CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato CONCIA
|
|
- Francesco Palma
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CONCIA Istituzione di un Osservatorio permanente contro le discriminazioni, la violenza e il bullismo nelle scuole presso il Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Presentata il 18 novembre 2011 ONOREVOLI COLLEGHI! Analizzando i dati degli studi internazionali in materia di contrasto ad ogni forma di discriminazione, si evidenzia come il periodo dell adolescenza sia caratterizzato da forme di violenza e intolleranza specifiche, che spesso sfociano in fenomeni di esclusione sociale e di bullismo. Il bullismo consiste in atti di aggressione perpetrati in modo continuato e organizzato secondo un determinato copione relazionale ai danni di uno o più individui, generalmente membri del gruppo dei pari o compagni di scuola, stigmatizzati per una presunta o reale differenza etnica, sessuale o semplicemente di gusti, che non hanno la possibilità di difendersi a causa dell asimmetria di status o potere. Anche nel fenomeno del bullismo è necessario prendere in considerazione diverse dimensioni interdipendenti: individuale, relazionale e culturale. La letteratura ha dipinto il prototipo del bullo in tempi non sospetti, come il personaggio di Franti, immortalato da De Amicis nel libro «Cuore», o lo spietato e aggressivo Jack de «Il signore delle mosche» di William Golding. Il fenomeno viene però per la prima volta studiato sistematicamente e codificato a partire dagli anni settanta. Il bullismo è considerato un fenomeno strettamente legato alla vita scolastica: lo studente, infatti, viene prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni (Olweus, 1970). E tuttavia fondato il sospetto che quello scolastico sia solo la punta di un iceberg di una feno-
2 Atti Parlamentari 2 Camera dei Deputati 4788 menologia del bullismo che non viene rilevata dalle statistiche ma che attraversa trasversalmente tutti gli aspetti della vita sociale dei nostri giovani, soprattutto in riferimento ai contesti extrascolastici (ad esempio il gruppo dei pari, gli ambienti sportivi e ricreativi). Il contesto scolastico rappresenta dunque il terreno privilegiato per i fenomeni di bullismo, in quanto costituisce il microsistema extrafamiliare che occupa gran parte dello spazio di vita dell età evolutiva, ovvero nel periodo in cui i soggetti sono più vulnerabili. A scuola, il bullismo non si verifica soltanto nelle classi, ma in tutti gli ambienti che permettono le relazioni tra pari quali palestre, bagni, scuola bus, laboratori o all esterno. In tali casi si pongono in essere dei comportamenti devianti tesi ad isolare un compagno e guadagnare il rispetto degli attendenti che, in tal modo, eviteranno di diventare a loro volta delle vittime designate. Il bullismo, a differenza del vandalismo e del teppismo, si presenta come una forma di violenza antitetica a quelle rivolte contro le istituzioni e i loro simboli (docenti o strutture scolastiche): queste ultime sarebbero esogene, mentre il bullismo è, invece, un fenomeno assolutamente endogeno. Perché un fenomeno di violenza e abuso di potere possa venire definito atto di bullismo è necessario che vengano soddisfatte tre condizioni: a) presenza di comportamenti di prevaricazione diretta o indiretta; b) azioni reiterate nel tempo; c) coinvolgimento sempre degli stessi soggetti, di cui uno alcuni sempre in posizione dominante (bulli), uno o alcuni più deboli e incapaci di difendersi (vittime). A queste condizioni si aggiunge; in circa l 85 per cento degli episodi di bullismo, la presenza di altre persone in funzione di spettatori, in contemporanea o in differita rispetto all esibizione del comportamento di prevaricazione. Le cause primarie di questo fenomeno sono da ricercarsi non solamente nella personalità del giovane bullo, ma anche nei modelli familiari sottostanti, degli stereotipi imposti dai mass-media, nella società che, oggi a volte, è disattenta alle relazioni sociali. Gli effetti che il bullismo può avere sulla psiche della persona e sul rendimento degli studenti possono essere devastanti. Senza menzionare i numerosi casi di suicidio o tentato suicidio, o gli episodi più noti alle cronache come i fatti avvenuti negli Stati Uniti, a Columbine nel 1999, quando due ragazzi armati di fucili e mitragliatori uccisero 13 persone e ne ferirono altre 24 per poi suicidarsi, le conseguenze più immediate possono essere una forte tendenza al calo del rendimento scolastico e una preoccupante esposizione all abbandono del percorso di studi da parte delle vittime di bullismo. È dunque di fondamentale importanza che l opinione pubblica riconosca la gravità degli atti di bullismo e delle loro conseguenze per il recupero sia delle vittime, che nutrono una profonda sofferenza, sia dei propri prevaricatori, che corrono il rischio di intraprendere percorsi caratterizzati da devianza e delinquenza. Inoltre, questi comportamenti violenti e vessatori, sono tali da provocare un profondo senso di frustrazione che si ripercuote direttamente sull intera vita sociale, relazionale e psichica dell individuo che li subisce. La scuola diventa un luogo insicuro e non protetto, nel quale si viene esposti a soprusi e umiliazioni di ogni genere, che vanno a colpire la sfera più intima della dignità umana. La mancanza di figure di riferimento a cui rivolgersi per chiedere aiuto fa crescere nel ragazzo vittima di bullismo un sentimento profondo di isolamento e di incomprensione. I docenti, infatti, spesso non hanno gli strumenti necessari per affrontare queste dinamiche che si sviluppano all interno delle aule scolastiche, mentre tutti gli studi di settore segnalano il dialogo tra docente e minore come il migliore antidoto per prevenire gli atti di bullismo. Una menzione specifica merita di essere fatta nei
3 Atti Parlamentari 3 Camera dei Deputati 4788 confronti del bullismo omofobico, spesso considerato come una sottocategoria di bullismo specificamente rivolto contro persone che manifestano o sono comunque classificate come portatrici di uno specifico orientamento sessuale. Tuttavia, sarebbe più utile a una comprensione del fenomeno, descriverlo come la convergenza o sovrapposizione di due fenomeni diversi entrambi fortemente presenti nella società italiana: il bullismo e l omofobia. Questa tipologia di bullismo, essendo legato alla sfera dell identità di genere e alla sessualità adolescenziale, tocca le sfere più profonde della psiche sia della vittima che del persecutore. Gli atti di bullismo omofobico, infatti, sfociano nei casi più gravi in violenze a sfondo sessuale, compresi rapporti forzati. Dal punto di vista della vittima, invece, minano in profondità il benessere psico-fisico, fino al rischio della propria vita, come testimonia l alta incidenza di suicidi tra gli adolescenti vittime di discriminazioni a sfondo omo-transfobico. L istituzione dell osservatorio permanente contro le discriminazioni, la violenza e il bullismo ha dunque come primo obbiettivo la realizzazione di un nuovo modello scolastico che mette al centro la crescita dei ragazzi e lo sviluppo sereno della persona umana. Guardando le migliori esperienze europee, sopratutto i modelli educativi dei Paesi scandinavi, si può notare come concentrarsi sui percorsi individuali e le dinamiche sociali di gruppo, oltre che sui percorsi educativi, significa esaltare le potenzialità e le abilità degli alunni, liberando energie positive che altrimenti potrebbero essere ingiustamente sacrificate. La dispersione scolastica, che nel nostro Paese registra performance molto preoccupanti, ben al di sopra della media europea e degli obbiettivi di Lisbona, comporta una forte perdita di competitività per il nostro capitale umano. Arginare i fenomeni di bullismo che possono generare episodi di abbandono scolastico, significa contrastare la dispersione scolastica, investendo sui nostri giovani e quindi sul nostro futuro. Inoltre, strutturare politiche attive di contrasto alle discriminazioni, partendo dalla scuola come luogo privilegiato di integrazione e tolleranza, è utile a rafforzare la coesione sociale di un Paese che vede gli episodi di intolleranza e paura delle differenze aumentare esponenzialmente.
4 Atti Parlamentari 4 Camera dei Deputati 4788 PROPOSTA DI LEGGE ART. 1. (Istituzione dell Osservatorio permanente contro le discriminazioni, la violenza ed il bullismo nelle scuole). 1. È istituito presso il Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca l Osservatorio permanente contro le discriminazioni, la violenza e il bullismo nelle scuole, di seguito denominato «Osservatorio», al fine di coordinare sul territorio nazionale le azioni promosse dagli istituti scolastici ed universitari a contrasto degli episodi di discriminazione, di violenza e di bullismo, in osservanza della legislazione vigente in materia, delle competenze concorrenti in materia tra Stato e regioni e dell autonomia scolastica. 2. L Osservatorio agisce sotto il potere d indirizzo e di controllo del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca, che ne nomina il responsabile e i componenti. 1. L Osservatorio: ART. 2. (Funzioni). a) promuove, all interno dei percorsi di istruzione scolastica primaria e secondaria, la cultura del rispetto e del dialogo, contro ogni forma di violenza e di discriminazione, in armonia con i princìpi costituzionali e dell ordinamento dell Unione europea e diffonde la conoscenza dei diritti dell infanzia e dell adolescenza, delle leggi e delle iniziative volte a difenderli, nonché dei princìpi antidiscriminatori e contro la violenza, previsti dall ordinamento italiano, europeo e internazionale; b) favorisce il coordinamento dei progetti contro la violenza e il bullismo nel
5 Atti Parlamentari 5 Camera dei Deputati 4788 territorio nazionale, e coordina il rapporto con le associazioni e con gli organismi impegnati nella prevenzione e nella lotta contro le discriminazioni e il bullismo, con le amministrazioni interessate e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità; c) fornisce, su richiesta dei Ministri competenti, pareri, informazioni e studi; d) organizza annualmente, d intesa con il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca, e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità, la settimana contro la violenza nelle scuole di ogni ordine e grado; e) informa sull attività svolta, anche attraverso il sito internet istituzionale del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca e la diffusione di pubblicazioni mirate, e pubblica un rapporto annuale, accessibile al pubblico gratuitamente, con le modalità di cui alla presente lettera, sui servizi e sulle risorse disponibili nonché sui risultati ottenuti; f) fornisce agli istituti scolastici, agli organismi che si occupano di istruzione e formazione e alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni, e le province autonome di Trento e di Bolzano, linea guida e materiale informativo in materia di contrasto delle discriminazioni, della violenza e del bullismo nelle scuole, organizza corsi di formazione, di preparazione e di aggiornamento per le categorie professionali che si occupano di istruzione e di educazione, curando il rapporto con gli eventuali albi professionali; g) collabora con gli enti competenti ed elabora iniziative per la prevenzione e per il trattamento dei casi di violenza e di bullismo nelle scuole, finalizzate anche a sviluppare nei minori la consapevolezza degli abusi subiti, promuovendo idonee campagne informative e pubblicitarie;
6 Atti Parlamentari 6 Camera dei Deputati 4788 h) acquisisce dati e informazioni a livello nazionale e internazionale relativi alle attività svolte in materia di contrasto delle discriminazioni, della violenza e del bullismo nelle istituzioni scolastiche e universitarie, nonché alle strategie di contrasto programmate e realizzate anche da Paesi esteri; i) analizza, studia ed elabora i dati forniti, dalle istituzioni scolastiche e universitarie; l) promuove studi e ricerche. ART. 3. (Relazione alle Camere). 1. Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca presenta, entro il 31 dicembre di ogni anno, una relazione alle Camere sui risultati dell attività dell Osservatorio.
7 PAGINA BIANCA
8 1,00 *16PDL * *16PDL *
LE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado
LE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado IL NOSTRO TEAM Il nostro team è composto da avvocati, una psicologa, una educatrice,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliNumero Verde per l ascolto ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo: primi risultati
Numero Verde per l ascolto ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo: primi risultati Laura Volpini 28 Marzo 2007 Università di Roma La Sapienza Il perché del numero verde: Richiesta da parte
DettagliManifesto dei diritti dell infanzia
Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione
DettagliREGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro
REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto
DettagliPROMECO SERT- AUSL FERRARA
PROMECO Promeco è un servizio pubblico gestito congiuntamente da Comune e Azienda Usl di Ferrara in un rapporto di convenzione con la Provincia di Ferrara. Progetta e svolge interventi educativi con tutte
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2783 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI VEZZALI, RABINO, GALGANO, LIBRANDI, PORTA, SOTTANELLI, MARAZZITI, FALCONE, FITZGERALD NISSOLI,
DettagliREGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO
COMUNE DI FLERO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL C.U.G. (COMITATO UNICO PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1561 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GIANNI FARINA Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE N. 354. Norme sull informazione e sull educazione sessuale nelle scuole. Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 354 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ALBERTA DE SIMONE Norme sull informazione e sull educazione sessuale nelle scuole Presentata
DettagliQUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14
QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande
DettagliAction Anti-bullying
Action Anti-bullying Raccomandazioni dello studio condotto dalle Nazioni Unite sulla violenza contro i bambini In relazione alla riduzione del bullismo ed altre forme di violenza, questo studio pubblicato
DettagliFORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari
FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliSalute e sicurezza sul lavoro
Salute e sicurezza sul lavoro Migros promuove una gestione sistematica della salute in azienda e, proprio per questo, ha ricevuto il marchio Friendly Work Space. Questo garantisce l impegno e gli ottimi
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico
DettagliPRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA
PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA La nostra Associazione Mariposa si pone come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema della violenza assistita dai minori
DettagliLegge 8 ottobre 2010, n. 170
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento
DettagliUniversità e Ricerca, confermata dal Dirigente dell Ufficio riferisce quanto segue: A voti unanimi e palesi espressi nei modi di legge,
15482 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 82 del 25-05-2011 A voti unanimi e palesi espressi nei modi di legge, DELIBERA - DI FARE PROPRIA la relazione dell Assessore alla Qualità del Territorio,
DettagliCOOPERATIVA SOCIALE EDI ONLUS EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA PORTFOLIO
COOPERATIVA SOCIALE EDI ONLUS EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA PORTFOLIO PERCHÉ UN PORTFOLIO DELLE COMPETENZE La Cooperativa Sociale E.D.I. Onlus, al secondo anno di attività e raggiunto
DettagliRELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca - Dipartimento della Programmazione - D.G. per gli Affari Internazionali Ufficio V Programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e nazionali
DettagliNON CHIUDERE UN OCCHIO. La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire
La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire Perché questo progetto? La violenza domestica o intrafamiliare è una violenza di genere (il più delle volte le vittime sono le donne, i responsabili
DettagliItalian Model European Parliament
Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge
DettagliIL BULLISMO. Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo
IL BULLISMO Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo Bullying Bullismo Prepotenze Bullying Dan Olweus 1978 Bullo = persona arrogante, violenta o anche colui che ostenta la sua vanità maschile mediante atteggiamenti
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliMinistero della Salute
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliProposte di attività con le scuole
In collaborazione con i Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Pove del Grappa, Romano d Ezzelino, Bassano del Grappa OP!IL PAESAGGIO È UNA PARTE DI TE Proposte
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliCOMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015
COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 64 del 18/10/2013 Fonti Normative: La parità tra donne e uomini
DettagliIC Brescia Centro 3 Via dei Mille, 4b - Brescia Novembre 2012
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia GLIP di Brescia CTRH DI Brescia Incontri di formazione sul Piano Educativo Individualizzato IC Brescia
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione
DettagliPROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE
Allegato B PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE PREMESSA Negli ultimi anni l attenzione al disagio in generale,
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliArt. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)
LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6
DettagliIniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano
Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione
DettagliESITI DEGLI STUDENTI
ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
Dettagli-Dipartimento Scuole-
CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e
DettagliIT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3384 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRILLINI Disposizioni per la formazione delle figure professionali di esperto in educazione
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare
DettagliA cura di Cinzia Olivieri
A cura di Cinzia Olivieri Giornata di formazione per i genitori "La scuola è per i nostri figli" Collegamento e condivisione Lo sportello virtuale C2.01 - ore 9,00-12,30 1 Partecipare Partecipiamo per
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
Dettagligiovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO
DettagliPIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA
PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA Piano della performance a.s. 2012/2013 Per dare senso al fare della scuola, per rilevare la coerenza tra le dichiarazioni strategiche e politiche, la progettazione dell
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliPunto di vista un progetto di sistema
Progetti scuola /extrascuola Punto di vista un progetto di sistema L.Grotti - Promeco Forlì 17 Febbraio 2011 Promeco È un servizio pubblico istituito attraverso una convenzione tra più enti. (Comune, A.USL,
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3215 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI ANTONINO FOTI, ANGELI, BARBIERI, CALABRIA, CATONE, CRISTALDI, DE LUCA, DI BIAGIO, DI CATERINA,
DettagliTRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE. TRA L Amministrazione Provinciale di Cuneo,
DettagliLa competenza finanziaria nella ricerca PISA. BOLZANO 6 novembre 2014
1 La competenza finanziaria nella ricerca PISA BOLZANO 6 novembre 2014 Rossella Garuti rossella.garuti@provincia.bz.it Servizio provinciale di valutazione Quadro di Riferimento per la financial literacy
DettagliPRESIDENZA E AMMINISTRAZIONE: Via Prolungamento Piazza Gramsci - Tel. 0836/571753 - e-mail: presmartano@tin.it - martuff@tin.it
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE Via Prolungamento Piazza Gramsci Tel. e Fax: 0836/575455 e-mail: itcmartano@lycosmail.com Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Salvatore Trinchese" http://utenti.tripod.it/martanoscuole
DettagliPROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO PROGETTO SALUTE ED. ALL AFFETTIVITÀ ALLA SESSUALITÀ E ALLA RELAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO PROGETTO SALUTE ED. ALL AFFETTIVITÀ ALLA SESSUALITÀ E ALLA RELAZIONE A. S. 2013-2014 1 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 1. Titolo del progetto Educazione Salute Educazione
DettagliRicerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG
Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,
DettagliPROGETTO VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO (V&M) RAPPORTO DAI QUESTIONARI a.s. 2012/13 A cura dell INVALSI
PROGETTO VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO (V&M) RAPPORTO DAI QUESTIONARI a.s. 2012/13 A cura dell INVALSI Il Progetto Valutazione e Miglioramento si propone di: monitorare le capacità progettuali e gestionali
DettagliAlcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri
Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio
DettagliINTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione
DettagliVADEMECUM UFFICIO PACE
VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso
DettagliCOMUNE DI MILANO Settore Servizi Socio Sanitari Piano Infanzia e Adolescenza - attuazione della legge 28.8.97 n 285 seconda triennalità 2001-03
COMUNE DI MILANO Settore Servizi Socio Sanitari Piano Infanzia e Adolescenza - attuazione della legge 28.8.97 n 285 seconda triennalità 2001-03 n progetto scheda di sintesi del progetto TITOLO DEL PROGETTO:
DettagliViale Trastevere, 251 Roma
PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliIstituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA)
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA) con Sede Coordinata di Palagianello PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Anno scolastico /14 versione definitiva Premessa
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme
DettagliGli interventi di Fondazione Cariplo per la prevenzione della dispersione scolastica
Gli interventi di Fondazione Cariplo per la prevenzione della dispersione scolastica Audizione di Gian Paolo Barbetta Responsabile Osservatorio e Valutazione della Fondazione Cariplo gianpaolobarbetta@fondazionecariplo.it
DettagliBisogni Educativi Speciali
Istituto Comprensivo Cap. Puglisi ACATE Progetto per l Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Docenti Referenti: Concetta Grasso Giovanna Gianninoto Premessa: La scuola italiana negli ultimi
DettagliCOME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014
Pagina 1 di 5 COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 No Comments E stato presentato questa mattina al Ministero dell Istruzione il rapporto INVALSI 2014. Complessivamente sono
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Tra
PROTOCOLLO D INTESA Tra UNAR Ufficio Nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull origine etnica PROVINCIA DI MANTOVA E COMUNE
Dettagli*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it
*Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma
DettagliMODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliLA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!
SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA PERCORSO DIDATTICO SICUREZZA NELLA SCUOLA LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! Anno scolastico 2014 2015. Il ruolo educativo e formativo della Scuola
DettagliProgrammazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013
Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE(g)ALI AL SUD: UN PROGETTO PER LA LEGALITÀ IN OGNI SCUOLA" Obiettivo Convergenza - Progetto nell'ambito dell'obiettivo C: "Migliorare i livelli
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1871 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI CASTELLANI, ALBONI, AMORUSO, BENEDETTI VALENTINI, BERTOLINI, DORINA BIANCHI, BURANI PROCACCINI,
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliPAROLEdelcuore. Attività di gruppo per Bambini e Ragazzi. La VALIGIA per la SCUOLA MEDIA CONFLITTO, SCONTRO, INCONTRO! AttentaMENTE!
PAROLEdelcuore Attività di gruppo per Bambini e Ragazzi GIOCHIAMO con le PAROLE AttentaMENTE! BULLI e PUPE CONFLITTO, SCONTRO, INCONTRO! La VALIGIA per la SCUOLA MEDIA Il progetto propone un training fonologico,
Dettaglila Legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare l'art. 21, che consente alla scuola
Prefettura di Forlì Cesena Amministrazione Provinciale Ministero dell Istruzione, Ufficio Territoriale del Governo di Forlì - Cesena dell Università e della Ricerca Centro Servizi Amm.vi di Forlì - Cesena
DettagliDisposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere
DettagliConsiglio Regionale della Puglia Ufficio del Garante dei diritti dell Infanzia e dell adolescenza TRA
Consiglio Regionale della Puglia Ufficio del Garante dei diritti dell Infanzia e dell adolescenza MIUR PROTOCOLLO D INTESA TRA L UFFICIO DEL GARANTE DEI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA DELLA REGIONE
DettagliDifferenze e diversità - Si può essere diversi e uguali? La Giornata dell Intercultura nella scuola
Differenze e diversità - Si può essere diversi e uguali? La Giornata dell Intercultura nella scuola Un mondo di DIVERSITÀ Un percorso per le pari opportunità nella diversità attraverso il Teatro, la Danza
Dettagli5 La popolazione disabile
5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento
DettagliCITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA
CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.
DettagliRELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione
RELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione L Istituto Nazionale per La Valutazione del Sistema di Istruzione (INValSI), su direttiva del Ministero dell Istruzione, ha predisposto un sistema di rilevazione
Dettagli