Decisione N del 04 luglio 2016

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1 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) SIRENA (RM) MELI (RM) POZZOLO Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) GRANATA Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) MARINARO Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore ESTERNI - MARCO MARINARO Nella seduta del 08/04/2016 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Il ricorrente chiede di stabilire se il TAEG applicato dalla resistente abbia superato il tasso pubblicizzato e dichiarato in contratto ; a tal fine allega un calcolo sintetico del TAEG dal quale risulta un tasso del 13,77% a fronte di un tasso contrattuale del 9,88%. In caso positivo, chiede di dichiarare, ai sensi dell'art. 117 del T.U.B., che la clausola relativa al TAEG sia nulla e sia sostituita con il tasso nominale minimo dei BOT annuali, emessi nei dodici mesi precedenti la conclusione del contratto. Il ricorrente, previo accertamento che il TAEG effettivo del contratto è superiore a quello pubblicizzato, chiede che ai sensi dell art. 117 tub la clausola contrattuale relativa al TAEG sia dichiarata nulla e che sia sostituita con il tasso di interesse minimo dei BOT emessi nell anno precedente la conclusione del contratto. L intermediario resiste al ricorso ed espone preliminarmente di aver approvato nell agosto 2012 una proposta di finanziamento avanzata dal ricorrente il 30 luglio 2012 Pag. 2/6

2 per un importo di ,50 da restituire con 84 rate mensili da 616,60 l una. Il TAN del rapporto è il 9,45%, il TAEG è il 9,88%. Il finanziamento prevedeva anche 2 assicurazioni facoltative della durata di 24 mesi (progetto protetto RC famiglia e Progetto Protetto Persona), poi non rinnovate dal ricorrente e un assicurazione anch essa facoltativa sul credito, quest ultima con premio totale di 3.158,40 da versare mensilmente con un importo di 37,60. Il ricorrente, nel corso del rapporto, si è reso inadempiente al proprio obbligo di rimborso delle rate, per questo motivo la resistente, il , lo ha dichiarato decaduto dal beneficio del termine e gli ha intimato l immediato pagamento del debito residuo, pari a ,09. Il ricorso proposto dal ricorrente si basa sul fatto che, includendo nel calcolo del TAEG anche le spese assicurative, risulta che il TAEG contrattuale è superiore a quello effettivo. Secondo essa resistente la polizza a protezione del credito ha invece carattere facoltativo e, in base a quanto previsto dalle Disposizioni della Banca d Italia del 2009, non va inclusa nel calcolo del TAEG. Il "tasso annuo effettivo globale" o "TAEG", è "il costo totale del credito espresso in percentuale, calcolato su base annua, dell'importo totale del credito, secondo quanto previsto dal paragrafo " Nel paragrafo delle Disposizioni di Trasparenza è previsto che: "Nel TAEG sono inclusi i costi, di cui il finanziatore è a conoscenza, relativi a servizi accessori connessi con il contratto di credito e obbligatori per ottenere il credito o per ottener/o alle condizioni offerte". Inoltre, il "costo totale del credito", che è indicato dal TAEG, include "tutti i costi, compresi gli interessi, le commissioni, le imposte e tutte le altre spese che il consumatore deve pagare in relazione al contratto di credito e di cui il creditore è a conoscenza, escluse le spese notarili. Sono inclusi i costi relativi ai servizi accessori, ivi compresi quelli di assicurazione, connessi con il contratto di credito, qualora la conclusione del contratto avente ad oggetto il servizio accessorio sia obbligatoria per ottenere il credito o per ottener/o alle condizioni contrattuali offerte;". Si veda anche il provvedimento della Banca d'italia avente ad oggetto "Trasparenza dell'offerta di contratti di credito ai consumatori del 17 maggio 2012, paragrafo 3, nel quale si chiarisce che il TAEG riportato negli annunci pubblicitari e nelle Informazioni europee di base sul credito ai consumatori deve includere la polizza assicurativa obbligatoria. Pag. 3/6

3 Nel contratto era inoltre chiaramente indicato che la polizza avesse carattere facoltativo, pertanto il valore del TAEG indicato nel contratto corrisponde a quello effettivo. La resistente chiede che il ricorso sia dichiarato rigettato nel merito. DIRITTO La controversia questione posta all esame del Collegio verte sull interrogativo se il costo relativo ad una polizza assicurativa di protezione del credito sottoscritta dal ricorrente contestualmente al contratto di finanziamento debba essere incluso (come sostenuto dal cliente) nel TAEG indicato nel citato contratto di finanziamento, o viceversa escluso da tale indice (come sostenuto dalla resistente). In via preliminare, si osserva che il contratto per cui è causa è stato stipulato nel Come emerge dalla prospettazione dei fatti, il TAEG pubblicizzato dalla resistente non include le spese assicurative. Dal punto di vista normativo, si evidenzia che, con l entrata in vigore del DM 3 febbraio 2011 (attuativo della Direttiva CE 2008/48) e delle Disposizioni di trasparenza della Banca d Italia del 9 febbraio del 2011, sono state date le seguenti indicazioni per il calcolo del TAEG: Tasso annuo effettivo globale Il TAEG è il tasso che rende uguali, su base annua, i valori attualizzati di tutti gli impegni (prelievi, rimborsi e spese), esistenti o futuri, oggetto di accordo tra il finanziatore e il consumatore. Il TAEG è calcolato secondo la formula matematica riportata negli allegati 5B (per le aperture di credito in conto corrente) e 5C (per i contratti diversi dalle aperture di credito in conto corrente). Il TAEG è comprensivo degli interessi e di tutti i costi, inclusi gli eventuali compensi di intermediari del credito, le commissioni, le imposte e tutte le altre spese che il consumatore deve pagare in relazione al contratto di credito e di cui il finanziatore è a conoscenza, escluse le spese notarili. Nel TAEG sono inclusi i costi, di cui il finanziatore è a conoscenza, relativi a servizi accessori connessi con il contratto di credito e obbligatori per ottenere il credito o per ottenerlo alle condizioni offerte. Ciò precisato, occorre quindi verificare se la polizza in discorso ricada o meno entro la citata previsione normativa. Questo Collegio ha già avuto modo di esaminare controversie analoghe pervenendo Pag. 4/6

4 all accoglimento della domanda ed anche nel caso di specie sussistono i medesimi presupposti. In particolare, anche nel caso di specie sono contenuti sufficienti indici da ritenersi come sintomatici dell obbligatorietà del contratto assicurativo: trattasi di polizza collettiva stipulata dall intermediario resistente con la compagnia di assicurazioni, a copertura del rischio morte, invalidità, perdita impiego; la polizza è contestuale al finanziamento e la durata della copertura assicurativa coincide con la durata del finanziamento; il premio è finanziato dall intermediario; trattasi di polizza CPI Credit Protection Insurance, volta a garantire il rimborso del credito (Coll. Roma, dec. n. 2600/2015). A tale proposito, il Collegio ritiene irrilevante che il modulo prestampato dall intermediario qualifichi tale polizza come facoltativa. Anche a prescindere dalla rilevanza degli argomenti sopra elencati, non è dato sapere se le condizioni del finanziamento sarebbero state diverse in assenza di adesione alla suddetta polizza, né se al ricorrente sia stata realmente prospettata tale possibilità; il modulo predisposto unilateralmente dalla resistente non offre alcuno spunto in tal senso (Coll. Roma, dec. n. 2600/2015). Il costo relativo alla polizza ora menzionata deve quindi essere considerato ai fini del computo del TAEG. Ciò non è avvenuto nel caso di specie; da ciò consegue l applicazione di quanto previsto ai commi 6 e 7 dell art. 125-bis t.u.b. Al riguardo si è di recente pronunciato il Collegio di coordinamento che ha chiarito che «la conseguenza è (non può non essere) che è nulla la clausola relativa al costo in sé considerata, onde nulla è dovuto per tale titolo, ma è anche nulla la clausola relativa al TAEG che non ha previsto quel costo: ipotesi per la quale il comma 7 prevede una forma di integrazione legale del contratto con applicazione del tasso nominale sostitutivo ( il TAEG equivale al tasso nominale dei BOT o di altri titoli similari eventualmente indicati dal Ministero dell Economia emessi nei dodici mesi precedenti la conclusione del contratto ). Non a caso il comma 7, richiamando proprio i casi, previsti nel comma 6, in cui cioè nel contratto è indicato un costo che illegittimamente non è stato incluso nel TAEG (assenza) ovvero che vi è stato incluso in modo scorretto, parla rispettivamente di assenza o di nullità delle relative clausole e dispone che per ciò stesso il TAEG equivalga al tasso nominale dei BOT» (Coll. Coordinamento, dec. n del 18 febbraio 2016). Pag. 5/6

5 P.Q.M. Il Collegio accerta la nullità della clausola relativa al TAEG e dichiara che quest ultimo equivale al tasso nominale minimo dei buoni del Tesoro annuali emessi nei dodici mesi precedenti la conclusione del contratto. Dispone, inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e alla parte ricorrente quella di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6