piccola comunità madre.bambino vanessa
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- Fabiano Pozzi
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1 piccola comunità madre.bambino vanessa
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3 Obiettivi > favorire la ricongiunzione di nuclei familiari disgregati dalla tossicodipendenza, da disturbi psichici e da svantaggio sociale in genere, in un contesto abitativo protetto, accogliente e solidale > indirizzare e coadiuvare le giovani madri accolte, nella gestione autonoma del loro nucleo familiare in continuità terapeutica ed educativa, nel corso di una fase delicata della loro storia, una volta scelta la via della cura e della riabilitazione, dando loro l opportunità di affrontarla senza doversi separare dai figli > accompagnare le giovani tossicodipendenti in gravidanza verso una maternità (autonomamente scelta) lontana dalla malattia e dall emarginazione, dando loro la possibilità di costruire un progetto di vita diverso per sé ed i nascituri, di concerto ed in collaborazione con i servizi territoriali ed ospedalieri competenti > prevenire la devianza minorile conseguente a separazioni traumatiche dai genitori, all istituzionalizzazione precoce, ad una età evolutiva trascorsa in ambienti e con modalità inadeguate > reinserire, a conclusione di un percorso della durata minima di 12 mesi, i nuclei familiari accolti nel contesto sociale di appartenenza: costruendo opportunità per avere un reddito, seguire un percorso scolastico, avere una abitazione ed organizzare il proprio tempo in concreta autonomia.
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5 Struttura Si tratta, a tutti gli effetti, di una comunità "urbana" situata nel pieno centro della città di Trieste, a stretto contatto con servizi, trasporti, amministrazioni, imprese commerciali ed esercizi di tutti i generi, istituti scolastici e di formazione, agenzie ed associazioni del territorio. La vicinanza di vaste aree pedonali, di interesse storico-culturale e del lungomare contribuiscono notevolmente a rendere piacevole e a dimensione umana la residenza in tali aree. L appartamento è situato in un palazzo neoclassico del "Borgo Teresiano" (edificato cioè sotto la tutela dell imperatrice Maria Teresa d Austria agli inizi dell 800), collocato al secondo piano con ascensore e dotato di quattro ampie stanze per la sistemazione degli accolti, un soggiorno/spazio giochi e ritrovo comune, un ufficio/archivio e stanza per gli operatori, due ampi bagni, una cucina/mensa e un guardaroba/dispensa. Tutta la comunità è stata recentemente arredata con mobili e attrezzature moderne e funzionali.
6 Enti È costituita da sei educatrici esperte e qualificate, presenti a turni sulle 24 ore ogni giorno dell anno; tra queste è presente una coordinatrice di struttura che si occupa dell organizzazione della vita della comunità. A tali figure professionali si aggiunge un responsabile di comunità, con ruolo di coordinamento e supervisione, che cura i rapporti con gli enti invianti e la città in genere ed inoltre un consulente psicopedagogico. Possono infine prestare la loro opera di sostegno alla comunità alcuni volontari dell Associazione di "Cittadini e Familiari per la Prevenzione e la Lotta alla Tossicodipendenza" e altri operatori esterni, esperti in attività educative, ludiche, culturali che vengono via via organizzate in favore degli accolti. L accoglienza avviene esclusivamente attraverso richiesta scritta, formulata dagli operatori degli enti che hanno in carico o in trattamento i destinatari e in seguito a colloqui di valutazione dei casi con i responsabili della comunità. Gli enti preposti sono il Ser.T., i Dipartimenti delle Dipendenze e della Salute Mentale delle Aziende Sanitarie, i Servizi Sociali dei Comuni ed i Servizi Sociali del Ministero di Giustizia. Le accoglienze sono normate da apposite convenzioni annuali o poliennali da stipularsi tra Duemilauno-Agenzia Sociale e gli enti coinvolti, solo in via eccezionale possono avvenire anche attraverso determine o delibere "ad personam".
7 Attività > sostegno pratico e accompagnamento nella gestione della casa e nell organizzazione della vita comunitaria e individuale degli accolti, > accompagnamento nelle necessità del nucleo familiare: visite mediche e pediatriche, rapporti con parenti e congiunti, rapporti con operatori dei servizi di riferimento, spese ed esigenze individuali, gestione dei problemi di origine giudiziaria, > reinserimento formativo, lavorativo e del tempo libero per le adulte, scolastico e ricreativo per i bambini, > ascolto, lettura dei bisogni, monitoraggio e orientamento del rapporto genitoriale, sviluppo di processi di auto-aiuto tra gli accolti, > formulazione ed attuazione di programmi riabilitativi terapeutici e di reinserimento individuali, in rete con i servizi, gli istituti e le agenzie del territorio, > gruppo terapeutico settimanale con l intervento di un consulente psicopedagogico, seguito da colloqui individuali per i casi più problematici,
8 > riabilitazione dalla tossicodipendenza, da disagi psichici o da altre pesanti difficoltà delle accolte in stretta collaborazione con gli operatori referenti dei servizi invianti, > organizzazione e gestione di attività riabilitative, ricreative e culturali in collaborazione con altre figure professionali esterne alla comunità o in collaborazione con associazioni: laboratori di scrittura e teatro, viaggi e vacanze, corsi di lingue, danzaterapia, attività sportive per le adulte ed i bambini. di che colore è il coccodrillo?
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