Problemi emergenti nella sperimentazione clinica controllata. in medicina generale e pediatria di libera scelta.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Problemi emergenti nella sperimentazione clinica controllata. in medicina generale e pediatria di libera scelta."

Transcript

1 Vol. 5, N. 2, Aprile-Giugno 2004 Politiche sanitarie Problemi emergenti nella sperimentazione clinica controllata in medicina generale e pediatria di libera scelta Alberto Donzelli Servizio di Educazione Sanitaria, Asl Città di Milano La presente nota affronta due problemi particolarmente rilevanti nella ricerca scientifica: a) l individuazione di priorità dal punto di vista del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e degli interessi della comunità dei cittadini e b) la scelta degli sperimentatori. Per mantenere le argomentazioni nei limiti definiti dal quadro normativo è bene anzitutto richiamarne i passaggi più significativi, con riferimento ai due problemi segnalati. d.m. 15 luglio 1997: Recepimento delle linee guida dell Unione europea di buona pratica clinica per l esecuzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali (Linee guida UE di buona pratica clinica). ( ) 5.6. Selezione dello sperimentatore Lo sponsor è responsabile della selezione dello sperimentatore/istituzione. (Commento: si intende che lo sponsor sceglie l istituzione sperimentatrice e non il singolo medico di quella Cattedra universitaria, di quel Dipartimento ospedaliero, di quel Centro di ricerca, o di quella Asl) Accordi finanziari Gli aspetti finanziari riguardanti la sperimentazione devono essere documentati in un accordo sottoscritto tra lo sponsor e lo sperimentatore/istituzione. (Commento: ciò consente di chiarire il significato di sperimentatore/istituzione, che va intesa come Asl, e non certo come singolo medico sperimentatore). d.m. 10 maggio 2001: Sperimentazione clinica controllata in medicina generale e in pediatria di libera scelta. ( ) Art. 3 Non è consentito agli sperimentatori di intrattenere rapporti economici diretti con lo sponsor; ogni eventuale rapporto di natura economica relativa agli sperimentatori deve essere intrattenuto dall Asl che deve provvedere alla stipula della convenzione Sarà compito di ogni Asl attraverso una sua struttura all uopo individuata: sorvegliare che le attività di sperimentazione clinica controllata, come singoli progetti e nel loro complesso, siano coerenti e non interferiscano con le priorità di assistenza, formazione, ricerca dell Asl e verificare che quanto richiesto dalla sperimentazione garantisca comunque l assistenza terapeutica ai pazienti non inclusi nella sperimentazione e non rechi pregiudizio ai compiti previsti dagli accordi convenzionali ivi compresi quelli decentrati; predisporre e sottoscrivere la convenzione che regola gli aspetti finanziari e assicurativi con lo sponsor ( ) nonché l eventuale remunerazione ai singoli sperimentatori. Linee guida regionali (lombarde) applicative del Decreto del Ministro della sanità 10 maggio 2001 in materia di sperimentazione clinica controllata in medicina generale e pediatria di libera scelta. ( ) Presso ogni Dipartimento dei servizi sanitari di base delle Asl è costituita ( ), con delibera del Direttore generale, la Commissione per la sperimentazione clinica composta dal Responsabile del Dipartimento, dal Direttore sanitario, dal Direttore amministrativo e dal Responsabile del servizio farmaceutico o loro delegati; tale commissione, con il supporto di segreteria del Dipartimento, svolge le seguenti funzioni: individua, in base alla valutazione della tipologia degli assistiti in carico, sulla specifica esperienza professionale e dei curricula formativi, anche in accordo con il proponente la ricerca, i medici da includere negli elenchi di coloro che possono partecipare alle singole sperimentazioni; sorveglia che le attività di Sperimentazione clinica controllata (Scc), come singoli progetti nel loro complesso siano coerenti e non interferiscano con le priorità di assistenza, formazione, ricerca della Asl ( ) e non rechino pregiudizio ai compiti previsti dagli accordi convenzionali ivi compresi quelli decentrati; (Commento: ribadisce il concetto fondamentale, già presente nel d.m., che l Asl può autonomamente negare il consenso a sperimentazioni che interferiscano con le proprie priorità, indipendentemente dalle valutazioni di competenza del Comitato etico, al quale potrebbero non essere neppure sottoposte, a

2 A Donzelli: Problemi emergenti nella sperimentazione clinica 101 meno che lo sponsor non chieda di avere comunque un parere di quel Comitato etico); predispone lo schema della convenzione che regola gli aspetti finanziari e assicurativi con le aziende proponenti la ricerca; definisce il monte ore che ogni medico può destinare alla sperimentazione e la relativa remunerazione ( ) La Commissione per la sperimentazione clinica, valutata l opportunità di eseguire la ricerca, individua i medici partecipanti alla stessa sulla base dei criteri di cui al punto 3.4. (Commento: la normativa chiarisce inequivocabilmente che la scelta dei medici sperimentatori per una singola sperimentazione è competenza dell Asl). Alle Case Farmaceutiche Alle Contract Research Organizations Alle Fondazioni con Interesse nell Area della Salute Oggetto: sponsorizzazioni di studi nell ambito della medicina generale e della pediatria di libera scelta L Asl Città di Milano, in ottemperanza a quanto previsto dal decreto del Ministero della sanità ( ) Sperimentazione clinica in medicina generale e pediatria di libera scelta (e dalle linee guida regionali applicative), ha costituito la Commissione per la sperimentazione clinica, quale struttura tecnica che, in stretta collaborazione con il Comitato etico dell Asl, permetterà la realizzazione ( ). Considerato che sia il decreto ministeriale sia le linee guida regionali sono esplicite nel dichiarare che è compito di ogni Asl sorvegliare affinché le attività di sperimentazione siano coerenti e non interferiscano con le proprie priorità di assistenza, formazione e ricerca, la Commissione sopra citata ha stilato una serie di criteri di valutazione preferenziali da applicare a proposte di studi clinici nell ambito della medicina generale. I criteri, recentemente approvati dalla Direzione dell Asl, permettono una rapida individuazione delle priorità di ricerca in medicina generale secondo le linee programmatiche della nostra azienda, definendo la posizione dell Asl Città di Milano ( ) I criteri sopra citati prevedono una valutazione positiva e di priorità per studi inerenti: aree di grande impatto in termini di sanità pubblica (modificazioni di stili di vita in termini di fumo, attività fisica, alimentazione e altri fattori di rischio comportamentali, prevenzione della patologia cardiovascolare e neoplastica, delle malattie degenerative dell anziano, delle patologie psichiatriche), con prospettive di portare a conclusioni che aumentino il valore dell assistenza medica primaria (valore = efficacia netta in termini di salute / risorse); efficacia e fattibilità di screening con prospettive di rapporto costo-efficacia o costo-utilità altamente favorevole; efficacia di tecnologie diagnostiche di grande utilizzo e a basso costo; studi su molecole a costo contenuto per patologie per le quali sono al momento utilizzate terapie ad alto costo; studi da condursi interamente nella medicina generale, con l utilizzo di tecnologie semplici, senza l invio a specialisti o a secondi livelli. Definite queste priorità, e tenendo conto della possibilità dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta di dedicare solo una parte del loro tempo e impegno alla ricerca, è evidente che minor interesse sarà riservato a: studi di confronto fra farmaci analoghi a scopo prevalentemente registrativo o di confronto fra forme farmaceutiche dello stesso farmaco in assenza di un forte razionale clinico; studi di confronto fra posologie diverse in assenza di un forte razionale clinico e/o di sanità pubblica; studi con farmaci ad alto costo per patologie per cui esistono già valide terapie; studi con end-point esclusivamente biochimici o fisiopatologici, in assenza di quesiti clinicamente rilevanti; studi in cui non sia salvaguardata la centralità e l autonomia del medico di medicina generale nella produzione di nuove conoscenze. Riteniamo che nella prima categoria citata ci sia spazio per molti studi a partenza da vari tipi di sponsor: certamente case farmaceutiche, ma anche case produttrici di alimenti, di tecnologie semplici, senza dimenticare associazioni di cittadini e di pazienti. È a tutti loro che ci rivolgiamo, per ricevere proposte di sperimentazione che utilizzino al meglio le nuove opportunità che si aprono nella medicina generale e nella pediatria di libera scelta. Consci della sfida che ci aspetta, inviamo a tutti cordiali saluti Il Direttore generale

3 102 Politiche sanitarie, 5, 2, L individuazione di priorità dal punto di vista del Servizio sanitario nazionale e degli interessi della comunità dei cittadini Notoriamente nulla garantisce che gli interessi commerciali della maggior parte degli sponsor siano allineati, se non molto parzialmente, con le priorità espresse dal punto di vista del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e da quello degli interessi della comunità dei cittadini. Troppo spesso il Ssn e le sue articolazioni accettano passivamente questo stato di cose e stanno a rimorchio delle scelte dell industria, senza nemmeno provare a prendere l iniziativa per esplicitare il proprio punto di vista e per attrarre gli sponsor e le proposte più funzionali. L Asl Città di Milano ha voluto dare un importante segnale in tale direzione, indirizzando alle case farmaceutiche e ad altri potenziali sponsor la lettera pubblicata a pagina 101. Un primo importante feed-back a tale iniziativa è subito giunto dall Università, con l adesione alla posizione espressa dall Asl da parte del Consiglio Direttivo del Centro per la Ricerca Clinico Farmacologica e Terapeutica della Facoltà di Medicina. 2. La scelta degli sperimentatori In proposito, per andare con il massimo di trasparenza nella direzione della prevenzione di possibili conflitti di interesse, l Asl ha inteso fare un passo in avanti anche rispetto alle condizioni garantite dalla normativa nazionale e regionale. Queste ultime, come si è visto, attribuiscono a un organismo aziendale la titolarità di scelta dei singoli medici sperimentatori. Le organizzazioni sindacali della medicina generale di Milano volevano invece riservare tale ruolo esclusivamente allo sponsor, e/o a se stesse all interno del comitato aziendale, o entrando a far parte organicamente della commissione Asl per la Scc, che invece la normativa concepisce come un organismo della dirigenza Asl. L Asl, al prezzo di un duro confronto con le organizzazioni sindacali della medicina generale, ha approvato il regolamento esposto nel riquadro a destra. Come si può vedere, il punto più qualificante e innovativo è il n. 10, che consente, dopo aver recepito ogni ragionevole requisito ed eventuale criterio preferenziale richiesto dallo sponsor per gli sperimentatori, di rescindere eventuali fili di interessi non esplicitati che possano legare qualche sponsor a qualche sperimentatore sia nella specifica sperimentazione proposta sia nella serie di sperimentazioni successive cui un medico di famiglia può essere interessato a partecipare nel corso degli anni a venire. In questo modo, infatti, non solo il Servizio sanitario, ma anche ogni singolo medico ha la garanzia che la sua partecipazione a future sperimentazioni non Passaggi per l individuazione dei medici sperimentatori Progetto di ricerca bupropione/mmg 1. Disponibilità dell elenco dei Mmg sperimentatori (numero 147 al 30/8/2002) e delle informazioni richieste sulle rispettive schede. 2. Indicazione da parte dello sponsor del numero di Mmg sperimentatori richiesti (15, max 20, per questa specifica sperimentazione; per il corso di formazione specifico ad essa propedeutico). 3. La Segreteria tecnica della commissione per la Scc in Mg invia allo sponsor la griglia-tipo delle informazioni disponibili sugli iscritti al Registro. 4. Lo sponsor segnala eventuali requisiti di accesso e criteri preferenziali non vincolanti, sia tra quelli previsti nella griglia, sia eccezionalmente segnalando ulteriori requisiti o criteri di cui l Asl non abbia ancora raccolto le informazioni necessarie (ciò però inevitabilmente allungherebbe i tempi preliminari all avvio della sperimentazione). 5. La Commissione Asl eventualmente discute requisiti e criteri preferenziali e li concorda con lo sponsor. 6. La Segreteria tecnica/commissione Asl procede quindi alla prima scrematura dei medici iscritti alla luce di quanto concordato. 7. La Segreteria tecnica della commissione comunica il risultato di tale operazione ai medici iscritti che rispondono a quanto concordato con lo sponsor e chiede loro una dichiarazione di interesse e disponibilità a partecipare al progetto di ricerca (di cui allega il riassunto con gli impegni generali previsti e indica le condizioni di remunerazione), entro un tempo definito, incluso l impegno a partecipare al corso di formazione specifica, che si svolgerà di norma il sabato mattina, riconosciuto ai fini del debito formativo obbligatorio ex Acn (e, dove possibile, anche ai fini dei crediti Ecm), ma senza oneri di sostituzione o remunerazione aggiuntiva rispetto a quella prevista per i casi seguiti dai Mmg nel progetto sperimentale. 8. I medici interessati rispondono formalmente. Ciò dà presumibilmente luogo a un ulteriore auto selezione, con ulteriore riduzione dei potenziali sperimentatori. 9. Se tale numero coincide (o risulta addirittura inferiore) al numero previsto dallo sponsor per la sperimentazione (in tal caso lo sponsor potrà decidere di richiedere soltanto i requisiti minimi di accesso, rinunciando ai criteri preferenziali) si procede alle convocazioni per lo specifico corso di formazione propedeutico all avvio della sperimentazione clinica. 10. Se invece il numero fosse ancora superiore, si conviene di effettuare un sorteggio pubblico in data e luogo comunicato ai medici interessati e allo sponsor, che vi potranno assistere, per selezionare il numero necessario di potenziali sperimentatori da fare partecipare al corso.

4 A Donzelli: Problemi emergenti nella sperimentazione clinica 103 possa essere influenzata dalla risposta, più o meno gradita allo sponsor, della quota di sperimentazione di cui ha la responsabilità. Si aggiunga che il metodo indicato consente di estendere tale garanzia anche nei confronti di eventuali pressioni che dovessero nascere in qualche Asl (neppure la dirigenza Asl, infatti, può essere considerata immune in assoluto da potenziali conflitti di interesse) a massima garanzia dell indipendenza di ciascun medico sperimentatore. L impostazione dell Asl è stata dunque trasparente e preoccupata dell indipendenza dei risultati della Scc al punto di rinunciare a prerogative pur riservatele dalla normativa (come la scelta dei medici sperimentatori) in cambio dell affermazione di un principio di garanzia ancora superiore. Alcune organizzazioni sindacali della medicina generale hanno pensato, nel corso del dibattito, di contrapporre a questa impostazione un compromesso, costituito dalla scelta di una parte degli sperimentatori a cura dell Asl e dalla scelta di un altra parte attribuita allo sponsor (o a rappresentanti della categoria dei medici di famiglia). Tale soluzione, poco coerente con le logiche di un Rct (Randomized clinical trial) e forse più con quelle di un Lct (Lotted clinical trial), non ha tuttavia trovato spazio e al termine di un lungo dibattito sviluppatosi in più Comitati aziendali è passata la posizione dell Asl (che tra l altro era stata immediatamente accettata dal primo sponsor rivoltosi all Asl per una Scc). Sintetizzando, si potrebbe proporre lo schema che segue in merito agli interessi strategici delle parti in causa. A chi può convenire e a chi no una selezione indipendente dei medici di famiglia sperimentatori A chi conviene? Alla comunità dei cittadini risultati probabilmente Al Ssn } più validi e trasferibili Alla credibilità della ricerca, e della Scc in medicina generale in particolare A Farmindustria (concorrenza corretta) Ai Mmg e Pls che vogliono fare Scc (maggior equità/opportunità d accesso) Alla cultura e credibilità della medicina generale A chi può non convenire? A singole aziende farmaceutiche/sponsor che vogliano avvantaggiare il proprio prodotto Ai vertici di qualche organizzazione che aspirino ad essere gli interlocutori delle suddette aziende/sponsor A chi temesse che in tal modo gli sponsor farebbero affluire meno fondi 2.1 Per quale motivo è diventato così importante garantire la credibilità della ricerca biomedica? In effetti si dà ancora spesso per scontato che la scienza medica operi secondo le cosiddette regole mertoniane, cioè secondo valori individuati negli anni Quaranta. In realtà le cose stanno cambiando assai rapidamente, via via che la ricerca risulta sempre più sostenuta da imprese commerciali e sempre meno da fondi pubblici: i valori della ricerca collegiale e soprattutto disinteressata stanno scomparendo, schiacciati da altre necessità (si pensi solo alle implicazioni della sempre più frequente brevettabilità delle scoperte). La forza e i conflitti di interesse che possono imprimere rilevanti distorsioni sulla comunicazione scientifica medica sin dalla fonte sono perciò sempre più potenti e sempre meno contrastabili. ( ) Le falsificazioni in senso proprio avvengono a monte del processo di comunicazione ( ) uno dei punti deboli del moderno sistema di comunicazione della scienza consiste indubbiamente nella dichiarata e provata incapacità a riconoscere preventivamente le frodi (Liberati, 1997). Da questo punto di vista il movimento internazionale dell evidencebased medicine da solo rischia di somigliare a un gigante dai piedi di argilla: un gigante nella valutazione della qualità metodologica delle ricerche, che però non riesce a individuare distorsioni che potenti interessi introducono nel rispetto delle regole metodologiche che l Ebm ha sinora messo a punto. Uno studio epidemiologico sui trial clinici randomizzati relativi a 12 specialità mediche pubblicati (Kjaergard et al, 2002) ha mostrato che un conflitto di interessi di natura finanziaria (dichiarato) risultava significativamente associato con le conclusioni degli autori, che tendevano a favorire maggiormente l intervento del braccio sperimentale rispetto a trial non finanziati solo da organizzazioni for profit. L associazione non era spiegabile con una inadeguata qualità metodologica, con una maggiore potenza statistica, con il tipo (farmacologico o no) di intervento sperimentato, con il tipo di intervento di controllo (ad esempio, placebo o farmaco attivo) o con la specialità medica implicata. Recentemente sono state pubblicate anche due revisioni sistematiche su risultati e qualità nella ricerca sponsorizzata dall industria farmaceutica. Una prima revisione sull impatto dei conflitti finanziari nella ricerca biomedica (Bekelman et al, 2003) ha mostrato che gli studi finanziati dall industria, benché altrettanto rigorosi dell insieme degli altri studi, trovano di regola risultati favorevoli allo sponsor. Questa revisione ha però incluso solo pubblicazioni in lingua inglese, considerando un numero più limitato di lavori. La più ampia revisione di Lexchin et al (2003) ha

5 104 Politiche sanitarie, 5, 2, 2004 incluso 30 studi e dimostrato che le ricerche finanziate da case farmaceutiche hanno più probabilità (OR 4,05; 95% CI 2,98-5,51) di avere risultati che favoriscono lo sponsor rispetto a studi con sponsor differenti. Le spiegazioni per questa distorsione sistematica includono la selezione di un confronto inappropriato (in relazione alle dosi utilizzate o alla scelta stessa del farmaco standard ) per il prodotto studiato e diverse forme di publication bias, mentre si è potuta completamente escludere l ipotesi che la distorsione fosse attribuibile a un inferiore qualità metodologica degli studi finanziati dall industria, a testimonianza del fatto che la disponibilità finanziaria consente di acquisire ottime competenze metodologiche e che l analisi valutativa classica dell Ebm, basata sulla qualità metodologica degli studi, non è in grado di mettere al riparo dagli effetti dei conflitti di interesse determinati dalle convenienze degli sponsor. La drammatica caduta di credibilità della ricerca finanziata da interessi commerciali richiede: da un lato, uno sforzo di elaborazione che includa in una struttura formale di valutazione dei risultati della ricerca anche il concetto, appunto, di credibilità (una proposta in tal senso è avanzata in Donzelli e Sghedoni, 1998). dall altro lato, interventi più risolutivi di quanto non sia stato finora messo in campo nelle pur lodevoli iniziative delle maggiori riviste scientifiche mediche o proposto in occasione dei convegni e delle conferenze di consenso che hanno affrontato il tema dei conflitti di interesse. Si premette la convinzione che il modo più sicuro per stimolare una ricerca scientifica meno viziata da gravi distorsioni e più coerente con gli interessi di salute della comunità dei cittadini (e di farne scaturire linee guida capaci realmente di ottimizzare le risorse disponibili ai fini della salute) sarebbe quello di riformare il sistema premiante, e in particolare il sistema di finanziamento degli erogatori, o almeno della maggioranza di essi (Donzelli e Sghedoni, 1998). In assenza di ciò, si dovrà essere preparati al fatto che nelle stesse sedi di produzione delle conoscenze, nonché nella fase della loro organizzazione in linee guida o nell implementazione di queste ultime, siano impegnati esperti portatori o rappresentanti di interessi in conflitto con quelli del Ssn. Gli argini che la metodologia e i criteri condivisi per la produzione di conoscenze scientifiche (o di linee guida cliniche) possono erigere contro la pressione di tali interessi sono importanti, ma in genere da soli insufficienti. Nell attesa, forse utopica, della riforma strutturale sopra indicata, una riforma meno radicale e ragionevolmente fattibile potrebbe essere quella di seguito descritta. Si è visto che le convenienze degli sponsor si sono dimostrate in grado: 1) di condizionare i risultati della ricerca e 2) di determinarne gli oggetti e gli obiettivi. Per integrare opportunamente il punto 2, il Ssn potrebbe impegnarsi direttamente a finanziare quelle ricerche che hanno maggiori probabilità di aumentare rapidamente il valore dell assistenza sanitaria, dove per valore si intende il rapporto fra l efficacia netta in termini di salute e le risorse impiegate, a partire da quelle che, mantenendo un efficacia almeno pari, promettono una marcata riduzione dei costi, e pertanto di solito risultano meno appetibili per l industria. Per questo tipo di ricerca l intervento dello Stato è probabilmente insostituibile ed è inoltre comprensibilmente conveniente dal punto di vista del Ssn. Per tutta la rimanente ricerca, che rappresenta la proporzione maggiore, non è realistico pensare che Stato e ricercatori possano fare a meno del finanziamento dell industria. Oggi quest ultima contatta, direttamente o tramite una Contract research organization (Cro), un Centro di ricerca di fiducia e commissiona la ricerca. In genere il lavoro dei ricercatori è ben remunerato, e alcuni potrebbero sentirsi condizionati a non deludere le aspettative dello sponsor, ad esempio accettando di sottoscrivere clausole contrattuali restrittive sulla pubblicazione dei risultati, etc, sia per ricevere la commessa sia per essere più facilmente destinatari di commesse future. È stato provato che di fatto ciò tende a innescare distorsioni sistematiche nei risultati della ricerca. In alternativa, tuttavia, potrebbe essere avviato un meccanismo simile a quello della randomizzazione proposto dall Asl Città di Milano per la selezione di sperimentatori idonei, che aspirino a partecipare a una Scc in numero eccedente le necessità dello sponsor. In questo scenario importanti agenzie pubbliche (Ministero della salute, Agenzia per i servizi sanitari regionali, regioni/agenzie sanitarie regionali o loro consorzi ) potrebbero procedere alla mappatura e all accreditamento (previa verifica dei requisiti) dei centri di ricerca che si dichiarino in grado di condurre Scc nei vari campi. I requisiti di accreditamento dovrebbero essere sufficientemente severi da garantire l industria che giustamente pretenda un servizio efficiente e di alta qualità, il che è ovviamente anche nell interesse del Ssn e dell intera comunità. Gli sponsor industriali interessati allo sviluppo di un farmaco o di una tecnologia biomedica sarebbero invitati a rivolgersi a tali Agenzie presentando progetto di ricerca e stanziamento (oltre ad eventuali requisiti preferenziali dei centri di ricerca da selezionare, che l Agenzia potrà accogliere in casi particolari, con motivazioni adeguate e non strumentali), con diritto a presenziare al sorteggio pubblico, tra

6 A Donzelli: Problemi emergenti nella sperimentazione clinica 105 tutti i centri specificamente accreditati, di quello a cui sarà effettivamente affidata la ricerca. In questo modo le probabilità di affidamento presenti e future a uno specifico centro di ricerca non dipenderanno da eventuali compiacenti soddisfazioni delle attese dello sponsor, né di alcun altro portatore di interessi, e si sarà fatto un passo avanti sostanziale a tutela dell indipendenza della ricerca scientifica, pur senza rinunciare ai finanziamenti industriali. Ovviamente tale percorso, che richiederebbe in partenza una coraggiosa presa di posizione da parte di grandi Agenzie, necessiterebbe di tempo per affermarsi, non potendo verosimilmente essere imposto con decreto, ma dovendo affidarsi a scelte volontarie delle industrie, che tuttavia potrebbero essere opportunamente incentivate ad incamminarsi in tale direzione. Una volta avviato, però, è probabile che il processo diventi catalitico. Infatti la credibilità di ricerche che abbiano seguito questo percorso sarebbe maggiore, e tale caratteristica potrebbe essere adeguatamente divulgata e tenuta in considerazione da decisori e prescrittori, creando una pressione sociale nei confronti delle altre industrie perché adottino a loro volta un percorso analogo, finché questo arriverà a costituire la modalità dominante e ordinaria. Di nuovo, a chi potrebbe convenire tutto ciò? Certamente al Ssn e alla comunità dei cittadini, che potrebbero contare su ricerche con risultati più validi e trasferibili, ma anche alla credibilità della ricerca, che sembra ne abbia sempre più bisogno. Inoltre ai ricercatori e alla loro integrità. Infine la scelta suggerita favorirebbe una più equa ripartizione dei fondi di ricerca e delle opportunità di accesso, in presenza di adeguati requisiti di qualità. Infine è possibile che anche Farmindustria, che rappresenta l insieme delle industrie del settore, ravvisi vantaggi nel favorire condizioni di concorrenza più corretta tra le proprie rappresentate, apprezzi il fatto di avere subito risposte chiare anche su linee produttive su cui forse non è il caso di investire e, nel caso di risposte positive interessanti e altamente credibili, di avere parte delle spese di promozione verosimilmente sostenute dalle stesse strutture del Ssn, che avrebbero in questi casi un interesse perfettamente allineato. Inoltre, in una situazione in cui si sta approdando a un tetto anche per la spesa farmaceutica pubblica, può diventare relativamente ininfluente per l organizzazione che rappresenta l insieme delle case farmaceutiche sapere che si spende il denaro pubblico per l uno o per l altro farmaco, purché il flusso complessivo di denaro sia garantito, e possibilmente sia accresciuto con la legge finanziaria successiva, grazie alla migliore reputazione generale del settore e alla più credibile documentazione della sua efficacia relativa nel contesto del Ssn. A chi potrebbe invece non convenire? A singole aziende farmaceutiche/sponsor che vogliano avvantaggiare il proprio prodotto in un ottica di breve-medio periodo, come pure ai vertici di qualche organizzazione che aspirino ad essere gli interlocutori delle suddette aziende/sponsor, e a chi temesse che in tal modo gli sponsor farebbero affluire meno fondi, specie per motivi che non avessero strettamente a che vedere con la ricerca e con le sue esigenze. Ma il Ssn e il sistema sociale non dovrebbero essere troppo sensibili a tali motivazioni. Bibliografia Bekelman JE, Li Y, Gross CP (2003), Scope and impact of financial conflicts of interest in biomedical research. JAMA, 289: Donzelli A, Sghedoni D (1998), Le linee guida cliniche tra conoscenze, etica e interessi, Milano, Franco Angeli. Lexchin J, Bero LA, Djulbegovic B, Clark O (2003), Pharmaceutical industry sponsorship and research outcome and quality: systematic review. BMJ, 326: Liberati A (1997), La medicina delle prove di efficacia, Roma, Il Pensiero Scientifico Editore. Kjaergard LL, Als-Nielsen B (2002), Association between competing interests and authors conclusions: epidemiological study of randomised clinical trials published in the BMJ. BMJ, 325:

Comitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD

Comitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD ART.1 Finalità del Comitato Etico ART.2 Funzioni ART.3 Composizione e durata ART.4 Regolamento ART.5 Presidente ART 6 Segretario ART.7 Segreteria ART.8 Disposizioni

Dettagli

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

INVITO CLIENTI A EVENTI TECNICO SCIENTIFICI ORGANIZZATI DA STRUTTURE ESTERNE E SPONSORIZZATO DALLE AZIENDE

INVITO CLIENTI A EVENTI TECNICO SCIENTIFICI ORGANIZZATI DA STRUTTURE ESTERNE E SPONSORIZZATO DALLE AZIENDE E SPONSORIZZATO DALLE AZIENDE Pag. 1/5 1.1 SCOPO Scopo della presente procedura è regolamentare le attività svolte per invitare i Clienti (Pubblici o Privati) alla partecipazione ad Eventi tenuti sponsorizzati

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

La rivista aziendale. Tavola rotonda Comunicare la salute: gli strumenti Modena, 30 ottobre 2003

La rivista aziendale. Tavola rotonda Comunicare la salute: gli strumenti Modena, 30 ottobre 2003 La rivista aziendale Tavola rotonda Comunicare la salute: gli strumenti Modena, 30 ottobre 2003 Conflitti d interesse del relatore Il relatore è amministratore dell Agenzia Zadig di giornalismo scientifico,

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

AssoFinance. Milano, via Giovanni Battista Pirelli 26 assofinance@libero.it www.assofinance.eu CODICE DEONTOLOGICO

AssoFinance. Milano, via Giovanni Battista Pirelli 26 assofinance@libero.it www.assofinance.eu CODICE DEONTOLOGICO CODICE DEONTOLOGICO I Consulenti Associati sono tenuti alla conoscenza ed al rispetto delle norme del presente Codice Deontologico. Premessa L esercizio della professione di Consulente indipendente in

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER L ISTITUZIONE DELL ELENCO DI ESPERTI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI FINANZIATI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO

AVVISO PUBBLICO PER L ISTITUZIONE DELL ELENCO DI ESPERTI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI FINANZIATI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Ufficio Centrale OFPL REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Servizio Programmazione,

Dettagli

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni: IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010.

Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010. 1 OGGETTO PREDISPOSIZIONE DEL BUDGET QUESITO (posto in data 3 marzo 2010) Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010. RISPOSTA (inviata in data 5 marzo 2010)

Dettagli

L ADOZIONE DI ATTI REGOLAMENTARI E GENERALI. Si premette che gli obiettivi di SNA, in generale, ed in particolare rispetto

L ADOZIONE DI ATTI REGOLAMENTARI E GENERALI. Si premette che gli obiettivi di SNA, in generale, ed in particolare rispetto SINTESI DI PRESENTAZIONE DELLE OSSERVAZIONI DEL SINDACATO NAZIONALE AGENTI AL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE N. 8/2013 RELATIVO AI PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI REGOLAMENTARI E GENERALI Si premette che

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Disclosure Code. Roma, 16 giugno 2016

Disclosure Code. Roma, 16 giugno 2016 Disclosure Code Roma, 16 giugno 2016 Una collaborazione positiva, ben regolata e sempre più trasparente. Un «trasferimento di valori» bilaterale a beneficio della ricerca e dei pazienti La scienza medica

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica

Dettagli

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente

Dettagli

Politica di Acquisto di FASTWEB

Politica di Acquisto di FASTWEB Politica di Acquisto di FASTWEB Edizione Settembre 2012 Editoriale Innovare per crescere ed essere sempre i primi, anche nell eccellenza con cui serviamo i nostri Clienti. Questo il principio ispiratore

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson; LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto

Dettagli

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi: La Camera dei deputati è stata tra le prime istituzioni italiane a realizzare, nella seconda metà degli anni novanta, una versione del proprio sito che, riferita ai tempi, poteva definirsi accessibile.

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Sede Legale: Loc.Cascina Castagna, 4-26854 Pieve Fissiraga (LO) Cod.Fisc. 07124640157 Uff. Amministrativi: Via Bonfadini, 11-23100 Sondrio - 0342-200844 Fax 0342-216702

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, pubblicato nella

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

CODICE DI CONDOTTA SULLE INTERAZIONI CON GLI OPERATORI DEL SETTORE SANITARIO

CODICE DI CONDOTTA SULLE INTERAZIONI CON GLI OPERATORI DEL SETTORE SANITARIO CODICE DI CONDOTTA SULLE INTERAZIONI CON GLI OPERATORI DEL SETTORE SANITARIO Dichiarazione di tutti i Soci del COCIR COCIR si dedica al progresso della scienza medica e al miglioramento della cura dei

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ Deliberazione n. 763 del 07/08/2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Indizione avviso pubblico per il conferimento

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

RISOLUZIONE N. 117/E

RISOLUZIONE N. 117/E RISOLUZIONE N. 117/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 novembre 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Opere ultrannuali Costi relativi ai SAL liquidati in via provvisoria al subappaltatore Articoli 93

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA)

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento di FONDIMPRESA, Fondo paritetico interprofessionale nazionale per

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA É UP O L I S LOMBAR D I A I STI T UT O SUP E R I O R E P E R L A RIC E R C A, L A STAT I S T I C A E L A F O R M AZ I O N E REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA Indice

Dettagli

OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE

OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE QUESITO (posto in data 2 giugno 2010) A quale medico spetta, per legge, l accompagnamento di un malato durante il trasporto da un ospedale

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999; Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

DLM Partners making people make the difference

DLM Partners making people make the difference Milano, 26/05/2016 VERBALE RIUNIONE ASSOCIATI Ai termini dell art. 20 dell atto costitutivo dell Associazione Professionale, gli associati riuniti in data odierna hanno determinato e stabilito all unanimità

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

ECM in provincia di Bolzano. Il punto di vista dei medici. Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM

ECM in provincia di Bolzano. Il punto di vista dei medici. Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM ECM in provincia di Bolzano Il punto di vista dei medici Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM Il punto di vista dei professionisti, (prima dell ECM) Aggiornamento

Dettagli

S E A V OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

S E A V OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Bergamo, marzo 2015 CIRCOLARE N. 14/Consulenza aziendale OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Dal 31.3.2015 scatta l obbligo di utilizzo generalizzato della fattura elettronica nei confronti

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565 Decreto del Ministro della Sanità 15 dicembre 1990 Sistema informativo Malattie infettive, Piano regionale di sorveglianza Speciale Malattie Infettive

Dettagli

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 A cura di: Luca Ghisletti Compliance Aziendale Compliance è la conformità delle attività aziendali

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Firenze, 12 aprile 2011 Auditorium Monte dei Paschi di Siena Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Pagina

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli