Un Piano basato sulla moderazione del traffico
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- Cecilia Mora
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1 Città di Loano Un Piano basato sulla moderazione del traffico Documento d'informazione sul Piano Urbano del Traffico Studio Urbafor arch. Gandino, Odetto, Pinna Traffic Eye s.r.l. Una tranquilla rivoluzione delle vie cittadine Il Comune di Loano sta lavorando ad un nuovo Piano Urbano del Traffico che prevede numerosi interventi sulla rete stradale urbana. L'obiettivo è quello di garantire a tutti (pedoni, ciclisti e automobilisti) un utilizzo sicuro e confortevole dello spazio stradale, conciliando le esigenze di scorrevolezza del traffico, di sicurezza e di qualità ambientale e urbana. Per raggiungere questi obiettivi il Piano si basa sulla "moderazione del traffico", una tecnica utilizzata da più di 30 anni nei principali paesi europei e che si sta diffondendo anche in numerosi comuni del nostro Paese. Punto di incontro di ecologia urbana, ingegneria del traffico, urbanistica e arredo urbano, la m.d.t. tende a costruire un ambiente stradale in cui sia possibile la coesistenza pacifica di tutti gli utenti della strada (auto, pedoni, 2 ruote..) e di tutte le funzioni urbane (traffico, sosta veicolare, residenza, commercio, attività, ritrovo...).
2 Le indagini preliminari Sono state condotte delle indagini preliminari alla redazione del PUT: Volumi di traffico, con il rilevamento dei veicoli in transito in 3 nodi principali e in 3 diversi periodi dell anno (primavera, estete, autunno). Si sono registrati aumenti consistenti di traffico rispetto a quelli di un analoga indagine del 1998 (dal 30 al 70% a seconda del periodo, dei siti e delle direzioni) Velocità istantanee, con 9 sezioni rilevate (nelle due direzioni). Le velocità medie rilevate sono riportate nell immagine che segue: Vi è da notare che su alcune strade si registrano punte di velocità eccessive, che comportano gravi rischi per la sicurezza, come ad es. in via Foscolo: VM = 36 km/h V85 = 45 km/h Incidenti, con la mappatura degli incidenti che si sono verificati nel quinquennio per individuare i punti maggiormente pericolosi. In media si sono verificati 140 incidenti all anno, con 62 feriti ogni 100 incidenti. Parcheggi, con il rilievo delle vetture in sosta, sempre nei tre periodi e in 3 zone (ovest, est e mare). 2
3 Indagine d opinione, con la distribuzione e il successivo ritiro di questionari compilati, per tre categorie di persone: ragazzi (ultime classi delle elementari e medie), studenti (superiori) e adulti (genitori e altre persone interessate). Alcuni dei risultati Ritiene che delle misure per ridurre il traffico e moderare la velocità sulle vie principali siano molto necessarie 42% abbastanza necessarie 32% 12% non necessarie 9% per niente necessarie 5% Per migliorare la circolazione ritiene che le rotonde siano molto utili 46% abbastanza utili 29% molto inutili 10% 9% abbastanza inutili 6% Per la sicurezza dei pedoni ritiene che i passaggi pedonali rialzati siano molto utili 44% abbastanza utili 22% inutili 13% 13% abbastanza inutili 8% Le misure per migliorare la sicurezza dei pedoni sulle vie e strade di quartiere sono molto necessarie 47% abbastanza necessarie 33% 10% poco necessarie per niente necessarie 6% 4% 3
4 Gli obiettivi e le misure del PUT di Loano Gli obiettivi degli interventi previsti dal PUT sono i seguenti: 1. fluidificazione del traffico sulle strade principali rotatorie al posto di incroci semaforizzati riorganizzazione degli assi e dei nodi principali (piazze, incroci) Sui nodi principali sono in particolare previste numerose rotonde compatte o minirotonde in grado di rendere più scorrevole e sicuro il traffico urbano, riducendo le velocità di punta e diminuendo i tempi di percorrenza. 4
5 2. miglioramento della sicurezza per i pedoni, le bici e le auto protezione dei ciclisti con bande di suggerimento creazione di "zone a velocità moderata (30 km/h) estese su gran parte dell abitato passaggi pedonali continui e protetti (anche con rialzamenti della carreggiata, bande di suggerimento ) cambiamenti nelle pavimentazioni (varietà dei materiali), arredo urbano diffuso,... Sulle strade principali la protezione degli attraversamenti pedonali avverrà utilizzando passaggi leggermente rialzati realizzati in asfalto ed evidenziati da una colorazione rossa (modello Loano) Un esempio di passaggio rialzato Passaggio pedonale rialzato e colorato In mancanza dello spazio necessario per delle vere piste ciclabili, si intende migliorare la sicurezza dei ciclisti delimitando sulla destra le corsie in modo da creare le cosidette bande di suggerimento o polifunzionali. Un esempio di bande di suggerimento 5
6 Le Zone 30 sono segnalate da porte d ingresso, e al loro interno sono previsti interventi leggeri di risistemazione, con segnaletica, protezione degli ingressi delle scuole e di altri servizi di quartiere, delimitazione degli stalli di sosta.. Le Zone 30 previste a Loano In una prima fase gli interventi saranno realizzati semplicemente con segnaletica orizzontale. Un esempio di intervento temporaneo su una strada di quartiere: via Dante prima.e dopo 6
7 Cos'è la "moderazione del traffico"? La moderazione del traffico costituisce una importante tecnica di ecologia urbana. Essa si basa su questi concetti: bassa velocità delle auto in modo da permettere la coesistenza pacifica tra auto e pedone percorsi pedonali continui e protetti spazi pubblici non orientati solo al traffico ma anche alle altre funzioni urbane Questa tecnica permette di organizzare in modo nuovo gli spazi pubblici, e sta diventando, in tutta Europa, un potente strumento di riqualificazione urbana. Nata in Olanda agli inizi degli anni '70, la m.d.t. si è estesa negli anni successivi alla Germania, alla Svizzera e alla Francia, e, più recentemente, alla Gran Bretagna. In questi paesi si è passati dal trattamento di alcune strade residenziali al concetto molto più ampio di moderazione estensiva del traffico. In particolare le zone "30 km/h", che coprono a volte interi quartieri, si sono particolarmente diffuse in Germania, dove sono ormai circa In Italia alcune Regioni stanno promuovendo la diffusione delle Zone 30. La bassa velocità sta così diventando un elemento costitutivo del traffico urbano: la moderazione della circolazione viene adottata non solo più sulle strade secondarie, che costituiscono l'80% della rete stradale, ma anche su quelle principali. L'evoluzione della m.d.t. è, a grandi linee, la seguente: singole strade residenziali parti di quartiere a "traffico moderato" con misure diffuse (zone a velocità 30 km/h) zone a velocità 30 km/h su tutta la città, con alcuni assi di attraversamento a km/h risistemazione delle strade principali e delle piazze Gli effetti ambientali della moderazione del traffico Gli effetti dal punto di vista ambientale delle misure di m.d.t. sono ormai molto chiari, dopo circa 30 anni di applicazioni, sperimentazioni e studi del tipo "prima-dopo": diminuisce notevolmente il numero e la gravità degli incidenti (fino al 70%!). Gli incidenti, soprattutto quelli considerati gravi diminuiscono nettamente, con una riduzione significativa dei costi dei danni. Calano anche gli incidenti delle autovetture e quelli in cui sono coinvolti pedoni si ha una importante riduzione delle emissioni inquinanti. Diminuiscono infatti (dal 10 al 50%) tutti i gas di scarico, e anche il consumo di benzina. Sono proprio le accelerazioni la fonte maggiore di inquinamento: tra velocità costante e velocità accelerata l'emissione di gas nocivi aumenta enormemente (fino a 10 volte).contribuisce notevolmente alla diminuzione dell'inquinamento anche una guida "tranquilla" e con uso prevalente della terza marcia. il traffico diventa più fluido e scorrevole: le accelerazioni e le decelerazioni sono più dolci e meno frequenti, e si ha anche in molti casi un guadagno di tempo. Molti semafori possono essere soppressi con l'adozione delle "rotonde": per fare un esempio, a Cattolica i 10 incroci semaforizzati sono stati trasformati in rotonde diminuisce la rumorosità del traffico. Senza vetture che viaggiano a elevata velocità, per poi magari fermarsi al primo semaforo, si ha una ridu-zione che arriva fino a 5 decibel, con effetti equi-valenti al dimezzamento del volume di traffico. le barriere architettoniche vengono eliminate. Molti comuni spendono molto denaro per misure per l'eliminazione di barriere architettoniche negli spazi pubblici, come ad es. rampe agli incroci. La m.d.t. comporta un ribaltamento di questo concetto: il pedone cammina sempre in piano, sia perchè vengono eliminati molti marciapiedi (sostituiti da barriere di protezione), sia perchè molti incroci vengono rialzati Attraverso la m.d.t. è possibile dunque ottenere importanti riduzioni dei carichi ambientali, non solo nei periodi sfavorevoli dal punto di vista climatico. Gli effetti positivi sull'ambiente urbano della m.d.t. sono ben più importanti e continuativi che non il blocco della circolazione. Secondo gli studi e le esperienze, la moderazione estensiva della circolazione produce sull'ambiente urbano un effetto equivalente ad una riduzione del traffico del 40-50% e questo lungo tutto l anno. 7
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