DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA

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1 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA (ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 81/2008 ) Individuazione dei rischi specifici del luogo di lavoro e misure adottate per eliminare le interferenze

2 INDICE SEZIONE 1 - Il documento di valutazione... 3 SEZIONE 2 - L azienda appaltante... 8 SEZIONE 3 - Sede oggetto degli appalti SEZIONE 4 - Elenco degli appalti SEZIONE 5 - Le imprese appaltatrici SEZIONE 6 - Fascicolo sicurezza degli appalti SEZIONE 7 - Individuazione e valutazione delle interferenze SEZIONE 8 - Costi della sicurezza SEZIONE 9 - Approvazione del documento ALLEGATI: ALLEGATO 1 - DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO DELL'IMPRESA APPALTATRICE ALLEGATO 2 - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA PER L ESECUZIONE DEI LAVORI NELLA SEDE OGGETTO DELL APPALTO ALLEGATO 3 - ATTREZZATURE E PRODOTTI UTILIZZATI DALL'IMPRESA APPALTATRICE ALLEGATO 4 - VERBALI DI SOPRALLUOGO, COOPERAZIONE E COORDINAMENTO Pagina 2 di 92

3 SEZIONE 1 - Il documento di valutazione Pagina 3 di 92

4 Premessa Gli obblighi legislativi inerenti la tutela dei lavoratori nei casi di affidamento dei lavori all'interno dell'azienda, ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi attribuiscono forte responsabilità al Datore di Lavoro, individuato, appunto, come il soggetto destinatario degli oneri di maggiore consistenza per la tutela dei lavoratori sia di propria dipendenza che operanti per l appaltatore. Con tale premessa e prendendo atto del fatto che le problematiche connesse alla corretta gestione degli appalti rivestono vitale importanza ai fini della sicurezza e dell incolumità di tutto il personale presente nell Ente (sia dipendenti che esterni, ditte, ecc ) si rende necessario dare una regolamentazione interna che affronti in maniera organica il tema degli appalti alla luce delle indicazioni normative in essere. Finalità e scopo del documento L adozione per legge di forme organizzative e norme di comportamento, che tengano conto di particolari condizioni operative che si instaurano quando più soggetti o imprese si trovano a lavorare contemporaneamente nello stesso ambito, obbliga l applicazione del coordinamento in quanto scaturisce la possibilità che l interferenza tra lavori eseguiti contemporaneamente da imprese diverse o da queste e lavoratori del Committente rappresenti un rischio significativo di danni e infortuni sul lavoro. L attuazione di procedure di coordinamento, da effettuarsi a monte delle attività stesse, partendo dal presupposto che, nei casi di attività lavorative svolte presso l Ente da soggetti terzi, devono essere soddisfatti, prioritariamente, i contenuti dell art. 26 del D.Lgs. 81/2008, garantisce un sistema di coordinamento e di interventi di prevenzione e protezione dei rischi atti a ridurre Articolazione e gestione del documento Il presente documento unico di valutazione dei rischi è finalizzato oltre che alla individuazione delle misure di prevenzione e più in generale alla organizzazione del sistema di prevenzione aziendale, soprattutto all individuazione delle misure atte ad eliminare le interferenze (così come previsto dall art 26 D.Lgs 81/2008). In ordine a quanto affermato e a quanto stabilito dalle norme, il presente documento, inteso nella sua parte più sostanziale, si compone di: Una PARTE INTRODUTTIVA che presenta i contenuti del Documento, i criteri di elaborazione e tutto quanto serve a comprenderne la struttura e la finalità; Una PARTE RAPPRESENTATIVA DELL'AZIENDA (Committente ed appaltatrice) nel senso più ampio del termine, che ne descrive gli aspetti organizzativi generali. Una seconda parte, dedicata alla sede oggetto dell appalto, ne descrive l'organizzazione nella sua globalità, i funzionigrammi aziendali, i riferimenti ai regolamenti interni che promuovono le azioni di Pagina 4 di 92

5 prevenzione e la descrizione delle politiche generali per la prevenzione dei rischi nell'azienda stessa; Una PARTE VALUTATIVA che identifica i fattori rischio da interferenze; in essa vengono altresì individuati i lavoratori esposti e riportate tutte le informazioni che consentono di: 1. redigere un cronoprogramma delle attività; 2. individuare le aree di interferenza; 3. individuare le misure di prevenzione e di protezione dai rischi dovuti alle interferenze; 4. predisporre un piano indicativo relativo ai costi per la sicurezza (costi preventivati affinché le misure previste siano messe in atto in maniera efficace). Il documento unico di valutazione del rischio non può considerarsi un documento statico; è invece un documento dinamico che necessita di aggiornamento in caso di appalti, subappalti, forniture e posa in opera intervenuti successivamente o in caso di modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti sulle modalità operative dell'opera o del che dovessero intervenire in corso d'opera. L obbligo di pianificazione della sicurezza a carico del committente non è relativo ai soli appalti interni, ma anche nel caso di affidamento dei lavori o servizi rientranti nell ambito dell intero ciclo produttivo dell azienda. Criteri e metodologia seguiti Il presente documento è stato redatto ai fini di quanto disposto dall art.26 del D.Lgs. 81/2008. Esso costituisce il risultato della valutazione dei rischi coordinata tra Committente ed Appaltatore, con particolare riferimento ai rischi di interferenza, e stabilisce le misure di prevenzione e protezione ritenute necessarie per il controllo dei rischi stessi. Alla definizione di dette misure si è pervenuti attraverso un processo di valutazione che si è svolto secondo le seguenti fasi: 1. Verifica dell'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori loro affidati. La verifica dell idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici e subappaltatrici, che il committente è obbligato ad effettuare, si è esplicata con il richiedere e controllare che gli appaltatori e subappaltatori fossero in possesso di requisiti quali l iscrizione alla Camera di commercio, la certificazione sulla regolarità contributiva, la documentazione relativa agli adempimenti del D.Lgs.81/2008, ecc. 2. Comunicazione di dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui le imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi sono destinati a operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. Nel documento, denominato Fascicolo sicurezza degli appalti (Allegato 1), vengono riportati: la valutazione dei rischi per i luoghi di lavoro del committente le misure di prevenzione adottate le misure stabilite per la gestione delle emergenze le procedure ed i regolamenti di sicurezza per gli appaltatori. Pagina 5 di 92

6 3. Cooperazione con gli appaltatori per l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto. 4. Coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori attraverso lo scambio di informazioni reciproche. Al fine di consentire la corretta gestione della procedura di coordinamento e cooperazione, l appaltatore ha fornito, oltre alle informazioni di cui sopra, copia del documento della sicurezza per l esecuzione delle lavorazioni presso il sito del committente (leggasi piano operativo della sicurezza POS, ove previsto) specifico per l oggetto dell appalto (allegato al presente documento). Prima della stipula del contratto di appalto, il committente e l appaltatore hanno effettuato sopralluoghi e riunioni specifiche, allo scopo di cooperare all attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto dell appalto e per coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, preoccupandosi di attuare un opera di informazione reciproca anche al fine di eliminare i rischi dovuti ad interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell esecuzione dell opera complessiva. Al fine di non compromettere la validità delle misure di prevenzione e protezione adottate, la Ditta appaltatrice non potrà subappaltare i lavori senza preventiva comunicazione ed approvazione del committente. 5. Elaborazione del documento unico di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze. Terminata la fase preliminare di ricognizione dei rischi, il committente ha redatto il presente documento unico di valutazione dei rischi di interferenza (DUVRI), in cui sono descritti, per quanto di rilievo ai fini della prevenzione nella gestione dell appalto: luoghi ed attività svolte dal committente nella sede oggetto d appalto attività svolte dall appaltatore rischi derivanti dalle interferenze tra le attività misure di prevenzione e protezione stabilite di comune accordo per l eliminazione dei rischi da interferenza per l oggetto dell appalto, ivi incluse quelle necessarie per la presenza di ulteriori appaltatori Pagina 6 di 92

7 Normativa di riferimento D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge 11 Febbraio 1994, n. 109 ; Decreto Ministero lavori Pubblici 19 aprile 2000, n. 145 Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici ai sensi dell'articolo 3, comma 5, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni D.P.R. 20 agosto 2001, n. 384 Regolamento di semplificazione dei procedimenti di spese in economia ; D.P.R. 3 luglio 2003, n. 222 Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell'articolo 31, comma 1, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 (novellato nell art. 131 del D.Lgs. 163/2006); Linee Guida Itaca per l applicazione del D.P.R. 222/2003, approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 1 marzo 2006;D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE ; Determinazione dell Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici n. 4 del 26 luglio 2006; Schema di regolamento di esecuzione e attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163, approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 dicembre 2007; Legge n. 123 del 3 agosto 2007 (Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia), Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 24 del 14 novembre 2007;Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. D.Lgs 81/2008: Articolo 26: Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione (rif.: art. 1, comma 2, lett. s., n. 1, l. n. 123/2007; art. 7 d.lgs. n. 626/1994 modificato dalla l. n. 123/2007) Determinazione dell Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 3 del 5 marzo Pagina 7 di 92

8 SEZIONE 2 - L azienda appaltante Pagina 8 di 92

9 Dati identificativi SOCIETÀ Provincia di Cagliari Indirizzo INDIRIZZO CITTA' - C.A.P. PROVINCIA Viale Ciusa, 17 Cagliari Ca Telefono RIF. TELEFONICO FAX Organizzazione della sicurezza STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA SICUREZZA Datore di Lavoro Ing. Michele Camoglio Dirigenti delegati R.S.P.P. Medico Competente R.L.S. Ing. Enrico Montalbano Dott. Ignazio Toxiri Sig. Alessandro Simbola, Sig. Alberto Piludu ENTI DI VIGILANZA COMPETENTI PER TERRITORIO SPRESAL Cagliari (Via lo Grasso, Cagliari) Isp. del Lavoro SPL/SIL Cagliari (Via Emilio Pirastu, Cagliari) Com. Provinciale VV. FF. C.P. VVFF - CAGLIARI (V.LE MARCONI KM CAGLIARI ) Class.ne Ex DM 388/2003 B Pagina 9 di 92

10 Informazioni generali L ente pubblico Provincia di Cagliari risulta organizzato in settori/assessorati con competenze specifiche, da cui dipendono le diverse professionalità, con a capo vari dirigenti di. Servizi Sulla base del Testo unico approvato con decreto legislativo 267 del 2000 sull'ordinamento degli enti locali, spettano alla Provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino varie zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nei seguenti settori: a. difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità; b. tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; c. valorizzazione dei beni culturali; d. viabilità e trasporti; e. protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali; f. caccia e pesca nelle acque interne; g. organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi, delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore; h. servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; i. compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; j. raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa egli enti locali Spettano alla Provincia compiti di organizzazione. In particolare: raccoglie e coordina le proposte avanzate dai comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della regione; concorre alla determinazione del programma regionale di sviluppo e degli altri programmi e piani regionali secondo norme dettate dalla legge regionale; formula e adotta, con riferimento alle previsioni e agli obiettivi del programma regionale di sviluppo, propri programmi pluriennali sia di carattere regionale che settoriale e promuove il coordinamento dell'attività programmatoria dei comuni. La provincia, inoltre, predispone ed adotta il piano territoriale di coordinamento che, ferme restando le competenze dei comuni ed in attuazione della legislazione e dei programmi regionali, determina indirizzi generali di assetto del territorio e, in particolare, indica: le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti; la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione; le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque; le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali. Pagina 10 di 92

11 SEZIONE 3 - Sede oggetto degli appalti Pagina 11 di 92

12 Dati identificativi Le sedi oggetto dell'appalto sono le seguenti: n. INDIRIZZO DESCRIZIONE ATTIVITÀ 1. Cagliari Vico XIV S. Giovanni 10 (Biblioteca) 2. Cagliari Monte Claro Nodo Infea e Biblioteca Ragazzi 3. Cagliari Via Giudice Guglielmo La biblioteca si trova al piano terra di un edificio composto da n. 4 piani fuori terra adibiti a civile abitazione. All interno della stessa non sono presenti scale e/o ascensori. La struttura è in muratura, il pavimento è rivestito con mattonelle in gres e le pareti con materiale plastico di rivestimento. Sono presenti infissi esterni in alluminio ed infissi interni in legno. Nella biblioteca sono presenti alcuni uffici, una zona lettura, una zona consultazione, la sala convegni, la zona deposito libri, un ripostiglio, un deposito ed i servizi igienici per il personale e per il pubblico. Biblioteca provinciale. L edificio è realizzato su un unico piano fuori terra, Attività di ufficio con utilizzo dei suddiviso in due ali, Ala A e Ala B, separate da un comuni strumenti operativi e piazzale interno. consulenza al pubblico. Gli ambienti interni hanno destinazioni differenti: Gestione della Biblioteca - uffici; Ragazzi - aula multimediale; - sala conferenze; - biblioteca; - sala riunioni. Inoltre alcuni locali presenti nell ala B sono destinati ad ufficio logistico del Gestore Parco. È presente l'ecosportello Q11. L edificio ha struttura portante in travi e pilastri, ed è dotato di impianto elettrico, idrico, di comunicazione e di climatizzazione Gli infissi sono realizzati in legno. L edificio è composto da cinque piani fuori terra, una I piani interrati sono adibiti ad terrazza e due piani interrati. autorimessa, negli altri livelli Ogni piano ha una superficie che varia da 400 a 500 viene svolta attività di ufficio m2 mentre i due piani seminterrati hanno superficie di con utilizzo dei comuni circa 1600 m2 ciascuno. strumenti operativi e consulenza al pubblico. Pagina 12 di 92

13 n. INDIRIZZO DESCRIZIONE ATTIVITÀ 4. Cagliari Via Cadello 9/11 5. Sede Operativa Polizia Provinciale e Protezione Civile Via dei Valenzani 6. Autorimessa Via dei Valenzani Nell'edificio, che consta di un piano seminterrato e Il piano seminterrato ospita cinque fuori terra, hanno sede alcuni Servizi prevalentemente attività di provinciali, un asilo nido e i servizi bibliotecari., come le manutenzioni Il complesso è circondato da una ampia area a verde, elettrica, idraulica, dei ha aree proprie adibite a parcheggi, la maggior parte serramenti, depositi di dei quali utilizzati dai dipendenti. materiale, la cucina e la L area esterna si articola su due quote differenti, lavanderia. corrispondendo quella più bassa al piano Nel piano rialzato viene svolta seminterrato. Il livello più alto è costituito dalle ampie prevalentemente attività di aree verdi che circondano l edificio. Un muro di cinta assistenza ai bambini nell asilo circonda l intero complesso. Nell area verde nido. prospiciente l ingresso principale dell edificio è Negli altri piani viene effettuata presente una zona recintata con vari animali, prevalentemente attività di all interno della quale si trova un laghetto. Le strade ufficio. interne sono bitumate. L immobile è costituito da un insieme di due blocchi di cui uno in posizione centrale perpendicolare al primo. È dotato di tre corpi scala: uno centrale in corrispondenza dell ingresso principale e gli altri due alle estremità del blocco più lungo. Presso lo stabile è presente un locale adibito al deposito degli attrezzi per il giardinaggio. Il laboratorio occupa un piano fuori terra della superficie di circa 450 m2, confina con la via dei Valenzani ed ha un ingresso per il personale ed uno carrabile. La struttura è in muratura, con rivestimento esterno in alluminio. Le divisioni interne sono realizzate mediante pannelli in alluminio e vetro. Oltre alle sale analisi sono presenti gli uffici, un magazzino per il materiale di consumo, la sala quadri, gli spogliatoi per il personale, divisi per sesso, ed una doccia di emergenza. L illuminazione naturale è garantita dalle finestre, mentre quella artificiale da apposite plafoniere. Nell area esterna è presente un box di deposito delle bombole dei gas utilizzati. Effettuazione di analisi su campioni di acqua, aria, suolo e rifiuti, sia da parte della stessa Provincia che da parte di Enti pubblici o privati. L edificio, adibito ad autorimessa si trova in Via dei Autorimessa, officina Valenzani a Cagliari ed è composto da un reparto meccanica e lavaggio mezzi. autorimessa, un reparto officina, un reparto adibito al lavaggio delle autovetture, uno spogliatoio ed un ufficio con attiguo magazzino per minuteria. Esso si sviluppa in un unico piano fuori terra fino ad un altezza massima di 6 metri ed è realizzato in muratura. La superficie totale occupata dallo stabile è si circa 500 mq. L autorimessa confina con la via dei Valenzani, dalla quale il personale ha accesso mediante un cancello scorrevole. Il cortile ospita due box adibiti al deposito di vario materiale, uno realizzato in lamiera ed uno in strutture prefabbricate. Pagina 13 di 92

14 n. INDIRIZZO DESCRIZIONE ATTIVITÀ 7. Cagliari Viale Ciusa 8. Cagliari Piazza Palazzo 9. Cagliari Piazza Galilei, 36 La sede è costituita da un blocco principale a tre livelli, e da un corpo staccato. L illuminazione naturale avviene mediante finestre con vetri schermati e finestre a vasistas. L illuminazione artificiale mediante plafoniere. L'edificio è ubicato a Cagliari, in piazza Palazzo, nel Castello di Cagliari e ospita gli Uffici di presidenza della Provincia, la Sala Consiliare con le sue pertinenze, la Prefettura. Il prospetto principale si affaccia su piazza Palazzo, mentre la parte posteriore, sostenuta da ampi bastioni, si affaccia sulla sede delle antiche mura esposta a sud est. Il palazzo ha struttura costruttiva in pietra e comprende tre piani fuori terra. Le tamponature sono in mattone pieno e quelle più recenti in mattone forato. È dotato di servo scala per i disabili all ingresso, di un ascensore che serve i piani superiori e di due scale, una per l accesso agli uffici e l altra per l accesso alla Sala Consiliare. Il Palazzo è dotato di impianto elettrico, di impianto idrico, di impianto di climatizzazione, di impianto antifurto e in parte di impianto di rivelazione incendi. La Sala Consiliare non è dotata di nessun sistema di rivelazione incendi. Le finiture esterne sono con pittura murale ed intonaco, con pavimentazione in pietra nella zona del Passo carraio. La finitura interna è pittura murale chiara e pavimenti in marmo. Gli infissi interni ed esterni sono in legno massello; gli infissi esterni sono dotati di retrocamera. L edificio è sito nella Piazza Galilei a Cagliari; l accesso del personale è consentito dalla stessa piazza mentre il parcheggio è collegato con la via Paoli. Si sviluppa su tre piani fuori terra ai quali si accede mediante scala interna. Non sono presenti né ascensori, né montacarichi. Gli infissi sono tutti in legno e vetri di sicurezza. L illuminazione naturale è garantita dalla superficie vetrata delle finestre. L illuminazione artificiale è garantita da plafoniere. Nel cortile interno sono presenti la cabina elettrica, il gruppo elettrogeno ed il gruppo di continuità. Nel corpo principale viene svolta attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi. Nel corpo staccato si trovano la tipografia, l ufficio caccia, il centro Paris e il centro autisti. Attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. Attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. Pagina 14 di 92

15 n. INDIRIZZO DESCRIZIONE ATTIVITÀ 10. Via Monte Sabotino Il complesso è circondato su due lati da un cortile, con accesso alla strada pubblica mediante passo carraio, ed ha la maggior parte delle aree adibite a parcheggi. Un corpo staccato è attualmente adibito a spogliatoio maschile. Il cortile è pavimentato in conglomerato cementizio. L edificio è costituito da un piano terra, un piano rialzato, due piani alti e terrazza di copertura. L ingresso dà ad un androne principale che conduce al vano scale che serve tutti i piani alti. Non sono presenti servoscala o ascensori ad uso dei disabili. La tamponatura tipica è in mattoni forati. La finitura esterna appare in pittura al quarzo, l interno ha finitura in marmittoni d epoca o pianelle ceramiche chiare, le pareti sono tinteggiate con colori chiari. Gli infissi interni ed esterni sono in legno massello, di recente installazione. Alcuni infissi esterni, soprattutto al pian terreno sono infissi nuovi in alluminio bianco. Il complesso è dotato di impianto elettrico, impianto antifurto e sistema TVCC per la sorveglianza delle aree esterne. Attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi. 11. Sestu L immobile, realizzato interamente in materiale Locale deposito Is Coras prefabbricato, è costituito da n. 2 piani fuori terra. Esso è destinato a luogo di deposito di materiali quali pannelli per attività culturali, arredi, etc. I pavimenti del piano terra sono in cemento e quelli dei piani superiori sono in mattonelle di gres. Le pareti sono tinteggiate con colori chiari. Gli infissi esterni sono in pvc. Sono presenti scaffalature per la sistemazione dei materiali depositati. Sono presenti i servizi igienici ad ogni piano dell edificio. 12. Assemini Via Lisbona 3/5 L immobile è composto da 3 piani in cui sono presenti i vari uffici, gli archivi e la sala accettazione per il pubblico. L illuminazione naturale è garantita dalle finestre in legno, mentre quella artificiale è assicurata da plafoniere. Carico e scarico di materiale utilizzato per varie attività culturali. Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. 13. Pula Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. 14. Cagliari Via Calamattia L edificio è composto da un piano fuori terra in cui sono presenti vari uffici e il centro servizi per il lavoro. L illuminazione naturale è garantita dalle superfici vetrate mentre quella artificiale da plafoniere. Gli infissi sono in alluminio e sono tutti in buone condizioni. Nel piano interrato è presente l archivio. Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. Pagina 15 di 92

16 n. INDIRIZZO DESCRIZIONE ATTIVITÀ 15. Muravera Via Tirso 16. Senorbì Via C. Sanna Quartu Sant'Elena Via Bizet L edificio si presenta con un unico piano fuori terra, dotato di due ingressi, in gran parte in uso al CSL. La porzione non occupata è in attesa di ristrutturazione. La struttura è di recente costruzione in travi e pilastri con tamponature in mattoni forati. L edificio è dotato di impianto elettrico, impianto idrico, impianto antintrusione, impianto controllo presenze. Le pareti esterne hanno finitura con pittura al quarzo, le pareti interne hanno pittura murale chiara, i pavimenti sono in gres ceramico ad alta resistenza. Gli infissi esterni sono in alluminio dotati di retrocamera, gli infissi interni sono in legno tamburato. L immobile è composto da due piani in cui sono presenti i vari uffici, la sala riunioni e la sala accettazione per il pubblico. L illuminazione naturale è garantita dalle finestre in alluminio, mentre quella artificiale è assicurata da plafoniere. L immobile è composto da un solo piano in cui sono presenti i vari uffici, gli archivi e la sala accettazione per il pubblico. L illuminazione naturale è garantita dalle finestre in legno, mentre quella artificiale è assicurata da plafoniere. Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. 18. Villasimius L ufficio, sede staccata dell ufficio di Quartu Sant Elena, si trova in un edificio comunale. È presente un unica sala in cui sono presenti sia le postazioni lavorative del personale operativo, sia la zona di attesa per il pubblico. La pavimentazione dell ufficio è in mattonelle di gres e gli infissi sono in pvc. Sono presenti grandi superfici vetrate che favoriscono l illuminazione naturale, mentre quella artificiale è prodotta dall impianto luci. A disposizione del personale e del pubblico c è un igienico munito di tutti i presidi necessari. Nella sede è presente l impianto antifurto. Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. 19. Isili Piazza Costituzione La sede è ubicata in un edificio costituito da tre piani fuori terra. All'interno i locali sono adibiti ad uffici, postazioni per la consulenza al pubblico, sala riunioni e archivio. In posizione centrale è ubicato il vano scala, che collega i vari piani. È presente inoltre un ascensore, attualmente non in uso. I pavimenti sono rivestiti con piastrelle ceramiche, e le pareti tinteggiate con pittura bianca. Ad ogni livello sono presenti i servizi igienici maschili e femminili. Tutti i locali sono provvisti di finestre che garantiscono l'accesso della luce naturale e il ricambio dell'aria. È installato un impianto di condizionamento centralizzato. All'esterno è ubicato il locale caldaia. Centro Servizi per il Lavoro: attività di ufficio con utilizzo dei comuni strumenti operativi e consulenza al pubblico. Pagina 16 di 92

17 n. INDIRIZZO DESCRIZIONE ATTIVITÀ 20. Sadali Via Sant'Elena 10 La sede lavorativa adibita a centro servizi per il lavoro Centro Servizi per il Lavoro: è ubicata in un edificio isolato, costituito da un unico attività di ufficio con utilizzo dei livello fuori terra. comuni strumenti operativi e All'interno la sede è suddivisa in due locali, il primo consulenza al pubblico. adibito al ricevimento del pubblico, ed un secondo, ad esso comunicante, destinato agli uffici del personale. Adiacente agli uffici è ricavato il igienico, ed un piccolo sgabuzzino. I pavimenti sono realizzati con piastrelle ceramiche, mentre le pareti sono rivestite con pittura chiara, e con piastrelle nel igienico. Gli infissi sono in legno, dotati di tapparelle. Pagina 17 di 92

18 SEZIONE 4 - Elenco degli appalti Pagina 18 di 92

19 ELENCO DEGLI APPALTI RIF. CONTRATTO/ ORDINE N. OGGETTO APPALTO DATA STIPULA DITTE APPALTATRICI DURATA Vigilanza esterna 3 anni Guardiania fissa 3 anni Gestione tramite periferiche audio e video sei sistemi di allarme 3 anni Pulizie e servizi ausiliari nido pedagogico Attività di usciere e manutenzione del patrimonio e della viabilità Pulizia degli stabili, custodia, attività di usciere, accettazione e accoglienza pubblico Giardinaggio Controllo e lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell uomo, degli animali e delle piante Pagina 19 di 92

20 SEZIONE 5 - Le imprese appaltatrici Pagina 20 di 92

21 Servizio di Vigilanza Dati identificativi Identificativo azienda Indirizzo Telefono/fax Settore produttivo Datore di lavoro Attività/missione aziendale Referente per i lavori in appalto Numero unità lavorative Numero unità territoriali RSPP ASPP RLS Medico Competente Pagina 21 di 92

22 Informazioni e disposizioni generali dell appalto OGGETTO DELL APPALTO A) Servizio di vigilanza esterna; B) Servizio di guardiania fissa; C) Servizio di gestione, tramite periferiche radio e periferiche video, di sistemi d allarme che possono essere di proprietà della Provincia oppure concessi in comodato d uso alla Provincia dalla ditta aggiudicataria del di vigilanza. DURATA DELL APPALTO AREA LAVORI 3 anni A) Servizio di vigilanza esterna: - Stabili di Vico San Giovanni (Biblioteca) B) Servizio di guardiania fissa: - Parco di Monte Claro; - Stabile di Via Giudice Guglielmo n.46. NUMERO LAVORATORI IMPIEGATI ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE C) Servizio di gestione di sistemi d allarme: - Locali ex stalle presso Parco di Monte Claro sedi del Nodo INFEA e della Biblioteca per ragazzi; - Locale deposito attrezzi per il giardinaggio presso stabile di Via Cadello; - Stabile di Via Cadello; - Sede Operativa Polizia Provinciale e Protezione Civile Via dei Valenzani; - Locale Autorimessa di Via dei Valenzani; - Stabile di Viale Ciusa n.17/21 e cortile interno; - Palazzo Regio in Piazza Palazzo; - Stabile di Piazza Galilei; - Via Monte Sabotino; - Locale deposito di Sestu Is Coras; - CSL Assemini, Via Lisbona 3/5; - CSL Pula, Via Circonvallazione, 22; - CSL Cagliari, Via Calamattia, 12; - CSL Muravera, Via Tirso s.n; - CSL Senorbì, Via Carlo Sanna, 96; - CSL Quartu Sant'Elena, Via Bizet sn; - CSL Villasimius, Via Regina Elena s.n.; - CSL Isili, P.zza Costituzione, 1; - CSL Sadali, Via Sant Elena, 10. COME INDICATO NEL P.O.S. DELLA DITTA APPALTATRICE COME INDICATO NEL P.O.S. DELLA DITTA APPALTATRICE Pagina 22 di 92

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