Piano di Insediamento Produttivo Agricolo in località Santo Stefano denominato "Sot Crete"

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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA VERZEGNIS Piano di Insediamento Produttivo Agricolo in località Santo Stefano denominato "Sot Crete" N1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Studio De Clara Ambiente_Territorio_Urbanistica IL PROFESSIONISTA INCARICATO dott. pian. PAOLO DE CLARA Via del Gelso, Udine mail: Data: dicembre 2017 REV. Marzo 2018

2 TITOLO I OGGETTO DELLE NORME Art. 1 - CONTENUTI 1. Il presente Piano Insediamenti Produttivi Agricolo (P.I.P.A.) attua le disposizioni contenute nel Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC) vigente, esplicitando e specificando nel dettaglio il dispositivo normativo di cui all'art. 29bis delle Norme Tecniche di Attuazione. 2. Esso coordina gli interventi allo scopo di assicurarne la funzionalità sotto il profilo tecnico, igienico - sanitario, urbanistico e della sicurezza pubblica, nel rispetto delle norme generali e speciali vigenti in materia. 3. Tutti gli interventi che comportano la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio interessato dal perimetro di piano, dovranno essere conformi alle presenti norme tecniche di attuazione ed agli elaborati grafici. 4. Nel caso di discordanza fra i contenuti degli elaborati grafici e quelli delle presenti norme tecniche, prevalgono queste ultime. Nel caso di discordanza, dubbio o contrasto nelle rappresentazioni grafiche delle tavole prevale sempre l informazione contenuta nelle tavole grafiche di maggiore dettaglio. 5. Per quanto non specificamente disciplinato dalle presenti norme si fa riferimento alle prescrizioni delle Norme Tecniche di Attuazione dello strumento urbanistico generale vigente, al Regolamento Edilizio Comunale e alla vigente normativa statale e regionale in materia edilizia, urbanistica e di tutela dell ambiente e del territorio. Art. 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1. Le presenti tecniche di attuazione sono coordinate nel rispetto delle seguenti Leggi: Legge Regionale n. 5/2007 Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del paesaggio. LR 16/2006 Norme in materia di razionalizzazione fondiaria e di promozione delle attività agricole in aree montane Codice Civile 2. Per quanto in esse non espressamente contenuto, si fa riferimento a tutte le norme specifiche confacenti, e in particolare alle norme relative alla tutela ambientale. Art. 3 ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PIANO 1. Il P.I.P.A. é costituito dai seguenti elaborati di testo e grafici: S1 Inquadramento territoriale S2 Inquadramento fotografico S3 Uso del Suolo e colture S4 Vocazione agronomica S5 Assetto proprietario S6 Tavola delle emergenze 1

3 S7 Assetto planialtimetrico P1 - Zonizzazione P2 - Infrastrutture e reti tecnologiche R1 - Relazione illustrativa R2 - Piano particellare di esproprio R3 - Relazione paesaggistica N1 - Norme tecniche di attuazione V1 - Rapporto preliminare VAS Relazione Agronomica Asseverazioni 2. Hanno valore vincolante e prescrittivo ai fini del presente P.I.P.A. - l elaborato P1 - Zonizzazione - l elaborato N1 - Norme tecniche di attuazione Art. 4 - DESTINAZIONE D USO DELLE AREE TITOLO II NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE 1. Le aree sono classificate, secondo la loro destinazione d'uso, in: a) Area per le coltivazioni; b) Pista di penetrazione, aree per carico/scarico e parcheggi; Art. 5 - AREA PER LE COLTIVAZIONI 1. E' l area per le coltivazioni (seminativi o arborati) e al complesso dei lavori campestri con l impiego di macchine e attrezzi. 2. Sono ammessi: - taglio ed estirpazione - sistemazione dei sentieri esistenti e realizzazione di nuovi sentieri; - posa di apposita segnaletica; - realizzazione di piccoli depositi per attrezzi agricoli a servizio delle attività agricole. 3. I piccoli depositi per attrezzi agricoli a servizio delle attività agricole dovranno rispettare i seguenti parametri e prescrizioni: - Numero depositi massimo: 3 - Sc massima per deposito 30 mq - H: 3,50 ml. - Dc: 10 ml - Dist. Str. 15 ml - Dist. Conf. nel rispetto del Codice civile - a costruzione isolata; - a pianta quadrata o rettangolare; 2

4 - realizzate con materiali tradizionali quali legname e a vista impregnato, pietra naturale a vista; - tetto a falde con pendenza della copertura rispetto al piano orizzontale non inferiore al 35%; - manto in coppi o similcoppi; sono vietati camini, balconi, ballatoi e marciapiedi o rivestimenti superficiali del terreno - circostante. - non possono essere collegati ai servizi a rete (fognatura, acquedotto, ecc.) nè essere utilizzati come autorimesse se non per mezzi di servizio all'attività agricola. Art. 6 PISTA DI PENETRAZIONE, AREE PER CARICO/SCARICO E PARCHEGGI 1. Corrispondono alle aree destinate alla realizzazione di una nuova pista di penetrazione, alle aree per il carico/scarico dei prodotti e le aree di parcheggio atte a garantire la sosta dei mezzi di tutto il personale addetto. 2. La pista dovrà avere larghezza di ml.3,00 e lunghezza di ml. 400,00 circa. 3. Sono ammessi lo scotico del terreno vegetale superficiale con riporto di materiale inerte e formazione di cassonetto, compensando, il più possibile scavi e riporti. 4. In sede di progetto infrastrutturale è consentito apportare modifiche alle soluzioni grafiche riportatene gli elaborati del P.I.P.A. (quali la modifica della larghezza e sviluppo del tracciato stradale, ecc.), purché siano mantenuti i criteri informatori generali. Art. 7 - IMPIANTI PUNTUALI E A RETE 1. Nell area per pista di penetrazione è consentita la posa della condotta irrigua principale. 2. Nelle aree per le colture è consentita la realizzazione degli impianti tecnici puntuali per l irrigazione dei fondi e la realizzazione del tratto di collegamento della condotta irrigua principale al punto di approvvigionamento. 3. Sono ammesse opere necessarie a garantire la funzionalità del punto di captazione idrica esistente indicato nella tavola P1. 4. In sede di progetto infrastrutturale è consentito apportare modifiche alle soluzioni grafiche riportate negli elaborati, purché siano mantenuti i criteri informatori generali. 5. Per particolari e comprovate esigenze colturali è possibile prevedere ulteriori punti di approvvigionamento idrico. Art. 8 SORGENTI CAPTATE 1. Usi e interventi su sorgente e relativa fascia, così come individuate nella tavola P1 rispettano quanto stabilito all art. 49 delle NTA del PRGC. 3

5 TITOLO III - NORME DI GESTIONE Art. 9 - MODALITÀ DI ATTUAZIONE 1. Il P.I.P.A. si attua unitariamente. 2. L estensione dell unico lotto è rappresentata nella Tav P1 Zonizzazione. 3. Per l attuazione degli interventi colturali è prevista l assegnazione del lotto tramite Bando di evidenza pubblica ai soggetti aventi diritto. Art STRUMENTI DI ATTUAZIONE E GESTIONE 1. Per l attuazione delle opere pubbliche previste dal presente Piano, nonché per l attuazione degli interventi l Amministrazione Comunale può procedere sia mediante la pratica espropriativa per l acquisizione delle aree, sia mediante procedure negoziate. 2. Successivamente all acquisizione delle aree il Comune procede all assegnazione del lotto, previa realizzazione delle opere di urbanizzazioni previste dal presente Piano. 3. Il Comune, per l assegnazione del lotto, dovrà deliberare un Regolamento in cui siano specificate modalità e condizioni per l assegnazione del lotto, lo schema di convenzione e la determinazione degli oneri. Art CONVENZIONE TRA COMUNE E ASSEGNATARIO 1. Contestualmente all atto della consegna dell area, viene stipulata una convenzione per atto pubblico con la quale vengono disciplinati gli oneri posti a carico dell assegnatario e le sanzioni per la loro inosservanza. 2. La convenzione dovrà precisare: - la superficie delle aree assegnate ed il regime cui sono sottoposte; - l ammontare della quota parte del costo globale di acquisizione delle aree e delle relative opere di urbanizzazione da versare, l assunzione degli obblighi derivanti dalle responsabilità di gestione; - l impegno del concessionario a redigere i progetti da realizzare nel pieno rispetto della normativa del presente Piano; - i tempi massimi consentiti per l inizio dei lavori e per la loro ultimazione, nonché i casi di proroga per detti termini; - i criteri e gli obblighi cui attenersi in caso di vendita o locazione da parte del concessionario a terzi, nonché i parametri per la determinazione dei prezzi di vendita o del canone di locazione; - l impegno a non modificare le destinazioni d uso previste; - le garanzie finanziarie per l adempimento degli obblighi derivanti dalla convenzione; - i casi di risoluzione della convenzione derivanti da inadempienza o inosservanza degli obblighi in essa contemplati; - il tempo di validità della convenzione. 4

6 Art REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE 1. Le opere di urbanizzazione, saranno realizzate nella loro totalità dall Amministrazione Comunale, sulla base di progetti esecutivi redatti in conformità alle previsioni del presente Piano. 2. Tali opere consistono in: - pista di penetrazione di larghezza di ml.3,00 e lunghezza di ml. 500,00 circa; - aree per il carico/scarico dei prodotti e parcheggio; - impianti per irrigazione e approvvigionamento idrico di lunghezza di ml. 250,00 circa. Art REALIZZAZIONE DEI MANUFATTI DI SERVIZIO 1. I manufatti di servizio nonché le attrezzature tecnologiche di servizio all attività colturale saranno realizzate dall assegnatario dei terreni, sulla base di progetti esecutivi redatti in conformità alle previsioni del presente Piano. 2. I manufatti di servizio nonché le attrezzature tecnologiche di servizio all attività colturale dovranno essere rimossi alla scadenza del contratto di concessione e i luoghi dovranno essere ripristinati e resi come allo stato di assegnazione. Art. 14 PIANIFICAZIONE DI SETTORE 1. L ambito del presente P.I.P.A. si configura con Piano di Settore in attuazione del PRGC vigente, nel rispetto di quanto disposto dalla LR 16/

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