Frumento: tendenze e dinamiche recenti

Transcript

1 Frumento: tendenze e dinamiche recenti Produzione mondiale di frumento in flessione Gli ultimi dati diffusi dall IGC riguardanti l evoluzione dell offerta mondiale del frumento per la campagna di commercializzazione 2015/16 ne evidenziano una lieve flessione, dopo due annate record. A contribuire in maggior misura alla contrazione dei raccolti di frumento sono la Ue, i paesi ex-urss, con l eccezione del Kazakistan, e l Argentina. Il negativo esito produttivo stimato per la Ue è da ricondurre a tutti i principali produttori comunitari: Regno Unito (-10% a 15 milioni di t), Germania (-4% a 26,8 milioni di t), Polonia (-7% a 10,8 milioni di t); in controtendenza risulta la Francia che dovrebbe registrare una progressione del 2% dei raccolti raggiungendo 39,8 milioni di tonnellate. Quanto al frumento duro, viene prospettata, dopo la forte contrazione dello scorso anno, una consistente progressione dei raccolti (+12% a 36,7 milioni di t), dovuta in larga misura al favorevole andamento produttivo stimato per la Ue che, dopo il calo del 2014, dovrebbe riportarsi sui livelli standard di poco inferiori a 8 milioni di tonnellate (+11% a 7,9 milioni di t). In aumento risulterebbero anche i raccolti dei principali paesi produttori del Mediterraneo (Algeria, Turchia, Marocco), e del Nord America, con particolare riferimento al Canada che, con una progressione dell 11,5%, recupera gran parte dei volumi persi lo scorso anno posizionandosi a 5,8 milioni di tonnellate nel A fronte di una dinamica lievemente flessiva della produzione mondiale di frumento, si delinea uno scenario, per la campagna di commercializzazione 2015/16, di crescita contenuta della domanda. In previsione di un offerta adeguata ai fabbisogni mondiali le scorte dovrebbero mantenersi sugli stessi livelli (elevati) del 2014/15. In assenza di squilibri, i prezzi sui mercati internazionali potrebbero registrare nel breve termine rivalutazioni, seppure contenute, dopo un periodo di forti riduzioni determinate dagli abbondanti raccolti dell ultimo biennio. Le principali variabili del mercato del frumento 1 (mln tonnellate) 2013/ / /16 var.% / Produzione, di cui: 713,4 721,4 715,1-0,9 Ue 143,1 156,1 150,0-3,9 USA 58,1 55,1 58,2 5,6 Canada 37,5 29,3 30,0 2,4 Russia 52,1 59,7 55,0-7,9 Ucraina 22,3 24,8 21,0-15,3 Kazakistan 13,9 13,0 13,5 3,8 Australia 26,9 23,6 27,0 14,4 Argentina 9,2 13,9 12,5-10,1 Altri Paesi 350,3 345,9 347,9 0,6 Scambi 156,3 153,4 149,3-2,7 Consumi 695,7 710,4 715,1 0,7 Stock finali, di cui 2 : 188,6 199,6 199,6 0,0 USA 16,1 19,5 22,5 15,4 Ue 9,4 15,1 15,6 3,3 Russia 6,6 7,9 5,8-26,6 Canada 10,4 6,7 4,8-28,4 Australia 7,1 6,2 6,6 6,5 Ucraina 3,9 4,6 4,1-10,9 Kazakistan 1,7 2,7 3,6 33,3 Argentina 1,7 4,1 3,6-12,2 1) aggiornato al 28 maggio ) i principali paesi esportatori. Fonte: elaborazione ISMEA su dati IGC

2 Prezzi ancora in calo sul mercato mondiale In relazione al frumento tenero, i prezzi mondiali hanno mostrato nelle ultime campagne di commercializzazione un trend decisamente flessivo, fatte salve le strutturali oscillazioni periodiche che contraddistinguono le commodity. Con riferimento al dato parziale medio della campagna in corso (lug-14/apr 15), si evidenzia un calo tendenziale delle quotazioni del prodotto francese (-8% a 178,50 /t) e di quello statunitense (-12% a 259,85 $/t per il valore medio delle due tipologie considerate). Questo risultato è successivo alla flessione dei prezzi ben più consistente registrata durante la precedente annata (13/14 vs 12/13), quando si era riscontrato un sensibile calo dei listini della granella che, nel caso del prodotto francese, è risultato superiore al 20%. Prezzi FOB del frumento tenero francese ( /t) e statunitense ($/t) 400,00 350,00 300,00 250,00 200,00 150,00 lug-12 ott-12 gen-13 apr-13 lug-13 ott-13 gen-14 apr-14 lug-14 ott-14 gen-15 apr-15 Milling Wheat (Francia) Soft Red Winter n.2 (USA) Hard Red Winter n.2 (USA) Fonte: elaborazione ISMEA su dati HGCA Aumentano le esportazioni Ue di frumento tenero Sostenuta da una abbondante offerta interna e da una domanda molto attiva da parte dei principali paesi acquirenti, le esportazioni comunitarie di frumento tenero verso i Paesi terzi hanno raggiunto nel 2014 il livello più elevato degli ultimi dieci anni, sfiorando i 30 milioni di tonnellate (+22% sul 2013). La dinamica territoriale delle esportazioni ha visto prevalere le richieste di Algeria, Iran, Egitto e Marocco, con volumi complessivi superiori a 16 milioni di tonnellate (il 55% del totale), evidenziando tassi di crescita annuali a due cifre. Nel primo trimestre 2015 le esportazioni comunitarie hanno proseguito il trend fino ad ora evidenziato, mostrando una progressione tendenziale pari al 10%, attestandosi a poco meno di 10 milioni di tonnellate. Gran parte di questo incremento è da ricondurre ai maggiori acquisti realizzati da Algeria ed Egitto, che congiuntamente hanno assorbito il 35% dell export comunitario. Riguardo al frumento duro, lo scorso anno è stato caratterizzato da un significativo aumento delle importazioni dai Paesi terzi che sono quasi raddoppiate a poco più di 2,5 milioni di tonnellate; i due terzi di tali volumi sono pervenuti dal Canada, nonostante la contrazione complessiva del suo export conseguente alla minore offerta nel Nel primo trimestre dell anno, le importazioni della granella hanno segnato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un aumento (+18% a 680 mila tonnellate circa) da ricondurre prevalentemente al Canada.

3 000 t 000 t Gli scambi commerciali del frumento tenero della Ue con i Paesi terzi I trim 13 II III IV I trim 14 II III IV I trim 15 export Fonte: elaborazione ISMEA su dati GTA Gli scambi commerciali del frumento duro della Ue con i Paesi terzi I trim 13 II III IV I trim 14 II III IV I trim 15 import export Fonte: elaborazione ISMEA su dati GTA

4 Si prospettano dinamiche produttive opposte per i frumenti Passando al quadro nazionale, le informazioni disponibili per stimare l andamento produttivo del frumento in Italia nel 2015 vengono dalle intenzioni di semina delle principali colture erbacee elaborate dall Istat e pubblicate lo scorso 23 febbraio. L indagine, realizzata tra novembre 2014 e gennaio 2015, ha evidenziato un calo delle superfici a frumento tenero (-7,6%) e un incremento di quelle destinate a frumento duro (+2,9%). Tali risultati, appaiono in linea con l andamento del mercato registrato nei mesi scorsi che vedeva, appunto, una sostanziale debolezza dei prezzi del fumento tenero e, al contrario, una sostenuta rivalutazione di quelli del frumento duro. Applicando tali variazioni alle superfici del 2014, le superfici a frumento tenero dovrebbero scendere a poco più di 540 mila ettari mentre quelle a frumento duro dovrebbero superare 1,3 milioni di ettari. Mantenendo un approccio estremamente prudenziale nella valutazione quantitativa dei raccolti, è possibile applicare, alle superfici così stimate, le rese medie dell ultimo quinquennio (5,43 t/ha per il frumento tenero e 3,16 t/ha per il frumento duro, in entrambi i casi lievemente più elevate di quelle registrate lo scorso anno), in tal modo i raccolti di frumento tenero dovrebbero ridursi a poco meno di 3 milioni di tonnellate (-5% circa), mentre quelli di frumento duro dovrebbero sfiorare 4,2 milioni di tonnellate (+3,6%). Le informazioni qualitative sullo viluppo delle colture risulta attualmente del tutto soddisfacente, ma è quanto mai opportuno valutare le indicazioni riportate come del tutto orientative, in considerazione delle improvvise e intense variazioni metereologiche cui assistiamo sempre più di frequente. Stima della produzione di frumento nel superficie (000 ha) produzione (000 t) superficie (000 ha) produzione (000 t) frumento tenero frumento duro Fonte: stima Ismea su dati Istat Aumentano le importazioni dei frumenti e le esportazioni dei loro derivati Nel 2014, lo strutturale deficit commerciale della granella di frumento è aumentato in conseguenza della sensibile progressione dei volumi importati, soprattutto di frumento duro. Tale dinamica viene confermata dall osservazione dei dati relativi ai primi due mesi del corrente anno, sia per il frumento tenero, da ricondurre alla progressione dei volumi importati, sia per il frumento duro, in ragione del consistente aumento dei valori medi all import. In maniera speculare, l attivo di bilancio della pasta di semola e dei prodotti della panetteria e della biscotteria hanno messo a segno un ulteriore miglioramento grazie alla progressione dei quantitativi inviati oltre confine a prezzi lievemente più contenuti. Il dato cumulato gennaiofebbraio 2015 relativo alla pasta di semola ha mostrato, nonostante la riduzione del 10% dei volumi esportati, la progressione tendenziale del surplus in ragione dell aumento dei valori medi all export. Nel caso dei prodotti della panetteria e della biscotteria, inoltre, nei primi due mesi dell anno sono aumentate le spedizioni oltre confine.

5 Bilancia commerciale del fumento e dei principali derivati (000 euro) 2014 gen-feb 2015 Var.% 2014/13 Var.% gen-feb 15/ gen-feb 14 Frumento tenero Import ,2 5,8 Export ,9 35,5 Saldo ,4 5,4 Frumento duro Import ,0 35,4 Export ,3 111,7 Saldo ,3 19,9 Pasta di semola Import ,3-5,8 Export ,6 3,7 Saldo ,3 4,0 Prodotti della panetteria, biscotteria e pasticceria Import ,2 8,8 Export ,7 9,4 Saldo ,0 9,8 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat La ripartizione territoriale degli approvvigionamenti italiani della granella di frumento conferma per il 2014 la predominanza della Francia, seguita da Austria e Ungheria, soddisfacendo, rispettivamente, il 25%, 15% e 14% della nostra domanda all estero. Nel caso del frumento duro, il principale paese fornitore è il Canada dal quale è pervenuta circa la metà dei quantitativi complessivamente importati. Riguardo all export dei derivati del frumento duro è da evidenziare la positiva performance registrata costantemente dalla pasta di semola negli ultimi anni, con le spedizioni oltre confine che nel 2014 hanno sfiorato 1,8 milioni di tonnellate (+3,2%). I principali mercati di sbocco sono tradizionalmente i paesi comunitari, con particolare riferimento a Germania, Francia e Regno Unito che hanno assorbito congiuntamente il 46% circa dell export complessivo. Risultano particolarmente apprezzati sui mercati esteri anche i prodotti della panetteria, biscotteria e pasticceria; i quantitativi esportati risultano in continua progressione negli ultimi anni e si sono attestati nell arco dello scorso anno a più di 450 mila tonnellate, destinate in larga misura ai mercati comunitari. Importazioni italiane di frumento (000 t) 2014 gen-feb 2015 var.% 2014/13 Var.% gen-feb 15/ gen-feb 14 Frumento tenero Totale ,4 12,1 - Francia ,2 11,6 - Austria ,7 2,7 - Ungheria ,8-40,5 - Germania ,8-1,1 - altri paesi ,3 58,2 Frumento duro Totale ,7-1,8 - Canada ,2 - Francia ,5-72,6 - Grecia ,6 - - Stati Uniti ,0-31,4 - Messico altri paesi ,6 +++ Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat

6 Esportazioni italiane dei derivati del frumento (000 t) 2014 gen-feb 2015 Var.% 2014/13 Var.% gen-feb 15/ gen-feb 14 Pasta di semola Totale ,2-9,9 - Germania ,2-0,5 - Francia ,0-10,9 - Regno Unito ,8-9,6 - Stati Uniti ,1 1,1 - altri paesi ,6-15,5 Prodotti della panetteria e biscotteria Totale ,7 6,4 - Francia ,2 6,2 - Germania ,5-0,7 - Regno Unito ,1 1,5 - Spagna ,8-6,0 - altri paesi ,4 10,4 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat Inversione della tendenza del mercato per i due frumenti Il mercato cerealicolo è stato contrassegnato nel corso dello scorso anno da una tendenza ribassista dei prezzi del frumento tenero in ragione della forte progressione dell offerta mondiale. In particolare, il prezzo medio annuo nel 2014 si è attestato a 205,03 euro/t, in calo del 12% su base annua. Analoga tendenza è proseguita nel primo trimestre 2015, per il quale il prezzo medio trimestrale è sceso a 198,03 euro/t: -9% rispetto al primo trimestre Nel corso dello scorso mese di aprile, inoltre, la dinamica flessiva sembra aver avuto una battuta di arresto, con i listini all origine che hanno segnato un lieve segno positivo attestandosi a 194,15 euro/t (+0,3% rispetto a marzo 2015). In maniera speculare, e con gli stessi riferimenti temporali, il prezzo all origine della granella del frumento duro ha registrato una significativa rivalutazione, attestandosi nella media del 2014 a 290,80 euro/t (+11% sul 2013). I tassi di crescita più consistenti si sono registrati a partire dalla campagna di commercializzazione ancora in corso 2014/15, cioè in corrispondenza dell inizio dei raccolti che hanno segnato nel 2014 una contrazione annua superiore al 13%. Nei primi tre mesi del 2015, invece, il mercato interno ha assunto toni decisamente più dimessi, con i prezzi in forte ripiegamento, sebbene il confronto con lo scorso anno continui a evidenziare un divario positivo. Le ultime quotazioni mensili disponibili e riferite allo scorso mese di aprile, confermano il calo dei listini che si sono attestati a 302,00 euro/t (-7,7% su base congiunturale). Evoluzione del prezzo medio all'origine della granella di frumento (euro/t) Frumento duro nazionale Frumento tenero nazionale Fonte: ISMEA

7 Ripresa dei prezzi degli input produttivi I costi agricoli di produzione del frumento hanno registrato nell arco dell ultimo biennio un andamento significativamente flessivo, da imputare, con riferimento alle singole voci di costo, prevalentemente al calo del prezzo dei concimi e dei prodotti energetici, mentre quello degli antiparassitari è rimasto pressoché stabile. A partire dalla seconda metà dello scorso anno, l indicatore ha evidenziato un inversione di tendenza dovuta alla ripresa dei prezzi dei concimi, mentre quello dei prodotti energetici ha continuato ad essere in calo. Con particolare riferimento al primo trimestre del corrente anno, inoltre, l indice ha evidenziato nel complesso una lieve progressione sia su base trimestrale (+0,3%) sia tendenziale (+0,2%); il dettaglio delle voci di costo evidenzia un andamento contrapposto tra il prezzo dei concimi, in aumento (+1,4% sul precedente trimestre e +1,1 su base tendenziale) e quello dei prodotti energetici, in flessione (-1,5% congiunturale e -2,6 tendenziale). Indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione del frumento (2000=100) Fonte: ISMEA Direzione Servizi per il Mercato Redazione a cura di: Cosimo Montanaro c.montanaro@ismea.it