Nell orizzonte della società europea a cavallo tra il XIX e il XX secolo, l idea della guerra futura non fu mai contemplata in termini realistici.

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2 Nell orizzonte della società europea a cavallo tra il XIX e il XX secolo, l idea della guerra futura non fu mai contemplata in termini realistici. Ma economisti, studiosi militari, scrittori, cercarono di immaginare come si sarebbe combattuta la prossima guerra. 2

3 Le tesi di Ivan Bloch ( ) presentano elementi profetici. Nel 1898 pubblicò uno studio dal titolo The Future of War in its Technical, Economic and Political Relations. Le sue idee furono poi condensate in altri due saggi: Is war now impossible? e Modern Weapons and Modern War. 3

4 Bloch profetizzò che la guerra futura avrebbe avuto queste caratteristiche: 1) guerra di trincea; 2) durata di almeno cinque anni; 3) paralisi dei sistemi economici delle principali potenze coinvolte, con il risultato del crollo dei sistemi politici in Germania ed in Russia. 4

5 La guerra di movimento sarebbe stata possibile solo all inizio delle operazioni. Anche le manovre di aggiramento non avrebbero potuto parimenti aver luogo. Il fronte si sarebbe ossificato in una continua linea di trincee. 5

6 I tradizionali ruoli della cavalleria ricognizione, copertura ed inseguimento del nemico erano ormai condannati dalla nuova generazioni di armi. L artiglieria era l arma destinata a diventare la regina delle future battaglie. 6

7 I fucili erano dotati di un tipo di munizioni che superavano gli 800 m/sec. Il numero delle perdite sarebbe salito spaventosamente con l introduzione delle nuove armi e con il nuovo modo di combattere. 7

8 Bloch estendeva la sua analisi anche alla guerra sul mare. La dottrina navale prevedeva il controllo del mare come condizione necessaria per il supporto alle operazioni terrestri. Per ottenerlo, le grandi potenze erano impegnate nella corsa alla corazzata. 8

9 La guerra terrestre, in virtù dei nuovi armamenti, avrebbe costretto gli eserciti allo stallo, divorando le risorse economiche dei Paesi combattenti. 9

10 L economia non sarebbe stata un elemento esterno allo sforzo bellico sul campo di battaglia, una semplice fornitrice di cannoni, un accessorio della strategia, ma la regolatrice della guerra. Avrebbe determinato la capacità di sopravvivenza dei singoli stati come organizzazioni sociali. 10

11 Nel saggio The Great Illusion (1909) Normann Angell sostenne che l'accrescimento del potere politico e militare di una nazione non aumentava il suo benessere. Le nuove dinamiche del commercio e dell'economia internazionale avrebbero reso una guerra fra gli Stati non solo inutile, ma soprattutto dannosa, sia per i vincitori sia per i vinti. 11

12 L avvento di una guerra industriale e totale ebbe una tragica anticipazione con i conflitti coloniali (guerra anglo-boera, ), in estremo oriente (guerra russo-giapponese, ), nei Balcani ( ), dove, al di là della differenza dei contesti, erano apparsi chiari alcuni mutamenti rispetto all Ottocento. 12

13 Ma l osservazione dei teatri di guerra periferici non modificò le dottrine militari degli stati maggiori europei, anche a causa di un illimitata fiducia riposta nei progressi della tecnologia. 13

14 Comune fu il tentativo di pianificare una guerra breve, limitata a poche e risolutive battaglie, sia per il potenziale distruttivo dei moderni armamenti, sia per l impossibilità pratica di gestire eserciti composti da milioni di combattenti. 14

15 Non mancarono gli sforzi per codificare la condotta di guerra e per limitarne le conseguenze sulle truppe e sui civili:. Le conferenze dell Aja del 1899 e del 1907 andavano proprio in questa direzione. 15

16 Nel 1899 i firmatari s impegnarono a rinunciare all'uso dei proiettili esplosivi e aggiunsero la proibizione di lanciare bombe dai palloni aerostatici e di usare gas asfissianti. 16

17 Nel 1907 ben 44 nazioni ribadirono e precisarono le precedenti norme, che dovevano rappresentare un completamento e un ampliamento del diritto umanitario in tempo di guerra. 17

18 Ben cinque convenzioni riguardarono la guerra marittima. Ciò grazie all'impatto che aveva avuto sull'opinione pubblica mondiale la battaglia di Tshushima del 1905, in cui l'intera flotta russa era stata distrutta da quella giapponese e migliaia di feriti e naufraghi erano stati abbandonati in mare senza soccorsi. 18

19 I 44 Stati convenuti all'aja nel 1907 si diedero appuntamento per una terza conferenza nel L'entusiasmo quasi universale con il quale fu salutata la guerra del 1914 e l illusione altrettanto comune di una facile vittoria e di un conflitto breve, fecero cadere l'impegno. 19

20 Nel 1912 lo scrittore militare tedesco Friedrich von Bernhardi pubblicò il libro La Germania e la prossima guerra in cui cercò di dimostrare come una guerra europea fosse ormai inevitabile. 20

21 Friedrich von Bernhardi ammoniva i suoi connazionali, nei quali credeva riscontrare tendenze e illusioni pacifiche, a tenersi pronti a un conflitto nel quale la Germania avrebbe dovuto far fronte a una formidabile coalizione. Le sue idee contribuirono a rafforzare in Germania il timore di un'aggressione da parte della Duplice alleanza e la persuasione che convenisse esser preparati a respingerla o addirittura a prevenirla. 21

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26 Il progressivo deterioramento delle relazioni diplomatiche non impedì di coltivare proprio alla vigilia della guerra l illusione di una nuova stagione di pace, ma l attentato di Sarajevo del 28 giugno mise in moto un meccanismo che nessuna mediazione riuscì ad arrestare. 26

27 Il processo decisionale che dalla crisi di luglio portò alla guerra fu rapidissimo e gestito prevalentemente dalla Germania e dal cancelliere Theobald von Bethmann Hollweg, che ancora alla metà di agosto, quando le truppe tedesche stavano marciando spedite attraverso il Belgio, era convinto che le operazioni sarebbero durate, al massimo, ancora quattro mesi. 27

28 Le avanzate dell esercito tedesco in Belgio, Francia e Polonia, le offensive di quello russo in Prussia orientale, in Galizia, in Polonia, nei Carpazi; di quello austroungarico, bulgaro e tedesco in Serbia furono accompagnate da atti di brutalità nei confronti della popolazione civile: fucilazioni sommarie, devastazioni su vasta scala, deportazioni. 28

29 Le prime immagini della Grande Guerra europea furono quelle delle città di un piccolo stato neutrale messe a ferro e fuoco da un esercito occupante, dei loro abitanti passati per le armi o in fuga, delle efferatezze compiute sui civili. Scenario comune a molti teatri, ma l invasione del Belgio da parte della Germania assunse subito un rilievo mediatico imprevedibile. 29

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35 Almeno civili vennero uccisi in Belgio e 906 in Francia, per un totale di L attacco a Dinant, una cittadina sulla Mosa, venne condotto dalle esercito tedesco il 23 agosto 1914, quasi tre settimane dopo l inizio dell invasione. In un solo giorno 674 civili, almeno un decimo della popolazione, furono uccisi. 35

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40 La prima battaglia della Marna (5-12 settembre 1914) costituì l ultima grande battaglia svoltasi secondo le modalità tecniche e gli schemi strategici tipici delle guerre ottocentesche. In 35 giorni i tedeschi erano arrivati a 50 km da Parigi. Secondo quanto programmato già nel 1905 dal generale Schlieffen nella sua nota manovra a tenaglia, era quello il momento ideale per calare su Parigi, approfittando dell insufficienza dei mezzi e della disorganizzazione dei russi ad est. 40

41 Ma i francesi indovinarono una contromossa. Nei giorni seguenti la situazione per i tedeschi precipitò e l attacco su Parigi iniziò a sembrare ormai soltanto un miraggio. Il 12 settembre la prospettiva di una guerra lampo si spense definitivamente. Da quel momento in poi la guerra di movimento si trasformò in guerra di posizione e di trincea. 41

42 Agosto 1915 Francesco Saverio Nitti ad Antonio Salandra (Presidente del consiglio): Hai provveduto completamente agli approvvigionamenti invernali per l'esercito? Salandra a Nitti: Il tuo pessimismo è veramente inesauribile. Credi che la guerra possa durare oltre l'inverno? 42