, si ritiene particolarmente efficace, anche ai fini della successiva risistemazione, l adozione del metodo di coltivazione per 3 tranches verticali affiancate. Esso prevede l ideale suddivisione del giacimento in settori verticali contigui, che progressivamente saranno oggetto di coltivazione e risistemazione. Il dimensionamento di ogni tranche avviene in funzione sia dello spessore del materiale utilizzabile, che della potenza della copertura sovrastante ed è ciascuna di circa mq. Una volta completata la fase estrattiva di una tranche si inizia la coltivazione di quella adiacente, procedendo nel medesimo tempo al parziale ripristino della precedente che viene rimodellata secondo un profilo il più vicino possibile a quello previsto dal progetto di risistemazione ambientale. La coltivazione di ciascuna tranche avviene in tre fasi principali, di seguito descritte. - FASE A Dopo essere stata realizzata la strada di cantiere verrà aperto il fronte di cava sulla scarpata adiacente la tranche da scavare. La strada di arroccamento alla tranche partirà dalla quota di fondo cava di 243 m alla quota di campagna della zona estrattiva pari a 249,10 m con un salto di quota di circa 6,10 metri. Anche le scarpate limitrofe alle tranches verranno abbassate parzialmente per motivi di stabilità dei fronti di scavo e il terreno verrà posizionato nel fondo cava in cumuli separati in attesa temporanea del loro ripristino. Il tetto del banco conglomeratico viene messo a giorno arretrando il fronte dei terreni che ne costituiscono la copertura. Lo scotico del terreno vegetale, da stoccare temporaneamente in aree adiacenti, nel caso di breve durata dell intervento (su piccole aree), anche nella forma di barriere acustiche di altezza idonea,

7 non prevede la necessità di semine protettive e di concimazioni curative e correttive per mantenerne le caratteristiche originarie. Il primo intervento consisterà nella scoperchiatura del banco ghiaioso e verrà eseguito per asportazione progressiva e distinta dello strato più superficiale del terreno vegetale, dello spessore di circa cm 40-50, del sottostante strato terroso intermedio e dello strato inerte. Sia il terreno vegetale, che il cappellaccio, verranno separatamente conservati per il successivo impiego durante le operazioni di ripristino. Parte della copertura sarà accantonata sotto forma di una dorsale continua per la realizzazione della barriera acustica o nell area a disposizione adiacente alla barriera acustica e ricollocata a copertura della tranche solo alla fine del riempimento con terre e rocce di scavo provenienti dall esterno. Parallelamente al ripristino della copertura inizierà il rimodellamento morfologico delle scarpate limitrofe alla tranche. La fase dello scoperchiamento del banco sabbioso-ghiaioso permette la formazione di uno splateamento alla quota di 247,60 m slm; - FASE B L orizzonte conglomeratico è coltivato con uno scavo largo circa m, che si estende in posizione interna parallelamente al fronte di avanzamento. La strada di cantiere in questa fase si è abbassata di dimensione pari allo spessore del banco di terreno vegetale scoperchiato (247,60 m) con un salto di quota di circa 4,60 m. L escavazione di uno spessore di ghiaia alto 6,60 m comporta il ricorso a 4 strati escavati alti 1,5/2,00 m: questa altezza corrisponde del resto alla massima estensione del braccio dell escavatore, e pertanto alla massima altezza raggiungibile nel mantenimento di condizioni operative di sicurezza per il lavoratore. L escavatore si attesterà dapprima ad una quota di circa 247,60 m slm: da quella quota attaccherà il fronte di scavo in arretramento. La quota di fondo cava è stata stabilita a 241,00 m.s.l.m. pari a 2 metri oltre la quota massima di escursione della falda acquifera (239,00 m.s.l.m.). - FASE C Al termine dalla completa coltivazione della prima tranche la strada di cantiere sarà completamente pianeggiante (poiché il braccio dell escavatore permette tali dimensioni di scavo) e avrà inizio il ripristino (in arretramento) della tranche con riempimenti di terreno provenienti dall esterno dell area di cava e cioè con terre e rocce di scavo (certificati) provenienti dai cantieri edili e limi di lavorazione (certificati) provenienti dall impianto Inerti Cocci. Parte di questo materiale era stato già stato stoccato a parte durante la fase di coltivazione della tranche. Per motivi di sicurezza, gli autocarri che entreranno nell area di coltivazione per i ripristini saranno esclusivamente mezzi dell azienda INERTI COCCI con personale proprio. Gli autocarri provenienti dai cantieri edili diversi dai sopraddetti dovranno scaricare il materiale per i ripristini SOLO nelle aree predisposte sul fondo cava dell area assoggettata ai soli ripristini ed esterna alla zona oggetto di coltivazione inerti. Solo dopo il ripristino della prima tranche inizierà la scoperchiatura della seconda tranches e di seguito la coltivazione della stessa. La scoperchiatura della successiva tranche verrà stoccata in due cumuli separati nella zona della prima tranche. Detti cumuli verranno spianati in un secondo momento, il tempo necessario dovuto al costipamento delle terre e rocce di scavo. Una volta stabilizzatosi la quota del piano di campagna dell area ripristinata si procede allo spandimento del cappellaccio e dello strato più superficiale di terreno vegetale. Questa è la successione tipica delle fasi lavorative per tranches di coltivazione. Nel dettaglio potremmo specificare quanto segue:

8 - Per la coltivazione della 2 e te3 tranche occorrerà realizzare un secondo tratto di strada di cantiere e l abbassamento del fronte di scarpata sul lato a nord dell area di coltivazione. Verrà realizzato un secondo fronte di cava e la strada di cantiere avrà le medesime caratteristiche di quella predisposta per il primo fronte di cava. - Terminata l escavazione della 2 tranche (in modalità identica alla 1 tranche) si procederà al suo completo ripristino e la scoperchiatura della 3 tranche sarà stoccata e successivamente spianata sopra la 2 tranche. - Terminata l escavazione della 3 tranche (in modalità identica alla 1 e 2 tranche) si procederà al suo completo ripristino e la scoperchiatura della 1 tranche che era stata posizionata perimetralmente all area di coltivazione sotto forma di barriera acustica verrà successivamente spianata sopra la 3 tranche. - Parimenti alla volumetria di ghiaia asportata dovrà essere reintrodotta all interno dell area di cantiere medesime volumetrie di terre e rocce di scavo e limi (certificati) per i ripristini. - Prima di iniziare le fasi di scoperchiatura dovranno essere realizzati i fossi di guardia perimetrali all area di coltivazione in modo da difendere le scarpate della cava da fenomeni di ruscellamento di acqua comunque non contaminata (poiché proveniente da un orto) dall alto dei fronti. - Durante la fase di coltivazione l acqua meteorica non dovrà fuoriuscire dall ambito dell area di cava e non dovrà riversarsi sulla strada di cantiere né tantomeno sull area bassa di cava ma con un apposita dorsaletta in rilievo posizionata all imboccatura del fronte di cava dovrà essere contenuta all interno della tranche per penetrare negli strati sottostanti in base all alta permeabilità del renone naturale. - Per le caratteristiche agricole e naturali di queste aree e per le attività lavorative che vi si svolgono si ritiene sia nullo il contenuto contaminante delle acque meteoriche nel sito di cava. - E vietato lo scalzamento al piede dei singoli fronti di scavo. - L accesso dei mezzi all area di cava avverrà direttamente dalla Strada Vicinale del Sorbo a poche decine di metri dall impianto di trasformazione inerti INERTI COCCI srl. - Non verrà minimamente presa in considerazione la viabilità Provinciale Setteponti. - L ingresso dei non addetti ai lavori sarà impedito da una sbarra collocato in continuità con la recinzione all ingresso di tutta l area di Recupero Ambientale. - L ingresso agli autocarri esterni all azienda INERTI COCCI sarà interdetto con idonea segnaletica all interno del perimetro dell area estrattiva. - Verosimilmente tutta l area interessata complessivamente dalla coltivazione o anche solo da modesti rimodellamenti morfologici sarà recintata MATERIALI POLVERULENTI CONTENENTI SPECIFICHE CATEGORIE DI SOSTANZE In base ai valori massimi delle sostanze di cui all allegato I, parte II, tabella A1-A2-B e allegato I, paragrafo 1, tabella A1 si dichiara che le sostanze presenti sono tutti contenuti nei limiti o assenti. Le polveri non contengono silice cristallina.

9 3 - METODO DI STIMA DELLE EMISSIONI DI PARTICOLATO DI ORIGINE DIFFUSA PRODOTTA DALLE ATTIVITA DI TRATTAMENTO DEGLI INERTI E DEI MATERIALI POLVERULENTI IN GENERE E AZIONI E OPERE DI MITIGAZIONE CHE SI POSSONO ATTUARE AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL D. Lgs. 152/2006 Premessa I metodi di valutazione proposti provengono principalmente da dati e modelli dell US-EPA (AP-42 Compilation of Air Pollutant Emission Factors). I modelli e le tecniche di stima delle emissioni si riferiscono oltre che al PM10 anche a PTS (polveri totali sospese) e PM2.5. In mancanza di informazioni specifiche, osservando i rapporti tra i fattori di emissione di PM10 e PTS relative alle altre attività oggetto del presente lavoro, si può ritenere cautelativo considerare una componente PM10 dell ordine del 60% del PTS. In genere per tutte le varie lavorazioni le stime devono essere riferite all unità oraria considerando un livello di attività media sul periodo di lavoro. Per materiale sufficientemente umido si intende quello che ha un contenuto di umidità compreso tra 0.5% e 3.0% in massa. In riferimento all attività in esame, per la stima delle sorgenti di emissioni di polveri, sono state prese in considerazione: 1. Scotico e sbancamento del materiale (terreno) superficiale; 2. Formazione delle rampe di salita sui promontori da coltivare; 3. Erosione del vento dei piazzali e rampe; 4. Escavazione/estrazione inerte naturale (materiale di produzione); 5. Carico inerte su autocarro; 6. Movimentazione (trasporto) dei materiali caricati verso l impianto e ritorno; 7. Scarico terre e rocce di scavo per ripristini finali 8. Ripristino materiale superficiale. Nel seguito saranno illustrate le fasi lavorative, ed in particolare le operazioni prese in esame che potrebbero dar luogo ad emissioni diffuse derivanti dalla presenza di materiali utilizzati (sabbia, ghiaia, argilla, terra vegetale) nel ciclo produttivo. Per quanto riguarda l analisi dei risultati delle stime effettuate ed in riferimento alle 8 operazioni sopra descritte, risulta fondamentale precisare le seguenti contemporaneità di attività potenzialmente sorgenti di emissioni di polveri diffuse: 1 e 2 : contemporanee 3 costante, presente in tutte le fasi 4 e 5: contemporanee 6 e 7: contemporanee 8: fase finale di ogni tranches E fondamentale ricordare che ogni tranche si sussegue l una all altra fino al completo arretramento del fronte di scavo con una ciclicità di circa 7 settimane per cui non è possibile comparare le fasi lavorative tra di loro (tanto meno le contemporaneità) cercando di evincere dei dati che ne possano caratterizzare le diversità della capacità emissiva. Occorre, invece, in virtù di tale ciclicità stretta tra il susseguirsi delle tranches (tanto più delle fasi lavorative) ritenere costante il potere emissivo all interno delle 4 settimane potenziali.

10 Resta fermo comunque che ogni fase lavorativa dovrà essere analizzata nel profondo per comprendere il fenomeno emissivo ed eventualmente contenerne gli effetti con azioni mitigatrici MATERIALI POTENZIALMENTE POLVERULENTI Le polveri derivanti dall attività di scavo e ripristino d inerti naturali, sono composte da terreno vegetale con granulometria estremamente fine, ma che non contengono silice cristallina e/o altro materiale cancerogeno. Le strade di cantiere e le strade vicinali saranno realizzate con l inerte proveniente dalla cava. GRANULOMETRIA E PESO SPECIFICO INERTI ESTRATTI Descrizione: ghiaie sabbiose in matrice sabbioso limosa Granulometria: ghiaia 71,7%, sabbia 22,4%, limo 5,9% Peso specifico: peso specifico Gs (gr/cm3) = 1,800 GRANULOMETRIA E PESO SPECIFICO CAPPELLACCIO Descrizione: limo con sabbia e ghiaia leggermente argilloso Granulometria: limo 34%, sabbia 25,9%,ghiaia 22,6%, argilla 17,5% Peso specifico: peso specifico Gs (gr/cm3) = 2,701 GRANULOMETRIA E PESO SPECIFICO LIMO Descrizione: limo argilloso sabbioso con ciottoletti Granulometria: limo 44,2%, argilla 22,4%, sabbia 19,7%,ghiaia 13,7%, Peso specifico: peso specifico Gs (gr/cm3) = 2, CALCOLO DELLE EMISSIONI Di seguito si riporta la stima delle emissioni dovute alle suddette attività sulla base dell applicazione dei modelli proposti dalle linee guida. I modelli e le tecniche di stima delle emissioni presenti nelle linee guida si riferiscono oltre che al PM10 anche a PTS (polveri totali sospese) e PM2,5. Per queste frazioni granulometriche tuttavia non sono state sviluppate analoghe valutazioni e identificazioni di eventuali soglie emissive. Di conseguenza, verranno di seguito applicati i modelli di dispersione in riferimento ai valori limite di PM10 dovuti all emissione dell attività in esame. Si chiama Rateo Emissivo Totale (in genere all ora) la somma di tutte le emissioni (attività svolta x fattore di emissione), cioè: Rateo Emissivo totale= emissione dello scotico del materiale superficiale + emissione dello scarico del materiale superficiale + emissione erosione del vento + emissione sbancamento del materiale di produzione + emissione del carico su autoveicolo del materiale di produzione + emissione del trasporto del materiale di produzione + emissione dello scarico del materiale di ripristino + emissione del ripristino del materiale superficiale Si ricorda che i limiti di legge per il PM10 (riferiti al 2005) sono relativi alle concentrazioni medie annue ( 40 microgrammi/metrocubo) ed alle medie giornaliere (50 microgrammi/metrocubo) del quale sono ammessi tuttavia 7 superamenti (dal 2010) in un anno.

11 Considerando perciò, al limite massimo dei casi, che tutte le operazioni venissero svolte contemporaneamente con azioni di mitigazione delle emissioni (previo inumidamento del materiale e della viabilità) avremo il seguente dato secondo la Tabella E3 (pag.12) delle Linee Guida di Arpat: Rateo Emissivo totale massimo MEDIO ORARIO (mitigato)= emissione dello scotico del materiale superficiale (24 g/h) + emissione dello scarico del materiale superficiale (9 g/h) + emissione erosione del vento (1 g/h) + emissione sbancamento del materiale di produzione (20 g/h) + emissione del carico su autoveicolo del materiale di produzione (61 g/h) + emissione del trasporto del materiale di produzione (45 g/h)+ emissione dello scarico del materiale di ripristino (9 g/h) + emissione del ripristino del materiale superficiale (24 g/h) = 195 g/h Confrontando questo dato con la Tabella 17 delle linee guida di Arpat, si vede come tali emissioni possano essere considerate poco accettabili o quanto meno degne di essere monitorate meglio. Già a questo punto si può notare quanto ci possano venire in soccorso le tecniche di mitigazione come l inumidimento costante e razionale della strada e del materiale di scavo e di riporto. Questo dato ovviamente non può essere preso in maniera perentoria e sempre verificata per cui di seguito conviene fare un analisi più ravvicinata delle fasi di lavoro distintamente a seconda anche della distanza dal recettore sensibile per il quale dobbiamo prestare maggiore attenzione. Poiché per motivi aziendali le fasi di lavoro saranno svolte solo da 3 operatori ( 2 escavatoristi alternati e 2 autisti di autocarro per un massimo di 8/9 viaggi ciascuno in una giornata) e si svolgeranno tutte l una successiva all altra e non contemporaneamente, si può ben comprendere come tali emissioni NELLA REALTA si riducano fortemente.

12 3.3 - CALCOLO DELLE MAGGIORI EMISSIONI DOVUTE AL TRANSITO DEGLI AUTOMEZZI SULLE STRADE DI CANTIERE Prima di andare oltre con i nostri dati di partenza di Inerti Cocci e procedere alla stima delle emissioni polveri in atmosfera in base alle diverse fasi lavorative, è bene definire, secondo i modelli di calcolo utilizzati, cosa si intenda per emissione di polveri dovuto al transito di mezzi su strade non asfaltate (AP ). L emissione dovuta al transito veicolare nelle strade di cantiere infatti compone circa il 90% del totale delle emissioni delle fasi lavorative di una cava di inerti. Si ipotizza che il contenuto di silt del materiale che costituisce la pista sia pari al 10% e che il camion abbia mediamente un peso a carico di 25 t. Inserendo questi dati nell espressione Unpaved road : Efi = Ki (S/12) ai (W/3) bi dove: EFi è il fattore di emissione lineare in kg/km i è il particolato (PTS, PM10, PM2,5) S contenuto di limo del suolo in percentuale in massa (%) W il peso medio veicolo in t Ki, ai, bi sono coefficienti che variano a seconda del tipo di particolato Ki ai bi PTS 1,38 0,7 0,45 PM10 0,423 0,9 0,45 PM2.5 0,0423 0,9 0,45 si ottiene un fattore di emissione di 0,93 kg/km o l equivalente di 0,93 g /m di strada bianca di cantiere. Cioè, al transito degli autocarri nella strada non asfaltata e non trattata si emetterà nell atmosfera circa 0,93 g di polvere per ogni metro lineare percorso.

13 4 - CALCOLO DI EMISSIONI IN PROSSIMITA DEL RECETTORE SENSIBILE Casa Paionni Vediamo quindi cosa accade intorno al nostro recettore sensibile, Casa Paionni, nelle fasce di distanza di metri, metri e maggiori a 150 metri. A partire dalla rappresentazione allegata, che descrive la variazione delle operazioni e della viabilità dei mezzi d opera dell azienda durante la coltivazione dell area, si scende nel dettaglio per analizzare puntualmente per fasce di distanza l impatto delle polveri dovuto alla tipologia lavorativa ed al traffico veicolare. 4.1 Area estrattiva, presso la Casa Paionni, di coltivazione inerti e ripristino I dati iniziali globali considerano: - durata presunta dei lavori: 120 giorni - 5 giornate lavorative alla settimana per la durata di 8 ore ciascuna; - Impiego di 2 automezzi di portata circa mc ciascuno; - Impiego di 2 mezzi cingolati di cava; - 45 minuti di viaggio per ciascun automezzo per portare il materiale inerte all impianto di trasformazione e ritorno (comprensivi di carico e scarico); -17 carichi complessivi massimi al giorno; -17 viaggi di andata e 17 al ritorno; -237 metri circa di viabilità media di cantiere percorsi ogni viaggio; -300 mc di materiale inerte trasportato all impianto al giorno; -verranno coltivati complessivamente mq di area (media giornaliera di 40,91 mq); -verranno accantonati complessivamente mc di cappellaccio (media giornaliera di 61,36 mc); -verranno estratti complessivamente circa ,4 mc di ghiaia (media giornaliera di 270 mc); - verranno reintrodotti in cava mc di terre e rocce di scavo /limi certificati.( media giornaliera 189,53 mc); -verranno ripristinati complessivamente mc massimo di materiale proveniente da terre e rocce di scavo miscelato a limi certificati (media giornaliera di 250,1 mc); comprensivi di mc di cappellaccio già accantonato. 1mc = 1,7 Mg (megagrammo o tonnellata) 270mc x 1,7 Mg = 459 Mg giornalieri di materiale inerte asportati 189,53mc x 1,7 Mg = 322,2 Mg giornalieri di terreno vegetale reintrodotti 237ml x 2 (viaggi A/R)x 17 viaggi = metri lineari di viabilità di cantiere percorsa al giorno AREA di fondo della ex cava di recupero ambientale I dati iniziali globali considerano: - durata presunta dei lavori: 18 mesi o 300 gg ( calcolando un periodo di media 200 giorni lavorativi/anno) - 5 giornate lavorative alla settimana per la durata di 8 ore ciascuna; - Impiego di 2 mezzi cingolati di cava; -verranno ripristinati/recuperati complessivamente mq di area (media giornaliera di mq);

14 -verranno ripristinati complessivamente circa mc di terre/rocce di scavo di spessore medio di circa 1 metro (media giornaliera di 63.6 mc); - il materiale verrà introdotto da autocarri nell area bassa della x cava nella zona dell accesso carrabile e lo depositeranno in prossimità di esso e lungo un lato della strada di cantiere metri circa di pista bianca di cantiere percorsi ogni viaggio - 5 mc di portata media degli automezzi (non di cava); - 13 scarichi medi complessivi al giorno; - 13 viaggi di andata e 13 al ritorno (si consideri che però la maggior parte dello scarico delle terre e rocce di scavo avverrà nella zona dell accesso carrabile di cantiere per cui può considerarsi anche nullo il transito nell area grande di ripristino). 1mc = 1,7 Mg (megagrammo o tonnellata) 63,6mc x 1,7 Mg = 108,12 Mg giornalieri di terreno vegetale 153ml x 2 (viaggi A/R)x 13 viaggi = metri lineari di viabilità di cantiere percorsa al giorno Entrando nel dettaglio, fase per fase, in un calcolo medio giornaliero: -Area di coltivazione e ripristino ( metri dal recettore sensibile) durata circa 6 mesi (i dati emissivi si evincono dall analisi analitica di ciascuna fare operativa seguendo le procedure indicate dalle LINEE GUIDA di ARPAT) Fasi di lavorazione Emissione g/h Scotico materiale superficiale 29,22 Scarico materiale superficiale 7,04 Sbancamento del materiale di produzione 22,37 Carico su autoveicoli del materiale di produzione 68,85 Erosione del vento 0,39 Scarico terre e rocce di scavo per ripristini 21,75 Ripristino e movimentazione materiale superficiale 7.06 e terre/rocce di scavo Sommatoria (ad eccezione del trasporto) 156,68 g/h Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada senza mitigazioni)= tot 237 metri Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada CON mitigazioni)= tot 237 metri 936,74 g/h 93,67 g/h Sommatoria: COMPRENSIVA del trasporto (distanza media 150mt) 250,35 Scotico del materiale superficiale (tabella 4 linee guida Arpat - SCC ) - materiale umido naturalmente (valore medio 3%) L'attività di scotico e di sbancamento superficiale viene eseguita con una ruspa o un escavatore secondo quanto indicato nel paragrafo Heavy construction operations dell'ap-42, produce emissioni di PTS con un rateo di 5,7 kg/km. In altri settori (ad esempio Mineral Products Industry: Coal Mining, Cleaning, and Material Handling paragrafo 11.9) alle attività degli strati superficiali sono associati altri fattori di emissione. In particolare abbiamo utilizzato l'scc (SCC

15 source classification code) nel quale il fattore di emissione per metro cubo espresso in chilogrammi è calcolato con la formula: H è l altezza di caduta in m (0.5 mt poiché viene immediatamente scaricato a terra per la realizzazione delle rampe) M è il contenuto in percentuale di umidità naturale del terreno (si assume un valore medio tra 0.25% e 5% e cioè 3%) Se si considerano 61,36 mc di cappellaccio rimosso in base alla media giornaliera Il risultato del calcolo porta ad un fattore di emissione pari a 0,00381 kg/mc di materiale rimosso. Essendo rimossi giornalmente pochi metri cubi giornalmente (mediamente 61,36 mc) si ottengono emissioni pari a: 61,36 mc X 0,00381 kg/mc = 0,23378 kg/mc e perciò 2.33,78 g/mc al giorno. 233,78 g/mc : 8 ore = 29,22 g/h di polveri. (Il fattore di emissione è assegnato per le polveri totali (PTS); per riferirsi al PM10 si può cautelativamente considerare l emissione come costituita completamente dalla frazione PM10, oppure considerarla solo in parte costituita da PM10. In tal caso occorre esplicitare chiaramente la percentuale di PM10 considerata. In mancanza di informazioni specifiche, osservando i rapporti tra i fattori di emissione di PM10 e PTS relativi alle altre attività oggetto del presente lavoro, si può ritenere cautelativo considerare una componente PM10 dell ordine del 60% del PTS.) Scarico materiale superficiale (tabella E3 linee guida Arpat SCC ) - materiale umido naturalmente (valore medio 3%) Il materiale dopo essere stato scoticato viene scaricato dall escavatore o pala nelle apposite zone adibite alla realizzazione delle barriere acustiche o cumuli provvisori - 4 E = 5,4 x 10 kg/mg = 0,0054 Kg/Mg - 61,36 mc di cappellaccio movimentato al giorno X 1,7 Mg = 104,31 Mg kg x 104,31 Mg = kg Kg : 8 ore = Kg/h = 7,04 g/h Sbancamento del materiale di produzione: - materiale inerte (tabella E3 linee guida Arpat - SCC ) - Parametri e mitigazione 60% PTS

16 - 4 - Fattore di emissione E = 3,9 x 10 kg/mg -fattore di emissione = 3,9 x 0,0001 kg di polveri in un Mg mc x 1.7 Mg = 459 Mg al giorno di materiale inerte Mg x = 0,1790 kg di polveri /die - 0,1790 kg: 8 ore = kg/h = 22,37 g/h Carico su autoveicoli del materiale di produzione (tabella E3 linee guida Arpat - SCC ) Fattore di emissione E = 1,2 x 10 kg/mg mc x 1.7 Mg = 459 Mg al giorno di materiale inerte Mg x = kg di polveri /die kg: 8 ore = kg/h = 68,85 g/h Erosione del vento (tabella E3 linee guida Arpat - AP ) (durante le fasi di lavoro e non del materiale fermo) -velocità 3-4 m/s (velocità media nella zona di Laterina così come fornite dall Atlante Eolico Italiano, realizzato dal CESI/ERSE e dall università di Genova. -superficie giornaliera media lavorata=40,91 mq + eventuali cumuli Come già detto verranno realizzati cumuli del materiale di scotico anche sotto forma di barriere acustiche. Il cumulo che verrà realizzato per le barriere acustiche viene assimilato ad una forma conica allungata, avrà un'altezza di 3 m, il diametro di base pari a 7 m e uno sviluppo di circa 120 metri. La superficie laterale è di circa a 360 mq. Poiché il rapporto altezza diametro sarà maggiore di 0,2 (in particolare 3/3.5 = 0,857) il cumulo sarà da considerare alto con un fattore di emissione pari a E = 7,9 x 10 Kg/m dove i è il particolato (PTS, PM10, PM2,5) EFi è il fattore areale di emissione dell'i-esimo tipo di particolato a è la superficie dell'area movimentata in mq

17 movh è il numero di movimentazioni ora 7,9 / x (40 mq terreno lavorato mq superficie cumulo )= kg/giorno kg/giorno= 3,16 g/giorno= 0,39 g/h Scarico terre e rocce di scavo per ripristini (tabella E3 linee guida Arpat- SCC ) Per i ripristini si utilizzano anche terre e rocce di scavo proveniente da luoghi diversi dall area di cava e in genere provenienti dalle fasi di scavo di cantieri edili o stradali. In genere tale materiale arriva in cava fresco di scavo e perciò con un grado di umidità naturale compreso tra lo 0.25% e il 5%. -fattore di emissione in kg per ogni Mg di terre e rocce di scavo reintrodotte è: - 4 E = 5,4 x 10 kg/mg = 0,0054 Kg/Mg - si consideri una medi giornaliera di riporti di terra/rocce di scavo per i ripristini in mc 189,53 mc - 189,53 mc x 1,7 Mg = 322,20 Mg kg x 322,20 Mg = 0,17398 kg - 0,17398 Kg : 8 ore = Kg/h = 21,75g/h Scarico terre e rocce di scavo per ripristini (tabella E3 linee guida Arpat) -materiale umido naturalmente -fattore di emissione in kg per ogni mc di copertura rimossa: 0,0005 kg per ogni mc - 0,0005 kg x mc = 0,10 kg di polvere emessi nell aria/die kg: 8 ore = kg/h - 0,0013 kg /h = g/h. Ripristino e movimentazione cumuli di materiale superficiale (tabella E3 linee guida Arpat) - Come per il caso precedente si prenda preliminarmente in considerazione il fattore di emissione del materiale umido naturalmente 4.8% -fattore di emissione in kg per ogni Mg di copertura ripristinata e terre e rocce di scavo reintrodotte: - 4 E = 2,26 x 10 kg/mg = 0, Kg/Mg - Si considerano i mc di cappellaccio ripristinato sommato al quantitativo di terre e rocce di scavo reintrodotte (quota giornaliera) = 250 mc/die - 0, kg x 250 mc = 0,0565 kg di polvere emessi nell aria/die kg: 8 ore = kg/h - 0,00706 kg /h = 7,06 g/h.

18 Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (capitolo 1.5 linee guida Arpat) (su strade non asfaltate non inumidite) ad una distanza media dall abitazione superiore ai 150 metri. -fattore di emissione = 0,93 g/metro di strada sterrata percorsa Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada)= tot 237 metri X 34 viaggi/giorno= 8058 mt X 0.93g/m (fattore di emissione)= 7493,94 g/die -in rapporto alle 8 ore lavorative la media oraria di emissioni da trasporto sarà: Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada)= tot 237 metri 7493,94 g/die 936,74 g/h Si noti immediatamente che quest ultimo dato sia il più significativo di tutti per cui è proprio su questo che dobbiamo porre la maggiore attenzione anche in termini di mitigazione. Se mitighiamo questi valori bagnando periodicamente la strada di cantiere avremmo un miglioramento delle emissioni dovute al trasporto tra il 50% ed il 90%, vale a dire che all ora potremmo disperdere nell aria solo: 468,37 g/h (max) 93,67 g/h (min). Se la strada venisse inumidita regolarmente ogni ora i valori di spolveramento della pista si ridurrebbero fino al 90% del loro valore iniziale. Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada ad una distanza media dalla casa di 150 mt)= tot 237 mt Mitigato 50% = 468,37 Mitigato 90% = 93,67 g/h Questa considerazione riguardo le azioni di mitigazione possono essere fatte per ogni fase particolare di lavorazione degli inerti; Analiticamente si chiama Efficienza di Rimozione la % di abbattimento o mitigazioni applicabili (es. per inumidimento artificiale) dell emissione delle varie attività. Se ad esempio si inumidisce il materiale in modo idoneo si riduce il potere emissivo di una certa attività del 50% e fino oltre del 90%. RICAPITOLANDO: (fase di coltivazione e ripristino con distanza tra i metri dal recettore sensibile e per distanze maggiori): In una giornata lavorativa di 8 ore, seguendo una programmazione media della successione delle fasi lavorative tutte concentrate ad una distanza tra i 50 e i 100 metri dall abitazione, si può valutare che vengano immessi nell aria circa 156,68 grammi all ora, senza alcuna attività mitigatrice. Sommando ad essi il valore di spolveramento della pista di cantiere distante dalla casa 150 metri di media, comprensivo di azioni mitiganti con inumidimento orario di tutto il tratto fino all uscita, il valore di immissione nell aria sarà di circa 250,35 grammi/ora.

19 In base al confronto con la Tabella 17 delle Linee Guida di Arpat le operazioni di coltivazione e ripristino dell AREA di coltivazione MEDIANTE AZIONI MITIGATRICI SULLA STRADA, è completamente compatibile con la presenza di un abitazione a breve distanza da quest area di coltivazione. -Area bassa della ex cava di ripristino ambientale ( metri e oltre dal recettore sensibile) durata circa 18 mesi o 300 gg ( calcolando un periodo massimo di media 200 giorni lavorativi/anno) (i dati emissivi si evincono dall analisi analitica di ciascuna fare operativa seguendo le procedure indicate dalle LINEE GUIDA di ARPAT) Fasi di lavorazione Scarico materiale di ripristino: terre/rocce di scavo Ripristino e movimentazione materiale superficiale e terre/rocce di scavo Erosione del vento Sommatoria (ad eccezione del trasporto) Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (lungo tutta la strada senza mitigazioni)= tot 237 Emissione g/h 12,40 g/h 3,82 g/h g/h 16,41 g/h g/h Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada CON mitigazioni)= tot 237 metri g/h Sommatoria: COMPRENSIVA del trasporto (distanza media 150mt) 88,04 g/h Scarico materiale superficiale (tabella E3 linee guida Arpat SCC ) - materiale umido naturalmente (valore medio 3%) Il materiale dopo essere stato scoticato viene scaricato dall escavatore o pala nelle apposite zone adibite alla realizzazione delle rampe di arroccamento per scavare la collinetta - 4 E = 5,4 x 10 kg/mg = 0,0054 Kg/Mg - 108,12 mc di cappellaccio movimentato al giorno X 1,7 Mg = 183,80 Mg kg x 183,80 Mg = kg Kg : 8 ore = Kg/h = 12,40 g/h Ripristino e movimentazione cumuli di materiale superficiale (tabella E3 linee guida Arpat)

20 - Come per il caso precedente si prenda preliminarmente in considerazione il fattore di emissione del materiale umido naturalmente 4.8% -fattore di emissione in kg per ogni Mg di copertura ripristinata e terre e rocce di scavo reintrodotte: - 4 E = 2,26 x 10 kg/mg = 0, Kg/Mg - Si considerano i mc di cappellaccio ripristinato sommato al quantitativo di terre e rocce di scavo reintrodotte (quota giornaliera) = 108,12 mc/die - 0, kg x 108,12 mc = 0,02443 kg di polvere emessi nell aria/die kg: 8 ore = kg/h - 0, kg /h = 3,81 g/h. Erosione del vento (tabella E3 linee guida Arpat - AP ) (durante le fasi di lavoro e non del materiale fermo) -velocità 3-4 m/s (velocità media nella zona di Laterina così come fornite dall Atlante Eolico Italiano, realizzato dal CESI/ERSE e dall università di Genova. -superficie giornaliera media lavorata=80,51 mq + eventuali cumuli Come già detto non verranno realizzati cumuli del materiale di scotico il quale verrà subito impiegato per realizzare le scarpate di salita dei mezzi d opera per la coltivazione della collinetta. Allo steso modo anche il materiale giudicato utile che verrà estratto non sarà accumulato in quanto verrà caricato immediatamente sugli autocarri per essere trasportato agli impianti di lavorazione degli inerti. A questo fa eccezione il cumulo sul quale opera l'escavatore che però è di dimensioni assai ridotte ed è costituito da materiale mediamente grossolano. Il cumulo che verrà realizzato e sul quale opererà l'escavatore, viene assimilato ad una forma conica, avrà un'altezza di 2,5 m, il diametro di base pari a 12 m e quindi una superficie laterale pari a 122,46 mq. Poiché il rapporto altezza diametro sarà maggiore di 0,2 (in particolare 2,5/6 = 0,42) il cumulo sarà da considerare alto con un fattore di emissione pari a E = 7,9 x 10 Kg/m Il corrispondente rateo emissivo è di 1,45 g/h e deriva dall'applicazione della formula: dove i è il particolato (PTS, PM10, PM2,5) EFi è il fattore areale di emissione dell'i-esimo tipo di particolato

21 a è la superficie dell'area movimentata in mq movh è il numero di movimentazioni ora 7,9 / x (80,51 mq terreno lavorato mq superficie cumulo )= kg/giorno kg/giorno= 1,58 g/giorno= 0,197 g/h Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (capitolo 1.5 linee guida Arpat) (su strade non asfaltate non inumidite) -fattore di emissione = 0,93 g/metro di strada sterrata percorsa - Si calcoli che solo parte del ripristino/recupero ambientale dell area della ex cava di ripristino abbia necessità dello scarico diretto di rocce/terre di scavo lungo il bordo della strada di cantiere e che l altra fase di scarico avvenga (per motivi logistici di ripristino) nella zona dell accesso carrabile (molto lontano dalla casa). Nella media giornaliera dovranno considerarsi quindi 13 viaggi di andata e 13 di ritorno di cui la maggior parte si fermerà al cancello di cantiere. Trasporto su autoveicoli del materiale di ripristino (distribuito lungo tutta la strada)= tot 237 X 26 viaggi/giorno= 6162 mt X 0.93g/m (fattore di emissione)= g/die -in rapporto alle 8 ore lavorative la media oraria di emissioni da trasporto sarà: Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada a distanza media 150 mt dalla casa)= tot g/die g/h Si noti immediatamente che quest ultimo dato sia il più significativo di tutti per cui è proprio su questo che dobbiamo porre la maggiore attenzione anche in termini di mitigazione. Se mitighiamo questi valori bagnando periodicamente la strada di cantiere avremmo un miglioramento delle emissioni dovute al trasporto tra il 50% ed il 90%, vale a dire che all ora potremmo disperdere nell aria solo g/h (max) g/h (min) ad una distanza media dalla casa di circa 150 metri. Trasporto su autoveicoli del materiale di produzione (distribuito lungo tutta la strada)= tot 237 Mitigato 50% = g/die Mitigato 90% = g/h Questa considerazione riguardo le azioni di mitigazione possono essere fatte per ogni fase particolare di lavorazione degli inerti; Analiticamente si chiama Efficienza di Rimozione la % di abbattimento o mitigazioni applicabili (es. per inumidimento artificiale) dell emissione delle varie attività. Se ad esempio si inumidisce il materiale in modo idoneo si riduce il potere emissivo di una certa attività del 50% e fino oltre del 90%. RICAPITOLANDO: (fase di recupero ambientale dell AREA bassa della ex cava con distanza maggiore di 100 metri dal recettore sensibile) In una giornata lavorativa di 8 ore, seguendo una programmazione lavorativa su tutta l area di recupero ambientale oltre i 100 metri dalla casa e considerando, per motivi logistici di dinamiche di cantiere e di metodologie di ripristino, che le terre e rocce di scavo

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