Oggetto: situazione finanziaria province informativa presso la Corte dei conti

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1 ALLEGATO 1 Il Direttore Generale Firenze, lì 27 aprile 2015 Prot. n.: Allegati n: 4 Alla c.a. del Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Toscana Marco Filippeschi SUA SEDE Oggetto: situazione finanziaria province informativa presso la Corte dei conti A seguito della richiesta dei Presidenti delle Province toscane e su loro incarico, con la presente siamo a informare che le province si sono recentemente rivolte alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti, per segnalare e dimostrare lo stato di disequilibrio finanziario dei bilanci provinciali. L iniziativa assunta, supportata dai dati che riportiamo in allegato alla presente, dimostra che in mancanza di interventi adeguati la già presente situazione di squilibrio finanziario diverrà presto un vero e proprio dissesto per 8 enti di area vasta su 9, anche a causa dei recenti tagli ex D.L. n. 66/2014 e L. n. 190/2014. Tale documentazione, la stessa che è stata consegnata alla Corte dei conti nell incontro ricordato, è stata condivisa con la Regione Toscana, la quale si è incaricata di inviarla al gruppo tecnico di lavoro del Progetto pilota per l attuazione della L. Delrio, istituito in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per tutti i motivi richiamati, e preoccupate degli effetti che una situazione di dissesto generalizzato potrebbe comportare per le autonomie e per l intero sistema istituzionale toscano, le Province intendono rivolgersi al Consiglio delle Autonomie Locali in quanto organo costituzionalmente garantito di rappresentanza del sistema degli enti locali affinché valuti di intraprendere ogni iniziativa utile volta a informare e coinvolgere i soggetti istituzionali competenti a livello locale, regionale e nazionale. Restando a disposizione, cordiali saluti. Su incarico dei Presidenti delle Province Il Direttore di UPI Toscana Mauro Ginanneschi UPI TOSCANA - Unione delle Province Toscane - Via de Pucci, Firenze Tel Fax e mail info@upitoscana.it -

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3 Il Presidente INCONTRO PRESIDENTI PROVINCE E PRESIDENTE CORTE DEI CONTI 1 aprile 2015 La tabella che viene oggi consegnata rappresenta la situazione di parte corrente al 2014, la proiezione 2015 e una stima 2016 delle province della Toscana, con gli ultimi dati disponibili, essendo in corso il riaccertamento dei residui e il lavoro per i consuntivi Ad oggi la situazione si presenta nel modo seguente: a) TAGLIO LEGGE STABILITÀ Dai dati illustrati si evince che la stima del taglio statale ex art. 1, c. 418, L. n. 190/2014 dei quali è pervenuta ieri la ripartizione, basata anche sui fabbisogni standard provoca comunque una situazione di squilibrio della quasi totalità delle province nel 2015 (8 su 9). Inoltre il previsto effetto positivo dell operazione di rinegoziazione dei mutui della Cassa DD.PP. appare limitato in Toscana, a causa dell esiguità dei numeri. b) FUNZIONI MERCATO DEL LAVORO E POLIZIA PROVINCIALE Dall incontro con il Sottosegretario per la Semplificazione e la P.A. Angelo Rughetti del 27 marzo u.s. è stata confermata l incertezza da parte del Governo sulla sostenibilità finanziaria nonché la prevedibile permanenza delle funzioni in capo alle province per i prossimi mesi. c) REGIONE TOSCANA EFFETTO L.R. 22/2015 E TAGLI SUI TRASFERIMENTI 1. Per effetto della l.r. n. 22/2015 la Regione Toscana riassorbe i trasferimenti per funzioni regionali in precedenza trasferite alle province (23,7 milioni, il 42,3% del fabbisogno) e riprende le entrate extratributarie connesse alle funzioni oggetto di trasferimento (stimate in circa 20 milioni). Ciò è motivato per la copertura del personale che ritorna in Regione (circa milioni).

4 2. La legge regionale n. 22/2015 approvata il 3 marzo u.s. non avrà effetti sostanziali di alleggerimento sui bilanci provinciali almeno fino a luglio, sempre che tutto il percorso si svolga velocemente. Per questi motivi il personale delle funzioni regionali e comunali oggetto di riordino continuerà a gravare sui Bilanci delle province. d) COMUNI Il ritardo da parte dei comuni nell accogliere le funzioni che la Regione assegna loro deriva dall incertezza per la sostenibilità finanziaria non assicurata dalla Regione, con il rischio di aggravare gli stessi Bilanci. e) BILANCIO 2015 E SUCCESSIVI Nel 2015 si ha la somma dei tagli statali della legge di stabilità e degli incrementi dei tagli ex D.L. n. 95/2012 e D.L. n. 66/2014. Se a ciò aggiungiamo l effetto della legge regionale con i relativi tempi, costi, esuberi di personale, che nel frattempo resta tutto in capo alle Province, si determinano notevoli incertezze su: 1. la nascita del nuovo ente di area vasta sostenibilità finanziaria e qualità organizzativa. 2. Opere pubbliche anche per interventi ordinari e straordinari nelle funzioni fondamentali, quali edilizia scolastica e viabilità, con effetti negativi su cittadini e imprese. 3. Effettiva sostenibilità per il pagamento del personale che rimarrà nell ente di area vasta. In ogni modo, se qualche ente riuscirà a superare l anno 2015 si troverà con l impossibilità di continuare nel 2016/2017. Occorrono quindi urgenti modifiche all impianto dei tagli pensati per gli enti di area vasta. LE PROVINCE DELLA TOSCANA UPI TOSCANA - Unione delle Province Toscane - Via de Pucci, Firenze Tel Fax e mail info@upitoscana.it -

5 1 AREZZO GROSSETO LIVORNO (4) LUCCA MASSA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOTALE a1 Entrate titolo I a2 Entrate titolo II a3 Entrate titolo III a=a1+a2+a3 Totale entrate correnti 2014 (Tit. 1, 2, 3) b1 Spese correnti (titolo I) b2 Rimborso mutui (titolo III) b=b1+b2 Spesa Tit. I + III b3 di cui: spese rigide/non ulteriormente comprimibili di funzionamento (a seguito di obbligazioni giuridiche perfezionate) int tit b4 di cui: stanziamento (parte corrente) per manutenzione ordinaria patrimonio viario ed edile (edifici scolastici/immobili) c=a-b Equilibrio/squilibrio 2014 ante-tagli d Sforamento patto di stabilità interno AREZZO GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOTALE e=e1+e2+e3 Versamento allo Stato nel 2015 (incremento su 2014) e1 - taglio d.l. 95/2012 (1) e4 riduzione FSR dove capiente (2) e2 - taglio d.l. 66/2014 (1) f=a-e4 Totale entrate correnti 2014 (Tit. 1, 2, 3) f1=a1-e4 di cui Titolo I Entrata g=b+e1+e2 Spesa Tit. I + III h=f-g Stima Equilibrio/squilibrio 2015 ANTE taglio l. 190/ e3 - taglio L. 190/2014 (1) i=h-e3 Stima Equilibrio/squilibrio 2015 DOPO taglio l. 190/ j=m/f1 Percentuale contributo 2015 da versare allo Stato in attuazione del d.l. 95/2012, 66/2014 e della L. 190/2014 su totale entrate tributarie (Tit. I) 41,5% 53,0% 66,3% 57,0% 43,6% 37,2% 65,8% 72,9% 59,0% 54,8% k Rimborso mutui con la Cassa DD.PP. - dati SIOPE 31/12/ vedi nota (3) per Prov. Lucca l=d*0,2 IPOTESI (?) sanzione (20%) sforamento patto stabilità m Versamento allo Stato 2015 (95/12, 66/14, 190/14) AREZZO GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOTALE f1 Stima Entrate titolo I f12016 Stima Entrate titolo III al netto di quelle riprese dalla Regione g2016=f1+f201 TOTALE ENTRATE CORRENTI stimate nel 2016 (Tit. 1, 3) n=b3/2 Stima SPESE RIGIDE/non ulteriormente comprimibili di funzionamento (a seguito di obbligazioni giuridiche perfezionate) int tit. 3 Stima situazione 2014 e proiezione 2015 province toscane - dati consuntivo 2014 SITUAZIONE AL 2014 APPLICAZIONE TAGLI 2015 SIMULAZIONE DUE FUNZIONI FONDAMENTALI o Stima FABBISOGNO MINIMO (parte corrente) per manutenzione ordinaria patrimonio viario ed edile (edifici scolastici/immobili). PARAMETRI: 1) manutenzione ordinaria edile 6 mq. 2) manutenzione viaria 9 m lineare. p=e+e3 Stima versamento allo Stato nel q=n+o+p SPESA MINIMA stimata nel 2015 (Tit. 1, 3) r=g2016-q Stima Equilibrio/squilibrio NOTE (1) Tutti i tagli sono la differenza fra il taglio 2015 e quello 2014 (salvo quello della legge di stabilità), assumendo per ipotesi quella peggiore. Ciò è dovuto al fatto che a legislazione vigente non è stato ancora approvato l'emendamento che esclude i codici SIOPE 1302, 1303 e 1310 dal computo della spesa per consumi intermedi. Per quanto concerne il taglio ex D.L. n. 66/2014, si fa riferimento ai D.M. 28/04/2015 "consumi intermedi", "spese per consulenze" e "spese per autovetture", cui è stata sommata una stima del taglio per "costi della politica" ex c. 501-bis, L. n. 56/2014, non essendo ancora stato pubblicato il D.M. (2) Per il Fondo sperimentale di riequilibrio si è utilizzato il dato del Ministero dell'interno. (3) Per il la Provincia di Lucca, 2,5 milioni è il dato comunicato per la "valutazione impatto rinegoziazione mutui C.DD.PP" Il dato SIOPE 2014 è invece euro. (4) Il dato Entrate Tit. II e Spesa Tit. I è quello di "competenza pura" senza le reiscrizioni da esigibilità. Con le reiscrizioni il dato è: Entrata Tit. II = ,37; Spesa Tit. I = ,30 Le province di Grosseto, Lucca e Pistoia stanno approvando i consuntivi. I dati di Grosseto e Lucca sono quelli di pre-consuntivo, quelli di Pistoia sono tratti dallo schema di bilancio consuntivo in approvazione. Situazione al 12 maggio 2015.

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7 NOTA DI LETTURA TABELLA PROIEZIONE PROVINCE TOSCANE SITUAZIONE AL 2014 La tabella rappresenta la situazione al 2014 di parte corrente delle province della Toscana con gli ultimi dati aggiornati disponibili. c. Equilibrio/squilibrio 2014: a. (Entrate Titolo I, II, III) b. (Spese Titolo I, III) d. Sforamento del patto di stabilità interno comunicato dalle Province. 2 APPLICAZIONE TAGLI 2015 Partendo dalla situazione 2014, si applicano sul 2015: - dapprima l incremento del taglio del D.L. 95/2012 e del D.L. 66/2014. f1. Entrata Tit. I 2015 = a1. Entrata Tit. I 2014 e4. (Riduzione Fondo sperimentale riequilibrio 95/2012 dove ancora capiente) g. Spesa Tit. I, III 2015 = b1. Spesa Tit. I, III e1. (incremento 95/2012) + e2. (incremento 66/2014) h. Stima Equilibrio/Squilibrio 2015 ANTE taglio l. 190/2014 = f. (Entrate Tit. I, II, III 2015) g. (Spese Tit. I, III 2015) - Poi si applica la stima del taglio della legge di stabilità (L. 190/2014). i. Stima Equilibrio/Squilibrio 2015 DOPO taglio l. 190/2014 = h. (Stima Equilibrio/Squilibrio 2015 ANTE taglio l. 190/2014) e3. (Taglio L. 190/2014) j. Si fa notare che nel 2015, a causa dell incapienza del Fondo sperimentale di riequilibrio, dell inclusione dei codici SIOPE n. 1302, 1303 e 1310 nella spesa per consumi intermedi per il taglio ex D.L. 95/2012, dell incremento dei tagli ex D.L. 95/2012 e D.L. 66/2014 e del nuovo taglio della legge di stabilità (basato anche sui fabbisogni standard) le province toscane verseranno allo Stato il 54,1 per cento delle Entrate tributarie. 3 IL NUOVO ENTE DI AREA VASTA STIMA FABBISOGNO F.FONDAMENTALI Si ipotizza un ente di area vasta con due sole funzioni fondamentali: edilizia scolastica e viabilità. Inoltre si ipotizza che la Regione Toscana abbia completato il riordino delle funzioni e che il nuovo ente di area vasta si finanzi (g2016.) solo con entrate tributarie (f1.) ed entrate extratributarie al netto di quelle connesse alle funzioni regionali (f2016.). Per quanto riguarda la spesa minima del nuovo ente (q.) si assume che: n. la nuova Provincia abbia la metà delle spese rigide rispetto al o. Una prima Stima fabbisogno minimo (parte corrente) per manutenzione ordinaria patrimonio viario ed edile (edifici scolastici/immobili), supera gli 80 milioni di euro (minimo). p. Per effetto del c. 418, art. 1, L. n. 190/2014 il versamento stimato allo Stato nel 2016 va oltre i 170 milioni di euro. Con tali numeri è evidente che il nuovo ente di area vasta, sebbene razionalizzato e concentrato solo su due funzioni fondamentali, non riesce a garantire un equilibrio di Bilancio (r.).

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9 IL " DISSESTO INDOTTO" DEGLI ENTI DI AREA VASTA DELLA TOSCANA - Situazione finanziaria delle Province toscane - Gruppo di lavoro UPI Toscana-Regione Toscana Progetto pilota attuazione L. n. 56/2014 Firenze, marzo 2015

10 TAGLI CUMULATI STATALI ALLE PROVINCE TOSCANE unità di euro TOTALE AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOTALE Nota: 2011 D.L. 78/2011; 2012 e 2013 D.L. 78/2011, D.L. 201/2011, D.L. 95/2012; 2014 D.L. 95/2012, D.L. 66/2014 2

11 TAGLI STATALI ALLE PROVINCE TOSCANE (incremento rispetto al 2014) unità di euro 2015 Stima 2016 Stima 2017 AREZZO , , ,48 GROSSETO , , ,06 LIVORNO , , ,26 LUCCA , , ,35 MASSA , , ,82 PISA , , ,35 PISTOIA , , ,76 PRATO , , ,87 SIENA , , ,36 TOTALE Nota anno 2015: D.L. 95/2012 (ipotesi con esclusione cod. SIOPE 1302, 1303, 1310) e D.L. 66/2014 più intero taglio L. 190/2014. Anno 2016: D.L. 95/2012 (stabile) e stima D.L. 66/2014 (in aumento sul 2015) più L. 190/2014. Anno 2017: D.L. 95/2012 (stabile), D.L. 66/2014 (stabile) e L. n. 190/

12 Titolo I TOT. IPT+RCA Entrate Tributarie Province Toscane 2014 AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA- CARRARA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOSCANA Diff Var. % -8,7% 1% -5,5% -13% -9,5% -9,3% -18,7% -4,3% -12,1% -12,3% -8% IPT e RCA Province Toscane 2014 AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA- CARRARA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOSCANA Diff Var. % -8,8% 1,9% -17,6% -9,4% -8,6% -12,4% -15,5% -15,4% -10,3% -8,3% -8,3% Fonte: dati SIOPE 4

13 LA RIDUZIONE DELLA SPESA DELLE PROVINCE TOSCANE: come il taglio diventa SPESA PROVINCE TOSCANE Var. % 2010/2014 SPESA CORRENTE ,8% Di cui rimborso di tributi allo Stato (stima dati SIOPE per difetto) SPESA CORRENTE REALE ,2% PROVINCE TOSCANE SPESA CONTO CAPITALE Var. % 2010/ ,7 Fonte: dati SIOPE compresa Firenze 5

14 IL PEGGIORAMENTO DEL QUADRO NEL BIENNIO PROVINCIA Disequilibrio 2014 Disequilibrio 2015 Sforamento Patto 2014 Sforamento Patto 2015 AREZZO Sì Sì Sì, 28,7 mil. Sì GROSSETO No Sì No Sì LIVORNO No No No Sì LUCCA No Sì No Sì MASSA CARRARA Sì Sì Sì, 8,5 mil. Sì PISA No Sì No PISTOIA No Sì Sì, 15,2 mil. Sì PRATO No Sì No Sì SIENA No Sì Sì, 13,9 mil. Sì TOSCANA 2 enti +32 mil. comparto 8 enti -51,6 mil. comparto 4 enti 66,3 mil. sforamento 8 enti sforamento non stimabile 6

15 UN DISSESTO " INDOTTO " NEL 2015, SE NON SI PROCEDE CON LA RIORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI, NON SI ALLEGGERISCONO I TAGLI E LE SANZIONI DEL PATTO DI STABILITÀ 8 ENTI PRESENTERANNO UNO SQUILIBRIO (squilibrio in Toscana -51,6 mil.) 8 ENTI VIOLERANNO GLI OBIETTIVI DEL PATTO DI STABILITÀ LE PROVINCE TOSCANE NEL 2015 DOVRANNO VERSARE AL BILANCIO DELLO STATO IL 54,8% DELLE ENTRATE DEL TITOLO I (oltre 120 milioni di euro) 7

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