La congiuntura in sintesi
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- Nicolina Gigli
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1 numero 2/12 24 aprile 2012 La congiuntura in sintesi LE TENDENZE DEL PERIODO L indice del clima di fiducia degli operatori della GDA si è attestato nel primo trimestre 2012 su un valore appena negativo pari a -0,6 (il campo di variazione dell indice è compreso tra -100 e +100), ed in forte ripresa dopo il non buon andamento di fine L indice ha infatti registrato un aumento di oltre 21 punti rispetto ai tre mesi precedenti, pur risultando in calo di circa 11 punti rispetto al primo trimestre Il miglioramento congiunturale della fiducia è stato determinato dalla riduzione del livello delle scorte, ben inferiore alla media del periodo, e dalla ripresa delle aspettative di vendita per il trimestre successivo, nonostante l andamento negativo delle vendite, risultate ancora in flessione. Ci si dovrebbe quindi attendere per il secondo trimestre del 2012 una ripresa delle vendite, il cui indice non è in terreno positivo dal quarto trimestre del Il calo tendenziale della fiducia è dipeso, invece, dal peggioramento sia del saldo delle vendite che delle relative aspettative. L indice Ismea ha comunque registrato un andamento più favorevole dell indice italiano del clima di fiducia del commercio al dettaglio di prodotti alimentari e non, che ha mostrato nel primo trimestre 2012 un livello ancora negativo e in peggioramento sia su base congiunturale che tendenziale. La congiuntura del primo trimestre 2012 è stata chiaramente positiva per i Minimarket (+4), grazie ad un livello meno sfavorevole dei saldi delle vendite e delle relative aspettative; appena positivo il livello dell indice per gli Ipermercati (+0,7) mentre i Supermercati registrano un valore negativo (-2,9), determinato soprattutto dalla componente vendite. Il miglioramento sul dato dall ultimo trimestre 2011, pur generalizzato, è emerso soprattutto tra i Minimarket, mentre alla flessione tendenziale hanno contribuito quasi esclusivamente i Supermercati. La congiuntura del primo trimestre 2012 è risultata particolarmente negativa nel Nord Ovest, oltre che nel Mezzogiorno, mentre è apparsa positiva nelle restanti aree. Se a livello congiunturale l indice del clima di fiducia migliora in tutte le aree, in particolare nel Mezzogiorno, in quello tendenziale diminuisce in tutte le circoscrizioni, specialmente nel Nord Est e nel Centro. Sul fronte dei volumi dei principali prodotti alimentari venduti, il saldo tra le risposte degli operatori che hanno rilevato apprezzabili aumenti e diminuzioni rispetto al trimestre precedente è risultato ancora negativo (-34,3) ed in peggioramento sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto al pari periodo del Ha inciso infine ancora in modo notevole sull andamento delle vendite la leva promozionale, che continua ad essere fortemente utilizzata (dal 98,8% del Panel nel trimestre in esame). Le vendite in promozione hanno pesato sul fatturato complessivo per circa il 33%, percentuale superiore sia rispetto al trimestre precedente sia allo stesso periodo del Il clima di fiducia nella GDA pag Il contesto e i risultati generali pag I canali di vendita pag Le aree geografiche pag. 5 5 Le vendite dei prodotti alimentari pag Le vendite in promozione nella GDA pag. 9 1
2 1. Clima di fiducia della Gda Fig 1.4 Andamento del ICF per area Fig Indice del clima di fiducia della Gda: I trimestre 2012 Fig 1.5 Livello dell ICF per canale Legenda: freccia chiara trimestre precedente; freccia scura trimestre di riferimento (max: 100, min: -100) Fig 1.2 Evoluzione dell ICF, Fig 1.6 Andamento del ICF per canale 1.1. Le aree e i canali Fig 1.3 Livello dell ICF per area 2
3 1.2. Le componenti dell ICF Fig 1.7 Andamento delle vendite (%) Fig 1.10 Andamento dei saldi delle componenti dell ICF Fig 1.8 Andamento delle scorte (%) 2. Il contesto e i risultati generali Fig 2.1 ICF del commercio al minuto nell UE e in Italia Fig 1.9 Previsioni delle vendite (%) Fonte: EC, Economic and Financial Affairs Nel primo trimestre 2012 il clima di fiducia degli operatori del commercio al minuto di prodotti alimentari e non nell Ue risulta sostanzialmente stabile a livello congiunturale, anche se ancora in peggioramento a livello tendenziale. Il saldo dell indice, che si conferma negativo (- 22,2) è stato determinato, secondo la Commissione Ue, principalmente da scorte su livelli ben superiori alla media del periodo e da un saldo negativo delle vendite, oltre che delle aspettative di vendita sfavorevoli. Su base congiunturale, si innalza il livello delle scorte ma migliorano lievemente le vendite. Su base tendenziale, alla flessione contribuiscono tutte le componenti dell indice, in particolare le vendite e le aspettative di vendita. In riferimento allo scenario italiano, esso ha mostrato ancora un indice negativo (-22,2) con flessioni abbastanza importanti soprattutto dal 3
4 punto di vista tendenziale ma anche congiunturale. Nel primo trimestre 2012, infatti, l indice della fiducia riferito all Italia è diminuito di 6,5 punti rispetto al dato del trimestre precedente, e di oltre 19 nel confronto con i primi tre mesi del Il livello negativo dell indice italiano è dipeso principalmente dal non favorevole saldo delle vendite. La flessione congiunturale della fiducia degli operatori italiani è stata determinata soprattutto dalla diminuzione del saldo delle vendite e delle loro aspettative, cosa che si è verificata anche a livello tendenziale. Sembra essere meno peggiore il contesto nel comparto agroalimentare. Nel primo trimestre 2012 l indice Ismea del clima di fiducia della Grande Distribuzione Alimentare (GDA) ha registrato un valore appena negativo (-0,6) con un buon recupero rispetto al trimestre precedente che era risultato particolarmente sfavorevole. L indice ha infatti registrato un aumento di oltre 21 punti sui tre mesi precedenti, pur risultando in calo di oltre 11 punti rispetto al primo trimestre del Sul livello appena negativo dell indice di clima di fiducia ha inciso esclusivamente l andamento delle vendite 1. Queste ultime hanno registrato un saldo decisamente negativo nel primo trimestre 2012 (- 34,3), con un peggioramento di quasi 12 punti rispetto ai tre mesi precedenti. Buono invece l andamento delle aspettative sulle vendite 2 che risultano anche in netto miglioramento rispetto al trimestre precedente. Ci si attende quindi per il secondo trimestre del 2012 una ripresa delle vendite, dopo il non favorevole andamento che si protrae ormai da più di un anno. Migliora anche l andamento delle scorte 3 ben 1 La relativa domanda del questionario è la seguente: Nel trimestre di riferimento, rispetto al trimestre precedente, ritiene che le vendite in volume di prodotti alimentari nella sua azienda sono : Le risposte possibili sono: aumentate, rimaste stazionarie, diminuite, non so, non risponde. Il punteggio totalizzato da ciascuna modalità viene espresso in termini percentuali. Il saldo tra le percentuali delle modalità estreme di risposta ( aumentate e diminuite ) costituisce il dato che concorre alla determinazione dell indice di clima di fiducia. 2 La relativa domanda del questionario è la seguente: Rispetto ai prossimi tre mesi, come prevede che andrà il volume delle vendite della sua azienda : Le risposte possibili sono: aumenterà, rimarrà stazionario, diminuirà non so, non risponde. Il punteggio totalizzato da ciascuna modalità viene espresso in termini percentuali. Il saldo tra le percentuali delle modalità estreme di risposta ( aumenterà e diminuirà ) costituisce il dato che concorre alla determinazione dell indice di clima di fiducia. 3 La relativa domanda del questionario è la seguente: Tenuto conto dei fattori stagionali, nel trimestre di riferimento, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, giudica che nella sua azienda, in termini di volumi, il livello delle giacenze di prodotti inferiori alla media del periodo (-13,3) e in diminuzione (-16,2 punti) rispetto al quarto trimestre Tab ICF Ismea della grande distribuzione alimentare (GDA) e sue componenti ICF saldi vendite scorte previs. vendite I trim '11 10,7-16,0-7,9 40,2 II trim '11 3,0-2,1-5,0 6,2 III trim '11 7,5-8,0-7,8 22,6 IV trim '11-22,0-22,6 2,9-40,6 I trim '12-0,6-34,3-13,3 19,1 In riferimento alle variazioni tendenziali, la flessione (-11,4 punti) dell indice della fiducia è stata determinata dal peggioramento del saldo delle vendite e delle relative aspettative (-18,3 e - 21,1 punti rispettivamente). 3. I canali di vendita Tra le tipologie di punto vendita monitorate, nel trimestre in esame sono i Minimarket a vantare il clima di fiducia maggiormente favorevole (+4 punti). Appena positivo è il livello dell indice per gli Ipermercati (+0,7), mentre i Supermercati nel primo trimestre 2012 registrano un valore negativo. Tab ICF Ismea della grande distribuzione alimentare (GDA) e sue componenti per tipologia di punto vendita () ICF saldi vendite scorte previs. vendite ipermercati 0,7-22,5-11,3 13,4 supermercati -2,9-38,8-15,2 14,9 minimarket 4,0-26,2-9,5 28,7 Totale -0,6-34,3-13,3 19,1 alimentari è stato : Le risposte possibili sono: superiore alla media del periodo, normale per il periodo, inferiore alla media del periodo, non ci sono state giacenze, non so, non risponde. Il punteggio totalizzato da ciascuna modalità viene espresso in termini percentuali. Il saldo tra le percentuali delle modalità estreme di risposta ( superiore alla media del periodo e inferiore alla media del periodo ) costituisce il dato che concorre alla determinazione dell indice di clima di fiducia. 4
5 Analizzando più nello specifico le componenti dell indice, si nota che per quanto riguarda le vendite, il saldo nel primo trimestre 2012 è peggiore della media per i Supermercati e meno sfavorevole per gli Ipermercati. Sul fronte delle aspettative sulle vendite, il saldo più favorevole è riconducibile nettamente ai Minimarket, mentre per quanto riguarda le scorte sono i Supermercati a detenere il livello più basso degli altri canali. Il miglioramento sul dato dell ultimo trimestre del 2011 ha caratterizzato le diverse tipologie di punto vendita, soprattutto quelle di piccola dimensione, ovvero i Minimarket. Alla flessione tendenziale hanno contribuito, invece, quasi esclusivamente i Supermercati, nonostante il miglioramento rilevato tra gli Ipermercati. Tab ICF Ismea della grande distribuzione alimentare (GDA) e sue componenti per area geografica () ICF saldi vendite scorte previs. vendite Nord Ovest -4,6-55,8-16,5 25,4 Nord Est 3,4-33,1-23,4 20,0 Centro 1,1-16,6-8,2 11,6 Mezzogiorno -2,0-26,2-2,9 17,3 Totale -0,6-34,3-13,3 19,1 Fig Variazioni congiunturali e tendenziali del ICF Ismea della grande distribuzione alimentare (GDA) per area geografica (I trimestre 2012) Fig Variazioni congiunturali e tendenziali dell ICF Ismea della grande distribuzione alimentare (GDA) per tipologia di punto vendita () Analizzando più nello specifico le componenti dell indice, si nota che per quanto riguarda le vendite, il saldo nel primo trimestre 2012 è peggiore della media per i Supermercati e meno sfavorevole per gli Ipermercati. Sul fronte delle aspettative sulle vendite, il saldo più favorevole è riconducibile nettamente ai Minimarket, mentre per quanto riguarda le scorte sono i Supermercati a detenere il livello più basso degli altri canali. 4. Le aree geografiche A livello di aree geografiche, la congiuntura del primo trimestre 2012 è risultata negativa per il Nord Ovest ed il Mezzogiorno, mentre è stata positiva nelle restanti aree. Nel Nord Ovest il livello negativo dell indice della fiducia è stato ottenuto da un saldo fortemente sfavorevole delle vendite, non compensato da un pur buon andamento delle aspettative di vendita e da un livello delle scorte al di sotto della media del periodo. Molto più favorevole nel complesso è l andamento delle componenti dell indice nel Nord Est, dove ad un saldo meno negativo delle vendite si è accompagnato un livello delle scorte ben inferiore alla media del periodo ed un saldo delle aspettative positivo. Nel Centro soltanto le vendite risultano migliori rispetto al Nord Est, ma le altre due componenti registrano comunque valori favorevoli. Infine, il livello dell indice di clima del Mezzogiorno è stato determinato esclusivamente da un andamento fortemente negativo delle vendite, non compensato da un buon saldo di scorte ed aspettative. A livello congiunturale l indice del clima di fiducia migliora in tutte le aree, in particolare nel Mezzogiorno, mentre in quello tendenziale l indice diminuisce in tutte le circoscrizioni, specialmente nel Nord Est e nel Centro. 5
6 5. Le vendite dei prodotti alimentari Il saldo complessivo delle risposte relative all evoluzione delle vendite 4 nel primo trimestre 2012, come si è visto, è risultato negativo (-34,3). Tuttavia la percentuale di operatori che ha dichiarato di non avere rilevato variazioni apprezzabili delle vendite in confronto al trimestre precedente è ammontata al 35%. Tale percentuale risulta comunque inferiore sia a quella registrata nel trimestre precedente (-2,1 punti in valore assoluto), sia a quella relativa al primo trimestre del 2011 (-6,5). Per alcuni prodotti si registra una percentuale superiore alla media di giudizi di stabilità delle vendite. E il caso nello specifico del pane fresco e del tonno in scatola, di alcuni prodotti bio (uova, yogurt, ortofrutta, latte) o del riso, dei formaggi e della pasta in cui i giudizi di stazionarietà sono stati espressi in percentuali che vanno dal 47 al 52% degli operatori. Al contrario saldi inferiori alla media si sono registrati in particolare per il pesce fresco e decongelato. Tornando ad analizzare i saldi delle risposte tra tutti i comparti considerati 5 il livello dei saldi è risultato particolarmente negativo per le bevande (acque minerali, succhi di frutta, birra) i prodotti zootecnici da carne (escluse le uova), i vini, gli spumanti e gli oli Andamento delle vendite - I trimestre 2012 (rispetto al trimestre precedente) (saldi delle percentuali di risposta delle modalità in aumento - in diminuzione ) Tab 5.1 prodotti della zootecnia da carne e uova carne bovina -36,1 carne suina -35,7 carne avicola -34,4 elab. crudi e cotti -33,3 salumi -31,0 uova -28,2 uova bio -8,3 Tab 5.2 olio olio extravergine d'oliva -30,0 olio d'oliva -30,0 olio di semi -30,2 Tab 5.3 prodotti lattiero caseari latte -24,3 latte bio -30,2 formaggi -21,8 yogurt -23,7 yogurt bio -8,4 burro -26,5 Tab 5.4 bevande acqua minerale -41,1 succhi di frutta -31,9 birra -34,1 Tab 5.5 vini e spumanti vino da tavola e IGT -33,1 vino DOC DOCG -32,8 spumanti -34,8 Tab 5.6 ortofrutta IV e V gamma -24,4 ortofrutta biologica -22,6 ortofrutta fresca -6,7 Tab 5.7 pasta, pane e riso pasta secca -22,1 pane fresco -16,6 riso -22,5 4 La relativa domanda del questionario è posta nel modo seguente: Può indicare per quali prodotti, tra quelli di seguito elencati, nella sua azienda si sono avute variazioni apprezzabili nelle vendite rispetto ai tre mesi precedenti, in aumento o in diminuzione? 5 Si veda nota precedente. 6
7 Tab 5.8 prodotti della pesca Fig prodotti lattiero-caseari pesce fr./decong. -21,3 pesce congelato/surg. -23,1 tonno in scatola -22,5 (Variazioni dei saldi: I trim 2012 vs IV trim 2011 e I trim 2012 vs I trim 2011) Fig prodotti della zootecnia da carne e uova Fig bevande Fig olio Fig 5.13 vini e spumanti 7
8 Fig ortofrutta Fig Andamento delle vendite per canale (saldi delle percentuali di risposta delle modalità in aumento - in diminuzione, andamento rispetto al trimestre precedente) Fig 5.15 pasta, pane e riso zootecnia da carne e uova iper super mini carne bov. -16,9-39,7-30,5 carne suina -15,5-39,2-30,5 carne avic. -12,0-38,2-28,7 elab. crudi e cotti 0,8-39,0-25,1 salumi -11,3-35,7-23,3 uova 6,7-32,4-23,3 uova bio 17,0-17,2 7,5 olio iper super mini olio extravergine d'oliva -4,2-33,8-24,7 olio d'oliva -5,4-33,8-24,7 olio di semi 7,2-34,8-24,7 prodotti lattiero-caseari iper super mini latte 0,7-27,8-19,8 latte bio 10,4-15,9 10,8 formaggi -5,6-28,4-9,7 yogurt 1,9-27,7-18,0 yogurt bio -3,6-17,8 10,8 burro 3,0-31,1-20,1 Fig prodotti della pesca bevande iper super mini acqua minerale -21,9-42,9-39,5 succhi di frutta -6,2-36,0-26,2 birra -11,6-38,3-27,7 vini e spumanti iper super mini vino da tavola e IGT -18,2-37,0-26,6 vino DOC DOCG 7,1-37,9-26,6 spumanti -12,1-39,0-28,4 ortofrutta iper super mini IV e V gamma -8,7-29,8-14,6 ortofrutta fresca -20,6-27,6-12,4 ortofrutta biologica -16,3-14,5 10,8 pasta, pane e riso iper super mini pasta secca 1,2-26,1-16,2 pane fresco 7,1-22,1-7,9 riso 0,5-25,8-18,0 prodotti della pesca iper super mini pesce fresco/decon. -26,2-28,6-5,4 pesce congelato/surg. -7,9-27,8-15,1 tonno in scatola -12,5-26,5-15,1 8
9 Fig Andamento delle vendite per area geografica - (saldi delle percentuali di risposta delle modalità in aumento - in diminuzione, andamento rispetto al trimestre precedente) zootecnia da carne e uova N-O N-E C S carne bov. -44,5-41,1-30,9-25,5 carne suina -45,2-40,9-29,6-24,4 carne avic. -45,2-38,3-26,3-24,7 elab. crudi e cotti -40,6-42,5-22,1-24,4 salumi -41,3-35,6-18,0-25,0 uova -38,1-30,7-15,7-24,7 uova bio -0,1-14,0-15,2-5,7 olio N-O N-E C S olio extravergine d'oliva -51,2-21,7-16,6-25,9 olio d'oliva -51,2-22,2-16,1-25,9 olio di semi -50,6-23,8-16,1-25,7 6. Le vendite in promozione nella GDA L indagine Ismea relativa al primo trimestre 2012 conferma l elevata percentuale di punti di rilevazione che hanno effettuato vendite in promozione di prodotti alimentari. Infatti la quasi totalità dei punti vendita della GDA, indipendentemente da aree e canali, le ha effettuate. Tale quota, in questo trimestre pari al 98,8%, pressoché stabile, è rispettivamente inferiore e superiore di circa mezzo punto rispetto ai tre mesi precedenti ed in confronto al primo trimestre del Fig 6.1 Punti vendita della GDA che hanno effettuato vendite alimentari in promozione per canale di vendita (in%) prodotti lattiero-caseari N-O N-E C S latte -44,3-28,0-5,3-13,5 latte bio -0,8-12,7-7,9-5,7 formaggi -32,4-28,0-9,7-13,0 yogurt -43,6-25,0-7,9-12,7 yogurt bio -3,3-13,6-11,5-6,0 burro -43,0-27,8-11,5-18,7 bevande N-O N-E C S acqua minerale -55,8-33,9-26,3-44,5 succhi di frutta -48,1-24,0-16,6-34,9 birra -48,1-30,8-13,8-38,2 vini e spumanti N-O N-E C S vino da tavola e IGT -48,8-27,1-13,8-37,5 vino DOC DOCG -47,5-28,0-13,8-37,0 spumanti -48,8-28,9-20,2-37,2 Fig Punti vendita della GDA che hanno effettuato vendite alimentari in promozione, per area geografica - (in%) ortofrutta N-O N-E C S IV e V gamma -34,8-26,4-13,8-19,0 ortofrutta fresca -33,6-29,1-10,2-13,5 ortofrutta biologica -2,1-9,3-10,2-6,3 pasta, pane e riso N-O N-E C S pasta secca -44,3-21,5-3,8-12,7 pane fresco -27,2-21,3-4,2-9,9 riso -42,3-21,9-8,4-12,4 prodotti della pesca N-O N-E C S pesce fresco/decon. -16,1-37,8-16,3-13,5 pesce congelato/surg. -31,7-27,9-9,7-19,2 tonno in scatola -32,4-27,8-10,2-15,6 Dall indagine emerge poi che l incidenza delle vendite in promozione sul totale delle vendite nel primo trimestre 2012 è risultata pari al 32,9%, percentuale superiore rispetto sia al trimestre precedente sia allo stesso periodo del In termini di incidenza delle referenze vendute in promozione sul totale delle referenze, la relativa 9
10 percentuale si attesta su poco più del 15%, con una flessione congiunturale di quattro punti ed un aumento di un punto a livello tendenziale. Scendendo nel dettaglio dei canali distributivi, l incidenza delle vendite in promozione sul totale delle vendite è simile nel trimestre in esame tra i diversi canali, con leggera prevalenza degli Ipermercati (Figura 6.3), cosa che avviene anche in termini di quota delle referenze vendute in promozione. Quanto alla ripartizione per area geografica, l incidenza delle promozioni, in termini di fatturato, risulta più elevata nel Sud e nel Nord Ovest (Figura 6.4). In termini di quota di referenze proposte in promozione, prevale invece il Nord Est ed ancora il Sud. Fig 6.3 Vendite in promozione di prodotti alimentari nel, per canale di vendita Fig Vendite in promozione di prodotti alimentari nel, per area geografica 7. Glossario: L/IT/IDPagina/ Metodologia L/IT/IDPagina/329 *dato non disponibile per i minimarket per la % di referenze vendute in promozione nel trimestre in esame Area Mercati Responsabile della redazione: Patrizio Piozzi Redazione a cura di: Enrico De Ruvo e.deruvo@ismea.it 10
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