PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISABILITÀ
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- Marina Torre
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1 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISABILITÀ Sede di Barletta Sede associata di Canosa Via Cassandro, Barletta (BT) tel /85 fax bais046009@pec.istruzione.it Via G. Parini, Canosa di Puglia (BT) tel fax
2 I l protocollo di accoglienza per alunni con disabilità è un documento che contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni con disabilità; definisce compiti e ruoli delle figure operanti all interno dell istituzione scolastica e traccia le diverse fasi dell accoglienza e della facilitazione per l apprendimento e della partecipazione degli alunni con disabilità alle attività dell Istituto. La necessità di un tale documento nasce dalla presenza di un numero cospicuo di alunni con disabilità nell Istituto che impone un organizzazione articolata al fine di guidare e coordinare le numerose attività volte a normalizzare un insegnamento speciale per apportare un contributo valido alla formazione e alla crescita di ogni studente. L adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute a partire dalla Legge Quadro n 104/92, sino alle più recenti Linee guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità (Agosto 2009). Tale protocollo si propone di: 1 definire pratiche condivise di inclusione tra tutto il personale all interno della nostra scuola; facilitare il passaggio dal grado di scuola inferiore curando la fase di adattamento al nuovo ambiente; promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed Enti territoriali; indicare le attività volte all innalzamento della qualità della vita e comunicare i percorsi finalizzati sia allo sviluppo del senso di autoefficacia e di autostima, sia al conseguimento delle competenze necessarie per affrontare con successo contesti di esperienza comuni al fine di favorire la crescita personale e sociale dell alunno disabile. Il presente documento si articola in 12 diverse fasi, ognuna delle quali prevede tempi e attori diversi.
3 1. Orientamento Destinatari: Alunni dell ultimo anno degli Istituti di Istruzione secondaria di primo grado del territorio. Tempi: Attori: Attività: Gennaio-Febbraio Gruppo di lavoro dell orientamento costituito dalla Funzione Strumentale alla Continuità, orientamento e rapporti con gli studenti, la Funzione Strumentale all Inclusione scolastica, docenti curricolari e studenti. Il gruppo di lavoro per l orientamento incontra gli alunni nelle scuole secondarie di primo grado del territorio per presentare l offerta formativa della scuola e organizza presso l Istituto laboratori al fine di orientare gli stessi alla scelta del futuro percorso scolastico. 2. Iscrizione Tempi: Attori: Attività: Entro il termine stabilito dalle norme ministeriali La famiglia e il personale di segreteria dei due ordini di scuola Presentazione della domanda di iscrizione dello studente alla segreteria scolastica entro i termini stabiliti dalla normativa. La scuola di provenienza ovvero la famiglia fornisce al momento dell iscrizione la D.F. per gli adempimenti amministrativi correlati Raccolta e analisi dei dati Tempi: Attori: Attività: Maggio-Settembre Il GLHO degli incontri di continuità costituito dall Unità Multidisciplinare, dalla Funzione Strumentale all Inclusione Scolastica, dal docente specializzato della scuola di primo grado e dalla famiglia. La Funzione Strumentale organizza incontri di continuità, ai sensi dell art. 14 della Legge 104/92, con l unità multidisciplinare, i docenti di scuola media e le famiglie per raccogliere le informazioni relative ai nuovi scritti e ad esaminare il P.E.I. di provenienza. In tale sede viene stilato un protocollo di documentazione recante notizie preliminari utili ad elaborare una proposta relativa al tipo di programmazione da attuare e all ambito disciplinare di appartenenza del docente specializzato e a progettare un accoglienza adeguata. Si esamina,
4 inoltre, la possibilità di richiedere la fruizione del servizio di assistenza socio-educativa e si decide di richiedere il servizio di trasporto. Tempi: Attori: Attività: Giugno Il GLHI costituito dal Dirigente Scolastico, dalla Funzione Strumentale all inclusione scolastica, dall Unità Multidisciplinare, da docenti curricolari e specializzati nominati annualmente, dai rappresentanti dei genitori, un rappresentante degli alunni disabili e da una rappresentante del servizio di assistenza specialistica fornito dalla Provincia. Nel mese di Giugno il GLHI definisce gli ambiti disciplinari dell organico di sostegno per l anno successivo in base alle informazioni contenute nel protocollo di documentazione. 4. Formazione delle classi Tempi: Attori: Attività: Agosto- Settembre La commissione preposta alla formazione delle classi costituita dal secondo collaboratore del Dirigente Scolastico, dalla Funzione Strumentale al P.O.F. ed educazione alla salute e dalla Funzione Strumentale all Inclusione Scolastica. Formazione delle classi prime e suddivisione degli alunni disabili nelle classi tenendo conto della delibera del GLHI n. 188 del 25 Gennaio 2012 e delle indicazioni raccolte negli incontri di continuità Accoglienza Tempi: Attori: Attività: Settembre I docenti specializzati e gli alunni neo-iscritti, GLH d Istituto. Gli alunni per i quali è stata proposta una programmazione paritaria, in sede di elaborazione del protocollo di documentazione, svolgono un test di ingresso seguendo lo stesso percorso previsto per gli alunni normodotati, allo scopo di accertare le competenze in ingresso. Gli alunni per i quali è stata proposta una programmazione differenziata, in sede di elaborazione del protocollo di documentazione, svolgono un test d ingresso allo scopo di
5 avere un primo quadro di insieme e ricavare utili spunti per la futura redazione del P.E.I./PdV. Nel mese di Settembre il GLHI, sulla scorta della documentazione e dell attività di accoglienza effettuata, procede all analisi della situazione di ogni alunno e all assegnazione ai Consigli di classe dei docenti specializzati e degli Educatori professionali nominati dalla Provincia. 6. Elaborazione ed approvazione del PEI/PdV Tempi: Attori: Attività: Ottobre-Novembre I consigli di classe, il GLHO composto dall Unità Multidisciplinare, la Funzione Strumentale all inclusione scolastica, il docente specializzato, il coordinatore del consiglio di classe, la famiglia, l educatore professionale. Nel corso del primo Consiglio di Classe il docente specializzato presenta gli esiti dell osservazione dell alunno individuando le sue competenze iniziali, i punti di forza e di debolezza, le competenze da raggiungere finalizzate all elaborazione del Progetto di Vita dell alunno. Nell incontro del GLHO, sulla base delle osservazioni iniziali del docente specializzato, del coordinatore della classe in cui l alunno è inserito e delle esigenze presentate dalla famiglia, si definisce il tipo di intervento educativo (paritario o differenziato) e si elabora la proposta di PEI/PdV. Per gli alunni per i quali è stata richiesta la figura dell educatore professionale si definiscono le attività per lo sviluppo delle autonomie sociali da indicare nel progetto Socio-educativo Individualizzato. Nel secondo consiglio di classe del mese di Novembre il PEI/PdV viene approvato e sottoscritto da tutte le componenti Offerta formativa
6 Tempi: Attori: Attività: Dicembre - giugno L Istituzione Scolastica La collaborazione tra gli insegnanti curricolari e di sostegno, attraverso l interazione delle competenze e delle strategie didattiche, consente di realizzare progetti e percorsi educativi funzionali alle esigenze e alle potenzialità degli alunni (laboratori manipolativi, progetti di nuoto, di psicomotricità, laboratori teatrali). Inoltre, si predispongono stages formativi e di orientamento in ambienti lavorativi, con un monte ore variabile, per gli alunni di quarta e quinta classe con programmazione differenziata, in sostituzione delle attività di Terza Area Professionalizzante. Per gli alunni con programmazione paritaria non si prevede alcuna differenziazione rispetto all esperienza di classe. Si definiscono, altresì, i percorsi di alternanza scuola- lavoro, in collaborazione con la Funzione Strumentale ai rapporti con il mondo del lavoro. 8. Verifica della programmazione 5 Tempi: Attori: Attività: Maggio GLHO Il GLHO verifica il raggiungimento dei traguardi di competenza annuali e le proiezioni sul progetto di vita. In tale sede si procede alla conferma della figura dell educatore professionale per l anno scolastico successivo. Per gli alunni di seconda e di quarta classe si procede all aggiornamento della documentazione. 9. Valutazione
7 La valutazione degli alunni con disabillità è effettuata nel rispetto di quanto previsto dal D.P.R. 122/2009 art. 4 e 9 e in base a quanto contenuto nelle Linee Guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 04 Agosto 2009 par. 2.4: La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. I criteri di valutazione del processo di apprendimento, del comportamento e del rendimento scolastico degli alunni con disabilità, sia con programmazione paritaria che differenziata, sono contenuti nel Protocollo di Valutazione d Istituto. 10. Esami di qualifica ed Esami di Stato L Istituto avendo aderito al sistema di offerta sussidiaria integrativa di cui agli accordi Stato-Regioni, consente agli studenti iscritti di conseguire al terzo anno i seguenti titoli di qualifica professionale: ambito commerciale: operatore amministrativo-segretariale oppure operatore addetto ai servizi di vendita ; ambito turistico: operatore dei servizi di promozione ed accoglienza; opzione promozione commerciale e pubblicitaria: operatore grafico. Non sono previsti esami di qualifica per le terze classi dei Servizi Socio- Sanitari e del Liceo Artistico. Per gli alunni disabili con programmazione paritaria non è prevista alcuna differenziazione rispetto al percorso della classe. Gli alunni disabili con programmazione differenziata sono ammessi a partecipare all esame di qualifica professionale, sulla base del percorso individualizzato. (O.M. n. 330 del 27/05/97 Gli alunni valutati in modo differenziato possono partecipare agli esami di qualifica professionale e di licenza di maestro d arte, svolgendo prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate all attestazione delle competenze e delle abilità acquisite; può costituire, un credito formativo spendibile nella frequenza di corsi di formazione professionale Art. 13, comma 4). Nello scrutinio di ammissione all esame di qualifica, il CdC delibera l ammissione del candidato ed esplicita la partecipazione del docente specializzato alle prove d esame prendendo in considerazione i 6
8 giudizi analitici formulati dai docenti curricolari e riportati nella scheda personale dello studente inserita nella documentazione degli esami di qualifica, la relazione finale sul lavoro svolto, sui livelli di competenza raggiunti dall alunno e sullo sviluppo psico-affettivo presentata dall insegnante specializzato e riportata sul registro personale per l insegnamento di sostegno, i risultati complessivi rispetto agli obiettivi prefissati dal PEI/PdV in termini di competenze e considerando quanto previsto dalla normativa vigente in merito alla valutazione degli alunni con disabilità ed in particolare dall art.9 del DPR n. 122 del 22/06/2009. Ai sensi dell articolo 16, comma 3, dell OM 21 maggio 2001, n.90, per i voti riportati nello scrutinio finale si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate ma non nei tabelloni affissi all albo dell istituto, che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali. Ad essi viene riconosciuto un credito formativo spendibile nella frequenza di corsi di formazione professionale nell'ambito delle intese con le Regioni e gli Enti locali. (O.M. n. 128 del 14/05/99 art. 4 comma 4). Gli esami di qualifica si articolano in due prove d esame scritte e scrutinio finale al termine del quale si rilascia all alunno con programmazione differenziata un certificato di crediti formativi, ai sensi dell OM n.90/2001, art Per quanto riguarda gli Esami di Stato gli alunni con disabilità, che hanno seguito un percorso didattico individualizzato differenziato ai sensi dell articolo 15, comma 4, dell O.M. 21 maggio 2001, n.90, sono valutati dal consiglio di classe con l attribuzione di voti e di un credito scolastico, relativi unicamente allo svolgimento di tale piano. Sono, pertanto, ammessi, sulla base di motivata e puntuale deliberazione del consiglio di classe a sostenere gli esami di Stato su prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate esclusivamente al rilascio dell Attestato dei Crediti Formativi (articolo 13 del DPR n.323/1998 e commi 5 e 6 dell art. 9 del D.P.R. 122 del 22/06/2009). Anche per tali alunni si procede alla pubblicazione, all albo dell Istituto sede d esame, dei voti e dei crediti, seguiti dalla dicitura «Ammesso»; in caso di esito negativo, non si procede alla pubblicazione di voti e punteggi, ma solo della dicitura «Non ammesso». Ai sensi dell articolo 16, comma 3, dell OM 21 maggio 2001, n.90, per i voti riportati nello scrutinio finale si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate ma non nei tabelloni affissi all albo dell istituto, che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali. I testi delle prove scritte degli alunni con programmazione differenziata sono elaborati dalle commissioni, sulla base della relazione allegata al documento del Consiglio di Classe. Per detti
9 candidati, il riferimento all effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all albo dell istituto. La valutazione delle prove scritte e del colloquio orale sarà effettuata avvalendosi di griglie ad uopo predisposte dal docente specializzato. In sede di elaborazione del documento del 15 maggio, il Consiglio di Classe valuta l opportunità di proporre la presenza del docente specializzato alle prove d esame ed elabora una proposta nel merito che viene inserita nella relazione elaborata dal docente specializzato. Per gli alunni che hanno seguito un percorso didattico paritario, in base all art. 6 comma 1 del Regolamento degli Esami di Stato (D.P.R. 323/98 e successive modificazioni), qualora il Consiglio di Classe ravvisi la necessità di espletare le prove scritte e il colloquio orale alla presenza del docente specializzato, allo scopo di assicurare l assistenza all autonomia e alla comunicazione, nonché di ridurre al minimo l interferenza dell ansia da prestazione sugli esiti dell esame finale dovrà farne esplicita menzione nel documento del 15 maggio. In virtù della stessa norma, il Consiglio di Classe può richiedere la somministrazione di prove equipollenti che consentano di verificare che l alunno abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale e acquisito le competenze previste dal profilo in uscita. Per la terza prova scritta è possibile richiedere tempi più lunghi secondo quanto previsto dalla L. 104/92, art. 16 comma 3 e in base a quanto sperimentato durante le simulazioni effettuate nell anno scolastico. 8 Documento fondamentale per gli Esami di Stato è il documento del 15 maggio redatto dal Consiglio di Classe. Per l indicazione delle informazioni che il docente specializzato dovrà includere in tale documento si rimanda al paragrafo successivo di questo protocollo relativo alla documentazione. 11. Documentazione PEI/PdV: il Piano Educativo Individualizzato /Progetto di Vita viene redatto ed in seguito sottoscritto dall intero Consiglio di Classe in collaborazione con la famiglia, in seguito alle indicazioni fornite dal GLHO e ascoltato anche l Educatore Professionale della Provincia (qualora sia stato nominato entro gli incontri stabiliti per la stesura del PEI).
10 Tale documento contiene le attività educative e didattiche programmate per l alunno comprese le attività di verifica e valutazione. Il lavoro effettuato nell ambito del progetto in rete I Care ha consentito all Istituto di realizzare un percorso di ricerca-azione volto alla definizione di strumenti metodologici innovativi e all individuazione di criteri di valutazione opportunamente curvati sulle conoscenze, abilità e competenze degli studenti con bisogni educativi speciali. Gli istituti della rete hanno elaborato uno schema di P.E.I./Pdv comune, impostato sul modello antropologico dell ICF e sul curricolo verticale con lo scopo di ottenere uno strumento in grado di leggere le diverse situazioni di difficoltà degli alunni, a partire dalla scuola dell infanzia, focalizzando l attenzione sulla costruzione della competenza. Tale modello è oggetto di continui aggiornamenti anche a seguito delle attività in corso di realizzazione per il progetto ministeriale dal modello ICF alla progettazione per competenze per il quale l Istituto Garrone è scuola capofila di una rete territoriale comprendente la maggior parte degli Istituti Scolastici della città di Barletta. Relazione finale per il documento del 15 maggio (V classi). La relazione del docente specializzato per il documento del 15 maggio, al fine di presentare lo studente alla commissione in modo che possa essere apprezzato il percorso di maturazione volto alla conquista di margini progressivi di autonomia e di acquisizione di ulteriori competenze, dovrà contenere le seguenti informazioni: Ambito disciplinare di intervento; Difficoltà prevalenti e conseguenze funzionali; eventuali progressi che l alunno ha raggiunto nel suo percorso di studi; Sintesi del lavoro svolto per ambiti disciplinari e livello di competenze raggiunto; Criteri di verifica e valutazione utilizzati per l alunno; Informazioni che riguardano l area di professionalizzazione relative al IV e V anno (o tirocinio formativo e di orientamento, nel caso di programmazione differenziata); Necessità specifiche dello studente (utilizzo del computer, dettatura da parte dell insegnante di sostegno del contenuto dei compiti, altro) mettendo in evidenza i riferimenti normativi relativi alla presenza del docente di sostegno; Eventuali crediti scolastici e gli attestati di partecipazione ai diversi laboratori seguiti durante l ultimo anno scolastico. Eventuali attività extracurricolari frequentate dall alunno. 9
11 Relazione finale (classi I-II-III-IV): La relazione finale del docente specializzato viene redatta alla fine di ogni anno scolastico e inserita nel fascicolo personale dell alunno e nel registro per l insegnamento di sostegno. La stessa dovrà contenere le seguenti informazioni: Ambito di intervento, numero di ore, distribuzione dell orario di sostegno Qualità del rapporto tra alunno, docente specializzato e docenti curricolari. Verifiche periodiche con l unità multidisciplinare (descrivere, se presenti, particolari decisioni in merito all azione educativa) Qualità del rapporto con la famiglia, livello di partecipazione al percorso educativo. Qualità del rapporto con gli operatori socio assistenziali (se presenti) Tipologia della programmazione, eventuali modifiche alla tipologia della programmazione (con motivazione) Indicare in quali occasioni la famiglia è stata documentata sul significato e sulle prospettive della programmazione differenziata (se adottata) Modifiche al piano di lavoro (se presenti), motivazione delle scelte effettuate Esiti conseguiti in ciascuna disciplina o ambito disciplinare. In relazione alle sezioni della diagnosi funzionale educativa redatta all interno del PEI, indicare in che modo le barriere e i facilitatori descritti hanno influenzato i livelli di competenza raggiunti dall alunno nei vari ambiti disciplinari. In particolare, descrivere le metodologie adottate. Eventuali attività extracurricolari frequentate dall alunno. Rapporti con il servizio di assistenza socio educativa fornito dalla Provincia. 10 Documentazione per gli stages formativi e di orientamento (Classi IV e V programmazione differenziata): Il docente specializzato predispone un progetto di stage formativo e di orientamento in base alle esigenze individuate nel PEI/PdV tenendo conto delle possibili scelte che l alunno intraprenderà dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica. Lo stesso docente individua l azienda ospitante con cui l Istituzione Scolastica stipula una convenzione e avrà cura di redigere un calendario delle attività, sottoscritto dal tutor aziendale, e una relazione finale dell attività di stage che sarà inserita nel fascicolo personale dell alunno e farà parte della documentazione utile a compilare l attestato dei crediti formativi alla fine del percorso di formazione scolastica.
12 Verbale del GLHO: redatto dal docente specializzato a seguito degli incontri del GLH operativo e sottoscritto dall Unità Multidisciplinare, dal docente specializzato, dal coordinatore del Consiglio di Classe, dalla Funzione Strumentale all inclusione, dall educatore professionale e dalla famiglia dell alunno. Documentazione per le uscite didattiche: Nel caso di uscita didattica della classe (visita aziendale, viaggio di istruzione, ecc.) o di un attività specifica esterna realizzata nell ambito del percorso volto all acquisizione di margini superiori di autonomia da parte dell alunno con disabilità (tirocini aziendali o progetti specifici), l alunno con disabilità viene accompagnato dal docente specializzato a lui assegnato. In questi casi il genitore dell alunno sottoscrive l autorizzazione all uscita utilizzando il modello predisposto che il docente specializzato ritira dalla segreteria didattica e fa compilare. Nel caso in cui il docente specializzato sia impossibilitato ad accompagnare l alunno, lo stesso deve impegnarsi a trovare un sostituto tra gli altri docenti con diploma di specializzazione e predisporre la liberatoria reperibile nella modulistica presente sul sito istituzionale, e consegnarla al genitore per la sottoscrizione. Il cedolino di riscontro della liberatoria deve essere consegnato alla segreteria didattica. Nel caso in cui l accompagnamento venga realizzato dall educatore professionale nell ambito del servizio di assistenza specialistica fornito dalla Provincia, lo stesso dichiara di essere disponibile ad accompagnare l alunno compilando un modello predisposto e disponibile presso la segreteria didattica. Anche in questo caso il docente specializzato deve predisporre la liberatoria e consegnarla al genitore per la sottoscrizione. 11 Certificato dei crediti formativi (classi III): è realizzato dal Consiglio di classe delle classi terze in presenza di alunno con disabilità che segue una programmazione differenziata al termine degli esami di qualifica. Prevede la certificazione delle conoscenze, competenze e capacità che l alunno dimostra di possedere al termine del percorso formativo nonché la certificazione delle attività didattiche, laboratoriali e di eventuale stage svolte dall alunno nel corso dei tre anni precedenti. Attestato dei crediti formativi (classi V): è realizzato dalla Commissione degli Esami di Stato in presenza di alunno con disabilità che segue una programmazione differenziata al termine degli esami. Prevede la certificazione delle conoscenze, competenze e capacità che l alunno dimostra di possedere al termine del percorso formativo nonché la certificazione delle attività didattiche, laboratoriali e di stage svolte dall alunno nel corso del ciclo di studi.
13 Richiesta di accesso al servizio trasporto: il modello per la richiesta del servizio di trasporto per alunni disabili è compilato dal genitore nel mese di giugno successivo all iscrizione (o durante gli incontri di continuità per le nuove iscrizioni) e deve essere corredato da fotocopia del documento di identità del genitore e dell alunno e da una copia del certificato di invalidità. Richiesta di accesso al servizio di assistenza socio-educativa: il modello per la richiesta del servizio di assistenza socio-educativa è compilato dal genitore nel mese di giugno successivo all iscrizione (o durante gli incontri di continuità didattica per le nuove iscrizioni) e deve essere sottoscritto dai genitori, dal Dirigente Scolastico e dal referente della ASL. 12. Attori del percorso di inclusione Dirigente scolastico Secondo quanto è indicato nelle linee guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, il Dirigente Scolastico: individua una figura professionale di riferimento (il docente responsabile della Funzione Strumentale all Inclusione Scolastica) per le iniziative di organizzazione e di cura della documentazione la quale aggiorna il Dirigente Scolastico sul percorso scolastico di ogni alunno disabile ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell attuazione dei progetti; partecipa alle riunioni del GLHI e del GLHO o delega un suo rappresentante; valorizza progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione; indirizza l operato dei Consigli di Classe affinché collaborino alla stesura del PEI/PdV; coinvolge attivamente le famiglie e garantisce la loro partecipazione durante l elaborazione del PEI/PdV; cura i rapporti con le realtà territoriali; attiva azioni di orientamento a) per assicurare continuità nella presa in carico degli alunni provenienti dalle scuole secondarie di primo grado, b) per costruire percorsi di transizione al mondo del lavoro per gli alunni delle classi terminali. 12 Dipartimento per l inclusione scolastica
14 All interno della nostra scuola è stato istituito il dipartimento per l inclusione scolastica, coordinato dalla Funzione strumentale le cui mansioni sono: Coordinamento degli interventi a favore degli alunni diversamente abili, delle attività di accoglienza, continuità e orientamento; Accoglienza e coordinamento dei docenti specializzati; Coordinamento delle attività di formazione in servizio sui temi relativi alla diversa abilità; Coordinamento degli stage formativi degli alunni disabili con programmazione differenziata in base alle indicazioni contenute nel progetto di vita elaborato dal docente specializzato del Consiglio di Classe.; Coordinamento della documentazione e aggiornamento della modulistica. Assistenza specialistica socio-educativa per l integrazione scolastica e sociale extrascolastica L educatore opera in ambito educativo per il raggiungimento dell autonomia e per il miglioramento della comunicazione dell alunno disabile, attraverso interventi mirati, definiti nel PEI/PdV che rispondono a bisogni educativi specifici. Svolge la propria attività sulla base degli obiettivi contenuti nel PEI/PdV e tramite l elaborazione dello PSEI (Progetto Socio Educativo Individualizzato), attraverso la presa incarico continuativa dell alunno disabile, la promozione delle sue potenzialità e della crescita personale. L assistente specialistico agisce sulla relazione interpersonale, sulle dinamiche di gruppo, sul sistema familiare, sul contesto ambientale e sull organizzazione dei servizi in campo educativo, al fine di promuovere l inserimento dell alunno con disabilità nel contesto di riferimento. 13 Tale figura deve contenere i requisiti professionali indicati dall art. 46 del Regolamento Regionale n. 4/2007: Funzioni ed attività L educatore, in collaborazione con le altre figure professionali presenti nella scuola, svolge le seguenti attività: Coopera come figura professionale complementare alla realizzazione di attività funzionali al PEI/PdV; Attiva interventi educativi rivolti a favorire la comunicazione, la relazione, l autonomia e i processi di apprendimento, secondo il PEI/PdV e tramite l elaborazione del PSEI; In accordo e con la compresenza degli insegnanti può intervenire nella conduzione di piccoli gruppi di alunni per la realizzazione del processo di integrazione sociale e di sensibilizzazione alla diversità;
15 In accordo con la scuola e la famiglia opera in ambito extrascolastico al fine di migliorare l autonomia dell alunno nel suo contesto di vita; Instaura un rapporto significativo con la famiglia e partecipa ai colloqui con la stessa; Svolge il proprio lavoro integrandosi con l Unità Multidisciplinare, sotto la supervisione del responsabile dell Ufficio provinciale per le Politiche Sociali. Partecipa: Agli incontri previsti per la formulazione del PEI, qualora sia stato nominato entro la data stabilita per gli incontri di stesura dello stesso; Agli incontri del Consiglio di Classe e del GLHO per programmare attività ed interventi che coinvolgono l alunno disabile; Agli incontri di verifica con gli operatori del servizio di Neuropsichiatria della ASL. (art.13 dell Accordi di programma per l integrazione scolastica, sociale ed extrascolastica degli alunni con disabilità della Provincia Barletta-Andria-Trani). Al fine di agevolare il coordinamento delle attività in favore degli alunni con disabilità gli educatori sono tenuti a seguire le sottoindicate modalità organizzative: 1. apporre la propria firma sul registro per la firma di presenza dei professori presso la sala dei docenti negli spazi con i numeri di riferimento indicati in calce; 2. apporre la firma relativa a ciascuna ora di servizio sul prospetto orario all uopo predisposto che sarà inserito nel registro della classe di competenza e che dovrà essere consegnato settimanalmente in segreteria didattica; 3. compilare entro e non oltre la fine del mese i fogli mensili di presenza da consegnare alla segreteria amministrativa al fine di consentire la trasmissione degli stessi all Amministrazione Provinciale nei tempi indicati nella convenzione; 4. coordinare la propria attività di assistenza con quella del docente specializzato attraverso un confronto continuo; 5. partecipare agli incontri del Consiglio di Classe e del Gruppo di Lavoro Handicap Operativo per programmare attività ed interventi che coinvolgono l alunno con disabilità. 14 Assistenza di base L'assistenza di base agli alunni disabili è parte fondamentale del processo di integrazione scolastica e la sua concreta attuazione contribuisce a realizzare il diritto allo studio costituzionalmente garantito. L'assistenza di base, di competenza della scuola, va intesa come il primo segmento della più articolata assistenza all'autonomia e alla comunicazione personale prevista dall'art.13, comma 3, della legge 104/92.
16 Nel sistema vigente l'assistenza di base gestita dalle scuole è attività interconnessa con quella educativa e didattica: queste tre tipologie di azioni devono concorrere tutte insieme alla integrazione della persona disabile secondo un progetto unitario che vede coinvolti tutti gli operatori (dirigenti scolastici, docenti, collaboratori scolastici, genitori, tecnici della riabilitazione ecc.) in un unico disegno formativo che la norma definisce come Piano Educativo Individualizzato. Il PEI, a sua volta, si colloca all'interno della più generale progettualità delle scuole autonome che, ai sensi del DPR 275/99, sono tenute a redigere il Piano dell'offerta Formativa (POF), nel quale sono indicati i criteri e le modalità organizzative dell'intero servizio formativo che ciascuna istituzione intende attuare, anche in relazione alle varie e diversificate esigenze degli alunni e delle famiglie. Pertanto, in tale contesto, il collaboratore scolastico è parte significativa del processo di integrazione scolastica degli alunni disabili, partecipa al progetto educativo individuale dell'alunno e collabora con gli insegnanti e la famiglia per favorirne l'integrazione scolastica [ ] Tra le mansioni proprie del profilo di tutti i collaboratori scolastici rientra l'ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell'uscita da esse, in cui è ricompreso lo spostamento nei locali della scuola. Per quanto riguarda le attività di ausilio materiale agli alunni portatori di handicap per esigenze di particolare disagio e per le attività di cura alla persona ed ausilio materiale nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale dell'alunno disabile, nelle scuole di ogni ordine e grado, tali mansioni rientrano tra le funzioni aggiuntive (allegato 6 punto 4 lettera b del CCNI e tabella D citata, ultimo capoverso), da assegnare prioritariamente per soddisfare tali esigenze e da remunerare con risorse contrattuali (nota MIUR Prot. n.339 del 30 novembre 2001). 15 Gruppo di lavoro per l handicap operativo (GLHO) Il GLHO è composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori ASL che seguono il percorso riabilitativo dell alunno con disabilità, i genitori dell alunno e l Educatore Professionale. Tale gruppo ha il compito di predisporre il PEI e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico.(art.12 L. 104/92, commi 5 e 6 + Atto d'indirizzo D.P.R. del 24/02/94 Art. 4 e 5). Talvolta vengono convocati anche istruttori o operatori di contesti extrascolastici, al fine di creare unità e organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del progetto di vita. Gruppo di lavoro per l handicap d istituto (GLHI) Il Dirigente Scolastico (Art.15 L. 104/92) nomina il GLHI che ha compiti di organizzazione e di indirizzo, ed è composto dai rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curricolari, dai rappresentanti degli Enti Locali,
17 dai rappresentanti delle ASL, dai rappresentanti dei genitori di tutti gli alunni, nonché, da rappresentanti degli studenti. Ha il compito di creare rapporti con il territorio per una mappa e una programmazione delle risorse, e di collaborare alle iniziative educative d integrazione predisposte dal piano educativo. (Legge 104/92, art. 15, comma 2) Il GLHI può avanzare delle proposte al Collegio Docenti, il quale ne dovrà tener conto nell elaborazione del POF. Docente specializzato Il docente specializzato è assegnato alla classe per le attività di sostegno, nel senso che oltre ad intervenire, sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe, collabora con gli insegnanti curricolari e con il consiglio di classe affinché l iter formativo dell alunno possa continuare anche in sua assenza. (Linee Guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, parte III, art. 2.5) Docente curricolare La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni dell alunno. (Linee Guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, parte III, art. 2). 16 Famiglia La famiglia svolge un ruolo fondamentale nell integrazione. La famiglia è coinvolta fin sia nelle prime fasi di individuazione della disabilità (Diagnosi Funzionale) sia nell intero processo di integrazione scolastica. Partecipa alle riunioni del GLHO, collabora alla stesura del PEI/PdV e deve formalmente accettare il tipo di programmazione decisa per l alunno (L. 104/92 e D.P.R. 24/02/94). In conclusione è opportuno che nel corso dell anno scolastico la famiglia offra al Consiglio di Classe una collaborazione costante e costruttiva. Scuola Polo per l integrazione degli alunni disabili A seguito del Decreto del Centro Servizi Amministrativi per la provincia di Bari prot. n C/17 del 24/09/2002, questo Istituto è stata individuato, nell ambito regionale, Scuola Polo di riferimento per le
18 scuole di ogni ordine e grado comprese nei comuni di BARLETTA, BISCEGLIE, GIOVINAZZO, MOLFETTA e TRANI. L Istituto promuove iniziative di formazione sulle tematiche relative all inclusione scolastica e finanzia progetti di sperimentazione didattica-metologica, acquista e concede in comodato d uso ausili destinati alle scuole di ogni ordine e grado della rete. Didattica L inclusione scolastica degli studenti con disabilità nel nostro Istituto prevede una didattica speciale che ha come fondamento l individuazione dei bisogni speciali delle persone con disabilità, considerando il contesto personale e ambientale nel quale va realizzato l intervento educativo per il perseguimento del progetto di vita. Quest ultimo riguarda la crescita personale e sociale dell alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione in prospettiva dell innalzamento della qualità della vita, anche attraverso la predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni. Risulta necessario predisporre piani educativi individualizzati in cui si individuino le possibili scelte dello studente e in cui si applichino modelli di didattica speciale (Task analysis, prompting e fading, modeling, shaping e chaining, apprendimento senza errori, strategie di generalizzazione e mantenimento). 17 L inclusione si realizza soprattutto attraverso la corresponsabilità educativa e formativa di tutti gli attori dell inclusione scolastica (linee guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, III parte la dimensione inclusiva della scuola paragrafo 1.3).
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