Tendenze. IV trimestre2009 numero 1/10 29 gennaio 2010

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1 Tendenze Trimestrale di analisi e previsioni per i settori agroalimentari V estre20 numero 1/10 29 gennaio 2010 La congiuntura in l contesto internazionale Dopo il sensibile incremento dell offerta mondiale registrata nel 20 (687 mln t), i raccolti del 20 vengono stimati in leggera contrazione a 668 milioni di tonnellate (-2,7%). L impatto della flessione dell offerta sul mercato non dovrebbe essere significativo; facendo riferimento alle proiezioni di nternational Grains Council (26 novembre 20) per la campagna 20/10 i consumi dovrebbero attestarsi su livelli più bassi dell offerta (a 643 mln t) e gli stock dovrebbero accrescersi di un ulteriore 16% su base annua, a 191 milioni di l mercato in talia Nel V estre 20 si è registrata, rispetto al estre precedente, una leggera rivalutazione dei listini all origine del frumento tenero ed una significativa contrazione di quelli del duro. ciò è corrisposta una moderata contrazione dei costi di produzione della fase agricola, determinando un modesto miglioramento della ragione di scambio per il frumento tenero ed una leggera flessione per il duro. Tuttavia, le dinamiche del 20, a confronto con il 20, hanno evidenziato per entrambe i prodotti un complessivo peggioramento della ragione di scambio. Dal lato degli acquisti domestici, la domanda risulta in leggera flessione per il pane e sostanzialmente stabile per la pasta di Gli scambi con l estero Nei primi nove mesi del 20, il deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento ha mostrato un leggero miglioramento su base tendenziale, dovuto, nonostante il consistente incremento dei volumi importati, alla flessione dei valori unitari all import. Al contrario, l attivo di bilancio del pastario ha subito una leggera erosione in ragione del calo dei valori unitari all export. ndice degli argomenti 1. principali indicatori l agroalimentare in talia e nell UE l del frumento a livello internazionale La produzione mondiale Gli scambi dell UE l mercato di riferimento l del frumento in talia l in sintesi La produzione La produzione agricola La produzione industriale Gli scambi La domanda l consumo domestico l mercato prezzi alla produzione prezzi dei mezzi di produzione prezzi al consumo Focus On: Approfondimento sull andamento della commercializzazione nel 2014 V estre 20 1

2 1. principali indicatori Tab.1.1 Le tendenze in talia Produzione 1 Prezzi alla produzione mport granella 1 Export derivati frumento 1 Consumo delle famiglie 1 Prezzi al consumo / forte flessione forte flessione forte crescita leggera crescita leggera flessione V /V - forte flessione crescita crescita stabile 20/20 forte flessione forte flessione forte crescita leggera crescita leggera flessione flessione flessione flessione 1) quantità; le caselle scura sono stime Fonte: Tab.1.2 Rischio di mercato Prezzo medio alla produzione del frumento ( /t) ott nov dic (max 1 ) 233,05 221,00 219,90 Fr. tenero rilevato 143,17 148,46 149,02 (min 1 ) 228,44 215,01 2,78 Fig.1.1 ndice della ragione di scambio della fase agricola 1 (2000=100) 3,0 2,0 1,0 0,0 V frumento duro V V frumento tenero 1) rapporto tra l indice dei prezzi agricoli alla produzione e l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione in agricoltura Fonte: Fig.1.2 ndice del clima di fiducia per l industria molitoria - -6,1 0,3 + (max 1 ) 346,13 332,16 324,11 Fr. duro rilevato 179,02 171,82 169,40 (min 1 ) 339,28 323,16 3,72 1)intervallo atteso in base all andamento normale di mercato degli ultimi 3 anni; Legenda: tensioni al rialzo; tensioni al ribasso Fonte: Legenda : V estre 20; estre 20 Fonte: Fig.1.3 ndice del margine di filiera 1 (2000=100) 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 V frumento duro V V frumento tenero 1) rapporto tra l indice dei prezzi al consumo e l indice dei prezzi agricoli alla produzione Fonte: V estre 20 2

3 2. l agroalimentare in talia e nell UE Nei primi 9 mesi del 20, il agricolo dell UE a 27 ha subito una contrazione del valore aggiunto reale dell 1,6% su base annua. La flessione più consistente si è verificata nei primi mesi del 20, quando i volumi hanno subito una contrazione congiunturale dell 1,3%, mente il secondo ed il terzo estre hanno segnato una flessione meno marcata e pari rispettivamente allo 0,5% e allo 0,2%. n termini reali, quindi, il agricolo risulta solo parzialmente influenzato dall andamento dell economia globale, evidenziando caratteristiche specifiche: una certa tenuta nella fase più acuta della crisi rispetto agli altri settori, ma allo stesso tempo, un certo ritardo nella capacità di ripresa. Mettendo a confronto l andamento del valore aggiunto agricolo con quello del Pil dell Ue a 27, considerati a valori correnti, si avverte una maggiore tenuta del primo rispetto al secondo nella fase più acuta della crisi (il primo estre del 20), mentre la perdita di terreno del agricolo è stata molto marcata nel secondo e nel terzo estre. Tab.2.1 Le tendenze del agroalimentare nell Ue a 27 Var% V / Var % V /V Valore aggiunto agricolo (valori -0,2-2,3 costanti) 1 Prezzi alla produzione industriale 2-0,5-3,0 Prezzi al consumo dei prodotti alimentari 0,0-0,7 1) dato riferito al estre 20 2) base 2005=100; media ottobre-novembre 20 Fonte: elaborazioni su dati EUROSTAT Nel quarto estre, la produzione dell industria alimentare dell Ue ha riportato una leggera contrazione sul livello del terzo estre (-0,6%), che ha solo marginalmente intaccato la stazionarietà che ha contraddistinto l andamento della produzione del negli ultimi diciotto mesi. L indice del clima di fiducia dell industria alimentare europea (Ue a 27) ha registrato un miglioramento nel quarto estre, sia congiunturale che tendenziale, grazie alla crescita degli ordini, al miglioramento delle attese di produzione, ed alla riduzione delle scorte. l 20 si chiude con una flessione dell indice dei prezzi alla produzione dell industria alimentare pari al 2,4% a livello dell Ue a 27 e del 3,5% in talia. La flessione dei prezzi si è protratta in tutti i estri del 20, ma è stata particolarmente accentuata solo nel primo (-1,8% rispetto al estre precedente). Nel secondo estre, invece, la contrazione è stata più contenuta (-0,4%) così come nel terzo e nel quarto estre (con un flessione congiunturale pari rispettivamente allo 0,3% e allo 0,5%). Nel corso del 20, invece, l ultima fase della filiera è stata caratterizzata da una crescita dei prezzi al consumo (+1% rispetto al 20), perfettamente in linea con quella dell indice generale (+1%), anche se nell ultimo estre dell anno i prezzi sono rimasti stabili. Nel 20, crescono in modo particolare i prezzi delle bevande alcoliche con un balzo in a- vanti del 4%. Tab.2.2 Le tendenze del agroalimentare nazionale in sintesi Var% / Var % V / Var % V /V Produzione agricola totale (valori -3,2-0,7-4,9 costanti) 1 Prezzi agricoli alla produzione -12,4 4,4-7,7 Prezzi dei mezzi correnti in agricoltura -2,0-0,7-4,6 mport agroalimentare (quantità -0,4 0,8-1,9 coeff.) 1 Export agroalimentare (quantità -6,9-0,7-6,2 coeff.) 1 Consumi domestici alimentari delle famiglie (indice 0,6 0,1 0,3 delle quantità) 1 Prezzi al consumo dei prodotti alimentari -1,3 0,6-3,5 1) le caselle scure sono stime. Fonte: elaborazioni su dati e STAT Passando al agroalimentare nazionale, le stime relative all intero arco del 20 indicano una flessione marcata della produzione agricola totale e del valore aggiunto agricolo. Nel quarto estre del 20, la contrazione congiunturale della produzione V estre 20 3

4 (-0,7%) e del valore aggiunto agricolo (-1%) dovrebbe risultare meno marcata rispetto ai estri precedenti. Tab.2.3 Tendenza e congiuntura agricola 1,2 (var %) Produzione agricola totale Coltivazioni vegetali Produzione zootecnica Var % / V / V /V -3,2-0,7-4,9-4,3-1,0-7,0-1,2-0,2-1,2 Valore Aggiunto branca agricoltura -5,0-1,0-5,7 3 Unità di lavoro agricole 0,0-0,6-2,1 1) dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi 2) stima per il V 20, scenario base modello Arima 3) comprende anche la silvicoltura e la pesca Fonte: elaborazioni su dati e STAT La produzione dell industria alimentare nell UE a 27 e in talia nel periodo ottobrenovembre 20 ha registrato una leggera flessione rispetto al dato medio del terzo estre (Ue: -1,3%; talia: -0,7%), produzione che quindi pressappoco conferma il livello medio dell anno. n questo scenario, e grazie al contestuale miglioramento degli ordini e alla riduzione delle scorte, si è avuto un miglioramento del clima di fiducia delle imprese dell industria alimentare sia europea che italiana. L indice della fiducia degli operatori della GDA, pur attestandosi su un valore ancora positivo, è risultato in diminuzione nel quarto estre 20 rispetto a quello precedente, mentre è cresciuto su base annua. Sul peggioramento congiunturale della fiducia ha inciso principalmente l andamento delle aspettative sulle vendite. Per quanto riguarda i consumi e sulla base di dati provvisori, si stima che gli acquisti domestici di prodotti alimentari, per l intero 20, risultino invariati in volume rispetto al 20, a fronte di una lieve riduzione della spesa dovuta a ridimensionamenti dei listini. Fig.2.1 ndice della produzione dell industria alimentare in talia e nell UE 1 (2005=100) V V V * ndustria alimentare, bevande e tabacco ndustria manifatturiera 1) destagionalizzato; *) l estre 20 è dato dalla media dei mesi di Luglio e Agosto Fonte: elaborazioni su dati STAT e EUROSTAT l 20 è stato caratterizzato da una forte flessione della redditività degli agricoltori dovuta ad una flessione dei prezzi alla produzione del 12% e ad una riduzione meno marcata dei costi dei mezzi produttivi, in calo solo del 2%. Si deve sottolineare comunque che nel quarto estre del 20, si è verificata un inversione di tendenza, con la ragione di scambio tra i prezzi ed i costi che è passata da 79,8 punti nel terzo estre a 83,9 punti nel quarto, grazie ad una forte ripresa congiunturale dei prezzi, pari al 4%, accompagnata da una relativa stabilità dei costi (-0,7%). n base alle stime smea, il 20 sarebbe caratterizzato da una dinamica contrapposta del disavanzo dell agroalimentare in valore e in quantità: il deficit dovrebbe migliorare notevolmente in valore (riducendosi del 5%) e peggiorare in modo considerevole in termini di volumi (con un disavanzo in crescita del 16%). V estre 20 4

5 3 l del frumento a livello internazionale 3.1 La produzione mondiale Dopo la forte progressione dell offerta mondiale registrata nel 20 (+12% sul 20), i raccolti del 20 risultano in flessione del 3% circa. A concorrere in maggior misura a tale risultato è la Ue, per la quale si stima una contrazione del 9% circa sia per il frumento tenero che per il frumento duro. mportanti risultano anche le contrazioni di U- craina e Stati Uniti per il frumento tenero e del Canada per entrambe i prodotti. Nel estre 20 le importazioni comunitarie di frumento tenero dai Paesi terzi risultano, rispetto al precedente estre, in leggera flessione (-8%) mentre quelle di frumento duro in crescita del 19%. Medesima dinamica è emersa anche su base tendenziale, con le importazioni di frumento tenero scese a poco più di 1 milione di tonnellate nel estre in esame contro 1,6 milioni di tonnellate del estre 20 (-33%). Nel periodo in esame, inoltre, le richieste comunitarie di frumento duro sui mercati dei Paesi terzi, sono più che triplicate rispetto al estre 20, superando le 700 mila tonnellate. Tab. 3.1 La produzione mondiale di frumento 1 (mln t) var.% Frumento Tenero 648,4 628,3-3,1 -Ue ,2 129,1-8,6 -USA 65,7 57,3-12,8 -Russia 63,7 60,0-5,8 -Ucraina 25,9 20,0-22,8 -Canada 23,1 19,4-16,0 - Australia 20,9 21,5 2,9 Frumento Duro 38,4 40,0 4,2 -Ue-27 10,0 9,1-9,0 - Canada 5,5 5,1-7,3 - Turchia 3,0 3,1 3,3 Totale 686,8 668,3-2,7 1) aggiornato al Fonte: nternational Grains Council (GC) Prendendo in esame le proiezioni effettuate dall nternational Grains Council, relativamente alle altre variabili di mercato, nella campagna 20/10 i consumi dovrebbero attestarsi a 643 milioni di tonnellate contro 639 milioni di tonnellate del 20 (+1%) e gli stock mondiali dovrebbero accrescersi di un ulteriore 16%, raggiungendo 191 milioni di tonnellate contro 165 milioni di tonnellate della precedente campagna. Fig.3.1 L import di frumento dell UE-27 (000 t) V frumento tenero V Fonte: elaborazioni su dati Eurostat frumento duro Le esportazioni comunitarie di frumento tenero hanno fatto registrare nel estre in esame un calo congiunturale del 7%. Tale situazione è da attribuire in larga misura alla riduzione delle richieste pervenute dal Marocco (-90%) e dall Algeria (-24%). n questi due Paesi, infatti, nel 20 si è registrata una significativa crescita della offerta interna. Nello stesso periodo, le esportazioni comunitarie di frumento duro hanno subito una flessione congiunturale superiore all 80%. Anche in questo caso, e per gli stessi motivi, a determinare questa tendenza sono stati Marocco ed Algeria che hanno ridotto di oltre il 90% le proprie richieste di granella. 3.2 Gli scambi dell UE V estre 20 5

6 Fig.3.2 L export di frumento dell UE-27 (000 t) duro canadese. Nel caso del frumento tenero statunitense, al contrario, è emerso un leggero recupero delle quotazioni (+2%). Decisamente più marcate, inoltre, risultano le flessioni rispetto al V estre 20: circa - 10% per il frumento tenero francese, -9% per quello USA e -44% per il frumento duro canadese V frumento tenero V frumento duro Fonte: elaborazioni su dati Eurostat 3.3 l mercato di riferimento Nel V estre 20 i listini della granella del frumento sui mercati internazionali hanno mostrato un rallentamento della tendenza flessiva che si è registrata costantemente a partire dal estre del 20. Fig.3.3 prezzi Fob del frumento V V V Panif. francese ( /t) HRW ($/t) Amber durum n. 2 ($/t) 1) Francia (Rouen) Tenero Panificabile; USA (US gulf) HRW n.2, Canada (Thunderbay) Amber Durum n. 2 Fonte: elaborazione su dati Home Grown Cereal Authority (HGCA) n particolare, facendo riferimento ai prezzi Fob di alcuni tra i principali paesi esportatori, nel periodo ottobre-dicembre 20 i prezzi del frumento tenero sono scesi, rispetto al estre precedente, solo dell 1% per il panificabile francese mentre più consistente (- 17%) è stato il calo dei listini del frumento V estre 20 6

7 4. l del frumento in talia 4.1 l in sintesi La produzione nazionale di frumento ha subito una drastica contrazione nel 20. n particolare, rispetto al 20, l offerta si è ridotta di circa 1,5 milioni di tonnellate di frumento duro e 880 mila tonnellate di frumento tenero. Tab. 4.1 l in sintesi solo un leggero calo dell indice dei costi di produzione. Quanto ai consumi domestici dei derivati del frumento, si evidenzia una sostanziale stabilità delle quantità di pasta di semola acquistate nel 20, nonostante la flessione dell indice dei prezzi al consumo. Nel caso del pane, invece, all ulteriore crescita dell indice dei prezzi è corrisposta la flessione dell indice delle quantità acquistate. DURO (mln t) var.% Produzione totale ,2 mport granella 1 1,7 2,1 28,1 Export pasta 1 1,5 1,5 2,4 ndice (2000=100) - prezzi alla produz ,1 135,8-43,4 - prezzi mezzi prod ,8 129,8-3,0 - prezzi al cons. (pasta) 146,3 136,8-6,5 - quantità al cons. (pasta) 91,5 91,6 0,2 TENERO (mln t) Produzione totale ,5 mport granella 1 3,7 4,2 13,7 Export panett. e biscott. 1 0,4 0,4 4,3 ndice (2000=100) - prezzi alla produz ,0 97,3-34,7 - prezzi mezzi prod ,8 129,8-3,0 - prezzi al cons. (pane) 136,4 138,5 1,6 - quantità al cons. (pane) 65,5 62,5-4,5 1) stima per il 20; 2) media dell'indice fino al estre considerato nel 20 e variazione % su base tendenziale Fonte:STAT- Tale risultato ha determinato un incremento delle importazioni di granella e quindi il peggioramento del saldo in quantità della bilancia commerciale nazionale. n riferimento all andamento del mercato all origine della granella di frumento, si evidenzia una significativa riduzione dell indice dei prezzi alla produzione rispetto allo stesso periodo del 20. A tale andamento si è contrapposta 4.2 La produzione La produzione agricola Con riferimento agli ultimi aggiornamenti dell stat, i raccolti nazionali di frumento nel 20 risultano in netta contrazione nei confronti dell anno precedente. Tale risultato è stato determinato prevalentemente dalla flessione degli investimenti, in ragione del calo del prezzo della granella ed anche della eccessiva piovosità durante le operazioni di semina che non ne avevano agevolato il corretto svolgimento. Nel caso del frumento duro si è scesi a poco più di 1,2 milioni di ettari (-20% sul 20) e a 560 mila ettari di frumento tenero (-20% sul 20). Parallelamente a ciò, le sfavorevoli condizioni climatiche durante lo sviluppo delle colture hanno ridimensionato le rese. n particolare, la produzione ad ettaro del frumento duro è scesa a 2,9 t/ha contro 3,2 t/ha dello scorso anno (-11%). Per il frumento tenero, inoltre, le produzioni unitarie sono scese a 5,1 t/ha contro 5,3 t/ha del 20 (-5%). Tab. 4.2 La produzione nazionale di cereali 1 (000 t) produzione cereali 1, di cui: var.% ,0 - frumento duro ,2 - frumento tenero ,5 1) escluso il riso Fonte: STAT V estre 20 7

8 4.2.2 La produzione industriale Facendo riferimento ai dati grezzi non destagionalizzati, l indice della produzione industriale del molitorio mostra un andamento in linea con quello emerso per l indice dell industria alimentare e bevande, registrando, entrambi, una crescita su base tendenziale. E da sottolineare, tuttavia, che nel caso dell industria molitoria tale miglioramento è risultato un po più contenuto rispetto a quanto rilevato per l industria alimentare e bevande. Fig.4.1 Andamento dell indice della produzione industriale 1 dell industria molitoria 2 (2000=100) Fig.4.2 ndustria molitoria 1 : ndice - smea clima di fiducia ) escluso il riso Fonte: V Totale ndustria V V ndustria Molitoria Fig. 4.3 Componenti dell indice del clima di fiducia dell industria molitoria (saldo delle percentuali di risposta) V V V industria alimentare, bevande e tabacco ndustria molitoria 1) il estre 20 è provvisorio e relativo a soli due mesi; 2) escluso il riso Fonte: elaborazione su dati STAT L indice del clima di fiducia è il frutto di un indagine smea sulla congiuntura dell industria alimentare italiana condotta presso gli operatori del con cadenza estrale e finalizzata a raccogliere informazioni qualitative sulla tendenza della domanda e sulla congiuntura del mercato. l V estre 20 ha mostrato un peggioramento dell indice del clima di fiducia dell industria molitoria che passa da +0,3 nel precedente periodo a -6,1 nel estre in esame. Dall analisi delle componenti che concorrono al calcolo di tale indice, si evidenzia che la sua flessione è da attribuire prevalentemente al pessimismo degli operatori circa le attese di produzione Fonte: V 4.3 Gli scambi V V Ordini Scorte Produz.attesa l quadro generale degli scambi Le stime smea per l intero 20 relativamente agli scambi della granella di frumento, indicano una netta crescita delle importazioni di frumento, una leggera crescita delle esportazione della pasta ed una stabilità di quelle dei prodotti della panetteria e pasticceria. Nello specifico della materia prima, l aumento delle importazioni risente verosimilmente della flessione produttiva del 20. V estre 20 8

9 Fig.4.4 La dinamica dell import nazionale della granella di frumento (000 t) V V V * Frumento tenero *stima; quantità non coefficientate Fonte: elaborazione su dati STAT Frumento duro Fig.4.5 La dinamica dell export nazionale dei derivati del frumento (000 t) V V Pasta di semola V* Prod. Biscott. e panett. *stima; quantità non coefficientate Fonte: elaborazione su dati STAT dati consuntivi relativi ai primi nove mesi del 20, evidenziano, rispetto allo stesso periodo del precedente anno, un miglioramento del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento da imputare alla flessione della valore complessivo delle quantità importate. L attivo di bilancio del pastario, inoltre, ha subito una leggera erosione in ragione della consistente flessione dei prezzi unitari all export. Tab.4.3 La bilancia commerciale del frumento gen-set 20 var.% vs gen-set mln quant. valore val. un export tot ,6-68,6-32,3 - UE 10-63,6-68,8-14,4 - Paesi terzi 26-49,4-68,5-37,7 import tot ,6-19,1-34,0 - UE ,0-29,8-40,6 - Paesi terzi ,5-3,6-25,5 saldo ,5-13,7 - Fonte: elaborazione su dati STAT Tab.4.4 La bilancia commerciale della pasta gen-set 20 var.% vs gen-set mln quant. valore val. un export tot ,1-13,0-13,9 - UE 645 4,8-13,0-17,0 - Paesi terzi 362-5,8-13,0-7,7 import tot. 27 9,1 1,1-7,3 - UE 23 9,1-1,1-9,4 - Paesi terzi 4 8,9 16,9 7,3 saldo 980 0,9-13,3 - Quantità non coefficientate Fonte: elaborazione su dati STAT La destinazione e l origine degli scambi l terzo estre 20, che coincide con l avvio della campagna di commercializzazione 20/10 della granella di frumento, ha mostrato una forte crescita delle importazioni in ragione del forte calo dell offerta nazionale. Dal confronto tendenziale tra il estre in esame e lo stesso del 20, si rileva che Messico e Canada hanno soddisfatto congiuntamente poco meno del 60% degli approvvigionamenti nazionali di frumento duro. Quanto al frumento tenero, l aumento complessivo delle richieste sui mercati esteri è da attribuire a Francia e Germania, con una quota complessiva pari a circa il 45% del totale. V estre 20 9

10 Tab.4.5 Paesi di origine dell import di granella di frumento (000 t) Frumento duro var.% Totale ,5 - Messico *** - Canada *** - Stati uniti ,5 - Grecia *** - Turchia Francia ,8 - altri paesi ,9 Frumento tenero Totale ,5 - Francia ,9 - Germania ,4 - Austria ,2 - Ungheria ,3 - Russia ,6 - Romania ,5 - Australia Ucraina ,1 - Canada ,8 - altri paesi *** *** crescita nell ordine delle tre cifre Fonte: elaborazione su dati STAT Tab.4.6 Paesi di destinazione dell export* dei derivati del frumento (000 t) Pasta di semola var.% Totale ,7 - Germania ,2 - Francia ,9 - Regno Unito ,5 - Stati Uniti ,7 - Giappone ,7 - altri paesi ,5 Prodotti della panetteria e biscotteria Totale ,2 - Francia ,3 - Germania ,7 - Regno Unito 7 7-5,0 - Stati Uniti 6 6 8,3 - Spagna 6 6-1,9 - Austria ,8 - Svizzera 3 3 7,0 - altri paesi ,7 *quantità non coefficientate Fonte: elaborazione su dati STAT Le esportazioni nazionali di pasta di semola sono risultate in diffusa crescita nel estre in esame, favorite anche dal calo dei prezzi all export. Tale andamento è da attribuire soprattutto a Germania Francia e Regno U- nito che hanno assorbito nel complesso circa il 50% dell export nazionale. n leggero aumento sono risultate anche le esportazioni dei prodotti della panetteria e biscotteria. n questo caso, però, il positivo andamento generale è da attribuire esclusivamente a Stati Uniti, Austria e Svizzera, mentre tutti gli altri mercati di sbocco sono risultati in flessione. 4.4 La domanda l consumo domestico Nel complesso, nel 20, si è registrata una sostanziale stabilità sul fronte degli acquisti domestici di prodotti agro-alimentari. consumi alimentari, infatti, già provati dalle flessioni degli ultimi anni, difficilmente a- vrebbero potuto essere contratti ulteriormente. consumatori, quindi, per far fronte alla crisi economica senza diminuire gli acquisti, hanno modificato comportamenti d acquisto (maggior ricorso alle promozioni e/o alle fonti d acquisto più convenienti tipo discount) e carrello della spesa, riuscendo a diminuire la spesa senza tagliare le quantità. Relativamente ai derivati del frumento, il rallentamento dei consumi del comparto cominciato nel primo estre dell anno, è proseguito anche nei mesi successivi. Nel complesso, nel 20 le stime degli acquisti domestici parlano di una flessione delle quantità acquistate di derivati del frumento di poco inferiore ai due punti percentuali nei confronti del 20. n calo del 3,5% anche la spesa. Nel dettaglio, la flessione è ascrivibile in particolare ai piatti surgelati, al pane, e per la prima volta anche ai prodotti per la prima colazione. Appaiono sostanzialmente stabili gli acquisti di pasta, mentre si evidenzia una crescita della domanda di sostituti del pane. Con riguardo alla disaggregazione geografica, la contrazione è risultata comune a tutte le aree, leggermente più accentuata nel Centro. A livello di canale di vendita, i consumatori hanno aumentato gli acquisti presso V estre 20 10

11 discount e liberi servizi, preferendo queste tipologie di punti vendita a supermercati, i- permercati, dettaglio e altri canali. Fig.4.6 La dinamica dell acquisto medio dei Derivati del frumento 1 (kg/famiglia) Tab. 4.7 Dinamica dell indice degli acquisti (base 2000=100) e della spesa: dettaglio per le principali voci (var.%) 20 1 /20 q.tà val. Tot. agro-alim. 0,6-1,4 Derivati del frumento, di cui: -1,9-3,5 - pasta di semola 0,2-6,4 - piatti surgelati -12,0-19,3 - pane -4,5-3,0 - sostituti del pane 1,1 0,4 - biscotti colaz. e dolciumi -1,0-2,8 1) stima Fonte: /ACNielsen 12,5 11,5 10,5 9,5 8,5 7,5 V Pane V V Pasta di semola 1) per il V estre 20 il dato è provvisorio Fonte: /ACNielsen Tab. 4.8 Dinamica dell indice delle quantità acquistate (base 2000=100) per area geografica e canale di vendita (var.%) 20 1 /20 Nord-Ovest -1,8 Nord-Est -1,7 Centro + Sardegna -2,5 Sud + Sicilia -1,4 Super + iper -1,8 Discount 4,8 Liberi servizi 7,1 Dettaglio tradizionale -8,3 Altri canali 2-5,4 1) Stime Fonte: Riguardo le dinamiche determinanti della domanda, il confronto tra il estre in e- same e lo stesso del 20 vede ancora una flessione dell acquisto medio di pane, dovuto sia all ampliamento dell intervallo di acquisto, sia alla contrazione dell acquisto medio per atto, a parità di base acquirenti. Tutto ciò ha comportato una flessione della domanda. Relativamente alla pasta, invece, la stabilità della domanda è data da una leggera crescita delle famiglie acquirenti, compensata da un calo dell acquisto medio per atto. 4.5 l mercato prezzi alla produzione l V estre 20 ha mostrato, nei confronti del estre precedente, una leggera flessione dei listini all origine del frumento duro ed una leggera rivalutazione di quelli del frumento tenero. Fig.4.7 ndice dei prezzi all origine del frumento (2000=100) Fonte: V V V frumento duro frumento tenero n particolare, il frumento duro è sceso su base congiunturale ad un valore medio di 173,42 /t (-19%) mentre il frumento tenero è aumentato, nello stesso periodo, a V estre 20 11

12 146,88 /t (+2%). Dal confronto con il V estre del 20, inoltre, i listini risultano in consistente flessione in considerazione del fatto che la scorsa campagna di commercializzazione, pur in costante flessione, manteneva prezzi più e- levati rispetto a quelli del periodo in esame. Nel dettaglio, nel V estre 20 i prezzi della granella del frumento duro hanno sfiorato i 225 /t e quelli del frumento tenero si sono attestati a 173 /t. Tab.4.9 Prezzi medi all origine del frumento ( /t) 20 V 20 var. % vs var. % vs V Frumento duro 1 213,76 173,42-18,9-22,8 - Milano 237,06 186,00-21,5-21,7 - Foggia 219,62 175,47-20,1-20,8 Frumento tenero 1 143,88 146,88 2,1-15,3 - Milano 161,00 161,29 0,2-29,9 - Bologna 152,25 152,58 0,2-12,8 1) media nazionale Fonte: prezzi dei mezzi di produzione Anche il estre in esame ha mostrato un trend discendente dei costi agricoli, come evidenziato dall indice smea dei prezzi dei mezzi correnti di produzione. l costo di produzione del frumento, infatti, ha evidenziato una flessione del 3% rispetto al precedente periodo e dell 11% nei confronti del V estre 20. l calo dei costi del frumento è da imputare in larga misura alla riduzione osservata per i concimi il cui indice ha fatto registrare un decremento dell 8% su base congiunturale, e del 24% rispetto allo stesso periodo del 20. n crescita, invece, sono risultati i prodotti energetici (+2% sul precedente estre), all interno dei quali, tuttavia, a fronte di un incremento dei carburanti contenuto nel +2%, è corrisposta una maggior crescita dell energia elettrica (+6%). Confrontando l indice dei prezzi alla produzione con quello dei costi si rileva un diverso andamento della redditività agricola per le due tipologie di frumento. Fig.4.8 ndice dei prezzi dei mezzi di produzione del frumento (2000=100) Fonte: V V V tot. agricoltura frumento n particolare, nel estre in esame si osserva un peggioramento della redditività a- gricola per il frumento duro in ragione del fatto che il tasso di riduzione dei costi è stato più contenuto di quello dei prezzi alla produzione (-19%). Nel caso del frumento tenero, invece, alla riduzione dei costi di produzione si è contrapposta una crescita dei prezzi della granella prezzi al consumo Sul fronte dei prezzi al consumo, nel 20 l indice smea dei prezzi dei prodotti alimentari acquistati dalle famiglie italiane rileva listini in calo rispetto al 20. derivati del frumento hanno contribuito alla tendenza flessiva dei prezzi del totale agroalimentare, anche se nel terzo estre si erano ricominciate a vedere variazioni con segno positivo. Nel quarto estre in esame il confronto sia col estre precedente, e sopratutto con lo stesso estre del 20 è tornato negativo. prezzi del comparto, infatti, risultano più bassi dello 0,7% su base congiunturale, e del 4% su base tendenziale. Nel dettaglio su base congiunturale appaiono in flessione i listini al consumo dei piatti surgelati, dei sostituti del pane e della pasta. Stabili il pane e i prodotti per la prima colazione. l segno meno, invece, caratterizza quasi tutte le variazioni rispetto al quarto estre del 20, con la sola eccezione del pane. V estre 20 12

13 Fig.4.9 ndice dei prezzi al consumo 1 (base 2000=100) V V V Tot. agro-alimentare 1) Consumi domestici Fonte: Derivati del frumento Tab.4.10 ndice dei prezzi al consumo dei derivati del frumento (base 2000=100) var. % V V / 1 V Totale a- groalimentare 123,9 124,6 0,6-3,5 Derivati del frumento 125,2 124,3-0,7-4,1 Pasta di semola 134,3 130,4-2,9-15,2 Piatti surgelati 100,3 85,3-14,9-10,3 Pane 139,2 139,7 0,3 2,4 Sostituti del pane 117,6 116,8-0,7-3,4 Biscotti colaz. e dolciumi 116,2 116,8 0,5-4,0 1) Stima Fonte: Relativamente alla disaggregazione geografica, su base congiunturale la flessione del prezzo della pasta è ascrivibile alle regioni centro-settentrionali, mentre i listini risultano invariati nel Meridione. Su base tendenziale le flessioni comuni a tutte le aree, sono state più evidenti nelle regioni settentrionali. A livello di canale di vendita, rispetto al estre precedente gli unici ritocchi verso l alto si osservano presso i discount. Su base tendenziale, invece, la contrazione dei prezzi medi è particolarmente evidente presso supermercati, ipermercati e discount. Flessioni, ma più contenute, si osservano anche presso gli altri canali. Tab.4.11 ndice dei prezzi al consumo della pasta di semola per area geografica e canale di vendita ( /kg) var. % V V / 1 V Nord-Ovest 128,9 125,3-2,8-18,6 Nord-Est 133,5 125,8-5,8-18,1 Centro + Sardegna 134,3 127,8-4,9-12,1 Sud + Sicilia 138,9 139,3 0,3-12,5 per + super 133,6 128,9-3,5-16,1 Discount 133,9 142,7 6,6-10,9 Liberi serv. 134,9 130,3-3,4-2,7 1) stima; 2) ambulanti, mercati rionali, grossisti, spacci, cash&carry, porta a porta, ricevuto in regalo, altre fonti Fonte: -ACNielsen Tab.4.12 ndice dei prezzi al consumo del pane per area geografica e canale di vendita ( /kg) var. % V V / 1 V Nord-Ovest 122,5 123,0 0,4 2,6 Nord-Est 125,4 124,8-0,5 3,3 Centro + Sardegna 140,5 141,9 1,0 3,7 Sud + Sicilia 161,7 162,2 0,3 0,8 per + super 137,7 137,2-0,4 2,3 Discount 136,9 137,2 0,2 0,1 Liberi serv. 150,4 147,4-2,1 0,2 Dett. trad. 137,8 139,8 1,5 3,3 Altri canali 2 144,5 146,9 1,7 3,8 1) stima; 2) ambulanti, mercati rionali, grossisti, spacci, cash&carry, porta a porta, ricevuto in regalo, altre fonti Fonte: -ACNielsen Per quanto riguarda il pane, i prezzi invariati nei confronti del estre precedente sono comuni a tutte le aree geografiche, con la sola eccezione delle regioni centrali dove si osserva una leggera crescita. A livello di canale lievi ritocchi verso l alto si evidenziano presso dettaglio e altri canali. Stabili i prezzi presso ipermercati, supermercati e discount, contrazioni presso i liberi servizi. l confronto tendenziale, invece, vede incrementi soprattutto nel Centro-Nord, a livello geografico, e presso supermercati, ipermercati, dettaglio e altri canali, a livello di fonte d acquisto. nvariati i listini presso discount e liberi servizi. V estre 20 13

14 5. Focus On: Approfondimento sull andamento della commercializzazione nel 20 Nel mese di dicembre del 20, le imprese del Panel smea dell industria alimentare sono state invitate a rispondere ad alcune domande sull andamento complessivo della commercializzazione nel corso dell intero anno. Più da vicino, la tematica è stata e- splorata analizzando l andamento del fatturato e della posizione concorrenziale degli operatori rispetto a quella dei loro diretti concorrenti, sia sul mercato nazionale sia sui mercati esteri 1. n particolare, l analisi del mercato estero si è basata sulla maggiore/minore propensione all export dei diversi segmenti produttivi, data dalla minore/maggiore percentuale di imprese che ha affermato di non vendere su quel mercato, distinguendo l area euro da quella dei Paesi extra area euro. nfine, agli operatori è stato anche chiesto se nel corso del 20 hanno o meno incontrato fattori di ostacolo alle vendite e, in caso affermativo è stato chiesto loro di esplicitare il tipo di ostacoli incontrati. L analisi del dell industria molitoria si è basata sulle risposte delle 41 imprese del afferenti al Panel smea, che consta in tutto di 1200 imprese dell industria alimentare italiana. risultati mettono in evidenza che il 20 è stato un anno difficile per le imprese di questo che hanno registrato una flessione del fatturato complessivo (saldo: -15) e un lieve peggioramento della propria posizione concorrenziale rispetto ai diretti concorrenti (saldo: -1). Rispetto allo scorso anno, tale andamento è stato essenzialmente determinato dal peggioramento registrato sul mercato nazionale (fatturato: -16; posizione concorrenziale: - 1); sul mercato estero dei Paesi dell Area 1 L andamento sia del fatturato sia della posizione concorrenziale è stato analizzato sulla base del saldo delle percentuali di risposta, ossia prendendo in considerazione la quota di quanti hanno dichiarato un aumento/miglioramento e di quanti hanno dichiarato una diminuzione/peggioramento, al netto dei Non so e dei Non risponde. Euro, invece, si è avuto un leggero miglioramento della performance commerciale (fatturato: +2,5; posizione concorrenziale: invariata); per il mercato dei Paesi esterni all Area Euro, lo scenario è rimasto uguale. Fig Andamento del fatturato nel 20 rispetto al 20 (saldi delle percentuali di risposta) 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-20,0 Fonte: Comp lessivamente Mercato nazionale Paesi Area Euro industria molitoria totale industria alimentare Paesi extra Area Euro Fig Andamento della posizione concorrenziale nel 20 rispetto al 20 (saldi delle percentuali di risposta) 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-20,0 Fonte: Comp lessivamente Mercato nazionale Paesi Area Euro industria molitoria totale industria alimentare Paesi extra Area Euro Nel confronto poi con l andamento della commercializzazione dell intera industria a- limentare, la quale nel 20 ha sofferto complessivamente della riduzione del fattu- V estre 20 14

15 rato a fronte di un migliore tenuta della posizione concorrenziale, risalta un live miglioramento sul mercato estero dei Paesi dell Area Euro ed extra Area Euro e una situazione di sofferenza sul mercato interno. Va tenuto presente che per l analisi dell andamento del mercato estero si è tenuto conto solo delle risposte delle aziende esportatrici nei Paesi dell Area Euro e nei Paesi extra Area Euro, che nel caso dell industria alimentare complessiva sono, rispettivamente, il 36,7% e il 33%, mentre in quello dell industria molitoria il 25% e il 23%. Tab.4.13 Andamento del fatturato nel 20 rispeto al 20 (saldi delle percentuali di risposta) ndustria molitoria Tot. industria alimentare ndustria molitoria Tot. industria alimentare Fonte: n comlesso Mercato nazionale Paesi area euro Fatturato ( vs ) Paesi extra area euro -51,2-48,6-6,5-8,0-15,7-17,6-17,9-4,0 Posizione concorrenziale ( vs ) 21,9 22,2 0,0-0,5 2,9 10,3-1,2 4,6 Dal confronto, invece, dei dati dell indagine del 20 con quella corrispondente condotta nel dicembre del 20, si evince un generale peggioramento dello scenario commerciale sia per l intera industria alimentare, sia per il comparto molitorio. n entrambi i casi tale peggioramento è da attribuirsi solo alla diminuzione del fatturato e non anche al peggioramento della posizione concorrenziale che riesce a tenere bene specie sul mercato nazionale. nfine, circa l esistenza o meno di fattori che nel 20 hanno ostacolato le vendite, solo il 32% si è espresso affermativamente. Tra questi, ben il 62% non ha saputo indicare un fattore di ostacolo ben preciso; il 31% ha indicato i prezzi di vendita più elevati; l 8% la difficoltà nell'assicurare servizi al trade. l fatto che un elevata quota di operatori non abbia saputo indicare un fattore ben tangibile, esprime la loro difficoltà di esprimersi al riguardo, ricorrendo forse un insieme di concause, in parte riconducibili alla congiuntura economica negativa che ha caratterizzato il 20 e i primi tre mesi del 20. Direzione Mercati e Supporto alle Decisioni Area Mercati e Supporto alle Decisioni Responsabile: Claudio Federici, Antonella Finizia Redazione a cura di: Mino Montanaro, Giovanna Maria Ferrari, Carlo Boselli, Letizia Fini c.montanaro@ismea.it V estre 20 15

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