L OFTAL, Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes, è un associazione ecclesiale di laici che, grazie al servizio gratuito di volontari, medici,

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1 OFTAL L OFTAL, Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes, è un associazione ecclesiale di laici che, grazie al servizio gratuito di volontari, medici, infermieri, sacerdoti e religiosi, organizza pellegrinaggi a Lourdes ed in altri santuari mariani. Nata a Trino Vercellese negli anni 30 dall intuizione di Mons. Alessandro Rastelli, è oggi diffusa in buona parte del Nord-ovest ed in Sardegna. Le diverse sezioni diocesane si occupano non solo dell accompagnamento dei malati in pellegrinaggio, ma anche della loro assistenza quotidiana, nonché della formazione spirituale e tecnica di dame e barellieri, in un ottica di carità.

2 dallo statuto dell Oftal L Associazione,posta sotto la protezione di Maria Immacolata, si propone: l assistenza spirituale e morale degli ammalati, specialmente poveri, in modo particolare mediante pellegrinaggi a Lourdes e ad altri Santuari; la formazione religiosa e professionale del personale di assistenza, nello spirito della carità cristiana.

3 I numeri di Oftal La sezione ambrosiana: Oltre 4000 pellegrini (malati e personale) accompagnati ogni anno nei 4 pellegrinaggi consueti (aprile-giugno-agosto-settembre); Oltre un centinaio il personale sanitario (medici-infermieri-farmacisti)

4 Volontariato oftaliano E volontariato cristiano ante-litteram. (1912: pellegrinaggio del fondatore con il primo e unico malato; dal 1932 struttura organizzativa) Non diverso da altre forme, unendo alla motivazione della solidarietà umana verso gli ultimi, i poveri e quanti sono nel bisogno, l esigenza di vivere coerentemente i valori evangelici. La sfida: essere un volontariato autentico che sappia partire dagli altri e si lasci guidare dai loro bisogni, dalla loro cultura, dai loro ritmi.

5 Centralità del pellegrinaggio Un opportunità per scoprire qualcosa di nuovo nella vita di ciascuno attraverso l incontro di due realtà sani e malati - a Lourdes contenitore, simbolo di diversità. Strumento originale specifico per l associazione, in rapporto alla quale c è un prima e un poi (continuità durante tutto il corso dell anno attraverso la promozione di molteplici iniziative di incontro, formazione, fraternità, convivialità). Non con o per, ma un pellegrinaggio di malati o meglio di sofferenti (tutti un po lo siamo), che comprendono varie fragilità (cronicità, disabilità, mal. psichiche, sofferenze spirituali e morali).

6 La vita ordinaria A due velocità, di cui la società è inconsapevole: da una parte quella dei sani che hanno sempre fretta, corrono e non hanno mai tempo, quelli che hanno la giornata lunga e la notte breve, ma non basta mai. (sotto il mito della salute, della seconda età o dell eterna giovinezza, ove la vita non vale per ciò che è, ma per la capacità che esprime e soprattutto per l efficienza della ragione); dall altra la velocità scandita dal tempo lungo della solitudine, della malattia, dell emarginazione, spesso lacerato dall inutilità: il tempo di quelli che hanno giorni e notti lunghe e non passano mai (ammalati, portatori di handicap fisici e psichici, sofferenti spesso lasciati ai margini ed espropriati dalla comunità). In questo contesto malattia e morte disturbano i ritmi, le abitudini e le esigenze di una vita di corsa.

7 La vita a Lourdes Ad una sola velocità e senza smania di sorpasso: uno stile di vita più umana, più attenta alle persone deboli, dove il ritmo dei passi, il camminare della gente è sulla misura dei sofferenti: ammalati, portatori di handicap, carrozzelle spinte dai volontari. Un umanità più discreta e più ricca che, già a partire dal treno (luogo emblematico del pellegrinaggio), si incontra naturalmente e senza forzature.

8 Il pellegrinaggio con Oftal Palestra di un triplice volontariato: quello della vita quotidiana come stile di relazioni umane, nelle case e nei quartieri delle nostre città, accanto soprattutto a chi fatica a vivere; nella professione, nel mondo del lavoro, delle istituzioni e soprattutto nei luoghi di sofferenza e di solitudine come gli ospedali o le case di riposo, attraverso una attenzione integrale alla persona, in grado di riossigenare logiche grette o burocratiche; una preparazione ad esperienze di vita e di impegno laicale, che richiede una dedizione non come gesto e neppure come esperienza sporadica e occasionale, ma come esperienza definitiva, a vita.

9 Servizio nell Oftal Abbraccia globalmente tutta la nostra persona e si educa nel pellegrinaggio, traducendosi in uno stile che caratterizza ogni gesto ed azione, non come una divisa che si indossa e si toglie, ma che accompagna la persona ovunque, perché è l impronta di ciò che si è in ciò che si fa. Rieduca alla percezione della realtà, alle luci ed ombre di una consapevolezza necessaria, sempre più a rischio di inquinamento virtuale, capace di perfezionare il proprio sguardo interiore attraverso l incontro e la conoscenza di storie di straordinaria forza quotidiana da parte di chi affronta pesi materiali e morali non indifferenti. Permette di lasciarsi guarire, nella fraternità e nella condivisione, da una certa cecità egoistica che impedisce di vedere il prossimo e le sue necessità. Questo si realizza nell esperienza del pellegrinaggio a Lourdes perché i pesi si portano insieme: a dame, barellieri, medici, infermieri, ammalati, pellegrini.

10 Identità dell oftaliano Vivo senso di appartenenza come parte di un tutto, di una grande famiglia, scoperta per libera scelta (volontariato) o meglio per una chiamata (vocazione) e, poiché associazione diocesana, di un pezzo di Chiesa e di società civile con una specifica attenzione verso il mondo della sofferenza. Come in una famiglia il ruolo che ciascuno riveste è vissuto in modo totale, l appartenenza diventa totalizzante, poiché investe non solo un frammento della vita, ma si traduce in una sensibilità che coniuga motivazioni umane all impegno di fede e vita cristiana.

11 Appartenenza L appartenenza non è un insieme casuale di persone, non è il consenso ad un apparente aggregazione, l appartenenza è avere gli altri dentro di sé sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi. (Giorgio Gaber Canzone dell appartenenza )

12 Carlo Maria Martini Oftal rappresenta con evidenza e certezza quella porzione di servizio che la Chiesa rende a Dio e all umanità in termini di prossimità gratuita, collaborando con le realtà ecclesiali, diocesane, civili. il cuore del vostro servizio è questo: dare senso alla sofferenza umana, far sì che sia vissuta con pazienza e con coscienza del suo significato, in maniera che la vita del malato, l esperienza dell invalidità, della cronicità, di tutte le forme di fragilità, di ferita del corpo e dello spirito, acquistino un significato. qualcosa per cui non basta offrire un aiuto pratico concreto, un aiuto fisico: occorre la vicinanza morale, del cuore, della simpatia, della stima, della preghiera, dell incoraggiamento.

13 Carlo Maria Martini la vostra missione è all avanguardia perché siete chiamati ad entrare in maniera nascosta, discreta, semplice nel tessuto delle nostre comunità cristiane, ponendovi a disposizione dei malati, delle sofferenze, collaborando volentieri con tutte le realtà esistenti, promuovendo mutua intesa, comunione, solidarietà, rimuovendo dalla mente e dal cuore pregiudizi e contrapposizioni che rischiano di distruggere l umanità.

14 Carlo Maria Martini è una missione alta, importante, significativa, non banalizzatela mai, non riducetela a semplice strumento organizzativo, allora l Oftal sarà strumento di pace, serenità e gioia anche là dove ci sarebbe tristezza, oscurità, amarezza

15 Paolo VI: Lourdes e i Santuari in generale sono le cliniche dell anima. Vito Mancuso: Lourdes non è solo una clinica dell anima, ma anche una potenziale clinica del corpo. Le guarigioni che sono attestate mostrano l unità psicosomatica che noi siamo. Guarendo l anima è da lì che si parte in quanto è la fede, la speranza, la carità e l amore talora si può giungere anche a una guarigione fisica la tua fede ti ha salvato. Mario Melazzini: andare a Lourdes tutto cambia, io l ho vissuto da barelliere, da medico e da ammalato. Là alla Grotta, nella vicinanza con malati e disabili, ho ricevuto una forza incredibile, un energia positiva, che per tutto l anno successivo non ho più ritrovato se non lì e che mi ha permesso di comprendere ed aiutare meglio i miei compagni di malattia.

16 Ferruccio De Bortoli: i paradossi di Lourdes grande significato sociale del pellegrinaggio (muoversi, facendo qualcosa di concreto, utile e nobile per gli altri, elevando la malattia da quell angolo oscuro dove la società d oggi l ha relegata). Lourdes illumina quella parte di società troppo spesso oscurata, perché diamo troppa visibilità,voce e potenza a una parte sempre più piccola (isteria della società moderna). la testimonianza di fede e di accesso ai luoghi santi rappresenta la voglia di esserci, nonostante la crescita dei mezzi tecnologici, in teoria, potrebbe consentirci di non muoverci (bisogno di vicinanza relazionale).

17 Ferruccio De Bortoli: i paradossi di Lourdes Il bisogno di guardare dentro noi stessi e ritrovare alcuni valori attraverso una tangibile testimonianza di solidarietà (e non solo con le sottoscrizioni di denaro) è un modo per vivere la propria condizione di cittadini moderni e che non va banalizzato come società civile credulona. il grande peccato dei laici è quello di guardare con sufficienza e ridurre a rappresentazioni caricaturali o sommarie ciò che appare come un miracolo quotidiano: ogni pellegrinaggio arricchisce chi vi partecipa in quanto un opera buona, una buona azione rende più sopportabile la croce quotidiana. credo che il principale problema di questa nostra epoca nella quale ci affanniamo a dare più tempo alla vita, sia proprio quello di dare più vita al nostro tempo.