Committente. SMC Smaltimenti Controllati SpA Via G. Bensi 12/3 - Milano Tel Fax PROGETTO DEFINITIVO

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1 Committente SMC Smaltimenti Controllati SpA Via G. Bensi 12/3 - Milano Tel Fax Provincia TORINO Comune Chivasso Oggetto PROGETTO DEFINITIVO Coordinamento Generale Progettazione Architetto Giorgio Giani - archistudio associati Lungo po cadorna 5, torino - tel/fax archistudio.associati@gmail.com Relazione 08_R01 Titolo Piano di Monitoraggio Ambientale Progettisti documento Codice commessa DICH12014ZJ Revisione Data Redazione documento Verifica documento Validazione documento 00 Ottobre 2014 Anthemis Studio Associato UFFICIO TECNICO RESPONSABILE COMMESSA Dott.ssa M. Vitale Geom. Massimo Cozzi Ing. Pierpaolo Mariani Ing. Federico Sauer Ing. Pierpaolo Mariani

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3 Sommario 1 Parte generale Premessa Principali riferimenti normativi Atmosfera Rumore Acque superficiali Acque sotterranee Obiettivi generali e requisiti del PMA Identificazione delle componenti Articolazione temporale delle attività di monitoraggio Elaborazione dei dati e degli esiti del monitoraggio Restituzione dati, definizione dei valori di soglia e gestione anomalie Struttura organizzativa delle attività di monitoraggio Dettaglio sulle componenti ambientali Atmosfera Criteri metodologici adottati Identificazione degli impatti da monitorare Definizione degli indicatori e dei parametri del monitoraggio Criteri per l Identificazione delle aree e dei punti di monitoraggio Articolazione ed estensione temporale delle attività di monitoraggio Rumore Criteri metodologici adottati Identificazione degli impatti da monitorare Definizione degli indicatori e dei parametri del monitoraggio Criteri di identificazione delle aree e dei punti di monitoraggio Articolazione ed estensione temporale delle attività di monitoraggio

4 2.3 Acque superficiali Criteri metodologici adottati Identificazione degli impatti da monitorare Definizione degli indicatori e dei parametri del monitoraggio Campionamento Etichettatura dei contenitori Conservazione e spedizione Analisi chimiche Criteri di identificazione delle aree e dei punti di monitoraggio Articolazione ed estensione temporale delle attività di monitoraggio Valutazione di soglie di attenzione e di allarme Acque sotterranee Criteri metodologici adottati Identificazione degli impatti da monitorare Definizione degli indicatori e dei parametri del monitoraggio Misure piezometriche Prelievo di campioni per misure in situ e analisi di laboratorio Campionamento Etichettatura dei contenitori Conservazione e spedizione Analisi chimico fisiche Criteri di identificazione delle aree e dei punti di monitoraggio Articolazione ed estensione temporale delle attività di monitoraggio Valutazione di soglie di attenzione e di allarme

5 1 PARTE GENERALE 1.1 Premessa Il presente documento definisce gli obiettivi e i criteri metodologici generali del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) relativo alla realizzazione del progetto WastEnd, che consiste nella realizzazione di un complesso di impianti di trattamento e valorizzazione di rifiuti non pericolosi nel territorio del Comune di Chivasso (loc. Pozzo) per una superficie complessiva di poco inferiore a m 2, con un edificazione per circa m 2 di superficie coperta. Il presente elaborato è stato svolto in continuità rispetto alle risultanze dello Studio di Impatto Ambientale in cui vengono analizzate le criticità degli impianti e delle linee di trattamento e della discarica Chivasso 2.1 che prevede per questo tema uno specifico elaborato ai sensi del D.Lgs 36/03. La proposta di lavoro di seguito formulata tiene conto di quanto già previsto nel Piano di Sorveglianza e di Controllo per il monitoraggio degli impianti di discarica già esistenti, per i quali le componenti monitorate sono: - acque sotterranee; - percolato; - acque superficiali di drenaggio; - gas di discarica; - qualità dell aria; - dati meteo-climatici; - morfologia della discarica. Le sensibilità ambientali evidenziate nello studio di impatto ambientale relativamente agli impianti per le linee di trattamento in relazione alle attività in progetto hanno evidenziato la necessità di monitorare le seguenti componenti ambientali: - atmosfera; - rumore; - acque superficiali; - acque sotterranee. 1.2 Principali riferimenti normativi Nella redazione del PMA si è tenuto conto delle indicazioni contenute nelle Linee guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) predisposte dalla Commissione Speciale di VIA 3

6 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio (2013). Per gli aspetti specialistici di ciascuna componente si è fatto riferimento alle normative sotto riportate Atmosfera Il D.Lgs.155/10, abrogando la precedente normativa in materia di qualità dell aria rappresenta un quadro normativo unitario in materia di valutazione e gestione della qualità dell aria ambiente. In base all art.21 del D.Lgs. 155/10 del sono abrogate le seguenti norme: - Dlgs. 4/8/1999 n.351; - Dlgs. 21/5/2004 n. 183; - D.Lgs. 3/8/2007 n. 152; - DPR 24/5/1988 n. 203; - art. 3 della L. 4/11/1997 n. 413; - DPCM del 28/3/1983; - Decreto del Ministro dell ambiente 20/5/1991; - DPR 10/1/1992; - Decreto del Ministro dell Ambiente 6/5/1992; - Decreto del Ministro dell Ambiente 15/4/1994; - Decreto del Ministro dell Ambiente 25/11/1994; - Decreto del Ministro dell Ambiente 16/5/1996; - Decreto del Ministro dell Ambiente 21/4/1999 n. 163; - Decreto del Ministro dell Ambiente 2/4/2002 n.60; - Decreto del Ministro dell Ambiente 20/9/2002; - Decreto del Ministro dell Ambiente 1/10/2002 n Tra gli obiettivi del D.Lgs. 155/10 vi è quello di fissare limiti di qualità dell aria per gli inquinanti riportati nella direttiva 2008/50/CE e quelli specificati nella direttiva 2004/107/CE, non incorporata nella direttiva 2008/50/CE Rumore - D.P.R. n.142 del 30 marzo 2004, Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n D.L. n.262 del 4 settembre 2002, Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto. 4

7 - D.M. 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, di piani di contenimento e abbattimento del rumore. - Decreto Ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato n. 308 del 26/06/1998,. Regolamento recante norme di attuazione della direttiva 95/27/CE in materia di limitazione del rumore prodotto da escavatori idraulici, a funi, apripista e pale caricatrici. - Decreto del Ministero dell Ambiente 16 marzo 1998, Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico. - D.P.C.M. 14 novembre 1997, Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. - Norma UNI 9884 (1997) relativa alla Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale. - L. n. 447 del 26 /10/1995, - Legge quadro sull inquinamento acustico. - D.P.C.M. 1 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno. - D.P.C.M. n. 377 del 27 dicembre 88 Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità di cui all art. 6 della legge 8 luglio 1986 n. 349, adottate ai sensi dell art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto D.M. n. 588 del 28/11/1987 Attuazione delle direttive CEE n. 79/113, n. 81/1051, n. 85/405, n. 84/533, n. 85/406, n. 84/534, n. 84/535, n. 85/407, n. 84/536, n. 85/408, n. 84/537 e n. 85/409 relative al metodo di misura del rumore, nonché del livello sonoro o di potenza acustica di motocompressori gru a torre, gruppi elettrogeni di saldatura, gruppi elettrogeni e martelli demolitori azionati a mano, utilizzati per compiere lavori nei cantieri edili e di ingegneria civile. - D.M. n del 2/04/1968, - Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e i rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione di nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell art. 17 della Legge 6 agosto 1967, n Acque superficiali - DIRETTIVA 2000/60/CE del 23/10/2000 Direttiva quadro sulle acque ; 5

8 - APAT, IRSA-CNR Metodi analitici per le acque, Manuali e Linee guida 29/2003, - D.M. Ambiente del 8/11/2010 n D.Lgs. 152 del 03/04/06 Norme in materia ambientale e s.m.i Acque sotterranee - APAT, IRSA-CNR Metodi analitici per le acque, Manuali e Linee guida 29/2003, - D.Lgs. 152 del 03/04/ Norme in materia ambientale e s.m.i.. - D.M. Ambiente 19 agosto 2003 Modalità di trasmissione delle informazioni sullo stato di qualità dei corpi idrici e sulla classificazione delle acque. - D.Lgs. n. 31 del 02/02/2001 Attuazione della Direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano come modificato dal D.Lgs. n. 27 del 02/02/02. - D.P.R. n 238 del 18/02/1999 Regolamento recante norme per l'attuazione di talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche. - D.P.C.M. 4/03/1996 Disposizioni in materia di risorse idriche. - D.P.R. n. 236 del 24/05/ Attuazione della direttiva n. 80/778/CEE concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n R.D. n dell'11/12/ Testo unico delle leggi sulle acque e gli impianti elettrici. 1.3 Obiettivi generali e requisiti del PMA Il Progetto di Monitoraggio Ambientale persegue i seguenti obiettivi generali: - correlare le fasi del monitoraggio ante operam, corso d opera e post operam, al fine di valutare l evolversi della situazione ambientale; - fornire gli elementi di verifica necessari per la corretta esecuzione delle procedure di monitoraggio; - effettuare, nelle fasi di costruzione e di esercizio, gli opportuni controlli sull esatto adempimento dei contenuti del progetto definitivo e delle eventuali prescrizioni e raccomandazioni formulate nel provvedimento di compatibilità ambientale. 1.4 Identificazione delle componenti Ai fini del presente Piano, le componenti ed i fattori ambientali ritenuti significativi a seguito dello Studio D Impatto Ambientale ovvero da monitorare sono così articolati: - ATMOSFERA: qualità dell aria e caratterizzazione meteo-climatica; - ACQUE SUPERFICIALI: qualità delle acque; 6

9 - ACQUE SOTTERRANEE: qualità delle acque; - RUMORE: caratterizzazione del clima acustico. 1.5 Articolazione temporale delle attività di monitoraggio Il Progetto di Monitoraggio Ambientale si articola nelle tre fasi temporali di seguito illustrate. Monitoraggio ante operam (A.O.) Il monitoraggio della fase ante operam si conclude prima dell inizio delle attività interferenti con la componente ambientale, ossia prima dell insediamento dei cantieri e dell inizio dei lavori e si prefigge di fornire un quadro conoscitivo dell ambiente prima degli eventuali disturbi generati dalla realizzazione dell opera. Monitoraggio in corso d opera (C.O.) Il monitoraggio in corso d opera riguarda il periodo di realizzazione degli impianti, dall apertura dei cantieri fino al loro completo smantellamento ed al ripristino dei siti. Questa fase è quella che presenta la maggiore variabilità sia perché strettamente legata all avanzamento dei lavori sia perché influenzata dalle eventuali modifiche nella localizzazione ed organizzazione dei cantieri apportate dalle imprese aggiudicatarie dei lavori. Pertanto il monitoraggio in corso d opera è condotto per fasi successive, articolate in modo da seguire il fronte avanzamento lavori. Preliminarmente si definisce un piano volto all individuazione delle lavorazioni critiche della realizzazione dell opera per le quali si ritiene necessario effettuare la verifica durante i lavori. Le indagini sono condotte per tutta la durata dei lavori con intervalli definiti e distinti in funzione della componente ambientale indagata. Le fasi temporali individuate per gli accertamenti in via preliminare sono aggiornate in corso d opera sulla base dell andamento dei lavori. Monitoraggio post operam (P.O.) Il monitoraggio post operam comprende le fasi di pre-esercizio ed esercizio dell opera, e deve iniziare tassativamente non prima del completo smantellamento e ripristino delle aree di cantiere. La durata del monitoraggio è variabile in funzione della componente ambientale specifica oggetto di monitoraggio. Da cronoprogramma della realizzazione delle opere in progetto, le fasi di monitoraggio per il progetto WastEnd saranno così distinte: - fase A.O., di durata pari a 6 mesi; - fase C.O., di durata pari a 2 anni; - fase P.O., di durata pari a 10 annii. 7

10 CRONOPROGRAMMA REALIZZAZIONE IMPIANTI IMPIANTO ANNO (da autorizzazione WastEnd) I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII A' FORSU (AD) x x x x x x x x x A'.1 Compostaggio x x x x x x x x x A'' TMB x x x x x x x x A''.1 Biocella x x x x x x x x B. VALORIZ. RD x x x x x x x x x x B.1 CDR/CSS x x x x x x x x x x B. 2 Pannolini x x x x x x x x x B.3 Materassi x x x x x x x x x x H. TERRE SPAZ x x x x x x x x x x C. TRATT. ACQUE x x x x x x x x x x D. PFU x x x x x x x x x x DISCARICA x x x x x x x x x x x x 1.6 Elaborazione dei dati e degli esiti del monitoraggio Per l acquisizione e la restituzione delle informazioni, sono state predisposte specifiche schede di rilevamento riportate di seguito alla presente relazione. Le schede di rilevamento contengono sia informazioni riguardanti la campagna di monitoraggio, quali l esatta localizzazione del punti di rilevamento e i dati grezzi registrati durante la stessa, sia elementi relativi al contesto territoriale, alle condizioni al contorno, che, infine, elaborazioni dei dati raccolti (es. elaborazioni grafiche dei risultati delle misure). Nel caso in cui il rilevatore osservasse fenomeni singolari o anomali riguardanti la componente ambientale monitorata, riguardanti il contesto locale o le condizioni ambientali al contorno, annoterà i commenti a riguardo all interno delle schede suddette. In fase ante operam, per ogni componente ambientale, saranno prodotti stralci cartografici, corredati da fotografie prese da diverse angolazioni, allo scopo di fornire un inequivocabile reperimento dei punti di rilevamento nelle successive fasi del monitoraggio ambientale. Per ciascuna componente ambientale saranno redatte, per tutte le fasi del monitoraggio, delle planimetrie ove saranno indicate le opere, le infrastrutture, la viabilità, ed i punti di monitoraggio. Tali planimetrie dovranno essere integrate e modificate sulla base degli eventuali cambiamenti che il PMA subirà nel corso della costruzione dell opera. Tutti gli esiti dei controlli e dei monitoraggi previsti nel presente piano saranno registrati mediante sistemi automatici, ovvero manualmente su un database informatico. Il principale obiettivo del sistema è quello di raccogliere le informazioni significative, aggregarle ed elaborarle ottenendo specifiche tipologie di informazioni e renderle fruibili in maniera condivisa a diversi utenti, tramite accessi distribuiti internamente all azienda. 8

11 Lo strumento informatico renderà possibile: - archiviare ed interrogare diverse tipologie di dato; - monitorare le attività in corso per l'acquisizione di dati necessari sia alla gestione tecnica che amministrativa dell impianto; - aggregare ed elaborare i dati al fine di agevolare le attività di gestione sia delle ordinarie attività di monitoraggio ambientale, controllo gestionale ed impiantistico, che delle emergenze; - monitorare i tempi relativi alle scadenze di attività specifiche del monitoraggio ambientale; - consentire la gestione informatizzata di documenti vari con facilità di visualizzazione e consultazione. Le informazioni raccolte ed elaborate saranno trasmesse agli Enti di controllo con le modalità e le tempistiche previste dalla normativa vigente e dalle prescrizioni autorizzative. Eventualmente sarà possibile consentire l accesso controllato al database di gestione dei dati ambientali ad utenti esterni alla Ditta, rappresentati anche dalle Pubbliche autorità preposte al controllo; queste potranno condividere e visualizzare i report di aggiornamento dello stato ambientale del sito. 1.7 Restituzione dati, definizione dei valori di soglia e gestione anomalie I dati elaborati saranno presentati sia in forma testuale che grafica, in modo da rendere più agevole la consultazione e l interpretazione da parte degli enti competenti e dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi del monitoraggio ambientale. Le finalità del monitoraggio ambientale in corso d opera sono la verifica ed il controllo nel tempo delle specifiche pressioni ed impatti prodotti dalle attività di cantiere. A tale scopo i criteri di analisi dei dati di monitoraggio devono essere orientati al confronto tra lo stato qualitativo relativo al livello di pressione e/o impatto registrato in corso d opera ed una situazione di riferimento che potrebbe essere: - livello di pressione e/o impatto misurato prima dell inizio dei lavori (situazione ante operam); - livello di pressione e/o impatto misurato a monte dei lavori (nel caso, ad esempio, del monitoraggio di un corpo idrico); - livello di pressione e/o impatto di una situazione riconosciuta come fondo naturale o come scenario di riferimento. Nasce quindi l esigenza della definizione di opportuni valori soglia rispetto ai quali confrontare i singoli valori rilevati durante le attività di cantiere, o le differenze tra tali valori ed 9

12 un valore di riferimento (ante operam, valore di monte, o fondo naturale). La definizione dei livelli di soglia sui singoli valori, o sulle differenze, è funzione degli obiettivi di protezione dell ambiente e di sostenibilità ambientale dei lavori di realizzazione dell opera. E importante sottolineare che in generale, ove l Autorità responsabile non abbia specificato questi obiettivi nelle prescrizioni, il solo rispetto delle normative ambientali non esaurisce le possibilità di valutazione, controllo e contenimento delle pressioni ambientali. In tal caso si dovrà considerare sempre la differenza tra lo stato di volta in volta rilevato e quello di riferimento per tenere sotto controllo eventuali peggioramenti della qualità ambientale. In ogni caso, anche in presenza di limiti di legge definiti, il monitoraggio deve consentire di valutare nel tempo l andamento degli indicatori/indici ambientali prescelti e, quindi, permettere il tempestivo intervento (da parte dei Soggetti costruttori dell opera e delle Autorità cui compete la verifica dei dati del monitoraggio ambientale) per evitare che si verifichino situazioni di reale criticità o compromissioni ambientali. Dal punto di vista tecnico è opportuno, pertanto, che vengano definite in accordo con gli enti di controllo soglie progressive, ad esempio soglie di attenzione e di intervento, al cui raggiungimento si attivano azioni, parimenti bene definite e coerenti agli impatti registrati, progressivamente più impegnative, per mantenere una compatibilità ambientale accettabile. Per ciascuna componente ambientale si dovrà effettuare il calcolo dei valori soglia con metodologie statistiche appropriate alla lettura dei dati ambientali in esame. Valori soglia ed azioni di compatibilità devono, dunque, essere definite in maniera contestuale e non astratta. Il punto di equilibrio, tra ciò che è tecnicamente ed economicamente possibile è ciò che è auspicabile o necessario dal punto di vista ambientale, è oggetto di decisione della Autorità responsabile. La condizione di anomalia potrebbe dunque verificarsi sia in fase di corso d opera che in fase di post operam. Qualora venisse riscontrata una situazione anomala in corso d opera o post operam si procederà come segue: - apertura scheda anomalia riportante le seguenti indicazioni e che dovrà essere inviata al Committente e quindi all'organo di controllo: date di emissione, di sopralluogo e analisi del dato; parametro o indice indicatore di riferimento; superamento della soglia di attenzione e/ o di allarme; cause ipotizzate e possibili interferenze; 10

13 note descrittive ed eventuali foto; verifica dei risultati ottenuti (da compilare successivamente). - verifica della correttezza del dato mediante controllo della strumentazione e ripetizione della misura (per quelle componenti ambientali oggetto di monitoraggio per cui la ripetizione della misura può considerarsi significativa). - confronto con lo stato di ante operam. Pertanto nel caso il parametro non presenti più anomalia nella ripetizione della misura, si procede alla chiusura della medesima. Qualora l'anomalia sia nuovamente riscontrata, si procederà in accordo con la Committente e con l Ente di controllo, a tenere il parametro anomalo sotto controllo, eventualmente aumentando il numero delle misure. Nel caso in cui il parametro si mantenesse anomalo senza una giustificazione adeguata e legata alle lavorazioni in essere, si concorderà con la Committente e con l Ente di controllo se e quale azione intraprendere. 1.8 Struttura organizzativa delle attività di monitoraggio Per la corretta esecuzione delle attività di monitoraggio e il necessario coordinamento delle diverse fasi si richiedono le figure professionali descritte di seguito. Ruolo Professionalità Responsabile del Gruppo di Lavoro Laurea tecnica con esperienza in Project Management Laurea tecnica con esperienza in S.I.A. e gestione e coordinamento di Responsabile Ambientale lavori complessi Laurea tecnica - abilitazione ed esperienza professionale in materia di Responsabile Rumore impatto acustico Laurea tecnica - abilitazione ed esperienza professionale in materia di Responsabile Atmosfera impatto atmosferico Responsabile Ambiente idrico superficiale Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio Idraulica Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio Laurea in Responsabile Ambiente Idrico sotterraneo Geologia Consulente specialistico 1 Chimico Consulente specialistico 3 Esperto in cartografia e georeferenziazione Consulente specialistico 4 Esperto in Data base e sistemi informatici Supporto operativo (staff) Varie Segreteria Varie 11

14 Le principali attività previste per il monitoraggio sono: - attività amministrative e di supporto al Committente; - predisposizione della documentazione di base per le attività di indagine; - organizzazione e programmazione delle indagini in campo ed in laboratorio; raccolta delle informazioni aggiuntive presso gli Enti locali; - produzione di tutti i documenti e degli elaborati grafici previsti per le fasi di monitoraggio e per la divulgazione dei risultati; - predisposizione della struttura del database informativo del monitoraggio ambientale; gestione ed aggiornamento dello stesso; - previsione, ove necessario, di correttivi all attività di monitoraggio rispetto a quanto inizialmente previsto nel PMA; - attività di assistenza nella divulgazione dei dati e dei risultati del Monitoraggio Ambientale. 2 DETTAGLIO SULLE COMPONENTI AMBIENTALI Nella planimetria 08_T01 Localizzazione dei Punti di Monitoraggio si presentano le localizzazione dei diversi punti da indagare. 2.1 Atmosfera Il monitoraggio ambientale della componente in esame ha l obiettivo di valutare la qualità dell aria nelle aree interessate dall opera, verificando gli eventuali incrementi nel livello di concentrazione delle sostanze inquinanti aerodisperse derivanti dalla realizzazione dell opera stessa e degli odori. Gli impatti sulla componente atmosfera legati prevalentemente all esercizio degli impianti sono riconducibili principalmente alle tipologie seguenti. Le attività della fase di costruzione (fase CO) che potranno generare effetti sulla componente in oggetto (azioni di progetto) sono quelle relative alla preparazione del sito: - l asportazione e l accantonamento del suolo (carico, scarico e movimento dei mezzi); - lo scavo e i movimenti terra necessari alla regolarizzazione del sito e al raggiungimento delle quote per il getto delle fondazioni (carico, scarico e movimento dei mezzi); 12

15 - il trasporto dei materiali da costruzione in prossimità dell area degli impianti di trattamento. Le azioni di progetto (fase PO) che potrebbero generare linee di impatto sono: il conferimento dei rifiuti all area degli impianti; per il trattamento della FORSU sono: la produzione di biogas; la produzione di energia elettrica; la produzione di compost; per il trattamento della frazione indifferenziata sono: la produzione di energia elettrica; il trattamento delle FOS; produzione di sovvallo alla differenziata; per il trattamento della PFU sono: la produzione di CSS; produzione del triturato e granulo di gomma; Criteri metodologici adottati Nella redazione del Piano di Monitoraggio Ambientale per la componente specifica si sono seguite le seguenti fasi progettuali: - Analisi dei documenti di riferimento e di progetto; - Definizione del quadro informativo esistente in coerenza con il SIA ed in integrazione a quanto riportato dal SIA stesso; - Identificazione ed aggiornamento dei riferimenti normativi e bibliografici sia per le metodiche di monitoraggio che per la determinazione dei valori di riferimento rispetto ai quali effettuare le valutazioni ambientali; - Scelta dei parametri da monitorare sulla base della sensibilità e vulnerabilità alle azioni di progetto; - Scelta delle aree da monitorare sia per la tutela della salute della popolazione sia per la tutela dell ambiente; - Strutturazione delle informazioni per la caratterizzazione e valutazione dello stato ambientale ante operam, in corso d opera e post operam; 13

16 - Programmazione delle attività in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, delle attività di raccolta, elaborazione e restituzione delle informazioni; - Gestione delle anomalie con la predisposizione di azione correttive ad hoc Identificazione degli impatti da monitorare Gli impatti sull'atmosfera connessi alla presenza dei cantieri (fase CO) sono collegati in generale alle attività di scavo, alla movimentazione di terre ed al transito dei mezzi pesanti e di servizio, che, in determinate circostanze, possono causare il sollevamento di polvere oltre a determinare l'emissione di gas di scarico nell'aria. Le maggiori problematiche, per la fase di Corso d Opera, sono - emissioni di polveri in atmosfera; - emissioni gassose in atmosfera; - emissioni odorigene Definizione degli indicatori e dei parametri del monitoraggio Si sono individuati tutti quegli indicatori significativi per l intera rete di monitoraggio, indipendentemente dalla singola opera potenzialmente interferente con la componente in esame. Il monitoraggio della qualità dell aria deve infatti garantire il controllo di tutti i parametri che possono essere critici in relazione alla tipologia di emissioni e agli standard di qualità previsti dalla normativa e, più in generale, che possono costituire un rischio per la protezione della salute e degli ecosistemi. I parametri oggetto del monitoraggio sono: - particolato fine (PM10); - odore: tramite la rilevazione di H 2 S, NH 3 e COV. Ai parametri chimico-fisici elencati vanno aggiunti i parametri meteorologici. Le tipologie di campionamento sono scelte in funzione del parametro da campionare e le metodiche di riferimento dei parametri sono di seguito enunciate: - Determinazione di Acido solfidrico (H 2 S) e mercaptani: Metodo UNICHIM n 634; - Determinazione dell ammoniaca: metodo UNICHIM n 632; - Determinazione dei PM 10 : D.M. n 60 02/04/2002 SO GU n 87 13/04/02; - Determinazione dei composti organici volatili (COV) e metanici e non metanici: UNI EN 12619:

17 Tutte le attività strumentali di rilevamento dei dati in campo, di manipolazione e preparazione di campioni in laboratorio, di elaborazione dei dati relativi alle attività dovranno essere effettuate secondo la normativa nazionale ed in accordo con le pertinenti norme tecniche nazionali ed internazionali. Frequenza e metodiche di prelievo ed analisi, in particolare, saranno opportunamente concordate con gli Enti di controllo. Al fine di poter adeguatamente valutare i risultati analitici, si ritiene, inoltre, opportuna l'installazione di una centralina meteorologica per il rilievo dei seguenti parametri: direzione e velocità vento, temperatura atmosferica, umidità relativa, pressione atmosferica, radiazione solare, precipitazioni. Per quanto riguarda gli interventi relativi alle attività di discarica si farà riferimento all'esistente rete di monitoraggio esistente che, sulla base delle concentrazioni di traccianti dell'odore rilevati, consente di implementare le seguenti misure e protocolli: regolazione del sistema di captazione biogas in modo da massimizzare le portate estratte; - se necessario, spargimento di enzimi sulle aree che presentano rifiuti esposti; - qualora dopo gli interventi di cui sopra non si riscontri la regressione del fenomeno, si procederà alla progettazione e realizzazione, previa autorizzazione degli Enti di controllo, di un sistema di implementazione dei controlli mirati all individuazione puntuale di possibili emissioni (utilizzo del metodo UNI EN 13725) Criteri per l Identificazione delle aree e dei punti di monitoraggio Con particolare riferimento agli impatti potenziali individuati nelle analisi effettuate, le attività di monitoraggio devono essere rivolte principalmente alla fase di esercizio. In particolare, i criteri di scelta dei punti di monitoraggio sono stati : - sensibilità del ricettore (ambito residenziale, ecc.); - dimensione del fronte interferito (inteso come numero di persone potenzialmente esposte); - distanza del ricettore dalle fonti di pressione. Le analisi sulla componente hanno evidenziato i seguenti punti di calcolo delle simulazioni condotte come ambiti di monitoraggio da prendere in considerazione in via prioritaria: - ATM - R02 (412341,00 m E, ,00 m N); - ATM - R03 (412363,00 m E, ,00 m N); 15

18 - ATM - R04 (412698,00 m E, ,00m N). Da monitorare in fase AO con una campagna di misure e in fase CO con campagne trimestrali ad eccezione del monitoraggio sull odore che sarà effettuato in fase CO con cadenza annuale e PO con cadenza semestrale Articolazione ed estensione temporale delle attività di monitoraggio Il periodo di esposizione per ciascuna campagna di misura degli inquinanti è di 1 mese, con frequenza trimestrale durante il post operam (esercizio) e di 2 volte l anno durante le fasi Ante e Corso Operam. In generale si prevedono di eseguire rilievi organizzati nelle tre fasi di ante operam, corso d opera e post operam, che avranno la seguente durata: - fase AO: 1 anno; - fase CO: 2anni; - fase PO: durata effettiva delle lavorazioni previste. In relazione alle fasi di monitoraggio individuate, si riportano di seguito le frequenze di rilievo: - fase AO: 2 campagne di misura in modo da poter valutare le variazioni stagionali dei livelli (estate/inverno); - fase CO: 2 campagne di misura in modo da poter valutare le variazioni stagionali dei livelli (estate/inverno); - fase PO: campionamenti completi e rilievo parametri in situ per tutta la durata dei lavori con cadenza semestrale; 2.2 Rumore Il monitoraggio ambientale della componente in esame ha lo scopo di caratterizzare, dal punto di vista acustico, l'ambito territoriale interessato dal progetto e di verificare le emissioni sonore al completamento delle opere necessarie per la realizzazione dell impianto ed a seguito della sua messa in funzione.. In particolare ha l obiettivo di verificare il mantenimento dei requisiti di compatibilità acustica in fase di realizzazione degli impianti e nella fase del loro esercizio congiuntamente alle attività di discarica Chivasso Criteri metodologici adottati Nella redazione del Piano di Monitoraggio Ambientale per la componente specifica si sono seguite le seguenti fasi progettuali: Analisi dei documenti di riferimento e di progetto; 16

19 Definizione del quadro informativo esistente in coerenza con il SIA ed in integrazione a quanto riportato dal SIA stesso; Scelta dei parametri da monitorarsi (Leq, livelli statistici, SEL) sulla base della sensibilità e vulnerabilità alle azioni di progetto; Scelta delle aree da monitorare per la tutela della salute della popolazione ; Strutturazione delle informazioni per la caratterizzazione e valutazione dello stato ambientale in post operam; Non si ritiene necessario proporre ulteriore misure di caratterizzazione perché già eseguite per lo studio previsione l d impatto acustico. Programmazione delle attività in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, delle attività di raccolta, elaborazione e restituzione delle informazioni; Gestione delle anomalie con la predisposizione di azione correttive ad hoc Identificazione degli impatti da monitorare Gli impatti inerenti la componente rumore connessi alla presenza dei cantieri sono collegati alle lavorazioni relative alle attività di scavo, alla realizzazione degli edifici, e relativi impianti (fase PO); In fase di esercizio le attività di progetto che generano la linea d impatto emissioni di rumore sono: il conferimento dei rifiuti all area degli impianti; - per il trattamento della F.O.R.SU: Produzione di energia elettrica e termica da cogenerazione Produzione di plastiche Produzione di sovvallo alla differenziata - per il trattamento della frazione indifferenziata sono: Produzione di plastiche Produzione di energia elettrica e termica da cogenerazione Produzione di sovvallo alla differenziata - per la differenziata: Valorizzato di materiali da linea differenziata Valorizzato da linea materassi Valorizzato da linea pannolini - per il trattamento della PFU sono: Recupero componenti tessuto 17

20 Recupero componenti ferrosi Produzione di materiali di recupero Triturato e granulo di gomma - per il soil washing: Recupero di inerti Recupero componenti ferrosi Materiale alla discarica - per il trattamento reflui: Acqua di ricircolo Acqua antincendio Fango alla discarica Definizione degli indicatori e dei parametri del monitoraggio Nel corso delle campagne di monitoraggio nella fase post-operam verranno rilevate le seguenti categorie di parametri: - parametri acustici: livello equivalente (Leq), livelli statistici L1, L10, L50, L90, L95; - parametri meteorologici: temperatura, velocità e direzione del vento, presenza/assenza di precipitazioni atmosferiche, umidità. Il monitoraggio del rumore mira a controllare il rispetto di standard o di valori limite definiti dalle leggi (nazionali e comunitarie); in particolare il rispetto dei limiti massimi di rumore nell'ambiente esterno e nell'ambiente abitativo definiti dal DPCM 14/11/1997 in base alle classi di zonizzazione acustica del territorio. A tale scopo viene utilizzata una tipologia di rilievo fonometrico: - Misure di 24 ore, postazioni semi-fisse parzialmente assistite da operatore, per rilievi della fase di esercizio (post operam) Criteri di identificazione delle aree e dei punti di monitoraggio In fase di progettazione definitiva, sulla base del censimento dei ricettori effettuato, dello studio acustico sono state individuate alcuni punti di monitoraggio. La selezione delle postazioni di monitoraggio acustico si rifà ai seguenti criteri generali: 18

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