Segugio Italiano I Parte: Lo stile

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Segugio Italiano I Parte: Lo stile"

Transcript

1 Segugio Italiano I Parte: Lo stile Definizione di stile: modo abituale di essere, di comportarsi, di agire. Si dice stile impeccabile correttezza, distinzione, signorilità nel comportarsi e nell agire. Definizione di metodo: criterio e norma direttivi secondo i quali si fa, si realizza e si compie. Si potrebbe dire che lo stile fa parte dell essere, il metodo del fare. Comunque lo stile, il metodo e la morfologia sono correlati tra loro, per questo non si può parlare di uno di questi elementi senza coinvolgere l altro. Aggiungerei che lo stile è l espressione dell essere e questo permette al cane di comunicarci la sua personalità. In questo scritto mi propongo appunto di parlare dello stile, del metodo, di morfologia, risultato di continue selezioni, che, secondo me, caratterizzano il segugio italiano. Il metodo dipende da più fattori: dal carattere, dal tipo di intelligenza, dalla volontà, dalla passione. Penso che nel segugio italiano sia difficile trovarne una uniformità nella trasmissibilità genetica perché abbiamo mantenuto una buona variabilità. Si possono avere nella stessa razza diversi metodi o modi di comportarsi. Direi però che lo stile (come la morfologia) rimane abbastanza costante. Secondo il mio parere per mantenere lo stesso stile, e non incorrere in incroci strani, oppure nella degenerazione della consanguineità e dell ipertipo, dobbiamo rinsanguare la razza con i nostri lepraioli, un mio amico dice che parlano la stessa lingua hanno dietro una lunga storia, che non va trascurata. Penso a R. Strassoldo, che in Sociologia dell agricoltura, scrive: Nella cultura popolare e contadina troviamo dei substrati culturali molto più antichi e fondati di quella moderna. La selezione o la manipolazione genetica che sul cane originario è stata fatta nel corso dei millenni da un certo popolo, ha determinato un segugio con comportamenti particolari. Lo stile di un cane è in correlazione diretta con la gente con cui ha vissuto, direi che è un suo prodotto culturale. Scrive Girolamo Fracastoro: nel 1510 Per prima cosa, perché non ti venga mai meno una muta di cani di razza, che venga a garantirti una preda sicura, guardati dallo scegliere quelli nati da stirpe imbelle; preferisci quelli abituati a dura fatica nei boschi folti, in caccia di fieri animali. Non dovrai ritenere di poco conto la razza e la conformazione del cane; non tutti hanno la stessa indole e gli stessi caratteri, e i vari popoli hanno cani di razze diverse [ ]. Gli ostinati Britannici, i minacciosi Pannoni, i Celti attaccabrighe, i fieri Indiani. Se invece preferisci inseguire per sentieri fuori mano leprotti e caprioli in fuga, scegli gli agili Peoni e gli sfreccianti Sicambri. E ora come allora Pietro Rigoni riconferma: Se vogliamo, poi, con un po di riflessione analizzare certe ragioni complementari, si può affermare che il lavoro, lo stile, la dolcezza del

2 S.I. è quello che maggiormente rispecchia l indole dell uomo latino italiano, che a differenza di altri popoli ha marcatamente più fantasia, più grinta, più iniziativa, e perché no più allegria. Elementi che nel S.I. si possono riscontrare nell animosità della sua voce e nella dolcezza del suo sguardo. Da sempre dunque si è capito che una particolare tipologia dipende dal carattere, dalla morfologia, dal popolo che ha selezionato in funzione di specifici obiettivi. In effetti è l uomo che predispone gli accoppiamenti e la natura ne decide il risultato (che può essere migliorativo e divenire la base, per ulteriori selezioni). A questo punto capisco che per dare spiegazioni antropologiche, etologiche e psicologiche al comportamento di un segugio, occorrerebbero altre capacità e studi, ma un po di sincera ignoranza e trasparenti osservazioni, forse possono aiutare a farmi capire. Il carattere è il fattore determinante nella definizione dello stile. Un cane freddo potrà essere intelligente, ma non avrà un bello stile. Oltre a questo lo stile dipende da istintualità e intelligenza, trasmesse geneticamente, le quali ridestate con l addestramento, determinano il modo di comportarsi di un segugio a caccia. Per ultime non dobbiamo dimenticare la memoria e l esperienza, fattori che sviluppano i precedenti. L insieme di tutti questi elementi influiscono sulla metodologia comportamentale e intellettiva del cane. Il nostro segugio ha parecchie qualità, che talvolta possono creare dei problemi e che raramente risultano presenti in un unico esemplare. Ad esempio più il cane avrà personalità, intuito, indipendenza e meno sarà disposto a collaborare o a sottostare agli altri componenti della muta. Ne consegue come afferma anche Bruno Ottino che ogni soggetto ha un suo metodo per arrivare allo scovo e inseguire. Non ci resta che dire, nella maniera più realistica possibile: chi ti fa vedere la lepre ha quello giusto, gli altri hanno quello sbagliato Proseguendo con questo concetto, direi: il cane che corre per un giorno intero è quello bello. Forse il nostro concetto di muta si discosta da quello classico dei Francesi, in cui i diversi componenti sottostanno a leggi ferree, dettate dal canettiere, dalle trombe o dal capomuta. I nostri gruppi o branchi sono un insieme di soggetti completi e differenti il cui unico intento è quello di farti catturare il selvatico o di catturarlo loro stessi. Non bisogna trascurare di affermare che tra questi due opposti ci sono infinite variazioni in cui si collocano la maggior parte delle nostre mute. Un altro fattore che crea delle difficoltà nella composizione della muta, è il cambiamento di passo che riscontriamo nei nostri segugi. Essi trattano la pastura della notte per punti, spesso al galoppo, interpretare in velocità l usta non è da tutti, e trovare quattro o cinque cani allo stesso livello è difficile. Per questo l unica coesione che possiamo avere è quella sulla passata che porta al covo e sull inseguimento. Il fattore che più dovrebbe contraddistinguere il nostro segugio da altre razze, è la capacità di comunicarci con i movimenti e con la voce in che punto siamo delle diverse fasi della cacciata. Per fare questo però deve essere un cane completo. Anche Pesenti Gritti, parlando dell allevamento, mette il dito nella piaga, spiegando che è difficilissimo riprodurre l equilibrio di un soggetto, spesso frutto di combinazioni genetiche fortunose, ma alcuni allevatori molto sensibili e profondi conoscitori dei progenitori, riescono con più probabilità ad allevare soggetti validi. Anni or sono tenni un rapporto epistolare con il compianto Gildo Fioravanti. La cosa finì perché nessuno

3 dei due si spostava dalle proprie posizioni, o semplicemente perché non avevamo più niente da dirci. Tutti e due sapevamo che ci saremmo trovati d accordo su quale fosse il segugio bravo, ma la metodologia per arrivarci non era la stessa. Esperienze, o forse finalità diverse ci condizionavano. Per lui come per altri grandi segugisti la soluzione per poter migliorare, mantenere o recuperare il nostro cane, era quella di rinsanguarlo con altre razze da seguita. Invece io ero e sono tutt ora convinto che nella selezione bisogna usare dei porta innesti selvatici o al di fuori del gruppo di appartenenza. Per il Gascon Saintonge è stato usato il lupo, per il Setter il Border Collie e per il Pointer il mastino.. Il mescolare due razze simili, costruite con la manipolazione della selvaticità per un adattamento alle diverse forme di caccia, comporta deviazioni importanti nel comportamento e di conseguenza dello stile di razza. Forse mi condizionavano la cultura contadina e anche personaggi mitici della cultura veronese come Don Carlo Benedetti. Uno sospeso tra la figura di San Francesco e don Camillo, capace di usare allo stesso modo le candele della chiesa che i candelotti di dinamite. Mi diceva che i suoi principi erano mangio quando ho fame, dormo quando ho sonno. Minimalista convinto, affermava che per capire l esistenza devi partire dai suoi fondamentali. Forte appassionato della caccia alla lepre usava una varietà di lepraioli della zona, del colore del Briquet Griffon Vendèen, talmente di metodo, che qualcuno diceva che scrivevano poesie su una fatta. (Non dobbiamo dimenticare che le nostre montagne risentono tuttora di influenze culturali e etniche sia tedesche che austriache). La cosa più sorprendente era che riproducevano se stessi nel comportamento in maniera impressionante, fattore che spesso non avveniva nella selezione del segugio da esposizione. Mi confessò che le migliori cucciolate gli erano riuscite quando la cagna si era scelta il maschio. E difficile far meglio della natura e dell istinto animale. Mi parlava anche di un cucumerlo (cane con la testa rotonda come il cocomero, erano chiamati così quelli da pagliaio) del Ceschi di Alcenago VR, (da notare che senza aver letto le suddivisioni cinotecniche moderne, differenziavano le razze in base alla conformazione della testa, però nessuno è mai riuscito a trovare delle connessioni tra l intelligenza e la forma del cranio. (Il criminologo veronese Cesare Lombroso passò una vita a cercare correlazioni tra la somatica del viso e della testa con la propensione ad atti delittuosi, senza arrivare a dati certi). Quando non sapevano più come fare per trovare una lepre, dopo giorni di inutili ricerche, e la disputa non li faceva più dormire, andavano a prenderlo, perché la sua intelligenza superiore gli permetteva di andare allo scovo. Segugio Italiano II Parte: Il comportamento Mi piace comunque pensare ad un esemplare ideale, che riunisca in se le varie positività. Sarà un cane con una conformazione fisica perfetta, adeguata al lavoro da eseguire. Le sue continue variazioni di comportamento, pensieroso sulla pastura notturna, concentrato sulla passata, teso nello scovo, feroce nell inseguimento, esperto nel riannodo, ne faranno risultare uno stile, di uno che si muove come un ballerino, recita come un attore e ha una voce da cantante. Nel lavoro dovrebbe avere la cerca del

4 cane da ferma, l accostamento o il metodo di un Francese, l intraprendenza di un Inglese, la selvaticità o lo scovo di uno Slavo, l equilibrio di uno Svizzero, la caparbietà di un Tedesco e la maneggevolezza di un cane da pastore. (basta così??). Traducendo nel linguaggio degli addetti ai lavori direi: la continuità di traccia di un Fioravanti, l intelligenza e l essenzialità di un Armani, l inseguimento di un Villa, la maneggevolezza di un Angeli e la bellezza e le proporzioni di un Zanardi. Forse inconsciamente stiamo ripercorrendo a ritroso il cammino della suddivisione delle razze di segugi avvenuta probabilmente nell alta Saona, e andiamo a riscoprire il cane da corsa Nord Africano o Egizio che secondo gli antropologi Keller e Tschudy ci hanno portato i Fenici e i Romani. Ritrovamenti archeologici confermano la presenza a Malcesine nell alto lago di Garda, di un tempio dedicato alla dea egizia Iside o Romana Venere, simboli della maternità, della fertilità ma anche dell oltre tomba. Tra i nomi più ricorrenti nei nostri segugi, troviamo Stela, Stella, Strea, Stria, Stelo ma anche altri legati al soprannaturale come Lampo e Lampina. Sono solo coincidenze a con il culto di quelle divinità sono stati importati anche i cani?. In seguito anche i Longobardi mantennero viva questa razza, il loro impiego e il loro valore divinatorio. Si sono ritrovati in una tomba di un guerriero Longobardo alto quasi due metri, presso Povegliano Veronese, due scheletri di cani perfettamente conservati, sembra averli voluti con se nel suo viaggio dell aldilà. Il maestro Mario Quadri ed io ne abbiamo confrontato la testa con quella della Fiamma di Vaudetti, ed è risultata identica. Il Solaro su questo cranio e lo scheletro vi teneva lezioni di cinotecnica e gli servì per redigere lo standard del segugio italiano Oltre a questi significati spirituali dobbiamo aggiungere quelli artistici. Chi è innamorato dell arte di questa caccia ha imparato a gustare una delle più belle opere teatrali del mondo, messa in scena dal segugio e dalla lepre La lotta per la vita il predatore e il predato, fattori talmente concatenati, da essere alla base della nostra stessa esistenza. Questa è un opera d arte che si sostanzia di immagini sempre nuove, sempre diverse, che rielaborate nella mente, creano la perfezione del sublime, e quella ti comunica in maniera immediata, ti parla, ti colpisce totalmente. Non saprei spiegare in altro modo una sensazione che riaffiora tra i miei ricordi quando vidi per la prima volta il Lampo, lo aveva allevato il parroco di Magasa, paese al confine tra Brescia e Trento, purtroppo non l ho mai conosciuto (credo che avrei dovuto fare il prete per avere dei segugi bravi!!). Fu amore a prima vista, il cane mi comunicò subito cosa stava facendo, incontrata l usta, fermò la coda e dopo essersi sincerato del valore della stessa, la mosse lentamente, poi sempre più velocemente, spostò il posteriore per trovare la direzione della pesta e prima di fare un passo diede voce. Tutt oggi non riesco a capire come possa esserci una comunicazione così immediata tra due esseri, ma la tensione che traspariva sotto la sua pelle, i tendini, le vene, l ossatura, lo sguardo, la postura e le sue proporzioni mi mettevano in contatto con lui, con quell opera d arte viva. G. Solaro Il bello in zootecnia va oltre al piacere sensoriale, si orienta verso il piacere intellettuale. Comunque alla base di tanti pregi ci stanno l intelligenza e l esperienza. Il cane in generale e il segugio in particolare dimostra questa facoltà elaborando nozioni percepite attraverso il suo potente olfatto, riuscendo così a ricostruire il percorso notturno dei selvatici, specialmente quello più difficoltoso della lepre. Immagino che

5 non sia semplice valutare l intensità di una traccia a distanza di ore e riuscire a capire se sia stata percorsa, poco prima, o poco dopo, oppure quanto vicina o lontana dal covo. Pur potendo far risalire ad una certa istintualità di cui il cane ne è ancora fornito, (comportamento codificato geneticamente, infatti notiamo che le cagne puliscono i cuccioli dalla placenta e gli staccano il cordone ombelicale con i denti, senza che nessuno glielo abbia insegnato). Però gli addestratori, o più semplicemente un buon cacciatore si sarà accorto che i cani riescono a risolvere degli enigmi falli con più precisione, continuità e sicurezza con le esperienze fatte sul terreno. I nostri vecchi dicevano che un cane segugio, per essere bravo, deve avere un anno per gamba e magari uno per la coda. Per poter meglio conoscere lo stile e il metodo del segugio nel nostro caso italiano, dobbiamo prima sapere per cosa è stato selezionato. Il segugio attuale è stato usato soprattutto per la caccia alla lepre con il fucile, spesso in areali antropizzati e limitati. Per questo motivo deve in egual modo cercare, scovare e inseguire. Questi areali ristretti spesso ne hanno ridotto l andatura al passo. Un territorio con presenza di coltivazioni diverse: arato, mais, frutteti, prati ecc..; provoca continue variazioni di olfattazione e la sua sagacia dovrà rasentare la testardaggine, soprattutto per avere il tempo di farsi il naso ad ogni cambiamento Il suo carattere, potremmo dire la sua personalità, visto che sono stati usati a volte a singolo oppure in mute poco numerose, saranno più spiccate e indipendenti, soprattutto in alcuni ceppi selezionati in luoghi dove il cane non può essere seguito e le poste sono di una o due persone. Ma torniamo nuovamente al nostro argomento specifico. Lo Stile del segugio Italiano emergerà soprattutto nella fase dello scovo, la selvaticità scritta nel D.N.A. trasparirà nel suo comportamento. Lo vedremo soffermarsi, guardare nel vuoto ragionare fiutare, sentire, ricordare e riassumere esperienze precedenti, i dati raccolti con il naso, avrà lo sguardo distaccato pur essendo tremendamente presente, assomiglierà più a un gatto od a una volpe. Ne deriverà che i suoi movimenti non saranno meccanici ma soggetti a continue variazioni dimostranti i vari stati d animo. Questo modo di essere lo potremmo notare anche nel suo comportamento usuale, il suo sguardo vi lascerà intendere che è qui con voi, ma pensa alle lepri.. Segugio Italiano III Parte: La morfologia Anche l aspetto morfologico è particolare. Uno dei nostri grandi predecessori il Solaro, ci ha lasciato un disegno di segugio che sta nel quadrato, con un garrese alto (premetto che non è mia intenzione criticare uno dei padri della cinofilia italiana, ma fare solamente delle osservazioni, frutto di anni di pratica segugistica). Un soggetto del genere sarà portato a galoppare e ad inseguire velocemente, mentre negli ultimi tempi, noi vogliamo una andatura moderata e lo usiamo quasi esclusivamente nella caccia alla lepre. Di conseguenza alcuni aspetti morfologici sono venuti a modificarsi, come del resto è successo in molte altre razze,

6 pur rimanendo uguale nel tipo di ossatura leggera, muscolatura saliente e pelle sottile,(a me ricorda un po il cavallo arabo). Ho l impressione che soprattutto nelle femmine si debbano riscontrare queste diversità: un gomito più lungo e piegato, cioè un punto di bilanciere cerebro-dorsale più centrale, che permette al segugio di cambiare direzione più facilmente, il garrese più basso ed il rene più lungo e leggermente cifotico, un cane che sta nel rettangolo, in movimento darà l impressione di non fare nessuna fatica a tenere il naso incollato al terreno. Ho parlato delle femmine perché nel nostro segugio è rimasto un certo dimorfismo sessuale, a me sono capitate più tracciatrici femmine e inseguitori maschi. Questi ultimi hanno ancora una morfologia più da attacco. Ho trovato una descrizione interessante in Senofonte, nella sua opera La Caccia.400 a. C. Per cominciare, devono essere di grossa taglia. Serve poi che abbiano la testa snella, camusa, ben articolata, muscolosa sotto la fronte occhi prominenti, neri e brillanti fronte ampia e profondamente discriminata; orecchie piccole, sottili e glabre nella parte posteriore; il collo lungo, flessuoso e arrotondato; il petto ampio e carnoso; le scapole leggermente discoste dalle spalle; gli arti anteriori corti, diritti arrotondati e ben fermi; giunture diritte; le costole non abbassate verso terra ma inclinate obliquamente, i lombi carnosi, di media lunghezza, ne troppo molli ne troppo rigidi; i fianchi di taglia media; le anche rotonde, carnose nella parte posteriore, non ravvicinate verso l alto ma aderenti alla parte interna, l anguinaia e il ventre sottili; la coda lunga, diritta e flessibile; le cosce forti; gli stinchi lunghi, rotondi e solidi; gli arti posteriori molto più lunghi degli anteriori e magri. Cani come questi daranno già con l aspetto l dea della forza, saranno agili, proporzionati e veloci, ed avranno espressione vivace e buone fauci. Sono arrivato alla conclusione che per cacciare la lepre vada benissimo un cane che gli assomigli. Ebbene certo, la linea di demarcazione tra i pugnaces e i sagaces (i disegni che troviamo nei mosaici Romani ci possono essere di aiuto per capirne la differenza) nei segugi odierni non è poi così netta. Infatti mi sembra che anche i Maremmani di adesso e i Beagle Harrier siano più da attacco e da seguita a testa alta,con il garrese alto, il collo corto e gomiti diritti; segugi portati ad inseguire grossa selvaggina molto velocemente. Ecco allora un altro fattore determinante nel movimento: la taglia. Infatti aumenta o diminuisce in modo inversamente proporzionale, cioè più il cane è grande e meno si muove velocemente, mentre più è piccolo e più è frenetico. La migliore nella sua espressività, funzionalità e resistenza per la caccia alla lepre a mio parere è sui 50 cm X 18 kg. Concordo in ciò con quello che scrive P. Garnier nel 1879: Noi ammetteremo nella nostra piccola muta, solamente dei briquets dai quaranta ai cinquanta cm di taglia. Di cui il reclutamento sarà facile; perché grazie a Dio, noi abbiamo in Francia un po dappertutto degli eccellenti cani di paese che cacciano adorabilmente la lepre. Noi citeremo les briquets D Artois, i cani leggeri dei Vosges, delle Ardenne, del Jura, de la Burgogna e della Alta Marne e nell alta Saone, i graziosi cani conosciuti col nome di chiens de porcelaine. Il portamento della coda è un fattore importantissimo nella definizione dello stile, parallela alla groppa, avrà quasi sempre dei movimenti ondulatori, che si

7 propagheranno a tutto il rene fino a farla sbattere sul costato, solo saltuariamente saranno ammessi movimenti rotatori, la sua elasticità, non rigida ne molle, assomiglierà ad un giunco di salice e darà a tutto il cane un aspetto elastico, elegante e leggero ne scattante, ne pesante. Soprattutto sarà parte integrante di tutto il corpo, assolutamente non dovremmo avere la sensazione che sia indipendente da esso. Come diceva il compianto cav. Ciceri la testa e la coda, io aggiungo il loro movimento, sono i fattori più importanti nelle definizione della razza. Osservando il nostro segugio al lavoro, dovremmo avere la sensazione che compia una danza, dove tutti i movimenti vengono fusi in un insieme consequenziale di eleganza, fluidità, plasticità, naturalezza e di vibrazioni di bellezza interiore. Sto usando toni lirici, ma un po di poesia non fa male!! La trovo nel poemetto La caccia delle lepri dell Abate di Thiene VI Cristoforo Muzani 1789: D otto coppie elettissime di Bracchi. Quel si raro drappello era composto, Che pregi tutti raccoglie dei cani: Odorato, artifizio, ardire, arguzia [ ] Di lei nel corpo si volante, e snella [ ] Di Lei per senno sì ingegnosa e scaltra, che qual portento, e onor di tutti i bracchi. A vivaci color fu pinta in tela. Io la vidi e conobbi, e il ver dipingo. Amorosa era il nome: alto, e sottile stendeva il piede celere, ed alato. Di stirpe bracca, al passo era Levriera. (molto importante). Morbide nari, e all odorato vaste, Di fibra gentilissima tessute, collo soave e capo altero, e vago, Tinti, e picchiati, e giù cadenti orecchi; E sotto un ciglio maestoso, e ardito. Vivaci gli occhi, e folgoranti un dolce Amabile seren misto di foco, Che del genio del cuor cortese e fido facea sede non dubbia. Il lungo corpo. Tutto leggiero e sempre presto al volo. Il fino pelo di color cilestro. Emulatore d un velluto azzurro. Con lattee fasce al petto, al fianco, al dorso; Coda vezzosa, e al corteggiar gentile, Nitida e stesa, e al fin curvata in arco, E in sulla cima un bel fiocco di neve. Parea dipinta con divin pennello [ ] E scopertala a covo entro al ginepro, Benchè sospinta dal nativo ardore. Solea cheta aggirarsi, e a piè sospeso. Toccante appena il suol salir sull erta. Di quel proclive dosso, e allor di piombo. Sulla preda anelar, scagliarsi ratta. Col favor della china: Il prode dente, insanguinato ne sagace assalto. Liberal era a ridonar la preda, Benchè tutto Trofeo del valor suo. Nel perseguir la lepre era saetta. Al primo escir dell arco vibratore, Che tutto serba l impeto e il volo. Braccava allora si sottile, e dolce, che in mezzo all armonia dell altre voci. Alte, grosse, rotonde, gonfie, rauche. Qual campana, o di tamburo, o tromba, pianto parea di tremolo flautino. Che dolcemente il cuor ti molce, e bea. Torniamo a considerazioni sulla struttura fisica, che condiziona lo stile, riportando un passo di Fioravanti: Lo stile è l effetto di queste componenti (cause) che lo producono: conformazione fisica, temperamento, voce, comportamento sull emanazione. E evidente, quindi, che il modo di trattare il sentore è l elemento più caratterizzante per fissare lo stile nel cane da seguita, perché sullo stesso impegna il suo temperamento, l olfatto e i

8 movimenti. E altrettanto evidente la dipendenza dalla struttura fisica: un collo lungo, le linee della testa divergenti, il tartufo sporgente, gli arti piuttosto contenuti in altezza da terra facilitano il compito a lavorare col muso sfiorante la pista. Infatti anche la conformazione del naso influisce notevolmente nel portamento del cranio, il nostro segugio dovrebbe averlo a becco d anatra, ne consegue che la testa sarà tenuta con una inclinazione di ca. 45 dal terreno consentendogli di sfiorare le superfici mantenendo una andatura discreta e di non respirare molta rugiada, però ho notato che alcuni ceppi, selezionati in ambienti più siccitosi, abbiano un tartufo più squadrato, il quale costringe il cane a tenere la testa perpendicolare al terreno, limitandone l andatura, ma consentendogli di sentire anche in assenza di umidità. Inoltre in quelli che provengono da zone sassose, rocciose o dove il terreno è secco e duro il metacarpo è più scivoloso, cioè con una leggera inclinazione in avanti e il piede ha una conformazione più allungata, come quello della lepre. Mentre in quelli che provengono da zone con terreno più molle, il metacarpo è più diritto e il piede più rotondo. Questo tipo di conformazione dipende anche dall uso a cui è adibito il cane. Segugio Italiano IV Parte: Il lavoro Vediamo ora il nostro segugio al lavoro: Alla sciolta il segugio italiano darà inizio ad una cerca al galoppo sciolto o al trolotto, però lo vedremo soffermarsi nei punti dove l esperienza gli ha fatto reperire l usta in altre occasioni, attorno ad una roccia o ad un palo, in mezzo ad un prato, su un ponticello, su un ciglio della strada su dei crocicchi. Anche questa fase non deve essere fatta con frenesia o con troppo impeto, ma con ponderatezza, accortezza e meticolosità. Percepite le prime effusioni di odorato di lepre dal terreno il cane dovrà fermarsi e concentrandosi qualche volta fermerà la coda, darà qualche squittio incerto, fino a che, sinceratosi definitivamente comincerà ad abbaiare sonoramente con le vocali a, o, i, si dice che ha un bel incontro quando ci comunicherà la sua gioia. Il cane diritto (come dice bene Marcel Saint Jean) sinceratosi da che parte va la pista al suolo, inizierà un accostamento lineare fatto di piccole annusate, porterà avanti la traccia nella maniera più continua possibile, ma dopo essersi accorto che non riesce più a proseguire, dovrà con cerchi concentrici cercare di riannodarla, in questa fase non dovremmo penalizzare i soggetti che fidandosi del lavoro dei cani di centro, bordano il territorio cercando la via d uscita. I soggetti più anziani ed esperti cercheranno in maniera abbastanza autonoma sulla pastura della notte. Il rintraccio della passata al covo verrà fatto con voce e movimenti più marcati ed intensi, tanto da comunicare agli altri l importanza del ritrovamento. A questo punto il lavoro si farà più corale e l odorato servirà da collante per la coesione della muta. I componenti diventeranno più meticolosi, precisi e concentrati, una certa tensione trasparirà dai loro movimenti, si avrà l impressione che stanno risolvendo un problema importante. Alcuni comportamenti nelle diverse fasi varieranno da individuo a individuo secondo le esperienze acquisite, dal dialogo e

9 dall affiatamento tra i compagni e dal carattere del cane,. Inoltre ho notato che la quantità di voce emessa spesso è in relazione al carattere del soggetto. Per esempio, quelli che trovano la via d uscita, gli scovatori e gli indipendenti in genere sono più parchi di voce dei segugi che tengono molto la traccia e hanno più spirito di muta, ci sono cani innamorati dell odore della lepre e altri della stessa, forse con più il cane ha conservato il suo istinto di predatore e meno abbaia. Ricordo di essere stato in disaccordo su questo punto con il compianto dott. Antonio Tonali, il quale metteva la quantità di voce in relazione inversamente proporzionale all intelligenza, infatti secondo me le capacità intellettive in rapporto alla voce hanno meccanismi più complessi, in cui confluiscono diverse componenti, tra le quali non ultima l emotività. Personalmente essendo sempre stato attratto dai realizzatori, pur avendo selezionato segugi italiani usciti campioni dalle prove di lavoro, ho sempre avuto grosse difficoltà nel farli abbaiare la pastura. Come tutte le qualità che si discostano da quelle predatorie, sono da tenere sempre presenti nella selezione. Torniamo ora al comportamento a caccia. Nelle vicinanze della lepre alcuni si fermeranno a guardarsi attorno per vederla fuggire, altri procederanno a balzi per farla saltare o annuseranno gli steli della vegetazione, l eccitazione che li pervade sembrerà allontanarli dal mondo che li circonda (i cinofili lo chiamano il senso del selvatico). Lo scovo a vista avverrà con un urlo fatto spesso con la iii nelle femmine con la aaa oppure la ooo nei maschi ( i nostri vecchi dicevano vanno via con il fiato, perdono il fiato non inspirano più). Dei soggetti lo fanno anche non vedendo la preda, altri di consenso (in questa fase ci può stare) L inseguimento avverrà con muso ne alto ne radente al terreno, ma ad una altezza che consentirà al segugio di seguire sia la via al suolo che quella del campo odorante (Vedi Marcel S. Jean) Nella risoluzione dei falli o quando la lepre prenderà terreno vedremo il nostro segugio applicare il tartufo a terra e seguire fedelmente la traccia. La risoluzione del fallo verrà eseguita con sagacia, cioè senza perdersi d animo, insistendo nella risoluzione, e ognuno con il suo metodo, marcherà l ultima pesta, farà cerchi concentrici oppure tornerà indietro per capire se è stato fatto un raddoppio (questa ultima operazione dovrà essere fatta senza abbaiare, altrimenti incorreremo nel rebuffo, imballando così la muta). Un'altra situazione in cui il cane sarebbe opportuno che stesse zitto, è il riscovo. Il segugio accortosi che la traccia è diventata fredda, cioè che la lepre si è allontanata molto, naso a terra con passo allegro, a volte soffermandosi su una pedata, a volte bordando i cigli delle strade, dei forteti o delle siepi, sommessamente andrà a ritrovarla. Dei segugi nel pieno della seguita a fiato tengono la coda ferma e sembrano degli archi che si tendono e distendono in continuazione, è uno spettacolo coinvolgente anche per i neofiti. Vorrei a questo punto ribadire un concetto già espresso in precedenza cioè che il comportamento del cane varia in rapporto alle esperienze fatte. Ricordo della Margherita che non abbaiava più nelle vicinanze della lepre dopo averne catturate alcune e aveva poi cambiato modo di lavorare con la morte del compagno Filippo, segugio avvinto alla traccia. Finché lui era in vita, lei boschettava nei dintorni, in seguito iniziò a fare il suo lavoro. Margherita, in presenza di molte lepri, le cercava direttamente al covo, una, la rintracciava passo, passo. In coppia con la figlia Mia si

10 scambiava ad inseguire, mentre una rimaneva sull odorato l altra riannodava con tagli concentrici. Più di una volta mi accorsi che rifiutava la compagnia dei cani chiacchieroni e bugiardi o con poca valutazione dell odorato. Ma per sapere veramente se un cane è segugio, deve dirtelo lui, sembra una battuta, mentre è la verità. Diverse generazioni e anni dopo la Margherita, nacque il Mambo. Un giorno a caccia uscì da una piantagione di kiwi, ci guardò, e tutti e tre i presenti capimmo dalla sua espressione, che aveva qualcosa da dirci o da farci vedere. Lo seguimmo all interno del frutteto, ad un tratto si fermò a ispezionare e annusare un ciuffo di erba secca attorno ad una pianta, poi con la zampa estrasse un leprotto, e con il muso iniziò a spingerlo per farlo correre. Di una lepre che stava ferma non sapeva che farsene. Penso che altri cinofili potranno portare esempi simili. L accenno a questa mia mitica cagna mi induce a riproporre il discorso della selezione, dopo anni che io la pratico, avendo mantenuto come punto fermo il ceppo della Margherita, ho la presunzione di capire cosa hanno apportato altri cani nel nucleo originario. Per farmi capire meglio, se sono tipo Don Nando o Fioravanti. Chi è riuscito a fissarli nel cane ha impiegato tempo, intelligenza e ha avuto fortuna. Per dirla in breve, se accoppi con famiglie di segugi in cui è stata fatta una selezione oculata puoi progredire o mantenere un buon livello nei tuoi cani. Se invece incappi con l accoppiamento in un soggetto bravo, ma uscito per caso, o torni indietro, o non sai più dove sei finito. Il buono è un equilibrio instabile che si deve ricercare in continuazione e che è più facile trovare presso chi questa ricerca la pratica da molto tempo Se prendi un gatto da un contadino è facile che mangi i topi, ma quelli da salotto al massimo ti fregano la bistecca dal piatto. Spero in conclusione, di aver presentato molti aspetti che definiscono la specificità del segugio italiano, anche se è difficile definire le caratteristiche di differenziazione preminenti. Ad esempio Don Nando A. differisce il segugio italiano dagli altri perché in diversi soggetti possiamo riscontrare il metodo di cerchiare per riannodare la traccia. Zacchetti parla di iniziativa, fattore che lo differenzia specialmente dai Segugi Francesi. Pesenti Gritti dal giusto equilibrio esistente nello stesso soggetto, che ora usa il metodo sulla passata, ora avanza a memoria (cerca dove pensa che ci sia l odorato) o a istinto, o a intelligenza toccando i punti più significativi ma continui cioè dello stesso animale. Tutti e tre sono d accordo che nella fase di scovo, il cane deve saperti dire cosa sta facendo (un mio amico ha una cagna che prima di scovare si gira a guardarlo). Inoltre due dei fattori che possono contraddistinguere ulteriormente il comportamento del nostro cane quindi anche lo stile, risultano, secondo Mario Quadri, il S.I. ha un movimento ondulatorio del cranio più o meno marcato che evidenzia ogni singola annusata. Secondo me dal fatto che molti soggetti puntualizzano la traccia, in pratica soffermandosi sui punti significativi e manifestando con aumento della voce e dei movimenti danno importanza a quello che hanno rilevato. Questo metodo di comportarsi da il tempo ai compagni di recepire la valutazione fatta dai singoli, aumentando di fatto il dialogo e la comprensione tra i componenti della muta, infatti bisognerebbe avere, guardandoli, la sensazione o la certezza che esista un dialogo, e non un accozzaglia meccanica che a volte fa partire una lepre. E qui conviene ribadire un concetto fondamentale: non si ritengono validi i sistemi del gatto, della volpe, dei cani da ferma o da cerca, che si basano su alcune probabilità e situazioni meccaniche o

11 fortuite. Però i modi di agire del cane intelligente e esperto (Dante Alighieri Cagne studiose e conte ) spesso differiscono dal lavoro classico ma fanno concludere la cacciata in maniera proficua. E anche Colombi ha detto: Non si può penalizzare un comportamento positivo per la caccia, nelle prove di lavoro. Voglio infine toccare per ultimo, riportando una mia esperienza, l argomento: bellezza nel segugio. Era il 1980, e stavo partecipando ad una prova di lavoro in quel di Casina (RE). Avevo un cane bassetto tipo Giura, i miei amici lo chiamavano Tir. Appena liberato rilevò sulla carraia, e iniziò un bel lavoro con molta continuità di traccia. Il giudice Don Nando, esclamò: Questo, Artegiani, è un bello, bello cane. Usò persino una licenza poetica per descriverlo, però pensai che mi prendesse in giro, di solito me lo squalificavano. Solo quando conobbi a fondo don Nando capii che il suo concetto di bellezza si riferiva quasi esclusivamente allo stile, e alla capacità di avanzare in maniera sicura sulla traccia. Lo stesso Solaro definiva la bellezza armonica come il risultato di una unicità di stile di costruzione del cane, per conseguire questa rara forma di bellezza debbono concorrere una serie di fattori non sempre facili a riscontrarsi contemporaneamente in un animale. Da allora le mie osservazioni critiche sui cani da esposizione aumentarono maggiormente. Ho sempre riscontrato molte difficoltà nel far combaciare il lavoro e lo stile del nostro segugio con la lunghezza delle orecchie, con le canne nasali lunghe e montanine, con taglie superiori ai 55 cm o più di 20 kg di peso, con l assenza di bianco sia nel fulvo, che nel nero focato, con la mancanza di speroni, con cani che stanno nel quadrato, con garresi importanti. Inoltre nei soggetti da esposizione spesso ho trovato: poca passione venatoria, scarsa resistenza alle malattie, fisico debole e alcune difficoltà nella riproduzione. Per questi motivi ho sempre cercato di preservare solamente lo stile. Purtroppo mi ritrovo a tutt oggi ad iscrivere i miei cani come lepraioli dell Appennino, anche se sono simili ai segugi di Zacchetti o ai campioni di 60 anni fa, oppure assomigliano più al disegno di Del Vecchio che a quello del Solaro In questo scritto ho messo troppa carne al fuoco, e sembra che la mia ricerca non approdi a nulla. Può darsi che la razza come la verità non esista, e possiamo solo pensarla come divenire, come ricerca, come studio sulla morfologia funzionale e sulla trasmissibilità genetica comportamentale. Tuttavia penso che ne sia scaturito un fattore importante; cioè che lo stile mantiene la sua incolumità attraverso i secoli, che lo stile è il filo conduttore che unisce tutte le componenti che hanno creato il segugio italiano ed è l unico modo d essere con il quale può farsi sentire come nostro. Gianni Artegiani Abitazione: Cellulare:

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

LA NATURA E LA SCIENZA

LA NATURA E LA SCIENZA LA NATURA E LA SCIENZA La NATURA è tutto quello che sta intorno a noi: le persone, gli animali, le piante, le montagne, il cielo, le stelle. e tante altre cose non costruite dall uomo. Lo studio di tutte

Dettagli

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS Visto che le richieste in chat sono sempre maggiori ed è difficile riassumere in poche righe il sistema che utilizzo per fare risorse in poco tempo, ho pensato che

Dettagli

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING!

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING! COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING Grazie per aver scaricato questo EBOOK Mi chiamo Fabio Marchione e faccio network marketing dal 2012, sono innamorato e affascinato da questo sistema di business

Dettagli

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni. GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D. Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 HOLTER MONITOR Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 Lui. Che strano apparecchio, mi sembrava un lettore di cd, ma vedo che ha dei fili che finiscono sotto la tua maglietta... A che cosa servono? Lei.

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Mentore. Presentazione

Mentore. Presentazione Mentore Presentazione Chi è Mentore? Il Mio nome è Pasquale, ho 41 anni dai primi mesi del 2014 ho scoperto, che ESISTE UN MONDO DIVERSO da quello che oltre il 95% delle persone conosce. Mi sono messo

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Dr. Siria Rizzi 2013 - NLP Trainer ABNLP DEFINIZIONE DI PNL

Dr. Siria Rizzi 2013 - NLP Trainer ABNLP DEFINIZIONE DI PNL DEFINIZIONE DI PNL Programmazione: Neuro: L abilità di scoprire e utilizzare i programmi che facciamo funzionare (la comunicazione con noi e con gli altri) nel nostro sistema neurologico per ottenere obiettivi

Dettagli

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA A cura del 1 LA MATEMATICA: perché studiarla??? La matematica non è una disciplina fine a se stessa poichè fornisce strumenti importanti e utili in molti settori della

Dettagli

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto Indice Cominciamo 7 La curiosità di Alice 9 Un po di imbarazzo 25 Innamorarsi 43 Fare l amore 55 Concepimento 71 Gravidanza 83 La nascita 95 Il nostro corpo: le donne 111 Il nostro corpo: gli uomini 127

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Auguri mamma! Festa della mamma 2014 Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà

Dettagli

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato

Dettagli

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B (Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B A.s. 2010/2011 1 Con un genitore o di un adulto che ti conosce bene, rivivi il momento bellissimo della tua nascita e poi, con il suo aiuto, raccogli foto,

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Pillole di eventi di fundraising

Pillole di eventi di fundraising Pillole di eventi di fundraising Forlì, 11-12 settembre 2014 Mara Garbellini IL POTERE DEGLI EVENTI: TOCCARE CON MANO LA TUA ORGANIZZAZIONE Gli eventi sono occasioni reali, tangibili per donare e per partecipare

Dettagli

La scala maggiore. In questa fase è come se sapessimo il modo giusto di aprire la bocca per parlare ma non avessimo idea delle parole da dire

La scala maggiore. In questa fase è come se sapessimo il modo giusto di aprire la bocca per parlare ma non avessimo idea delle parole da dire La scala maggiore Ora che abbiamo dato un pò di cenni teorici e impostato sia la mano destra che la sinistra è venuto il momento di capire cosa suonare con il basso ( impresa ardua direi ), cioè quando

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI. elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013

QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI. elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013 QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013 F= risposta degli alunni/figli G = risposta dei genitori F: 1- Cosa pensi della dipendenza elettronica?

Dettagli

Obiettivo Principale: Spiegare come la stessa cosa possa essere realizzata in molti modi diversi e come, a volte, ci siano modi migliori di altri.

Obiettivo Principale: Spiegare come la stessa cosa possa essere realizzata in molti modi diversi e come, a volte, ci siano modi migliori di altri. 6 LEZIONE: Algoritmi Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10-25 Minuti (a seconda che tu abbia dei Tangram disponibili o debba tagliarli a mano) Obiettivo Principale: Spiegare come

Dettagli

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01

PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01 PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01 L enciclopedia visuale più completa sul mondo dei cani Una guida unica e pratica, di facile consultazione e con tutte le informazioni per conoscere e capire

Dettagli

Alunni:Mennella Angelica e Yan Xiujing classe 3 sez. A. A. Metodo per l intervista: video intervista con telecamera. video intervista con cellulare

Alunni:Mennella Angelica e Yan Xiujing classe 3 sez. A. A. Metodo per l intervista: video intervista con telecamera. video intervista con cellulare Alunni:Mennella Angelica e Yan Xiujing classe 3 sez. A A. Metodo per l intervista: video intervista con telecamera intervista con solo voce registrata video intervista con cellulare intervista con appunti

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

S- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi

S- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO MA COME TI TRUCCHI?! PER PERSONE CON DISABILITÀ. UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL

Dettagli

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare

Dettagli

!"#$%&%'()*#$"*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente

!#$%&%'()*#$*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente !"#$%&%'()*#$"*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente Il Terzo Pilastro del Biker Vincente La Mountain Bike e la Vita Ciao e ben ritrovato! Abbiamo visto nelle ultime due lezioni, come i dettagli siano fondamentali

Dettagli

Trascrizione completa della lezione Lezione 002

Trascrizione completa della lezione Lezione 002 Trascrizione completa della lezione Lezione 002 Adam: Salve, il mio nome e Adam Kirin: E io sono Kirin. Adam: e noi siano contenti che vi siete sintonizzati su ChineseLearnOnline.com dove noi speriamo

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP). In questa lezione abbiamo ricevuto Gabriella Stellutti che ci ha parlato delle difficoltà di uno studente brasiliano che studia l italiano in Brasile. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie

Dettagli

Attività Descrizione Materiali utilizzati

Attività Descrizione Materiali utilizzati Voglio un(a) Prato per giocare: ragazzina, colorata e accogliente Percorso di pianificazione partecipata e comunicativa per la definizione di linee guida per il nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

COME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.

COME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI. COMECOMPORTARSIERAPPORTARSICONALLIEVIEGIOCATORI DURANTELELEZIONIEGLIALLENAMENTI. CONSIGLIESUGGERIMENTI Siribadisce,comedettoinaltreoccasioniquandosièparlatodimetodologia,il concettodifondamentaleimportanzacheè:nondilungarsitroppodurantele

Dettagli

Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana.

Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana. CONTINUA L INTRODUZIONE ARCHITETTURA FENG SHUI Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana. 1. Parlando strettamente nell ambito del Feng Shui c'è anche da comprendere che esistono le Scuole classiche

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione!

START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione! START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione! MATERIALE Un pupazzetto a forma di uccellino in un cestino, inizialmente nascosto da qualche parte. Stampa della diapositiva 8, incollata

Dettagli

ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE

ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE Lavorando a circa cinquanta chilometri da dove vivo, la borsa risulta per me è essere uno strumento di sopravvivenza! Dentro di essa deve trovare spazio tutto ciò che ipoteticamente

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

#$%&' (%&#((%! &#)'!*'!+'$%(),! L Archivio liquido dell Identità arriva in Brasile, incontrando la comunità pugliese di San Paolo. Il cuore della città è l Edificio Italia, un altissimo palazzo che domina su l enorme estensione di questa

Dettagli

IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico)

IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico) IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico) [nota: Nel testo sono riportate tra virgolette alcune domande che insegnanti e studenti

Dettagli

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna molto probabilmente avrei un comportamento diverso. Il mio andamento scolastico non è dei migliori forse a causa dei miei interessi (calcio,videogiochi, wrestling ) e forse mi applicherei

Dettagli

Progetto <L Apprendista Cittadino >. Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza.

Progetto <L Apprendista Cittadino >. Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza. Progetto . Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza. Le tematiche offerte, gli spunti di riflessione, gli argomenti trattati sono risultati interessanti

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci

Dettagli

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE. Sai che cosa è la propriocezione? SI SENTIRE TUTTE LE PARTI DEL PROPRIO CORPO IN TESTA. Quindi essere padrone delle singole parti del proprio corpo in ogni momento

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa A ACQUISIZIONE INCARICO PRESENTAZIONE DA 1 MINUTO Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa Posso dare un occhiata veloce alla

Dettagli

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio

Dettagli

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

Il venditore di successo deve essere un professionista competente,

Il venditore di successo deve essere un professionista competente, Ariel SIGNORELLI A vete mai ascoltato affermazioni del tipo: sono nato per fare il venditore ; ho una parlantina così sciolta che quasi quasi mi metto a vendere qualcosa ; qualcosa ; è nato per vendere,

Dettagli

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. 2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano

Dettagli

Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale

Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale Enunciati atomici e congiunzione In questa lezione e nelle successive, vedremo come fare

Dettagli

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI la corsa, come qualsiasi altro movimento del nostro corpo è una sinergia di forze e allungamento un gioco di muscoli agonisti

Dettagli