Valutazione Ambientale

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1 Valutazione Ambientale del Piano di Sviluppo 2011 Rapporto Ambientale Volume Regione LIGURIA

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3 INDICE 1 Introduzione Struttura del rapporto regionale Modalità di collaborazione attivate per la VAS Fonti dati disponibili 4 2 Contesto Ambientale Caratterizzazione geografica Biodiversità ed aree protette Aree naturali protette Rete Natura Aree Ramsar Assetto del territorio Pianificazione territoriale 10 3 Contesto Sociale Demografia Uso del suolo Paesaggio e beni culturali, architettonici, monumentali e archeologici Siti UNESCO 13 4 Contesto Economico 14 5 Contesto Tecnico Pianificazione energetica regionale Stato della rete di trasmissione nazionale nell area del Nord Ovest d Italia 15 6 Interventi Nuove esigenze Interventi presenti in Piani precedenti già approvati Sintesi degli indicatori regionali 33 Indice 3

4 1 Introduzione 1.1 Struttura del rapporto regionale Il Rapporto Regionale relativo al Piano di Sviluppo (PdS) 2011 riporta i principali interventi previsti, suddivisi tra interventi in corso di concertazione, da avviare alla concertazione, privi di potenziali effetti significativi sull ambiente, al di fuori dell ambito VAS (in fase autorizzativa, autorizzati, in realizzazione, ecc.). Le informazioni relative all ambito regionale esaminato sono organizzate in quattro contesti: contesto ambientale formato dall accorpamento degli ambiti ambientale e territoriale); contesto sociale; contesto economico; contesto tecnico. Il Rapporto Ambientale Regionale, sarà pertanto organizzato come segue: Introduzione, che descrive le modalità di collaborazione regionale attivate per il processo di VAS a livello regionale nonché le fonti dei dati utilizzati per gli inquadramenti di cui ai capitoli successivi; Contesto Ambientale, che fornisce un sintetico inquadramento ambientale della regione oggetto dell analisi, di cui sottolinea le peculiarità in particolare per le componenti interessate dalla realizzazione del PdS; Contesto Sociale, che fornisce un sintetico inquadramento sociale della regione oggetto dell analisi, sottolineandone gli aspetti legati alla domanda di energia elettrica; dell economia regionale, anche in relazione a dati nazionali; Contesto Tecnico, che descrive lo stato della rete a livello regionale; Interventi, che sono oggetto della VAS, proposti sul territorio regionale. 1.2 Modalità di collaborazione attivate per la VAS La Regione Liguria e Terna hanno discusso i contenuti del protocollo d intesa, che attualmente è in fase di ultimazione. In particolare questo ha portato ad una proficua collaborazione con l Ufficio Politiche dell Energia del Dipartimento regionale dell Ambiente. 1.3 Fonti dati disponibili Le informazioni utilizzate per la redazione del presente documento derivano sia da una analisi della bibliografia disponibile, sia da fonti di dati territoriali georiferiti, che la Regione Liguria mette a disposizione, in riferimento al Protocollo di Intesa, sottoscritto in data 05/11/2009, che prevede lo scambio di dati per il perseguimento delle finalità del medesimo Protocollo. Si specifica inoltre che in data 23 dicembre 2010 Terna ha provveduto a formulare la richiesta dei dati in formato shape degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica regionale e provinciale. La regione Liguria ha risposto positivamente, con la trasmissione del CD ROM contenente i dati relativi al PTCP nei tre assetti relativamente alle indicazioni di livello locale. Per quanto riguarda il PTR non è stato divulgato in quanto non adottato. Tali documenti sono elencati nella seguente Tabella 1-1. Contesto Economico che fornisce un quadro sintetico sulle caratteristiche principali Tabella 1-1 Fonti di dati georiferiti disponibili a livello regionale. Nome Descrizione Copertura Scala/risoluzione Formato Aggiornamento CTR Database geografico costruito partendo dalla digitalizzazione degli elementi fondamentali della Carta Tecnica Regionale al tratto in scala 1:25.000/1: Tutto il territorio regionale 1: : Raster 4 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

5 2 Contesto Ambientale Il presente capitolo è volto ad analizzare, per la Regione Basilicata, il contesto ambientale in cui si inseriscono gli interventi del PdS della Rete di Trasmissione Elettrica per l anno In particolare viene fornito un breve inquadramento territoriale della regione, riportando in forma tabellare le caratteristiche principali del territorio dal punto di vista geografico e delle aree protette (paragrafi 2.1, 2.2 e 2.3) e si descrivono gli strumenti e le linee della pianificazione territoriale (paragrafo 2.4). Gli aspetti analizzati nei seguenti paragrafi sono quelli giudicati significativi, per quanto riguarda la pianificazione della rete elettrica, mentre vengono tralasciati altri aspetti che, seppur interessanti, non hanno relazioni rilevanti con il processo in esame. 2.1 Caratterizzazione geografica Nella seguente Tabella 2-2 si elencano i principali elementi geografici che caratterizzano il territorio regionale. Tabella 2-2 Principali caratteristiche geografiche del territorio regionale Liguria Confini Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Francia, Mar Ligure Rilievi montuosi Alpi Marittime, Appennino Ligure Laghi - Roja, Impero, Arroscia, Letimbro, Vara, Fiumi principali Tanaro, Bormida, Scrivia, Trebbia, Staffora Mari Mar Ligure Isole maggiori Gallinara, Bergeggi, Palmaria, Tito, Tinetto La Liguria è una regione settentrionale affacciata a sud sul Mar Ligure. Il territorio è montuoso (65%) e collinare (35%), non vi sono pianure e le coste sono quasi sempre a strapiombo sul mare. Figura 2-2 Rilievo altimetrico digitale e rete idrografica principale del territorio ligure Biodiversità ed aree protette Figura 2-1 Regione Liguria Nella seguente Tabella 2-1 sono riportati in modo schematico i parametri geografici relativi alla regione Liguria. Tabella 2-1 Parametri geografici per la regione Liguria Liguria Superficie (Km 2 ) Superficie rispetto all Italia (%) 1,7 Pianura (%) 0 Collina (%) 35 Montagna (%) Aree naturali protette 2 In Liguria sono presenti diverse tipologie di aree naturali protette, istituite per garantire il ripristino di habitat e la salvaguardia di specie a rischio di estinzione. 1 Fonte: NASA - Shuttle Radar Topographic Mission (SRTM) 90m Digital Elevation Data; SINAnet, ISPRA - Reticolo Idrografico Nazionale 1: Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 5

6 Tabella 2-3 Parchi e aree naturali protette nella regione Liguria Tipologia Codice Nome Estensione (ha) Parchi Nazionali EUAP1067 Parco Nazionale delle Cinque Terre EUAP0948 Area Naturale Marina Protetta Cinque Terre Aree Marine Protette EUAP0911 Area Marina Protetta Isola di Bergeggi 901,53 EUAP0949 Area Naturale Marina Protetta Portofino 346 Riserve Naturali Statali EUAP0087 Riserva naturale Agoraie di sopra e Moggetto 16 Altre Aree Naturali Protette Nazionali EUAP1174 Santuario per i Mammiferi Marini EUAP0452 Parco Naturale Regionale del Beigua 8.715,03 EUAP0453 Parco Naturale Regionale di Portofino 1.056,26 EUAP0716 Parco Naturale Regionale di Bric Tana 170 Parchi Naturali EUAP0964 Parco Naturale Regionale di Piana Crixia 794,71 Regionali EUAP0965 Parco Naturale Regionale dell Antola 4.837,64 EUAP0966 Parco Naturale Regionale dell Aveto 3.018,77 EUAP0968 Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra EUAP1168 Parco Naturale Regionale di Portovenere 273,91 Riserve Naturali Regionali Altre Aree Naturali Protette Regionali EUAP0191 Riserva Naturale Regionale dell Isola di Gallinara 11 EUAP0277 Riserva Naturale Regionale di Rio Torsero 4 EUAP0278 Riserva Naturale Regionale di Bergeggi 8 EUAP1064 Giardino Botanico di Pratorondanino 0,6 EUAP0856 Oasi Naturalistica Rio Solcasso 4,40 EUAP1076 Giardini Botanici Hanbury 19 EUAP0756 Area Protetta di Interesse Provinciale Arroscia Valloni 69,55 EUAP0758 Area Protetta di Interesse Provinciale Fiume Centa 59,05 EUAP0857 Area Protetta di Interesse Provinciale Cadibona 228,95 EUAP0858 Area Protetta di Interesse Provinciale Rocca del Falcone 149,30 EUAP0861 Area Protetta di Interesse Provinciale Giovo Ligure 333,36 EUAP0863 Area Protetta di Interesse Provinciale Costiera Celle Ligure e Varazze 24,10 EUAP0864 Area Protetta di Interesse Provinciale Torrente Sansobbia 10,80 EUAP0867 Area Protetta di Interesse Provinciale Monte Camulera 374,10 EUAP0869 Area Protetta di Interesse Provinciale Lago di Orsiglia 116,30 EUAP0872 Area Protetta di Interesse Provinciale Oasi Rocchetta Cairo 173,10 EUAP0874 Area Protetta di Interesse Provinciale Torrente Merula 2,70 EUAP0878 Area Protetta di Interesse Provinciale Collina del Deco 215,70 EUAP0281 Monumento Naturale Altopiano di Cariadeghe 491, Rete Natura 2000 In Liguria attualmente sono stati designati 7 ZPS e 126 SIC, elencati in Tabella 2-4, che appartengono alla lista di aree naturali protette della rete Natura Figura 2-3 Localizzazione delle principali aree protette in Liguria 6 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

7 Tabella 2-4 Aree appartenenti alla rete Natura 2000 in Liguria 3 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) ZPS SIC IT Piancavallo IT Saccarello - Garlenda 986 IT Sciorella IT Toraggio - Gerbonte IT Testa d'alpe - Alto IT Ceppo Tomena IT Beigua - Turchino IT Cima di Piano Cavallo Bric Cornia IT Monte Monega - Monte Prearba IT Monte Saccarello - Monte Fronté IT Monte Gerbonte IT Campasso - Grotta Sgarbu Du Ventu 105 IT Gouta - Testa d'alpe - Valle Barbaira IT Monte Ceppo IT Lecceta di Langan 238 IT Monte Toraggio - Monte Pietravecchia IT Croce della Tia Rio Barchei 660 IT Monte Carpasina IT Bosco di Rezzo IT Pizzo d'evigno IT Fondali Capo Berta - Diano Marina - Capo Mimosa 654 IT Monte Abellio 744 IT Castel d'appio 9,30 IT Roverino 336 IT Monte Grammondo - Torrente Bevera IT Torrente Nervia 44 IT Fiume Roia 120 IT Bassa Valle Armea 789 IT Monte Nero - Monte Bignone IT Pompeiana 184 IT Fondali Punta Maurizio - San Lorenzo al Mare - Torre dei Marmi 797 IT Fondali Riva Ligure - Cipressa 391 IT Fondali Arma di Taggia - Punta San Martino 450 IT Capo Berta 38 IT Capo Mortola 50 IT Fondali Capo Mortola - San Gaetano 335 IT Fondali San Remo - Arziglia 558 IT Piana Crixia 801 IT Rocchetta Cairo 156 IT Foresta della Deiva - Torrente Erro 886, IT Croce della Tia - Rio Barchei 660 IT Ronco di Maglio IT Bric Tana - Bric Mongarda 168 IT Tenuta Quassolo 35 IT Cave Ferecchi 37 IT Rocca dell'adelasia IT Foresta Cadibona 452 IT Fondali Varazze - Albisola 91 IT Monte Spinarda - Rio Nero 943 IT Bric Zerbi 711 IT Monte Carmo - Monte Settepani IT Lago di Osiglia 409 IT Finalese - Capo Noli 2782 IT Isola Bergeggi - Punta Predani 9,70 IT Rocca dei Corvi - Mao - Mortou IT Fondali Noli - Bergeggi 131 IT Monte Galero IT Monte Ciazze Secche Fonte: Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 7

8 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) IT Monte Ravinet - Rocca Barbena IT Fondali Finale Ligure 31 IT Castell'Ermo - Peso Grande IT Lerrone - Valloni 21 IT Isola Gallinara 10 IT Torrente Arroscia e Centa 189 IT Monte Acuto - Poggio Grande - Rio Torsero IT Fondali Loano - Albenga 502 IT Fondali Santa Croce - Gallinara - Capo Lena 231 IT Capo Mele 104 IT Fondali Capo Mele - Alassio 206 IT Conglomerato di Vobbia IT Rio di Vallenzona 118 IT Pian della Badia (Tiglieto) 249 IT Rio Ciaè IT Parco dell'antola IT Rio Pentemina 294 IT Lago Marcotto - Roccabruna - Gifarco - Lago della Nave IT Lago Brugneto 767 IT Parco dell'aveto IT Beigua - Monte Dente - Gargassa - Pavaglione IT Praglia - Pracaban - Monte Leco - Punta Martin IT Torre Quezzi 8,90 IT Monte Gazzo 443 IT Monte Fasce IT Val Noci - Torrente Geirato - Alpesisa 637 IT Monte Ramaceto IT Monte Caucaso 293 IT Monte Zatta - Passo Bocco - Passo Chiapparino - Monte Bossea IT Fondali Arenzano - Punta Ivrea 306 IT Fondali Nervi - Sori 608 IT Fondali Boccadasse - Nervi 526 IT Parco di Portofino IT Pineta - Lecceta di Chiavari 144 IT Rio Tuia - Montallegro 453 IT Fondali Golfo di Rapallo 82 IT Fondali Monte Portofino 540 IT Foce e medio corso del Fiume Entella 78 IT Punta Baffe - Punta Moneglia - Val Petronio IT IT Rocche di Sant'Anna - Valle del Fico 127 IT Fondali Punta di Moneglia 38 IT Fondali Punta Baffe 21 IT Fondali Punta Manara 87 IT Fondali Punta Sestri 14 IT Monte Verruga - Monte Zenone - Roccagrande - Monte Pu IT Rio Borsa - Torrente Vara 174 IT Rio di Colla 24 IT Monte Antessio - Chiusola 363 IT Monte Gottero - Passo del Lupo IT Deiva - Bracco - Pietra di Vasca - Mola IT Guaitarola 581 IT Monte Serro 262 IT Rio di Agnola 129 IT Fondali Punta Apicchi 44 IT Parco della Magra - Vara IT Monte Cornoviglio - Monte Fiorito - Monte Dragnone 718 IT Gruzza di Veppo 230 IT Zona Carsica Cassana 119 IT Torrente Mangia 11 IT Punta Mesco Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

9 Tipologia Codice Nome Estensione (ha) IT Costa di Bonassola - Framura 128 IT Fondali Punta Mesco - Rio Maggiore 546 IT Fondali Punta Picetto 14 IT Fondali Punta Levanto 57 IT Fondali Anzo 42 IT Zona Carsica Pignone 32 IT Costa Riomaggiore - Monterosso 169 IT Brina e Nuda di Ponzano 239 IT Portovenere - Riomaggiore - S. Benedetto IT Piana del Magra 577 IT Isole Tino - Tinetto 15 IT Isola Palmaria 164 IT Montemarcello IT Costa di Maralunga Aree Ramsar In Liguria non sono state istituite aree Ramsar. Figura 2-4 Distribuzione di aree SIC, ZPS e Ramsar in Liguria Assetto del territorio La superficie territoriale regionale è costituita per circa il 97% da aree montano-collinari e per il 2,4% da aree pianeggianti. La vicinanza dello spartiacque ligure-padano alla linea di costa determina valli di limitata estensione, strette e fortemente incise con corsi d acqua a regime torrentizio e versanti ad alta acclività. La portata delle aste fluviali di maggior entità hanno generalmente una portata contenuta, ma soggetta a notevoli aumenti durante il periodo delle piogge. 4 Fonte: Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Elenco Ufficiale dei siti RAMSAR - Natura 2000, SIC e ZPS 2010 Il territorio ligure è il risultato di dinamiche morfogenetiche, unito ad un millenario modellamento antropico del suolo, rimosso, rimaneggiato e distribuito lungo il versante per costruire aree piane coltivabili sistemate a fasce terrazzate, tipiche del paesaggio ligure. La superficie interessata da fenomeni di instabilità dei versanti ricopre oltre 424 km 2, pari a circa l 8% del territorio regionale. La pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell 8 agosto 2001 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 maggio 2001, sancisce l entrata in vigore del Piano stralcio per l'assetto Idrogeologico - brevemente denominato PAI - adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 18 del 26 aprile Il PAI contiene anche l'individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, nella parte del territorio collinare e montano. Le condizioni di dissesto idraulico e idrogeologico del territorio considerate sono riferite a cinque tipologie di fenomeni maggiormente prevalenti, tra le quali frane ed esondazioni. Le classi di rischio individuate sono riconducibili alle seguenti definizioni che esprimono le conseguenze attese a seguito del manifestarsi dei dissesti: moderato R1 per il quale sono possibili danni sociali ed economici marginali; medio R2 per il quale sono possibili danni minori agli edifici e alle Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico 196 Autorità di bacino del fiume Po infrastrutture che non pregiudicano l incolumità delle persone, l agibilità degli edifici e lo svolgimento delle attività socio-economiche; elevato R3 per il quale sono possibili problemi per l incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi e l interruzione delle attività socio-economiche, danni al patrimonio culturale; Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 9

10 molto elevato R4 per il quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici e alle infrastrutture, danni al patrimonio culturale, la distruzione di attività socio-economiche. Tabella 2-5 Percentuale di comuni soggetti a diverse classi di pericolosità per tipologia di dissesto Esondazione Classe Liguria 98,3 1, Frana Classe Liguria 10,2 0 42,4 27,1 20,3 Dallo studio eseguito nel 2007 per il Rapporto sulle frane in Italia (2007), in Liguria sono state censite fenomeni franosi e, circa la metà di questi (3.771) sono avvenuti nella provincia di Genova, come esplicitato nella tabelle che segue. Tabella 2-6 Aree soggette a fenomeni franosi Area totale in frana Provincia Numero di frane (Km 2 ) Genova ,03 Savona ,78 Imperia ,78 La Spezia ,79 TOTALE , Pianificazione territoriale La coerenza esterna del PdS rispetto alla pianificazione territoriale è attuata attraverso l applicazione della metodologia dei criteri ERPA, che considera e integra al proprio interno i vincoli pianificatori. Tale approccio costituisce uno strumento appropriato per la ricerca di ipotesi localizzative coerenti con la pianificazione territoriale e di settore di livello regionale o locale. La coerenza esterna del piano non significa assenza di interferenze dell area di studio, a livello attuativo, a maggiore ragione a livello strutturale e strategico, con aree soggette a vincoli e tutele. Si demanda al livello progettuale la funzione di risolvere e minimizzare le interferenze residue tra il tracciato ed le aree soggette a tutela nell ambito del quadro programmatico dello Studio di Impatto Ambientale e attraverso gli strumenti previsti dai piani stessi per la gestione delle interferenze. In Liguria sono attualmente presenti diversi strumenti attorno a cui ruota la pianificazione del territorio che sono elencati e descritti nella Tabella 2-7 che segue. Nella Tabella 2-8 sono invece elencati gli strumenti di pianificazione a livello provinciale. Tabella 2-7 Pianificazione territoriale della regione Liguria Strumento di pianificazione Atto di approvazione Ruolo Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico (PTCP) Piano Territoriale Regionale (PTR) Piano di Gestione dell Appennino Settentrionale Piano Energetico Ambietale Regionale (PEAR) D.C.R. n. 6 del 25 febbraio 1990 P.D.C.R. n. 33 del 6 agosto 2003 D.C.I. n. 206 del 24 febbraio 2010 (adottato) D.G.R. nel 2004 È uno strumento preposto per governare sotto il profilo paesistico le trasformazioni del territorio ligure, facendo riferimento all assetto insediativo, geomorfologico e vegetazionale. Completa l'azione regionale di ridefinizione delle condizioni di tutela del patrimonio paesaggistico, definendo gli indirizzi da perseguire in relazione all'assetto del territorio regionale, esprimendoli in termini di tutela, di funzioni, di livelli di prestazione e di priorità di intervento da assegnare alle sue diverse parti e ai singoli sistemi funzionali. Gli obiettivi del Piano sono così riassumibili: non deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali e sotterranei e protezione, miglioramento e ripristino dei medesimi; raggiungimento dello stato buono entro il 2015, che consiste per le acque superficiali in buono stato ecologico e buono stato chimico e per le acque sotterranee in buono stato chimico e buono stato quantitativo ; progressiva riduzione dell inquinamento da sostanze pericolose prioritarie e arresto o graduale eliminazione di emissioni, scarichi e perdite di sostanze pericolose prioritarie; raggiungimento degli standard ed obiettivi fissati per le aree protette dalla normativa comunitaria. È lo strumento principale attraverso il quale la Regione programma e indirizza nel proprio territorio gli interventi strategici in tema di energia. Tabella 2-8 Pianificazione a livello provinciale in Liguria Strumento di pianificazione Atto di approvazione Ruolo Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della provincia di Genova D.C.P. n. 1 del 22 gennaio 2002 e successive varianti Il Piano è sede di esplicitazione e di raccordo delle politiche territoriali della provincia, nonché sede di raccordo e di coordinamento della strumentazione urbanistica dei Comuni del territorio provinciale. 10 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

11 Strumento di pianificazione Atto di approvazione Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della provincia di Imperia Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della provincia di Savona Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della provincia di La Spezia D.C.P. n. 79 del 25 novembre 2009 D.C.P. n. 42 del 28 luglio 2005 D.C.P. n. 127 del 12 luglio 2005 Ruolo Nelle politiche per il territorio, si confrontano e si intrecciano due grandi linee d'azione: quella delle grandi opere, che punta a definire un insieme selezionato di interventi strategici di grande rilevanza; quella dell'intervento diffuso, che privilegia l'azione capillare di recupero e manutenzione del territorio nelle sue diverse componenti, insediativa, ambientale, infrastrutturale. Gli obiettivi strategici sono relativi a: l organizzazione del sistema portuale e della logistica; le infrastrutture per la mobilità e i trasporti; l innovazione del turismo costiero; la riqualificazione urbana; la riorganizzazione insediativa e la conservazione territorio agricolo; la valorizzazione del paesaggio; la costruzione del sistema delle aree protette e della rete ecologica; la conservazione dell ambiente marino e costiero; la promozione delle condizioni della sicurezza territoriale; l innovazione del patrimonio rurale, l accoglienza e la fruizione, la nuova imprenditorialità. Al Piano sono assegnati i seguenti compiti: definire un immagine condivisa del territorio e della comunità che lo abita, attraverso la rappresentazione delle risorse da valorizzare, dei problemi da risolvere e delle prospettive di sviluppo; indicare gli obiettivi da perseguire e le strategie conseguenti; definire le condizioni da rispettare negli interventi volti alla trasformazione del territorio o che comunque comportino una trasformazione significativa dello stesso; prefigurare un insieme di azioni preordinate alla conservazione e allo sviluppo del territorio, in forma di programmi, progetti e politiche. Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 11

12 3 Contesto Sociale 3.1 Demografia I dati socio-demografici fondamentali indicano, al censimento ISTAT 2001, una popolazione totale di circa abitanti (Tabella 3-1). Le caratteristiche sociali economiche e geografiche della Regione determinano una densità pari a circa 297,8 ab/km 2, contro una media nazionale di 199,3. Popolazione residente in Liguria Maschi Femmine Figura 3-2 Distribuzione della popolazione per sesso Uso del suolo Nella seguente Figura 3-3 si riporta una rappresentazione dell uso del suolo in Liguria. Figura 3-1 Ampiezza demografica dei comuni della Liguria 5 Genova è il capoluogo regionale e città più popolata, gli altri capoluoghi sono La Spezia, Savona ed Imperia; fra le altre città ricordiamo San Remo. Tabella 3-1 Caratteristiche demografiche della regione Liguria Parametro Liguria Popolazione (abitanti) Densità Province ,8 ab./km² Genova, Imperia, Savona, La Spezia Figura 3-3 Uso del suolo sul territorio del Liguria 7 Dalla carta è evidente la prevalenza nel territorio regionale del verde nell entroterra e le urbanizzazioni allineate principalmente lungo la costa e i fondovalle principali. Il territorio regionale è formato da una superficie boscata pari al 75% dell intera superficie, da una 5 Fonte: ISTAT - Atlante di geografia statistica e amministrativa 6 Dati ISTAT al Fonte: European Environmental Agency - Corine land cover 2000 (CLC2000) 100 m - version 12/ Raster data on land cover for the CLC2000 inventory 12 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

13 superficie coltivata ridotta al 18,76% e da una superficie urbanizzata pari al 5,73%, distribuita quasi esclusivamente sull arco costiero. La superficie agricola intensiva risulta circa il 6%. 3.3 Paesaggio e beni culturali, architettonici, monumentali e archeologici Tabella 3-2 Siti UNESCO in Liguria Nome Anno di nomina Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) Siti UNESCO In Liguria sono presenti i siti UNESCO elencati nella sottostante Tabella. Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 13

14 4 Contesto Economico L'economia ligure è meno legata all'industria pesante rispetto al passato. L'agricoltura si concentra soprattutto su prodotti ad alto reddito: fiori, frutta, ortaggi, uva da vino ed olive; la pesca ha importanza minore. I settori industriali più sviluppati sono quelli siderurgico, metallurgico, cantieristico, petrolchimico, elettrotecnico ed alimentare; il terziario assorbe un gran numero di lavoratori ed è legato ai porti di Genova (uno dei più importanti in Italia) e Savona. Il turismo è un'ottima risorsa ed è incentivato dalla bellezza dei paesaggi e dal clima favorevole. Il tasso di disoccupazione medio regionale è pari al 5,4% (calcolato su dati del 2008). Tabella 4-1 Principali parametri economici per la regione Liguria (in k ) Parametro Liguria Italia Prodotto interno lordo , ,1 Importazioni nette 1.881, ,9 Totale , ,0 % sul valore nazionale (totale) 2,88% - Tabella 4-2 Occupati per settore nella regione Liguria (media annua in migliaia di unità) Occupati Liguria Italia Agricoltura, silvicoltura e pesca 17, ,9 Industria 137, ,0 Servizi 524, ,9 Totale 679, ,8 % sul valore nazionale (totale) 27,0 - Figura 4-1 Suddivisione dell impiego nei tre settori produttivi 14 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

15 5 Contesto Tecnico 5.1 Pianificazione energetica regionale Il Piano Energetico Ambientale Regionale è stato approvato dal Consiglio Regionale nel Attraverso questo documento la Regione intende perseguire nella sua politica energetica i seguenti obiettivi: aumento dell efficienza energetica; stabilizzazione delle emissioni climalteranti ai livelli dell anno 1990; raggiungimento del 7% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili. Nel 2009 con la Delibera del Consiglio Regionale n.3 sono stati approvati gli aggiornamenti degli obiettivi del PEAR per l energia eolica. dagli 8 Megawatt di potenza installata individuati originalmente come obiettivo di sviluppo si è passati a 120 MW, con un incremento pari a 15 volte. L'obiettivo quantificato in 120 MW contribuirà anche in modo sostanziale all'ulteriore incremento della quota di produzione da fonti rinnovabili rispetto al fabbisogno energetico regionale, originariamente fissata al 7% ed anch'esso già raggiunto. 5.2 Stato della rete di trasmissione nazionale nell area del Nord Ovest d Italia La regione Piemonte registra un deficit fabbisogno/produzione che, contestualmente al fenomeno di trasporto della potenza dall estero (Svizzera e Francia) e dalle regioni limitrofe (Liguria e Valle d Aosta) verso la Lombardia, può causare notevoli problemi di sicurezza di esercizio, prevalentemente in relazione al rischio di indisponibilità di elementi di rete primaria. In particolare, la capacità di trasporto della rete AAT sulla sezione Ovest/Est risulta insufficiente ed i notevoli transiti generano, in condizioni N-1, rischi di impegni insostenibili sia sulla rete primaria a 380 kv e 220 kv sia sulla rete 132 kv che alimenta le isole di carico laddove é presente un parallelismo con la rete primaria. Tale condizione si è aggravata con l entrata in esercizio di nuova capacità produttiva nell area (Leynì, Moncalieri, Livorno Ferraris) e potrebbe peggiorare nel medio/lungo periodo con l entrata in esercizio di nuova capacità produttiva (Torino N) e di ulteriore potenza in importazione dalla frontiera. Inoltre, la crisi ha comportato una riduzione dei consumi senza ridurre al contempo la produzione regionale causando quindi transiti maggiori sulla rete di trasmissione. Altre criticità relative alla rete 220 kv sono evidenziabili nella città di Torino - i cui elettrodotti sono ormai sottodimensionati in relazione all accresciuta domanda di potenza - e nella Valle d Aosta, ove la notevole produzione idroelettrica e l import dalla Svizzera possono subire severe limitazioni a causa della inadeguatezza della rete. Infine sono emerse negli ultimi anni notevoli limitazioni all evacuazione in sicurezza della potenza prodotta/importata nella regione Liguria. Tali criticità potrebbero aggravarsi già nel breve periodo qualora nuova capacità produttiva oppure nuova capacità in importazione dalla frontiera si renda disponibile, limitando notevolmente i transiti verso l area Centro Nord del Paese. Criticità rete 380 kv Criticità rete 220 kv Criticità rete AT Figura 5-1 Principali aree di criticità nell area del Nord Ovest d Italia 8 Bilancio Regione Liguria (produzione, consumi e scambi) La Liguria presenta consumi elevati nei settori terziario e domestico, con l industria che si mantiene comunque non predominante. L energia richiesta risente poco della crisi con un trend dei consumi che assume un andamento pressoché costante. 8 Fonte: PdS 2011 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 15

16 Liguria: storico produzione/richiesta Produzione: Energia Richiesta (GWh): Produzione al netto dei pompaggi Industria Terziario Domestico Agricoltura Altro Figura 5-2 Storico produzione/richiesta Inoltre si contraddistingue per un elevato valore di produzione di energia elettrica garantita per la quasi totalità da impianti termoelettrici tradizionali. Tale produzione, in esubero rispetto al fabbisogno regionale ma in netto calo rispetto al 2008 (-23%), consente alla Liguria di esportare verso le regioni limitrofe e, soprattutto nella stagione estiva, di aiutare la costa azzurra francese a garantire la copertura del carico ottenendo in definitiva un saldo scambi con l estero quasi nullo sull unica linea di interconnessione. Il calo della produzione ha ridotto sensibilmente il surplus di energia del 2009 e di conseguenza gli scambi regionali. Liguria: bilancio energetico 2009 CONSUMI+EXPORT IMPORT+PRODUZIONE export regionale GWh Surplus GWh import estero 5 GWh fotovoltaica 0,05% eolica 0,33% idroelettrica 3% agricoltura 0,5% trazionefs 5% perdite 296 GWh industria 24% domestico 30% Energia Richiesta GWh Produzione Netta GWh terziario 41% termoelettrica 97% consumi% produzione % Figura 5-3 Bilancio energetico Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

17 6 Interventi Il PdS 2011 della Rete di Trasmissione Nazionale suddivide gli interventi in: Nuove esigenze, descritte all interno della Sezione I; Interventi previsti nei precedenti Piani di Sviluppo, desctitti all interno della Sezione II. Gli interventi di sviluppo sono classificati in base alle principali esigenze che li hanno determinati ed ai benefici che apportano sulla rete di trasmissione nazionale, secondo quanto esposto nella tabella che segue. Tabella 6-1 Classificazione degli interventi secondo le motivazioni Sezione Motivazioni PdS 2011 Sezione I Sezione II Riduzione delle congestioni Qualità del servizio Riduzione dei poli limitati e dei vincoli alla capacità produttiva Interconnessioni con l Estero Sviluppo aree metropolitane In base alla tipologia, l intervento si classifica come descritto nella Tabella 6-2 che segue. Tabella 6-2 Classificazione tipologie degli interventi Termine Tipologia degli interventi Elettrodotti Razionalizzazioni Stazioni Consistono nella costruzione di nuovi collegamenti fra due o più nodi della rete o nella modifica/ricostruzione di elettrodotti esistenti. Si tratta di interventi complessi che coinvolgono più elementi di rete contemporaneamente e che spesso prevedono la dismissione di alcune porzioni di RTN. Queste si mettono in atto generalmente a seguito della realizzazione di grandi infrastrutture (stazioni o elettrodotti) quali opere di mitigazione ambientale o a seguito di attività di rinnovo / riassetto impianti, ma possono derivare anche da istanze avanzate dalle Amministrazioni locali. Riguardano non solo la realizzazione di nuove stazioni elettriche, ma anche il potenziamento e l ampliamento di stazioni esistenti mediante l incremento della capacità di trasformazione (installazione di ulteriori trasformatori o sostituzione dei trasformatori esistenti con macchine di taglia maggiore) o la realizzazione di ulteriori stalli o di intere sezioni per la connessione di nuovi elettrodotti (anche per distributori o operatori privati) o di nuove utenze. Nei seguenti paragrafi sono descritti in dettaglio gli interventi che interessano la regione Liguria. 6.1 Nuove esigenze Nome intervento Incremento della capacità di interconnessione con la Francia ai sensi della legge 99/2009 Tabella 6-3 Nuove esigenze (Sez. 1 PdS 2011) Tipologia intervento Altre Regioni Livello attuale Anno stimato Elettrodotto Adeguamento portate elettrodotti 220 kv Elettrodotto Piemonte, Valle d Aosta Emilia Romagna, Piemonte Strategico Strategico Da definire Da definire Incremento della capacità di interconnessione con la Francia ai sensi della legge 99/2009 anno: da definire Ai sensi della legge 99/2009 Disposizioni per lo sviluppo e l internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, all articolo 32, nell ambito delle collaborazioni con la Francese RTE, gli studi in merito alla possibilità di incrementare nei prossimi anni la capacità di interconnessione fra i due Paesi, hanno tenuto conto in particolare dei rinforzi già previsti nei precedenti Piani. Il nuovo interconnector dovrà essere associato a rinforzi di rete nel territorio italiano che ne consentano la piena fruibilità, garantendo una maggiore capacità di trasporto dal nodo di collegamento dell interconnector ai carichi del centro nord Italia, attraverso una direttrice elettrica che potrà interessare preferenzialmente le regioni Liguria e Toscana, eventualmente valutando l opportunità di up-grade di asset esistenti. Adeguamento portate elettrodotti 220 kv anno: da definire Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 17

18 Al fine di consentire l utilizzo della piena capacità di trasporto, saranno rimossi gli attuali vincoli presenti sull elettrodotto 220 kv Vignole-S.Colombano. 18 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

19 Nome intervento Livello di avanzamento STRATEGICO Esigenza individuata nel PDS 2011 Data stimata di presentazione in iter autorizzativo delle opere A. Finalità INCREMENTO DELLA CAPACITÀ DI INTERCONNESSIONE CON LA FRANCIA AI SENSI DELLA LEGGE 99/2009 DA DEFINIRE Tipologia ELETTRODOTTO, STAZIONE Regioni coinvolte LIGURIA, PIEMONTE, VALLE D AOSTA Motivazioni elettriche INTERCONNESSIONE CON L ESTERO Ai sensi della legge 99/2009 Disposizioni per lo sviluppo e l internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, all articolo 32, nell ambito delle collaborazioni con la Francese RTE, gli studi in merito alla possibilità di incrementare nei prossimi anni la capacità di interconnessione fra i due Paesi, hanno tenuto conto in particolare dei rinforzi già previsti nei precedenti Piani. Il nuovo interconnector dovrà essere associato a rinforzi di rete nel territorio italiano che ne consentano la piena fruibilità, garantendo una maggiore capacità di trasporto dal nodo di collegamento dell interconnector ai carichi del centro nord Italia, attraverso una direttrice elettrica che potrà interessare preferenzialmente le regioni Liguria e Toscana, eventualmente valutando l opportunità di upgrade di asset esistenti. Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 19

20 B. Caratteristiche generali Indicatore complessivo REGIONE LIGURIA Ambientale Tecnico 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 Economico Perimetro [km] 228 Superficie dell'area di studio [ha] Tecnico [n] 0,42 Economico [n] 0,00 Sociale [n] 0,40 Ambientale [n] 0,18 Incremento della capacità di interconnessione con la Francia ai sensi della legge 99/2009 Sociale Codice indicatore Denominazione indicatore Peso indicatore Descrizione Valori Unità di misura DIMENSIONE TECNICA T01 Riduzione del rischio di disservizio elettrico 0,20 [n] T02 Livello di sicurezza in condizioni degradate della rete 0,20 [n] T03 Rimozione dei limiti di produzione 0,15 [n] 1,00 S > 20 < 45 % [Km2] 58 T04 Superfici a pendenza molto elevata 0,15 S > 45 % [Km2] 30 Valore normalizzato [n] 0,30 Ampiezza area intervento [m] T05 Non-linearità 0,10 Lunghezza area intervento [m] Rapporto dimensioni [n] 2,24 Valore Normalizzato [n] 0,26 Infrastrutture peso 3 [n] 12 T06 Interferenze con infrastrutture 0,10 Infrastrutture peso 2 [n] 244 Somma pesata interferenze [n] 524 Valore Normalizzato [n] 0,99 Aree di tipo R1 [m2] T07 Aree ad elevata pericolosità idrogeologica 0,10 Aree di tipo R2 [m2] 0 Valore Normalizzato [n] 1,00 DIMENSIONE ECONOMICA E01 Riduzione delle perdite di rete 0,25 Valore Normalizzato [n] E02 Riduzione delle congestioni 0,25 Valore Normalizzato [n] E03 Costo intervento 0,25 NON CALCOLABILE E04 Profittabilità 0,25 Valore Normalizzato [n] DIMENSIONE SOCIALE S01 Qualità del servizio 0,10 Valore Normalizzato [n] Abitanti [n] S02 Pressione relativa dell intervento 0,10 Lunghezza Rete [m] Densità rete per abitante [n/m] 0,83 Valore Normalizzato [n] 0,65 Superficie area edificata [m2] S03 Urbanizzato - Edificato 0,10 Percentuale di edificato [%] 1,2 Valore Normalizzato [n] 0,99 S04 Aree idonee per rispetto CEM 0,05 Area esclusa da CEM [m2] Percentuale di area [%] 98 Valore Normalizzato [n] 0,98 S05 Aree agricole di pregio 0,05 NON CALCOLABILE S06 Aree di valore culturale e paesaggistico 0,05 S07 S08 Elementi culturali e paesaggistici puntuali 0,10 NON CALCOLABILE S09 Interferenza con la fruizione di beni culturali e paesaggistici 0,10 NON CALCOLABILE S10 S11 Aree con buona capacità di mascheramento 0,05 S13 Visibilità dell intervento 0,10 Percentuale di aree [%] 92 Valore normalizzato [n] 0,92 Percentuale di aree [%] Valore normalizzato [n] Percentuale di aree [%] Valore normalizzato [n] AREA cartografica [m2] AREA reale [m2] Indice copertura boschiva [n] 1,58 Valore indicatore [n] 1,71 Valore Normalizzato [n] 1,00 Percentuale di aree [%] 9 Valore Normalizzato [n] 0,09 Percentuale di aree [%] 90 Valore Normalizzato [n] 0,90 DIMENSIONE AMBIENTALE Aree di pregio R1 [m2] Aree di pregio R2 [m2] A01 Aree di pregio per la biodiversità 0,20 Somma pesata aree [m2] Somma aree [m2] Valore Normalizzato [n] 0,64 A02 Attraversamento di aree di pregio per la biodiversità 0,20 NON CALCOLABILE A03 Coerenza con la pianificazione territoriale e paesaggistica Interferenza con aree di grande fruizione per interesse naturalistico, paesaggistico e culturale Patrimonio forestale ed arbusteti potenzialmente interessati Area foreste e arbusteti [m2] Valore normalizzato [n] 0,42 A04 Emissioni evitate di gas climalteranti 0,15 Valore normalizzato [n] A05 Rimozione vincoli di produzione da fonti rinnovabili 0,15 Valore normalizzato [n] A06 Aree preferenziali 0,10 Aree preferenziali [m2] Valore Normalizzato [n] 0,05 A07 Interferenze con reti ecologiche 0,05 NON CALCOLABILE A08 Attraversamento di reti ecologiche 0,05 NON CALCOLABILE 0,10 0,05 S12 Aree con buone capacità di assorbimento visivo 0,05 0,10 C. Caratteristiche tecniche Il nuovo interconnector sarà associato a rinforzi di rete nel territorio italiano che ne consentano la piena fruibilità, garantendo una maggiore capacità di trasporto dal nodo di collegamento dell interconnector ai carichi del centro nord Italia, attraverso una direttrice elettrica che potrà interessare preferenzialmente le regioni Liguria e Toscana, eventualmente valutando l opportunità di up-grade di asset esistenti. 20 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

21 D. Percorso dell esigenza - E. Localizzazione dell area di studio Regione Figura 6-1 Area di studio Superficie Regione (km 2 ) Liguria Piemonte Valle d Aosta TOTALE AREA DI STUDIO Superficie Area di studio (km 2 ) Nella seguente tabella si elencano i principali elementi geografici che caratterizzano l area di studio. Tabella 4 Parametri geografici dell area di studio nella regione Liguria Parametri Area di Studio Rilievi montuosi Alpi Liguri Laghi principali - Fiumi principali Roja, Arroscia Mari Mar Ligure Altitudine minima 0 Altitudine massima Altitudine media 652 Area di Studio (m s.l.m.) Figura 6-2 Rilievo altimetrico digitale e rete idrografica principale dell area di studio L area di studio comprende quasi totalmente la provincia di Imperia e in minima parte quella di Savona. Le aree interessate sono in prevalenza a morfologia montuosa e interessano nel settore limitrofo al confine nazionale le Alpi Liguri procedendo verso la costa la morfologia è collinare e lo sbarramento creato lungo il litorale dalle strutture collinari garantisce un riparo dai venti freddi e mitiga il clima dell area. Sono presenti alcuni corsi d acqua che scorrono nel loro tratto finale nell area in esame quali il Roia o l'arroscia, torrente che scorre totalmente in territorio ligure; lungo 38 km scorre nelle province di Imperia e Savona e nasce sulle Alpi Liguri. Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 21

22 F. Analisi ambientale e territoriale dell area di studio Biodiversità 9 Altre Aree Naturali Protette Nazionali Altre Aree Naturali Protette Regionali ZPS SIC Parchi ed aree protette Tabella 5 Parchi e aree protette presenti in Liguria e interessate dall area di studio Superficie totale Superficie interessata Codice Nome (ha) (ha) Rete Natura 2000 Codice EUAP1174 Santuario per i mammiferi marini ,2 EUAP1076 Giardini botanici Hanbury 19,8 19,8 Tabella 6 ZPS e SIC presenti in Liguria e interessate dall area di studio Superficie totale Nome (ha) IT Piancavallo IT Saccarello - Garlenda IT Sciorella IT Toraggio - Gerbonte IT Testa d'alpe - Alto IT Ceppo Tomena IT Cima di Piano Cavallo - Bric Cornia IT Monte Monega - Monte Prearba IT Monte Saccarello - Monte Fronté IT Monte Gerbonte IT Campasso - Grotta Sgarbu Du Ventu IT Gouta - Testa d'alpe - Valle Barbaira IT Monte Ceppo IT Lecceta di Langan IT Monte Toraggio - Monte Pietravecchia IT Monte Carpasina IT Bosco di Rezzo IT Pizzo d'evigno IT Monte Abellio IT Castel d'appio 9,3 9,3 IT Roverino IT Monte Grammondo - Torrente Bevera IT Torrente Nervia 43,9 43,9 IT Fiume Roia IT Bassa Valle Armea IT Monte Nero - Monte Bignone IT Pompeiana IT Fondali Arma di Taggia - Punta San Martino 449 0,1 IT Capo Mortola 50 49,2 IT Fondali Capo Mortola - San Gaetano 338 0,2 IT Fondali San Remo - Arziglia 563 2,2 IT Monte Spinarda - Rio Nero IT Bric Zerbi 710 1,4 IT Monte Galero IT Castell'Ermo - Peso Grande IT Lerrone - Valloni 20,8 1,1 Aree Ramsar Non sono presenti aree RAMSAR nell area di studio. Superficie interessata (ha) 9 Fonti: Parchi ed aree protette (MATTM 2004) Rete Natura 2000 (MATTM Dicembre 2010) 22 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

23 Figura 6-3 Localizzazione delle aree protette Figura 6-4 Localizzazione delle aree Natura 2000 e aree RAMSAR Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 23

24 Demografia Nella tabella che segue sono riportati i valori ISTAT aggiornati al 2008, relativi alla popolazione e densità della regione Liguria. I dati ricavati si riferiscono all intero territorio comunale interessato dall area di studio anche se non totalmente incluso. Popolazione Regione Densità Regione (ab./km²) 297,8 30,4 Province comprese nell area di studio Imperia, Savona Popolazione Comuni dell area di studio Densità Comuni dell area di studio (ab./km²) Figura 6-6 Carta di uso del suolo dell area di studio Figura 6-5 Ampiezza demografica dei comuni Nella tabella sottostante si evidenzia che le province di Imperia e Savona, comprese nell area di studio, hanno un tasso di variazione della popolazione annuo positivo. Provincia Tasso di variazione medio annuo Imperia 0,99 Savona 0,67 Uso del suolo Nella seguente figura si riporta la rappresentazione dell uso del suolo dell area analizzata. L area di studio per quanto riguarda la regione Liguria, è caratterizzata da prevalenza di aree a prevalenza di boschi misti, a conifere e latifoglie, con pascoli e brughiere (78,7%), in misura minore ma cospicua da aree agricole frutteti e vigneti (18,4%). Il tessuto urbano continuo e discontinuo è poco sviluppato (1,2% circa), la presenza di aree industriali o commerciali è molto scarsa. Tabella 7 Uso del suolo e infrastrutture comprese nell area di studio in Liguria Uso del suolo prevalente % Territori agricoli, uliveti 18,4 Tessuto urbano continuo e discontinuo 1,2 Aree industriali e commerciali, portuali 0,2 Boschi misti, conifere, latifoglie, pascoli e brughiere, vegetazione sclerofilia 78,7 Spiagge, dune e sabbie 1,1 Infrastrutture Km Autostrade 86 Viarie Strade Statali 126 Strade Provinciali Ferroviarie 80 Paesaggio e beni culturali, architettonici, monumentali e archeologici Siti UNESCO Non sono presenti siti UNESCO nel settore ligure dell area di studio. 24 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna

25 Nome intervento ADEGUAMENTO PORTATE ELETTRODOTTI 220 KV Livello di avanzamento STRATEGICO Esigenza individuata nel PDS 2011 Data stimata di presentazione in iter autorizzativo delle opere A. Finalità DA DEFINIRE Tipologia ELETTRODOTTO Regioni coinvolte EMILIA ROMAGNA, LIGURIA, PIEMONTE Motivazioni elettriche RIDUZIONE DELLE CONGESTIONI Riduzione delle congestioni e miglioramento della sicurezza per il servizio di trasmissione e per il sistema elettrico. Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 25

26 B. Caratteristiche generali Indicatore complessivo REGIONE LIGURIA Ambientale Tecnico 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 Economico Perimetro [km] 164 Superficie dell'area di studio [ha] 9945 Tecnico [n] 0,46 Economico [n] 0,38 Sociale [n] 0,48 Ambientale [n] 0,21 Adeguamento portate elettrodotti 220 kv Sociale Codice indicatore C. Caratteristiche tecniche Al fine di consentire l utilizzo della piena capacità di trasporto, saranno rimossi gli attuali vincoli presenti sull elettrodotto 220 kv Vignole-S.Colombano. D. Percorso dell esigenza - Denominazione indicatore Peso indicatore Descrizione Valori Unità di misura DIMENSIONE TECNICA T01 Riduzione del rischio di disservizio elettrico 0,20 [n] 0,50 T02 Livello di sicurezza in condizioni degradate della rete 0,20 [n] 0,50 T03 Rimozione dei limiti di produzione 0,15 [n] 0,00 S > 20 < 45 % [Km2] 59 T04 Superfici a pendenza molto elevata 0,15 S > 45 % [Km2] 23 Valore normalizzato [n] 0,35 Ampiezza area intervento [m] T05 Non-linearità 0,10 Lunghezza area intervento [m] Rapporto dimensioni [n] 1,54 Valore Normalizzato [n] 0,18 Infrastrutture peso 3 [n] 14 T06 Interferenze con infrastrutture 0,10 Infrastrutture peso 2 [n] 2046 Somma pesata interferenze [n] 4134 Valore Normalizzato [n] 0,88 Aree di tipo R1 [m2] T07 Aree ad elevata pericolosità idrogeologica 0,10 Aree di tipo R2 [m2] 0 Valore Normalizzato [n] 1,00 DIMENSIONE ECONOMICA E01 Riduzione delle perdite di rete 0,25 Valore Normalizzato [n] 0,00 E02 Riduzione delle congestioni 0,25 Valore Normalizzato [n] 0,50 E03 Costo intervento 0,25 NON CALCOLABILE E04 Profittabilità 0,25 Valore Normalizzato [n] 1,00 DIMENSIONE SOCIALE S01 Qualità del servizio 0,10 Valore Normalizzato [n] 1,00 Abitanti [n] S02 Pressione relativa dell intervento 0,10 Lunghezza Rete [m] Densità rete per abitante [n/m] 0,70 Valore Normalizzato [n] 0,70 Superficie area edificata [m2] S03 Urbanizzato - Edificato 0,10 Percentuale di edificato [%] 4,1 Valore Normalizzato [n] 0,96 S04 Aree idonee per rispetto CEM 0,05 Area esclusa da CEM [m2] Percentuale di area [%] 95 Valore Normalizzato [n] 0,95 S05 Aree agricole di pregio 0,05 NON CALCOLABILE S06 Aree di valore culturale e paesaggistico 0,05 S07 S08 Elementi culturali e paesaggistici puntuali 0,10 NON CALCOLABILE S09 Interferenza con la fruizione di beni culturali e paesaggistici 0,10 NON CALCOLABILE S10 S11 Aree con buona capacità di mascheramento 0,05 S13 Visibilità dell intervento 0,10 Percentuale di aree [%] 82 Valore normalizzato [n] 0,82 Percentuale di aree [%] Valore normalizzato [n] Percentuale di aree [%] Valore normalizzato [n] AREA cartografica [m2] AREA reale [m2] Indice copertura boschiva [n] 1,72 Valore indicatore [n] 1,83 Valore Normalizzato [n] 1,00 Percentuale di aree [%] 10 Valore Normalizzato [n] 0,10 Percentuale di aree [%] 74 Valore Normalizzato [n] 0,74 DIMENSIONE AMBIENTALE Aree di pregio R1 [m2] Aree di pregio R2 [m2] A01 Aree di pregio per la biodiversità 0,20 Somma pesata aree [m2] Somma aree [m2] Valore Normalizzato [n] 0,83 A02 Attraversamento di aree di pregio per la biodiversità 0,20 NON CALCOLABILE A03 Coerenza con la pianificazione territoriale e paesaggistica Interferenza con aree di grande fruizione per interesse naturalistico, paesaggistico e culturale Patrimonio forestale ed arbusteti potenzialmente interessati Area foreste e arbusteti [m2] Valore normalizzato [n] 0,28 A04 Emissioni evitate di gas climalteranti 0,15 Valore normalizzato [n] 0,00 A05 Rimozione vincoli di produzione da fonti rinnovabili 0,15 Valore normalizzato [n] 0,00 A06 Aree preferenziali 0,10 Aree preferenziali [m2] Valore Normalizzato [n] 0,12 A07 Interferenze con reti ecologiche 0,05 NON CALCOLABILE A08 Attraversamento di reti ecologiche 0,05 NON CALCOLABILE 26 Rapporto Ambientale 2011 Volume Regione Liguria Terna 0,10 0,05 S12 Aree con buone capacità di assorbimento visivo 0,05 0,10

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