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1 CONVEGNO NAZIONALE OARI LORETO 2013 LA CURA DELL ANZIANO Dr. Franco BELLUIGI

2 TRE PUNTI DI VISTA DIFFERENTI Terenzio: Senectus ipsa morbus est. Simon de Beauvoir: si domandava se gli anziani fossero esseri umani. Francesco Maria Antonini: La vecchiaia ci porta una maturità superiore che si esprime con una sua creatività, con un atteggiamento creativo che comporta una continua ricerca di novità, una capacità di stabilire rapporti inediti con le cose, una pienezza interiore di pensiero e di sensazioni.

3 Michel Lariaux definisce l invecchiamento della popolazione la grande rivoluzione del novecento qualificandola come un atto necessario e provvidenziale: Necessario perché, legato ai progressi della medicina, del sociale e dell economia, ha portato al prolungamento della vita umana. Provvidenziale perché per la prima volta nella storia dell umanità l uomo può sperare di vivere più a lungo e meglio.

4 L aumento vita di aspettativa consente a molti di di raggiungere un età avanzata in discreto benessere e godendo di una certa autonomia. La crescita ha dato vita anche ad una nuova categoria di malati dovuta al sopraggiungere di una fragilità per la presenza di più malattie croniche che pongono seri problemi dal punto di vista sociale e sanitario.

5 Da un punto di vista biomedico l invecchiamento è un processo che induce molteplici modificazioni strutturali a carico di organi, sistemi ed apparati. In relazione a queste modificazioni l uomo sempre più perde la capacità di adattarsi all ambiente acquisendo una possibilità di ammalarsi e di morire. maggiore

6 L invecchiamento è dovuto all interazione fra fattori: Biologici Genetici Ambientali Psico-affettivi Sociali

7 Teorie dell invecchiamento Molte sono le teorie dell invecchiamento, oggi una teoria STRESS molto OSSIDATIVO, accreditata è quello detta anche dello dei radicali liberi, che porterebbe ad un accumulo di danni ossidativi a carico di biomolecole, quali proteine, acidi nucleici e lipidi. Un progressivo accumulo di molecole danneggiate da radicali liberi rappresenterebbe uno dei principali dell invecchiamento. fattori responsabili

8 INVECCHIAMENTO Graduale Continuo Eterogeneo ( non interessa tutti gli organi ) E un fenomeno biologico Non un fenomeno cronologico Grande variabilità all interno di questo processo

9 Tipi di invecchiamento Invecchiamento di successo (successful aging): si verifica negli anziani sani con prestazioni fisiche e mentali superiori a quelle dei coetanei, rappresentano una minoranza.

10 Tipi di invecchiamento Invecchiamento in salute (healty aging): avviene con una progressiva riduzione delle capacità psicofisiche.

11 Tipi di invecchiamento Invecchiamento associato a malattie (usual aging) : riguarda la maggior parte degli anziani e avviene con progressivo decadimento delle condizioni psico fisiche in presenza di malattie.

12 L invecchiamento non è uguale in tutti gli uomini E in relazione a: Fattori razziali Fattori ambientali Fattori alimentari Fattori ereditari Fattori socio-culturali culturali

13 Vulnerabilità dell anziano Riduzione dell organismo stressanti: delle sul capacità quale di incidono omeostasi eventi Variazioni climatiche Disidratazione Eventi sociali

14 L allungamento della vita ha determinato Incremento degli studi gerontologici indirizzati a studiare i molteplici aspetti dell invecchiamento. Incremento degli studi geriatrici che hanno indirizzato l operato sul portatore di malattie croniche. paziente anziano

15 ALTERAZIONI DELLA CUTE E DEI SUOI ANNESSI Modificazioni che subiscono la cute ed i suoi annessi che esprimono spesso l età dell individuo: I capelli diventano bianchi. Si riducono più o meno abbondantemente. La pelle diventa secca, anelastica, subisce alterazioni cromatiche, non è più in grado di assolvere alle sue funzioni: di barriera, di termoregolazione, di riduzione di risposta ad eventi lesivi, di alterazione della permeabilità con un maggiore rischio di malattie, quali tumori, ulcere, prurito.

16 ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE DELL OCCHIO Presbiopia Retinopatie conseguenza di malattie infettive o degenerative Cataratta Trombosi della vena e dell arteria retinica Degenerazione maculare senile Glaucoma Distacco di retina Atrofia del nervo ottico Retinopatia diabetica

17 ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE DELL ORECCHIO Presbioacusia Disturbi dell equilibrio dovuti a lesioni cocleo vestibolari

18 ALTERAZIONE DELLA MASSA MUSCOLARE Un elemento che caratterizza la vecchiaia è rappresentato da una progressiva riduzione della massa muscolare che viene chiamata sarcopenia (dal greco antico:sarx=carne, penia=perdita) Riduzione della forza muscolare Relativo declino funzionale Diminuzione della mantenere l equilibrio Disabilità capacità di

19 INVECCHIAMENTO DEL TESSUTO OSSEO L OSSO SVOLGE UNA TRIPLICE FUNZIONE: Di sostegno o impalcatura dell apparato locomotore. Metabolica in quanto costituisce la riserva di calcio dell intero organismo. Di supporto per il midollo osseo. Con il passare dell età c è una ridotta produzione di tessuto osseo da parte degli osteoblasti ed una maggiore distruzione di osso da parte degli osteoclasti.

20 MALATTIE DEL TESSUTO OSSEO Malattie degenerative: ARTROSI Malattie infiammatorie: ARTRITI Osteopenia Osteoporosi Osteomalacia

21 MALATTIE DEL TESSUTO OSSEO L osteoporosi è tipica della donna in menopausa; la massa ossea subisce una rapida accelerazione con la caduta degli estrogeni. Come diretta conseguenza di tale situazione la donna corre il rischio di fratture.

22 MALATTIE DEL TESSUTO OSSEO In sintesi il tessuto scheletrico va incontro con l età ad un processo di impoverimento quantitativo e qualitativo la cui entità è variabile da individuo a individuo in relazione a fattori genetici, ormonali, dietetici e allo stile di vita che agiscono prima dei 65 anni allattamento ) (fumo, farmaci, gravidanza,

23 ALTERAZIONI DEL TESSUTO CARTILAGINEO La componente cartilaginea dell articolazione è quella che subisce maggiormente l invecchiamento con modificazioni strutturali che riducono la resistenza della cartilagine alle sollecitazioni meccaniche. Riduzione del tessuto cartilagineo riduzione del contenuto acquoso Perdita di funzione articolare Disabilità con

24 INVECCHIAMENTO DEL CUORE Il cuore nel corso dell invecchiamento va incontro ad importanti modificazioni strutturali e funzionali, caratterizzate da un aumento del cuore nelle sue varie porzioni (atri e ventricoli) Queste variazioni comportano l insorgere di varie malattie, perlopiù conseguenza del processo aterosclerotico: Ipertensione arteriosa Coronarosclerosi: cardiopatia ischemica, infarto del miocardio Turbe del ritmo

25 INVECCHIAMENTO DEI VASI ARTERIOSI E VENOSI Queste alterazioni comportano l insorgere di malattie molto gravi: Ictus cerebrale Trombosi cerebrale Ipertensione sistolica Ipotensione ortostatica sintomatica

26 APPARATO RESPIRATORIO Molte sono le modificazioni strutturali e funzionali che si verificano nel corso degli anni come conseguenza di stress continuativi (fumo, ambiente di lavoro, processi infiammatori) che vanno ad incidere sulle varie componenti dell apparato respiratorio che sono: o La gabbia toracica o Muscoli respiratori o Vie respiratorie o Il parenchima polmonare o L albero vascolare

27 APPARATO RESPIRATORIO Asma bronchiale Bronchiti croniche Broncopolmoniti Enfisema Broncopneumopatie croniche ostruttive Tumori polmonari Tutte queste patologie comportano una riduzione dell ossigenazione e una scadente qualità di vita fino al sopraggiungere della morte per insufficienza respiratoria

28 APPARATO DIGERENTE Le modificazioni sono modeste ed incidono poco sulla qualità della vita dell anziano. Le più importanti patologie sono rappresentate da: Colelitiasi Pancreatiti Tumori a carico del tratto gastro-enterico

29 APPARATO RENALE Il rene è l organo che insieme all apparato respiratorio maggiormente si modifica nel corso dell invecchiamento. Ridotta funzionalità renale (implicaun maggiore rischio di intossicazioni da farmaci eliminati per via renale) Nicturia Inconitnenza urinaria Ipertrofia prostatica benigna Ritenzione acuta di urine Neoplasie del tratto uro genitale Anemizzazione per riduzione della eritropoietina Alterazione della funzione endocrina.

30 SISTEMA ENDOCRINO Le alterazioni del sistema endocrino fanno si che, unitamente al sistema cardiovascolare ed immunitario, siano responsabili delle ridotte capacità omeostatiche, alterandone la risposta: Allo stress Alle malattie Agli eventi avversi ambientali

31 INVECCHIAMENTO DEL CERVELLO L invecchiamento cerebrale è caratterizzato da: Progressiva perdita di neuroni Riduzione di sintesi e di attività dei principali neuro trasmettitori Alterazioni morfologiche

32 INVECCHIAMENTO DEL CERVELLO Si esprime con sintomi e segni caratterizzati da: Deterioramento delle attività cognitive Deterioramento delle attività motorie Riduzione della memoria recente, che può colpire dopo i 60 anni; specialmente colpita è la memoria visiva

33 INVECCHIAMENTO DEL CERVELLO I disturbi motori sono caratterizzati da: Andatura incerta a piccoli passi con equilibrio instabile Difficoltà a pianificare un discorso Insicurezza Debolezza Instabilità Esitazioni Intelligenza cristallizzata

34 INVECCHIAMENTO DEL CERVELLO Profilo comportamentale: Alterazione del ritmo sonno-veglia Labilità emotiva Tendenza alla depressione Diminuzione della crasi ematica Riduzione delle difese immunitarie.

35 INVECCHIAMENTO DEL CERVELLO Implicazioni cliniche: Rischio di deterioramento mentale Morbo di Parkinson Demenze senili Morbo di Alzheimer Sindrome da deprivazione sensoriale Stato confusionale Depressione Sindrome di Diogene

36 COSA CARATTERIZZA LA VECCHIAIA Incremento delle: Malattie degenerative Malattie cardiovascolari Neoplasie Malattie a carico dell apparato respiratorio

37 COSA CARATTERIZZA LA VECCHIAIA Elementi che caratterizzano la vecchiaia sono: Comorbilità: indica il sopraggiungere di altre malattie che vanno ad influenzare la malattia cronica principale, influenzandone modalità di espressione clinica, evoluzione e prognosi. Multipatologia: esprime la contemporanea presenza di più malattie croniche nello stesso soggetto, di pari importanza.

38 CONCLUSIONI SULLE MODIFICAZIONI FISICHE DELL ANZIANO Avvengono con un processo graduale ingravescente (può essere diversa nei apparati, organi e sistemi). ed vari Sono la risposta alle diverse aggressioni esterne e genetiche. Per concludere, si potrebbe dire che la vecchiaia è la sintesi di come si è vissuti e di come si è nati. Fattori di rischio

39 DECALOGO DEL BUON INVECCHIAMENTO Si dice che la prima regola sia quella di scegliersi i genitori

40 FATTORI PSICOLOGICI NEL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO Contribuiscono a determinare un cambiamento di personalità dell uomo che invecchia e che subisce una serie di condizionamenti che non ammettono libertà di scelta: Pensionamento che fa perdere alla persona l acquisita autonomia ponendolo bruscamente in una posizione d inattività Il problema economico Il cambiamento di stile di vita Lo scadimento della prestazione sessuale

41 FATTORI PSICOLOGICI NEL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO Perdita dei ruoli: questi avevano consentito al soggetto nel periodo produttivo di precisare la sua posizione e la sua attività all interno di un gruppo, nella consapevolezza che il suo impegno aveva un senso preciso, non solo per se stesso, ma anche per gli altri membri della società.

42 FATTORI PSICOLOGICI NEL PROCESSO D INVECCHIAMENTO Rapporto intergenerazionale: nella società italiana non è per certo positivo (infatti molto spesso i giovani vedono nell anziano un consumatore di risorse, una spesa eccessiva per lo stato, uno che usurpa posti di lavoro). Cambiamento all interno della società: Ieri gerontofilia, oggi gerontofobia. Ieri una famiglia con a capo l anziano, oggi una famiglia con a capo chi produce.

43 FATTORI PSICOLOGICI NEL PROCESSO D INVECCHIAMENTO Ieri un rapporto interumano che privilegiava lo scambio diretto, lo stretto contatto fra le persone, l amicizia, solidale (rete amicale). la fiducia, lo spirito Oggi un rapporto fra le interessato, oserei dire, anonimo. persone freddo,

44 E ALLORA? Di certo l anziano non è aiutato dall attuale società che è aggressiva, complessa e non l aiuta a mantenersi inserito nell ambiente, a far fronte da solo e a reagire a nuove situazioni di aggressione. Il vecchio diventa irascibile, si sente incompreso, rifiuta il dialogo, tende ad isolarsi fino all autoemarginazione. Questo processo si amplifica quando il vecchio viene istituzionalizzato.

45 E ALLORA? A superare tutte queste ombre a volte non bastano le luci che illuminano la vecchiaia: La riflessione più profonda La saggezza La facoltà di giudizio dovuti all esperienza La maggiore serenità essendo venuta meno la spinta dell ambizione Avvicinamento a Dio

46 VITA AGLI ANNI Ora che abbiamo dato anni alla vita dobbiamo impegnarci a dare vita agli anni. Non è un obiettivo facile da raggiungere Dobbiamo superare tutte le sfide. Prima fra tutte quella di promuovere una cultura dell invecchiamento concetto di vecchiaia. che supera il

47 PRESUPPOSTI PER AFFRONTARE LE SFIDE L anziano necessita di attenzioni particolari perché è fragile. Merita il rispetto di tutti perché è una fonte di notizie, di tradizioni, di saggezza, di esperienza, di spiritualità. Rappresenta un anello della catena della vita senza il quale non potremmo garantire il divenire della società, che vivrebbe del suo presente impoverendosi e senza più termini di paragone.

48 LE SFIDE La prima sfida comporta la necessità che ognuno deve essere consapevole di dovere invecchiare, di imparare ad invecchiare un poco alla volta non pensando che la vecchiaia riguarda solo gli altri (Cultura della vecchiaia). Perché così facendo, come diceva il poeta Goethe uno si troverà vecchio senza accorgersene e senza sapere affrontare i problemi della vecchiaia. Pensando alla vecchiaia solo quando si è vecchi, questa arriverà di soppiatto cogliendoci impreparati (concetto del viaggio).

49 LE SFIDE La seconda sfida ci dovrebbe vedere impegnati sui concetti di prevenzione primaria (informazione) e secondaria (diagnosi precoce); questo permetterebbe di arrivare a vivere una vecchiaia fisiologica, disturbata il meno possibile da malattie. ci

50 LE SFIDE La terza sfida ci dovrebbe impegnare a mantenere l anziano nel proprio ambiente familiare, dove è sempre vissuto.

51 LE SFIDE La quarta sfida si identifica nella risposta che la società dovrà dare all anziano, qualora non possa più rimanere nella propria casa: Day hospital, l ospedalizzazione diurna, l adi, il sad, le rsa, la casa albergo, la comunità alloggio. Mantenere l anziano autonomo il più a lungo possibile, vivendo la sua vita da protagonista.

52 LE SFIDE Come il bambino impara le regole che gli servono per crescere (pedagogia), l anziano dovrà educarsi alle regole che lo riguardano (geragogia): Una sana alimentazione Una vita attiva Avere cura del proprio corpo Avere cura della propria mente

53 LE SFIDE Della propria creatività Dei suoi rapporti affettivi ed emotivi Deve acculturarsi, leggere Coltivare interessi paralleli al lavoro Costruire intorno a se tutta una serie di solidarietà e di amicizie che lo accompagneranno per tutta la vita Frequentare centri sociali, università della terza età

54 LE SFIDE La quinta sfida passa attraverso quella che si chiama continuità di intervento fra sociale e sanitario per mantenere fede al concetto di salute dell Oms. La sfida più importante rimane quella di sapere utilizzare il tempo libero magari mettendolo a servizio degli altri: La famiglia Il volontariato

55 L ULTIMA SFIDA Adottare tutte le misure possibili per accrescere le potenzialità di godere della vecchiaia e, anziché lagnarsi delle foglie ingiallite, sarà meglio apprezzare il fogliame dell autunno e godere dei suoi colori, anziché imparare a tollerare il sapore del frutto amaro della vecchiaia, sarà meglio spremere da questo frutto le ultime gocce che possono esserci. Mi riferisco alla serenità, all amore, al rapporto con Dio, al godere di rinascere ogni giorno, al piacere di apprezzare le piccole cose, che spesso sono il sale della vita.

56 E INFINE Solo così faremo della vecchiaia una grande interpretazione in linea con il poeta Walt Whitman che inneggia alla grandiosità e squisitezza della vecchiaia e con Francesco Maria Antonini che identifica la vecchiaia in una maturità superiore.

57 grazie per la cortese attenzione

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