IL COLLEGIO DI ROMA. [Estensore] Prof. Avv. Diego Corapi Membro designato dal Conciliatore Bancario e Finanziario

Transcript

1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai Signori: Avv. Bruno De Carolis Presidente Dott. Comm. Girolamo Fabio Porta Membro designato dalla Banca d'italia Prof. Avv. Andrea Gemma Membro designato dalla Banca d'italia [Estensore] Prof. Avv. Diego Corapi Membro designato dal Conciliatore Bancario e Finanziario Prof.ssa Liliana Rossi Carleo Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 19/07/2012, dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell'intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, Fatto Il ricorrente stipulava in data un contratto di finanziamento verso cessione del quinto della pensione, per un capitale lordo di ,00 da rimborsarsi in n. 120 quote mensili di. 272,00 ciascuna. Il contratto sottoscritto reca l indicazione delle modalità con cui rimborsare gli oneri anticipati in caso di estinzione anticipata. Il ricorrente si duole dell erroneità dei conteggi formulati dall intermediario a fronte della richiesta di estinzione avanzata dopo n. 4 rate. Riferisce che l intermediario non avrebbe correttamente operato i rimborsi relativi a: (i) commissioni dello stesso intermediario applicate; (ii) provvigioni dell agente ex art. 106 TUB; (iii) spese di incasso; (iv) quote di premio anticipate per la polizza di assicurazione, in quanto avrebbe preso a base di calcolo l importo massimo ristorabile e non l intero ammontare della commissione. Pag. 2/6

2 Rappresenta di aver provveduto, ciononostante, all estinzione del finanziamento in data Chiede, quindi, al Collegio di: (i) accertare l erroneità del conteggio estintivo in relazione alle predette voci; (ii) ordinare all intermediario di effettuare il calcolo del finanziamento; (iii) condannare l intermediario alla restituzione delle somme dovute oltre le spese della procedura. Nelle proprie controdeduzioni, l intermediario contesta la fondatezza della pretesa avversaria ribadendo la correttezza dei conteggi trasmessi al cliente, in quanto conformi alle pattuizioni contrattuali intercorse tra le parti. Rappresenta, comunque, di aver provveduto spontaneamente al rimborso in favore del ricorrente delle seguenti somme: (i) le commissioni c.d. attive, ossia le commissioni della società procuratrice, per complessivi ,94 (di cui. 211,94 già riconosciuti nel conteggio estintivo ed ,00, aggiuntivi, calcolati con il criterio del pro rata temporis) e, dunque, in misura superiore al massimo indicato nel documento di sintesi in ,48; (ii) le spese della procedura per. 20,00 e che l ente intestatario della polizza assicurativa ha provveduto, per quanto di sua competenza, al (iii) rimborso della frazione di premio per ,53. Fa presente, inoltre, che «in merito alle commissioni passive percepite dall agente (intermediario ex art.106 TUB), che ha svolto una attività prodromica alla stipula del contratto esse sono state rimborsate, conformemente a quanto stipulato, nel limite del 20% dell importo e con l applicazione del criterio del pro rata temporis» ; in particolare, a fronte di un importo massimo rimborsabile pari ad 881,28, è stata riconosciuta al ricorrente la somma pari ad. 851,92. Chiede, quindi, il rigetto del ricorso. Diritto Il ricorrente lamenta l indebita applicazione ad opera della banca di commissioni e spese non dovute all atto dell estinzione del finanziamento verso cessione del quinto della pensione. Pag. 3/6

3 La fattispecie, è sottoposta alla disciplina dell art. 125 sexies TUB secondo il quale Il consumatore puo' rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento, in tutto o in parte, l'importo dovuto al finanziatore. In tale caso il consumatore ha diritto a una riduzione del costo totale del credito, pari all'importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto. 2. In caso di rimborso anticipato, il finanziatore ha diritto ad un indennizzo equo ed oggettivamente giustificato per eventuali costi direttamente collegati al rimborso anticipato del credito. 3. L'indennizzo non puo' superare l'1 per cento dell'importo rimborsato in anticipo, se la vita residua del contratto e' superiore a un anno, ovvero lo 0,5 per cento del medesimo importo, se la vita residua del contratto e' pari o inferiore a un anno. In ogni caso, l'indennizzo non puo' superare l'importo degli interessi che il consumatore avrebbe pagato per la vita residua del contratto. Con le comunicazione del 10 novembre 2009 e del 7 aprile 2011 il Governatore della Banca d Italia aveva inteso fornire indirizzi operativi per gli intermediari del settore. Il contenuto di esse era stato già in buona parte anticipato dalla giurisprudenza dei tre Collegi dell Arbitro Bancario Finanziario. In particolare, questo Collegio (cfr. decisione n. 707/10), facendo generale appello ai principi di trasparenza e buona fede, aveva riconosciuto una riduzione dell importo dovuto a saldo del prestito, in relazione al caso di un cliente che lamentava gli eccessivi costi di estinzione del finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio. Le indicazioni da ultimo fornite dalla comunicazione della Banca d Italia del 7 aprile 2011, poi, impongono all intermediario di rimborsare, in sede di estinzione anticipata del prestito, la quota parte delle componenti economiche pagate anticipatamente, ma soggette a maturazione nel corso del tempo (cd. commissioni recurring). Nel caso di specie, il ricorrente contesta l erroneità dei conteggi con riferimento a: (i) commissioni dell intermediario UNIFIN; (ii) provvigioni dell agente ex art. 106 TUB; (iii) spese di incasso; (iv) quote premio anticipate per la polizza di assicurazione, in quanto l intermediario avrebbe preso a base di calcolo l importo massimo ristorabile e non l intero ammontare della commissione. Pag. 4/6

4 Tutte le suddette poste risultano convenute nel documento di sintesi del contratto. In particolare, con riferimento alle richieste dal cliente, il contratto prevede: (i) commissioni dell intermediario UNIFIN per ,00; (ii) provvigioni dell agente ex art. 106 TUB per ,00; (iii) spese di incasso per. 649,20; (iv) quote premio anticipate per la polizza di assicurazione per ,24. Il contratto distingue, poi, tra i casi in cui l estinzione del finanziamento intervenga prima del versamento della prima rata, dai casi in cui intervenga nel corso dell ammortamento ed applica a quest ultima ipotesi il meccanismo del pro rata temporis. Ora, ferme le contestazioni nel merito, l intermediario ha dato atto di aver provveduto spontaneamente al rimborso in favore del ricorrente delle seguenti somme: (i) Le commissioni dell intermediario, per complessivi ,94 (di cui. 211,94 già riconosciuti nel conteggio estintivo ed ,00, aggiuntivi, calcolati con il criterio del pro rata temporis sull intero importo della commissione attiva) e, dunque, in misura superiore al massimo calcolato secondo le indicazioni del documento di sintesi ( ,48); (ii) Provvigioni dell agente per. 851,92; (iii) Spese di incasso per. 627,56; (iv) La quota del premio assicurativo, tramite l ente intestatario della polizza, per ,53. oltre le spese della procedura per. 20,00. L oggetto del contendere si appunta, quindi, sulle modalità di calcolo dei rimborsi delle commissioni passive percepite dall agente, disquisendosi se, in ipotesi di estinzione in corso di ammortamento il pro rata temporis vada applicato sull importo massimo restituibile, come sostiene l intermediario, o sull importo totale della commissione o spesa. In proposito, la giurisprudenza di questo Arbitro ha avuto modo di chiarire di recente che le c.d. commissioni di intermediazione costituiscono a tutti gli effetti una componente del costo totale del credito, che ai sensi dell art.125-sexies è soggetto ad una riduzione in Pag. 5/6

5 relazione alla vita residua del contratto e che nelle ipotesi in cui come nel caso di specie - dette commissioni vengono convenute in favore di un intermediario facente parte del gruppo della banca convenuta, detto principio deve ritenersi applicabile anche alle commissioni del c.d. agente, difettando il carattere tipico della terzietà (ABF Roma, decisione n del ). Ebbene, nel caso di specie, seppure il contratto in essere tra le parti reca l indicazione di un importo massimo rimborsabile, detta limitazione non può ritenersi validamente opponibile al ricorrente, in quanto trattasi di pattuizione sostanzialmente elusiva del disposto dell art. 125 sexies cit., peraltro, ai danni di un consumatore. Per quanto precede, la domanda del ricorrente deve trovare accoglimento ordinandosi all intermediario di riformulare il conteggio estintivo applicando il pro rata temporis all intero importo delle commissioni e spese come sostenute all atto della stipula del contratto. P.Q.M. Il Collegio accoglie il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone inoltre che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6