IL COLLEGIO DI ROMA. [Estensore]

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: Avv. Bruno De Carolis..... Prof. Avv. Giuliana Scognamiglio. Dott.ssa Claudia Rossi. Membro designato dalla Banca d Italia, che svolge le funzioni di Presidente ai sensi dell art. 4 del Regolamento per il funzionamento del Collegio Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia [Estensore] Avv. Michele Maccarone.. Membro designato dal Conciliatore Bancario e Finanziario per le controversie in cui sia parte un consumatore Prof.ssa Daniela Primicerio Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 17/04/2012 dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, Fatto La controversia verte su uno dei tre prestiti concessi alla ricorrente dalla finanziaria resistente tra il 2007 e il 2009, per il quale viene chiesto l annullamento per usurarietà del tasso. Per una migliore comprensione del fatto viene qui di seguito ripercorsa l intera vicenda dei rapporti intercorsi tra le parti. Il la ricorrente sottoscriveva un contratto di finanziamento con opzione di carta di credito, di 2.252,00 euro, con scadenza a due anni, rimborsabile in 24 rate mensili di 108,50 euro ciascuna (TAEG 26,24%.); per effetto delle spese istruttorie (200 euro) e di un assicurazione contestualmente sottoscritta, il cui premio (52 euro) veniva pagato anticipatamente, la provvista ottenuta si ragguagliava a euro, importo del finanziamento richiesto dalla ricorrente. Pag. 2/6

2 Pochi mesi dopo, il , la ricorrente sottoscriveva un secondo finanziamento, dell importo di euro, rimborsabile in 5 anni mediante 60 rate mensili di 120,75 euro, in parte utilizzato per l estinzione del primo prestito. Anche in questo caso la provvista effettivamente conseguita (4.600 euro) si riduceva per effetto delle spese istruttorie (200 euro) e del premio (288 euro) pagato anticipatamente per una nuova polizza assicurativa contestualmente sottoscritta. Anche questo secondo prestito sarebbe stato estinto prima della scadenza, grazie anche ai fondi attinti da un terzo finanziamento, quello per l appunto oggetto del presente ricorso. Questo terzo prestito, dell importo complessivo di euro e tutt ora in essere, è stato sottoscritto dalla ricorrente il , a fronte di una richiesta di finanziamento di euro: anche in questo caso veniva contestualmente sottoscritta una polizza assicurativa (la terza) con pagamento anticipato del premio di euro, suddiviso in contratto in due distinte causali rispettivamente denominate servizi finanziari (per 600 euro) e Protezione xxx (per 408 euro); per effetto di tale spese oltre che delle spese istruttorie (ancora 200 euro) e, verosimilmente, di quanto utilizzato per l estinzione anticipata del secondo prestito, non meglio documentato in atti, la provvista realizzata dalla ricorrente si riduceva a 2.048,93 euro, accreditate in conto corrente mediante bonifico bancario disposto dalla finanziaria convenuta. Per questo terzo e ultimo prestito viene esibito dalla ricorrente un conteggio di estinzione anticipata, elaborato a novembre 2010 dalla finanziaria convenuta, che determina in 5.906,62 euro l importo da pagare, entro il , per l estinzione del rapporto. Il il figlio dell odierna ricorrente presentava un reclamo in ordine al prestito da ultimo indicato lamentando sia l avvenuta sottoscrizione della polizza assicurativa (la quale coprendo, a suo dire, principalmente il rischio di perdita di lavoro ed invalidità, mal si confaceva alle condizioni della mutuataria qualificatasi nei contratti di finanziamento in discorso come non lavoratore ) sia la determinazione del tasso di interesse all atto dell erogazione del finanziamento, ritenuto superiore al tasso soglia vigente in quel momento per la determinazione dell usura. Affermava infatti il reclamante per conto della madre che il TAEG indicato in contratto (15,87%) non fosse stato correttamente calcolato in quanto non comprensivo di tutti i costi previsti dalla disciplina e che il tasso correttamente calcolato, comprensivo delle spese di istruttoria, dei cd. servizi finanziari, del Pag. 3/6

3 premio assicurativo e delle spese di incasso, ammontasse al 25,09%, superando il tasso soglia per l usura pari a quella data al 16,10%, con conseguente nullità del contratto ai sensi del Decreto 141/2010. Veniva conseguentemente chiesto che il contratto fosse risolto con la semplice restituzione della somma di (ricevuta dalla ricorrente) dedotte le rate fino ad oggi pagate. La finanziaria rispondeva alla mutuataria con lettera dell asserendo la regolarità dei conteggi. Sosteneva infatti la convenuta, da un lato, di aver già conteggiato nel calcolo del TAEG tanto le spese istruttorie che le spese di incasso; dall altro, che le spese relative ai premi assicurativi (1.008,00 euro) finalizzati ad ottenere tra l altro una copertura assicurativa in caso di decesso dell assicurato o di suo ricovero ospedaliero non dovessero essere incluse nel calcolo in quanto facoltative e non obbligatorie. La ricorrente ha conseguentemente adito questo Collegio per il riconoscimento delle proprie ragioni chiedendo l annullamento totale del finanziamento, o, in alternativa, di poter rimborsare l importo che si ricava detraendo dalla somma ricevuta (6.000 euro)... le rate pagate fino al momento della decisione. Chiede altresì la ricorrente un risarcimento quantificato in 3.000,00 euro per danni morali. Nelle controdeduzioni la finanziaria convenuta ha ribadito la propria posizione sottolineando la volontarietà dell adesione prestata dalla ricorrente a tutte le clausole contrattuali del finanziamento. Diritto In primo luogo il Collegio, secondo un orientamento più volte manifestato, ritiene di dover meglio precisare la domanda proposta nel ricorso, dando rilievo al contenuto sostanziale delle pretese fatte valere, come desumibile dalla natura delle vicende dedotte (cfr. in tal senso, tra le tante, Dec. n.1468 del 13/7/2011). Alla luce di tale criterio interpretativo, deve ritenersi che la domanda abbia ad oggetto la contestazione dell asserita usurarietà del tasso applicato all ultimo finanziamento contratto, nonché più in generale della mancanza di trasparenza in sede precontrattuale, cui si aggiunge una richiesta risarcitoria per danni morali. Ciò premesso, si osserva che risulta corretto il tasso soglia individuato dalla ricorrente per il periodo di riferimento (1 luglio - 30 settembre 2009), che si attesta al 16,095 % (10,73% + il 50%). Parimenti corretta risulta la determinazione del Pag. 4/6

4 TAEG dell operazione, che risulta aggirarsi intorno al 25% ove si includano i costi assicurativi indicati in contratto. Al riguardo, tenuto conto del periodo considerato, trovano applicazione le Istruzioni emanate dalla Banca d Italia ad agosto 2009, nelle quali è disposto che sono incluse nel TAEG le spese per assicurazioni o garanzie intese ad assicurare il rimborso totale o parziale del credito ovvero a tutelare altrimenti i diritti del creditore (ad es. polizze per furto e incendio sui beni concessi in leasing o in ipoteca), se la conclusione del contratto avente ad oggetto il servizio assicurativo è contestuale alla concessione del finanziamento ovvero obbligatoria per ottenere il credito o per ottenerlo alle condizioni contrattuali offerte, indipendentemente dal fatto che la polizza venga stipulata per il tramite del finanziatore o direttamente dal cliente. Tuttavia, le medesime Istruzioni su citate stabiliscono in via transitoria (sub par. D) che nel periodo 1 luglio 31 dicembre 2009 gli intermediari devono attenersi ai criteri indicati nelle precedenti Istruzioni, emanate nel 2006, nelle quali (sub C4) è stabilito che il calcolo del tasso deve tener conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all erogazione del credito. Nel medesimo paragrafo, sub 5), è stabilito che in particolare sono incluse le spese per le assicurazioni o garanzie imposte dal creditore, intese ad assicurare il rimborso totale o parziale del credito e si aggiunge che le spese per assicurazioni e garanzie non sono ricomprese quando derivino dall esclusivo adempimento di obblighi di legge. Su tale ultimo punto, va ricordato che nelle su citate Norme transitorie si precisa ulteriormente che restano esclusi dal calcolo del TEG gli oneri assicurativi imposti per legge direttamente a carico del cliente (cfr. Istruzioni 2009 cit., D1, lettera c). Ne consegue che risulta infondata la lettura delle su citate norme transitorie proposta dall intermediario nella sua lettera, datata 8 febbraio 2011, per sostenere che gli oneri assicurativi non sono compresi nel TEG. In realtà, nella fattispecie all esame di questo Collegio, il prodotto assicurativo, peraltro erogato da una società del gruppo della finanziaria convenuta sulla base di una polizza collettiva, non rientra nella fattispecie di esclusione in via transitoria, ma risponde alle caratteristiche delle spese incluse nel calcolo, come sopra individuate.. Pag. 5/6

5 Ne consegue che il tasso applicato deve ritenersi superiore al tasso soglia vigente nel periodo di cui trattasi per i finanziamenti della specie, sicché trova applicazione il 2 comma dell art. 1815, c.c. in base al quale: Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi. Pertanto, le somme percepite dalla finanziaria a titolo di interessi sono illegittime e vanno restituite alla ricorrente, mentre nessun onere potrà essere addebitato a titolo di interessi sul residuo importo del mutuo. Più precisamente, la finanziaria dovrà rideterminare il debito residuo del prestito considerando, da un lato, il finanziamento erogato e, dall altro, tutti i pagamenti effettuati a titolo di interessi, rimborsando alla ricorrente le eventuali eccedenze. Per quanto concerne la domanda risarcitoria, la stessa non essendo suffragata da elementi probatori non può essere accolta. Infine, questo Collegio non può non stigmatizzare il comportamento, censurabile sotto il profilo della trasparenza e della correttezza, della finanziaria che ha fatto sottoscrivere in rapida successione alla ricorrente tre diversi contratti di finanziamento con evidente moltiplicazione dei costi di istruttoria e dei costi assicurativi; altresì opaca risulta la rappresentazione dei costi dell operazione in contratto: ciò, non solo con riferimento all erronea determinazione del TAEG ma anche per aver scomposto il costo del premio assicurativo in due voci, una delle quali denominata servizi finanziari. P.Q.M. Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone, inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente quella di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. firma 1 IL PRESIDENTE Pag. 6/6